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    Alfa Romeo Tonale, Suv con doppio ibrido per il rilancio

    Alfa Romeo, arriva la Tonale
    Quello dell’Alfa Romeo Tonale è un cammino lungo, reso ancora più complesso dalla pandemia e dalla cronica crisi dei semiconduttori. Svelato sotto forma di concept car al Salone di Ginevra del 2019, il Suv del Biscione aveva sin da subito polarizzato l’attenzione degli appassionati per le sue linee moderne e aggressive. Forme rimaste pressoché invariate nel modello di serie, che al netto di alcune modifiche necessarie per rispettare requisiti tecnici e di omologazione, resta fedele alla concept presentata nella kermesse elvetica.
    Ispirata a modelli iconici come la SZ Zagato e la concept Proteo, ma anche, nei volumi e nelle forme, alla più recente 8C Competizione, la Tonale punta su un design sportivo e aggressivo, subito riconoscibile fin dal frontale dove al trilobo si uniscono i fari con proiettori “3+3” dotati di firma luminosa a Led dinamica. Tridimensionalità è stata la parola d’ordine in fase di progettazione di questa sezione, sia per la cornice del trilobo che per i fari. Anche posteriormente la fanaleria si sviluppa orizzontalmente per tutta la larghezza della vettura, mentre lateralmente a garantire dinamicità è la linea (definita dai designer di Alfa “GT Line”) che si alza andando verso la parte posteriore dell’auto. Tocchi di tradizione, poi, anche nei tradizionali cerchi in lega (con taglie da 17 a 20”) a “disco telefonico”, frutto di un’evoluzione nata con la 33 Stradale degli anni ’60 ed evoluta, attraverso vari design, fino ad oggi.
    La tradizione incontra la tecnologia
    Se fuori la Tonale di serie si è mantenuta fedele alle forme della concept, all’interno i cambiamenti rispetto al prototipo sono più profondi. I progettisti della Casa di Arese hanno infatti puntato su un design tradizionale, in linea con quello delle “sorelle maggiori” Giulia e Stelvio, con numerosi richiami alla tradizione del brand ma anche con molto spazio per la tecnologia. Sono omaggi al passato di Alfa, ad esempio, gli strumenti “a cannocchiale” (da 12,3” e completamente digitale) con i numeri che ne seguono la circonferenza. Non mancano poi i dettagli sportivi come il volante compatto con le palette del cambio in alluminio, e il selettore DNA che permette di scegliere se guidare in maniera più sportiva oppure puntare al massimo sull’efficienza.
    Lo schermo touch presente sul cruscotto misura 10,25 pollici e permette di gestire tutte le funzionalità dell’infotainment. Tuttavia non risulta invasivo, come richiesto dal CEO Jean-Philippe Imparato, che recentemente aveva dichiarato “Noi non vendiamo un iPad con un’auto costruita attorno. Vendiamo un’Alfa Romeo”. Stile dinamico anche nel resto dell’abitacolo, a partire dai sedili rivestiti in tessuto in neoprene, tessuto derivato dall’abbigliamento sportivo.
    Mild hybrid, plug-in e Diesel
    Dal punto di vista tecnico, la nuova Alfa è stata sviluppata per garantire piacere di guida e sportività, ma offrendo, nel contempo, sempre il massimo dell’efficienza. La Tonale è infatti la prima vettura del Biscione dotata di powertrain ibrido, su due livelli. Il primo abbina il nuovo 4 cilindri a benzina da 1,5 litri, parte della famiglia GSE, abbinato a un motore elettrico “P2” a 48 volt, capace di erogare 15 kW e 55 Nm. Questo powertrain è offerto con due livelli di potenza, 130 e 160 cavalli. Quest’ultima prende il nome di Hybrid VGT, ed è dotata di turbo a geometria variabile.
    Il top di gamma è costituito dal secondo livello di elettrificazione, quello con sistema plug-in ricaricabile. In questo caso il motore endotermico è un 4 cilindri da 1,3 litri MultiAir turbo, abbinato a un’unità elettrica e a una batteria da 15,5 kWh ricaricabile in 2 ore e mezza con quick charger da 7,4 kW. La potenza complessiva è di 275 cavalli, sufficienti per garantire prestazioni brillanti, come testimoniano i 6,2 secondi necessari alla Tonale plug-in per accelerare da 0 a 100. Merito anche dello schema a trazione integrale ibrido, in cui la coppia all’asse anteriore è garantita dal motore a benzina, mentre quello elettrico si occupa dell’asse posteriore. Alfa Romeo dichiara inoltre un’autonomia in modalità full electric fino a 80 km in città (60 nel ciclo combinato). Presente, infine, un’unità Diesel da 1,6 litri e 130 cavalli.
    Alfa Romeo Tonale, punta sulla tecnologia
    Ai massimi livelli la tecnologia di bordo – e non solo – che permette alla Tonale di posizionarsi ai vertici della sua categoria sotto questo aspetto. Il sistema di infotainment prevede sin dall’inizio l’integrazione dell’assistente vocale Alexa, che permette di usufruire di varie funzioni. Tra cui la possibilità di far consegnare pacchi direttamente nella vettura, di gestire e tenere sotto controllo l’auto da casa, e viceversa. Dotata complessivamente di 22,5 pollici di schemi (record nel segmento) la Tonale offre un’interfaccia ispirata agli smartphone, gestibile sia attraverso il touchscreen che con il “rotary knob” fisico. Il sistema comprende anche gli aggiornamento over-the-air e Alfa Connect Services, strumento che include vari servizi tra cui navigazione, controllo a distanza dell’auto, wi-fi, antifurto e richiesta di assistenza.
    Sul fronte della sicurezza, la Tonale offre gli ADAS più aggiornati che permettono alla vettura di guadagnarsi la guida autonoma di livello 2. Tra gli strumenti a disposizione, una serie di telecamere (per avere una visuale a 360° del veicolo), la frenata automatica, il controllo degli angoli ciechi, il cruise control adattivo e il mantenimento della corsia. Infine, sul nuovo Suv debutta la tecnologia NFT, che collega la vettura a un certificato digitale. Attraverso questo sistema, ogni esemplare avrà un archivio di dati, utile al momento della vendita della vettura usata, aumentandone quindi il valore residuo.
    La nuova Alfa Romeo Tonale sarà ordinabile da aprile nella versione di lancio “Edizione Speciale”. LEGGI TUTTO

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    Alfa Romeo Tonale, la prima foto è in stile Beatles

    L’attesa in torno ad Alfa Romeo Tonale è davvero tanta. E lo è ormai da diverso tempo, nonostante i teaser e anticipazioni sul nuovo ibrido plug-in non siano mancati in questi mesi. Sappiamo molto della vettura, a dire il vero, manca solo la scheda tecnica per avere un quadro completo, ma per questo non resta che aspettare l’8 febbraio con la presentazione ufficiale, ormai alle porte.
    Un nuovo inizio per Alfa Romeo
    Se Tonale riuscirà ad avere solo una fetta del successo che ebbe Abbey Road per i Beatles, allora per Alfa Romeo sarà un ottimo viatico di partenza. Ad Abbey Road, a una fotografia entrata nella storia, rimanda lo scatto di Imparato e del management Alfa.
    L’incrocio non è quello londinese reso celebre nel 1969, piuttosto, metaforicamente, l’incrocio al quale si presenta Alfa con il Tonale dovrà imboccare la via di una crescita sul mercato fatta anzitutto di volumi di vendita. Un inizio per Alfa, allora un ultimo capitolo per il gruppo di Liverpool.

    Let me introduce you to the band: #FrancescoCalcara on Marketing, #DanielGuzzafame on Product, #AntonioCasarella on Manufacturing + #AlejandoMesoneroRomanos on Design.A talented group ready for big hits in the future!1st album “Tonale Road” out on 8th February. Don’t miss it! pic.twitter.com/rWuVDKLtHZ
    — Jean-Philippe Imparato (@JPImparato) February 3, 2022

    Profilo dinamico
    L’ultima istantanea sul Tonale ci restituisce una silhouette che dice della sportività del design. La linea dei finestrini alta e rastremata in coda, il Biscione davanti al montante C a sottolineare un’appartenenza. Profilo dinamico disegnato da un posteriore dove il lunotto pò molto inclinato in avanti, come sul concept dà un’impostazione sportiva.
    Si intravedono anche i cerchi nel design “a disco telefonico”, il cofano motore scolpito dalle nervature che dai montanti anteriori porteranno al trilobo sulla fascia frontale. Spunti di un progetto che andrà su strada con allestimenti storici Alfa Romeo, come il Veloce; sotto al cofano, invece, l’attesa è di unità elettrificate non solo con lo schema plug-in ma anche il mild hybrid avanzato.

    It fully embodies the Alfa Romeo DNA, and projects it into the future. It’s the new #AlfaRomeoTonale: discover it on February 8th. Let “La Metamorfosi” begin! https://t.co/fcxY3NRUgF #AlfaRomeo pic.twitter.com/K7qvlFkbP6
    — Alfa Romeo (@alfa_romeo) February 2, 2022

    Alfa Romeo Tonale, le avversarie che l’aspettano al varco LEGGI TUTTO

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    Suv più attesi nel 2022: la Top 3+1 firmata Jeep, Alfa Romeo, Maserati e Ferrari

    Il 2022 è alle porte e con sé vedremo l’arrivo di una prima offensiva di nuovi SUV firmati Stellantis. Modelli che “parlano italiano” e promettono di sbaragliare la concorrenza sul mercato. A comandare l’aria fresca di nuove auto ci sono 3 dei brand capostipiti del gruppo: Jeep, Alfa Romeo e Maserati. Ma in questa super Top3 non potevamo non inserire anche l’eccellenza del Made in Italy: la Ferrari. Una Rossa a sorpresa nel panorama FCA-Stellantis. LEGGI TUTTO

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    Suzuki S-Cross, la nuova generazione arriva in Italia: ecco i prezzi

    Solo ibrida
    Presentata alla fine di novembre, la seconda generazione di Suzuki S-Cross arriva oggi nelle concessionarie, e non solo. Il brand nipponico ha infatti previsto la possibilità di prenotare il suo Suv anche online, tramite il web store Suzuki Smart Buy. Per farlo, è sufficiente configurare la vettura, scegliendo versione, allestimenti, colore e concessionaria di consegna, versando un acconto di 500 euro. In questo modo, è possibile recarsi dal venditore fisico per stipulare il contratto solo in un secondo tempo.
    La nuova S-Cross punta tutto sull’ibrido L’unica motorizzazione disponibile sul modello è la 1.4 Boosterjet hybrid, con sistema mild da 48V e potenza di 139 cavalli, abbinabile alla trazione integrale o solamente anteriore. Due gli allestimenti previsti dalla Casa: Top+, disponibile solo con cambio manuale, e Starview, offerta invece con la sola trasmissione automatica. Per entrambe le versioni, gli equipaggiamenti sono completi, seguendo la filosofia di Suzuki che riduce al minimo gli optional a pagamento.
    Di serie, su tutte le S-Cross, cerchi in lega da 17”, fari full Led, clima bizona, telecamera posteriore, schermo touch da 9”, predisposizione Apple CarPlay e Android Auto, Bluetooth e numerosi sistemi di sicurezza attiva come il cruise control adattivo e il riconoscimento dei pedoni. La versione Starview aggiunge, oltre al cambio automatico, il tetto in vetro apribile e l’ADAS “failafila”, l’adaptive cruise control con funzione stop&go.
    Ecco i prezzi per l’Italia
    Il listino della nuova S-Cross parte da 28.890 euro per la Top+ a trazione anteriore, che sale a 31.390 euro per la versione 4×4. La Starview invece costa 31.190 euro per l’anteriore e 33.690 per l’integrale, entrambe abbinate con la trasmissione automatica a 6 marce. Unico optional disponibile è la vernice metallizzata da 650 euro. Fino alla fine dell’anno, permutando o rottamando un’altra auto, sarà poi possibile acquistare la Top+ al prezzo di lancio di 25.890 euro.
    La Casa giapponese offre di serie “3 Plus Suzuki”, che prevede 3 anni di garanzia (o 100mila km), con 3 anni di assistenza stradale in collaborazione con Allianz Global Assistance e 3 anni di controlli gratuiti. Come opzione si può scegliere “Suzuki Smile”, che estende la garanzia di ulteriori 2 anni (trasferendola, in caso di vendita dell’auto, al nuovo proprietario). Infine, è disponibile “Suzuki No Problem”, che include l’auto sostitutiva in caso di furto, rimborso taxi e altri servizi per proteggere l’auto.
    Nuova Suzuki S-Cross, come cambia rispetto alla passata generazione LEGGI TUTTO

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    BMW XM, il Suv di M Motorsport con potenza da supercar

    Quando il “numero di serie” non c’è significa che abbiamo a che fare con unicum, ovvero un modello realizzato esclusivamente in una versione e che non avrà motorizzazioni d’ingresso. Stiamo parlando di BMW XM by M Motorsport, il concept del super Suv svelato all’Art Baseel 2021 di Miami ma che vedremo nella veste definitiva solo l’anno prossimo. Per realizzarlo sono stati uniti design futuristico e aggressivo, powertrain ibrido plug-in e una potenza degna di una supercar. E a proposito di potenza, a spingerle il Suv un powertrain basato su un V8 endotermico e potenziato da un sistema plug-in che porta la potenza a quota 750 cavalli.
    Potenza da supercar
    Era dai tempi della BMW M1, prodotta tra il 1978 e l’81, che BMW non realizzata un modello esclusivamente per la sua divisione M Motorsport. Quarant’anni dopo ecco la sua erede spirituale, che sebbene non possa essere meccanicamente più diversa, riprende quell’idea di sportività priva di compromessi meno estremi e più accessibili. La XM, infatti, non prevede altre motorizzazioni oltre a quella di punta. Ma non è solo questo a rendere speciale la concept svelata a Miami: la XM rappresenta il manifesto della sportività BMW del prossimo futuro, nonché del design che vedremo nei prossimi anni sui modelli del Marchio, in particolare quelli della gamma X. Infine, si tratta della prima M elettrificata.
    Ormai da anni impegnata nell’ibrido e nell’elettrico, BMW non aveva mai abbinato soluzioni green ai modelli della divisione M. Il ruolo di apripista è stato così affidato alla XM, che propone un powertrain plug-in hybrid, improntato però più alla ricerca della massima cavalleria possibile che non al contenimento dei consumi e delle emissioni (anche se, con la batteria carica, sarà in grado di percorrere fino a 80 km in modalità a zero emissioni). L’abbinamento del motore V8 alla componente elettrica genera così ben 750 cavalli e 1.000 Nm di coppia, valori che saranno sufficienti a rendere la XM, non appena entrerà in produzione, la BMW stradale più potente mai prodotta dalla Casa bavarese.
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    Linee sottili e aggressive
    Per questo modello, i designer della Casa di Monaco hanno puntato su linee sottili e aggressive, abbinate agli elementi tipici delle BMW più recenti come il grande doppio rene. A dominare sono angoli vivi e spigoli, che si contrappongono alle linee degli altri modelli del Marchio, solitamente caratterizzati da tratti più morbidi e tondeggianti. Simile in alcuni elementi all’elettrica iX, la XM ne estremizza i concetti stilistici per esplorare quelle che saranno le linee delle grandi BMW ad alte prestazioni di domani.
    Meno estremi gli interni, che puntano su un mix di lusso e sportività non troppo lontano da quello delle BMW d’alta gamma più recenti. Pur puntando fortemente sulla tecnologia, come dimostrano i due grandi schermi orizzontali che ospitano la strumentazione e l’infotainment, la XM non rinuncia a elementi fisici come la leva del cambio e l’iDrive. Anche i materiali coniugano l’anima lussuosa e quella sportiva dell’auto, dalla pelle dei sedili fino alla fibra di carbonio intrecciata con fili di rame che ricopre il tunnel. Ovviamente, trattandosi di una vettura extra large, a bordo lo spazio è assai ampio e progettato in modo da offrire il massimo comfort a ogni passeggero.
    La versione definitiva tra un anno
    Presentata come concept, la XM arriverà in versione definitiva tra circa un anno. La commercializzazione del super Suv è infatti prevista per la fine del 2022, quando i primi esemplari usciranno dallo stabilimento americano di BMW a Spartanburg. Giusto in tempo per celebrare i 50 anni della divisione M di BMW. Per ora non sono stati diffusi dati né relativi al prezzo, né alle prestazioni, che malgrado le dimensioni della vettura si prennunciano essere degne di una supersportiva.
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    Dartz Prombron, ecco il prezzo del SUV dorato de “Il dittatore”

    Sacha Baron Cohen e il suo cinema comico-satirico ha ormai tanti fan sparsi in tutto il mondo. E tutti loro avranno sicuramente visto “Il dittatore” (2012), opera dissacrante sulle figure dittatoriali asiatiche con protagonista proprio l’attore britannico, che vi interpreta il generale Aladeen dello Stato fittizio di Wadiya. Tra gli “attori principali” del film c’è però anche l’auto del dittatore, un eccentrico SUV dorato e anti-proiettile, oggi proposto in vendita.Guarda la galleryDartz Prombron Aladeen Edition, da “Il dittatore” il SUV tutto d’oro
    SUV massiccio da 400 cavalli
    Costruito dalla Casa lettone Dartz, il gigantesco SUV si chiama Prombron, basato sull’Hummer H2, naturalmente modificato appositamente per il film. Tra le peculiarità, quella di resistere all’urto dei proiettili e difendere gli occupanti al suo interno. Dal 2012 – data di uscita del film – a oggi, ben 10 Dartz Prombron Aladeen Edition sono stati venduti al pubblico. Dei tre SUV dorati presenti nel “Il dittatore”, ne è rimasto uno disponibile per la vendita.
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    La potenza viene erogata da un V8 da 400 cavalli. Inoltre, all’interno è presente una cassaforte biometrica per proteggere qualsiasi oggetto prezioso. Ovviamente il Prombron in questione è destinato a un automobilista facoltoso: il prezzo infatti si aggira intorno a una cifra che oscilla tra i 400mila e i 650mila euro. LEGGI TUTTO

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    Ottobre, mese record per DR Automobiles Groupe: 907 immatricolazioni

    Il record dello scorso settembre è stato superato dalle 907 immatricolazioni di ottobre, che diventa così il miglior mese del 2021 per DR Automobiles Groupe.
    + 72,11% su ottobre del 2020 con una quota dello 0.90%. Il mercato ha chiuso a – 35,7%. Ancora più importante la crescita su ottobre del 2019: + 372%.
    Il risultato in combinata di DR e EVO
    Questo mese il mix tra i due brand vede 540 DR e 367 EVO. Ottima partenza della DR 4.0 che a pochi giorni dal suo debutto a listino, avvenuto il 27 ottobre, ha chiuso con 118 targhe. Dallo scorso weekend è il soggetto della campagna ADV “Non si può avere tutto dalla vita” che vedrà, a partire dalla seconda settimana di novembre, l’on air anche di DR3 e poi a seguire, tra dicembre e gennaio, anche degli altri modelli DR, così da diventare la campagna identificativa del brand DR. EVO 4 (152) ed EVO 5 (132) hanno invece primeggiato nel brand EVO.
    Il 99% del targato del gruppo è Thermohybrid, benzina/GPL.
    I numeri dell’anno
    Ancor più entusiasmante il risultato complessivo del 2021. In dieci mesi, solo a privati, sono stati immatricolati 6.411 veicoli: + 136,66% sul 2020 e + 82,5% sul 2019.
    Risultati favoriti anche dalla piena disponibilità di prodotto sia per DR che EVO. La crisi dei microchip non ha dunque fermato DR Automobiles Groupe che, in questo momento, vede anche una forte espansione del proprio network di vendita in Italia. La novità per il 2022 saranno le flotte ed il noleggio a lungo termine. Proprio oggi DR Automobiles Groupe è presente con l’intera gamma DR ed EVO al Fleet Mangar Academy Day, presso la Fiera di Bologna, evento dedicato a più di 300 operatori del settore tra fleet manager e aziende di noleggio a lungo termine.
    La proiezione di chiusura del 2021, a questo punto, supererebbe le 8.000 unità.
    Guarda la galleryDR, ottobre da record LEGGI TUTTO

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    Nuovo Range Rover: la quinta generazione arriva a marzo 2022

    Scopri le novità Land Rover
    Le novità di stile
    L’impatto visivo con nuovo Range Rover è d’effetto. Lo stile richiama il retaggio del modello, inconfondibile per silhouette, con la classica linea spiovente del tetto e il parabrezza verticale, aggiornato a canoni attuali del Marchio. Il risultato sono forme esterne molto levigate (come le maniglie a scomparsa, eredità da Velar) che puntano su pulizia delle linee ad esempio con i vetri a filo, e sulle proporzioni.
    Ne beneficia l’aerodinamica, con un CD di 0,30. Il nuovi fari anteriori a Led e la griglia più profonda caratterizzano il frontale. Lateralmente spiccano la copertura in vetro oscurato che integra sul posteriore il finestrino e il montante (D) e i cerchi che possono arrivare fino a 23 pollici, altra prima in Land Rover. Il posteriore di Range Rover è la parte più innovativa, con fari a led verticali per gli sito e le luci e orizzontali per gli indicatori di direzione. Sono tutti nascosti fino alla loro accensione, racchiusi in un pannello nero, che attraversa in larghezza il portellone.
    L’abitacolo sfoggia uno stile fedele a quello degli esterni. Il lusso è percepibile, ma non barocco. Spicca il touchscreen da 13,1 pollici in vetro flottante curvo, dotato del sistema infotainment Pivi Pro con feedback tattile.
    Il quadro strumenti è da 13,7 pollici, mentre il volante riprende lo stile degli interni, “orizzontale”, con controlli nascosti fino all’accensione. Sono presenti ben 8 prese USB e tutti i posti (anche i sette) sono dotati di climatizzatore quadri-zona: disponibili per la seconda fila touchscreen HD regolabili da 11,4 pollici. Le raffinatezze sono in pratica infinte, sempre accolti in una suite, con tre metri di passo (3,20 metri per la SWB).
    Il comfort principesco,oltre che dalle sospensioni pneumatiche completamente indipendenti, è coadiuvato dalla Active Noise Cancellation di terza generazione, che analizza le vibrazioni delle ruote, il rumore degli pneumatici e il suono del motore in abitacolo e genera un segnale in contro-fase, riprodotto attraverso i 35 altoparlanti principali del sistema, che li annulla.
    Novità per il classico portellone in due pezzi con apertura sdoppiata: il pianale di carico può ruotare all’indietro lungo il bordo anteriore per fungere da schienale quando si utilizza il portellone inferiore come seduta all’aperto. Con Tailgate Event Suite (di serie solo sulle First Edition) che offre il Versatile Loadspace Floor di Land Rover, che aggiunge illuminazione, altoparlanti e cuscini, per divertirsi all’aperto. La capacità di carico del bagagliaio della versione a cinque posti va da 1061 a 2601 litri.
    MLA-Flex, la nuova piattaforma
    Range Rover nasce sulla nuova piattaforma multi-energia MLA-Flex (80% in alluminio, 50% in più di rigidità torsionale, -24% trasmissione rumori) che dal 2024 offrirà anche una versione al 100% elettrica, ovviamente a trazione integrale, la All-Wheel Drive (iAWD). Il plus della nuova serie è dato dallo sterzo integrale, quindi anche sulle ruote posteriori, che rendono la vettura molto più agile sullo stretto, con un diametro di volta quasi da compatta, inferiore a 11 metri.
    I viaggi, su asfalto e sterrato, son sempre al top con la Intelligent Driveline Dynamics (IDD), che controlla i livelli di aderenza e la guida del conducente 100 volte al secondo, distribuendo in modo predittivo la coppia tra gli assi anteriore e posteriore e sull’asse posteriore. Il nuovo Terrain Response 2 gestisce tutta la tecnologia a bordo e i sistemi del telaio offrendo sei programmi di guida. La capacità di guado è di 90 centimetri.
    Ibridi plug-in novità tra i motori
    Il cuore della gamma sono i motori 6 cilindri Ingenium benzina e Diesel, tutti mild hybrid. I primi sono i tremila P360 (360 cv, 500 Nm) e P400 (400 cv e 550 Nm). A gasolio elettrificato i 3 litri D250 (249 cv, 600 Nm), D300 (300 cv, 650 Nm) e D350 (350 cv, 700 Nm).
    Le novità sono gli ibridi plug-in, che abbinano il 6 cilindri benzina alla batteria da 31,8 KWh e a un motore elettrico da 105 cavalli integrato col cambio automatico a otto marce. L’autonomia elettrica dichiarata nel ciclo WLTP è di 100 km (reale di 80 km, con emissioni di CO2 previste di 30 g/km). Due versioni: P440e, capace di 440 cavalli di potenza combinata e 620 Nm di coppia e P510e con 510 cv e 700 Nm. Al vertice il V8 benzina a di 4.4 litri della Range Rover P530, capace di erogare 530 cavalli e 750 Nm di coppia.
    Gli allestimenti standard sono SE, HSE, Autobiography. E First Edition, disponibile solo per il primo anno di produzione, e poi le SV, realizzate a mano da Special Vehicle Operations. Le SV e le PHEV non saranno disponibili al lancio.
    Discovery Metropolitan Edition, la nuova top di gamma Land Rover LEGGI TUTTO