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    F1, Ricciardo torna ad Austin: “Non vedo l’ora di provare la pista”

    ROMA – In questo settimana ad Austin andrà in scena il Gran Premio degli Stati Uniti 2023 di Formula 1 e, anche se dal punto di vista dei titoli, non ha più nulla da dire, offrirà diversi interessanti spunti. Tra questi c’è il ritorno in pista di Daniel Ricciardo dopo un lungo stop a causa di un infortunio alla mano. Il pilota australiano, dunque, tornerà alla guida della sua AlphaTauri e scalzerà il giovane Liam Lawson, che lo ha sostituito degnamente nelle ultime gare. Ricciardo è apparso in buona forma fisica, ma ora dovrà dimostrare il suo livello sul tracciato statunitense.
    Ricciardo: “Bello tornare”
    Il pilota dell’AlphaTauri, Danilel Ricciardo, dopo l’annuncio della sua partecipazione al Gran Premio degli Stati Uniti, ha raccontato le proprie sensazioni ai media esteri: “E’ bello essere tornato, la mano va meglio ed ho valutato le mie condizioni al simulatore. In generale posso dire di avere una buona forma fisica, soprattutto perché ho continuato ad allenarmi. La pista di Austin mi è sempre piaciuta e non vedo l’ora di provarla in pista persona. E’ un circuito molto particolare, ti mette a dura prova, ma credo che questo mi piaccia. Ci sono alcune curve particolari che rendono il tracciato eccezionale“. LEGGI TUTTO

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    F1: AlphaTauri conferma Ricciardo e Tsunoda per il 2024

    SUZUKA – L’AlphaTauri ha deciso: Yuki Tsunoda e Daniel Ricciardo saranno i due piloti titolari per il Mondiale 2024 di Formula 1. Il team faentino, che ad agosto ha ‘rimosso’ Nyck de Vries per far spazio all’australiano, ha deciso di confermare quest’ultimo anche per il prossimo anno, come annunciato nel Gran Premio del Giappone. “Non vedo l’ora di guidare nuovamente al fianco di Yuki l’anno prossimo e di proseguire questa avventura con la Scuderia AlphaTauri – ha detto Ricciardo -. Vista l’evoluzione che stiamo vivendo e gli ambiziosi progetti per il futuro, è un periodo entusiasmante per noi. Stiamo costruendo qualcosa di grande ed è una sensazione fantastica. Abbiamo una lunga strada davanti, ma la direzione presa è promettente. Avanti con il 2024”.
    Le parole di Tsunoda
    “Sono impaziente di intensificare la mia collaborazione con il team e con Daniel – ha commentato con entusiasmo Tsunoda -. Naturalmente, farò del mio meglio per tutta la stagione in corso e anche in futuro, mirando a evolvermi come pilota. Ringrazio profondamente Red Bull e Honda per aver sempre creduto in me e per il loro costante sostegno. Sono davvero felice e riconoscente di poter continuare questo sodalizio”. LEGGI TUTTO

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    F1, Tsunoda e Ricciardo confermati in AlphaTauri nel 2024

    La Scuderia AlphaTauri ha annunciato oggi in Giappone la sua formazione ufficiale di piloti per la stagione 2024: Yuki Tsunoda e Daniel Ricciardo proseguiranno il loro impegno in pista per il team di Faenza. Liam Lawson, attualmente in lizza per il titolo nella Super Formula giapponese e pilota della Scuderia AlphaTauri, manterrà il suo ruolo di pilota di riserva per entrambi i team Red Bull. Si concentrerà sul lavoro di test, sulle sessioni di simulatore e sull’attività di sviluppo, presenziando a tutte le gare.

    Yuki Tsunoda
    “Con grande entusiasmo annuncio che proseguirò il mio percorso con la Scuderia AlphaTauri nella stagione 2024 di Formula 1″, ha affermato Yuki Tsunoda che poi ha anche aggiunto: “Sono impaziente di intensificare la mia collaborazione con il team e con Daniel. Naturalmente, farò del mio meglio per tutta la stagione in corso e anche in futuro, mirando a evolvermi come pilota. Ringrazio profondamente Red Bull e Honda per aver sempre creduto in me e per il loro costante sostegno. Sono davvero felice e riconoscente di poter continuare questo sodalizio”.
    Daniel Ricciardo
    Confermando il suo impegno con la squadra, Daniel Ricciardo ha commentato: “Non vedo l’ora di guidare nuovamente al fianco di Yuki l’anno prossimo e di proseguire questa avventura con la Scuderia AlphaTauri. Vista l’evoluzione che stiamo vivendo e gli ambiziosi progetti per il futuro, è un periodo entusiasmante per noi. Stiamo costruendo qualcosa di grande ed è una sensazione fantastica. Abbiamo una lunga strada davanti, ma la direzione presa è promettente. Avanti con il 2024”.

    Franz Tost
    “L’anno prossimo vedrà un regolamento tecnico sostanzialmente immutato”, ha detto Franz Tost, Team Principal della Scuderia AlphaTauri che poi ha anche aggiunto: “Di conseguenza, ha senso perseguire la continuità anche nella scelta dei piloti. Sono veramente contento della crescita che Yuki ha dimostrato in questi due anni e mezzo con noi; e con la vasta esperienza di Daniel in pista, siamo certi di avere una delle accoppiate più competitive del 2024. Peter (Bayer) e Laurent (Mekies) possono contare su una line-up solida per iniziare al meglio la nuova stagione. Per quanto concerne Liam, che ha già dimostrato grande talento, svolgerà un ruolo chiave nello sviluppo in qualità di terzo pilota e sono convinto che ben presto si farà spazio in Formula Uno”.
    Mario Miyakawa, manager di Tsunoda LEGGI TUTTO

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    AlphaTauri, clamoroso dalla Svizzera: il team potrebbe chiamarsi Adidas

    ROMA – In questa stagione di Formula 1 una delle delusioni più grandi è sempra ombra di dubbio l’AlphaTauri, che non sta raccogliendo i frutti sperati. Il team che nel 2020 prese il posto della Toro Rosso a livello di denominazione ha avuto un rendimento altalenante, che è anche costato il posto a Nick De Vries, sostituito da Daniel Ricciardo. L’australiano attualmente è infortunato e per questo motivo è stato temporaneamente rimpiazzato da un ottimo Liam Lawson, che ha Singapore ha raccolto i suoi primi punti. Ora per l’AlphaTauri, però, potrebbe esserci un nuovo cambiamento.
    AlphaTauri diventa Adidas?
    L’AlphaTauri, per volere del consigliere della Red Bull Helmut Marko, sarebbe pronta ad una totale rivoluzione. Oltre ai membri all’interno del team e forse ai piloti, stando a quanto riportato dal sito svizzero Blick il team di Faenza potrebbe cambiare nuovamente nome e sponsor, arrivando addirittura a chiamarsi Adidas a partire dalla stagione 2024. Negli scorsi mesi erano emerse indiscrezioni che vedevano in Hugo Boss il nuovo nome dell’AlphaTauri, ma poi era arrivata anche la smentita di Bayer. LEGGI TUTTO

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    Clamoroso in F1, Adidas diventa scuderia al posto dell’Alphatauri?

    ROMA – L’AlphaTauri in questa stagione sembra aver fatto un notevole passo indietro rispetto ai fasti di qualche anno fa, quando riuscì anche a salire sul podio con Pierre Gasly. La scuderia di Faenza, infatti, non sta raccogliendo i risultati sperati e, dopo il cambio di nome avvenuto nel 2020 lasciando il marchio Toro Rosso, potrebbe essere pronta ad nuovo cambiamento. Stando a quanto riportato dal portale svizzero Blick, infatti, l’AlphaTauri sarebbe pronta a cambiare sponsor e nome diventando clamorosamente Adidas, il famoso marchio di abbigliamento sportivo che entrerebbe a far parte del circus dal 2024. LEGGI TUTTO

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    Ricciardo ko, frattura al polso: sostituzione Alphatauri in Olanda

    “Durante la seconda sessione di prove libere di Zandvoort Daniele Ricciardo è stato vittima di un incidente ed ha colpito la barriera in Curva 3, così è stato portato all’ospedale locale per ulteriori accertamenti. Una radiografia ha confermato una frattura al metacarpo della mano sinistra e questo infortunio non gli permetterà di proseguire nelle sue attività. Pertanto, sarà sostituito dal pilota di riserva del team, Liam Lawson, per il resto del fine settimana. Il team augura a Daniel una pronta guarigione”. Questo il comunicato ufficiale dell’AlphaTauri, che ha annunciato l’assenza di Daniel Ricciardo nel Gran Premio d’Olanda a causa di un infortunio; al suo posto ci sarà Liam Lawson. LEGGI TUTTO

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    F1, Ricciardo ko: frattura del polso. In Olanda AlphaTauri schiera Lawson

    L’AlphaTauri ha fornito aggiornamenti sulle condizioni di Daniel Ricciardo, annunciando che l’australiano sarà sostituito da Liam Lawson in occasione del Gran Premio d’Olanda 2023 di Formula 1: “Nell’incidente di Zandvoort, durante la seconda sessione di prove libere, Daniele Ricciardo ha colpito la barriera in Curva 3 ed è stato portato all’ospedale locale per ulteriori accertamenti. Una radiografia ha confermato una frattura al metacarpo della mano sinistra e questo infortunio non gli permetterà di proseguire nelle sue attività. Pertanto, sarà sostituito dal pilota di riserva del team, Liam Lawson, per il resto del fine settimana. Il team augura a Daniel una pronta guarigione”. LEGGI TUTTO

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    F1, Le pagelle di metà stagione: Red Bull quasi perfetta, Ferrari deludente

    MIAMI, FLORIDA – MAY 07: Race winner Max Verstappen of the Netherlands and Oracle Red Bull Racing celebrates on the podium during the F1 Grand Prix of Miami at Miami International Autodrome on May 07, 2023 in Miami, Florida. (Photo by Mark Thompson/Getty Images) // Getty Images

    Siamo nel pieno del cosiddetto summer shutdown, le due settimane imposte dal regolamento in cui le squadre chiudono le porte delle loro aziende per la pausa estiva. È il tempo dei primi bilanci, in cui i vertici dei team, inseguitori in primis, si focalizzano sulle migliorie da apportare al rientro, sia in ottica campionato, ma anche e soprattutto pensando alla stagione ventura. Proviamo dunque a dare una valutazione a ciò che ha raccontato la pista in questi primi dodici round stagionali.
    Red Bull: 9.5
    Dal momento che la squadra è in lizza per battere numerosi record e le gare in programma lo consentono eccome, il 10 ce lo teniamo per la fine della stagione. C’è poi il neo legato a Sergio Perez, che dopo un inizio infiammante di mondiale, è finito nell’ombra dopo il sorpasso di Verstappen a Miami. Nei round di Budapest e Spa il messicano sembra aver ritrovato la quadra per compiere ciò che gli chiede la squadra. Dall’altro lato del box risiede sul trono la perfezione in formato pilota. Il 2023 di Verstappen è iniziato e sta proseguendo nel segno di un solo ordine: dominare. Super Max si è mostrato perfetto in ogni condizione a bordo di una monoposto altrettanto impeccabile. Impossibile dividere in percentuale i meriti della RB19 e di Verstappen, quel che è certo è che il due (quasi tre) volte campione del mondo olandese, mostra una confidenza tale da far sembrare che stia guidando nel salotto di casa.
    Mercedes: 6
    2023 Hungarian Grand Prix, Friday – LAT ImagesQuello che ha mostrato la stella a tre punte nella prima metà del mondiale non è lo scenario che si prefigurava Toto Wolff nella scorsa pausa invernale. La Mercedes merita comunque la sufficienza dal momento che sembra poter avere la continuità necessaria per chiudere il campionato alle spalle dei dominatori incontrastati di casa Red Bull. Una sufficienza che vogliamo assegnare anche per l’ammissione di colpe da parte della stessa squadra, nei confronti della filosofia zero-sidepod, rivelatasi fallimentare. Come ha però ammesso lo stesso Toto, il team andrà in vacanza non senza grattacapi. A Spa è riemerso il problema del bouncing, che ha condizionato le prestazioni dell’ultimo anno e mezzo e che si pensava fosse arginato.
    Aston Martin: 8
    La scuderia di Lawrence Stroll è stata protagonista di uno degli step in avanti più importanti degli ultimi anni. Nel 2022 il team aveva chiuso come settima forza, beffato al fotofinish dall’Alfa Romeo. Per due terzi della prima parte di campionato l’Aston ha espresso performance da seconda forza e i sei podi di Fernando Alonso sono qui a dimostrarlo. Il pilota asturiano si è finalmente trovato nella realtà che cercava da tempo. Una vettura competitiva per chiudere a podio e che permettesse di mostrare costantemente la grinta e lo spirito combattivo di un 42enne più giovane che mai. Il voto potrebbe essere ancor più importante, se non fosse che gli aggiornamenti portati dal Canada in poi non stanno dando gli effetti desiderati. Mercedes e Ferrari hanno recuperato il gap che era emerso ad inizio anno, con la McLaren che si è aggiunta alla mischia.

    Ferrari: 4.5
    La presentazione in pompa magna con tanto di audace shakedown in mondovisione aveva creato non poche aspettative sulla stagione della rossa. Ma si sa, l’amore non è sempre rose e fiori e la decisione di presentare la monoposto a San Valentino è stata tutt’altro che benaugurante. L’obiettivo era quello di invertire la tendenza rispetto ad un 2022 non così brillante. A valle della prima metà di questa stagione, sono parecchi i tifosi che rimpiangono una F1-75 che aveva comunque ottenuto quattro vittorie stagionali. Le speranze del 2023 si erano già affievolite nella notte del Bahrain, per poi spegnersi del tutto nelle tappe immediatamente successive. Con la SF-23, Charles Leclerc e Carlos Sainz hanno raccolto complessivamente 123 punti in meno rispetto a quanto avevano ottenuto nella passata stagione dopo dodici GP. Se da un lato bisogna inchinarsi al lavoro eccellente che è stato compiuto a Milton Keynes, dall’altro bisogna riconoscere come tre podi in dodici gare rendano il bilancio più pesante di una leggera insufficienza.
    McLaren: 7
    Andrea Stella, Team Principal, McLarenUna valutazione che è quasi una media fra un inizio di stagione disastroso e un successivo miglioramento nel segno dell’eccellenza. Andrea Stella lo aveva professato in sede di presentazione a febbraio. La pazienza era il fattore chiave che aveva richiamato il neo team principal della scuderia di Woking. Hard work always pays off. Una frase che inquadra perfettamente il percorso compiuto finora dalla McLaren. Nelle prime gare la squadra in più occasioni è stata l’ultima forza della griglia. Gli aggiornamenti sopraggiunti fra Spielberg e Silverstone hanno regalato a Norris e Piastri un netto cambio di marcia. I risultati parlano chiaro: tre piazzamenti consecutivi a podio (fra GP e sprint) negli ultimi tre weekend prima della pausa. Una vettura che ha permesso anche l’esplosione del talento di Oscar Piastri. Il rookie australiano ha iniziato ad esprimere anche in F1 ciò che aveva prepotentemente mostrato nelle categorie propedeutiche. Gli ingredienti per un futuro roseo ci sono eccome.
    Alpine: 5
    Lo step in avanti compiuto dalla McLaren, ha relegato la scuderia transalpina in quella che profanamente possiamo identificare come “la terra di nessuno”. Un livello complessivamente più importante rispetto alle scuderie di terza fascia, ma non sufficiente per competere con il pacchetto di squadre che stanno dando una chiave di lettura alternativa al dominio Red Bull. Nei primi dodici appuntamenti sono arrivati un paio di lampi da parte dall’Alpine. Al sempre prestigioso podio di Monaco conquistato da Esteban Ocon, si è aggiunto il terzo posto di Pierre Gasly nella sprint di Spa, che ha una valenza simbolica anche più importante. Infatti ciò che lascia numerose incognite è la situazione al di fuori della pista. I dissapori che erano emersi nei mesi scorsi ai piani alti dell’equipe, sono esplosi proprio nel corso del fine settimana belga, con l’appiedamento di Otmar Szafnauer, Alan Permane e Pat Fry. Molti fra gli addetti ai lavori si sono chiesti il perché del comunicare dei licenziamenti a weekend di gara in corso, ma ciò riassume forse come il clima in casa Alpine sia tutt’altro che sereno.
    Williams: 6
    Il fatto che seguendo l’ordine dell’attuale classifica costruttori siamo arrivati a parlare delle Williams è sintomo del buon lavoro della squadra inglese. Dopo stagioni buie o quasi, James Vowles sembra aver impresso al team una piega positiva in ottica futura. In più occasioni la Williams ha dimostrato di poter dire la sua soprattutto in qualifica, ampliando le opportunità per conquistare i punti alla domenica. Uno dei jolly di questa prima parte di stagione della squadra è stato finora un brillante Alexander Albon. Il Thailandese gara dopo gara sta costruendo una confidenza sempre più solida con la vettura, un fattore che è valso finora quattro apparizioni in Q3 e tre chiusure a punti. A farne le spese è forse un Logan Sargeant che non sta disputando un buon anno di esordio. Il rookie statunitense è chiamato ad un’inversione di tendenza al rientro delle vacanze.
    Haas: 4.5
    Una prima parte di stagione lontana dai riflettori da parte della scuderia capitanata da Guenther Steiner. Seppur si siano presentate poche occasioni all’orizzonte, la squadra ha finora concretizzato poco. La velocità che si è vista a tratti sul fronte del giro secco, non è si rispecchiata nel passo gara. A farne le spese i due piloti, che spesso si sono dovuti arrendere alla concorrenza, pur senza aver commesso particolari sbavature o errori. Il duo Hulkenberg-Magnussen resta quello più adatto ad una squadra che necessita di piloti con un bagaglio tale da fornire le informazioni giuste per progredire. Un progresso che dal punto di vista tecnico finora non si è visto. Gli aggiornamenti portati in pista non hanno soddisfatto le aspettative della squadra.
    Alfa Romeo: 4
    Sicuramente non ci si aspettavano prestazioni di primo pelo, ma il fil rouge della prima metà di campionato dell’Alfa Romeo è stato tutt’altro che positivo. Soltanto nove punti conquistati in dodici gare, quattro dei quali sono arrivati nella gara d’apertura in Bahrain. Lo scorso anno i punti dopo 12 GP erano 51, salvo poi una brusca frenata nella seconda metà dell’anno. Una monoposto che ha messo in difficoltà anche un pilota di esperienza come Valtteri Bottas. Il finlandese sta faticando non poco a trovare la confidenza con la C43. Bottas da questo punto di vista sta pagando anche nel confronto con il compagno di squadra di Guanyu Zhou, che ha mostrato qualche lampo in più, seppur isolato. Un esempio è stato il weekend di Budapest, dove il cinese ha però vanificato un’ottima qualifica con un errore al via. Un’occasione mancata che avrebbe potuto portare una boccata d’aria fresca al team, quantomeno in termini di punti.
    AlphaTauri: 5
    Le difficoltà di comprensione della monoposto che spesso avevano accusato i piloti nella scorsa stagione, si sono riflesse anche in questa prima metà di campionato. Se la AT04 non ha dato finora l’impressione di poter imprimere un cambio di passo alla stagione del team faentino, non si può dire lo stesso sul fronte piloti. Nonostante una competitività che non può essere sufficiente, Yuki Tsunoda ha comunque avuto la possibilità di mostrare qualche bagliore in pista. Il giapponese ha agilmente messo alle sue spalle l’ormai ex compagno di squadra Nyck De Vries e si prepara ad affrontare l’esame del confronto con Daniel Ricciardo. La bocciatura di De Vries, per quanto figlia della severa politica Red Bull, potrebbe rivelarsi una scelta giusta anche in ottica futura. L’esperienza dell’australiano è ciò di cui il team ha bisogno sul fronte dei feedback per gli sviluppi. LEGGI TUTTO