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    Porsche Macan 2021, nuovo restyling e più potenza

    Potenza
    Nuova Porsche Macan è al passo del restyling, ulteriore, per una permanenza sulla scena destinata a proseguire ancora a lungo e oltre il debutto di Macan elettrica. Un restyling che vede la proposta GTS subentrare a Macan Turbo, forte dei 440 cavalli del V6 2.9 litri, ben 60 più che in passato. Guadagna altra nobiltà anche Macan S, sebbene l’incremento di potenza sia appena di 26 cavalli e porti il valore a 380 cavalli. Un po’ come dire da S a GTS, pre-restyling.
    Per una proposta meno estrema, non manca la motorizzazione d’ingresso, un 2 litri da 265 cavalli, che fa il prezzo di Porsche Macan 2021, fissa l’asticella ai 62.917 euro sul mercato italiano. Ordini già aperti, prime consegne dal mese di ottobre, quando Macan S si farà guidare con un listino da 71.723 euro e la GTS a partire da 88.264 euro.
    Accelerazione e velocità massima
    Il cuore degli interventi è qui, nella componente tecnica, grazie alla quale si ottengono altre prestazioni, superiori, come i 4″3 sullo 0-100 km/h staccati da Macan GTS, per 272 km/h di velocità massima. Necessariamente più lenta è la S, sebbene in accelerazione ceda appena 3 decimi sullo scatto breve e raggiunta comunque i 259 km/h. Altro profilo per Porsche Macan 2.0: 232 orari, 6″2 in accelerazione.
    Ad accomunare le tre soluzioni ci pensa lo schema di trazione, con cambio PDK 7 marce e trazione quattro ruote motrici.
    Le sospensioni
    Se nelle versioni S e GTS troviamo il sistema PASM di controllo attivo delle sospensioni di serie, GTS prevede uno schema con molle pneumatiche anziché il gruppo molla-ammortizzatore convenzionale. Un profilo differente anche per la rigidità delle tarature, incrementate del 10% sull’asse anteriore e del 15% al posteriore, nonché per l’altezza da terra, che è inferiore di 10 mm.
    Affinare ulteriormente la sportività Macan GTS è possibile con il pack GTS Sport: introduce i cerchi da 21 pollici GT, il Porsche Torque Vectoring Plus, i sedili con regolazione elettrica a 18 vie a bordo.
    Qualche modifica allo stile
    Quello che è un restyling strettamente tecnico, incide anche in minima parte sullo stile. La Macan in arrivo ha una fascia anteriore ritoccata nel gioco tra aperture di raffreddamento, elementi in plastica nera, forme con le quali amplifica l’impressione di ampiezza del muso. Nulla in grado di stravolgere lo schema stilistico.
    Non è rivoluzione ma affinamento anche all’interno. La novità è nel numero di comandi touch presenti sul tunnel, tante funzioni a portata di tocco (troppe, forse?), ad affiancare la possibilità di avere il volante GT Sport, ripreso dalla Carrera 911 – già disponibile tra gli optional Macan – e un impianto infotainment su schermo da 10,9 pollici, per il Porsche Communication Management.
    Così riparte il suv di Zuffenhausen, per alimentare volumi di vendita globali da 600 mila unità realizzate dal 2014 del debutto. LEGGI TUTTO

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    Nissan Qashqai, atto terzo: la prova della versione ibrida

    Ora mild hybrid, ma nel 2022 l’elettrico
    Già, Nissan rilancia la sua sfida sempre con Qashqai e lo fa in grande stile per design, tecnologia e motorizzazioni, tutte ed esclusivamente elettrificate con l’abolizione del Diesel. È il trionfo del mild hybrid, in attesa dell’autentica rivoluzione dell’e-power, cioè l’elettrico senza spina, in arrivo a inizio 2022. Ha aspettato tanto ad evolversi, Qashqai, perché questo modello iconico ha continuato a funzionare (leggi vendere) in tutta Europa ben oltre 200.000 pezzi l’anno, fatta eccezione per il 2020, anno COVID. Così, dopo le 5 milioni di unità vendute al mondo, le 3 nel vecchio Continente, di cui oltre 340.000 in Italia, Qashqai torna e lo fa con un potenziale davvero interessante, pronto a infastidire la folta concorrenza. Perchè, se il design segue le tendenze del nuovo stile Nissan, con linee sempre più nette, precise e l’immancabile tetto spiovente che fa tanto coupé; se le misure crescono di pochi millimetri in tutte le dimensioni (+35 mm in lunghezza, +32 mm in larghezza, +25 mm in altezza e +20 mm come passo), compreso il bagagliaio (+74 litri a 507) e infine, se le stesse motorizzazioni si traducono in un termico 1.3 in aggiunta al motorino elettrico, per declinazioni da 140 e 158 cv (con manuale o automatico Xtronic, a 2 o 4 ruote motrici), l’autentico salto in avanti, praticamente quantico, arriva dalla tecnologia e dalla connettività a bordo.
    Moderna tecnologia digitale
    Perchè mettersi al volante della nuova Qashqai regala la sensazione di entrare in contatto a pieno titolo con il nuovo mondo digitale. Tre display ad alta risoluzione, il quadro strumenti da 12,3”; il touchscreen digitale da 9” per il sistema di infotainment compatibile con Apple CarPlay e Android Auto (dal 2022 anche con Amazon Alexa) e un head up display di ultimissima generazione da 10,8”, capace di dare una quantità notevole di informazioni ma tutte integrate sul parabrezza, senza distogliere o distrarre gli occhi del conducente che invece viene accompagnato in maniera intelligente alla guida. Insomma, un ambiente molto hi-tech che si sposa bene con tutto il resto del pacchetto tecnologico offerto: dal Pro Pilot con Navi-Link e la sua evoluzione nei sistemi di sicurezza: la frenata d’emergenza intelligente garantita dalla funzione predittiva che legge la strada e i movimenti della vettura che precede, come quelli che entrano nel raggio della retromarcia. Più airbag centrale, monitoraggio dell’angolo cieco con possibilità di intervento automatico sullo sterzo per cambiare corsia.
    Sensazioni alla guida
    E la Nissan Qashqai di terza generazione, sempre aspettando la rivoluzione e-power, convince anche su strada. Perchè, l’icona Qashqai si rivela finalmente agile e leggera grazie alla dieta garantita dall’utilizzo della piattaforma dell’Alleanza Renault-Nissan-Mitsubishi, CMF-C: scocca più rigida del 48% e alleggerita di 60 kg con tanto alluminio. Il resto, quella sensazione di piacevolezza alla guida che rende ancora più confortevole il tutto, arriva da sospensioni e ammortizzatori, più reattivi alle condizioni dell’asfalto e del percorso che da Fregene ha portato prima, poi al Borgo di Tragliata e poi all’Eur, il punto di partenza. Decisamente gradevole la guida della versione con cambio automatico Xtronic da 150 cv, reattivo e puntuale nell’innesto, mentre tra le due versioni da 140 e 158 cv con cambio manuale a 6 marce è preferibile la seconda più adatta a gestire la nuova Qashqai. Tre le modalità di guida disponibile nella versione due ruote motrici – Standard, Eco e Sport – alle quali si aggiungono Snow e Off-Road per quella a 4 ruote motrici.
    Quanto costa?
    Sei gli allestimenti in gamma: Visia, Acenta, Business, N-Connecta, Tekna e Tekna+, equipaggiate con il già citato motore benzina DIG-T 1.3 con tecnologia mild hybrid, da 140 e 158 cv. Il prezzo di ingresso di 25.500 euro per la versione Visia col motore da 140 cv, 2WD e cambio manuale a 6 rapporti. Il top di gamma è rappresentato invece dalla Tekna+ in vendita 42.690 euro con le quattro ruote motorici. Elettrificato, tecnologico, moderno: il nuovo Nissan Qashqai. LEGGI TUTTO

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    Porsche Macan 2021, il SUV si rinnova

    Elettrico e termino andranno di pari passo in Porsche, ma su due piani paralleli. Questo almeno fino all’entrata in vigore di Euro7, probabilmente tra il 2025 e il 2027. Cosa dobbiamo aspettarci quindi nell’immediato futuro? Se da un lato c’è la Macan elettrica, i cui muletti già avvistati danno un’idea di come saranno proporzioni e stile, dall’altro, invece, è quasi tutto pronto per Porsche Macan restyling 2021. Gamma termica per il suv di segmento D, al rinnovamento (ulteriore) nei prossimi mesi e l’introduzione sul mercato attesa entro fine anno, quale Macan MY2022.
    Motori benzina rivisti
    Sarà in estate che verrà presentata l’offerta con unità turbo benzina riviste e, novità nella novità, senza più la versione Macan Turbo.
    Il top di gamma sarà rappresentato da Porsche Macan GTS, spinto dal motore V6 2.9 litri con due turbocompressori e una potenza notevolmente superiore.
    Un salto in avanti necessario per avvicinare il livello di potenza della Turbo, oggi con 441 cavalli. Avrà 435 cavalli  Macan GTS e lo stesso propulsore 2.9 litri lo troveremo su Macan S, oggi con il V6 3 litri. Anche in questo caso, è previsto un incremento di potenza,a 375 cavalli, contro i 353 attuali.
    Infine, alla base dell’offerta ci sarà la soluzione con motore 4 cilindri in linea, 2 litri, portato a 260 cavalli (+25 cv).
    Design e infotainment
    Sono le prime anticipazioni che arrivano dallo sviluppo del suv, sostanziali per i contenuti tecnici – non solo dalla gamma di motori -. Le sospensioni pneumatiche saranno più rigide nelle tarature delle molle ad aria, l’altezza da terra sarà inferiore.
    Quanto al profilo estetico, i ritocchi risulteranno davvero marginali all’esterno, mentre a bordo verrà introdotta una soluzione di infotainment evoluta. Lo sarà per le dimensioni dello schermo da 11 pollici, i contenuti connessi e i comandi in plancia, con la riduzione dei tasti fisici a vantaggio dei tasti touch.
    Calabria, il terzino del Milan si regala una Porsche Taycan LEGGI TUTTO

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    BMW X3 e X4 M Competition, 510 cv per i SUV hi-tech

    II focus sono tecnologia e prestazioni, senza dimenticare il design: incrementi significativi, novità marcate, per l’aggiornamento di BMW X3 e X4. Un rinnovamento che coinvolge anche la versione M Competition, grazie a una ricetta che da Monaco di baviera hanno scelto per aggiornare i suoi due Suv di fascia media (anche se BMW definisce la X4 “Sac”, ovvero “Sport Activity Coupé”) a metà della loro carriera. Un aggiornamento che coinvolge le vetture all’esterno e all’interno, migliorando anche la performance, in crescita nonostante la potenza che resta invariata rispetto alle versioni precedenti.
    Potenza uguale, ma cresce la coppia
    Quello che ha coinvolto le BMW X3 e X4, incluse le versioni meno performanti a benzina e Diesel, è prima di tutto un aggiornamento tecnologico. Tuttavia sono le versioni M Competition le uniche ad aver subito un importante upgrade prestazionale, operato grazie all’ottimizzazione del motore, della trasmissione, dell’aerodinamica e del peso. Il propulsore 3 litri biturbo è stato in gran parte riprogettato per ridurre il peso e le inerzie, migliorando il raffreddamento. La potenza resta ferma a quota 510 cavalli, ma cresce in maniera significativa la coppia (650 Nm, +50 rispetto ai modelli precedenti). Le X3 e X4 M Competition inoltre guadagnano l’albero motore leggero – lo stesso delle nuove M3 e M4 – e un nuovo impianto di scarico.
    La trasmissione è ancora una volta affidata al cambio automatico a 8 rapporti, sfruttabile anche in modalità sequenziale con i paddle dietro al volante o con il nuovo selettore sul tunnel. Le prestazioni delle X3 e X4 M Competition risultato così sensibilmente migliorate: l’accelerazione avviene in soli 3”8 (- 0”3 rispetto ai modelli finora in vendita) mentre la velocità massima resta autolitata a 250 km/h, che può però essere sbloccata fino a quota 285 se si sceglie di acquistare il pacchetto M Driver’s. A garantire la massima efficacia nell’uso sportivo, infine, l’impianto frenante M compound di serie.
    BMW M3 e M4 Competition, potenza bruta alla prova
    Dettagli esterni, interni sportivi
    Oltre che per le prestazioni, le nuove BMW X3 e X4 M Competition si distingueranno anche per alcuni dettagli estetici, parte dei quali condivisi con il restyling dei modelli standard. Sono infatti nuovi i gruppi ottici al Led, sia davanti che dietro, mentre è stata ampliata la classica griglia con il “doppio rene”, in cui è incluso il badge M Competition. Sfoggiano nuove linee anche le prese d’aria frontali, allungate e sviluppate per la prima volta in verticale, e i paraurti anteriori e posteriori. Aggiornati i due modelli anche dal punto di vista aerodinamico. Dietro, un motivo a forma di incudine raggruppa elementi come l’estrattore e i quattro terminali di scarico circolari.
    Internamente il restyling segue ancora una volta la strada della sportività: i sedili regolabili elettricamente sono specifici, e sfoggiano il logo M illuminato sui poggiatesta, e il volante è decorato con una cucitura con i colori della divisione sportiva della Casa bavarese. Nuovi i materiali di diversi elementi all’interno dell’abitacolo, dalle bocchette dell’aria ai rivestimenti dei sedili.
    BMW, ecco quando arriva la prima M elettrica
    M Competion, la tecnologia è al top
    Questo upgrade include numerose novità tecnologiche, in parte ereditate da modelli di fascia alta come la Serie 7. Tra i nuovi equipaggiamenti spiccano i già citati nuovi fari Matrix Led disponibili di serie, in alternativa ai Laser Light offerti invece come optional. L’infotainment è affidato al sistema BMW Live Cockpit Professional, che consente al guidatore di interagire con il veicolo sfruttando il touchscreen, i pulsanti fisici e i comandi vocali. Il sistema è stato ottimizzato per diventare più intuitivo, e si arricchisce di nuovi servizi digitali come quelli di BMW Maps, che fornisce dettagli e informazioni utili sulla propria destinazione, inclusa l’eventuale disponibilità di parcheggi.
    Due gli schermi principali, uno dedicato alla strumentazione e uno all’infotainment, entrambi da 12”3, a cui si aggiunge anche l’head-up display. Importante novità sul fronte dell’integrazione con smartphone è la compatibilità anche con i sistemi Android (finora potevano essere connessi solo dispositivi Apple). Disponibile poi il sistema BMW Intelligent Personal Assistant, le cui funzionalità sono in costante aumento. La Casa bavarese inoltre garantisce, tramite il Remote Software Upgrade, il costante aggiornamento con le nuove versioni dei sistemi software dell’auto, installati da remoto over-the-air.
    Le rinnovate BMW X3 e X4 M Competition saranno disponibili sul mercato a partire da agosto.
    Nuova BMW M2, cavalli da M4 e solo trazione posteriore? LEGGI TUTTO

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    Bentley Bentayga S, sportività e lusso si fondono nel maxi-suv

    Sotto le sue forme possenti non c’è spazio per altro se non per la sportività e il lusso. Il nuovo Bentley Bentayga S, infatti, lascia infinite possibilità di personalizzazione ed è spinto da un motore V8 4 litri biturbo. Insomma, quanto basta per collocarlo ai vertci. Ma scopriamo più da vicino il nuovo maxi-suv della Casa di Cricklewood. 
    Anche 7 posti
    Già dalla configurazione degli interni, Bentayga S offre tre soluzioni diversissime tra loro: dalla classica proposta 5 posti a una versione 4 posti che esalta lo spazio e le chicche luxury per i passeggeri posteriori. L’alternativa Bentayga S 7 posti abbina prestazioni da supercar con la funzionalità di un “maxi-suv da famiglia”, con tutti i distinguo del caso. 
    Cerchi in lega da 22″
    È anzitutto una personalizzazione stilistica quella che Bentley applica con la versione S. Si parte dai cerchi in lega da 22 pollici per proseguire con le applicazioni in nero lucido. Calandra ed elementi della fascia paraurti, calotte degli specchietti e inserti sulle soglie sottoporta; la cornice dei finestrini e l’insieme dello spoiler posteriore, fino ai terminali di scarico ovali, quattro gemellati, contornati dal simil-diffusore.
    Bentley Bentayga Hybrid, rinnovamento plug-in in stile Continental corriere dlelo sport
    Anche le cornici dei gruppi ottici posteriori seguono il tema stilistico del “glossy black”, ripreso all’interno, dove la fascia in plancia, solitamente silver e alluminio lavorato, ha le sfumature eleganti del tema brunito. I rivestimenti nell’abitacolo sono un abbinare pelle e Alcantara. 
    290 km/h di velocità massima
    Il contorno estetico fa da contenitore a una scheda tecnica di Bentley Bentayga S scritta dal motore biturbo 4 litri, un otto cilindri da 550 cavalli e 770 Nm di coppia, che muove il suv con numeri assoluti notevoli: 290 km/h di velocità massima, 4″5 in accelerazione da 0 a 100 km/h. Dicono poco, in sé. Le attenzioni dei tecnici per sottolineare i tratti sportivi sono finite sull’assetto.
    Massimo controllo con il sistema Dynamic Ride
    Le sospensioni pneumatiche hanno una taratura del 15% più rigida, che in modalità di guida Sport esprime tutto il controllo dei movimenti laterali della cassa veicolo. Un controllo sul quale interviene anche il sistema attivo Bentley Dynamic Ride, con barre stabilizzatrici dotate di attuatore elettrico a 48 volt, in grado di contrastare le forze G in curva con una coppia fino a 1.300 Nm. Così stabilizza l’assetto, mentre il Torque Vectoring migliora l’inserimento dell’avantreno, rallentando la ruota posteriore interna alla curva e creando un momento di imbardata favorevole. 
    Della modalità Sport va detto anche il comando dello sterzo reso più diretto e la regolazione dell’ESC un po’ più libera, soglia di intervento innalzata per lasciare al guidatore margini superiori nel controllo dell’auto prima dell’apporto dell’elettronica.
    Sono specifiche tutte di serie su Bentayga S, come la linea di scarico un po’ più aperta nei silenziatori sul finale, con un minor numero di fori all’interno: il flusso dei gas risulta essere più libero e la sonorità più accentuata. 
    AutomotiveLab 2021, il 25 e 26 maggio scopri con noi il futuro dell’auto LEGGI TUTTO

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    smart, in attesa del 2023 una prima occhiata al SUV elettrico

    Primi elementi 
    L’architettura SEA sarà alla base di un modello che dovrebbe posizionarsi nel segmento dei suv urbani ed è strutturata per operare con un sistema elettrico a 800 volt.
    AutomotiveLab 2021, scopri il futuro con Auto
    Altre specifiche tecniche si scopriranno a settembre, quel che conta al momento è leggere l’interpretazione del design, sebbene enfatizzata da tratti ultra-caratterizzati, come sempre nel caso delle show car.
    Come appare: lo stile
    Gli sbalzi corti sono l’indizio di un’auto nativa elettrica, che offrirà tanto spazio a bordo in rapporto agli ingombri esterni. Esterno che propone quasi un richiamo alle bombature che furono della smart roadster, con gli archi passaruota, mentre la fascia dei gruppi ottici anteriori è unica. 
    Altro tratto distintivo dello stile è l’andamento del tetto, con l’effetto “sospeso” ottenuto anche sui montanti anteriori, sul concept mascherati da una vetratura all’apparenza unica, tra parabrezza e finestrini. Ricercatezze da show car, che dovrebbe creare visivamente un collegamento ideale tra montanti e barre al tetto. LEGGI TUTTO

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    Fiat, sondaggio online per scegliere il nuovo nome del SUV

    Dopo il lancio di vetture come Mobi, Argo, Strada e Toro, Fiat è pronta a lanciare sul mercato brasiliano un nuovissimo SUV ispirato, appunto, alle più recenti Fiat uscite proprio in Brasile. Tuttavia, in attesa del debutto, la Casa torinese ha deciso di lanciare un sondaggio sul sito brasiliano per far scegliere ai propri clienti il nome dell’auto.Guarda la galleryFiat Suv 2021 FOTO
    NUOVO SUV FIAT, COM’È FATTO
    Ispirata a livello stilistico, come detto, alle più recenti Fiat brasiliane, a partire dalla hatchback Argo e dai pick-up Strada e Toro (recentemente ristilizzato e aggiornato), il nuovo Suv sfoggia un design moderno e aggressivo. Che include luci al Led, tinta bicolore e il nuovo logo Fiat con lettere maiuscole, che in Italia abbiamo già visto sulla nuova Tipo. Sebbene la Casa torinese non abbia ancora rilasciato una scheda tecnica, il nuovo Suv eredita molto dalla sorella Argo, hatchback chiamata in Brasile a sostituire la Punto. Oltre al pianale, anche i motori (Firefly 3 cilindri da 1 litro e 4 cilindri da 1,3 litri, oltre al 1.8 che equipaggia la Argo HGT) dovrebbero essere gli stessi.
    La commercializzazione del Suv comincerà a settembre, ma il nome verrà svelato già nelle prossime settimane, una volta conclusa la votazione. Tre i nomi papabili: Pulse, Domo e Tuo, che in portoghese significano rispettivamente “impulso”, “cupola” e “tuo”. Nessuna notizia è invece trapelata sulla possibile realizzazione su una eventuale versione europea del modello.
    Fiat Argo Trekking, crossover per il Brasile LEGGI TUTTO

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    BMW X3 2021: in arrivo un restyling per il Suv bavarese

    Nuovi accorgimenti nel design
    I rumours che accompagnano la presentazione vorrebbero interventi di aggiornamento a bordo, anzitutto sul sistema di infotainment iDrive.
    Dall’esterno, il restyling X3 2021 sarà riconoscibile per una grafica delle luci a led posteriori modificata, dove il proiettore si mantiene su forme invariate. Medesimo accorgimento per i fari anteriori, frontale dove l’innovazione più rilevante potrebbe essere la calandra Doppio Rene raccordata nella parte centrale, come avviene sul suv BMW iX3, che di X3 è la versione elettrica.
    Altri interventi interessano la fascia paraurti, con due cornici a mo’ di convogliatori d’aria ricavate nella parte centrale, di raffreddamento dell’intercooler. L’esemplare col quale dalla Spagna è sfuggita l’anticipazione è il top di gamma BMW X3 M, che continuerà a proporsi con l’unità 3 litri sei cilindri twin turbo. LEGGI TUTTO