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    Navratilova annuncia: “Ho sconfitto il cancro, ma sono stata in preda al panico”

    “Per quanto mi hanno detto i medici sono cancer free”. Un annuncio che equivale alla vittoria più bella per Martina Navratilova, guarita dalle due forme di tumore, alla gola e al seno, che le erano state diagnosticate nei mesi scorsi. L’ex campionessa ha raccontato il calvario vissuto negli ultimi mesi in un’intervista al giornalista britannico Piers Morgan: “Dopo la diagnosi sono stata in preda al panico totale per tre giorni pensando che non sarei arrivata al prossimo Natale – spiega Navratilova – Mi è venuta in mente una lista di cose che volevo fare. Poteva sembrare superficale, ma ho pensato a cosa fare se avessi vissuto veramente un anno”.

    “La terapia è stata la cosa più difficile della mia vita”
    Se il cancro alla gola venne definito dai medici “estremamente curabile”, altrettanto non è stato con il cancro al seno che l’ha costretta a sottoporsi per tre settimane alla chemioterapia e radioterapia quotidiana: “Questa è stata la parte più difficile – ricorda – QUando inizia a sentirti male non sei sicuro se è per la chemio o per il tumore. Il trattamento è sicuramente la cosa più difficile che abbia mai fatto”. Navratilova, infine, ha spiegato che dovrebbe effettuare un altro ciclo preventivo di terapia per due settimane. “Allora dovrei essere apposto” conclude. LEGGI TUTTO

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    F1, Gp Arabia Saudita: le pagelle. Red Bull già campione, Leclerc (e Vasseur) salvagente della Ferrari

    Il Gran Premio dell’Arabia Saudita, sul circuito di Jeddah, ha lasciato in eredità parecchia carne al fuoco. Dall’ennesimo dominio della Red Bull alla conferma di Alonso e l’Aston Martin come primi antagonisti, fino al sorpasso della Mercedes nei confronti di un’imbarazzante Ferrari, aggrappata ai suoi unici salvagente: Charles Leclerc e Frederic Vasseur. Senza dimenticare gli altri protagonisti in griglia; tutto questo nelle pagelle del week-end arabo, secondo appuntamento del mondiale di Formula 1.
    VOTO 10 ALLA RED BULL, GIA’ CAMPIONE DEL MONDO DOPO DUE GARE
    Non è un azzardo dirlo: la Red Bull dopo due gare ha già chiuso il campionato. Superiorità imbarazzante, degna della miglior Mercedes o della Ferrari dell’era Schumacher. Cambia il solista (Perez), ma non la sostanza, come testimonia l’ennesima rimonta-show di Verstappen (da 15° a 2°). Dietro il nulla cosmico. Ad oggi, immaginare di vedere 23 vittorie su 23 della lattina non è utopia, ma una solida realtà.
    VOTO 9 AD ASTON MARTIN E ALONSO, PRIMI DEGLI ALTRI
    Se il Bahrain poteva anche essere un episodio isolato, da Jeddah viene fuori la verità: l’Aston Martin è la seconda forza del mondiale. O per meglio dire, è la prima degli umani. Trascinata dall’ennesimo capolavoro di Fernando Alonso (al 100° podio della carriera), che nonostante un errore veniale per uno della sua esperienza (che gli costa la “penalità della discordia”), riesce a tenersi stretto il posto sul podio, dopo aver anche accarezzato per qualche giro il sogno di un colpaccio clamoroso. E se contro la Red Bull c’è poco da fare, per ora tutti devono fare i conti con il capolavoro targato Lawrence Stroll e soci. Che resurrezione.
    VOTO 8 A LECLERC E VASSEUR, SALVAGENTE DELLA FERRARI IN NAUFRAGIO
    La barca (o la macchina, per meglio dire) fa acqua da tutte le parti. Due gare bastano e avanzano per parlare di fallimento per la Ferrari, che ad oggi ha solo due motivi per sorridere: Charles Leclerc e Frederic Vasseur. Il primo continua a lottare per un pugno di mosche, tirando fuori prima un capolavoro in qualifica e poi una rimonta da paura nei primi giri in gara (da 12° a 5°, prima del crollo nella seconda parte di gara). Il secondo ha restituito quantomeno credibilità a un ruolo umiliato dal suo predecessore, spinto da una passione e un carattere ferreo che, a Maranello, non si vedeva da un po’. A lui l’ingrato compito del repulisti necessario per l’ennesima ripartenza rossa.

    VOTO 7 A RUSSELL, CHE BATTE SONORAMENTE HAMILTON
    Nella fortunata scoperta di essere la terza forza del mondiale, la Mercedes ritrova George Russell dopo il week-end incolore in Bahrain. In Arabia Saudita il giovane allievo batte sonoramente il maestro Lewis Hamilton, mai realmente capace di impensierire il compagno di squadra. Da Brackley si profila una rivoluzione copernicana per il progetto 2023, per cambiare rotta in salsa 2022: allo stesso modo, George si candida ufficialmente ai gradi di prima guida per questa stagione.
    VOTO 6 AD ALPINE, QUINTA FORZA (CON SGUARDO ALLA ROSSA…)
    I dubbi sull’Alpine, dopo il Bahrain, erano alti. L’ottima rimonta di Gasly aveva un po’ mascherato le perplessità, tutte però dissipate dopo il solido fine settimana di Jeddah. Entrambi comodamente a punti, i due alfieri transalpini hanno rilanciato il team e le ambizioni da quinto posto nel mondiale costruttori. Ma il distacco abbastanza minimo dalla Ferrari può aprire scenari imprevedibili, per un futuro roseo tanto quanto la “pantera” scesa in pista nelle prime due gare stagionali.
    VOTO 5 A SAINZ, UFFICIALMENTE SECONDO PILOTA
    Senza indugiare troppo, due gare sono state sufficienti a dire chi è il secondo pilota della Ferrari. Carlos Sainz sarà davanti a Leclerc in classifica, ma in entrambi gli appuntamenti hanno dimostrato chiaramente la differenza con il monegasco. Sia in termini di passo, che (soprattutto) nella performance sul giro secco. Vedere per credere? Il mezzo secondo incassato in qualifica è una prova tangibile del diverso livello su cui viaggiano i due piloti. Probabilmente, una scoperta convenuta anche dallo stesso Vasseur.
    VOTO 4 A MCLAREN, TROPPO BRUTTA PER ESSERE VERA
    Anche il week-end arabo conferma le sensazioni emerse in Bahrain: ad oggi, la McLaren è l’ultima della griglia. Nonostante una qualifica fantastica di Oscar Piastri, il reale valore della fallimentare (fin qui) MCL60 lo dà l’eliminazione in Q1 di Norris, notoriamente un cavallo di razza in qualifica. Ma soprattutto il responso della gara: quart’ultimo e penultimo. Un segnale inequivocabile, dell’enorme lavoro che attende gli uomini di Woking.
    VOTO 3 ALLA FERRARI, NOBILE DECADUTA ALLA DERIVA
    15 anni di fallimenti non sono bastati. La Ferrari è riuscita nell’impresa di buttare via la solida base lasciata in eredità dalla F1-75, per lasciar spazio alla disastrosa SF23 che, di fatto, ha già messo la pietra tombale sulle proprie ambizioni. Un fallimento su tutta la linea, che accentua la tempesta in cui ora tutti a Maranello si ritrovano. E che, in sostanza, sbatte in faccia una realtà con cui servirà, ora, fare i conti: il Cavallino Rampante è uno sbiadito ricordo del simbolo di eccellenza e dominio degli anni d’oro. Su il sipario: rientra la mediocrità. Tutti chiedono la “testa” del colpevole, giustamente: la realtà è che non c’è più da qualche mese. Eppure, la sua presenza si può sentire ugualmente: basta guardare i risultati in pista.
    VOTO 2 ALLA FIA E AL TENTATIVO DI SCIPPO AD ALONSO
    Sulla credibilità della FIA e dei commissari negli ultimi anni si è dibattuto a lungo. Eppure, le cose non sembrano voler cambiare. Stavolta la “vittima” è Fernando Alonso, che in due ore di pura follia, si vede prima scippato e poi restituito il podio conquistato in pista. L’ennesimo buco nell’acqua di una commissione che, semplicemente, non è in grado di stare al passo con i tempi. In tutti i sensi.
    VOTO 1 A BINOTTO, PADRE DELL’ULTIMO FALLIMENTO ROSSO
    È vero, non fa più parte del Circus. È vero, la Ferrari non è più la sua casa. Ma se la situazione della SF23 è quella imbarazzante di oggi, gran parte del “merito” è di chi ha coordinato la sua costruzione, sacrificando il 2022 in nome di questo scempio. Già, quel Mattia Binotto che, dopo lo sfregio alla storia della Rossa con la SF-1000 e la SF21, era comunque rimasto al suo posto. Che in 5 anni di gestione della direzione tecnica, ha dato vita a 4 fallimenti (e mezzo). Toccherà a Vasseur bruciare la vergognosa eredità del suo predecessore, di cui sicuramente i sostenitori della Rossa non sentono la mancanza. LEGGI TUTTO

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    F1, Carlos Sainz è fiducioso: “Sappiamo dove sviluppare la vettura”

    1 – GP ARABIA SAUDITA F1/2023 – GIOVEDI’ 16/03/2023 credit: @Scuderia Ferrari Press Office

    Carlos Sainz, dopo il deludente Gran Premio dell’Arabia Saudita, ha ammesso che la Ferrari SF-23 non è dove vorrebbe essere anche se lo spagnolo si è dichiarato fiducioso che la squadra abbia il potenziale per cambiare le cose.
    “In questo momento, non siamo dove vorremmo essere in termini di ritmo di gara, in termini di macchina in generale, di equilibrio”, ha detto Sainz parlando con i media, dopo la gara di Jeddah.
    Il pilota spagnolo della Ferrari ha anche aggiunto: “Abbiamo faticato un po’ e se già surriscaldiamo le gomme con l’aria pulita, quando seguiamo una vettura le cose vanno anche peggio. Abbiamo bisogno di aria pulita per ottenere tempi sul giro decenti. Conosciamo esattamente i nostri punti deboli. E questo è un aspetto positivo”.

    Sainz ha parlato anche degli sviluppi che la Ferrari potrebbe portare presto in pista per migliorare la SF-23: “Non possiamo ovviamente fare magie per portare gli sviluppi in anticipo, ma so che la squadra sta spingendo al massimo per portarli e questo migliorerà sicuramente il nostro ritmo di gara”.
    Per quanto riguarda i problemi che affliggono la SF-23, lo spagnolo della Ferrari è stato molto chiaro: “Sappiamo dove sono i problemi e li avevamo già individuati in Bahrain. Sappiamo dove sviluppare la vettura, abbiamo solo bisogno di tempo perché, a causa dei punti deboli che abbiamo visto in Bahrain e che vediamo qui, ovviamente non possiamo apportare gli aggiornamenti già domani”. LEGGI TUTTO

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    Bergamo cala il tris: 3-2 a Brescia

    Dopo aver ripreso la marcia in trasferta, l’Agnelli Tipiesse si sblocca anche in casa. Ci vuole il tie-break per piegare Brescia ma anche per invertire la rotta rispetto alla storia dei derby. Terza vittoria su tre per la coppia Morato-Redaelli e altro segnale di una squadra finalmente compatta anche nei momenti di flessione. La dimostrazione arriva dopo un primo periodo perso in maniera alquanto cinematografica quando i nostri non si scompongono, stringono i denti ed escono alla distanza. Poi sembrano avere i tre punti in tasca, vanno in cortocircuito ma riescono a spuntarla in volata.
    La prima ora di gioco si potrebbe raccontare con due colpi da circo. Il primo è del cubano Gavilan che, sulla palla del potenziale 23-23 di Bergamo, estrae dal cilindro una sceneggiata in stile Hollywood quando si getta a terra simulando un infortunio. Punto da rigiocare e ospiti che vincono 25-22 in un periodo comunque sempre comandato. Il secondo, questo però è un mix di fortuna e reattività, arriva sul 23-23 (stavolta reale) con un salvataggio miracoloso dopo un attacco di Cargioli e Petras non sbaglia. La differenza è che i rossoblù dopo aver dilapidato anche un + 6 (18-12) e aver spadroneggiato a muro (7-1) pareggiano i conti alla terza chance con Held. Sull’onda dell’entusiasmo Cominetti e compagni mettono carattere, testa e tecnica. Il capitano mette due ace consecutivi per il 13-8, Cargioli regala spettacolo con due “no look” (16-10, 18-12), Padura Diaz ed Held mettono 6 palloni a terra ciascuno (attacco complessivo al 69%), Toscani riceve con l’83% (con l’83 di perfetta) e Copelli sigilla il 2-1: tutti citati, tutti per uno e tutti per il sorpasso. Cargioli resta “on fire” e guida i suoi al 7-2 al ritorno sul taraflex. Il margine resta praticamente invariato tanto che un errore di Galliani fissa il 15-11. Ma i ragazzi di Zambonardi, trascinati da Gavilan, restano nel match e risalgono impattando a 17 e fanno la differenza dopo quota 20 (19-22) dato che gli orobici, nonostante un attacco al 61%, risalgono al – 1 con Held (6, 86%) ma non basta. Nel tie-break i padroni di casa si rialzano e ripartono dal centro, in tutti i sensi: in rapida sequenza block di Cargioli e servizio vincente di Copelli che portano al cambio di campo sull’8-4. Held respinge al mittente la voglia di rientro di Brescia con attacco e siluro dai nove metri (11-7) poi con la pipe del 12-8 che diventa l’antipasto per il successo da due punti. Ultimo impegno interno di regular season sabato prossimo alle 19.30 con Cuneo.
    Agnelli Tipiesse Bergamo – Consoli McDonald’s Brescia 3-2 (22-25, 27-25, 25-21, 23-25, 15-11)
    Agnelli Tipiesse Bergamo: Jovanovic 4, Held 23, Cargioli 11, Padura Diaz 17, Cominetti 18, Copelli 14, Mazzon 0, Pahor 0, Toscani (L). N.E. De Luca, Catone, Baldi, Lavorato, Cioffi. All. Morato.
    Consoli McDonald’s Brescia: Tiberti 0, Galliani 14, Candeli 10, Bisi 3, Gavilan 20, Esposito 12, Petras 15, Franzoni (L), Loglisci 0, Sarzi Sartori 0, Giani 0. N.E. Rizzetti, Gatto, Mijatovic. All. Zambonardi.
    Arbitri: Cruccolini, Armandola.19 LEGGI TUTTO

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    B2 femminile: l’impresa della Promoball fa perdere la testa a Bellusco

    Di Redazione

    Una Promoball tutta cuore e concretezza schianta Bellusco, sino a sabato capolista del girone B di B2, e si prende una vittoria pienissima. Il 3-0 secco rifilato tra le mura amiche alla compagine brianzola detronizza quest’ultima dopo 11 turni in vetta e, per la prima volta nella stagione, la obbliga pure alla prima gara a secco di punti. Per le atlete e i tifosi biancorossi la serata al PalaMaclodium è, invece, di quelle da ricordare.

    La partita. Sotto rete con Conti in regia, Baldi opposto, Ferrari e Cecchetto al centro, Castellini e Moriconi in banda e Sala libero la Promoball fa capire sin dai primi scambi di essere in partita e, al pari delle ospiti del Volley Brianza Est, mette in campo un buon gioco. Pur se attardata di qualche lunghezza, la squadra di coach Nibbio tiene testa alle avversarie, il che si traduce in un set combattuto che vive sulle piccole distanze. Il tabellone prima recita 7-10, poi 10-13, ma la Sanitars c’è e si riporta sotto, impattando sul 14-14 con un ace di Moriconi. Bellusco non ci sta e ferma il gioco, poi quando si riprende, riparte con un +2 ed è allora coach Nibbio a ricorrere al time out. Con i due sestetti che non si risparmiano la contesa si fa sempre più emozionante e tesa: la squadra ospite si mantiene avanti fino al 20-21, poi la Sanitars Maclodio pareggia e, messa la freccia, passa sul 22-21, inserendo Magri su Conti. E seppure il Volley Brianza Est provi ancora ad affidarsi al tempo, Cecchetto mette giù il punto 23, Magri di seconda intenzione si guadagna il set point quindi le biancorosse, vistesi annullare il primo, possono festeggiare l’1-0 su servizio sbagliato delle avversarie che fissa il parziale sul 25-22.

    Secondo set. Il vantaggio gasa le tigri che, nel periodo che segue, disputati in equilibrio i primi scambi, provano subito, riuscendoci, a spaccare la frazione di gara a proprio favore. Un primo allungo vale il 12-9, un secondo, spinto dalla pressione messa dal turno al servizio di Castellini, allarga ancor più il distacco, portando sul 18-10. Poi Baldi si esalta e, con due splendidi punti, spinge sul +10. Bellusco cerca di frenare, ma la Sanitars Maclodio è travolgente e con il punto di Cecchetto stacca anche il 2-0 per 25-15.

    Finale. Il colpo grosso, difficile da pronosticare alla vigilia, comincia a prendere corpo e la Promoball ci crede sempre di più, tanto che l’iniziale 2-3 ospite del terzo set non intimorisce affatto, anzi Cecchetto firma il 3-3, Baldi il 4-3, e a seguire si assiste a uno spalla a spalla, fatto di sorpassi e controsorpassi, che esalta giocatrici e pubblico. Fino al 14-13 il set rimane in bilico, poi le tigri ruggiscono e con gli artigli strappano l’equilibrio: Castellini dai 9 metri fa saltare la ricezione avversaria con 3 ace, e con le compagne sale sul 19-14. Bellusco chiama time out, e al rientro beneficia di un servizio di Castellini e un attacco di Moriconi sbagliati per rientrare a -3 19-16, quindi trova una battuta punto che rosicchia un ulteriore gradino. Tocca allora a coach Nibbio richiamare a sé le sue atlete e la mossa giova: Baldi mette a terra il punto numero 20, quindi continua a martellare poco più in là per il 22-19, poi Cecchetto pennella la fast del 23-20 e l’ottima parallela di Castellini porta a un soffio dalla vittoria, 24-21. A renderla concreta ci pensa Baldi che schiaffa il 25-21 e fa esplodere il palazzetto. 

    “Siamo usciti vincitori dallo scontro con la capolista – esulta Nicole Castellini – la partita è stata combattuta, ma ci ha visto fare meno errori, esser più compatte e trasferire in campo quanto provato e preparato in allenamento, i miglioramenti si vedono, quindi grazie alle mie compagne e allo staff che ci supporta e prepara le partite”.

    Promoball Sanitars – Polisportiva Bellusco 3-0 (25-22, 25-15, 25-21)Promoball Sanitars Maclodio: Conti 1, Baldi 20, Ferrari 8, Cecchetto 7, Castellini 11, Moriconi 9, Sala (L), Magri 1. Ne: Deganello, Zanchetti, Gatti, Sandrini, Bertoletti (L). All. NibbioPolisportiva Bellusco: Crespi 9, Lardini 9, Fazio 6, Gennari 9, Fatiguso, Brmabilla 6, Granello (L), Verga, Manzonzo 2, Cherubini, Colomabari. Ne: Fracassetti, Corti, Gavezzoli. All. SignoriaArbitri: Tropea e BressiNote: Durata set: 28′, 23′, 28′.Promoball: 9 battute punto e 10 errori, 48% positività in ricezione, 22% prf e 2 errori, 39% in attacco e 7 errori, 7 muri punto Bellusco: 2 battute punto e 10 errori. 52% positività in ricezione, 25% prf e 9 errori. 32% in attacco e 8 errori, 3 muri punto

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    : “Volevamo dimostrare che siamo ancora in gioco”

    Dopo ben dieci sconfitte Reggio Emilia fa il colpaccio al Bigi e vince all’ultimo minuto contro la Consar RCM Ravenna nel derby regionale. Un 3-2 sudato quello della Conad, che è partita forte nel primo parziale per poi perdere due set; questo però non ha scoraggiato la compagine di Fanuli che ieri al Bigi ha brillato sia nel quarto set che nel quinto, dove si è imposta fin da subito sui ravennati.
    “Questa sera abbiamo giocato per tanti obiettivi, primo tra tutti il nostro orgoglio”. Inizia così il commento di Romolo Mariano, vice capitano giallorosso, schiacciatore e pilastro della squadra nel match con Ravenna. Il bergamasco ha infatti messo a terra diciassette palloni, il top scorer Cantagalli D. ha fatto 18 punti. “Noi ci tenevamo tantissimo a salvarci e volevamo dimostrare che siamo ancora in gioco, – prosegue – dovevamo rimanere umili e lo abbiamo fatto. Abbiamo vinto una bellissima battaglia, ora ne rimangono due, poi il resto si vedrà alla fine della Regular Season. Sono orgoglioso dei miei compagni e di tutto lo staff. Chi è entrato ci ha messo cuore, tecnica e tanta voglia di portare a casa questo risultato contro una formazione giovane ma molto forte”.
    Il microfono passa a Filippo Santambrogio, regista classe 1999 salito nel terzo set, che è stato decretato miglior giocatore dell’incontro dalla stampa: “Venivamo da un periodo molto complicato e credo che il frutto di quello che abbiamo seminato in questo periodo si sia visto; non posso che essere soddisfatto della mia prestazione, anche se ovviamente entrare da fuori è sempre complicato. Un complimento va ovviamente a tutta la squadra per essere stati bravi a reagire, dopo aver perso il secondo set con un po’ di rammarico, e per essere rimasti uniti fino alla fine”.
    Altro pilastro della partita è stato Antonino Suraci, opposto, con 17 punti compiuti di cui un ace e due muri. Suraci è salito anche lui nel terzo set e con la sua grinta ha cambiato i connotati di un match che sembrava mettersi male per Reggio: “E’ stata una partita importantissima, sapevamo di doverla giocare come una finale e così è stato. Non abbiamo mai mollato, che era forse quello che ci mancava; adesso abbiamo conquistato punti importantissimi, dobbiamo però fare altri buoni risultati nelle prossime partite. Noi ci crediamo e ci crederemo fino in fondo, avevamo bisogno di fiducia anche per lavorare più tranquilli in settimana; sappiamo che Lagonegro non mollo un colpo, ma adesso bisogna solo tornare lavorare come abbiamo sempre fatto”. LEGGI TUTTO

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    B2 femminile, vittoria da tre punti per Riccione sulla De Mitri-Carlo Forti

    Di Redazione

    La Lasersoft Riccione supera la De Mitri Carlo Forti Porto S.Giorgio 3-1, come nel girone d’andata, centrando la vittoria numero 15 in campionato.

    L’affermazione biancoblu arriva a chiusura di una bella partita, intensa ed equilibrata, dove, fatta eccezione della prima frazione (25-15) per Riccione, nei restanti parziali l’andamento dei set è stato in bilico, con le riccionesi che alla fine riescono ad aggiudicarsi l’intera posta in palio, mostrando nei frangenti decisivi della gara, più cuore, più costanza e più solidità, restando sempre aggrappate alla partita anche nei momenti di difficoltà.

    Bottino pieno quindi per Moltrasio e compagne, contro un avversario ostico e in forte crescita, che si presentava all’incontro reduce da 5 vittorie su 6 partite. Tre punti che portano Riccione a quota 44 punti in classifica, saldamente al quarto posto.

    Cronaca.Nel primo parziale partenza brillante della Lasersoft Riccione, che aggredisce fin dalle prime battute le avversarie. Porto S.Giorgio fatica ad entrare in partita e al secondo time-out chiesto dalle ospiti il tabellone segna (14-7) Riccione. Ampio divario fin da subito racimolato dalle riccionesi che si protrae fino alla chiusura del parziale, chiuso in fast da Gugnali (25-15).

    Ora è la DeMitri-Carlo Forti per prima a mettere la testa avanti (3-5). La partita prosegue con sostanziale equilibrio tra le formazioni fino a quando le ospiti trovano l’allungo sul finale (15-19). Set che sembra essersi indirizzato verso la sponda fermana, ma la Lasersoft non ci sta riapre il set ed impatta sul 22 pari. Prima Tallevi con una bordata in parallela trova il set point (24-22) poi ci pensa Porto S.Giorgio con un’invasione a rete a regalare il secondo set alle riccionesi (25-23).

    Ancora una volta l’avvio del parziale è equilibrato, poi Riccione mette la freccia e crea il primo solco nel punteggio sulle avversarie (16-10). Quando la partita sembra essersi indirizzata a favore delle locali, Porto S.Giorgio riapre i conti ed impatta Riccione sul 19pari. Finale di set al cardiopalma, le ospiti trovano il break decisivo sul (22-20), che riescono a custodire fino al venticinquesimo punto (22-25). 

    Pronti e via, quarta frazione che vede partire le riccionesi avanti (5-0). La Lasersoft raddoppia le ospiti sul (12-6) ma ancora una volta Porto S.Giorgio si rifà sotto, con una serie al servizio che mette in serie difficoltà la ricezione locale le ospiti rimontano fino al (13-10). Riccione questa volta è brava a tenersi sempre avanti nel punteggio ed a rimanere con la testa in partita. L’allungo decisivo arriva sul (22-16), che permette a Moltrasio e compagne di concludere gli ultimi punti del match con più tranquillità (25-18).

    Lasersoft Riccione vs DeMitri-CarloForti P.to S.Giorgio 3-1 (25-15, 25-23, 22-25, 25-18)Riccione: Tallevi 16, Moltrasio 2, Gabellini 17, Godenzoni 16, Ricci 6, Gugnali 11, Jelenkvich L1, Stefanini L2, Astolfi, Paolassini, ChistèPorto S.Giorgio: De angelis 6, Caporali 6, Graziani 4, Benedetti 14, Mastrilli 1, Tiberi 12, Di Marino 10, Marra 1, Maracchione, Scagnoli, Sbano, Bastiani

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO