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    Aston Martin, dal 2025 arrivano SUV e granturismo elettrici

    I progetti sono ancora a medio termine, retaggio della vecchia proprietà che voleva lanciare con il marchio Lagonda un modello a zero emissioni. Oggi, però, la prima elettrica Aston Martin è appannaggio della nuova proprietà di Lawrence Stroll, intenta a puntare sul marchio Aston per le due novità a partire dal 2025.

    Cruciale nella proposta elettrica è la collaborazione tecnica con Mercedes, a fornire non solo motori termici e ibridi plug-in personalizzati nei prossimi anni, ma anche sistemi elettrici. Quanto sia importante poter fare affidamento su architetture, motori e batterie frutto di un progetto già maturo, oggetto di investimenti e sviluppo, è noto. 
    L’acquisto da parte di Aston Martin vedrà comunque elementi di unicità, nell’assemblaggio previsto presso l’impianto di St. Athan, dove verranno prodotti sia il suv elettrico che una sportiva idealmente accostabile alla DB11 con motore termico. Assetto, design di carrozzeria e interni, dinamica, avranno tutti un’impronta propria.
    Mercedes e Aston Martin: partnership tecnica
    Mercedes ricordiamo come abbia delineato un programma di sviluppo dell’offerta elettrica che vedrà EQS arrivare sul mercato in estate, EQE – grande berlina equiparabile per segmento a Classe E – presentata a settembre, poi il maxi-crossover EQS. L’architettura modulare EVA sarà comune a tutti questi modelli ed è verosimile che venga fornita anche ad Aston Martin.
    Per potenze in gioco, l’elettrico che introdurrà Mercedes avrà potenze anche in eccesso dei 700 cavalli, assolutamente compatibili con una proposta Aston martin che sia granturismo di livello. Secondo quanto anticipato da Lawrence Stroll nel corso di un’intervista al Financial Times, i passi sul progetto elettrico “sportivo” non sono ancora alla fase avanzata di validazione del design, men che meno della sigla, che potrebbe non allinearsi alla storica DB. D’altronde, Aston martin ha chiarito come il futuro resterà imperniato su una sportività con motore termico, elettrificata, fino oltre il 2030. 
    In attesa che arrivi il suv elettrico nel 2025, nei prossimi mesi verrà presentata la versione ibrida plug-in di Aston Martin DBX, con un sistema ricaricabile e l’abbinamento del motore elettrico sulla linea di trazione composta con motore V8 biturbo 4 litri e cambio 9G-Tronic. Sarà lo schema in arrivo in primavera su Mercedes-AMG GT 4 porte 73 S.

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    Volkswagen Trinity, centrali servizi e guida autonoma nell'elettrica in arrivo nel 2026

    Con Trinity parte una nuova era
    Pilastri che verranno riassunti in un progetto che andrà su strada nel 2026, prodotto a Wolsburg. Trinity (in foto un teaser) sarà un modello-emblema di una strategia che porterà, in futuro, ad avere sempre meno varianti di prodotto, una standardizzazione delle componenti hardware molto spinta, più di quanto non accada già. Introdurrà una nuova architettura, la Scalable Systems Platform, un diverso metodo della catena di approvvigionamento e una produzione in fabbrica totalmente connessa.
    In concreto, Volkswagen Trinity porterà su strada una grande berlina con guida autonoma di Livello 2+ e le capacità necessarie per un Livello 4. Andrà “sbloccato”, ovvero, come molte altre funzioni, si potrà acquistare on demand come fosse un servizio aggiuntivo. Resta il nodo delle barriere normative presenti a una guida completamente autonoma che fa a meno dell’intervento del guidatore. 
    ID.Buzz sarà la prima Volkswagen a guida totalmente autonoma
    “In futuro, la configurazione individuale del veicolo non sarà più determinata dall’hardware al momento dell’acquisto. Piuttosto, i clienti potranno integrare funzioni on demand, in qualsiasi momento attraverso l’ecosistema digitale dell’auto”, spiega l’a.d. Ralf Brandstatter. L’auto immaginata come un prodotto incentrato sul software.
    Nuove funzioni, nuovi ricavi
    Questo apre un filone di business da approfondire e monetizzare più di quanto non accada oggi, già con alcune funzioni acquistabili su alcuni modelli. Le opportunità di generare ricavi durante l’utilizzo dell’auto verranno esplorate e interesseranno i servizi, che siano soluzioni di ricarica o funzioni di guida autonoma.
    Sul fronte digital, Volkswagen andrà a portare concretamente su strada i primi esempi del potenziale dello scambio dati con aggiornamenti over-the-air, ogni 12 settimane a partire dall’estate 2021, sui propri modelli ID.
    Gamma ID, in arrivo l’utilitaria a zero emissioni
    Merita un focus la progressione di novità in arrivo, a partire dalla ID.4 GTX, quattro ruote motrici, prevista nella prima metà di quest’anno. Poi sarà la volta di Volkswagen ID.5 nella seconda metà del 2021, dove – in autunno – per il mercato cinese verrà presentata la ID.6 X/Cross, un grande suv elettrico 7 posti. 
    Accelera i tempi e anticipa al 2025, il lancio del progetto di utilitaria elettrica su architettura MEB, una Volkswagen da circa 20 mila euro, che dovrebbe essere quel progetto ID.2 con carrozzeria crossover, recentemente all’attualità dei rumours.
    Modelli termici: pronto un rinnovamento
    E la proposta di auto con motore termico? Brandstatter ha confermato un impegno che vedrà i motori termici ancora presenti nell’offerta Volkswagen, che rinnoverà le famiglie di modelli Golf, Tiguan, T-Roc, Passat e una Tayron attualmente pensata per il mercato cinese ma nei prossimi anni – con una nuova generazione – chiamata a presidiare il segmento D dei suv, dove oggi è Tiguan Allspace la proposta. Versioni termiche che avranno, tutte, una proposta ibrida plug-in, con percorrenze in elettrico fino a 100 km.
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    Volksawagen ID.3 Cabrio: rendering in cerca di consensi

    Un’idea nata per testare il gradimento di pubblico e critica. Al momento risulta essere solo questo la ID.3 Cabrio disegnata da Herbert Diess, ma chissà che in futuro non riesca a vedere la luce all’interno delle fabbriche Volkswagen e a diventare una rivelazione all’interno di un segmento davvero di nicchia. 

    CARROZZERIA IN TRE PORTE
    La prima elettrica su architettura MEB si è presentata come il terzo “pilastro” della storia Volkswagen, dopo il Maggiolino e la Golf. Modelli accomunati da una proposta scoperta, che potrebbe arrivare anche sulla ID.3.
    I piani di ampliamento della gamma elettrica sono ben delineati nei passi futuri e certi: si farà il suv di segmento D, si farà la berlina business, così come il multispazio ID.Buzz. Una ID.3 cabrio è immaginata dai rendering con la naturale modifica della carrozzeria in tre porte e un volume posteriore ridisegnato, che per certi versi rievoca la Golf cabrio prima serie nel trattamento della carrozzeria tra fari e cover della capote in tessuto. LEGGI TUTTO

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    Ioniq 5, il cuore elettrico di Hyundai

    Costruire un’auto elettrica già pensando di dover realizzare una vettura a zero emissioni può fare la differenza, come nel caso di Ioniq 5. Hyundai traduce il Concept 45 in un crossover di medie dimensioni, ovvero la prima vettura del marchio dedicato alle auto a batteria. Lo stile del design, tutto geometrie e spigoli vivi, si ispira alla Hyundai Pony degli anni Settanta.

    Nasce auto elettrica, Ioniq 5, perché su architettura e-GMP, altra “prima volta” per la base modulare sulla quale vedremo realizzate anche Ioniq 6 e Ioniq 7, prossimi passi del brand, rispettivamente una berlina e un grande suv.
    Conta dire subito delle dimensioni di Ioniq 5, perché spiegano bene cosa voglia dire poter fare affidamento su un’architettura elettrica nativa e giocare con le libertà concesse dal diverso posizionamento della meccanica. In 4,63 metri di lunghezza si registrano ben 3 metri di passo, valore da maxi-suv, di fatto.
    Nel bagagliaio ci sarà spazio per 531 litri di volume, ai quali sommare 57 litri del vano anteriore sulla due ruote motrici e 24 litri su Ioniq 4WD con motore anche anteriore. In larghezza il crossover dichiara 1,89 metri e in altezza i 160 centimetri danno un’idea chiara della prospettiva di guida. Alta e da un abitacolo che è il vero punto centrale della “5”.

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    Ioniq 5, la nuova elettrica di Hyundai

    L’abitacolo
    Lo è per le soluzioni con le quali sfrutta al meglio il pavimento piatto, quindi la Universal Island: in assenza del tunnel, il poggiabraccio è tutt’uno con un elemento a U, scorrevole longitudinalmente per 14 centimetri. L’escursione rende anche possibile per il passeggero o il guidatore scendere dal lato opposto, senza particolari difficoltà.
    Degli interni serve dire di sedili anteriori reclinabili e con supporto per le gambe in grado di realizzare una sorta di chaise longue. Ancora, detto dei materiali eco-sostenibili impiegati per i rivestimenti (filati vegetali, lana, ecopelle, tessuti ottenuti da plastica PET riciclata), i sedili posteriori scorrono longitudinalmente per 13,5 centimetri e hanno una presa di ricarica dedicata.
    Sistema Vehicle to Load
    Si tratta della prima delle due prese del sistema Vehicle to Load, grazie al quale si possono ricaricare dispositivi con 3,6 kW di potenza disponibile. Alla presa posizionata sotto i sedili posteriori, in funzione a veicolo acceso, si abbina una presa esterna, nello sportellino di ricarica, utilizzabile anche a Ioniq 5 spenta.
    Uscita prevista nella prima parte del 2021
    L’energia arriva da due specifiche di pacco batteria, con le quali il modello si presenterà sul mercato con un’uscita di Ioniq 5 programmata nella prima metà del 2021. La batteria da 58 kWh è abbinabile al motore da 170 cavalli e 350 Nm oppure allo schema con due motori, per 235 cavalli e 605 Nm: cambia la prontezza in accelerazione, 8”5 contro 6”1 sullo zero-cento, non la velocità massima: 185 km/h per tutte le versioni di Ioniq 5.
    L’alternativa della batteria da 72,6 kWh ripete la medesima offerta, due ruote motrici e 217 cavalli (stessa coppia della 58 kWh) o quattro ruote motrici (fino a 1.600 kg rimorchiabili) e due motori elettrici per 306 cavalli (605 Nm). Il top di gamma accelera in 5”2, dove Ioniq 5 217 cv impiega 7”4 e raggiunge un’autonomia di marcia dichiarata in 470 km. Il prezzo di Ioniq 5 non è stato ancora diffuso.

    Ricarica ultrarapida
    L’architettura e-GMP, oltre alle quote dimensionali ottimizzate per l’elettrico, si caratterizza per una dualità di tensione di ricarica, a 400 o 800 volt, che rende possibile accedere a postazioni ultrarapide fino a 350 kW, dalle quali ricaricare in 18 minuti il livello della batteria dal 10 all’80% e, in 5 minuti, l’energia necessaria per percorrere 100 km. Una rete di ricarica che vede Hyundai parte del consorzio Ionity, con oltre 200 mila punti disseminati in tutta Europa e rappresentati sulla app Charge myHyundai come sul navigatore connesso dell’infotainment.
    Scambio di dati via cloud per le previsioni del traffico
    Si torna così all’interno della Ioniq 5 per dire del pannello da 12 pollici touch abbinato alla strumentazione da 12 pollici e head up display con realtà aumentata. Tra i servizi connessi, già introdotti da Hyundai, il Connected Routing utilizza lo scambio dati via cloud per previsioni ottimizzate circa le condizioni di traffico, mentre la navigazione Last Mile accompagna il guidatore anche una volta giù dall’auto, fino alla destinazione.
    Ioniq con il crossover 5 offre anche la soluzione di un tetto a pannelli solari, la cui energia è d’aiuto per supportare la carica del pacco batterie. Sul fronte degli Adas, va segnalato un sistema di assistenza di Livello 2 in autostrada, l’Highway Driving 2 è in grado anche di assistere il guidatore nelle fasi di cambio corsia, oltre all’ordinario mantenimento della velocità e della traiettoria all’interno della corsia.

    Il look
    Del design esterno di Ioniq 5 va detto, ancora, dell’evoluzione dei fari pixel led, presenti tanto sulla fascia anteriore in forma di luci diurne che al posteriore. Proporzioni bilanciate, quelle del crossover, che ha nelle maniglie a filo con la carrozzeria, nel montante posteriore inclinato a 45 gradi (altra cifra evocativa del Concept 45) e nelle protezioni in plastica silver i particolari di spicco, insieme a grandi cerchi da 20 pollici. LEGGI TUTTO

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    Audi e-tron quattro GT e RS: prezzo, caratteristiche e una versione speciale

    Numeri e prestazioni di Audie-tron GT non hanno nulla da invidiare alle sorelle di altri Marchi, tanto meno nelle versioni RS e-tron GT – al top della categoria granturismo elettrica, la cui uscita è in previsione per maggio – e Audi e-tron GT quattro. Tuttavia, ora ne conosciamo anche il prezzo, oltre a quello della versione Editionn One disponibile con sovrapprezzo di 39.500 euro e abbinabile anche con versione RS. 

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    Nuova Audi e-tron GT e Audi e-tron RS GT

    CRUISE CONTROL ADATTIVO
    È il surplus su un prezzo di Audi RS e-tron GT fissato in 149.800 euro, caratterizzata non solo dalla potenza del sistema con due motori elettrica da 646 cavalli, ma da tutta una serie di dotazioni standard, che passano dal pacchetto Tour degli Adas, automazione di Livello 2 con il cruise control adattivo e il mantenimento di corsia, il Turn Assist anticollisione durante le manovre di svolta, il Collision Avoidance Assist a supporto nelle manovre di aggiramento di un ostacolo.
    Ancora, di serie offre le sospensioni pneumatiche adattive, anziché i semplici ammortizzatori a controllo elettronico di e-tron GT quattro, il differenziale posteriore autobloccante e i freni Carbid.

    INFOTAINMENT AL TOP
    Si posiziona a 107.800 euro, invece, Audi e-tron GT quattro, da 530 cavalli. In comune con la proposta RS ha il clima a tre zone con pompa di calore e riscaldamento a veicolo spento. La componente multimediale è speculare, gli interni di Audi e-tron GT ospitano il Virtual Cockpit da 12,3 pollici e infotainment da 10,1 completo di navigatore e servizi Audi Connect gratuiti per 3 anni: Navigazione & Infotainment, Emergency Call & Service, Remote & Control, fanno parte della dotazione base.
    Sfoglia il listino Audi su Auto.it: tutti i modelli sul mercato
    Così come le soluzioni di ricarica del caricatore di bordo da 22 kW in corrente alternata, il caricatore domestico e-tron Comfort con potenza fino a 11 kW, nonché la duplice presa per la ricarica a corrente continua fino a 270 kW. LEGGI TUTTO