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    Parla Alex Nikolov: la Lube con tre schiacciatori, l’infortunio del fratello e… il dna

    Nel giorno di apertura della Campagna Abbonamenti biancorossa 2025/26, in casa Cucine Lube Civitanova arrivano le dichiarazioni cariche di entusiasmo di Alex Nikolov, nazionale bulgaro al centro del progetto cuciniero e in procinto di prendere parte con la Bulgaria alla terza tappa della Volleyball Nations League per rappresentare al meglio il proprio Paese. 

    “Secondo me saremo una squadra bellissima da veder giocare, con tanti atleti interessanti, tra cui delle facce nuove, ma si tratta di elementi già noti nel panorama internazionale, che hanno già mostrato le proprie qualità. Sarà una stagione divertente per noi in campo e per i tifosi sugli spalti. Non vedo l’ora di allenarmi con la squadra, ognuno di noi arriverà più attrezzato ad affrontare le difficoltà!”.

    Pronto per il nuovo assetto a tre schiacciatori?

    “Sono sicuro che con le doti fisiche e tecniche che mi ha dato la mia famiglia e che cerco di sviluppare ogni giorno sarà una bella sfida. Sono convinto di poter dare molto e soddisfare le aspettative dello staff. I miei propositi andranno a buon fine con il tempo, dovrò essere paziente!”.

    Nella VNL hai messo a terra tantissimi palloni, come procede l’estate con la tua Bulgaria? 

    “Stiamo bene e siamo fiduciosi. Ci ha dato tanta carica essere riusciti a centrare con Chicco Blengini un numero maggiore di vittorie rispetto agli ultimi anni. Attendiamo la terza settimana di VNL per giocarci le chance di risalire la classifica e magari centrare un traguardo storico, l’approdo alle Finali”.

    Come sta tuo fratello Simeon dopo l’infortunio contro la Turchia? Sembravi davvero scosso in quei frangenti.

    “Ho vissuto malissimo quei momenti! Non mi era mai capitata una cosa del genere. Vedere un compagno di squadra sofferente mi addolora, figuriamoci se il compagno è mio fratello. Spero di non trovarmi più in queste situazioni, conosco bene il disagio di stare lontano dal campo. All’inizio sembrava una problematica seria e seguivo gli sviluppi con apprensione. Poi, per fortuna, il verdetto degli accertamenti è stato più tenero, nulla di particolarmente grave per Simeon. Ora cammina meglio ed è pronto per un lavoro differenziato”.

    Vieni da una famiglia di pallavolisti, saresti un testimonial ideale per il World Volleyball Day targato FIVB. Ti è piaciuta l’iniziativa?

    “Aver dedicato una giornata mondiale alla pallavolo, ovvero lo scorso 7 luglio, è stato più che giusto, un atto dovuto e molto bello. Tutto ciò che favorisce la crescita del nostro sport, garantendogli una misura sempre più internazionale e coinvolgendo gli sportivi di tutto il mondo, serve anche, nell’immaginario collettivo, a ridurre le distanze di una disciplina magnifica come il volley nei confronti di calcio e basket”. 

    (fonte: Lube Volley) LEGGI TUTTO

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    Altre grane per Stoytchev, è uscita la sentenza in merito ai fatti di Civitanova

    Che periodaccio per Rado Stoytchev. Dopo aver raccontato solo ieri il retroscena del mancato accordo con la Federazione Turca, saltato per volontà dei giocatori della nazionale maschile, per l’ex allenatore della Rana Verona arriva anche la sentenza in merito ai già noti fatti di Civitanova, quando al termine della partita era arrivato di fatto alle mani con un tifoso della Lube. Il Tribunale Federale FIPAV, con comunicato ufficiale n°7 del 9 luglio (QUI il documento integrale), ha disposto una sospensione di 6 mesi da ogni attività federale per Stoytchev e una multa di euro 600,00 a carico della società per responsabilità oggettiva.

    Al netto del fatto che quello tra l’allenatore bulgaro e il club veneto fosse un rapporto già compromesso sotto vari punti di vista, quanto accaduto a Civitanova ha rappresentato sicuramente la classica goccia che ha fatto traboccare il vaso portando poi alla separazione che si è consumata in anticipo rispetto agli accordi in essere. Dopo la storica finale conquistata in Coppa Italia, prima volta per Verona, infatti, Stoytchev rassegnò le sue dimissioni (perché di dimissioni si trattò e non di esonero, questo è corretto sottolinearlo ancora) dopo gara 1 dei quarti di finale Play-Off (QUI il nostro commento sull’intera vicenda). Dopo Modena, dunque, per Stoytchev si chiude con una sentenza anche questo capitolo italiano. Ce ne sarà mai un altro?

    LA MOTIVAZIONE DELLA SENTENZAIl fatto oggetto del capo di incolpazione è provato dalle testimonianze prodotte dalle parti e dalle ammissioni dello stesso incolpato, anche se gli eventi sono raccontati in modo diverso. Le testimonianze prodotte dalla difesa, delle quali risultano utilizzabili solo quelle di tesserati, confermano le offese ricevute dall’incolpato durante la gara e del fatto che questi, al termine dell’incontro, si sia recato sugli spalti contro lo spettatore.Il Direttore generale dell’altra società in gara, ritenendo che il fatto non sarebbe dovuto arrivare all’attenzione della giustizia sportiva ma risolto fra le parti, sostanzialmente ha riferito di aver visto l’incolpato alle prese con uno spettatore tifoso della propria squadra precisando che l’incolpato teneva la mano fra il petto ed il collo del tifoso, come per tenerlo a distanza; nel mentre proferiva la frase “Sparisci dalla mia visuale”. Anche il preparatore atletico del sodalizio affiliato Fipav vincolante, poi dimessosi, ha confermato che l’incolpato aveva messo una mano sulla spalla allo spettatore allontanandolo.Le testimonianze prodotte dalla difesa del sodalizio affiliato Fipav, hanno confermato le offese che lo spettatore aveva rivolto alla panchina dello stesso sodalizio per tutto l’incontro; due testimoni tesserati Fipav, riferivano di aver visto l’incolpato al termine della partita salire velocemente sugli spalti e mettere le mani al collo dello spettatore dopo averlo raggiunto.Orbene, l’evento della minaccia allo spettatore (“sparisci dalla mia vista”), è un fatto ammesso e provato; anche il contatto fra lo spettatore e l’incolpato con le mani sul petto e la spinta, sono fatti provati.Il comportamento tenuto dall’incolpato, è da considerarsi grave e disciplinarmente rilevante. Non può infatti un tesserato, tenere un plateale atteggiamento che sfocia nel contatto fisico con uno spettatore; nessuna giustificazione può rinvenirsi nel fatto che fra il pubblico vi fosse la figlia dell’incolpato; non è certo con le vie di fatto che ci si tutela per quella che si ritiene un’offesa ricevuta. La circostanza che le mani siano state appoggiate sul petto, come riferito dai testimoni della difesa, oche si siano strette intorno al collo, come riferito dai testimoni a carico, nulla tolgono alla gravità del comportamento che si sostanzia già con il violento contatto fisico fra le parti; basta pensare a cosa sarebbe successo se lo spettatore avesse riposto all’aggressione.Il sodalizio con la propria memoria ha tentato di limitare la propria responsabilità per aver immediatamente allontanato l’incolpato ed aver stigmatizzato pubblicamente il gesto. Il principio della responsabilità oggettiva si sostanzia nel trasferimento in capo alla società della responsabilità soggettiva di tutte le persone facenti parte dell’associazione o ad essa collegate e trova giustificazione nel fatto che l’evento si presume si sia verificato per una mancanza di attività preventiva da parte della società e ciò al fine di rendere effettivo l’impegno delle associazioni nell’attività di prevenzione, anche per il massimo rispetto delle norme federali.Ai fini dell’applicazione della sanzione ritiene il Tribunale che sia applicabile anche l’aggravante contestata poiché il comportamento tenuto è fondato su futili motivi.

    (fonte: FIPAV) LEGGI TUTTO

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    Un hawaiano al centro della rete: Padova ufficializza l’ingaggio di Diaeris McRaven

    Diaeris McRaven, statunitense, classe 2002, centrale di 195 centimetri, entrerà a far parte del roster di Sonepar Padova per la prossima stagione di SuperLega 2025/26. L’atleta hawaiano si appresta a vivere la sua prima esperienza in Europa con la maglia bianconera.  

    Nato a Honolulu il 13 maggio 2002, McRaven arriva in Italia dopo aver militato per tre stagioni nella California State University, Long Beach Men’s Volleyball, formazione con cui ha vinto il campionato NCAA 2024/25, la massima serie universitaria di pallavolo maschile degli Stati Uniti. Con la maglia della propria Nazionale ha invece conquistato la medaglia d’oro alla NORCECA Pan American Cup Final Six 2024. 

    “Ho iniziato a giocare a pallavolo quando avevo 14 anni, più tardi rispetto alla maggior parte dei miei compagni di squadra. Se penso al mio percorso finora, il momento più significativo è stato, senza dubbio, vincere il Campionato Nazionale NCAA l’anno scorso. Essendo anche il mio ultimo anno di college, è stato ancora più speciale”, ha esordito McRaven. 

    Per il giovane centrale si tratterà della prima esperienza in Europa e nel massimo campionato italiano. “Sono molto entusiasta per la mia prima stagione in SuperLega e molto grato a Padova per questa opportunità. So che giocherò contro alcuni dei migliori giocatori al mondo, quindi capisco che questa stagione richiederà molto da me, ma sono davvero entusiasta della sfida che mi attenderà”.  

    McRaven arriva a Padova con obiettivi chiari: “Il mio obiettivo personale sarà dimostrare il mio valore a livello internazionale. So che il livello del gioco è più alto rispetto a quello a cui sono abituato, quindi dimostrare non solo a me stesso, ma anche al mondo, di essere in grado di competere a quel livello sarà il mio obiettivo principale. So che dovrò prendermi cura della mia mente e del mio corpo, dentro e fuori dal campo, per assicurarmi di rendere al massimo delle mie capacità”.  

    Dalle isole Hawaii alla SuperLega italiana, McRaven si prepara a compiere un salto importante nella sua carriera: “Sono molto felice di venire a giocare in Italia e pronto a dare tutto me stesso!”.

    (fonte: Sonepar Padova) LEGGI TUTTO

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    Monza attinge dal vivaio e promuove in prima squadra il centrale Lorenzo Ciampi

    Lorenzo Ciampi sarà un nuovo giocatore della MINT Vero Volley Monza per la stagione 2025/2026. Il classe 2007, dopo essere cresciuto nel vivaio di Vero Volley, completerà il suo percorso entrando a far parte della squadra di coach Eccheli.Il giovane centrale toscano ha militato per le scorse due stagioni nella MINT Vero Volley Monza Under 19, con cui ha conquistato la Junior League 2025, lo scorso 2 giugno. La sua carriera è già ricca di successi e ottimi risultati: nel 2023 Ciampi ha vinto i Campionati Europei U17 con la Nazionale Italiana ed è stato eletto miglior centrale del torneo, mentre nel 2024 si è messo al collo la medaglia d’argento nei Campionati Europei U19. Ora, a 18 anni compiuti a gennaio, farà ufficialmente il grande passo, arricchendo il roster della squadra brianzola per la prossima stagione.“Sono molto emozionato di iniziare la mia prima stagione in Superlega alla MINT Vero Volley Monza – le prime dichiarazioni di Ciampi – Ringrazio la società per avermi offerto questa opportunità e lo staff del settore giovanile che in questi anni mi ha formato e fatto crescere come giocatore e come persona, dandomi la possibilità di allenarmi con giocatori di alto livello che mi permetteranno di migliorare ulteriormente. Non vedo l’ora di cominciare e di conoscere i miei compagni“.LA SCHEDALorenzo CiampiNato a Pisa il 15 gennaio 2007Altezza: 195 cmRuolo: CentraleCARRIERA CON I CLUB2023/2024: Assiplan Vero Volley Monza U19-Serie B2024/2025: Assiplan Vero Volley Monza U19-Serie B2025/2026: MINT VERO VOLLEY MONZATITOLI CON I CLUB2023/2024: Scudetto U192024/2025: Scudetto U192025: Del Monte Junior LeagueTITOLI CON LA NAZIONALE2023: Oro Europei U17

    (fonte: Vero Volley) LEGGI TUTTO

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    Papi (ovviamente) al fianco di Boninfante a Piacenza: “Non ci ho pensato due volte”

    Samuele Papi, classe 1973 di Ancona, affiancherà (ovviamente) coach Dante Boninfante come assistant coach alla Gas Sales Bluenergy Volley Piacenza. Anche per lui contratto per le prossime due stagioni.

    Dopo aver chiuso alla fine della stagione 2016-2017 la carriera da giocatore proprio a Piacenza, Samuele Papi fa ora ritorno nella città che lo ha visto protagonista per sei campionati consecutivi.

    L’ex atleta azzurro ha alle spalle quasi un trentennio di attività da giocatore, con 339 presenze in azzurro e un palmares notevole, sia con i club (Falconara, Treviso, Cuneo, Piacenza) che con la Nazionale: due Mondiali, tre Europei, cinque World League, sei scudetti, tre Champions League, sei Coppa Italia, di cui l’ultima vinta con la maglia di Piacenza, sono solo alcuni dei trofei nella bacheca di “O Fenomeno”.

    Samuele Papi nel suo curriculum ha sempre fatto esperienze lunghe e percorsi vincenti come giocatore: tanti anni a Treviso, a Cuneo, a Piacenza. E poi da allenatore tre stagioni a Prata. Nel 2022 è stato inserito nella Volleyball Hall Of Fame.

    Dopo aver abbandonato i panni di atleta, Samuele Papi per un paio d’anni ha ricoperto il ruolo di dirigente accompagnatore della nazionale italiana maschile. Quindi la vicinanza tra Prata e Treviso, dove Papi risiede, e il rapporto personale con coach Dante Boninfante con il quale ha condiviso da giocatore diverse stagioni tra Treviso e Piacenza, lo hanno convinto a rimettersi in gioco come tecnico: arrivato alla Tinet Prata di Pordenone nel febbraio 2022 come secondo allenatore a fianco di Boninfante, in Friuli-Venezia-Giulia è rimasto per tre stagioni.

    Per Samuele Papi anche un’esperienza europea come secondo allenatore, sempre a fianco di Boninfante, alla guida della Nazionale Greca. La scorsa stagione il debutto su una panchina di SuperLega a Taranto.

    Samuele Papi: “Sicuramente è un onore poter fare parte della famiglia Gas Sales Bluenergy Volley Piacenza, quando Dante, con cui ho iniziato questa vita da allenatore e con cui ho un ottimo feeling, mi ha chiamato e chiesto se volevo andare con lui a fare il secondo a Piacenza non ci ho pensato due volte visto che si parla di una società seria e con le idee molto chiare”.

    “È stata costruita una squadra molto interessante, ci sarà da lavorare, arrivo con grande entusiasmo e la voglia di fare bene. In Italia ci sono sempre squadre di livello ma credo che la nostra squadra sia molto interessante e sarà divertente poterla allenare, mi sembra già un buon gruppo, sarà nostro compito farlo rendere al meglio. Ci sarà da lavorare parecchio ma divertendosi, sono davvero contento di tornare a Piacenza, una città in cui ho vissuto per diversi anni, e non vedo l’ora di iniziare questa nuova avventura”.

    (fonte: Gas Sales Bluenergy Piacenza) LEGGI TUTTO

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    Cormio: “Giocavo a tennis, la pallavolo mi ha stravolto la vita. Lube? Possiamo riconfermarci”

    Beppe Cormio, direttore generale della Cucine Lube Civitanova nonché uno dei massimi dirigenti (e più vincenti) della pallavolo italiana, ha colto l’occasione del World Volleyball Day per raccontare il suo amore per questo sport “che mi ha stravolto la vita”.

    “Da ragazzo per me fu un rifugio dagli sport individuali. Ho giocato a tennis con un certo impegno, fino ai 15 anni, ma avevo poca possibilità di esprimermi come volevo e interiorizzavo tutto, esternando male i sentimenti. Il passaggio al volley da palleggiatore, la fiducia del coach e la fascia di capitano mi diedero sicurezza. Oggi si tratta del mio lavoro dietro le quinte, una scelta forte, fatta di sacrifici e presa a 33 anni dopo un periodo in cui mi occupavo di pallavolo, ma lavoravo in una multinazionale. Poi decisi di seguire una passione, legata già ai risultati. Era già passata l’epoca di Velasco, organizzavo anche i campionati nazionali di beach volley ed ero arrivato alla Serie A. Puntai sulla pallavolo, il resto è storia”.

    70 anni compiuti lo scorso 12 aprile, nel suo personale palmares figurano 6 Scudetti, 9 Coppe Italia, 4 Supercoppe Italiane, 4 Mondiali per Club, 4 Champions League, 2 Coppe CEV, 2 Challenge Cup e 2 Supercoppe Europee… per un totale di 33 titoli, dieci dei quali conquistati alla Lube dal 2016 ad oggi.

    “Così come Trento e altre società storiche, la Cucine Lube Civitanova è ai vertici della pallavolo internazionale, tra i primi 5 o 6 Club al mondo. Lo sono state anche Treviso e Modena. La formazione emiliana va considerata anche oggi, per il suo lungo percorso, un punto di riferimento. Insomma, tra le realtà nazionali che hanno avuto continuità storica in Italia e fuori dai confini risaltano i nomi già citati di Civitanova, Modena e Trento”.

    Una squadra, quella di Civitanova, che nella passata stagione ha sorpreso tutti: doveva essere una stagione di transizione quella dei biancorossi, che ripartivano da un progetto tecnico nuovo e con tanti giovani, invece è arrivata subito una Coppa Italia contro pronostico e una cavalcata play-off che l’ha portata dritta dritta in Finale Scudetto, con il tricolore poi andato all’Itas Trentino in quattro gare.

    “La Lube ha le carte in regola per riconfermarsi! – conclude Cormio – La ritengo all’altezza, se non addirittura più attrezzata di quella dello scorso anno. Mi aspetto che il team sappia fare altrettanto bene. In genere, dopo stagioni sorprendenti, ci sono sempre delle flessioni, ma in questo caso ho massima fiducia nei giocatori e nello staff. Mi auguro che la squadra sappia ripetersi e abbia la stessa fame dello scorso anno, mantenendo l’amalgama e l’empatia che hanno fatto innamorare tantissimi tifosi. Queste sono le chiavi per un altro capitolo emozionante!”.

    (fonte: Lube Volley) LEGGI TUTTO

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    Il libero Alessandro Toscani confermato a Padova: “Felice di rimanere”

    Alessandro Toscani confermato nel roster di Sonepar Padova che affronterà la stagione di SuperLega 2025/26. Il libero classe 1998, originario di Ortona, vestirà la maglia bianconera per la seconda stagione consecutiva, pronto a vivere il suo terzo anno complessivo nella massima serie nazionale. 

    Arrivato nella città all’ombra del Santo nell’estate 2024, Toscani ha mosso i primi passi della sua carriera con la squadra della sua città natale, la Sieco Service Ortona, per poi maturare esperienze in Serie A2 con GoldenPlast Potenza Picena, BCC Castellana Grotte e Agnelli Tipiesse Bergamo, prima dell’esordio in SuperLega con Perugia.  

    Sul rapporto con la città e l’ambiente padovano, il libero abruzzese ha esordito: “A livello di squadra è stato un anno molto positivo: abbiamo creato un gruppo fantastico, con persone che già conoscevo e altre con cui ho stretto nuove amicizie, trovandomi davvero bene. Padova è una città splendida, grande ma non caotica, e dove mi sono ambientato fin dal primo giorno. Anche con il club mi sono trovato bene, a partire dallo staff fino a tutte le persone che gravitano attorno alla società. È stata un’annata molto positiva dal punto di vista umano e sportivo e sono davvero contento di essere qui”.  

    Guardando alla nuova stagione nel massimo campionato italiano, Toscani ha commentato: “Sono molto motivato e felice di ripartire, anche perché ritroverò persone che già conosco e con cui mi sono allenato bene. Sarà il mio terzo anno in SuperLega, quindi sono carico per affrontarlo al meglio. A livello personale voglio continuare a crescere, sia tecnicamente che mentalmente. A Padova si lavora tanto e bene, quindi sono fiducioso di poter migliorare ancora”. 

    “Come gruppo speriamo di ricreare fin da subito la stessa alchimia dell’anno scorso, perché durante la stagione ci saranno inevitabilmente momenti difficili, e dovremo affrontarli con lo stesso spirito che ci ha permesso di superare le sfide nella passata stagione”, ha poi aggiunto Alessandro. 

    Spazio anche ad un pensiero per i tifosi bianconeri: “Nel corso della scorsa stagione ci hanno sempre dato una spinta in più, soprattutto nelle ultime partite e nei play off 5° posto. Giocare in casa, con il loro sostegno, ci permette di dare qualcosa in più. Non vedo l’ora di ritrovarli”.

    (fonte: Pallavolo Padova) LEGGI TUTTO

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    Max Merazzi-Lube, la storia continua… e la prossima sarà la 15esima stagione in biancorosso

    La Cucine Lube Civitanova che ha strappato applausi a non finire nella passata stagione è una ‘creatura’ di Beppe Cormio e Albino Massaccesi, è il gruppo di coach Giampaolo Medei e dei suoi collaboratori, la squadra dei giovani emergenti e dei veterani inossidabili, ma è anche la Lube del preparatore atletico Massimo Merazzi e dello staff sanitario. Protagonista di annate indimenticabili in biancorosso, “Max” si appresta a vivere la sua quindicesima stagione di fila come ‘custode dei muscoli’dei giganti cucinieri. Si tratta di un professionista che non si limita a svolgere l’incarico con efficacia, ma gli stessi giocatori lo considerano tra gli ingredienti principali del processo che ha generato l’alchimia all’interno della squadra, curando i rapporti umani e infondendo consapevolezza e determinazione. Di seguito l’intervista rilasciata ai microfoni della società.

    Eri certo di poterti spingere oltre con il lavoro grazie a un gruppo giovane…siete arrivati fino in fondo in tutte le competizioni.“L’ultima stagione è stata diversa dalle altre, la squadra ha lavorato ancora più duramente e si è fatta trovare sempre pronta. Al di là dei risultati sportivi, come la vittoria della Coppa Italia, le sconfitte in Finale di Challenge Cup e dei Play Off Scudetto, fisicamente il team ha risposto alla grande, lo staff ha lavorato tanto su un gruppo giovane che necessitava di una crescita, ma che aveva ampi margini per migliorarsi. In linea di massima gli emergenti possono pagare un po’ di inesperienza, ma a differenza dei giocatori molto maturi hanno una facilità di lavoro maggiore e meno problematiche muscolari con cui convivere”. 

    Qualcuno ti ha addirittura sorpreso in palestra?

    “Tutti si sono distinti, ma se devo parlare di un giocatore inesauribile devo fare il nome del capitano Fabio Balaso, che per la sua esperienza non può essere certo collocato tra i giovani. Solo la frattura alla mano e l’intervento chirurgico sono riusciti a limitarlo, ma non a fermarlo del tutto. ‘La macchina’ ha ripreso presto ad allenarsi bruciando le tappe, ovviamente sempre con la supervisione dallo staff sanitario. Come abbiamo fatto a realizzare il recupero lampo? In questi casi dipende dal coraggio e la determinazione dell’atleta. Fabio ha capito il momento cruciale per la squadra e ha espresso la volontà di tornare a disposizione il prima possibile”.

    Qual è stato un traguardo personale che ti ha fatto sentire realizzato?

    “Sono stato davvero felice e soddisfatto per il recupero di Alex Nikolov. L’estate scorsa ha affrontato un intervento delicato alla schiena e la ripresa si prospettava come una montagna da scalare. Ricordo quando lo facevo nuotare e aveva difficoltà oggettive, ma con dedizione e lavoro è tornato il grande talento che tutti conosciamo e che sa fare la differenza in campo!”.

    Il ritorno in Champions League è sinonimo di un’annata più dura a livello di intensità?

    “Non penso ci possano essere grandi differenze da quel punto di vista! Nella stagione 2024/25 abbiamo affrontato viaggi massacranti e trasferte scomode. Tra l’altro la Challenge Cup, considerata spesso una kermesse agevole, ha visto sfidarsi in Finale due squadre come il Lublin, poi campione di Polonia, e la Lube, finalista dei Play Off Scudetto in Italia. Insomma, veniamo da una Coppa Europea ostica per motivi logistici e tecnici. Il valore medio della prossima Champions League sarà più alto rispetto alla stessa Champions 2024/25. Per capire il livello basta elencare le italiane al via: Civitanova, Perugia e Trento. I giovani faranno più esperienza, ma il dispendio energetico sarà simile”. 

    Veniamo al tuo cammino. Ecco il 15° anno alla Lube, lo avresti mai immaginato un percorso così agli albori?

    “Se mi avessero detto che sarei rimasto così a lungo mi avrebbero strappato un sorriso perché il mio è un lavoro a tempo determinato e non è facile trovare connubi così duraturi, soprattutto in un contesto di eccellenza come quello cuciniero. Le esperienze triennali sono già importanti. Il mio orizzonte non supera mai l’anno agonistico, ma qui ho trovato una seconda casa e una famiglia. Voglio guadagnarmi la chance di restare. Ora il principale obiettivo dello staff è mettere i ragazzi nelle condizioni di regalarci un’annata altrettanto positiva!”. 

    Come collochi la stagione appena conclusa in una classifica virtuale della tua vita in biancorosso?

    “In alto, è stata una buona stagione. Non solo per la Coppa Italia vinta, arrivata grazie a bravura ed episodi favorevoli dopo tre tie break vinti. Sarebbe sbagliato definire il cammino solo per il titolo. Non abbiamo avuto tanti problemi fisici, siamo riusciti ad amalgamare un gruppo rinnovato e a crescere sotto tutti gli aspetti confezionando una rimonta che ha mandato in estasi i tifosi, quella nella serie di Semifinale Play Off contro la favorita Perugia. Una prova indimenticabile nelle fasi finale di un’annata tra le più emozionati di sempre”.

    (fonte: Lube Volley) LEGGI TUTTO