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    Range Rover Velar restyling, eleganza di livello superiore

    Dopo quasi sette anni di successi, ecco arrivare la nuova Vealr, il SUV sportivo della linea Range Rover della Casa inglese di proprietà del Gruppo indiano Tata Motors. La nuova vettura non cambia nel design complessivo e mantiene quell’eleganza che ha convinto numerosi appassionati di vetture solide, comode e soprattutto eleganti che non vogliono rinunciare alle prestazioni. Già a prima vista si notano le novità nel design della nuova Range Rover Velar a partire dal frontale. Ora la vettura dispone di una nuova griglia anteriore che si integra perfettamente con il caratteristico tetto flottante, la linea di cintura è ininterrotta e le maniglie delle portiere a filo estraibili la rendono più omogeneo. I nuovi fari anteriori Pixel LED9 sono molto più sottili e con un nuovo design che prosegue lateralmente. Il posteriore riprende in parte quanto già visto sulle nuove Range Rover e Range Rover Sport con un paraurti e dettagli in contrasto di colore. Il design complessivo è quindi di una vettura ancora più compatta dalle linee morbide ma imponenti nel contempo. LEGGI TUTTO

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    Toyota Rav 4, l'ibrido diventa “cattivo” con GR Sport

    Due lettere già da sole possono essere una garanzia. Quelle stesse due lettere, insieme ad altre che hanno una storia lunga trent’anni, diventano qualcosa di ancora più serio, soprattutto se la ciliegina sopra questa bella torta e? la parola Sport. Nel dettaglio, se GR, cioè Gazoo Racing, è da anni una garanzia nel motorsport tra endurance, 24 Ore di Le Mans, Mondiale rally e Dakar, affiancate a Toyota Rav 4 e alla parola di cui sopra, significa che il Suv quasi icona della Casa giapponese, ha deciso di mostrare i muscoli e di abbinare al comfort di cui è stato sempre capace una nuova dimensione, quasi “cattiva”. Una dimensione sportiva, prestazionale, senza ovviamente perdere l’anima green connaturata a Toyota che la spinta all’elettrificazione, alla sostenibilità la diede per prima, dal debutto dell’ibrido nel 1997 con Prius. Il tutto fedele alla strategia che la stessa “muscolarità sportiva” l’ha già applicata su Yaris, Yaris Cross, Corolla, C-HR e Hilux, riscuotendo anche un grande successo di pubblico e vendite. LEGGI TUTTO

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    Alfa Tonale, boom di ordini: a Pomigliano d'Arco produzione raddoppiata

    Alfa Romeo Tonale, che successo: il numero di ordini relativo al Suv della Casa milanese è tale infatti che la fabbrica di Pomigliano d’Arco sta per aumentare i volumi produttivi. La fabbrica campana raddoppierà l’attuale turno unico di produzione a partire dai primi mesi del 2023.Guarda la galleryAlfa Romeo Tonale, il Suv della Metamorfosi del Biscione
    A Pomigliano 1.000 auto al giorno
    Secondo quanto riportato alle organizzazioni sindacali, inoltre, la salita produttiva, legata nello specifico alla variante ibrida plug-in Q4, consentirà “la cessazione definitiva del contratto di solidarietà sulle due dorsali produttive (Tonale e Panda)”. “La flessibilità dello stabilimento di Pomigliano – dichiara la direzione aziendale – garantirà una potenzialità produttiva complessiva fino a circa 1.000 vetture al giorno con Tonale e Panda” e “permetterà di adattare il flusso produttivo degli attuali due modelli a seconda della domanda, permettendo di rafforzare soprattutto la linea della Tonale che è caratterizzata da una produzione strettamente legata al reale numero di ordini ricevuti”.
    Imparato: “Un’Alfa Romeo nuova all’anno fino al 2030” LEGGI TUTTO

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    Che sorpresa per Cardinale! A Sidney trova un SUV con il logo dello scudetto del Milan

    Le sorprese sono belle soprattutto quando sono originali. E questo lo può ben dire Gerry Cardinale, fresco proprietario del Milan e fondatore di RedBird, che nel suo viaggio in Australia per impegni non legati ai rossoneri, ha ricevuto una sropresa di fronte un hotel. Ma di che si tratta? Di un SUV che sulla portiera ha inciso lo scudetto AC Milan e il logo della Curva Sud, cuore pulsante dei rossoneri.
    La sorpresa
    L’accoglienza a Sydney si può dire che sia stata delle migliori per il numero uno di RedBird. Qualcosa che di certo neppure lui si aspettava. Cardinale ha acquistato il Milan la scorsa estate. Il SUV che si è trovato davanti a un hotel della città portava la scritta sopra “Campioni d’Italia” sulla portiera anteriore destra, accompagnato dallo scudetto AC Milan e logo della Curva Sud, “posto” in cui il vero tifoso si catena. Il blasone del Milan e fortissimo anche “Down Under”
    La Ferrari di Barbie esiste ed è un F40 tutta rosa LEGGI TUTTO

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    Alfa Romeo Giulia e Stelvio, restyling e serie speciale Competizione

    Alfa Romeo Giulia e Alfa Romeo Stelvio si rinnovano. Il restyling 2023 introduce novità sostanziali, riprese dal Tonale sia sul fronte dello stile che della tecnologia.
    Sono i nuovi fari adattivi a matrice di led, nel design a tre elementi, a caratterizzare il frontale. È una specifica adattiva e anti-accecamento, anche in condizioni di scarsa visibilità. Riprende nelle forme il suv che, a sua volta, ha introdotto un rimando alla storica Alfa SZ Zagato.
    Fari che firmano un frontale rivisto anche nel disegno della griglia sul Trilobo e sulla fascia paraurti, mentre in coda le luci full led sfoggiano una grafica differente e con lente fumé e applicazioni nere sul portalampada. Non serviva stravolgere il look di due progetti del segmento D tra i più convincenti in assoluto per design.
    Guarda la galleryAlfa Romeo Giulia Competizione, il nuovo volto della berlina
    Motori da 160 a 280 cavalli
    Alfa Giulia restyling, come lo Stelvio 2023, verranno commercializzati dal mese di febbraio, con motorizzazioni turbodiesel 160 cavalli a trazione posteriore, turbo benzina 280 cavalli e turbodiesel 210 cavalli integrale: il cambio automatico 8 marce continua a essere lo standard. Motori sui quali, in questa fase, Alfa non ha rivelato ulteriori dati, nello specifico se sarà presente o meno una forma mild hybrid sul turbo benzina.
    Novità Competizione, serie speciale sportiva
    Trazione posteriore o Q4, entrambe saranno abbinabili al differenziale autobloccante posteriore, di serie in allestimento Veloce. L’offerta si articolerà nelle versioni Super, Sprint, Ti e Veloce.
    Edizione speciale, al lancio, sarà la Competizione. La dotazione dell’allestimento Veloce è arricchita dal rivestimento in pelle della plancia, l’audio Harman/Kardon, su Stelvio i cerchi da 21 pollici. Colorazione specifica della carrozzeria per l’allestimento top di gamma sarà il grigio opaco Moon Light, sul quale le pinze rosse dei freni saranno un dettaglio in vista e di serie. Standard nella dotazione anche le sospensioni attive e il certificato NFT – Non Fungible Token.
    Guarda la galleryAlfa Romeo Stelvio Competizione, restyling e full Led per il Suv
    NFT per garantire il valore dell’usato
    Si tratta di un dettaglio che rimanda ancora ad Alfa Romeo Tonale, poiché dal suv è stato introdotto sulla scena. Il token altro non è che un certificato digitale, emesso all’acquisto dell’auto, sul quale sono riportate tutte le specifiche e arricchito nel corso della vita dell’auto di tutte le informazioni importanti, manutenzione in primis.
    Grazie alla tecnologia blockchain, il NFT diventa un accessorio destinato a certificare la vita dell’auto e aiutare a sviluppare un valore residuo più alto sul mercato dell’usato, nonché particolarmente apprezzabile sul mondo flotte e noleggio.
    Tanta tecnologia a bordo

    Ancora tecnologia per dire dell’introduzione di una nuova strumentazione digitale, da 12,3 pollici e con il design “a cannocchiale”. È personalizzabile nella grafica, tre modalità tra cui spicca la Heritage che richiama lo stile del tachimetro e contagiri delle Alfa degli anni Sessanta e Settanta.
    Quanto all’infotainment, invariata l’offerta per dimensioni fisiche del display, dal quale accedere ai molti servizi Alfa Connect. LEGGI TUTTO

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    smart #1, via ai pre-ordini per le tre versioni: ecco i prezzi

    Tutti coloro potenzialmente interessati a nuova smart #1, in attesa che la vettura elettrica arrivi in Italia nel 2023, potranno manifestare tale interesse attraverso la fase di pre-ordini, già avviata dal marchio tedesco.
    Sul sito it.smart.com è possibile registrare il proprio interesse, pre-ordinare e personalizzare una delle tre versioni che saranno disponibili sul mercato e, a fronte del pagamento di 500 euro, ricevere un voucher con il quale si avrà la priorità d’acquisto.
    Il voucher è interamente rimborsabile qualora non si volesse procedere con la conferma dell’ordine. smart #1 (qui trovi i modelli del marchio sul mercato dell’usato) verrà proposto anche con formule di noleggio a lungo termine, in un’offerta curata da ALD.
    Guarda la gallerySmart Brabus, 400 cavalli di potenza
    Tre versioni e relativi prezzi
    Tre le versioni disponibili, con la Pro+ a rappresentare il modello d’ingresso: il listino prezzi parte da 40.650 euro. Ricca la dotazione di serie, per gli Adas di Livello 2 avanzato, come per l’infotainment connesso su schermo da 12,8 pollici. Le soluzioni di ricarica prevedono il caricatore di bordo da 7,4 kW in CA, 150 kW la potenza massima di ricarica in CC.
    La batteria da 66 kWh permette un’autonomia dichiarata di 420 km e alimenta un motore elettrico da 272 cavalli di potenza di picco. Vivaci le prestazioni, lo scatto da zero a cento orari vale 6″7, limitata a 180 km/h la velocità massima.
    L’alternativa smart #1 Premium ha un listino a partire da 44.150 euro e dichiara un’autonomia di 440 km, a fronte delle medesime prestazioni e motore della Pro+.
    Top di gamma, da 48.150 euro, la #1 Brabus, da 400 km di autonomia e un fulmineo 0-100 km/h da 3″9: il merito è del doppio motore per 428 cavalli di sistema . Comuni le caratteristiche di batteria, per potenza e soluzione di ricarica. LEGGI TUTTO

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    Polestar 3, elettrica e premium: ecco la nuova stella polare

    La Stella Polare sta sempre lì a indicare la rotta giusta. Ma in tutti i viaggi, se la méta è il faro ineludibile, alla fine è altrettanto fondamentale il percorso, le tappe attraverso il quale si raggiunge. Soprattutto se, in questa nuova era della mobilità elettrica o elettrificata, a illuminare il percorso ci sono quantità industriali di radar e un cofano che legge la strada, oltre la Stella Polare. In fondo, è quello che Polestar – nomen omen – prova a fare arricchendo la sua gamma di un altro tassello: Polestar 3, un Suv, ovviamente, tutto elettrico che nasce sulla base della piattaforma scalabile SPA2 di Volvo – la consorella svedese nella grande famiglia del Gruppo cinese Geely – nata appositamente per le vetture a zero emissioni.
    Polestar 3, potenza e autonomia super
    Un Suv che si può tranquillamente definire dei due mondi visto che verrà prodotto in Cina, nella fabbrica Volvo di Chengdu, da metà 2023, ma anche negli Stati Uniti, in un’altra fabbrica Volvo a Ridgeville, in South Carolina (da metà 2024). E che si pone tra i rivali più accreditati di Tesla e dei Costruttori tedeschi “È la prima vettura – ha spiegato mercoledì all’anteprima mondiale di Copenaghen Thomas Ingenlath, CEO di Polestar – che è stata disegnata dall’inizio come un’autentica Polestar”. E bisogna ammettere che questo Suv dall’anima un po’ rarefatta, quasi spaziale nell’essenzialità del design minimalista scandinavo e come molti altri prodotti elettrici che arrivano dalla manifattura cinese delle auto, rappresenta davvero un capolavoro, oltre che un concentrato di tecnologia, di hi-tech di ultimissima generazione applicato all’automotive.
    Insomma, la fotografia, l’istantanea della tendenza attuale dell’industria automobilistica. Perché andando oltre quelli che sono gli highlights tradizionali, e cioè una batteria CATL al litio da 111 kWh e sistema 400V capace di un’autonomia fino a 610 km che impiega 30’ a ricaricarsi dal 10 all’80% in DC (11 ore in AC a 11 kW), il doppio motore elettrico (anteriore-posteriore) a magneti permanenti sincronizzati, per una potenza di 360 kW/489 cv e 840 Nm di coppia, con upgrade garantito rispettivamente a 380 kW/517 cv e 910 Nm grazie all Performance Pack, quello che stupisce di Polestar 3 è l’apparato tecnologico che l’accompagna. Una sorta di laboratorio viaggiante che porta Polestar in una nuova era in termini di vetture elettriche, a cominciare dal Torque Vectoring Dual Clutch sull’asse posteriore, passando per le adaptive air suspension che adattano la loro altezza (off road, bassa o alta velocità) elettronicamente ogni 2 millisecondi!
    Radar e Lidar, massima sicurezza per il Suv
    Il plus tecnologico però arriva dallo stessa idea di vettura concepita a livello di design di questo Suv-crossover di 4,9 metri di lunghezza (2,12 di larghezza, 1,61 di altezza). Già, perché Polestar 3 sorprende tutti con due appendici aerodinamiche, uno davanti integrata nel cofano e l’altra,anche lei, integrata nello spoiler posteriore, a sua volta incastonato nei terminali posteriori del tetto spiovente. Ma la curiosità è che l’appendice anteriore contiene quella che Polestar definisce la sua SmartZone, con telecamera e radar Lidar per leggere appunto tutto quello che succede davanti alla vettura. Un pacchetto tecnologico complessivamente è composto da 5 moduli radar, 5 telecamere e 12 sensori ultrasonici esterni che comprende anche quelli integrati nella consolle sistemata sopra la testa del conducente.

    Un pacchetto previsto dall’innovativa piattaforma high-performance di Nvidia (lo stesso software di Volvo) che processa a tempi record tutta l’enorme mole di dati che riceve da camere e sensori concretizzando in questo senso l’assistenza alla guida. Il sistema include anche due telecamere interne che analizzano gli occhi del conducente e possono mandare avvertimenti visivi e sonori nel caso di distrazioni durante le manovre o nel caso di attraversamento improvviso di pedoni.
    A rendere ancora più funzionale l’avveniristica quanto reale proiezione che offe Polestar 3, ecco gli interni resi ipertecnologici, tra materiali sostenibili di tutti i tipi, dalla partnership con Google con tutte le sue funzioni (Assistant, Play ecc) che si concretizza nell’installazione praticamente nativa (come per Polestar 2) di Android Automotive esaltata dal display dell’infotainmenti di 14,5” (quello del squadro strumenti è da 9” in orizzontale) A completare il quadro, il sistema audio Bower & Wilkins da 1.850 watt, corredato da 28 speaker e quello di depurazione dell’aria, capace di renderla il più pura possibile eliminando virus, particelle e ogni agente esterno in una quota ra il 95 e il 97%.
    Già ordinabile, ma solo online
    Polestar 3 è già ordinabile (è acquistabile solo online) e arriverà sul mercato con un listino di partenza a 89.800 euro, nel quarto quadrimestre 2023, tempi coincidenti con quelli di attesa. Perché in questo periodo difficile dove per avere una vettura nuova, anche di vecchia generazione, bisogna mettersi l’anima in pace, anche il futuro non fa sconti nonostante sia guidato dalla Stella Polare.
    Monopattino a noleggio? Se vuoi un Bolt devi superare l’alcol test! LEGGI TUTTO

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    Renault Austral, ecco come va su strada

    Se c’era una maniera per dare un messaggio alla transizione in corso, Renault Austral è la risposta più concreta. Bella fuori, solida e muscolare con un design accattivante e identità ottica a matrix Led; bella dentro, con tecnologie di ultima generazione e soprattutto efficiente come poche vetture del segmento C con le sue tre motorizzazioni ibride con le quali verrà commercializata in Italia – due mild hybrid a 12 e 48V, rispettamente per 130 e 160 cv e il fantastico full hybrid con sistema a 400V da 200 cv, con l’1.2 tre cilindri turbo benzina da 131 cv abbinato a due motori elettrici, uno da 68 cv e l’altro per motogeneratore e ricarica della batteria da 2 kWh.
    La migliore di sempre?
    Non sappiamo se, come ha già dice qualcuno, l’Austral sia davvero la miglior Renault realizzata dal Gruppo, ma sicuramente ci si avvicina. E fossimo in Toyota, che dell’ibrido è la regina, daremmo un’occhiata a questa vettura che rappresenta il secondo, concreto atto della Renaulution avviata dal CEO Luca de Meo, dopo la Mégane E-Tech 100% elettrica (il terzo, considerando Arkana). Una vettura che fotografa lo status della strategia Renault tra “la ricerca dell’equilibrio di vendite ai privati – come ha spiegato Raffaele Fusilli, AD di Renault Italia -, la crescita dell’elettrificazione della gamma e la riconquista del segmento C. Austral è la risposta a tutto questo, un passo avanti nella ricerca del valore attraverso una leadership tecnologica, come hanno già dimostrato la Mégane E-Tech elettrica (35.000ordini) e la stessa Arkana (100.000 unità vendute nel mondo), nel processo di rottura col passato”.
    Di cui l’Austral è la rappresentazione fisica, per quanto è rivoluzionaria, distante rispetto al modello che andrà a sostituire, cioè la Kadjar: “La vedi da fuori – continua Fusilli – e dà l’impressione di essere solida, muscolare, al punto di essere quasi troppo atletica e quindi faticosa da guidare. Invece ha una dinamica, un’agilità quasi sorprendente, oltre ad avere con il full-hybrid uno degli ibridi più efficienti sul mercato globale, anzi il più efficiente del mondo”.
    La scheda tecnica della Renault Austral
    Numeri certificati dalle emissioni, 102 gr/km di CO2 e dai consumi 4,5 l/100 km che garantisce il 40% di risparmio di carburante anche grazi alle sue tre modalità di guida – Eco, Comfort e Sport da aggiungere 12 possibili personalizzazioni. Ma che l’Austral sia venuta decisamente bene lo confermano intanto i 200 brevetti depositati a tutela del suo patrimonio tecnologico e poi le grandi novità che introduce. Oltre l’ibrido, infatti c’è molto di più. Intanto, la terza generazione del sistema 4Control Advanced e le quattro ruote sterzanti che di fatto consentono una guida tranquilla e sicura anche nelle curve ad alta velocità, per quanto sono capaci di dialogare sterzo motore e esp. La macchina si inclina ma resta attaccata all’asfalto senza beccheggi, nè rollii.
    Come va su strada
    Insomma, piacere di guida puro. Per non parlare dell’incredibile raggio di sterzata che arriva a 10,10 metri, meglio di una Clio. E per una vettura di 4,51 metri di lunghezza, è tanta roba (1,825 di larghezza e 1,644 di altezza). Il resto è ancora innovazione tecnologica di alto livello, come il salto di qualità dell’intero prodotto: dai 32 ADAS (ausili alla guida) con predisposizione per una guida autonoma di livello 2, all’infotainment OpenR Link con tutti i servizi di Google (Maps, Assistant e Play), tutto eslatato dai due display uno da 12,3” come quadro strumenti e uno da 12” per l’infotainement, completati dai 9,3” dell’head-up display: in tutto più di 1.000 cm quadrati di visualizzazione digitale. A completare il quadro, un comfort e una comodità di assoluto livello visto gli spazi garantiti dall’utilizzo della nuova piattaforma dell’alleanza la CMF-Cd che regala spazio comodo per tre persone nei sedili posteriori con un bagagliaio che varia da 430 a 1.455 litri di capacità.
    Quanto costa
    I prezzi? Degni della transizione: il listino parte da 32.000 euro per le mild hybrid, da 39.500 per la full hybrid, per arrivare a un massimo di 44.000 euro. La riconquista del segmento C (41% delle vendite) da parte di Renault è in decollo. Tutti avvertiti. LEGGI TUTTO