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La finale d’andata di Challenge la vince il Lublino di Botti e Leon
Massimo Botti alla vigilia lo aveva detto chiaro e tondo: “Vogliamo questa Challenge”. È stato di parola. Per lo meno il primo atto di questa doppia finale gli ha dato ragione. Il suo Lublino si è imposto in casa per 3-1 sulla Lube Civitanova, trascinato da un Wilfredo Leon che questa sera ha dimostrato davvero di giocare come il “Maradona del volley”, definizione del suo allenatore. Per l’ex Perugia, eletto ovviamente MVP del match, 23 punti a referto con il 46% in attacco, conditi da 6 ace e 4 muri. Best scorer per i cucinieri Nikolov con 13. Per il Bogdanka ben 13 ace di squadra e altrettanti muri, eppure, nonostante questo, la Lube, soprattutto con Balaso, ha tenuto come ha potuto in ricezione (43% di positiva e 12% di perfetta). La conquista del trofeo continentale resta comunque alla portata di Balaso e compagni, che al ritorno, mercoledì 19 marzo (ore 20.30), sul campo dell’Eurosuole Forum, dovranno vincere da tre punti per poi giocarsi la Coppa al Golden Set.
Starting Players – Lube in campo con Boninfante al palleggio e Lagumdzija opposto, Loeppky e Bottolo in banda, Chinenyeze e Podrascanin al centro, Balaso libero. Padroni di casa schierati con Komenda in cabina di regia per l’opposto Sasak, laterali Leon e Sawicki, al centro Mc Carthy e Grozdanov, libero Hoss.
1° set – Nel primo set a fare la differenza per i polacchi è la battuta (7 ace a 2, quattro di Leon, autore di 7 sigilli). Lo schiacciatore ex Sir si presenta con un ace (5-2), Civitanova cresce a muro e impatta su un errore ospite (7-7), l’ace di Bottolo vale il sorpasso (8-9). Il team di casa colpisce dai nove metri con Mc Carthy e altre tre volte con Leon (15-11) confezionando un parziale di 7 a 2. Civitanova sembra risalire (16-14), ma i polacchi tirano a tutto braccio come sull’ace di Sawicki (20-15). Medei inserisce Nikolov per Loeppky. I cucinieri vanno a segno con il servizio di Bottolo (20-17). Sul settimo ace nel set, il quarto di Leon, il Lublin va sul 24-19 e chiude al secondo set point (25-20).
2° set – Nel secondo set parte Nikolov (6 punti), la Lube ha il merito di rimanere glaciale nei momenti critici, alza il livello a muro (6 i vincenti) ed è più costante in attacco. Come nel primo set, il servizio garantisce un bonus al team di Botti (10-8), ma anche gli attacchi e il muro di Leon non aiutano (13-9) in avvio. La squadra di Medei resta lucida e si riavvicina con il primo tempo e il block di Chinenyeze (13-12). Si apre un punto a punto serrato con Nikolov molto coinvolto e con Bottolo che trova a muro il 17 pari. Sul 18-18 entra Gargiulo al servizio e il mani out di Bottolo frutta il sorpasso (18-19). Sul 20-20 Loeppky torna in campo per Lagumdzija. Il muro di Nikolov consente ai cucinieri di tenere il naso avanti, l’errore di Sawicki dopo il servizio del nuovo entrato Poriya regala un break (21-23). Sull’errore di Grozdanov la Lube ha due palle set (22-24), Nikolov chiude i giochi con un mani out (22-25).
3° set – Nel terzo set una Lube troppo molle in ricezione stecca fin dall’avvio (11-4) e prova a rialzarsi cambiando pelle con Loeppky dentro per Lagumdzija e Orduna per Boninfante, ma trova sulla sua strada un Leon tirato a lucido (7 punti) e una squadra che continua a martellare al servizio (4 ace). Sul 13-7 Medei butta nella mischia Gargiulo per il Potke, ma sull’ace di Sasak i polacchi doppiano i cucinieri (14-7) e sui due attacchi out dei biancorossi si portano sul +9 (16-7). La reazione dei marchigiani è tardiva ed estemporanea (16-9). Il Lublin si conferma una squadra ostica sotto tutti i punti di vista e, in particolare, dalla linea dei nove metri con l’ace del 19-9. Nel finale c’è spazio anche per Bisotto e rientra Boninfante, suo il muro del 22-15. Il muro di Sasak porta il Lublin sul 24-16. L’attacco di Loeppky e l’ace di Nikolov allungano il set, che si chiude sulla battuta a rete dello schiacciatore bulgaro (25-18).
4° set – Nel quarto set la Lube entra con la diagonale titolare e trova una fiammata (3-6), ma il servizio capita sulle mani di Leon e il Lublin mette il naso avanti sull’ace del cubano (7-6). L’attacco di Nikolov e il muro del Potke girano l’inerzia (9-10), il bolide di Lagumdzija dalla seconda linea vale il break (10-12). Un ottimo dialogo tra Boninfante e il nazionale turco toglie subito il servizio a Leon (13-15). Nella fase calda il Lublin trova il pari su un attacco out di Civitanova (18-18), ma la Lube viene riabilitata da due errori polacchi e trova il +3 con l’ace di Boninfante (18-21). Sul 19-21 entra Loeppky per Lagumdzija. Il canadese spreca due chance (21-21) e rientra l’opposto. Il Lublin sfrutta il servizio di Leon e trova il sorpasso con Sasak (23-22), che firma anche il punto del 24-23. Podrascanin annulla il match point (24-24). La pipe di Bottolo sfiora solo la linea, il muro di Mc Carthy gela i cucinieri (26-24).Bogdanka Lui Lublin (POL) 3Cucine Lube Civitanova 1(25-20, 22-25, 25-18, 26-24)Bogdanka Lui Lublin (POL): Komenda 1, Sawicki 9, Malinowski, Leon Venero 22, Grozdanov 6, Czyrek, Hoss (L), Mccarthy 11, Sasak 16. Non entrati Nowakowski, Wachnik, Slotarski, Zajac, Tuinstra. All. Botti.Cucine Lube Civitanova: Balaso (L), Bisotto (L), Boninfante 4, Bottolo 12, Chinenyeze 8, Dirlic 1, Gargiulo, Hossein Khanzadeh, Lagumdzija 11, Loeppky 7, Nikolov 12, Orduna, Podrascanin 6. Non entrati Tenorio. All. Medei Giampaolo.Arbitri: Wijnstra, Cevik.Note – durata set: 28′, 30′, 28′, 33′; tot: 119′. Bogdanka LUK Lublin (POL): Battute sbagliate 21, Vincenti 13. Cucine Lube Civitanova: Battute sbagliate 21, Vincenti 6.MVP: Leon
(fonte: Lube Volley) LEGGI TUTTO
Esordio al PalaSavelli per Grottazzolina, Ortenzi: “L’entusiasmo della casa nuova deve diventare un valore”
Yuasa Battery Grottazzolina in crescita. Il test con la Lube Civitanova ha mostrato i progressi del gruppo, in un PalaSavelli molto accogliente con 800 spettatori sugli spalti. “Rispetto al primo allenamento congiunto, sempre con la Lube effettuato una settimana fa a Civitanova Marche, ho notato passi avanti importanti – dice il coach Massimiliano Ortenzi –. Eravamo sicuri che quello mostrato in terra maceratese non era il nostro valore reale, c’era molto nervosismo dato dal fatto che eravamo alla prima uscita.
Qui al PalaSavelli, dopo un inizio titubante, i ragazzi si sono sciolti e abbiamo cominciato a giocare quella che può essere la nostra pallavolo. Bene il secondo set, abbiamo affrontato a viso aperto la Lube anche nel terzo dove avevamo costruito un vantaggio che avrebbe potuto dare frutti maggiori, ma siamo stati un po’ ingenui nella gestione di alcuni palloni decisivi. Questo ci deve servire a migliorare ulteriormente, perché in campionato questi set qui dobbiamo chiuderli in nostro favore”.
Ortenzi soddisfatto del test al PalaSavelli: “Ci siamo stati, abbiamo tenuto bene il campo. Non c’è stato un gap tecnico così evidente come nel primo test e siamo contenti. Invece siamo meno contenti del quarto set dove siamo crollati. Ecco, la nostra squadra queste pause non se lo può permettere. In questo campionato tutti i set possono essere importanti, siamo chiamati a fare passi avanti”.
Il pubblico si è divertito: “C’era tanta gente e grande attesa per la nostra prima al Porto San Giorgio – aggiunge Ortenzi –. Chi è venuto a vedere la partita si è divertito. Ancora una volta arriva la conferma della spinta del pubblico, abbiamo sentito tanto calore. Spero che tutti gli spettatori che erano qui e che si sono divertiti, poi li ritroveremo magari triplicati durante le gare di campionato, a partire dal 29 settembre, data del debutto interno in campionato contro Monza. Per i ragazzi è importante avere questa spinta qua”.
Prima del match al cospetto dei lombardi, altre tre settimane di duro lavoro: “Dobbiamo pensare a noi, a costruire la nostra identità e le nostre sicurezze. Allenamenti come quelli con la Lube ci servono a migliorare e a crescere”. Ortenzi e le emozioni del PalaSavelli: “E’ una casa nuova, tutto da scoprire. Quando entri ti devi ambientare. Immaginarlo gremito di tifosi, come ci auguriamo, sarà da brividi. L’entusiasmo della casa nuova deve diventare un valore e non un limite”.
(fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO
F1, Mario Isola: “In Australia vedremo sorpassi e spettacolo”
Per il Gran Premio d’Australia F1 2023, Pirelli ha nominato la mescola C2 come P Zero White Hard, la C3 come P Zero Yellow Medium e C4 come P Zero Red Soft.
La FIA ha confermato che quest’anno saranno presenti quattro zone DRS. Potrebbe quindi essere l’edizione della corsa di Melbourne con la più alta velocità di punta, visto che teoricamente si potrebbero toccare i 340 km/h.
Le strade del circuito cittadino dell’Albert Park sono state riasfaltate nel 2022, inserendo nell’agglomerato delle inclusioni metalliche che hanno migliorato il grip dei pneumatici. L’asfalto è infatti più liscio rispetto agli altri circuiti del mondiale e una maggiore aderenza si raggiunge solo dopo numerose sessioni di pista.
Gp Australia F1 2023 – Pirelli: le caratteristiche del circuitoIl Gran Premio d’Australia fa registrare forze sui pneumatici nella media e livelli contenuti di abrasione. Il nuovo layout inaugurato l’anno scorso, favorisce i sorpassi soprattutto nel secondo settore. Con un assetto della vettura che punta sulla trazione si può aiutare l’uscita dalle curve per poter avere maggiori chance di sorpasso sui brevi rettilinei del tracciato.
Gp Australia F1 2023 – Pirelli: le pressioni dei pneumaticiDal quando si trasferì da Adelaide a Melbourne, nel 1996, tradizionalmente il Gran Premio d’Australia era la gara d’apertura del Campionato e lo è stata fino al 2019 con le sole eccezioni del 2006 e del 2010, quando il primo Gran Premio dell’anno si disputò in Bahrain. Cancellate a causa della pandemia le edizioni 2020 e 2021, dall’anno scorso Melbourne è tornata nel calendario come terzo appuntamento stagionale dopo i primi due che si svolgono in Medio Oriente.
Per Oscar Piastri, questa sarà a tutti gli effetti la gara di casa. Il giovane pilota McLaren è nato infatti a Melbourne, proprio a poca distanza da Albert Park. Altri piloti australiani che sono approdati prima di lui in Formula 1 sono, tra gli altri, Jack Brabham, Alan Jones, Tim Schenken, Mark Webber e Daniel Ricciardo.
“Per il Gran Premio d’Australia abbiamo scelto lo stesso tris di mescole del 2019. Dopo un paio d’anni di assenza dal calendario della Formula 1 dovuti alla pandemia, l’anno scorso avevamo optato per un salto di mescola, portando la più morbida C5 insieme alla C2 e C3. La gara del 2022, vinta da Charles Leclerc, è stata ad una sola sosta e i team hanno tutti scelto di montare Hard e Medium, relegando la Soft alle sole qualifiche. Nel prossimo fine settimana, i team avranno invece a disposizione C2, C3 e C4 consentendo così di avere, almeno sulla carta, più opzioni a disposizione in termini di strategia. Ci aspettiamo un’elevata evoluzione della pista nel corso del weekend, come tradizionalmente avvenuto a Melbourne, mentre le forze che interesseranno i pneumatici sono nella media. La pista è molto scorrevole e anche le curve sono ora più veloci dopo le modifiche introdotte lo scorso anno, favorendo così i sorpassi e lo spettacolo”. LEGGI TUTTO
Scontro tra Titani. Mister Secolo vs Velasco. Bernardi: “Julio mi ha dato tanto come giocatore”
Foto Sir Safety Conad Perugia (Facebook) Di La storia nella storia! Domenica si troveranno di fronte la Sir Safety Conad Perugia e l’Azimut Leo Shoes Modena, due delle formazioni quotate per la vittoria dello Scudetto. Ma non solo. La sfida metterà a confronto anche Mister Secolo, Lorenzo Bernardi, uno dei miglior giocatori di sempre e […] LEGGI TUTTO
Lega A – Milano, Gudaitis: da record il suo 7/7 al tiro di Torino
Arturas Gudaitis ha eguagliato a Torino il proprio record personale di canestri da due punti segnati con sette, come aveva fatto la passata stagione a Sassari e Cantù. Tuttavia il 7/7 rappresenta il suo primato per maggior numero di canestri senza errori al tiro che era di 6/6. Lo scorso anno fece 6/6 nella partita […] LEGGI TUTTO