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    Le 10 cose che resteranno delle ATP Finals 2023

    Il Pala Alpitour di Torino (foto Marco Mazzoni)

    Le ATP Finals 2023 sono andate in archivio con il successo dell’immenso Novak Djokovic, in un’edizione che resterà legata per sempre al nome e alle imprese di Jannik Sinner. Di seguito le 10 cose che non potremo dimenticare di quest’avventura incredibile.
    1 – Non è più un sogno, è realtà. Per troppo tempo ipotizzare che un tennista italiano potesse entrare nel Gotha del tennis internazionale a giocarsi i titoli più ambiti o addirittura il vertice del ranking è stato solo un sogno, troppo ardito per rischiare di diventare realtà, quasi peccato anche il solo sussurrarlo… Il 2023 di Jannik Sinner e la chiusura della sua straordinaria stagione spazzano via ogni indugio. Sinner merita il suo posto tra i migliori, ha tutto quel che serve per restarci e migliorare ancora, andando a vincere i più grandi appuntamenti della disciplina. Non è riuscito nell’impresa di trionfare nella terza edizione delle Finals a Torino, ma ha battuto 4 top10 nel torneo, 8 di fila dallo scorso settembre. Ha battuto tutti gli attuali top 10, andando a stanarli con un tennis di altissima qualità, adattandolo anche alle esigenze. Troppo bravo. Jannik Sinner dal 2024 scenderà in campo in ogni appuntamento con l’obiettivo di arrivare fino in fondo. Non gli manca niente. Quando hai un talento come il suo puntare al massimo non è arroganza, è la normalità.
    2 – Djokovic infinito. Mai commettere l’errore di dare per morto il più grande vincente e lottatore dello sport. Jannik l’ha battuto nel girone. Quella sconfitta è stata un detonatore, ha fatto esplodere dentro di lui ancor più voglia di vincere, di rivincita. La correttezza di Sinner l’ha portato in semifinale – poteva esser eliminato se l’azzurro avesse mollato nel terzo set vs. Rune… – e negli ultimi due incontri Novak ha alzato il livello in modo fantastico, battendo il futuro della disciplina, prima Carlos, poi Jannik. Gli anni passano, per suo stesso dire saranno Alcaraz e Sinner portare avanti lo sport nei prossimi anni, ma al momento questo fantastico tiranno non ancora alcuna voglia di abdicare. Enorme.
    3 – Un torneo di qualità totale, destinato a proseguire. Le ATP Finals, giunte al terzo anno a Torino, sono una scommessa ampiamente vinta ma il Presidente Binaghi ha dichiarato che nel 2025 quest’avventura non finirà. Gaudenzi è stato più cauto sull’argomento “futuro”, pur riconoscendo che mai come a Torino le Finals sono state “abbracciate” dalla città, dal paese, da quell’amore italico che travolge e sorprende. Spalti pieni, atmosfera incredibile, una città bella come Torino che si è tirata a lucido e ha accolto tutto e tutti con una precisione e qualità assolute. Chi ha vissuto almeno una giornata delle Finals torna a casa arricchito. Speriamo che Binaghi vinca anche quest’ennesima scommessa, perché a noi il masters in Italia piace da matti…
    4 – Alcaraz col fiato “corto”. Carlos ha Torino ha esordito alle Finals e come era “classico” per il suo più noto connazionale Nadal è arrivato a fine stagione piuttosto scarico, fisicamente e mentalmente. Le similitudini tra i due grandi spagnoli non sono poi così tante, giocando un tennis completamente diverso, ma entrambi chiedono il massimo a corpo e testa, tanto che dopo US Open le loro prestazioni sono calate. Ferrero, coach di Alcaraz, ha affermato un concetto molto chiaro: “Se vuoi essere il migliore devi comportarti come il migliore ed essere professionale tutto l’anno. È quello che è e dobbiamo accettarlo. Questo è il calendario che abbiamo”. Carlos aveva parlato di una certa stanchezza dopo mesi intensi di grandi battaglie. Probabilmente nel team dell’iberico ci saranno alcuni ripensamenti e aggiustamenti, per migliorare la gestione delle energie di Alcaraz.
    5 – Occhio a Rune in salute. Ha penato per mesi con una schiena mal messa Holger Rune, ma appena è tornato a posto si è rivisto subito quell’acerrimo lottatore che può diventare una vera spina nel fianco. È servito il miglior Sinner per scrollarselo di dosso, in una partita che non valeva più niente per Jannik e che, col senno di poi, forse sarebbe stato “meglio” aver lasciato correr via. E non solo per eliminare Djokovic, ma soprattutto per risparmiare energie che in finale sono mancate. Col senno di poi non si scrivono le pagine di storia, quindi inutile continuare con altre congetture. Quel che è certo è che Rune ha dato segnali importanti di ripresa. Vedremo se il lavoro con Boris Becker porterà benefici al suo tennis, ancora un po’ grezzo in varie situazioni. Nel 2024 il danese potrebbe essere l’outsider di lusso in ogni grande torneo.
    6 – Tsitsipas, così non va. Non è uscito “benissimo” dalle ATP Finals Stefanos Tsitsipas. Che sia una persona complessa è risaputo, ma affermare nel giro di due giorni “Sto benissimo, sono pronto a competere, chi mette in giro certe voci?” e poi “Ho fatto molte visite, ho malissimo alla schiena, è un dolore che non potevo gestire” è alquanto singolare. Ma c’è qualcosa di assai ben più grave della sua brutta uscita dal torneo… Visto dal vivo, la sua palla “non va”. Non va più come nel recente passato. Diamogli il beneficio del dubbio per condizioni fisiche non al meglio, ma sono mesi e mesi che il suo tennis langue, ormai messo in crisi da moltissimi avversari, non solo dai big. Confrontato alla velocità di palla e intensità di Sinner, il gioco del greco pareva non una ma due categorie indietro. Urge ritrovare la miglior forma fisica, ma anche qualcosa di nuovo, altrimenti la carriera di Tsitsipas rischia di entrare in un crepuscolo anticipato, e sarebbe un vero peccato.
    7 – Campo veloce, spettacolo assicurato. Tutti i giocatori sono stati concordi: il campo di Torino è stato il più rapido dell’anno, anche più dell’erba. Che qualità media c’è stata nei match delle Finals? Altissima. Ci sono state partite disumane dominate solo da Ace? Nessuna. È l’ennesima conferma che le condizioni medie sul tour sono troppo, troppo lente. Velocizzare di nuovo il gioco deve essere il primo obiettivo dal 2024. Basta pantani.
    8 – Ascolti tv, il tennis “tira”. 6 milioni e 686mila spettatori per Sinner in finale. Numeri altissimi anche per gli altri match trasmessi dalla Rai nel torneo. Abbiamo il personaggio, certo, ma è forse il momento di capitalizzare tutto ciò riportando un po’ più di tennis sulla tv pubblica. Abbiamo Supertennis, che è stato uno strumento indispensabile a costruire il nuovo “boom” della disciplina in Italia, ma averlo sulla tv di stato è oggettivamente un’altra cosa. Oltretutto pare che dal 2024 quasi tutto il tennis sarà su Sky Sport, vedremo che accordi verrano trovati per la distribuzione dei tornei. Ma forse avere almeno parte degli Slam in chiaro su “mamma Rai” potrebbe essere un ritorno terribilmente gradito e importante.
    9 – Via il doppio, dentro le ragazze? È stato uno degli argomenti di discussione a Torino nelle pause tra i vari match delle Finals. Viste le disastrose condizioni affrontate dalle migliori al mondo a Cancun per le WTA Finals, e la scintillante organizzazione del Masters maschile, beh, ipotizzare una pronta fusione dei due tornei potrebbe essere un’ancora di salvataggio per il tour femminile. I doppisti potrebbero farsene una ragione, ma c’è un rischio concreto: sarebbe brutto se l’evento femminile, una volta integrato a quello maschile, passasse parimenti in secondo piano. Il pubblico probabilmente apprezzerebbe, e anche i cari biglietti per sedersi nel Pala Alpitour avrebbero un valore maggiore. Pro e Contro, ce ne sono tanti. Gaudenzi continua a parlare di maggior integrazione tra i due circuiti. Vedremo.
    10 – Voto 10 al pubblico. Sinner è stato portato per mano, con un calore indescrivibile, sino alla finale. Ma rispetto alle “medie” e tristezze a cui abbiamo assistito in passato, pochi sono stati i momenti di scorrettezza a danno degli altri giocatori con l’italiano in campo. Lo stesso Rune ha ringraziato gli spettatori a Torino, e detto da uno che praticamente ha sempre da ridire col pubblico… La speranza è che l’esempio di Sinner, la correttezza fatta persona, possa essere un veicolo per gli stessi tifosi, per vivere la disciplina con vero spirito sportivo. Calore sì, cattiveria no. Sarebbe un’altra super vittoria targata Jannik.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Novak Djokovic batte Carlos Alcaraz e sfiderà Jannik Sinner nella finale delle ATP Finals 2023

    Novak Djokovic classe 1987, n.1 del mondo – Foto Getty Images

    Novak Djokovic è andato vicino a dover fare le valigie a Torino quando Holger Rune ha minacciato di battere Jannik Sinner per chiudere al primo posto il Gruppo Verde. Di certo, il tennista italiano ha dato una seconda vita al numero uno del mondo e ora dovrà affrontare questa ‘decisione’, dato che sarà il serbo il suo avversario nella finale delle ATP Finals di domenica.
    Nole ha dato un’altra dimostrazione di forza mostrando chi comanda in un attesissimo duello con Carlos Alcaraz, specialmente dopo che il vice-leader della classifica ATP ha alzato il livello contro Andrey Rublev e Daniil Medvedev nella fase a gironi. Di certo, Djokovic ha avuto il Killer Istinct per trionfare con i parziali di 6-3 6-2, in 1h30.
    Djokovic ha anche affrontato due palle break subito all’inizio, ma ha chiuso la porta al ventenne murciano e si è stabilizzato. Ha avuto pazienza ed è stato letale quando ha avuto le prime opportunità di guidare sul 4-3, chiudendo subito dopo il parziale. E la verità è che Djokovic non ha voluto aspettare molto per infliggere il colpo nel secondo set, facendo il break nel terzo gioco, mantenendo una costante pressione sul servizio dello spagnolo.
    È certo che Alcaraz ha avuto due palle del controbreak sul 15-40 (era sul 3-2 Djoko), ma Nole ha ribaltato la situazione e si è allontanato definitivamente. In questo modo, Djokovic si qualifica per la finale delle ATP Finals per la nona volta in carriera, solo dietro alle dieci di Roger Federer, e si trova a una vittoria dal diventare il recordman con sette titoli. Ora resta da vedere se riuscirà a vendicare la sconfitta subita contro Sinner nella fase a gironi, nel tie-break del terzo set. Potrebbe essere il 98° titolo in 138 finali.
    Per quanto riguarda Alcaraz, lo spagnolo vede la sua stagione giungere al termine con un bilancio di sei titoli, 65 vittorie e 12 sconfitte, finendo al secondo posto nella classifica mondiale maschile. Inoltre, il confronto diretto con Djokovic scende a 2-3.
    ATP Nitto ATP Finals Carlos Alcaraz [2]32 Novak Djokovic [1]66 Vincitore: Djokovic ServizioSvolgimentoSet 2N. Djokovic 15-0 30-0 40-0 40-152-5 → 2-6C. Alcaraz 0-15 0-30 15-30 15-40 30-40 40-40 40-A2-4 → 2-5N. Djokovic 15-0 15-15 15-30 15-40 30-40 40-40 A-402-3 → 2-4C. Alcaraz 0-15 15-15 ace 30-15 30-30 40-30 40-40 40-A df 40-40 A-401-3 → 2-3N. Djokovic 0-15 15-15 30-15 40-15 ace1-2 → 1-3C. Alcaraz15-40 15-0 15-15 15-30 30-30 ace 30-40 40-40 ace A-40 ace 40-40 A-40 40-40 40-A1-1 → 1-2N. Djokovic0-40 15-0 30-0 30-15 40-151-0 → 1-1C. Alcaraz 15-0 30-0 40-0 ace0-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1N. Djokovic40-30 15-0 30-0 40-03-5 → 3-6C. Alcaraz 15-0 ace 15-15 15-30 15-40 30-403-4 → 3-5N. Djokovic 15-0 30-0 40-0 40-153-3 → 3-4C. Alcaraz40-A 15-0 30-0 ace 30-15 40-15 ace2-3 → 3-3N. Djokovic 0-15 0-30 15-30 30-30 40-30 40-40 A-40 40-40 A-402-2 → 2-3C. Alcaraz 15-0 30-0 30-15 40-15 ace ace1-2 → 2-2N. Djokovic 15-0 30-0 40-0 40-151-1 → 1-2C. Alcaraz 15-0 30-0 40-0 40-15 40-300-1 → 1-1N. Djokovic 0-15 0-30 15-30 15-40 30-40 40-40 A-40 ace0-0 → 0-1
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    ATP Finals 2023 – Torino: Il programma completo di Sabato 18 Novembre 2023. Si parte con Jannik Sinner che sfida Daniil Medvedev. crollano le quote per il titolo, è Djokovic l’unico rivale?

    Jannik Sinner ITA, 2001.08.16 – Foto Getty Images

    Jannik Sinner lanciatissimo, in campo e sui bookmaker, che spingono il numero uno italiano verso un’impresa storica. Dopo la prima qualificazione di un italiano alle semifinali delle ATP Finals, le quote per il titolo premiano il classe 2001: il suo trionfo si gioca a 3, mentre meno di una settiamana fa il successo valeva più di 5.
    L’unico rivale per Jannik resta l’eterno Novak Djokovic, il cui settimo titolo di Maestro dei Maestri oscilla tra 2,50 e 2,75. Il pubblico italiano ci crede, soprattutto dopo la vittoria di Sinner sul serbo nel round robin, e ora anche i betting analyst confermano: la conquista del torneo è possibile.
    Centre Court – Ora italiana: 12:00 (ora locale: 12:00 pm)1. [5] Marcel Granollers / Horacio Zeballos vs [3] Rohan Bopanna / Matthew Ebden 2. [4] Jannik Sinner vs [3] Daniil Medvedev (non prima ore: 14:30)3. [6] Rajeev Ram / Joe Salisbury vs [4] Santiago Gonzalez / Edouard Roger-Vasselin (non prima ore: 18:30)4. [2] Carlos Alcaraz vs [1] Novak Djokovic (non prima ore: 21:00) LEGGI TUTTO

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    È solamente la quarta volta nella storia delle ATP Finals che i primi quattro giocatori del ranking mondiale raggiungono le semifinali

    Novak Djokovic classe 1987, n.1 del mondo – Foto Getty Images

    Le ATP Finals di quest’anno a Torino si preannunciano come uno degli eventi più entusiasmanti e storici nella recente storia del tennis. La composizione delle semifinali non potrebbe essere più promettente: i quattro migliori giocatori dell’anno si sfideranno per l’ultimo grande trofeo individuale della stagione.Da una parte abbiamo il confronto titanico tra Novak Djokovic, una leggenda vivente del tennis, e Carlos Alcaraz, il fenomeno spagnolo che ha conquistato rapidamente il mondo del tennis con il suo stile di gioco spettacolare. Questo incontro promette di essere una battaglia tra l’esperienza e la freschezza giovanile.Nell’altra semifinale, Daniil Medvedev, noto per il suo stile di gioco unico, si troverà di fronte a Jannik Sinner, l’astro nascente del nostro tennis che ha dimostrato di poter competere ai massimi livelli. Questo match non sarà solo una sfida tecnica, ma anche una battaglia di resistenza e strategia come sono stati i precedenti confronti diretti, uno proprio a Torino 2 anni fa.
    Questo evento non è solo una vetrina di talento eccezionale, ma segna anche un momento storico nel tennis. È solamente la quarta volta nella storia delle ATP Finals che i primi quattro giocatori del ranking mondiale raggiungono le semifinali. L’ultima volta che ciò è accaduto fu nel 2020, con protagonisti Djokovic, Nadal, Thiem e Medvedev, quest’ultimo uscito vincitore.Le precedenti occasioni furono nel 1990, con Stefan Edberg, Boris Becker, Ivan Lendl e Andre Agassi (vincitore finale), e nel 2004, quando Roger Federer (vincitore), Andy Roddick, Lleyton Hewitt e Marat Safin dominarono la scena.
    Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    ATP Finals: Alcaraz brilla e chiude la questione qualificazione. Sarà sfida con Novak Djokovic. Sinner e Medvedev sarà l’altra semifinale

    Carlos Alcaraz nella foto – Foto Getty Images

    I quattro migliori giocatori dell’anno sono pronti a sfidarsi nelle semifinali delle ATP Finals! La composizione delle semifinali è stata definita dopo l’ottima prestazione di Carlos Alcaraz, che ha dominato Daniil Medvedev, risolvendo così la situazione nel Gruppo Rosso e classificandosi al primo posto, relegando il russo alla seconda posizione. Alexander Zverev, anche se batesse Andrey Rublev, non ha più possibilità di qualificarsi. Ma analizziamo gli eventi.
    La vittoria di AlcarazAlcaraz ha disputato la sua migliore partita del torneo, superando il numero tre del mondo con il punteggio di 6-4 6-4. Un momento chiave del match è avvenuto quando nel primo set, sotto 2-1, Carlitos ha affrontato un 15-40 sul proprio servizio, dimostrando una determinazione implacabile: non solo è uscito da quella situazione difficile, ma non ha più concesso nessuna palla break al suo avversario per il resto del match. L’esibizione dello spagnolo è stata di grande fiducia, consolidando così la sua qualificazione per le semifinali.
    Il Prossimo Incontro: Alcaraz vs DjokovicCiò significa che sabato Alcaraz tornerà al Pala Alpitour per un incontro affascinante contro Novak Djokovic. Sarà la quinta volta che il numero uno e il numero due del mondo si affronteranno. Nel frattempo, Daniil Medvedev si confronterà con Jannik Sinner nell’altra semifinale.
    ATP Nitto ATP Finals Carlos Alcaraz [2]66 Daniil Medvedev [3]44 Vincitore: Alcaraz ServizioSvolgimentoSet 2C. Alcaraz 15-0 30-0 40-05-4 → 6-4D. Medvedev 0-15 15-15 15-30 15-40 30-40 df4-4 → 5-4C. Alcaraz 0-15 15-15 15-30 30-30 40-303-4 → 4-4D. Medvedev 15-0 15-15 df 30-15 40-153-3 → 3-4C. Alcaraz 15-0 30-0 40-0 40-15 40-302-3 → 3-3D. Medvedev 15-0 30-0 40-0 ace2-2 → 2-3C. Alcaraz 15-0 30-0 40-01-2 → 2-2D. Medvedev 15-0 ace 15-15 15-30 15-40 30-40 40-40 A-40 40-40 A-401-1 → 1-2C. Alcaraz 0-15 df 15-15 15-30 30-30 40-300-1 → 1-1D. Medvedev 15-0 30-0 30-15 30-30 40-300-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1C. Alcaraz 15-0 30-0 30-15 40-155-4 → 6-4D. Medvedev 15-0 30-0 40-05-3 → 5-4C. Alcaraz 0-15 0-30 15-30 30-30 40-30 ace4-3 → 5-3D. Medvedev 0-15 0-30 0-403-3 → 4-3C. Alcaraz 0-15 15-15 15-30 30-30 40-302-3 → 3-3D. Medvedev 15-0 15-15 30-15 30-30 40-30 ace2-2 → 2-3C. Alcaraz 0-15 0-30 15-30 15-40 30-40 40-40 ace A-401-2 → 2-2D. Medvedev 0-15 0-30 15-30 30-30 40-301-1 → 1-2C. Alcaraz 15-0 30-0 40-0 ace 40-150-1 → 1-1D. Medvedev 0-15 df 15-15 30-15 40-150-0 → 0-1
    !DOCTYPE html >Statistiche Tennis: Alcaraz vs Medvedev

    Statistiche
    🇪🇸 Alcaraz
    🇷🇺 Medvedev

    Aces
    3
    3

    Double Faults
    1
    3

    First Serve (%)
    41/56 (73%)
    38/56 (68%)

    1st Serve Points Won
    31/41 (76%)
    28/38 (74%)

    2nd Serve Points Won
    10/15 (67%)
    8/18 (44%)

    Break Points Saved
    2/2 (100%)
    3/5 (60%)

    Service Games Played
    10
    10

    Return Rating
    142
    58

    1st Serve Return Points Won
    10/38 (26%)
    10/41 (24%)

    2nd Serve Return Points Won
    10/18 (56%)
    5/15 (33%)

    Break Points Converted
    2/5 (40%)
    0/2 (0%)

    Return Games Played
    10
    10

    Net Points Won
    20/25 (80%)
    7/17 (41%)

    Winners
    22
    14

    Unforced Errors
    11
    8

    Service Points Won
    41/56 (73%)
    36/56 (64%)

    Return Points Won
    20/56 (36%)
    15/56 (27%)

    Total Points Won
    61/112 (54%)
    51/112 (46%)

    Max Speed
    219 km/h
    212 km/h

    1st Serve Average Speed
    196 km/h
    200 km/h

    2nd Serve Average Speed
    163 km/h
    165 km/h

    Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Holger Rune, il diamante grezzo di Becker. Nick Kyrgios: Da campione in campo a voce del Tennis in TV. Alexander Blockx, dall’Australia Open Junior al professionismo. Carlos Alcaraz ed il suo nuovo recod

    Nick Kyrgios nella foto

    Boris Becker e Holger Rune sono la nuova coppia di moda nel mondo del tennis. Entrambi hanno unito le loro strade per perfezionare ulteriormente il danese, che attualmente sta partecipando alle ATP Finals. Il tedesco è tornato nel circuito come allenatore e sa che può ottenere molto da un Rune destinato a raggiungere grandi successi: “Lo vedo come un diamante grezzo da lucidare”, ha confessato Becker nel podcast di Eurosport, “Das Gelbe vom Ball”. Non sarà facile, poiché il danese ha un carattere particolare, sebbene nulla che Boris non possa gestire: “Mi piacciono quegli slanci emotivi in campo. Novak Djokovic era lmolto simile a lui alla sua età”, ha spiegato.Da ottobre lavorano insieme e il tedesco spera di continuare per molto tempo alla guida di qualcuno come Rune, un’opportunità che non poteva lasciarsi sfuggire: “Dopo tutto, amo il tennis. E quando uno dei migliori ventenni del mondo mi chiede se sono interessato, chi dice di no non ha nulla a che fare con lo sport”.
    Alexander Blockx ha inaugurato il suo particolare conto di vittorie nel circuito Challenger, dopo aver superato le qualificazioni nell’evento svedese di Danderyd e aver vinto al primo turno contro l’austriaco Neuchrist. Questo è un ulteriore segno dell’enorme potenziale del campione dell’Open di Australia Junior 2023, che è deciso a fare il salto al professionismo nei prossimi mesi. Sarà un giocatore da tenere d’occhio per il prossimo anno, dove aspira a farsi notare in tornei importanti.
    Vestito in modo impeccabile e con un ampio sorriso, Nick Kyrgios è apparso per la prima volta su Tennis Channel per realizzare il suo sogno di diventare commentatore televisivo. L’australiano, presente nella copertura della partita tra Medvedev e Zverev di ieri sera, ha confessato di essere nuovamente affamato di competizione, desideroso di lasciarsi alle spalle gli infortuni al ginocchio e al polso per riunirsi nel 2024 con tutti i suoi colleghi nello spogliatoio. Lo vedremo presto in campo?Rimarrà un po’ di più a guardare il tennis da fuori? Che ne pensate del suo lavoro come giornalista?

    Kygs is here!! @NickKyrgios gives an update on his injury, reviews the 2023 ATP season and gives a prediction for Zverev-Medvedev!#ATPFinals pic.twitter.com/8E5WPyvTLW
    — Tennis Channel (@TennisChannel) November 15, 2023

    Conquistare dieci vittorie contro i top 10 in una sola stagione avendo meno di 21 anni. Questo è il record di cui parliamo questa mattina, in un club dove solo tre giocatori possono entrare nel XXI secolo: Lleyton Hewitt, Rafael Nadal e Carlos Alcaraz. Il murciano è stato l’ultimo ad aggiungersi a questa esclusiva lista di leggende precoci, sebbene abbia ancora margine per migliorare le sue cifre. In caso di vittoria domani contro Daniil Medvedev e di successo alle Nitto ATP Finals 2023, lo spagnolo ha l’opportunità di chiudere la stagione con 13 vittorie contro giocatori posizionati tra i primi dieci del mondo.Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Alcaraz dopo la vittoria contro Rublev: “Ho ritrovato il mio tennis. Sinner? Può vincere uno Slam nel 2024 e puntare al n.1”

    Carlos Alcaraz (foto Getty Images)

    Un Carlos Alcaraz sorridente e rilassato si è presentato alla stampa dopo la vittoria contro Rublev, il suo primo successo in carriera alle ATP Finals. Si è detto contento di aver ritrovato il livello di gioco che gli appartiene, visto che le sue sensazioni sbarcato a Torino erano tutt’altro che positive. Si è soffermato anche su Sinner: ha visto la splendida partita contro Djokovic e crede fermamente nelle possibilità di Jannik di vincere uno Slam il prossimo anno e anche puntare al trono del ranking mondiale. Ecco i passaggi più salienti del pensiero dello spagnolo.
    “Penso che di aver disputato una bella partita” inizia Carlos. “Credo che la chiave fosse ritrovare il mio gioco. Non importava vincere o perdere, il focus era mostrare il mio stile, il mio tennis. Penso di averlo fatto abbastanza bene”.
    “Onestamente non ricordo l’ultima volta che avevo perso tre partite di fila. Ho visto poi che era accaduto nel 2021, ma adesso non ricordo le partite (sorride). È passato molto tempo. Dopo la prima partita cerco semplicemente di allenarmi bene arrivando alla seguente con un po’ più di fiducia rispetto a quella che provavo nella prima partita”.
    “Sono davvero, davvero contento della vittoria di oggi. Battere Rublev, un grande giocatore, ti dà molta fiducia. Ovviamente è un po’ più speciale vincere dopo la sconfitta nella prima partita. È stato davvero, davvero difficile per me. Ho sofferto come livello di gioco negli ultimi mesi, pochi tornei. Giocare questa partita con questa qualità, a questo livello, è stato davvero utile per me per arrivare alla terza. Sono davvero felice di ritrovare questo livello e di rendermi conto che il mio livello è ancora lì, che ho ancora una possibilità in questo torneo”.
    “La chiave oggi? Essere più aggressivo di Rublev. So che è davvero difficile esserlo, tutti conoscono la sua potenza, il suo diritto, i suoi colpi. Ma ce l’ho fatta. Mi sono allenato ieri davvero, bene. Ero concentrato sull’eseguire i miei colpi migliori. In allenamento ho puntato a colpire più forte possibile, spingere tanto sopratutto col diritto”.
    “Preparerò la prossima partita come ho fatto oggi. Cercherò di portare in campo il mio meglio e cercherò di battere Medvedev. L’ultima volta mi ha battuto, giocando ad alto livello. Prenderò gli aspetti positivi e quelli negativi di quella partita e cercherò di giocare nel miglior modo possibile venerdì. Non sto pensando alle vacanze in questo momento. Sto pensando di fare del mio meglio e provare ottenere un posto in semifinale”.
    “Sinner – Djokovic? Sì, l’ho vista. Da grande appassionato di tennis, è stata una delle migliori partite dell’anno. La qualità del tennis era massima. È stata una partita incredibile. Davvero lottata. Penso che a tutti sia piaciuta. Onestamente sarebbe davvero dura se dovessi affrontare Jannik in Italia. Il pubblico sarebbe tutto con lui. Ma chi lo sa. Mi piacerebbe giocare una battaglia contro di lui qua. Ogni partita che giochiamo io e lui è fantastica”.
    “Credo assolutamente che Sinner possa vincere uno Slam nel 2024, non ho dubbi a riguardo. È uno dei ragazzi che sono in grado di vincere uno Slam. Penso che nel 2024 si darà la possibilità di raggiungere il numero 1. Questa è la mia previsione (sorride)”.
    “Outdoor il gioco è più lento. I campi su cui abbiamo giocato quest’anno erano assai più lenti rispetto a questo torneo. Nei campi indoor tutto è più veloce. Per me è un po’ difficile adattare il mio gioco e i miei movimenti durante le partite. Ma tutto può cambiare con un buon allenamento, una buona preparazione. Per quanto mi riguarda, ho trovato un po’ difficile cambiare il mio gioco”.
    “Lo swing americano è stato un buon swing per me, anche se non ho vinto nessun titolo, ho raggiunto la finale contro Novak a Cincinnati, ottima partita, e la semifinale di un Grande Slam agli US Open. Non lo prendo come un fallimento. Probabilmente tutti pensano che io debba vincere ogni titolo o ogni torneo. Penso che sia un errore. Ho avuto delle difficoltà negli ultimi mesi. Probabilmente lo swing asiatico, Shanghai, è uno di quei tornei che non sono stati buoni per me”.
    da Torino,
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Alcaraz batte Rublev, è ancora in corsa alle ATP Finals 2023

    Carlos Alcaraz (foto Getty Images)

    Non brilla come nei momenti più esaltanti della sua giovane e fortunata carriera, ma Carlos Alcaraz si sblocca alle ATP Finals e resta in corsa per le semifinali. Il n.2 del mondo cresce nel corso del match e batte Andrey Rublev nel primo incontro giornaliero del Girone Rosso, 7-5 6-2 lo score dopo 1 ora e 14 minuti di gioco, in quello che è stato il primo confronto in carriera tra i due. L’inizio del match è stato equilibrato, con il servizio a dominare e un tennis in spinta piuttosto monocorde da parte di entrambi. La scossa è arrivata nel rush finale del primo set, al salire della pressione Alcaraz è stato bravo a salire di livello, giocare aggressivo ma con un certo margine di sicurezza, mentre Rublev è andato sotto subendo sia gli affondi del rivale che soprattutto la pressione. Ormai sta diventando una costante negativa per Andrey la difficoltà nel reggere i momenti più duri delle partite contro i migliori avversari, nei quali rischia troppo o va sotto nello scambio senza trovare una difesa propedeutica a ribaltare lo scambio. Al contrario Carlos è stata granitico, quasi perfetto, nei suoi turni di battuta, una costanza e sicurezza che ha dato il via alla crescita della sua prestazione anche in spinta e risposta.
    “Oggi ho tenuto un livello di gioco totalmente diverso” afferma un sereno Carlos a caldo in campo, “non sapevo bene dove mi trovavo ma ho disputato una partita molto migliore e questa vittoria, la mia prima in questo torneo, significa moltissimo per me”.

    Carlos Finding His Mojo @carlosalcaraz secures his first #NittoATPFinals win defeating Rublev 7-5 6-2! pic.twitter.com/MgkARqd6jB
    — Tennis TV (@TennisTV) November 15, 2023

    Il match inizia con un bel ritmo da parte di entrambi, ma anche errori in difesa, il primo che prende il comando alla fine vince il punto. Impressionante l’intensità nella spinta col diritto di Andrey, ma ha molto tempo per colpire, Alcaraz non sempre è profondo nello scambio e non così incisivo in risposta. E se lasci ad Andrey il tempo di comandare e spingere, può diventare molto pericoloso. Carlos inizia a sciogliersi, i suoi drive diventano più profondi, è più vicino alla riga di fondo e l’intensità generale del suo tennis s’impenna. Sul 4 pari ottiene una prima palla break sul 30-40, ma Rublev l’annulla con un gran servizio esterno a 212 km/h.
    Il set finalmente si è acceso. Sul 5 pari 30 pari, Carlos torna “Alcaraz doc”: anticipa a tutta col diritto e sfonda il russo, strappando la seconda palla break della partita. Si salva col servizio Rublev, ma non molla la presa lo spagnolo e con una risposta terrificante ottiene la seconda chance del game. Lo scambio è sulla diagonale di rovescio, Andrey cerca di uscire con un lungo linea colpito con buon equilibrio ma la palla gli esce di poco. È il primo break della partita che manda a servire per il set Alcaraz sul 6-5. Lo spagnolo trova un buonissimo turno di battuta, con un Ace di precisione vola 40-15 a due set point. Basta il primo: servizio esterno e via con un diritto d’attacco di contro balzo, di misura, così profondo nell’angolo che la rimessa per Rublev è proibitiva. 7-5 Alcaraz.
    Questo break spacca l’inerzia del match e fiacca la concentrazione del russo. Infatti Rublev inizia molto male il secondo set, appannato nelle scelte tattiche affretta i tempi e combina alcuni disastri. Cede immediatamente il turno di battuta e si sfoga platealmente tirandosi una serie di racchettate sulla gamba davvero violente (e pericolose…). Alcaraz vola al comando di un break, 1-0 e servizio. Rublev cerca una reazione disperata, spinge più che può ma il controllo non è sempre ottimale, per la troppa foga e la relativa lucidità nell’aggredire la palla al momento giusto. Ne approfitta Carlos, che regala al pubblico anche un passante cross di diritto cadendo letteralmente a terra di una difficoltà notevole. Consolida il vantaggio sul 2-0, ora Alcaraz può fare corsa di testa, una sicurezza che gli permette di rischiare di più in risposta. Il capolavoro Alcaraz lo trova sul 3-1 30 pari, un rovescio lungo linea in allungo, anzi in spaccata, impossibile che pizzica la riga e fa saltare in piedi il pubblico. Rublev annulla col “martello” la palla del doppio break e si salva (2-3). Forte del vantaggio, lo spagnolo è ora molto più sciolto, si concede anche un serve and volley di ottima qualità, chiuso con un tocco di rovescio perfetto. Servendo sotto 2-4, Rublev smarrisce la prima di servizio e subisce l’aggressione in risposta del rivale. Sullo 0-30 Carlos impatta una risposta di rovescio quasi di contro balzo e corre avanti, la palla è nei piedi del rivale, ingestibile. Con un altra risposta sulla linea, vincente, ecco il doppio break per il n.2 al mondo, 5-2. Chiude l’incontro in sicurezza con un solido turno di servizio, al primo match point (vola via la risposta del russo) per il 6-2 conclusivo.
    5 Ace per Alcaraz ma soprattutto uno stratosferico 94% di punti vinti con la prima in campo, segno inequivocabile di come Rublev in risposta non abbia mai inciso, tanto da non ottenere alcuna palla break in tutta la partita. Infatti nei suoi game Carlos ha convinto, un po’ meno in risposta, dove solo dopo il vantaggio è stato la migliore versione di se stesso.
    Adesso Alcaraz è atteso da una super sfida contro Medvedev venerdì, che sarà per lui decisiva per continuare la sua strada nel torneo. Servirà probabilmente un Carlos ancor più offensivo e continuo, ma è parso assolutamente migliore rispetto all’esordio contro Zverev.
    Da Torino,Marco Mazzoni

    [2] Carlos Alcaraz vs [5] Andrey Rublev (non prima ore: 14:30)ATP Nitto ATP Finals Carlos Alcaraz [2]76 Andrey Rublev [5]52 Vincitore: Alcaraz ServizioSvolgimentoSet 2C. Alcaraz5-2 → 6-2A. Rublev 0-15 0-30 0-404-2 → 5-2C. Alcaraz3-2 → 4-2A. Rublev 15-0 30-0 30-15 30-30 30-40 40-40 A-403-1 → 3-2C. Alcaraz 15-0 30-0 40-0 40-152-1 → 3-1A. Rublev 15-0 15-15 30-15 40-152-0 → 2-1C. Alcaraz 0-15 15-15 30-15 40-151-0 → 2-0A. Rublev 15-0 15-15 30-15 ace 40-15 40-30 40-40 40-A0-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1C. Alcaraz 15-0 30-0 30-15 40-15 ace6-5 → 7-5A. Rublev 0-15 15-15 30-15 ace 30-30 30-40 40-40 40-A5-5 → 6-5C. Alcaraz 0-15 15-15 ace 30-15 40-15 40-30 ace4-5 → 5-5A. Rublev 15-0 15-15 30-15 30-30 df 30-40 40-40 A-404-4 → 4-5C. Alcaraz 15-0 30-0 40-03-4 → 4-4A. Rublev3-3 → 3-4C. Alcaraz 15-0 15-15 30-15 40-152-3 → 3-3A. Rublev 15-0 15-15 30-15 40-15 ace ace2-2 → 2-3C. Alcaraz 15-0 30-0 40-0 40-15 ace1-2 → 2-2A. Rublev 15-0 30-0 40-0 40-15 df1-1 → 1-2C. Alcaraz 15-0 30-0 40-0 ace0-1 → 1-1A. Rublev 15-0 15-15 30-15 40-15 40-300-0 → 0-1

    !DOCTYPE html >Statistiche Tennis: Alcaraz vs Rublev

    Statistiche
    🇪🇸 Alcaraz
    🇷🇺 Rublev

    Aces
    5
    4

    Double Faults
    0
    2

    First Serve (%)
    34/47 (72%)
    45/61 (74%)

    1st Serve Points Won
    32/34 (94%)
    28/45 (62%)

    2nd Serve Points Won
    8/13 (62%)
    8/16 (50%)

    Break Points Saved
    0/0 (0%)
    3/6 (50%)

    Service Games Played
    10
    10

    Return Rating
    168
    44

    1st Serve Return Points Won
    17/45 (38%)
    2/34 (6%)

    2nd Serve Return Points Won
    8/16 (50%)
    5/13 (38%)

    Break Points Converted
    3/6 (50%)
    0/0 (0%)

    Return Games Played
    10
    10

    Net Points Won
    10/10 (100%)
    3/7 (43%)

    Winners
    19
    14

    Unforced Errors
    2
    7

    Service Points Won
    40/47 (85%)
    36/61 (59%)

    Return Points Won
    25/61 (41%)
    7/47 (15%)

    Total Points Won
    65/108 (60%)
    43/108 (40%)

    Service Speed
    218 km/h
    214 km/h

    Max Speed
    214 km/h
    132 mph

    1st Serve Average Speed
    195 km/h
    121 mph

    2nd Serve Average Speed
    161 km/h
    100 mph LEGGI TUTTO