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    EnergyTime Spike Devils, De Nigris resta nel gruppo

    Da campobassano è ancora più all’interno del progetto e vive con forza tutte le sensazioni del percorso. Dopo la promozione in prima squadra della scorsa stagione, resta in casa EnergyTime Spike Devils Campobasso anche il libero Mario De Nigris che, nell’ultima Serie A3 Credem Banca, ha fatto il suo esordio a Napoli nell’ultimo match dei playout, dando ottimi riscontri al tecnico dei rossoblù Giuseppe Bua.
    «Ho dimostrato in primis a me stesso – confida il diretto interessato – di poter esserci in questa categoria. Volevo poter fornire una risposta a quella chiamata arrivata prima della stagione da parte di Gennaro (il direttore generale Niro, ndr) e spero di esserci riuscito».
    Parole al miele arrivano poi anche per il tecnico Bua: «Innanzi tutto mi ha dato dei consigli utilissimi sia dal punto di vista personale, ma anche e soprattutto da un punto di vista tecnico».
    Parlando di se stesso e del suo concetto del ruolo di libero, De Nigris mette in evidenza subito un fondamentale: «Io adoro la difesa e mi piace quando i miei compagni, anche in allenamento, tirano forte perché poi il mio obiettivo è quello di non far cadere a terra alcun pallone. So di ritrovarmi a lavorare con elementi di categoria superiore e devo dimostrare, per questo, ti poter valere la massima serie e, se avrò la possibilità di disimpegnarmi in campo, di difendere e ricevere al meglio».
    Proprio la ricezione, per il giocatore del capoluogo di regione, è il fondamentale da curare in prospettiva. «La presenza di Calitri nello scorso torneo – argomenta – mi ha fatto lavorare un po’ meno su questo fronte. Inoltre, voglio sistemare anche alcuni dettagli sul secondo tocco quando il palleggiatore non può gestirlo perché sono aspetti che, senz’altro, potranno essere determinanti in prospettiva».
    Da campobassano, inoltre, vive con grande entusiasmo la vicinanza del pubblico di fede rossoblù. «Avere questo tifo – precisa – è un’emozione ancora più forte. Campobasso è una città bellissima per come vive il rapporto con la pallavolo e la sua squadra cittadina».
    Proiettandosi sulla stagione 2025/26 per De Nigris si entrerà «in un torneo difficile con tanti giocatori di alto livello, ma anche tra noi, penso in primis a Morelli, ci sono. Dobbiamo lavorare sodo, dobbiamo darci da fare, senza farci prendere da alcun tipo di timore».
    Di qui le promesse – a se stesso e ai supporter – in vista del percorso che verrà. «Ai nostri appassionati dico che giocherò al massimo per loro e per questa maglia con l’intento di puntare al massimo e perché no anche al salto di categoria. Quanto a me, l’intento è quello di migliorarmi in prospettiva per crescere ulteriormente nel mio percorso e mettere tutto me stesso per la causa come penso, e spero, di essere riuscito a fare nell’ultimo torneo».
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    EnergyTime Spike Devils, dall’Ncaa il laterale Salvador

    Tre stagioni negli Stati Uniti alla CSUN, la California State University di Northridge, con un’esperienza di rilievo nella Ncaa. E ora il ritorno in Italia per quella che sarà la sua seconda esperienza in A3 dopo quella dell’annata 2020/21 col Brugherio, prologo alla stagione in A2 a Cantù nel 2021/22.
    Il ventiquattrenne brianzolo Matteo Salvador ha grande entusiasmo nel proiettarsi sul terzo torneo nazionale sotto rete con la maglia degli EnergyTime Spike Devils Campobasso.
    «Poter tornare in Italia dopo tre tornei nei college ha rappresentato uno stimolo ulteriore, un motivo di entusiasmo di non poco conto. In America ho vissuto un’esperienza davvero significativa che mi ha fatto crescere molto, sia umanamente che pallavolisticamente. Per me è stata a tutti gli effetti un’occasione per aprire gli occhi su diversi aspetti in un quadro formativo unico. L’Ncaa, del resto, ha il grande vantaggio di permetterti di vivere ad alto livello i due aspetti dello studio e dello sport. C’è una filosofia ed un modo di intendere le cose totalmente differente. I docenti mettono a proprio agio gli studenti atleti e fanno sì che questo sia un modello di riferimento assoluto».
    A Campobasso, Salvador arriva «sicuramente con curiosità perché, così come ho fatto andando negli Stati Uniti, esco dalla mia comfort zone in un altro angolo d’Italia per capire come potrà andare».
    Parlando di se stesso come schiacciatore, Salvador si definisce «un giocatore a tutto tondo che cerca di esprimermi, nel miglior modo possibile, in tutti i fondamentali di gioco, sia in allenamento che in partita. Dentro, peraltro, ho tanta voglia di migliorarmi e fare bene. Sono pronto a lavorare sodo, ad imparare dai giocatori esperti del gruppo e da quelle che saranno le indicazioni che arriveranno da Bua. Contemporaneamente, poi, mi renderò conto anche di quelli che sono stati i mutamenti in questa categoria dalla mia ultima esperienza».
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    EnergyTime Spike Devils, anche Bartolini tra i posti tre

    Va man mano componendosi l’organico degli EnergyTime Spike Devils Campobasso in vista di quella che sarà la seconda stagione consecutiva dei rossoblù nella Serie A3 Credem Banca.
    Nona tessera del mosaico, che va ad integrarsi sul fronte del reparto dei centrali, è il diciannovenne umbro Diego Bartolini, posto tre spoletino cresciuto nel vivaio di Perugia e nella scorsa stagione ad Acicastello in A2.
    Elemento di 198 centimetri, Bartolini parla di se stesso come «un centrale fisico» che ha quale fondamentale prediletto «quello del muro».
    «Arrivo a Campobasso davvero entusiasta di quest’opportunità – riconosce – e sono pronto a portare tutta la mia grinta per dare il massimo per la causa. Sapere di avere un tecnico come Bua che, nella sua carriera da pallavolista è stato un centrale, mi ha dato ulteriormente forza nella decisione anche perché tanti miei ex compagni nell’ultima stagione che l’avevano avuto come trainer a Catania me ne hanno parlato bene e tutti questi feedback hanno rappresentato un fattore che ha influito e dato forza al tempo stesso alla mia scelta».
    Ulteriore stimolo, peraltro, quello legato al pubblico di fede rossoblù. «Sapere di avere tanti tifosi vicini alla causa e pronti a sostenerti in ogni partita, in particolare quelle in casa, è un fattore non da poco e senz’altro avrà un suo peso nel nostro percorso, perché il sostegno ti dà grinta, personalmente e come squadra».
    Bartolini, peraltro, è particolarmente entusiasta di poter avere un compagno di reparto come Arienti. «Ha tante stagioni in A e per me sarà importante poter apprendere da lui e rubare con gli occhi ogni tipo di segreto, ma in generale dovrò cercare di trarre il più possibile da tutti i miei compagni di squadra».
    L’obiettivo – particolarmente chiaro – ha un riferimento ben preciso. «Voglio poter dare il massimo di me stesso – asserisce – ed arrivare in una buona posizione di campionato con la squadra. In tal senso cercherò di dare appieno il mio contributo per far sì che questo traguardo possa essere concreto».
    In tal senso, per la sinergia con la piazza, Bartolini lancia anche un appello ai sostenitori campobassani: «Li attendiamo numerosi ad ogni nostra partita interna – chiosa – perché il loro sostegno sarà, a tutti gli effetti, fondamentale».
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    EnergyTime Spike Devils, iscrizione in A3 effettuata

    Ci sono anche gli EnergyTime Spike Devils Campobasso tra le venti società che hanno presentato domanda di iscrizione alla Serie A3 Credem Banca per la stagione 2025/26.
    Il termine per l’iscrizione, infatti, è scaduto oggi e complessivamente tra Superlega ed A2 sono 46 le società che hanno redatto la modulistica necessaria. Già in queste ore, così, la commissione ammissione campionati della Lega Pallavolo Serie A è al lavoro sui moduli consegnati dai club.
    La struttura chiuderà il verbale entro giovedì 3 luglio e consegnerà contestualmente alla Federvolley ed al consiglio di amministrazione della Lega l’elenco ufficiale delle formazioni partecipanti all’ottantunesimo torneo di massima serie.
    Sul fronte dell’A3, due club neopromossi come Galatone e Trebaseleghe hanno presentato domanda, mentre Mirandola avrà tempo sino a mezzogiorno di venerdì. Entra nel lotto anche Terni che prende il posto di Ortona da cui ha preso il titolo. Napoli, invece, ha presentato domanda di ripescaggio. Hanno rinuciato alla categoria Palmi e le neopromosse Osimo, Grottaglie e Santa Croce.
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    EnergyTime Spike Devils, Ciampa completa il reparto bomber

    Con sé porta l’entusiasmo di un’ultima stagione in A3 contrassegnata da un sostanzioso poker – campionato, playoff, Coppa Italia e Superoppa – e la volontà di apprendere ulteriormente, forte anche di quella che è la caratteristica base di ogni giocatore campano di pallavolo: ossia la cazzimma.
    Ottavo elemento – sesta new entry – nell’organico degli EnergyTime Spike Devils Campobasso che verranno è l’opposto Michele Ciampa, non ancora ventenne (compirà gli anni il prossimo 3 agosto) fuorimano, pronto ad apprendere tutti i segreti da ‘bomber’ da Michele Morelli, il designato titolare alla corte di Giuseppe Bua in maglia rossoblù.
    «Dentro di me – assicura – ho un entusiasmo davvero di rilievo e ringrazio il club per avermi scelto. Potermi disimpegnare a Campobasso e provare a riservarmi qualche opportunità di gioco è una bella prospettiva che mi ha offerto il destino. Poter imparare a diretto contatto con Morelli, un altro giocatore che ha le mie stesse caratteristiche fisiche, è un’occasione unica e spero di apprendere molto da lui e da un tecnico come Bua particolarmente in gamba. In sintesi, per me, dovrà essere un anno di forte crescita. Non essendo un elemento che supera i due metri, devo saper compensare con la gestione del colpo le singole situazioni, sfruttando a mio favore anche il posizionamento, magari scomposto, del muro»
    Del resto, il Molise – per certi versi – era nel proprio destino anche perché a Sorrento, nell’ultima stagione, ad essere il capitano del gruppo era il centrale agnonese Stefano Patriarca, primo sostenitore del suo passaggio in rossoblù.
    «Già – sottolinea – mi ha detto che per me sarà una gran bell’occasione, perché si tratta di una piazza di rilievo dove poter giocare e l’ho vissuto pienamente sulla mia pelle anche dal modo di rapportarsi con me di Gennaro (il direttore generale Niro, ndr)».
    Così come a Sorrento, anche a Campobasso non gli mancherà affatto la presenza del pubblico, anzi. «Le sensazioni vissute coi tifosi nell’ultimo torneo sono state davvero uniche. La gente è stata il settimo uomo in campo. E sono state emozioni simili a quelle vissute a Campobasso quando sono venuto a giocare in regular season. Spero, perciò, di guadagnarmi l’affetto e la fiducia dei tifosi».
    In tal senso, Ciampa è pronto ad assicurare «di essere un elemento che ci tiene tantissimo in tutto quel che fa. Ci metto determinazione e volontà con l’intento di migliorare costantemente. Posso dire che darò il massimo e lo farò con la giusta cazzimma, che è una dote di noi giocatori campani, chiamati spesso ad unire determinazione agonistica e scaltrezza».
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    EnergyTime Spike Devils, Melato in cabina di regia

    Da apprendista dei trucchi del mestiere a driver chiamato a guidare al meglio in pista una vettura in grado di farsi apprezzare su quel circuito chiamato Serie A3 Credem Banca.
    Dopo aver appreso i segreti del mestiere di palleggiatore a stretto contatto con uno dei maggiori interpreti del ruolo come il brasiliano Bruno a Modena in Superlega ed aver limato ulteriormente le proprie caratteristiche a stretto contatto con il francese Thomas Nevot a Siena in A2, Pietro Melato è pronto a prendersi le responsabilità sulle spalle ed in quella che sarà la chiamata più a Sud della sua giovane carriera è determinato a far parlare di sé anche a Campobasso.
    Ventunenne di 190 centimetri, l’ultimo innesto in casa rossoblù è un regista moderno di quelli fisici chiamato a dover governare tante bocche da fuoco giovani ed esperte animate dal comune desiderio di portare in alto l’ensemble campobassano.
    «In queste stagioni ho avuto la possibilità di vedere da vicino le qualità di registi di indubbio valore – riconosce il diretto interessato – e di crescere ulteriormente a Siena nella scorsa stagione ed ora sento di poter assumere su di me questa forte responsabilità che potrà essere un’esperienza formativa di non poco conto in cui mi porterò dentro i tanti consigli eccelsi ricevuti sinora sulla mia strada».
    Quanto alla discesa al di sotto del Tevere, il giocatore rossoblù è chiaro: «Nel corso delle stagioni mi sono sempre più allontanato dalla mia comfort zone, sinonimo anche di maggiori responsabilità e di confronto con la tattica ed il gioco così da riuscire ad attuare le migliori scelte possibili».
    Del resto, parlando di se stesso e del suo modo di interpretare il ruolo di regista, Melato è molto dettagliato: «Mi piace lavorare sodo in palestra e curare i dettagli, in particolare mi sento di dover lavorare ancora sulla cura delle uscite del mio palleggio. Sono senz’altro un alzatore fisico ed ho dalla mia tanta costanza al servizio, ma in generale credo di curare un po’ tutti quanti gli aspetti del mio gioco».
    Circa la modalità tattica preferita, il nuovo palleggiatore rossoblù fa emergere il proprio eccletismo. «Al di là degli amanti del gioco veloce o di quelli che preferiscono un volley più ordinato e basilare, io ritengo che il sistema tattico sia necessariamente influenzato dagli attaccanti a propria disposizione. Per me, in quella che sarà la prima stagione in cui sono designato coi galloni del titolare, ci sarà da comprendere come miscelare la situazione tra gli elementi esperti e quelli giovani. In altri termini, sarà il miglior modo per testarmi».
    A dar manforte alle sue parole, inoltre, c’è anche la possibilità di disimpegnarsi per un team con un seguito di pubblico non indifferente che fa sentire la propria passione.
    «È un aspetto senz’altro che mi rende particolarmente felice. In tanti mi hanno parlato della realtà di Campobasso come un bell’ambiente che ha tifosi molto partecipi accanto. A loro chiedo di sostenerci il più possibile soprattutto nei momenti di difficoltà, perché, al di là dei risultati, ce ne sono in ogni stagione. E dico anche di non avere fretta perché la nostra è una squadra ampiamente rinnovata e quindi dovranno avere la pazienza, almeno inizialmente, di accompagnarci finché non troveremo il giusto standard».
    In vista del torneo in arrivo, poi, Melato non si pone traguardi: «Partire con un obiettivo e, magari, finire con il mancarlo ti porta a restare male. L’importante, per me, sarà avere le giuste vibrazioni dal gruppo squadra e, se si lavorerà bene in palestra durante tutta la stagione, il resto sarà una conseguenza».
    Nel frattempo, da esecutore delle strategie in campo del proprio tecnico Bua, Melato ha già parlato con il trainer rossoblù: «Abbiamo avuto l’opportunità – chiosa – di scambiarci delle sensazioni nel momento in cui era stata avviata la trattativa, ma il contatto sarà più serrato nel momento del via alla preparazione, perché quello sarà il momento zero di tutto l’itinerario da percorrere».
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    EnergyTime Spike Devils, al centro la carica di Arienti

    Il Molise, di fatto, era con forza già sulla sua rotta sin dall’ultima stagione. Un po’ per gli scontri tra il proprio ultimo club – l’Impavida Ortona – e quella che sarà la nuova destinazione: ossia gli EnergyTime Spike Devils Campobasso.
    Un po’ anche per via dello sguardo interessato alle vicende della formazione di B2 femminile dell’Europea 92 Isernia, dove si disimpegna l’anima gemella Maddalena Micheletto, ironia della sorte anche lei un ‘posto tre’.
    L’approdo nel capoluogo di regione è stato così naturale per Alessandro Arienti, trentunenne centrale cesenate di 195 centimetri, che ha nel suo curriculum ben sette stagioni tra A2 (due tra Reggio Emilia e Castellana Grotte) e A3 (cinque con fermate, oltre che in Abruzzo, anche a Motta di Livenza e Grottazzolina).
    «Sono davvero entusiasta di questa nuova sfida a Campobasso e, qualsiasi sia la mia destinazione, il mio umore ed il mio morale sono sempre molto alti, indipendentemente dalla latitudine in cui mi trovo. Sono molto carico – spiega il giocatore – e, dando una sguardo anche a quelli che saranno i miei futuri compagni, anche se non li conosco tutti, da quello che leggo dalle loro parole, vedo già grande animo, aspetto che mi dà ancora più determinazione che dovremo trasferire in ambizioni per la squadra perché, solo così, potremo avere una buona partenza e quando il gioco si fa duro, emergerà la nostra determinazione collettiva».
    Curriculum alla mano, Arienti è un navigatore che ben conosce i mari di una categoria in continua crescita stagione dopo stagione. «Non dico di essere un veterano – ci scherza su – ma conosco questo torneo da tempo e posso dire che il livello cresce sempre più ed uno dei due gironi, solitamente quello centromeridionale, tende ad emegere con forza. Del resto, dal suo avvio, questo torneo ha fatto gola a tanti giocatori, magari per questioni logistiche o per la volontà di provare a toglieri tante soddisfazioni».
    Le stesse che – assieme ai sostenitori rossoblù – vuol vivere il centrale romagnolo. «In tutta sincerità mi aspetto e mi auguro di vedere tanto pubblico sugli spalti ed ho avuto già la testimonianza quando sono venuto a giocare qui con Ortona. Ho sempre avuto la fortuna di disimpegnarmi in squadre  con tifoserie numerose in grado di essere il settimo elemento in campo. Proprio per questo lancio il mio appello e la mia sfida ai supporter rossoblù: sono abituato bene e mi auguro anche voi mi possiate dare tante soddisfazioni».
    Parlando di se stesso, poi, come centrale Arienti ricorda come «a Campobasso si ricorderanno tutti per il mio lungo turno al servizio in campionato, ma personalmente mi sono sempre considerato un centrale polivalente che aggiunge a questo ora anche esperienza. Senz’altro il muro è un fondamentale che vivo con entusiasmo, ma anche in attacco cerco di farmi valere. In generale – aggiunge con una qual certa ironia – punto a fare meno danni possibili».
    Poi, più concretamente, spiega: «Starà ad altri giudicare quello che farò sul campo, personalmente è quello l’unico giudice del nostro lavoro».
    Con il nuovo tecnico Bua ha già avuto modo di «confrontarsi durante il mercato prima di siglare il contratto. Abbiamo parlato della squadra e della tipologia di giocatori che l’avrebbero formata. Poi, lo conoscevo perché sono diversi anni che lo affronto ed abbiamo poi un’amicizia in comune che rimonta alla stagione in cui ero a Grottazzolina col mio proprietario di casa suo caro amico ed in tribuna ad osservarci entrambi nelle sfide tra noi. Ma, se prima ci siamo sempre e solo salutati unicamente, ora abbiamo parlato più a lungo».
    In tal senso, così, proiettandosi sugli obiettivi per la prossima stagione, Arienti sottolinea che «ci sarà da divertirsi. Dopo l’ambientamento dello scorso torneo, in cui sono venute fuori le qualità del team soprattutto nei playout, ora forti dell’esperienza e con una società sempre presente, forte anche di giocatori pronti a dare il massimo, sono certo che potremo far bene per far emergere una società ed un territorio che hanno voglia di farsi strada».
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    EnergyTime Spike Devils, dalla Bulgaria un martello di peso

    Un’altra bandiera del Vecchio Continente a sventolare sul cielo degli EnergyTime Spike Devils Campobasso. Dopo Polonia ed Olanda, stavolta saranno la Bulgaria e le sue atmosfere pallavolistiche a far da cornice al secondo viaggio consecutivo nella Serie A3 Credem Banca per i rossoblù.
    Sulla scia del fratello maggiore Samuil – protagonista nell’ultima stagione in A2 con Macerata ed ora approdato a Ravenna sempre nel torneo cadetto tricolore – è pronto a vivere la sua prima esperienza nella Penisola Kaloyan Valchinov.
    Schiacciatore non ancora ventunenne di 196 centimetri, l’ultimo innesto alla corte del tecnico Giuseppe Bua fa parte del gruppo ‘B’ della nazionale bulgara ed è sotto stretta osservazione da parte del commissario tecnico Blengini per poter essere preso in considerazione ed essere inserito nel gruppo convocato per qualche appuntamento della Volleyball Nations League.
    Al di là del contingente, però, nella testa del laterale c’è già la proiezione sulla sua avventura in Italia. «Sono davvero felice – discetta – di poter proiettarmi sull’esperienza del campionato italiano, che è particolarmente conosciuto in giro per il mondo per l’interesse che suscita e per le qualità del gioco. Potermi confrontare, in prima persona, con il livello di pallavolo più alto al mondo per me è un assoluto onore».
    Cresciuto nel vivaio del Victoriya Volley di Plovdiv, tra le sue fermate agonistiche Valchinov ha una stagione, tra le altre, con il Levski Sofia ed un’ultima annata con il Montana con cui ha raggiunto la finale della Coppa di Bulgaria ed ha chiuso al quinto posto il campionato.
    Laterale destroso, Valchinov raggiunto i 340 centimetri in attacco ed i 325 a muro. «Cosa possono aspettarsi i tifosi da me? Senz’altro un elemento che cerca di avere motivazioni in ogni appuntamento – riferisce l’attaccante bulgare – e che non vede l’ora di dare il massimo per i colori rossoblù».
    Da un punto di vista tattico, l’ultimo innesto rossoblù parla di se stesso come «un giocatore votato ai fondamentali offensivi (attacco e battuta), ma che cerca di dare un contributo anche in seconda linea».
    Particolarmente curioso si dice Valchinov nel vivere quello che sarà il rapporto con i tifosi: «Avere il pubblico accanto che ti incoraggia è un aspetto che adoro. In Bulgaria non avviene sempre ed è un qualcosa che ti spinge ad andare oltre in quello che offri sul campo».
    A proposito del ‘Paese delle rose’, lo schiacciatore rossoblù è stato protagonista con la maglia delle nazionali giovanili ed è ora impegnato anche con il fronte ‘B’ del gruppo senior.
    «Poter rappresentare la propria patria è un onore unico – rammenta – e mi auguro, quanto prima, di poter avere una mia opportunità con la prima squadra per puntare a dare il meglio di me stesso. Attualmente c’è una generazione di giovani giocatori che potrà riportare la nostra nazione in posizione che più si confanno alla storia ed al blasone di questo territorio nel novero di questa disciplina».
    Storicamente, sarà il secondo bulgaro nella storia recente del volley molisano della massima serie dopo la presenza dell’universale Vania Sokolova nel primo anno di A2 femminile dell’Europea 92 Isernia.
    «Noi giocatori bulgari – chiosa Valchinov – diamo il massimo nell’allenamento a partire dall’aspetto fisico per noi prioritaria. Da parte mia, quel che posso promettere è dare tanto al club su ogni fronte cercando di adattarmi al meglio a quelle che saranno le richieste del tecnico, oltre che le priorità del gruppo e le necessità della squadra».
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