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    Carburanti, l'Agcm boccia l'esposizione dei prezzi medi

    I prezzi medi dei carburanti sono di nuovo al centro di numerose discussioni che stanno interessando automobilisti, gestori di pompe e sindacati. Fra scioperi decisi, annullati e poi ripristinati e un aumento vertigionoso della benzina, la situazione sta diventando sempre più preoccupante. In vista della Commissione Attività produttive della Camera sul decreto Trasparenza sui carburanti è intervenuta l’Agcm che”ritiene che non vi sia necessità di introdurre un meccanismo di calcolo e di diffusione di valori di riferimento medi , atteso che appaiono incerti i benefici per i consumatori, a fronte invece di un possibile rischio di riduzione degli stimoli competitivi”.
    A prendere parola è stato Roberto Rustichelli, presidente Agcm, che in audizione alla Commissione Attività produttive della Camera sul decreto Trasparenza sui carburanti, ha detto che “la media aritmetica del prezzo regionale risulta molto poco rappresentativa dell’effettivo contesto competitivo in cui un impianto di distribuzione di carburanti opera”, questo perché “un impianto di distribuzione di carburanti risulta effettivamente in concorrenza soltanto con gli impianti situati a pochi chilometri di distanza”.
    Si cerca un punto di incontro

    “La doppia cartellonistica prevista, al di là dei possibili oneri aggiuntivi per gli esercenti, potrebbe perfino indurre in confusione alcuni consumatori. La diffusione presso gli esercenti di un prezzo medio regionale rischia di ridurre la variabilità di prezzo, in quanto potrebbe essere utilizzata dalle imprese per convergere automaticamente su un ‘prezzo focale”. E poi conclude che l’Agcm “accoglie con favore un ulteriore potenziamento delle misure di visibilità dei prezzi” attraverso “le rilevazioni ministeriali e la diffusione tramite strumenti tradizionali o telematici”.
    Carburanti, i prezzi salgono vertiginosamente: benzina a 1,842 euro/litro LEGGI TUTTO

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    Carburanti, i prezzi salgono vertiginosamente: benzina a 1,842 euro/litro

    Come sempre i dati sono comunicati dai gestori all’Osservatorio prezzi del ministero dello Sviluppo economico ed elaborati dalla Staffetta, con l’ultimo aggiornamento avuto il 22 gennaio 2023. La benzina, in modalità self service, si attesta a 1,842 euro/litro (+16 millesimi, compagnie 1,844, pompe bianche 1,839), mentre al servito arriva a 1,980 euro/litro (+16, compagnie 2,021, pompe bianche 1,898).
    I prezzi
    Passando al diesel, questo in modalità self service registra 1,888 euro/litro (+13, compagnie 1,891, pompe bianche 1,882), mentre sul servito è a 2,026 euro/litro (+13, compagnie 2,068, pompe bianche 1,940). Si continua con il Gpl, sempre al servito, che registra un prezzo di 0,782 euro/litro (invariato, compagnie 0,793, pompe bianche 0,769), mentre il metano (servito) arriva a 2,144 euro/kg (-22, compagnie 2,162, pompe bianche 2,130).
    Sulle autostrade, invece, la verde in modalità self registra un prezzo di 1,922 euro/litro e 2,179 al servito; il gasolio al self è a 1,967 euro/litro e al servito a 2,225 euro/litro, mentre il Gpl è a 0,884 euro/litro e infine il metano a 2,187 euro/kg.
    Sciopero benzinai ridotto a 48 ore: ecco quando LEGGI TUTTO

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    Carburanti: proseguono i ritocchi, aumenta ancora la verde

    Basandoci sempre su quanto rileva Staffetta Quotidiana, Eni ha aumentato di un 1 centesimo al litro i prezzi consigliati di benzina e gasolio. Per IP si segnala un aggiustamento al rialzo di 0,5 cent/litro su entrambi i prodotti, mentre per Tamoil +2 centesimi al litro sulla verde.
    I costi
    Prendendo in considerazione le medie dei prezzi praticati comunicati dai gestori all’Osservatorio prezzi del ministero dello Sviluppo economico ed elaborati dalla Staffetta, la benzina in modalità self service sale a 1,822 euro/litro (+3 millesimi, compagnie a 1,823, pompe bianche 1,821), mentre al servito sale a 1,960 euro/litro . Per quanto riguarda il diesel aumenta fino a 1,872 euro/litro (+2, compagnie a 1,873, pompe bianche 1,870), al servito invece si attesta a 2,010 euro/litro (+2 compagnie a 2,051, pompe bianche 1,928).
    Gpl servito a 0,783 euro/litro (-2, compagnie a 0,794, pompe bianche 0,770), metano servito a 2,186 euro/kg (-19, compagnie a 2,224, pompe bianche 2,154), Gnl 2,625 euro/kg (-5, compagnie 2,665 euro/kg, pompe bianche 2,594 euro/kg). Sulle autostrade, la benzina in modalità self service è a 1,906 euro/litro (servito 2,164), il gasolio self service a 1,953 euro/litro (servito 2,212), il Gpl a 0,885 euro/litro, metano 2,339 euro/kg, il Gnl a 2,742 euro/kg.
    Sciopero benzinai ridotto a 48 ore: ecco quando LEGGI TUTTO

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    Sciopero benzinai ridotto a 48 ore: ecco quando

    Il lungo sciopero proclamato dai benzinai nei giorni scorsi è il risultato di un altrettanto lungo momento di difficoltà. I prezzi del carburante alle stelle, poi la non conferma del taglio sulle accise da parte del Governo e infine le nuove regole che lo stesso Governo ha deciso di applicare che hanno messo ancora più di malumore la categoria. I confronti tra le parti ci sono stati ma non si è arrivati a un punto d’incontro, per questo lo stop della rete carburanti è stato confermato, ma nella vicenda è intervenuta anche l’Autorità garante per gli scioperi guidata da Giuseppe Santoro-Passarelli: ha ritenuto regolare la protesta, ma ha chiesto di ridurne la durata.
    Sciopero più breve
    L’Autorità garante per gli scioperi ha preso atto dello stop annunciato “dalle 19.00 del 24 gennaio 2023 alle 07.00 del 27 gennaio 2023” dai gestori della rete carburanti, ritenendo regolare la formale proclamazione. Allo stesso tempo, però, le associazioni vengono invitate a valutare l’opportunità di ridurre la durata complessiva della chiusura degli impianti “al fine di limitare i disagi a cui, inevitabilmente, andrebbero incontro i cittadini utenti, a fronte di una prolungata chiusura dei distributori di carburante sulla rete ordinaria e autostradale, questa Commissione invita le Associazioni in indirizzo a valutare l’opportunità di ridurre la durata complessiva della chiusura degli impianti”. Non più 60 ore, quindi, ma 48: dalle 19.00 del 24 gennaio alle 07.00 del 27 gennaio 2023.
    Prezzi benzina e Diesel troppo alti? Ecco 5 app che trovano il distributore più economico LEGGI TUTTO

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    Prezzi benzina e Diesel troppo alti? Ecco 5 app che trovano il distributore più economico

    Il Governo sta provando a risolvere il problema studiando nuovi decreti, ma nel frattempo per affrontare il rincaro dei carburanti, gli automobilisti possono affidarsi alla tecnologia, ovvero alle diverse app presenti sugli store di tutti gli smartphone che consentono di trovare i distributori più convenienti e quindi di poter risparmiare sul rifornimento della propria auto. LEGGI TUTTO

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    Caro carburanti: i prezzi medi di benzina e diesel rimangono stabili

    Il taglio delle accise terminato il 31 dicembre non sarà prorogato, almeno quanto affermato finora dalla premier Giorgia Meloni. Intanto sulle strade e sulle autostrade italiane vengono esposti i nuovi prezzi di benzina e gasolio, che non variano poi molto rispetto a quelli osservati la scorsa settimana.
    Sciopero benzinai: i distributori chiudono il 25 e il 26 gennaio
    I prezzi medi
    Secondo i dati registrati ieri 16 gennaio dal Quotidiano Energia e comunicati dai gestori all’Osservaprezzi del Mimit,  il prezzo medio nazionale della benzina in modalità self è intorno a 1,819 euro al litro (1,820 il dato precedente). Il prezzo medio praticato del diesel al self invece, si attesta su 1,869 euro al litro (contro 1,871).
    Al servito i prezzi sono ovviamente più alti: per la benzina il prezzo medio praticato è 1,962 euro al litro (1,961 è il valore precedente), mentre la media del diesel è 2,013 euro al litro (contro 2,011).
    Per quanto riguarda il Gpl, il valore oscilla tra 0,794 e 0,808 euro al litro (0,775 per gli impianti senza logo). Il prezzo medio del metano auto si colloca tra 2,093 e 2,336 (2,201 per le pompe bianche).
    Prezzi benzina e Diesel, Governo pronto alla legge contro le speculazioni LEGGI TUTTO

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    Fa 800 litri di benzina e paga con la carta carburante della Provincia di Reggio Emilia

    Grazie alle carte carburante fornite dalla Provincia di Reggio Emilia, aveva prelevato circa 800 litri di benzina, rifornendo la propria auto e riempiendo decine e decine di taniche. Il tutto, dagli inizi di novembre a oggi, per una serie di rifornimenti naturalmente illegali. E così, un 56enne impiegato dipendende dell’ente pubblico, è stato arrestato per il reato di peculato.
    Sorpreso in flagranza di reato
    Le indagini dei Carabinieri della Compagnia di Castelnovo Monti e della stazione di Ramiseto sono partite dalla segnalazione di movimenti anomali sulle carte elargite dalla Provincia e destinate esclusivamente al rifornimento delle auto dell’ente, non dei dipendenti. Il colpevole del reato è stato sorpreso in flagranza nel pomeriggio dello scorso 30 dicembre proprio mentre faceva benzina, e aveva con sé quattro taniche da 20 litri. Le forze dell’ordine hanno poi ritrovato un’altra decina di taniche piene di gasolio nel suo garage. Secondo le ricostruzioni, dagli inizi di novembre a oggi avrebbe prelevato, con questo metodo, circa 800 litri di benzina. Il 56enne è stato così accusato di peculato e arrestato. Ancora da quantificare il danno provocato alla Provincia di Reggio Emilia, che ai attesta in migliaia di euro.
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    Carburanti: il 31 dicembre termina il taglio delle accise

    Fra i tanti ostacoli che i cittadini hanno dovuto superare in questo 2022 c’è sicuramente quello del caro carburanti. Il costo elevato di benzina e diesel ha avuto una grande ripercussione a livello economico, seppur il taglio delle accise di Giorgia Meloni abbia aiutato parecchio. Ma i tempi degli sconti sono finiti e l’ultimo giorno in cui si potrà usufurire di essi è domani 31 dicembre 2022. La preoccupazione sull’andamento della benzina nell’anno nuovo è alta, considerato che i suoi prezzi erano contenuti proprio grazie al taglio delle accise. 
    Rialzo dei carburanti?
    Il Governo Draghi aveva all’inizio previsto uno sconto di 30 centesimi, arrivato poi a 18 centesimi con l’arrivo del Governo Meloni. Seppur la decisione sullo stop delle accise non sia stata presa di buon grado, è anche vero che i prezzi di benzina e diesel sono scesi considerevolmente. Secondo quanto ha riferito il ministero dell’Ambiente, fra il 19 e il 25 dicembre la verde è arrivata a 1, 625 euro/litro, mentre il diesel a 1,689 euro/litro.
    Prezzi carburanti ancora in calo: benzina ai livelli di giugno 2021 LEGGI TUTTO