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    Novak Djokovic: disciplina e dieta, i segreti del successo a 36 Anni

    Novak Djokovic classe 1987, n.1 del mondo

    In un mondo dove l’età è spesso un fattore limitante, Novak Djokovic sfida ogni norma. A 36 anni, il serbo, attualmente numero uno del mondo, continua a dominare sul campo grazie a una combinazione di dieta rigorosa, allenamenti intensi e abitudini salutari. La sua dedizione e disciplina sono stati recentemente svelati da Filip Krajinovic, suo compagno di squadra nella selezione serba, durante un’intervista nel podcast Alesto.
    Krajinovic rivela che Djokovic segue una dieta speciale, soprattutto quando si trova in ritiro con la nazionale serba. “È molto disciplinato,” dice Krajinovic. Djokovic spesso consuma cibi diversi rispetto ai suoi compagni di squadra, a seconda delle sue esigenze nutrizionali di quel giorno. Tuttavia, non è raro che condivida i pasti con il resto della squadra quando le circostanze lo permettono. Questa flessibilità, unita alla rigorosità, è una delle chiavi del suo successo sostenuto.
    L’atleta non si limita solo alla dieta. Il suo approccio al riposo e al recupero è altrettanto metodico. Nonostante le numerose responsabilità e impegni, Djokovic sa come gestire il suo tempo e il suo corpo. “Novak non è un mattiniero, ama dormire,” confessa Krajinovic. Le sue giornate sono lunghe e piene, ma riesce a mantenersi fresco e concentrato.
    La determinazione e la convinzione di Djokovic nel suo metodo sono evidenti. Krajinovic, con ammirazione e forse un pizzico d’incredulità, aggiunge: “Non so dove sia il suo limite. Se mi dicessi che giocherà fino a 40 anni, direi di sì. È incredibile!”
    Il caso di Djokovic è un esempio luminoso di come la disciplina, abbinata a un’attenta gestione della dieta e del riposo, possa estendere la longevità di un atleta d’élite. Nel tennis, dove i riflessi e la resistenza fisica sono cruciali, la sua continua supremazia non è solo un tributo al suo talento, ma anche alla sua intransigente dedizione al benessere personale. Djokovic continua a stupire e a ispirare, dimostrando che l’età è solo un numero, e che i veri campioni sanno come adattarsi e prosperare, indipendentemente dagli anni.Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Daniele Bracciali: Dall’apice al declino, una carriera segnata da controversie

    Daniele Bracciali nella foto

    La storia di Daniele Bracciali è quella di un talento del tennis italiano, la cui carriera è stata irrimediabilmente segnata da accuse non confermate. Nato nel 1978, Bracciali si è distinto nel mondo del tennis, conquistando un titolo ATP in singolare e ben 7 in doppio. La sua ascesa lo ha portato fino alla 49esima posizione nel ranking mondiale in singolare e alla 21esima in doppio, guadagnandosi il riconoscimento come uno degli atleti più rappresentativi dell’Italia.
    Tuttavia, nel 2014 la sua vita e carriera subirono una drastica svolta. Bracciali fu accusato di facilitare un giro di scommesse su una partita del torneo di Barcellona. Nonostante fosse stato scagionato nei processi sportivi italiani e in quello penale, la sua carriera fu segnata da squalifiche che lo esclusero dal circuito professionistico.
    Le accuse si centravano su un incontro del torneo ATP di Barcellona 2011 tra Potito Starace e Daniel Gimeno Traver, dove Bracciali fu accusato di avere relazioni con persone coinvolte nelle scommesse. Nonostante la sua assoluzione, la Tennis Integrity Unit (oggi ITIA) lo squalificò, dimostrando severità nei suoi confronti.
    In un’intervista a Fanpage, Bracciali ha condiviso dettagli sulla vicenda, sottolineando la sua innocenza e il danno alla sua reputazione e carriera. La prima squalifica giunse nel 2015, seguita da altre, culminando con una sospensione a vita e una multa di 250.000 euro nel 2018. Nonostante le sentenze italiane lo avessero scagionato, il TAS confermò la squalifica, sebbene riducesse la multa.
    Bracciali ha espresso frustrazione per il trattamento ricevuto e per l’impatto sulla sua vita professionale. Nonostante possa ancora lavorare nel tennis ma solo al livello nazionale.
    La storia di Bracciali riflette la complessità e le sfide del mondo sportivo moderno, dove le accuse non confermate possono avere effetti devastanti.Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Alcaraz e Sinner: rivalità e amicizia sullo stesso campo in preparazione per il 2024

    In una giornata ricca di aspettative, Carlos Alcaraz, numero 2 nel ranking ATP, e Jannik Sinner, numero 4, si sono ritrovati giovedì sulla stesso campo presso la Ferrero Tennis Academy. Questo incontro non era per competere, ma per allenarsi insieme in vista della stagione 2024, un gesto che simboleggia la loro unica combinazione di rivalità e rispetto reciproco.
    Il 2023 è stato un anno di enorme successo per entrambi i giocatori. Alcaraz, spagnolo, ha mantenuto la posizione di numero 1 mondiale per diverse settimane, aggiudicandosi sei titoli ATP Tour, incluso il suo secondo titolo del Grand Slam a Wimbledon. D’altra parte, Sinner, l’astro nascente italiano, ha conquistato quattro trofei, chiudendo l’anno in grande forma, raggiungendo la finale delle Nitto ATP Finals a Torino e contribuendo al secondo titolo della Coppa Davis per l’Italia a Malaga, battendo Djokovic in semifinale.
    Sinner, trascorrendo alcuni giorni ad Alicante per le sue preparazioni pre-season , ha pianificato molteplici sessioni con il suo team italiano, includendo questa visita significativa a Villena per allenarsi con Alcaraz. Alcaraz era accompagnato da Juan Carlos Ferrero e Samuel Lopez, quest’ultimo il coach che lo accompagnerà in Australia. Ferrero, a causa di un’artroscopia al ginocchio sinistro, non sarà in grado di viaggiare. Sinner, invece, era sotto l’occhio attento di Simone Vagnozzi, uno dei suoi allenatori.
    Oltre alla loro accesa rivalità in campo, Alcaraz e Sinner condividono una lunga amicizia, nata dai tempi delle categorie inferiori del circuito e continuata sul Tour ATP.
    Entrambi i giocatori inizieranno la loro stagione ufficiale 2024 all’Australian Open, il primo Grand Slam dell’anno, portando con sé non solo le aspettative di successo, ma anche il simbolo di una competizione sportiva che trascende la pura rivalità, abbracciando il rispetto e l’amicizia.Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Dal 2024 cambiano le Next Gen ATP Finals

    La Next Gen ATP è pronta per una significativa espansione a partire dal 2024, un’evoluzione che incorporerà le Finali Next Gen ATP, i migliori 350 giocatori Next Gen e il Programma Accelerator Next Gen. La novità più rilevante riguarda il criterio di qualificazione per le Finali Next Gen ATP: dal 2024, la soglia d’età scenderà da 21 a 20 anni, permettendo ai giocatori nati nel 2004 o dopo di dimostrare il loro talento su un palcoscenico globale.Le Finals Next Gen nel 2024 si giocheranno sempre a Jeddah ma dal 18 al 22 Dicembre.
    Un punto di forza di questo rinnovato programma è l’introduzione di benefici aggiuntivi per i giocatori di 20 anni o meno che attualmente si trovano o raggiungeranno le prime 350 posizioni nel ranking ATP. Questi astri nascenti non solo diventeranno giocatori Next Gen, ma riceveranno anche fino a otto Wild card nel Challenger Tour ATP 100 e 125. Il marchio Next Gen ATP contribuirà a costruire una narrativa completa durante tutto l’anno, promuovendo le storie dei giocatori e dei tornei.
    Inoltre, i giocatori di 20 anni o meno che attualmente si trovano nei primi 250 o raggiungono tale posizione godranno di vantaggi aggiuntivi, inclusa una partecipazione al tabellone principale e due opportunità di qualificazione a livello ATP 250, oltre alle opportunità nel Challenger menzionate sopra. Quest’opportunità sarà valida solo nelle settimane in cui ci sono tre o più eventi ATP Tour.
    Il Programma Accelerator per i giocatori Junior e universitari manterrà il suo status quo, ma sarà incorporato nel marchio Next Gen ATP, diventando il Next Gen Accelerator. Il sistema di promozione attuale verrà sostituito dalle opportunità dei Top 350 a livello Challenger.
    Questi miglioramenti sottolineano l’impegno dell’ATP nel nutrire il talento e migliorare il percorso dei giocatori, delineando una strategia chiara per il sostegno e la crescita dei futuri campioni del tennis mondiale.Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Matteo Arnaldi si racconta: “ Non avevo soldi per poter girare con il coach”

    Matteo Arnaldi nella foto – Foto Getty Images

    In un’intervista esclusiva rilasciata a Il Giornale, il giovane talento del tennis italiano Matteo Arnaldi, 22enne, ha aperto il suo cuore riguardo le sue origini e la sua ascesa nel mondo del tennis. Arnaldi, che ha viaggiato spesso in solitaria per le limitazioni economiche, ha condiviso la sua esperienza di crescita e maturazione, frutto della necessità di affrontare da solo le sfide del circuito.
    “Non avevo soldi per poter girare con il coach,” ha confessato Arnaldi. “E così mi dovevo arrangiare. Questo mi ha aiutato a crescere, ad affrontare tanti problemi da solo e adesso questo fa la differenza.” Questa realtà contrappone nettamente la situazione di Arnaldi con quella di altri giovani atleti che, grazie a sponsorizzazioni e supporto federale, godono di un percorso meno impervio.
    Riguardo ai suoi obiettivi per la prossima stagione, l’italiano è rimasto intenzionalmente vago. “Quelli meglio non dichiararli prima,” ha detto, sottolineando la sua partecipazione nel tabellone principale in Australia come un buon inizio. Arnaldi ha anche messo in luce le disparità nel circuito, dove, ovviamente, i giocatori con un ranking più alto godono del lusso di scegliere i tornei a cui partecipare, mentre quelli con più bassa classifica devono continuamente competere per accumulare punti.
    In queste parole, c’è la speranza e la determinazione di un atleta che ha affrontato e superato ostacoli notevoli, dimostrando che talento e lavoro possono aprire strade anche in assenza di risorse finanziarie abbondanti. Arnaldi rappresenta non solo una promessa per il tennis italiano ma anche un esempio di come le sfide personali possano forgiare un atleta, dentro e fuori dal campo.Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Alla Ferrero Tennis Academy: Jannik Sinner e Carlos Alcaraz in Allenamento

    Carlos Alcaraz e Jannik Sinner nella foto – Foto Getty Images

    Nella rinomata Ferrero Tennis Academy in Spagna, due talenti e campioni Jannik Sinner e Carlos Alcaraz, si stanno allenando insieme. Questa collaborazione offre una panoramica unica sullo sviluppo delle loro abilità e sulle tecniche di allenamento adottate.
    Jannik Sinner e Carlos Alcaraz, stanno utilizzando le strutture e le risorse dell’academy del coach dello spagnolo per migliorare aspetti specifici del loro gioco. L’accento è posto sulla tecnica, sulla resistenza fisica e sulla strategia di gioco.
    All’interno dell’accademia, fondata dal famoso ex tennista Juan Carlos Ferrero, Sinner e Alcaraz hanno l’opportunità di lavorare. L’ambiente è focalizzato sullo sviluppo professionale, con programmi di allenamento personalizzati per ciascun atleta.
    Le sessioni di allenamento includono esercizi per migliorare la forza, la velocità e la resistenza, oltre a pratiche specifiche per affinare colpi come il servizio, il rovescio e il gioco a rete. La collaborazione tra Sinner e Alcaraz permette loro di sfidarsi a vicenda, migliorando così la loro competitività e capacità di adattamento in partita.
    Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Buon Natale da Live Tennis! Tanti e tanti Auguri amici da tutti noi

    Tanti e Tanti Auguri da Live Tennis

    Rivolgiamo anche quest’anno ai nostri cari lettori gli auguri di un Felice e Sereno Natale.Grazie a tutti per averci seguito in un nno davvero speciale per il tennis italiano con la finale raggiunta da Jannik Sinner alle ATP Finals e la conquista della Coppa Davis dopo 47 anni di digiuno.Gli aggiornamenti ordinari riprenderanno il prossimo 29 Dicembre.
    Ancora Tanti e sinceri Auguri di Buon Natale e divertitevi mangiando come ogni anno con molta moderazione eh 😉
    Auguroni amici da tutta Live Tennis LEGGI TUTTO

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    Ancora un problema fisico per Matteo Berrettini. Dubbi per le quali di Brisbane

    Matteo Berrettini ITA, 1996.04.12 – Foto Getty Images

    Matteo Berrettini sembra non trovare tregua dagli infortuni. Dopo essere stato costretto a saltare la fine della stagione a causa di un infortunio alla caviglia subito agli US Open, Berrettini ha lavorato instancabilmente per tornare in forma in vista dell’inizio del 2024. Tuttavia, come riportato da Sky Sport, un nuovo problema al piede sta ora minacciando la sua partecipazione al torneo di qualificazioni di Brisbane, previsto per il 29 dicembre.
    Questo recente contrattempo, che ha impedito a Berrettini di allenarsi oggi con il collega e amico Lorenzo Sonego a Torino, mette a rischio non solo la sua presenza a Brisbane, ma potrebbe avere ripercussioni sulla sua posizione nel ranking ATP. La prolungata assenza dai campi ha già fatto scivolare Berrettini fino alla 92esima posizione mondiale, un declino che limita significativamente il suo accesso diretto ai main draw dei principali tornei.
    Riguardo alla separazione, Santopadre ha affermato in un’intervista con Sky Sport: “Io e Matteo abbiamo preso insieme questa decisione. La separazione era inevitabile per il bene di Matteo, e abbiamo deciso di percorrere questa strada. Il nostro rapporto è rimasto sano e la separazione è avvenuta in modi e tempi corretti”.Marco Rossi LEGGI TUTTO