Pierre Gasly, classe 1996, francese e attuale pilota della scuderia AlphaTauri insieme al compagno Yuki Tsunoda, ha iniziato la sua carriera in F1 nel 2017 nell’allora chiamata Toro Rosso, passando due anni dopo in Red Bull per poi tornare alle origini fino al presente.
Iniziò alla grande, riuscendo a garantire al suo team piazzamenti e punti preziosi che gli valsero la promozione in Red Bull. Ma qui le cose non furono facili per lui. Il feeling giusto con la macchina tardò ad arrivare, e dopo aver collezionato piazzamenti opposti rispetto all’attuale campione del mondo, Max Verstappen, venne “retrocesso” nuovamente alla Toro Rosso nel corso della pausa estiva del 2019; al suo posto fu ingaggiato Alexander Albon. Il francese non perse la motivazione e tornò a regalare a se stesso e alla sua scuderia risultati positivi fino alla sua prima vittoria del 2020 a Monza. Ovviamente il suo contratto venne rinnovato.
Ad oggi ne ha uno valido con AlphaTauri per il 2023, ma qualcosa dietro le quinte sembra muoversi. Helmut Marko ha reso noto che la scuderia francese Alpine, dopo la firma di Fernando Alonso con Aston Martin e Oscar Piastri con McLaren, sembrerebbe interessata al pilota: Red Bull sarebbe pronta a cedere Gasly solo e quando saranno soddisfatte tutte le condizioni da loro presentate. Nel frattempo l’ex Team Renault ha intenzione di testare qualche pilota in queste settimane per avere un valido ingaggio per la prossima stagione. Per Pierre sarebbe fantastico correre in un team francese e al fianco di un suo connazionale Esteban Ocon, sempre stando alle parole del consulente Red Bull, ma qualora il contratto dovesse essere revocato, chi potrebbe essere a sostituire Gasly?
Probabilmente non Mick Schumacher, in quanto pilota legato alla Ferrari, anche se ci potrebbero essere le condizioni di un “divorzio” dalla Ferrari Driver Academy (FDA). Un nome che negli ultimi giorni si era fatto strada nelle trattative è Colton Herta, americano. La F1 sta acquistando sempre più popolarità nel nuovo continente e questo sicuramente avrebbe portato ancora più visibilità allo sport. E’ però notizia delle ultime ore che in assenza della Superlicenza FIA non è possibile vedere il pilota americano seduto su una vettura di F1.
A questo punto la partenza di Gasly rimane dubbia, ma una cosa è certa: la sua crescita come pilota continuerà e mantenendo la determinazione che lo spinge non tarderemo a vederlo nuovamente sul gradino più alto del podio.
Fonte: https://www.circusf1.com/2022/09/f1-cosa-ha-in-serbo-il-futuro-per-pierre-gasly.php