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    F1, McLaren e Mercedes alleate in pista contro Red Bull

    I team McLaren e Mercedes con i loro quattro piloti saranno alleati in pista, nelle ultime 12 gara del mondiale F1 2024. Obiettivo? Recuperare punti sulla Red Bull che ha un’unica punta, Max Verstappen.2024 British Grand Prix, Sunday – LAT Images – credit: Mercedes-AMG Petronas Motorsport media

    Il Gran Premio di Gran Bretagna a Silverstone ha rappresentato il giro di boa del Campionato 2024 di Formula 1. Da marzo ad oggi si sono infatti disputate 12 gare e altrettante ne mancano per completare il mondiale più lungo della storia del Circus.
    La prima parte della stagione aveva visto il dominio incontrastato del team Red Bull, con tre doppiette nelle prime 4 gare. Per contro, negli ultimi 4 Gp, il team campione del mondo in carica, ha raccolto “solo” 97 punti, quasi tutti grazie a Verstappen. Meglio degli austriaci hanno fatto sia McLaren (111 punti) che Mercedes (125). Per la cronaca, la Ferrari, che attualmente occupa la seconda posizione nella classifica mondiale costruttori, ha totalizzato solo 50 punti.
    Guardando ai punti in classifica, Red Bull è davanti a tutti con 373 punti. Di questi, ben 255 sono stati conquistati da Verstappen. Dietro al team austriaco, troviamo nell’ordine Ferrari (-71), McLaren (-78) e Mercedes (-152).
    Stando a quanto abbiamo raccolto da Silverstone, tra Toto Wolff e Andrea Stella ci sarebbe un tentativo di ralizzare una sorta di “alleanza” in pista per provare a recuperare sempre più punti al team rivale nei prossimi 6/8 Gran Premi per poi sferrare l’attacco finale al mondiale costruttori nell’ultima parte del campionato 4/6.
    McLaren e Mercedes, come abbiamo visto nelle ultime gare, hanno un gran vantaggio, potendo giocare con due punte (piloti), a differenza di Red Bull che pare essere rimasta con una sola punta, anche se fortissima!

    Sia in qualifica che in gara, Verstappen si troverebbe “accerchiato” da Lando Norris, Oscar Piastri, Lewis Hamilton e George Russell che sarebbero pronti a rispettarsi tra loro un po’ di più per pensare al mondiale costruttori dei loro team.
    Come tutte le “strategie“, anche questa non sarà facilmente attuabile e, al primo screzio, potrebbe anche far saltare il banco. Vedremo, i buoni propositi di Toto e Andrea ci sono. Stiamo a vedere le prossime gare, Ungheria e Belgio, i due Gp prima della pausa estiva e, a valle di questi, tireremo le prime somme di questa “alleanza” anglo-tedesca. LEGGI TUTTO

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    F1, Le novità tecniche della Red Bull viste a Silverstone [ FOTO ]

    Le novità tecniche che la Red Bull ha portato a Silverstone potrebbero dare una seria svolta al mondiale. Un allungo di Max Verstappen e del team austriaco in questa fase del mondiale, potrebbe rivelarsi fondamentale in ottica campionato.ORRB Silverstone Livery 24 captured in Salzburg, Austria on June 11, 2024 for the Stop 12 of the FIA World Championship in Silverstone, United Kingdom on 6th and 7th of July, 2024 // Getty Images / Red Bull Content Pool // SI202407020527 // Usage for editorial use only //In occasione del Gran Premio di Gran Bretagna, la Red Bull ha portato in pista una versione rivista della sua monoposto. Come evidenziato anche dal comunicato FIA, il team austriaco ha modificato il fondo della sua RB20 in prossimità del marciapiede e nella zona bassa, più vicina all’ingresso delle pance.

    Le novità tecniche in casa Red Bull pare siano disponibili solo per la vettura di Max Verstappen e solamente a partire dal prossimo Gran Premio anche per Sergio Perez. Qui sotto, grazie al tweet di Albert Fabrega, siamo in grado di mostrarvi la monoposto con le novità di cui sopra e con la nuova livrea, studiata appositamente per la “gara di casa”.

    El Red Bull para Silverstone¿Os gusta la decoración?
    The Red Bull for Silverstone. Do you like the livery? pic.twitter.com/icI3aUgh9X
    — Albert Fabrega (@AlbertFabrega) July 4, 2024

    Qui sotto poi possiamo vedere molto bene la nuova forma dell’apertura della feritoia verticale che era però già stata introdotta a partire dal Gp di Spagna a Barcellona.

    Detalle de la entrada vertical del Red Bull estrenada en Barcelona.
    Details of the new Red Bull vertical inlet introduced in Barcelona#f1 #BritishGP pic.twitter.com/BKIdMQWcpi
    — Albert Fabrega (@AlbertFabrega) July 4, 2024 LEGGI TUTTO

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    F1, Analisi ultime tre gare: McLaren (88), Ferrari (65), Red Bull (62)

    Alla vigilia del Gran Premio della Spagna, dando un’occhiata alla Classifica Costruttori F1 balzano agli occhi alcuni dati che riguardano soprattutto i tre top team. Red Bull, Ferrari e McLaren hanno fatto registrare punteggi tutto sommato equiparabili, a dimostrazione di un campionato più equilibrato di quanto ci si aspettasse e di quanto le graduatorie lascino intendere. Ci sono però alcune osservazioni da fare su ognuna delle tre scuderie.

    Red Bull: 62 punti, nelle ultime 3 gare ma è Max dipendente
    MONTREAL, QUEBEC – JUNE 07: Max Verstappen of the Netherlands and Oracle Red Bull Racing looks on in the garage during practice ahead of the F1 Grand Prix of Canada at Circuit Gilles Villeneuve on June 07, 2024 in Montreal, Quebec. (Photo by Mark Thompson/Getty Images) // Getty Images / Red Bull Content Pool // SI202406070411 // Usage for editorial use only //Era già evidente nella passata stagione, ma in questo 2024 sta emergendo in maniera sempre più evidente e lampante: si scrive Red Bull, si legge Max Verstappen. La squadra di Milton Keynes, al momento, è quella all’interno del panorama F1 in cui il divario di talento tra i due piloti si fa più sentire. Dei 62 punti messi a referto da Imola a Montreal, solo i quattro conquistati in Emilia-Romagna sono risultati utili alla causa. Sono veramente troppi gli errori da parte del Messicano, che ormai considera un successo l’approdo in Q2 al sabato, mortificando così la gara della domenica. Alla luce di ciò, il rinnovo biennale siglato alla vigilia della gara di Monte Carlo potrebbe non essere sufficiente a garantirgli il posto nella prossima stagione.
    Una cosa, però, è da ricordare: la Red Bull costruita a immagine e somiglianza di Max Verstappen non è più la macchina schiacciasassi vista nel 2023. Dei top team F1, infatti, la squadra diretta da Christian Horner è quella che ha fatto meno punti negli ultimi tre appuntamenti, nonostante le due vittorie dell’olandese. È vero, le piste più probanti per capire la bontà di un progetto tecnico arrivano adesso (Barcellona su tutte), e se la musica è quella sentita a Suzuka gli altri possono già mettersi il cuore in pace. C’è però la sensazione che il futuro sia un po’ meno scritto di quanto si pensasse.
    Ferrari: 65 punti, nelle ultime 3 gare, con il Canada da dimenticare
    LECLERC Charles (mco), Scuderia Ferrari SF-24, portrait during the Formula 1 AWS Grand Prix du Canada 2024, 9th round of the 2024 Formula One World Championship from June 07 to 09, 2024 on the Circuit Gilles Villeneuve, in Montréal, Canada – Photo Florent Gooden / DPPI – credit: @Scuderia Ferrari Press OfficeAlzi la mano chi si aspettava che tra Imola, Monaco e Montreal la Ferrari facesse più punti della Red Bull, 65 a 62. La prima tranche di sviluppi portata a Imola, checché ne dicano i soliti disfattisti, aveva dato ottimi risultati, su una pista che a livello aerodinamico tende a dare valori abbastanza credibili. La vittoria ottenuta nel Principato dal padrone di casa Leclerc, poi, ha acceso ulteriormente gli animi, anche se francamente è difficile dare un valore a quanto visto lì, alla luce di un tracciato unico e perciò poco indicativo.
    Così come poco significativa, ma comunque da valutare, è stata la doccia gelata del Quebec. Al di là del problema al motore di Leclerc, è parsa evidente una difficoltà a trovare il ritmo giusto anche da parte di Sainz, e il mancato ingresso in Q3 per entrambi è la dimostrazione che con temperature basse resta complicato trovare la corretta finestra di utilizzo delle mescole più morbide. Ora arriva la seconda batch di sviluppi, su un tracciato che è un vero banco di prova per tutti. Ci si attendono risposte importanti, anche per cancellare il weekend canadese e le brutte sensazioni provate.

    McLaren: 88 punti, nelle ultime 3 gare. A Barcellona per vincere
    Lando Norris, McLaren F1 Team, 1st position, celebrates his maiden win in Parc Ferme – credit: McLaren Racing Media CentreSono ormai finiti i tempi del nascondino per gli uomini di Andrea Stella. La vittoria di Norris a Miami, seppur in circostanze favorevoli, ma soprattutto le prestazioni costanti di tutta la stagione, hanno confermato la bontà del lavoro iniziato la passata stagione e continuato con una vettura che appare sempre ben bilanciata e pronta a dare la zampata. Nelle ultime tre uscite, i Papaya boys hanno totalizzato la bellezza di 88 punti, più di tutti gli altri.
    Certo, c’è la macchina, ma ci sono anche i piloti. Norris e Piastri sono una delle coppie più forti della F1 attuale, con l’australiano che sta completando un percorso di maturazione che lo sta portando sempre più ai piani alti del Circus. A Barcellona, ma soprattutto a Silverstone, gara di casa, i due ragazzi terribili puntano senza dubbio al bersaglio grosso.
    Insomma, la situazione in cima alla classifica Costruttori è in movimento, restando sempre in attesa di capire se la prestazione di Mercedes in Canada sia stata solo frutto di una serie di fattori favorevoli, come pare possa essere. Red Bull è ancora leader, ma attenzione, perché… qualcosa è cambiato! LEGGI TUTTO

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    F1, Adrian Newey alla Ferrari: durata del contratto e ingaggio record

    AUSTIN, TEXAS – OCTOBER 22: Adrian Newey, the Chief Technical Officer of Red Bull Racing looks on, on the grid during the F1 Grand Prix of United States at Circuit of The Americas on October 22, 2023 in Austin, Texas. (Photo by Mark Thompson/Getty Images) // Getty Images / Red Bull Content Pool // SI202310230130 // Usage for editorial use only //

    Diciamo la verità. Come abbiamo sempre sostenuto, nel momento in cui Adrian Newey aveva annunciato il suo divorzio della Red Bull, la firma sul contratto con la Scuderia di Maranello era già stata messa da giorni, se non da qualche settimana.
    La data dell’annuncio, il 1° maggio 2024, non è un giorno scelto a caso ma è quella che permetterà all’ingegnere inglese di scontare il suo periodo di gardening, prima di poter cominciare a lavorare per un altro team.
    Non tutti sanno che Newey, così come un pilota del Circus della Formula 1, viene gestito da un manager che cura i contatti con “il suo datore di lavoro”. L’aerodinamico inglese è assistito da Eddie Jordan, volto molto noto nel paddock della Formula 1 in quanto founder del team che portava il suo nome.
    E proprio il bizzarro Eddie, sull’ultimo numero di giugno di ‘Business F1‘ ha intervistato proprio Newey. Il contenuto esatto del Q&A lo potete anche trovare su businessf1magazine.com dove poi sono svelati anche i dettagli esclusivi del suo nuovo contratto con la Scuderia Ferrari. Si parla di un ingaggio da top driver: 105 milioni di dollari in tre anni.

    La copertina di ‘Business F1’ con Adrian Newey

    All’interno di ‘Business F1‘, ben 20 pagine delineano il profilo di Newey e illustrano tutti i suoi spostamenti da una squadra all’altra: dalla Leyton House nel 1990 alla Williams, dalla McLaren alla Red Bull e infine alla Ferrari nel 2025.
    Per completare il quadro mancherebbe solo la data dell’annuncio dell’ingaggio che però non dovrebbe tardare ancora molto. A Maranello vorrebbero attendere il Gran Premio d’Italia a Monza ma, per ragioni legate al fatto che Ferrari è quotata in borsa, la notizia potrebbe richiedere una comunicazione anche prima di quella data. LEGGI TUTTO

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    Verstappen scappa via dalla sua Red Bull: “C’è puzza di bruciato”

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    F1, Mercato piloti: Red Bull conferma Perez per il 2025

    Un po’ a sorpresa il Team Red Bull Racing ha ufficializzato oggi il rinnovo di contratto con Sergio Perez. Per il messicano un anno con un’opzione per il 2026.ABU DHABI, UNITED ARAB EMIRATES – NOVEMBER 23: Sergio Perez of Mexico and Oracle Red Bull Racing looks on in the Paddock during previews ahead of the F1 Grand Prix of Abu Dhabi at Yas Marina Circuit on November 23, 2023 in Abu Dhabi, United Arab Emirates. (Photo by Clive Rose/Getty Images) // Getty Images / Red Bull Content Pool // SI202311231527 // Usage for editorial use only //Sergio Perez è entrato a far parte del Team Red Bull Racing alla fine del 2020. Il pilota messicano ha vissuto le sue stagioni di maggior successo in Formula 1, concludendo la stagione 2023 al secondo posto nel Campionato Piloti il che ha permesso al team austriaco, per la prima volta, di ottenere una doppietta nel mondiale. I punti conquistati da Perez hanno contribuito anche alla conquista di due Campionati del Mondo Costruttori, nel 2022 e nel 2023.
    Qui sotto l’annuncio sui social con il quale Red Bull ha ufficializzato il rinnovo di contratto con Perez.

    ¡Vamos Checo! 🇲🇽
    We are pleased to announce @SChecoPerez has signed a two-year extension to his existing contract ✍️
    Nos complace anunciar que @SChecoPerez ha firmado una extensión de dos años a su contrato actual #F1 #RedBullRacing #ChecoPerez
    — Oracle Red Bull Racing (@redbullracing) June 4, 2024

    “Siamo molto contenti di continuare a lavorare insieme a Checo”, il commento di Christian Horner. Il Team Principal della Red Bull ha poi aggiunto: “La continuità e la stabilità sono importanti per la squadra e Checo e Max sono una coppia solida e di successo, che l’anno scorso ha garantito la prima doppietta della squadra nel campionato”.

    “Sono felice di restare”, ha detto il pilota messicano che poi ha anche aggiunto: “Quest’anno abbiamo una grande sfida e ho piena fiducia in tutta la squadra: il futuro è luminoso e sono entusiasta di farne parte”. LEGGI TUTTO

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    F1, Marko: “I problemi della Red Bull nascono dal simulatore”

    Helmut Marko non ha mai esitato ad esternare il suo pensiero ma questa volta è andato forse un po’ oltre rivelando quale sia il vero problema della Red Bull.MONTE-CARLO, MONACO – MAY 24: Oracle Red Bull Racing Team Consultant Dr Helmut Marko walks in the Pitlane after practice ahead of the F1 Grand Prix of Monaco at Circuit de Monaco on May 24, 2024 in Monte-Carlo, Monaco. (Photo by Clive Rose/Getty Images) // Getty Images / Red Bull Content Pool // SI202405241221 // Usage for editorial use only //Nella sua rubrica su speedweek.com, il super consulente del Team Red Bull ha parlato del difficile Gran Premio di Monaco per la Red Bull.
    Marko ha inoltre rivelato come i problemi della RB20 siano da ricercare nella correlazione tra i dati al simulatore e quanto poi avviene in pista: “Il problema nasce dal simulatore, che indicava come la vettura superasse perfettamente i cordoli. In poche parole, ciò significa che il simulatore e la realtà non sono correlati”.
    Inoltre, al di là del Gp a Monte Carlo, Marko ha anche rivelato come il problema sia anche già emerso in altre occasioni: “Monaco non è stato il primo circuito in cui abbiamo avuto questo problema; il primo caso relativamente grave è stato a Singapore. Il simulatore ha indicato qualcosa che non corrispondeva alla realtà”.

    Anticipando poi che cosa potrebbe succedere al prossimo Gran Premio in Canada, Marko ha detto: “Siamo ottimisti e possiamo almeno scoprire perché il simulatore produce dati che non corrispondono alla realtà. Montreal potrebbe anche essere un fine settimana difficile per noi”. LEGGI TUTTO

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    F1, Perché Adrian Newey ha deciso di lasciare Red Bull

    La decisione di Adrian Newey di lasciare la Red Bull troverà le prime conferme ufficiali nelle prossime ore, forse giorni o settimane. Non è importante, lo è invece capire perché l’ingegnere inglese non vuole più collaborare con Red Bull.SUZUKA, JAPAN – APRIL 06: Adrian Newey, the Chief Technical Officer of Oracle Red Bull Racing looks on in the garage during qualifying ahead of the F1 Grand Prix of Japan at Suzuka International Racing Course on April 06, 2024 in Suzuka, Japan. (Photo by Mark Thompson/Getty Images) // Getty Images / Red Bull Content Pool // SI202404060248 // Usage for editorial use only //

    Adrian Newey, 66enne ingegnere inglese, è considerato da tutti come il miglior progettista in Formula 1. Direttore tecnico della Red Bull dal 2006, Newey è il “tecnico” più vincente di tutti i tempi. Nel suo palmares ci sono ben 13 titoli mondiali piloti, 12 costruttori (6 con Red Bull, 5 con Williams e 1 con McLaren) e oltre 200 Gran Premi vinti.
    E’ notizia di ieri che Newey voglia lasciare il suo attuale team. La destinazione non è ancora nota, anche se le ipotesi sono quelle che vi abbiamo indicato in questo nostro articolo. Oggi invece vi vogliamo parlare del perché Newey abbia maturato la decisione di lasciare il team con cui collabora da 18 anni.
    1. La morte di Dietrich Mateschitz
    L’imprenditore austriaco, co-fondatore della nota casa produttrice della bevanda energetica Red Bull di cui deteneva il 49% delle azioni, è scomparso lo scorso 22 ottobre. Da quel momento la guida strategica e operativa dell’azienda è stata suddivisa tra tre persone. Al di là dei nomi – Franz Watzlawick (CEO Beverage); Alexander Kirchmayr (CFO); Oliver Mintzlaff (CEO Corporate Projects and Investments) – che però a noi poco importano, quel che conta è che, da quel momento, le cose non sono più andate come in passato. Come in ogni azienda dove viene meno il numero uno, alcuni problemi cominciano ad emergere. Il caso Horner è solamente quello che è balzato alle cronache, alimentato da chi, all’interno di Red Bull e in particolare del team austriaco con base a Milton Keynes, nutriva qualche ambizione di troppo.
    2. Il caso Horner
    Scoppiato come una bomba ad orologeria, poco prima dell’inizio del mondiale F1 2024, il caso Horner non ha ancora visto una chiusura definitiva. Era il 5 febbraio scorso quanto, alla vigilia della presentazione delle nuove monoposto e quindi con l’attenzione mediatica che cominciava a salire, cominciarono a trapelare le prime notizie sull’indagine interna per “comportamenti inappropriati verso una dipendente” da parte del Team Principal della Red Bull Racing. La notizia venne diffusa dal quotidiano olandese ‘De Telegraaf‘ e poi rapidamente riprese da tutti i media che seguono il Circus della Formula 1 e non solo. Horner partecipa regolarmente alla presentazione della nuova RB20 il giorno 15 febbraio, è presente ai test e al primo Gran Premio dell’anno in Bahrain.
    Al di là di questo e delle altre notizie vere o presunte che dal febbraio sono state scritte, quel che sappiamo con certezza è che la tutto questo ha portato o forse è la conseguenza di una vera e propria spaccatura interna all’azienda che avrà ripercussioni sul team di Formula 1. Ci sarebbe infatti la cordata austriaca a cui Horner non sarebbe più gradito, indipendentemente anche dalla scomoda vicenda; la fazione invece guidata dal thailandese Chalerm Yoovidhya, che detiene il 51% del gruppo Red Bull, sarebbe a favore di Horner mentre avrebbe preferito l’allontanamento di Helmut Marko e papà Jos.
    Yoovidhya però, non molto avvezzo a questo tipo di situazioni, non è riuscito nel suo intento di rafforzare Horner e allontanare Marko. Questo avrebbe portato Adrian Newey a ripensare al suo impegno in Red Bull, un team dove ora non è più così “piacevole” lavorare, anche per il punto (3) che andremo ad esporre qui sotto.

    3. L’uscita di Honda e i paletti di “FORD”
    A partire dal 2026, la Power Unit del Team Red Bull non sarà più Honda ma sarà progettato e costruito in casa nel nuove centro Red Bull Powertrains. Accanto al costruttore austriaco ci sarà però FORD. La collaborazione, annunciata con largo anticipo a inizio 2023, non ha i contorni molto ben definiti. La frase del comunicato che dice “Ford e Red Bull Powertrains lavoreranno per sviluppare le Power Unit legate al nuovo regolamento tecnico che si vedrà nel 2026“, non spiega esattamente chi farà cosa. Newey sa benissimo che questa situazione potrebbe portare a ritardi nella progettazione e a frizioni che potrebbero avere serie conseguenza sulle tempistiche e sulla bontà del progetto per il 2026, dove l’ennesimo cambio di regolamento potrebbe, nuovamente, cambiare i valori in pista. Anche l’interferenza dei vertici di FORD sulla vicenda Horner non è piaciuta al progettista inglese.
    Tutto questo – la morte di Mateschitz, il caso Horner e i paletti di FORD – avrebbero fatto riflettere Adrian Newey. Unito a questo, le recenti a rinnovate offerte da parte di Ferrari e di altri team (Aston Martin), avrebbero fatto propendere il progettista inglese per la decisione di lasciare Red Bull. Dopo 16 anni, l’idea di poter approdare a Maranello e di poter riportare al successo il più prestigioso dei team di Formula 1, è una prospettiva e uno stimolo che non può più essere messo da parte. I legami con l’Inghilterra sono forti ma, a 66 anni, forse un po’ meno importanti di un tempo. Il trasferimento con la moglie sarebbe anche più gestibile e comunque per un periodo non così lungo. L’idea di Newey è quella di un contratto di massimo tre anni, per poi godersi una meritatissima “pensione”.
    Nella foto qui sotto, Adrian Newey a colloquio con Chris Horner. Tra i due, in questi mesi, ci sono stati molti scambi di opinioni, fino a giungere alla decisione di separare le loro strade.BAHRAIN, BAHRAIN – FEBRUARY 29: Oracle Red Bull Racing Team Principal Christian Horner and Adrian Newey, the Chief Technical Officer of Oracle Red Bull Racing talk in the Paddock prior to practice ahead of the F1 Grand Prix of Bahrain at Bahrain International Circuit on February 29, 2024 in Bahrain, Bahrain. (Photo by Clive Rose/Getty Images) // Getty Images / Red Bull Content Pool // SI202402290138 // Usage for editorial use only // LEGGI TUTTO