A fine febbraio, 10 nuove monoposto di Formula 1 avevano affrontato per la prima volta la pista, in occasione della prima sessione di test invernali a Barcellona.
A distanza di poco meno di tre mesi, le stesse monoposto si affronteranno in un vero week end di gara. Alle spalle, sei giornate di test collettivi e cinque Gran Premi che hanno delineato le forze in campo.
Ferrari, Red Bull e Mercedes occupano sempre le prime tre posizioni della Classifica Costruttori ma, rispetto allo scorso anno, qualcosa è decisamente cambiato.
La supremazia tecnica della compagine tedesca è venuta meno e la Scuderia Ferrari è riuscita, nel non facile compito, di progettare e mettere in pista una monoposto concreta e vincente che ha permesso alla squadra e in particolare ai due piloti di esprimersi al meglio.
Il risultato è sotto gli occhi di tutti: la Ferrari guida la classifica costruttori e Charles Leclerc quella piloti. Il pilota monegasco, con due vittorie, due secondi e un sesto posto può contare su un vantaggio di 19 punti sul suo rivale più diretto, Max Verstappen.
Sono invece solo sei i punti che la Scuderia di Maranello ha di vantaggio sulla Red Bull, grazie a una miglior performance di Sergio Perez (66), rispetto a quella di Carlos Sainz (53).
Come vi avevamo anticipato poco prima dell’inizio del mondiale, era fondamentale per la Ferrari massimizzare risultati e punti nelle prime cinque gare del mondiale 2022. I programmi di Maranello prevedevano infatti di estrarre tutto il potenziale della F1-75 nei primi tre mesi, per poi mettere in pista alcuni sviluppi chiave che avrebbero consentito di correggere alcuni “difetti” e permesso anche un miglioramento prestazionale dell’intero pacchetto.
Il budget cap, del quale tanto si parla, non impedirà ai top team di sviluppare le loro “acerbe” monoposto. Il nuovo regolamento ha imposto un cambio radicale di alcuni concetti progettuali che hanno messo in difficoltà più di un team.
Tra questi Mercedes che ha pensato di evolvere alcuni concetti vincenti delle monoposto degli anni scorsi, incontrando però più di una difficoltà. L’estrema riduzione degli ingombri laterali delle pance si è rivelato così un boomerang, accentuando per esempio l’effetto porpoising dovuto al maggior carico generato dal fondo vettura.
COSA ASPETTARCI A BARCELLONA
Ferrari, Red Bull e Mercedes arriveranno a Barcellona con diverse novità. Sulla F1-75 sono attese novità al fondo vettura, alcune saranno visibili nella zona del marciapiede altre invece riguarderanno la conformazione dei deviatori di flusso e alcune parti più “nascoste”. Il nuovo fondo sarà sicuramente testato nelle prove libere su una delle due monoposto e portato in gara solamente se le prove comparative con l’altra vettura darà un riscontro positivo.
I piani di sviluppo degli ingegneri guidati da Mattia Binotto, prevedevano anche una revisione del layout della zona posteriore delle pance, qualche intervento a livello di geometria delle sospensioni e qualche sviluppo aerodinamico “secondario” all’ala anteriore e posteriore. Quest’ultima sarà oggetto di un più marcato intervento che potrebbe arrivare prima dell’estate con l’obiettivo di migliorare la resistenza a DRS aperto.
A Barcellona potremmo vedere un Mercedes molto diversa da quella che ha corso nelle prime gare della stagione. C’è stato molto dibattito ai piani alti del team tedesco per decidere quale fosse la via da prendere per lo sviluppo della W13. Alcuni tecnici propendevano per un ritorno alla versione A della monoposto, ovvero quella che debuttò proprio nei test pre-campionato.
Le simulazioni però, sia al FCD che al simulatore vero e proprio, continuano a dare la versione B con un vantaggio. Una delle ipotesi sul tavolo era quella di utilizzare, proprio il week end di Barcellona, per una comparazione in pista delle due soluzioni ma Toto Wolff si sarebbe opposto a questo. E’ molto probabile quindi che in Spagna vedremo una Mercedes ulteriormente modificata nelle pance e nel fondo ma sempre partendo dalla conformazione vista per la prima volta in pista nei test del Bahrain.
Sul fronte Red Bull, “accusata” da Binotto di aver già speso buona parte del Budget per lo sviluppo, ci aspettiamo ulteriori novità. La squadra inglese ci ha abituati ad una continua e costante evoluzione della monoposto, per adattarsi al meglio alle piste e con l’obiettivo di migliorare almeno un decimo al giro, a parità di condizioni, da una gara all’altra. Questo porterà la RB18 ad un salto prestazionale, da marzo a novembre di circa 2″5. E qualora questo target sarà raggiunto, per Ferrari e Mercedes sarà davvero una stagione molto impegnativa.
C’è però un tema importante che è strettamente correlato con gli sviluppi, ovvero l’affidabilità. Red Bull e Ferrari hanno già deliverato un piano per affrontare la stagione con quattro power unit al posto delle tre previste dal regolamento. Dovranno scontare delle penalità ma, sul alcune piste, i vantaggi saranno comunque superiori alle posizioni in griglia da scontare.
Fonte: https://www.circusf1.com/2022/05/f1-la-sfida-ferrari-red-bull-riparte-da-barcellona-con-lincognita-mercedes.php