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    Sinner solo dietro a Djokovic nella classifica 2023 ATP “Under Pressure”

    Jannik Sinner (foto Getty Images)

    “PressurePushing down on mePushing down on you, no man ask forUnder pressureThat burns a building downSplits a family in twoPuts people on streets”
    Già, la pressione. David Bowie e i Queen dedicarono una hit negli anni ’80 a chi vive “under pressure”, alle difficoltà che incontriamo ogni giorno e proviamo a superare. È quel che aspetta i tennisti in campo. Ogni punto è una sfida, da giocare e vincere mentalmente e fisicamente contro l’avversario. Chi riesce a gestire la pressione, domarla e trovare i migliori colpi nei momenti chiave, vince le partite e alza i trofei. Non è un caso che nella statistica ATP “Under Pressure” spicca il migliore al mondo nella stagione, Novak Djokovic, seguito dal nostro Jannik Sinner, protagonista di un 2023 stellare, soprattutto negli ultimi mesi. Il serbo comanda in questa particolare e importantissima classifica di prestazione con 258,6 punti, seguito dall’azzurro con 244,1 punti. Terzo, a sorpresa, l’austriaco Sebastian Ofner (243,6), seguito da Carlos Alcaraz (242,1) e Daniil Medvedev (238,3) a completare la top 5.
    Come si calcola questo dato? È la somma della percentuale di palle break convertite e salvate, più la percentuale di tiebreak vinti e la percentuale di set decisivi vinti, ossia di quattro fasi decisive delle partite, esattamente i momenti di massima pressione. È pertanto un dato assai indicativo della qualità di prestazione nei momenti in cui è necessario dare il meglio per vincere.
    Andando a vedere i quattro elementi su cui è calcolato il dato, Djokovic è praticamente pari a Sinner per percentuale di palle break convertite (solo 0,1 di differenza a favore dal serbo, 42,4 a 42,3); Sinner ha un dato migliore per palle break salvate, 69,3% contro 67% di Novak; per tiebreak vinti, Djokovic è nettamente avanti, 77,8% contro il 58,6% di Sinner. Meglio Jannik invece per set decisivi vinti, 73,9% contro 71,4%. Da notare come sia Sinner che Djokovic siano davanti ad Alcaraz in ognuna delle singole percentuali, e praticamente anche davanti a Medvedev. Il russo supera Novak ed è appena dietro a Jannik per percentuale di set decisivi vinti (73,7%).
    Andando a vedere i migliori delle ultime 52 settimane nelle singole componenti, Sinner è leader assoluto per percentuale di palle break salvate, col 69,3%, alla pari con lo sfortunatissimo Thanasi Kokkinakis, di nuovo KO ad un ginocchio, ne avrà per molti mesi. Un dato questo fondamentale nella prestazione in campo, indice di come gestisce bene la pressione del momento più delicato visto che subire un break spesso equivale a perdere un set. Rileviamo con grande piacere Matteo Arnaldi al terzo posto assoluto, con un eccellente 68,7%, che conferma come il ligure sia tennista freddo e mentalmente pronto a giocare benissimo sotto pressione.
    Il migliore per palle break convertite nelle ultime 52 settimane è Adrian Mannarino con il 47,3%, seguito da Medvedev (46,3%). Al settimo posto troviamo col 43% Lorenzo Musetti, un dato che conferma come il carrarino abbia qualità per giocarsi punti importanti.
    Per i tiebreak vinti, Djokovic domina con uno stellare 77,8%, nettamente davanti al secondo nella specialità, Alex Molcan (72,7%). Anche in questo settore molto bene Arnaldi, quarto col 71,4%. Per percentuale di set decisivi vinti, il leader nelle ultime 52 settimane è Sasha Zverev, al comando con un eccellente 77,3%, davanti a Sinner col 73,9%.
    Stabiliti i migliori, …chi sono i peggiori? L’ATP riporta i dati statistici per i primi 78 giocatori in questa classifica. Complessivamente il peggior Under Pressure rating è quello di Max Purcell, con 138,2 punti. Il peggiore del lotto per palle break convertite è Auger-Aliassime, solo il 32,3% di successo, mentre per palle break salvate in fondo al ranking c’è Yoshihito Nishioka con il 52,8%. Incredibile il dato negativo di Max Purcell per percentuale di tiebreak vinti, solo il 9,1%! Davanti a lui in penultima posizione Albert Ramos, con il 21,4%, davvero terribile il dato dell’australiano. Molto male Arthur Rinderknech per percentuale di set decisivi vinti, solo il 16,7%.
    Un’ultima curiosità. Nel 2022 com’era andata? Il miglior rating “Under Pressure” era di Alexander Zverev (che però giocò solo metà stagione, fino al bruttissimo infortunio a Parigi) con 252,1 punti, davanti a Djokovic con 245,6. Sinner era ottavo con 238,6 punti, altro dato che conferma quanto sia cresciuto Jannik rispetto allo scorso anno. 
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    I bookmaker lanciano Sinner: Grande Slam possibile entro il 2026, ma c’è l’ostacolo Djokovic

    Jannik Sinner ITA, 2001.08.16 – Foto Getty Images

    Jannik Sinner ha dominato nell’ultima parte di stagione, tanto da convincere i bookmaker: il futuro del tennis sarà suo. Le impressionanti vittorie con Djokovic alle Finals e in Coppa Davis aprono a un nuovo, straordinario, obiettivo: il Grande Slam. infatti, la conquista di tutti e quattro gli Slam in un anno solare tra il 2024 e il 2026, per Jannik, si gioca a 33. Una quota non del tutto proibitiva, considerando che si riferisce a un campione che, per ora, non ha ancora raggiunto neppure una finale in uno dei Major. Lo speciale traguardo viene associato, in quota, solamente ad altri due giocatori: Novak Djokovic e Carlos Alcaraz. Nole è stato per due volte a un titolo dalla conquista del leggendario Grande Slam (nel 2021 ha perso lo US Open in finale e nel 2023 ha perso, a sorpresa, la finale di Wimbledon), impresa che è riuscita solo a Rod Laver nell’era Open. La conquista dei quattro tornei Slam nel 2024 da parte del numero uno al mondo si gioca a 33, mentre si sale per Alcaraz, offerto a 40.
    Sinner dovrà mantenere un altissimo livello per ambire a questi traguardi, ma le sue prestazioni in Coppa Davis non permettono di escludere alcuno scenario per il futuro. Intanto, nel 2024, l’altoatesino cercherà l’assalto al primo titolo Slam, e la conquista di un Major per l’azzurro entro l’anno si gioca a 2,50. LEGGI TUTTO

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    Prize Money 2023: domina Djokovic, Sinner quarto. 69 i tennisti con oltre 1 milione di dollari guadagnati in stagione

    Novak Djokovic con la coppa di Parigi (foto Getty Images)

    Tre Slam su quattro e finale a Wimbledon, ATP Finals, 56 vittorie e 7 sconfitte con 7 titoli vinti complessivamente. Il 2023 di Novak Djokovic è una delle sue migliori stagioni in carriera, che gli ha permesso di chiudere nuovamente l’annata da n.1. Risultati pazzeschi che valgono al serbo anche uno scontato primato nella classifica stagionale dei Prize Money. Novak infatti ha intascato la cifra astronomica di 15,952,044 dollari, quasi tutti in singolare (solo 15,947 dollari ottenuti con le rare apparizioni in doppio), che portano il suo totale in carriera a ben 180,643,353 dollari, che lo rendono il tennista più ricco di sempre a livello di guadagni da tornei. Nettamente staccato Nadal con i suoi 134,640,719 dollari.
    La classifica dei Prize Money nelle prime posizioni ricalca quasi fedelmente il ranking ATP: secondo Alcaraz (10,753,431$), terzo Medvedev (9,239,679$), quarto Sinner (8,349,392$), quinto Rublev. Al sesto posto c’è Zverev, che sorpassa Tsitsipas (sesto ATP ma settimo per guadagni), poi Rune, Hurkacz e Fritz, decimo.
    Lorenzo Musetti è ventesimo (1,971,124 $), Lorenzo Sonego si piazza al n.37 per Prize money (1,313,408 $), e Matteo Arnaldi 73esimo (955,735 $). Matteo Berrettini ha giocato molto poco, ma il buon Wimbledon disputato gli consente attestarsi al n.65 per guadagni nel 2023 (1,028,055 dollari complessivi).
    Sono stati 69 i tennisti con un Prize Money complessivo nel 2023 superiore al milione di dollari: l’ultimo è il tedesco Altmaier con 1,009,986 $. Appena fuori (n.70) Andy Murray, con i suoi 997,741 $. Il centesimo nella classifica dei guadagni è il russo Shevchenko con 722,812 $. Al n.200 c’è Dalibor Svrcina con 273,086 $, appena prima di Luca Nardi con 272,596 dollari.
    Sono 12 gli specialisti del doppio capaci di superare quota 1 milione di dollari nel 2023: comanda Joe Salisbury (1,255,887$) seguito da Rajeev Ram (1,254,982$), Austin Krajicek (1,245,247$), tutti a zero introiti in singolare ma ottimi guadagni con i doppi, posizionati rispettivamente al n.42, 43 e 44 della classifica generale. Tra i migliori, il giocatore che ha ottenuto il maggior Prize Money in doppio è Rublev, per lui ben 368,363 dollari. Curioso che Alcaraz e Medvedev abbiano uno zero a guadagni in doppio in stagione.
    Questa la top 20 completa dei tennisti con maggiori Prize Money nel 2023 sul tour ATP.

    Tra i “milionari” anche il cinese Zhizhen Zhang (45esimo con 1,093,371 $), diventa il primo tennista del gigante asiatico a superare questa soglia per Prize money. Il connazionale Juncheng Shang invece è quello più giovane con maggior Prize money: per il 18enne (n.185 ATP) 407,479 dollari.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Ljubicic: “Sinner aveva bisogno di crescere a piccoli passi. Ha fatto un lavoro impressionante”

    Ivan Ljubicic

    Ivan Ljubicic sarà protagonista di un docufilm Sky chiamato “Ljubo, l’uomo salvato dal tennis” (in uscita il prossimo 16 dicembre) che presenterà la vita del croato, scappato dalla guerra nei Balcani e approdato alle Pleiadi di Moncalieri, dove sotto l’ala protettiva e sapiente della famiglia Bucciero è cresciuto come uomo e come tennista, arrivando con Riccardo Piatti al n.3 del ranking mondiale. Al quotidiano Tuttosport ha parlato di vari temi, incluso il momento magico di Jannik Sinner. Secondo Ljubicic l’azzurro ha fatto un percorso coerente e funzionale alla sua crescita, molto diverso da quello di Alcaraz. Riportiamo alcuni passaggi del pensiero di Ivan.
    “Se Jannik vincerà uno Slam? Sono fiducioso che possa vincere prima le ATP Finals, ma aver vinto la Coppa Davis gli permette di arrivare in Australia come un candidato solido” afferma Ljubicic. “Ha già battuto l’intera top-10: ora bisogna vedere come gestirà i momenti in uno Slam. Quando hai una brutta giornata in cui senti la pressione, se pensi troppo, e lui è un giocatore molto cerebrale, puoi finire nei guai. Ha ancora bisogno di vivere una finale in un Major, ma è circondato da persone molto competenti. Il carattere è la sua forza, non si perde mai d’animo e non è mai soddisfatto di ciò che ha fatto. Quando io ho raggiunto il numero 3 del mondo pensavo di aver raggiunto il mio massimo, ed è proprio lì che ho iniziato la mia discesa”.
    “Jannik non è come Alcaraz. Non ha fatto un salto repentino dal numero 40 al numero 1 del mondo, ha dovuto fare piccoli passi. Ciò che ha fatto negli ultimi due mesi, la conferma di un lavoro impressionante che non si è mai fermato, lo ha portato molto vicino al suo grande obiettivo. Aveva bisogno di vivere certe esperienze per sentirsi sempre più a suo agio lungo il percorso. A fine 2022 avevo detto che mi dispiaceva molto che Jannik non avesse ancora giocato partite importanti contro le migliori racchette del mondo. Ora lo scenario è cambiato, non ha più niente da imparare sotto questo punto di vista. Ha iniziato vincendo il suo primo Masters 1000, poi ha battuto tutti i numeri uno. È arrivato in finale a Torino e l’ha persa perché era molto stanco dopo una semifinale davvero impegnativa contro Medvedev, ma quando è uscito dal campo aveva già la testa proiettata in Coppa Davis e nella sua squadra. Jannik ha un atteggiamento perfetto sia dentro che fuori dal campo, non ha paura di parlare dei suoi limiti e delle sue esperienze“.
    Per Ljubicic i vari Alcaraz, Sinner Rune dovranno comunque guardarsi alle spalle perché nuovi talenti sono destinati ad arrivare in alto: “Sono emersi Alcaraz e Rune, talenti che sono già in vetta. Penso che l’anno prossimo Arthur Fils darà loro molto fastidio. Shelton è il classico giocatore che può battere chiunque, ma non lo vedo ancora come un giocatore costante. Vinceranno Sinner e tutti questi, ma poi ne arriveranno altri da dietro”.
    Un plauso anche al modello Italia, che sta producendo continuamente nuovi giovani interessanti. Ecco chi sono, secondo Ljubo, gli italiani destinati ad emergere verso l’altissimo livello: “Il tennis italiano è cresciuto molto, grazie a lavoro e decisioni giuste. L’Italia sta vivendo un processo molto importante, un grande momento: nei prossimi 10 o 15 anni credo ci saranno problemi per l’abbondanza di giocatori ad esempio in Coppa Davis. Il bello è che, ad esempio, tennisti come Cobolli o Nardi possono crescere senza che tutti i riflettori siano puntati su di loro e questo li aiuterà“.
    Un’investitura importante quella del croato, attualmente occupato con la FFT per migliorare la transizione dei migliori giovani verso l’alto livello e quindi il mondo Pro.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Sinner e Berrettini, Tra aspettative e rinascita. Matteo rientrerà in Australia con il suo ranking

    Matteo Berrettini ITA, 1996.04.12 – Foto Getty Images

    Alla vigilia del 2024, Jannik Sinner ha condiviso i suoi pensieri durante i SuperTennis Awards. Con l’avvio imminente della nuova stagione tennistica, le aspettative su di lui sono elevate. “Il 2024 deve essere l’anno della conferma”, ha dichiarato Sinner, enfatizzando l’importanza di gestire la pressione con un sorriso. La sua eccezionale prestazione finale nel 2023, culminata con la vittoria in Coppa Davis, ha lasciato un segno indelebile.
    Anche Matteo Berrettini era presente all’evento, esprimendo il desiderio di tornare ai suoi migliori livelli dopo un periodo difficile dovuto agli infortuni. “”Al 2024 chiedo di provare le emozioni che ho provato a Malaga e a Bologna durante la Davis. Mi era mancato. Sgolarmi per i miei compagni mi ha fatto bene, spero di continuare ad arrabbiarmi per un colpo sbagliato e di esaltarmi per un vincente. Sto bene, sono carico. La Davis ha lasciato in tutti noi grande entusiasmo, è una vittoria che parte da lontano, da tutte le sconfitte che ci hanno fatto male. Io ora rientrerò con i tornei in Australia ma con il mio ranking attuale sarà tutto più complicato”.
    Entrambi i giocatori guardano al 2024 con ottimismo, pronti a trasformare le aspettative e le sfide in trionfi sul campo. Con gli Australian Open alle porte, il tennis italiano si prepara a un altro anno di grandi emozioni e speranze.Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Consegnati stasera i SuperTennis Awards 2023: Ecco tutti i vincitori

    Jannik Sinner ITA, 2001.08.16 – Foto Sposito/FITP)

    La Coppa Davis, appena sbarcata in Italia, maestosa e scintillante… e tutti intorno i campioni che hanno reso speciale il 2023. Nel tardo pomeriggio di lunedì 4 dicembre con i SuperTennis Awards è stata celebrata a Milano la stagione più emozionante del tennis italiano.Sul palco del ‘SuperStudio Più’ Max Giusti ed Elena Ramognino hanno condotto la serata che ha visto come assoluto trascinatore il numero 4 del ranking, nonché fresco campione del mondo a Malaga, Jannik Sinner.
    “E’ stato un anno pazzesco – l’intro in cui il Presidente della Federazione Italiana Tennis e Padel Angelo Binaghi ha ricordato tutti i momenti salienti a livello maschile, a livello femminile e a livello organizzativo -, hanno iniziato le ragazze a Merida, poi i ragazzi Montpellier, Rotterdam, Indian Wells, Miami, Montecarlo, poi l’udienza Papale, la prima volta degli IBI di due settimane, di nuovo le ragazze a Rabat, poi Wimbledon, il primo Major misto di padel, le ragazze a Losanna e poi Toronto, Pechino, Vienna, la Billie Jean King Cup, le Nitto ATP Finals col tutto esaurito e infine la Coppa Davis”.Sinner è stato premiato come miglior giocatore dell’anno, prima di ricevere insieme a Capitan Volandri il premio per l’impresa di Coppa Davis: “I cori da stadio non li avevo mai sentiti per un giocatore di tennis – l’altoatesino ha raccontato sul palco le emozioni degli ultimi mesi, a cominciare dalla storica finale alle Finals di Torino –, è molto bello quando senti la connessione con il pubblico e a Torino mi hanno fatto sentire a casa. Toronto è stato un altro momento chiave di questa stagione, avevo già ottenuto ottimi risultati a inizio anno, sentivo che ero vicino e quando arrivi a sollevare un trofeo di questo tipo vuol dire tanto. Ma non ci siamo accontentati, abbiamo continuato a lavorare e questo mi ha aiutato a vivere un gran finale di stagione”. E poi la Coppa Davis: “Vincerla è stato speciale e vedere lì Matteo ci ha aiutato tanto”. Alla festa del tennis azzurro non è voluto mancare, esattamente come accaduto a Malaga, Matteo Berrettini. Il premio ‘impresa dell’anno’ è stato assegnato all’altra grande storia di novembre: la finale della nazionale italiana di Billie Jean King Cup a Siviglia. Jasmine Paolini, Martina Trevisan e Lucia Bronzetti hanno raccontato le emozioni di una finale arrivata inaspettata e per questo bellissima: “Siamo molto felici questo gruppo è partito da lontano e per noi, come per tutto il Paese, fare questa finale è stato motivo di orgoglio, un qualcosa che fa avvicinare ancora più ragazzi a questo meraviglioso sport. Avere Tathiana al nostro fianco in quella settimana ci ha dato grandissima forza. Speriamo di averle trasmesso altrettanta forza per affrontare questo difficile percorso”.
    Particolarmente emozionante il collegamento proprio con Tathiana Garbin che non è voluta mancare alla celebrazione del ‘sue’ ragazze: “Sono felicissima di vederle sul palco – ha dichiarato la capitana collegata dall’ospedale di Pisa dove, qualche giorno fa, ha subito un intervento chirurgico –, è un premio importante, conquistato con sacrificio e tanto impegno. Spesso in campo ci si sente soli in questo sport, ma con questa squadra abbiamo formato una famiglia, nel bene e nel male siamo sempre affiatate e sempre assieme. È bello condividere questo momento anche con i ragazzi di Coppa Davis, che sono riusciti a trovare il tempo per spendere una parola per me nonostante i tanti impegni di questo periodo. È stato un qualcosa di speciale che mi ha dato tanta energia”.
    Ecco nel dettaglio tutti i premi assegnati ai SuperTennis Awards 2023:Miglior Atleta TPRA: Luca Dal Balcon e Sara SontacchiMiglior Squadra di Padel: Nazionale Juniores Femminile (Cap. Sara Celata, Giulia Dal Pozzo, Luna Di Battista, Valentina Barazi, Camilla Libioni, Lucrezia Piernera, Matilde Minelli, Giorgia Di Paola)Atleta Wheelchair: Francesco FeliciMiglior Insegnante: Alessandro GalliSponsor dell’anno: Bnl Bnp ParibasPremio Guido Oddo: Gaia Piccardi (Corriere Della Sera)Miglior Dirigente: Giancarlo BacciniMiglior Coach: Simone VagnozziNext Gen Maschile e Femminile: Federico Cinà e Federica UrgesiMost Improved: Matteo ArnaldiMiglior Giocatrice: Jasmine PaoliniMiglior Giocatore: Jannik SinnerImpresa dell’anno: Nazionale Italiana di Billie Jean King CupImpresa del Secolo: Nazionale Italiana di Coppa Davis LEGGI TUTTO

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    Tennis Italiano: Cinque tra i Top 100 e la ricerca di equilibrio nel panorama internazionale

    Jannik Sinner ITA, 2001.08.16 – Foto Getty Images

    Chiudiamo l’anno con 5 giocatori nei primi 100 (Cobolli e Fognini sono fuori di poco).Ma a parte Berrettini (per salute) da un lato e Sinner dall’altro, gli altri tre valgono i primi 30 posti, o 20 addirittura. E sono tutti giovani (compreso Cobolli).
    I paesi con giocatori nei primi 100 sono la Francia con 12, gli Usa con 10 e l’Australia con 8.Questi paesi non avevano nessun giocatore alle finali di Torino, ma hanno un buon serbatoio di punti derivanti dalle wild-card che concedono ai loro giocatori nei tornei organizzati a casa loro.Teniamo conto che l’Italia ha un solo torneo Atp: Roma, (1000).
    Gli Usa hanno un 2000, tre 1000, un 500 e vari 250. La Francia ha un 2000, due 1000 e quattro 250. I canguri hanno un 2000, alcuni 250 e vari tornei asiatici dove ricevono inviti da paesi limitrofi.Anche la Spagna ha un buon numero di tornei (un 1000, un 500 e vari 250) e ha 7 giocaori fra i primi 100. Deludente la GBR che ha solo quattro giocatori, ma a parte Wimbledon e tornei che lo precedono non ha una stagione molto vasta.
    Buone le performance di Russia-7, Argentina-6, Germania-6, anche se (a parte i tedeschi con due 500 e dei 250) non hanno tornei di rilievo in calendario.Umberto Fossà LEGGI TUTTO

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    Norrie: “Nel 2024 Alcaraz farà meglio di Sinner, ha un gioco migliore”

    Sinner e Alcaraz alla stretta di mano a Pechino (foto Getty Images)

    Norrie in prima pagina. Nel corso di un evento legato alla LTA a Londra, non solo il miglior tennista britannico nel ranking ATP ha parlato del nuovo innesto nel suo team per la prossima stagione, ma si è spinto anche in una previsione che ci riguarda da vicino. Interpellato dai presenti su chi a suo avviso potrà fare meglio nel 2024 tra Alcaraz e Sinner, Cameron non ha dubbi: Carlos. La nuova rivalità che sta elettrizzando il mondo della racchetta è diventata argomento comune di discussione, ancor più dopo l’eccellente finale di stagione di Jannik, che a furia di successi si è molto avvicinato a Djokovic e Alcaraz nell’immaginario degli appassionati ed addetti ai lavori in tutto il mondo.
    Così ha motivato la sua scelta: “Ritengo che Alcaraz farà meglio di Sinner l’anno prossimo. Penso che Alcaraz abbia un gioco più completo. Si muove meglio di Sinner, ha più varietà sul diritto, miglior mano quando esegue le palle corte. È più forte nel gioco di volo rispetto a Sinner, è anche più abile con il rovescio slice. Direi che nel complesso Alcaraz ha avuto un anno migliore di Sinner, ha vinto Wimbledon, è stato n.1. Vediamo, magari potrei sbagliarmi ma oggi la mia sensazione è questa”. Parole molto nette, che mettono il n.2 del mondo ben davanti all’attuale n.4 azzurro e non solo per posizione nel ranking ma per una valutazione del gioco tra i due.
    Le previsioni di Norrie si sono spinte anche all’edizione 2024 degli Australian Open, al via tra poco più di un mese a Melbourne. Per il primo Slam del nuovo anno, Cameron punta “sul sicuro”: Djokovic. “Quando guardi il suo record in Australia, chiaramente non puoi che constatare che sia Novak il favorito. È un grande giocatore”.
    I due si sono affrontati a Malaga in Davis, vittoria del serbo. “La partita di Coppa Davis è stata dura per me. Ho fatto molto allenamento e molto cardio prima di quella partita ed è stato un incontro molto fisico contro di lui. Lo è sempre. È molto divertente giocare contro di lui e anche se il risultato mi è andato contro, volevo alzare il mio livello e finire l’anno con una buona prestazione. Pensavo solo ad entrare in campo e sfidarlo. Tutto sommato ho prodotto un tennis migliore rispetto a quello che avevo giocato nell’ultima fase dell’anno, quindi sono stato piuttosto orgoglioso di come ho gareggiato, anche se alla fine è stata una sconfitta. Quando giochi contro il miglior giocatore del mondo è interessante vedere cosa fai per capire a che punto sei. Lui ha vinto le ATP Finals la settimana prima, quindi non c’è dubbio che fosse il migliore in questo momento” conclude Norrie.
    Una valutazione che certamente farà molto discutere in Italia. Ricordiamo che al momento negli scontri diretti tra l’azzurro e lo spagnolo, è Jannik davanti per 4 vittorie a 3.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO