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    A 190 km/h in tangenziale: infrazioni per 58 punti e 1.500 euro di multa

    Sfrecciava ad oltre 190 km/h a bordo di un SUV sulla Tangenziale sud di Torino, all’altezza del km 22, prima che una pattuglia della Polizia stradale è riuscita ad intercettarlo a Grugliasco dove, per cercare di guadagnarsi nuovamente la fuga, l’uomo alla guida è finito per incastrarsi tra le auto in sosta. Lo “scherzo” è costato ben 58 punti sulla patente e 1.500 euro di multa.
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    Inseguimento al cardiopalma
    Il fatto è accaduto lo scorso giovedì quando, durante un normale controllo, gli agenti hanno intercettato il SUV perché privo di copertura assicurativa e revisione. Tuttavia, neanche il tempo di affiancare il veicolo, che il conducente – un uomo di 53 anni – ha subito tentato la fuga ad alta velocità.
    Immediatamente tallonato dalla pattuglia, l’uomo a bordo del SUV – che dopo accertamenti è risultato rubato nel 2019 – ha cercato di far perdere le sue tracce tra Collegno, Rivoli e Grugliasco. Tuttavia, dopo diversi minuti di inseguimento tra sorpassi azzardati, manovre spericolate e ben dodici diverse infrazioni stradali, il conducente non ha potuto far altro che arrendersi agli uomini della Polizia che lo hanno prontamente preso in custodia.
    Auto già confiscata in passato
    Non bastasse, dai successivi accertamenti è emerso che in passato la vettura era stata già di proprietà del denunciato, ma gli era stata confiscata ed era stata venduta all’asta a un nuovo proprietario. Inoltre, al suo interno erano presenti ben due coltelli a serramanico con lama lunga 7 e 10 cm nascosti dentro una borsa a tracolla.
    La rocambolesca giornata è terminata con una multa di 1.500 euro per le dodici infrazioni, 58 punti decurtati dalla patente, una segnalazione alla prefettura di Torino per l’eventuale sospensione della patente e una denuncia per resistenza a pubblico ufficiale e ricettazione.
    Incidente tra auto della polizia: facevano una gara di velocità LEGGI TUTTO

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    Maserati Ghibli e Levante F Tributo Special edition, tributo a Fangio

    Ci sono due date fondamentali. La prima è il 25 aprile 1926. C’è Alfieri Maserati al volante, la Targa Florio come cornice, la Classe è la 1500cc, e una macchina, la Tipo 26: è il giorno del debutto, con vittoria, di Maserati nelle competizioni sportive.
    Poi c’è una seconda data. Correva l’anno 1954, Formula 1, per un binomio già nel ’53, Maserati e Fangio, ma sulla A6GCS, sul podio della Targa. Nel 1954 il binomio Fangio-Maserati 250F è subito vincente in Argentina, due gare prima di passare in Mercedes. Il campionissimo argentino ritroverà la 250F nel 1957, vittorie splendide come al Nurburgring, prima ancora Rouen, Monaco, Buenos Aires.
    Guarda la galleryLe novità Maserati al Salone di Shanghai 2021
    Maserati F Tributo regina di Shanghai
    A quella storia, il Tridente dedica l’edizione speciale Maserati F Tributo Special Edition, presentata al Salone di Shanghai 2021 e declinata in Maserati Ghibli e Maserati Levante. È l’omaggio alla storia da corsa del marchio, un omaggio a Fangio, che spiega la F nella sigla.
    E il richiamo delle due colorazioni, Rosso Tributo e Azzurro Tributo, rimanda nel primo caso alla 250F, rossa come imponevano le colorazioni per nazioni, in voga dai primi decenni del Novecento nelle corse a motore. E l’azzurro? Richiama il blu simbolo della Città di Modena, insieme al giallo, che Maserati Ghibli F Tributo e Levante riportano sui cerchi da 21 pollici e le pinze dei freni.
    Lavori stilistici
    Due modelli, Ghibli e Maserati Levante Hybrid, il SUV con il mild-hybrid. Due modelli personalizzati al di là della tinta carrozzeria, per intervenire sui cerchi da 21 pollici – Anteo su Levante, Titano su Ghibli -, i loghi neri insieme agli sfoghi d’aria sulle fiancate, il Tridente in tinta con la carrozzeria sul montante C.
    All’interno, i rivestimenti in pelle Pienofiore di colore nero sono comuni ai due modelli, possibilità di scelta per le cuciture a contrasto, gialle o rosse. LEGGI TUTTO

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    Skoda Kodiaq: il SUV ceco si aggiorna e diventa più sportivo

    Importanti aggiornamenti per il nuovo SUV della Casa boema. Il giro di boa di Skoda Kodiaq prevede notevoli upgrade lato carrozzeria – presente un nuovo disegno su paraurti e cofano motore – e allo stesso tempo sostenziosi cambiamenti anche per quel che riguarda il gruppo ottico dell’intera vettura. I nuovi fari, infatti, presentano una configurazione più sottile rispetto al passato e sono disponibili a richiesta anche nel formato Matrix LED. 
    Aggiornati anche i cerchi in lega, ora disponbili sia da 17″ che da 20″.
    Guarda la gallerySkoda Kodiaq, ecco il restyling
    Niente elettrico per il SUV
    In un momento in cui è l’elettrificazione a farla da padrona, e in attesa di sviluppi futuri, la gamma del Suv Skoda è quanto di più tradizionale ci si possa immaginare. Il fronte benzina prende forma grazie ad un 1.5 TSI da 150 cv. Unità destinata alla trazione anteriore e o integrale e provvista di cambio manuale a sei rapporti (in opzione il DSG a sette marce). Lo step successivo si chiama 2.0 TSI. In questo caso la cavalleria a disposizione è pari a 190 cavalli, il cambio è solo DSG e la trazione solamente a quattro ruote motrici. Uno schema analogo a quello disponibile sulla versione RS. Abbandonato il 2.0 TDI, opta per un rinnovato 2.0 TSI da 245 cv. Propulsore non solo più potente di 5 cavalli, ma soprattutto più leggero di 60 kg.
    Ovviamente non mancano i motori a gasolio. Il 2.0 TDI è disponibile sia in edizione da 150 cv che in quella da 200. Entrambe sono provviste di DSG e la più prestazionale vanta la sola trazione integrale.
    Sempre connesso 
    La nuova Skoda Kodiaq alimenta la propria quota cruelty free grazie al nuovo tessuto Eco (disponibile a richiesta) per i propri sedili. Si tratta di un materiale che deriva da materie riciclate. In tema di sedute, debuttano per la prima volta i sedili anteriori dotati di funzione massaggio, ma soprattutto di sistema raffreddante.
    Aggiornato il sistema di illuminazione a led di bordo che, oltre a vantare fino a dieci possibili colori, illumina pure zone un tempo dimenticate (come i vani portaoggetti delle portiere).
    I sistemi Bolero, Amundsen e Columbus sono sempre connessi grazie a una eSIM integrata. I primi due sono provvisti di uno schermo touch da 8 pollici, mentre sono 9,2 quelli riferiti al modello Columbus. Gli smartphone possono essere collegati senza fili tramite la tecnologia Wireless SmartLink, nonché Android Auto, Apple CarPlay e MirrorLink™.
    A richiesta è disponibile il Virtual Cockpit con display da 10,25 pollici. Sono 4 le schermate che possono essere configurate da chi siede al volante, che salgono a 5 sulle versioni RS e SportLine.
    Skoda, scopri la gamma completa su Auto.it LEGGI TUTTO

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    Volkswagen ID.6 X, un SUV prima del Salone di Shanghai

    Il percorso elettrificato di Volkswagen compie un ulteriore passo in avanti con ID.6 X e ID.6 Cross. Anche se non lo vedremo in Europa: FAW-Volkswagen lo svilupperà solo per il mercato cinese.
    Si tratta di una proposta di grande suv 7 posti, differenziato tra la versione X e la Cross dal disegno della fascia frontale, calandra sempre con un elemento luminoso ma un diverso integrarsi con i fari. 

    Batteria da 85 kWh realizzata da Catl
    Gli ultimi teaser portano verso la presentazione del 17 aprile, Salone di Shanghai, dove scopriremo quanto i leak delle scorse settimane hanno rivelato, per design e tecnica. Il dato più interessante è la disponibilità di una batteria da 85 kWh, realizzata da Catl, che supera – se verrà confermata – la capacità massima finora offerta da una Volkswagen ID, i 77 kWh disponibili tanto su ID.3 che ID.4.
    Passo e motorizzazione
    Saranno due suv, le ID.6, da 4.90 metri di lunghezza, per un’altezza di 168 centimetri e un passo da 2,97 metri, coordinate da grande sport utility di segmento E, una sorta di Touareg elettrico, con il vantaggio di un passo molto più generoso, ben 8 centimetri.
    Volkswagen, i nuovi modelli 2021: da Porsche a Bugatti
    Altre soluzioni ID attendono, invece, l’Europa nell’immediato. Volkswagen presenterà la ID.4 GTX con due motori elettrici, poi sarà la volta della ID.5 e le sue linee da crossover a metà tra le ambizioni coupé e la fastback rialzata. Sono i passi che porteranno poi a scoprire la versione di serie del concept ID. Buzz, con un’anteprima a fine anno e un avvio della commercializzazione a metà 2022. LEGGI TUTTO

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    Aston Martin, dal 2025 arrivano SUV e granturismo elettrici

    I progetti sono ancora a medio termine, retaggio della vecchia proprietà che voleva lanciare con il marchio Lagonda un modello a zero emissioni. Oggi, però, la prima elettrica Aston Martin è appannaggio della nuova proprietà di Lawrence Stroll, intenta a puntare sul marchio Aston per le due novità a partire dal 2025.

    Cruciale nella proposta elettrica è la collaborazione tecnica con Mercedes, a fornire non solo motori termici e ibridi plug-in personalizzati nei prossimi anni, ma anche sistemi elettrici. Quanto sia importante poter fare affidamento su architetture, motori e batterie frutto di un progetto già maturo, oggetto di investimenti e sviluppo, è noto. 
    L’acquisto da parte di Aston Martin vedrà comunque elementi di unicità, nell’assemblaggio previsto presso l’impianto di St. Athan, dove verranno prodotti sia il suv elettrico che una sportiva idealmente accostabile alla DB11 con motore termico. Assetto, design di carrozzeria e interni, dinamica, avranno tutti un’impronta propria.
    Mercedes e Aston Martin: partnership tecnica
    Mercedes ricordiamo come abbia delineato un programma di sviluppo dell’offerta elettrica che vedrà EQS arrivare sul mercato in estate, EQE – grande berlina equiparabile per segmento a Classe E – presentata a settembre, poi il maxi-crossover EQS. L’architettura modulare EVA sarà comune a tutti questi modelli ed è verosimile che venga fornita anche ad Aston Martin.
    Per potenze in gioco, l’elettrico che introdurrà Mercedes avrà potenze anche in eccesso dei 700 cavalli, assolutamente compatibili con una proposta Aston martin che sia granturismo di livello. Secondo quanto anticipato da Lawrence Stroll nel corso di un’intervista al Financial Times, i passi sul progetto elettrico “sportivo” non sono ancora alla fase avanzata di validazione del design, men che meno della sigla, che potrebbe non allinearsi alla storica DB. D’altronde, Aston martin ha chiarito come il futuro resterà imperniato su una sportività con motore termico, elettrificata, fino oltre il 2030. 
    In attesa che arrivi il suv elettrico nel 2025, nei prossimi mesi verrà presentata la versione ibrida plug-in di Aston Martin DBX, con un sistema ricaricabile e l’abbinamento del motore elettrico sulla linea di trazione composta con motore V8 biturbo 4 litri e cambio 9G-Tronic. Sarà lo schema in arrivo in primavera su Mercedes-AMG GT 4 porte 73 S.

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    F1, Aston Martin Vantage è la nuova Safety Car LEGGI TUTTO

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    Lexus NX 2022: primi dettagli del suv segmento D

    Il futuro suv di segmento D targato Lexus è stato oggetto di un leak che ne ha rivelato un design nettamente diverso rispetto agli stessi modelli del passato. Il nuovo Lexus NX, dunque, atteso per il 2022, sarà ancora tutto da scoprire nelle sue caratteristiche tecniche.

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    Lexus NX 2022: primi dettagli estetici diffusi online

    PRIME INDISCREZIONI SULLE LINEE
    Intorno al simbolo della calandra a clessidra si sviluppa tutto un impianto stilistico rielaborato, in una chiave molto più sportiva e bilanciata nelle proporzioni. I gruppi ottici seguono le linee fluide e scolpite sul cofano, mentre la fiancata rivela una linea di cintura sempre alta e cornice dei finestrini “a foglia” verso il montante posteriore, sebbene reinterpretata rispetto al modello oggi sul mercato poiché il gioco di volumi scavati e pieni si spinge più in basso sulla fiancata.
    Non sono da meno le modifiche al posteriore, dove la fascia a led è un elemento tridimensionale centrale come nei fari a L.
    DETTAGLI TECNICI TUTTI DA SCOPRIRE
    L’anticipazione su nuova Lexus NX 300h è totale con la visione degli interni, dove il gioco di una plancia ad avvolgere il posto guida riesce grazie all’ampio schermo dell’infotainment leggermente orientato verso il guidatore e i giochi di colori e materiali sul tunnel, sul quale non v’è traccia del pad di controllo.
    Sfoglia il listino Lexus su Auto.it: tutti i modelli sul mercato
    Le certezze si fermano al piano estetico, resta tutta da scoprire la tecnica, a partire dall’architettura alla base del suv, che dovrebbe passare alla TNGA-K, visto il segmento d’appartenenza. LEGGI TUTTO

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    Cupra Formentor VZ5, 390 cavalli con il motore 5 cilindri

    Oggi, Marchio con un modello candidato a essere Auto dell’anno 2021. Un percorso iniziato tre anni fa, quando diventa Casa indipendente. Un compleanno da festeggiare con Cupra Formentor VZ5, modello che meglio si abbina all’identità Cupra, perché sul piatto – in edizione limitata, con tiratura di 7.000 esemplari – c’è un suv-coupé da 390 cavalli.

    Il motore è eredità di casa Audi, il 5 cilindri 2.5 litri è stato oggetto di cure specifiche da parte della casa spagnola, in particolare per quanto riguarda il sistema di raffreddamento. Su strada non si farà guidare prima di fine anno, vista l’uscita di Cupra Formentor VZ5 sul mercato programmata nel corso dell’ultimo trimestre.

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    Cupra Formentor VZ5

    Cupra Formentor VZ5: le prestazioni
    Quando arriverà, offrirà prestazioni notevoli, perché i 390 cavalli e 480 Nm spingono VZ5 fino ai 250 orari di velocità massima e in appena 4”2 da zero a cento orari. È il top di gamma, ben al di sopra di quanto non offra Formentor VZ 310 cavalli, sigla – VZ – che nemmeno a dirlo sta per “Veloz”, veloce in spagnolo. E al di sopra della 310 cv andrà a sviluppare il prezzo, Cupra Formentor 5 cilindri (scopri l’alternativa green dell’ibrida plug-in).
    Caratteristiche degli ammortizzatori
    Cosa cambia oltre al motore? Dell’assetto serve dire dei 10 mm di altezza da terra in meno che Formentor VZ5 mette sul piatto (leggi come va su strada il suv Cupra), insieme al controllo elettronico della rigidità degli ammortizzatori, mediante DCC e Cupra Drive Profile: sono 15 i settaggi possibili per diverse tarature degli ammortizzatori.
    Cambia anche l’impianto frenante, con dischi da ben 18 pollici dietro cerchi da 20 pollic e pinze Akebono a 6 pistoncini. Al volante si disegnano traiettorie con l’assistenza progressiva, varia la demoltiplicazione al variare della velocità; dal pedale del gas, invece, coppia trasmessa alle quattro ruote con la trazione 4Drive, al termine di una linea che prevede il cambio DSG 7 marce.
    Abitacolo e sedili
    Sono gli elementi sostanziali, sui quali debutta la novità della colorazione Tayga Grey esclusiva – con interni di Cupra Formentor VZ5 in pelle Nappa –, oltre alle colorazioni “classiche”: nero, blu, grigio. I particolari color rame sono il segno distintivo dell’estetica Cupra e non mancano i richiami tanto all’esterno che dentro l’abitacolo, dove Virtual Cockpit e infotainment connesso da 12 pollici sono contenuti di serie.
    Novità assoluta nella gamma Cupra, i sedili a guscio, CUPBucket in pelle, mentre le finiture in plancia evidenziano elementi in alluminio spazzolato e brunito. La presenza su strada, dall’esterno, sarà unica grazie ai quattro terminali di scarico gemellati e color rame, in un elemento simil-diffusore con finitura in carbonio. LEGGI TUTTO