Come molti ben sanno, il Gran Premio di Spagna è spesso molto indicativo sul potenziale delle vetture e proprio per questo motivo tutto il paddock stava aspettando con trepidazione questa gara per capire chi tra Red Bull e Mercedes avesse la miglior macchina.
La pista ha chiaramente detto che sul giro secco le vetture sono praticamente equivalenti, mentre sul passo gara, la W12 della casa di Stoccarda sembra decisamente più in forma.
La pista catalana però era attesa anche per un altro motivo. Quest’anno ci sono stati pochissimi giorni di test e molti piloti, che hanno cambiato team, si sono trovati a dover affrontare un apprendimento rapido della vettura, per poi proseguire la loro conoscenza della macchina durante i primi Gran Premi. I piloti appunto avevano indicato la gara spagnola come il termine per la comprensione delle nuove vetture e dopo 4 gare è il momento di tirare le somme tra compagni di squadra.
Per prima cosa andremo a considerare soltanto i team che hanno punti in classifica costruttori e valuteremo il rendimento dei due piloti. Infine, faremo un confronto diretto in qualifica e in gara per vedere come si è evoluta la situazione durante i vari week-end.
Ovviamente in caso di problemi in qualifica o ritiro in gara di uno o entrambi i piloti, il confronto non verrà effettuato, ma analizzeremo comunque l’andamento in quel week-end.
Mercedes (141 punti):
Lewis Hamilton: 94 punti (66,7%) – Valtteri Bottas: 47 punti (33,3%).
Inutile girarci intorno, quest’anno Hamilton è decisamente più in forma rispetto agli altri anni e Bottas non riesce a tenere il confronto. Il finlandese, complice anche un ritiro a Imola, ha la metà dei punti del compagno inglese e il confronto nelle tre gare che i due hanno concluso è un netto 3-0 per Hamilton.
In qualifica, Bottas ha battuto un colpo a Portimao, salvo poi vedersi superare di forza prima da Hamilton e poi anche da Verstappen. Altra nota negativa per il finlandese è che Hamilton quest’anno non è mai andato oltre il secondo posto in qualifica, mentre Bottas, oltre alla pole ha anche due terzi posti e un inspiegabile 8° posto a Imola che portano il confronto sul 3 a 1 per l’inglese.
Sicuramente Hamilton è in stato di grazia consapevole che questa volta il rivale non è il compagno di box, ma al tempo stesso Valtteri rischia di vivere un anno al completo servizio del compagno di box e già a Barcellona sono emersi i primi nervosismi.
Red Bull (112 punti):
Max Verstappen: 80 punti (71,4%) – Sergio Perez: 32 punti (28,6%).
La scuderia austriaca quest’anno ha iniziato il mondiale da netta favorita, ma con il passare delle gare questo vantaggio sembra essersi ridotto e Max Verstappen inizia ad avere qualche problema a contenere le due Mercedes.
Il giovane olandese ha da sempre bisogno di un compagno all’altezza e Perez alterna momenti ad alto livello a momenti in cui sembra cadere in errori banali. In qualifica il risultato è sul 3 a 1, con il pilota messicano che ha realizzato quel giro fantastico a Imola che lo ha portato in seconda posizione alle spalle di Hamilton e subito davanti a Verstappen, ma le altre qualifiche non sono andate per il meglio con 11° e un 8° posto rispettivamente in Bahrain e in Spagna. Anche sulla distanza di gara, dove Perez ha sempre fatto una grossa differenza, sembra che non riesca ad essere competitivo.
Il confronto in gara è netto: 4-0 per Verstappen, il quale è finalmente maturato e pronto a giocarsi il titolo. Perez adesso deve iniziare a raccogliere risultati importanti per consentire a Max di giocarsela contro le due vetture di Stoccarda, anche perché ad oggi i punti sono meno della metà di quelli di Verstappen.
McLaren (65 punti):
Lando Norris: 41 punti (63,1%) – Daniel Ricciardo: 24 punti (36,9%).
Il giovane pilota inglese, dopo aver ben figurato con Carlos Sainz, quest’anno è stato chiamato ad un nuovo compagno che sicuramente non è un tipo facile da tenere a bada, ovvero Daniel Ricciardo.
Il pilota australiano ha iniziato bene la stagione, soprattutto in qualifica, ma in gara, mentre Lando regalava sorpassi e spettacolo, Daniel sembra essersi perso un po’. A livello di qualifica il risultato è 3 a 1 per Ricciardo, che però paga quel Gran Premio del Portogallo affrontato decisamente sottotono.
Per quanto riguarda invece i risultati in gara, abbiamo un 3 a 1 per Norris che è addirittura andato a podio a Imola e ha avuto una leggera mancanza di performance soltanto nell’ultima gara in Spagna.
Quella che è una coppia ben assortita fuori dalla pista, può diventare un’ottima squadra nel corso della stagione, aspettando che Ricciardo raggiunga il massimo della prestazione con la MCL35M, cosa che sembra già riuscita a Norris.
Ferrari (60 punti):
Charles Leclerc: 40 punti (66,7%) – Carlos Sainz: 20 punti (33,3%)
Passiamo adesso al duo della Ferrari, che molti definirono fin da subito una coppia interessante.
Charles Leclerc ha già mostrato un talento innato al volante, sia nelle categorie minori, che in Formula 1, ma anche Carlos Sainz si è sempre confrontato con team-mate degni di nota e ha sempre mostrato tanta velocità ma soprattutto molta costanza.
Charles fin da subito si è adattato alla SF21 e ha estrapolato il massimo, mentre Carlos nelle prime gare ha un po’ sofferto la nuova vettura.
Il confronto in qualifica è di 3 a 1 a favore del monegasco, ma soprattutto nelle ultime due gare lo spagnolo ha iniziato ad avvicinarsi ai tempi di Leclerc scalando la classifica. Più netto invece il confronto in gara che segna 4 a 0 a favore di Charles, ma una volta completato l’apprendimento, Sainz potrebbe diventare davvero veloce confermando la crescita Ferrari vista fino ad ora.
Alpine (15 punti):
Esteban Ocon: 10 punti (66,7%) – Fernando Alonso: 5 punti (33,3%)
L’Alpine ha salutato Daniel Ricciardo per intraprendere una nuova avventura con Fernando Alonso, il quale è ufficialmente tornato in Formula 1 con chiare ambizioni di vittoria per i prossimi anni.
Tutti ricordato il modo in cui Nando aveva battuto Stoffel Vandoorne in Mclaren e molti pensavano che Ocon avrebbe sofferto la presenza dello spagnolo. Il francese dell’Alpine però dopo una prima gara un po’ in ombra, ha decisamente compreso la macchina e, contemporaneamente alla crescita della vettura, ha iniziato a tirare fuori risultati interessanti.
In qualifica, Esteban vanta un netto 3 a 1, mentre in gara ha sempre visto la bandiera a scacchi prima del compagno di squadra, anche se in Bahrain Alonso è stato costretto al ritiro per un problema ai freni.
Dall’altra parte, Alonso in gara ha mostrato tutta la sua fame e se non fosse per il ritiro, avrebbe conquistato 3 piazzamenti a punti proprio come il compagno di box.
La vettura di Alpine è in netta crescita e Alonso ha affermato che ogni gara conosce sempre meglio la macchina, ma Ocon sembra molto in forma promettendo risultati interessanti già dalle prossime gare.
AlphaTauri (10 punti):
Pierre Gasly: 8 punti (80%) – Yuki Tsunoda: 2 punti (20%)
Al suo arrivo, il giovane giapponese ha destato molto interesse sia per la velocità in pista, sia per il suo modo molto volgare di parlare si è perso un po’.
Gasly invece ha confermato le ottime performance dello scorso anno almeno in qualifica, mentre in gara, tra strategie sbagliate e mancanza di competitività, ha ottenuto pochi risultati, raccogliendo 4 punti in meno del 2020.
Sicuramente Tsunoda sta pagando l’inesperienza dato che in qualifica non ha mai prevalso sul compagno e quando nelle prove di Imola sembrava essere molto veloce, ha commesso un errore in qualifica distruggendo la sua vettura. Nelle due gare che entrambi i piloti hanno portato a termine, Gasly ha sempre concluso davanti al giovane compagno di box.
Sebbene durante i test le AlphaTauri erano apparse molto veloci, in queste prime gare è mancata un po’ di performance e vari errori hanno contribuito ai pochi punti in classifica. Il team di Faenza deve trovare subito la quadra perché la lotta per il terzo posto potrebbe già essere troppo lontana.
Aston Martin (5 punti):
Lance Stroll: 5 punti (100%) – Sebastian Vettel: 0 punti (0%)
Appena presentata, l’Aston Martin era destinata ad essere la vettura dietro i due top team, ma fin da subito si è capito che non solo non era la terza forza sulla griglia, ma oltre ad essere fragile era anche molto lenta.
Lance Stroll ha raccolto punti nelle prime due gare riuscendo a qualificarsi in top ten, mentre il compagno di box sembra non trovarsi a proprio agio con la vettura inglese.
Per Vettel doveva essere l’anno della rinascita, ma per adesso sembra soltanto il continuo degli ultimi risultati in Ferrari. Il tedesco paga un 3 a 1 in qualifica e un 2 a 1 in gara entrambi a favore del canadese, il quale ha mostrato alcune buone performance nelle prime due gare.
Nelle ultime due invece, le due vetture hanno avuto un netto calo di performance, anche se i valori tra i due piloti si sono un po’ livellati.
Sicuramente non è l’avvio di mondiale che Aston Martin sperava e adesso sarà fondamentale trovare performance per risalire la classifica costruttori, anche se il terzo posto è già troppo lontano.
Fonte: http://feedproxy.google.com/~r/CircusFormula1/~3/vu7MnrNvhDw/f1-2021-il-confronto-tra-i-piloti-dopo-le-prime-4-gare-del-mondiale.php