More stories

  • in

    F1, Hakkinen: “Nel 1999, Schumacher non voleva che Irvine vincesse”

    Mika Hakkinen Italian GP, Monza 5-8 September 2019

    Quest’anno ricorrono i 25 anni dalla sofferta seconda vittoria mondiale di Mika Hakkinen nel Campionato del Mondo F1 1999 contro la Ferrari di Eddie Irvine e Michael Schumacher. In un’ampia serie di interviste rilasciate in esclusiva a PlanetF1.com, il pilota finlandese ha raccontato l’intera storia di quella drammatica stagione.
    Nella prima metà della stagione, Hakkinen e la McLaren hanno affrontato la sfida di una Ferrari molto competitiva con Michael Schumacher, ma il campionato è cambiato quando il pilota tedesco si è rotto una gamba in un incidente nel Gran Premio di Gran Bretagna a Silverstone, ottavo appuntamento in un calendario che prevedeva 16 gare.
    Prima delle ultime due gare, in Malesia e Giappone, la classifica mondiale pilota vedeva Hakkinen a quota 62 punti e Irvine a sole due lunghezze dietro il finlandese.
    Mika Hakkinen – 62 punti
    Eddie Irvine – 60 punti
    In vista della penultima gara del campionato, Schumacher ebbe il via libera per tornare nell’abitacolo della sua Ferrari. Pur essendo fuori dalla contesa per il titolo, Schumacher avrebbe aiutato Irvine per cercare di aiutare il suo compagno di squadra a vincere il titolo per la Ferrari. E così successe che l’irlandese vinse davanti al compagno di squadra e al rivale per il titolo. La classifica, ad una sola gara dalla fine del mondiale, vedeva quindi Irvine in testa con 70 punti e 4 di vantaggio su Hakkinen.
    Eddie Irvine – 70 punti
    Mika Hakkinen – 66 punti
    Nell’ultima gara in Giappone, il finlandese doveva puntava alla vittoria. In qualifica, Hakkinen non riuscì a fare quello che aveva fatto in tante occasioni nel corso dell’anno, visto che la pole position gli sfuggì di mano: Schumacher ebbe la meglio per tre decimi di secondo. Coulthard e Frentzen conquistarono la seconda fila, con Irvine staccato di oltre un secondo in quinta posizione.
    Al via alla gara, Hakkinen balzò in testa alla corsa davanti a Schumacher, dopo che il pilota tedesco provò a fare le sua classica mossa per cercare di bloccare Hakkinen.
    Si trattava di una situazione insolita per Hakkinen, che gareggiava contro Schumacher nonostante il suo vero rivale per il titolo fosse Irvine, ma il finlandese non si preoccupò delle posizioni e si concentrò nel portare a casa la vittoria. Questa fu facilitata dal fatto che Schumacher non volesse davvero aiutare Irvine a vincere il titolo e a prendersi tutta la gloria di essere il primo campione piloti Ferrari dal 1979.
    “Non ero preoccupato perché sapevo che Michael non mi avrebbe fatto fuori”, ha detto Hakkinen a PlanetF1 poi ha anche aggiunto: “Potevo fare manovre molto aggressive, qualsiasi cosa, ma lui non mi avrebbe eliminato perché lo avrebbe messo in una luce incredibilmente negativa. E sapevo che Michael non voleva che Eddie diventasse campione del mondo”.

    Hakkinen ha poi anche rivelato: “Sono sicuro che, in cuor suo, era felice che io vincessi il titolo. Sentivo che c’era un grande rispetto reciproco nelle aree in cui eravamo bravi. Credo che Michael fosse anche fiducioso che la Ferrari avrebbe costruito una vettura in grado di eguagliare le prestazioni che stavamo ottenendo con la nostra auto”.
    La gara si chiuse con la vittoria di Hakkinen (10 punti) davanti a Schumacher (6) e Irvine (4). Questo permise al finlandese di sopravanzare in classifica l’irlandese e di conquistare il suo secondo titolo mondiale.
    Mika Hakkinen – 76 punti
    Eddie Irvine – 74 punti
    La classifica mondiale piloti F1 1999 LEGGI TUTTO

  • in

    I migliori set LEGO Formula 1 per i fan dei motori

    Per gli appassionati di Formula 1, sono numerosi i set LEGO® che rappresentano repliche dettagliate di alcune delle più celebri monoposto. Vi proponiamo qui sotto una selezione di alcune recenti uscite, perfette come idee regalo per i papà di ogni età.
    McLaren MP4/4 & Ayrton Senna | LEGO® Icons
    McLaren MP4/4 & Ayrton Senna | LEGO® IconsUn tributo al leggendario pilota brasiliano che ha corso e vinto con una delle più iconiche McLaren della storia della Formula 1. Un set di 693 pezzi, con dettagli molto precisi come lo sterzo funzionante, le sospensioni push-rod e l’ala posteriore. Ad arricchire questo set LEGO Icons una targa informativa con alcune statistiche e un espositore separato con una foto e una citazione di Senna: “No matter what your dream is, you have to dedicate yourself entirely to it”.
    Mercedes-AMG F1 W14 E Performance | LEGO® Technic
    Mercedes-AMG F1 W14 E Performance | LEGO® TechnicUn modello per adulti (18+) in scala 1:8, ricco di dettagli autentici della monoposto che ha corse il mondiale 2023 di Formula 1. Un set di ben 1.642 pezzi, con funzioni realistiche come il differenziale, il motore 6 cilindri a V con pistoni mobili e l’alettone posteriore completo anche di DRS, come la vera monoposto di Lewis Hamilton e George Russell. Un set LEGO da costruire per poi esporlo in casa o in ufficio: 63 cm di lunghezza, 26 cm di larghezza e 13 cm di altezza.
    Monoposto McLaren Formula 1 | LEGO® Technic
    Monoposto McLaren Formula 1 | LEGO® TechnicUn must-have per ogni collezionista. Un set di 1.434 pezzi, per un’esperienza di costruzione avvincente e un progetto gratificante tutto da esporre. Sviluppata sulla base della monoposto McLaren del 2022, il set nasce da una stretta collaborazione tra LEGO Group e McLaren Racing. Il modello include un motore V6 con pistoni mobili, sterzo, sospensioni e differenziale. La monoposto, una volta montata, misura: 65 cm di lunghezza, 27 cm di larghezza e 13 cm di altezza.
    Per scoprire tutti i set LEGO di Auto da Corsa, le ultime novità, quelle disponibili a breve e per trovare altre idee regalo per tutte le età, clicca qui. LEGGI TUTTO

  • in

    F1, Elon Musk pronto a sbarcare in Formula 1

    Stando a quanto riportato dal Sole 24 Ore, McLaren sarebbe alla ricerca di un nuovo partner strategico e industriale per sostituire il fondo del Bahrain, pronto a vendere. Elon Musk pronto a sbarcare in Formula 1?McLaren Artura | cars.mclaren.com

    Il gruppo McLaren è in difficoltà ma ci sarebbe qualcuno pronto a mettere sul tavolo la liquidità necessaria. Stando a quanto scrive Il Sole 24 Ore, riprendendo le indiscrezioni raccolte da ‘The Times‘, a JP Morgan sarebbe stato affidato un mandato formale per individuare un nuovo partner strategico per la casa inglese, proprietaria anche del team di Formula 1.
    Il mandato alla banca d’affari, riguarda la ricerca di un nuovo partner industriale con esperienza nella produzione di auto elettriche.
    Da qui il collegamento con Elon Musk e Tesla è un attimo anche se, tra i possibili investitori ci potrebbe essere qualche gruppo cinese di auto, pronto ad entrare nel capitale e mettere anche un piede nella categoria più ambita del motorsport mondiale.
    E quale miglior occasione del ritorno del Gran Premio di Cina, il prossimo 21 aprile, per fare un annuncio o dimostrare anche solo un reale interesse. LEGGI TUTTO

  • in

    F1, La Ferrari vince la lotta per il secondo posto in Bahrain

    Il giorno dopo la prima gara della stagione 2024 regala un sapore diverso rispetto alla passata stagione ai tifosi della Ferrari. Le Rosse, infatti, nonostante una gara tutt’altro che facile, si sono ritrovate ad essere la seconda forza del Mondiale, in attesa di avere i riscontri delle prossime trasferte, a partire da quella di Jeddah. Dietro di loro, le due McLaren hanno chiuso praticamente negli scarichi delle due Mercedes, e in questo momento paiono essere un gradino sotto Ferrari.Carlos Sainz e Charles Leclerc | credit: @Scuderia Ferrari Press Office

    Leclerc influenzato dai problemi ai freni, Sainz molto aggressivo
    La seconda posizione dietro il solito Verstappen e il passo gara mostrato nelle prove libere avevano fatto ben sperare i tifosi della Rossa, in particolare per quanto riguardava Charles Leclerc. Il monegasco della Ferrari ha provato ad impensierire Max, ma poi si è subito trovato a dover fare i conti con i problemi all’impianto frenante anteriore, che lo ha costretto a diversi bloccaggi deleteri, in particolare nella prima fase di gara.
    Sainz, invece, ha avuto uno start poco felice, ma nel corso della gara è riuscito ad avere la meglio del team mate e di George Russell. Nel complesso, le due Ferrari hanno mostrato un ottimo passo, anche costante, con le gomme bianche, le più dure del lotto. Detto dell’imprendibile Max, è risultato evidente come l’altra Red Bull di Perez non fosse in realtà così imprendibile, e il passo tra i due non era poi così diverso, considerando anche le gomme rosse montate dal messicano nel finale.
    Ferrari seconda forza, dunque, almeno per il momento. Restano da sistemare i soliti problemi che hanno afflitto la vettura di Leclerc. Certo che, nonostante tutto, il monegasco ha avuto la meglio di Russell; questo è sicuramente il dato più positivo del sabato bahrainita, insieme al podio di Sainz.
    McLaren e Mercedes, lotta aperta
    Dietro le Ferrari, ecco che la lotta si fa particolarmente accesa tra le scuderie motorizzate Mercedes. La casa madre, nel finale, ha portato a casa un quinto posto poco soddisfacente con George Russell, che nel finale non è riuscito a tenere dietro la Rossa “azzoppata” di Leclerc. Con le gomme bianche, il pilota di King’s Lynn non è riuscito a tenere il passo dei rivali, e si è dovuto accontentare di seguirli sotto la bandiera a scacchi, nonostante uno start aggressivo e promettente.
    Il weekend di Lewis Hamilton, invece, è stato totalmente da dimenticare. Tanti i problemi per il sette volte campione, che in gara ha anche lamentato un sedile poco “confortevole”. Tra i due ha chiuso Lando Norris, con una McLaren anch’essa forse meno competitiva di quello che si aspettava. Le vetture Orange papaya non sono mai state in grado di avvicinarsi al podio, facendo quindi, almeno per il momento, un passo indietro rispetto al finale della passata stagione.

    Aston Martin ai margini della top ten
    Per chiudere la carrellata, va segnalata un’Aston Martin molto meno competitiva di quello che ci si attendeva. Le vetture in livrea British Green, sostanzialmente, hanno viaggiato ai margini della top ten per tutto il sabato di gara, mai in grado di attaccare i rivali davanti, ma più attente a quanto accadeva dietro.
    Insomma, almeno per il momento, la vettura molto estrema portata in pista dalla squadra di Lawrence Stroll non ha impressionato come nel 2023, anzi. La strada sembra essere tutta in salita per Alonso e Lance, e la faccia dello spagnolo a fine gara era tutta un programma. A Jeddah, su una pista totalmente diversa, potrebbero essere espressi valori diversi; al momento, però, a Silverstone c’è poco da essere allegri. LEGGI TUTTO

  • in

    F1, La McLaren blinda Norris e lo toglie dal mercato

    La McLaren ha annunciato oggi di aver prolungato il contratto di Lando Norris, oltre la scadenza che era prevista a fine 2025. Il team inglese toglie il suo giovane talento dal mercato.Lando Norris, McLaren, 3rd position, arrives on the podium

    Un po’ come Ferrari per il rinnovo di Charles Leclerc, anche McLaren non ha voluto comunicare la durata del prolungamento di contratto.
    Il focus della trattativa del pilota inglese verteva su un consistente aumento di ingaggio a cui il team ha unito una scadenza che potrebbe prevedere almeno due anni in più di contratto (2027) con un’opzione anche per il 2028.
    “È una sensazione fantastica – ha detto Norris – rimanere in papaya. Sono cresciuto con la McLaren e qui mi sento a casa, la squadra è come una famiglia per me. Il viaggio finora è stato entusiasmante, abbiamo avuto alti e bassi, ma la scorsa stagione ha dimostrato il nostro desiderio di tornare a competere”.
    “Il lavoro che Zak (Brown, ndr), Andrea (Stella, ndr) e tutto il team hanno svolto nell’ultimo anno è stato incredibile -ha proseguito il pilota inglese – e sono fiducioso di poter competere per le vittorie con la McLaren. Non vedo l’ora di creare altri fantastici ricordi e di continuare a lavorare duramente con tutti i collaboratori per i prossimi anni”.

    Il Team Principal, Andrea Stella, ha così commentato: “Sono lieto di confermare l’estensione della nostra partnership con Lando con un contratto pluriennale oltre il 2025. Questo riflette l’impegno e la fiducia che abbiamo in lui, con l’ambizione condivisa di vincere i campionati in futuro”.
    “Lando è cresciuto – ha aggiunto Stella – come pilota e come persona da quando è entrato in McLaren nel 2017. Ha impressionato la scorsa stagione, svolgendo un ruolo importante nei nostri progressi durante l’anno, assicurandosi sette podi con molti fantastici giri”. LEGGI TUTTO

  • in

    Infarto in pista: morto in Florida l’ex pilota di 56 anni. “McLaren sotto shock”

    OPA-LOCKA (Stati Uniti d’America) – Un infarto ha ucciso a soli 56 anni l’ex pilota brasiliano Gil de Ferran, vincitore della 500 miglia di Indianapolis nel 2003 e due volte campione del campionato Cart in Usa. Secondo i media Usa, sembra che de Ferran abbia avuto il malore mentre gareggiava con il figlio al Concours Club di Opa-locka, in Florida.
    Le parole di Domenicali e la nota della McLaren
    Attualmente consulente del team McLaren di Formula 1, De Ferran è ricordato da molti protagonisti del motorsport, tra cui l’ad della F1, Stefano Domenicali: “Sono molto scioccato e profondamente rattristato dalla notizia della scomparsa di Gil de Ferran. Era una persona incredibile e un vero campione, e mancherà a tutti noi”. “Tutti alla McLaren Racing sono scioccati e profondamente rattristati nell’apprendere che abbiamo perso un amato membro della nostra famiglia McLaren – scrive invece il team di Woking -. Gil era una parte importante e integrante del nostro team”. LEGGI TUTTO

  • in

    McLaren F1, la coppia del futuro è qui

    NORTHAMPTON, ENGLAND – JULY 08: Pole position qualifier Max Verstappen of the Netherlands and Oracle Red Bull Racing, Second placed qualifier Lando Norris of Great Britain and McLaren and Third placed qualifier Oscar Piastri of Australia and McLaren pose for a photo in parc ferme during qualifying ahead of the F1 Grand Prix of Great Britain at Silverstone Circuit on July 08, 2023 in Northampton, England. (Photo by Mark Thompson/Getty Images) // Getty Images / Red Bull Content Pool // SI202307080239 // Usage for editorial use only //La stagione 2023 è stata senza dubbio un crocevia fondamentale per il team McLaren e per i suoi due piloti, Lando Norris e Oscar Piastri. La squadra magistralmente diretta da Andrea Stella nella seconda parte di stagione ha mostrato di avere il potenziale per stare almeno con Mercedes e Ferrari, considerando Red Bull fuori dai giochi. L’egregio lavoro dei tecnici di Woking da Silverstone in poi ha dato i suoi frutti, consegnando ai due giovani piloti una vettura in grado di lottare abbastanza stabilmente per le posizioni del podio. Una cosa è certa: Norris e Piastri sono una delle coppie con il futuro più luminoso davanti, ma potrebbero esserci delle sorprese.
    Norris: la velocità c’è, manca il guizzo
    Lando Norris, McLaren, 3rd position, arrives on the podiumDando una tanto rapida quanto superficiale occhiata alla classifica Piloti del 2023 sembrerebbe non esserci stata partita in casa McLaren. I 205 punti finali di Lando Norris, contro i 97 di Piastri ci danno certamente la misura delle capacità e delle potenzialità del pilota di Bristol, che risulta sempre tra i più veloci in pista, soprattutto nei tracciati dove le curve veloci la fanno da padrone.
    Sono sette i podi conquistati da Norris in questo 2023, tutti nella seconda parte di stagione, quella in cui la sua MCL60 è stata in grado di giocarsela costantemente. Numeri importanti, certo, ma che lasciano un po’ di amaro in bocca al giovane driver. Per quale motivo?
    In parole povere, spesso sembra mancargli quel guizzo, quel tocco in più che potrebbe finalmente consentirgli di centrare il bersaglio grosso. Lui stesso ne è consapevole: in più di un’occasione ha commesso sbavature o imprecisioni che gli hanno precluso risultati migliori. Esempio ne è il weekend di Abu Dhabi, con quel contatto evitabile con Perez dopo una qualifica pasticciata. Attenzione: non è un dettaglio da poco, considerando anche chi si trova nel box accanto.

    Oscar, un investimento sicuro
    Dopo il grande clamore suscitato dal suo trasferimento la scorsa estate da Alpine a McLaren, possiamo dire che Zak Brown ci ha visto giusto ancora una volta. L’anno di debutto nel Circus del giovanissimo australiano dopo un anno di panchina può essere senza dubbio considerato positivo, nonostante il distacco pesante in campionato accusato dal team mate Norris.
    La perla stagionale è stata senza ombra di dubbio la vittoria della Sprint Race in Qatar, a cui vanno sommati i podi nella gara breve di Spa e gli altri due raccolti nella seconda parte di un 2023 pieno di soddisfazioni per lui. Inoltre, Oscar si è spesso tolto lo sfizio di stare davanti al team mate in qualifica in diverse occasioni, cosa certamente da non sottovalutare.
    Andrea Stella, dunque, si trova nel garage due piloti di razza, destinati a grandi cose. Attenzione, però, perché il 2024 sarà decisivo sotto molti punti di vista, e Lando Norris è già stato avvisato: se si presenterà l’occasione per il colpo grosso, Oscar Piastri non si farà certo pregare. L’inglese, sempre sorridente e molto social, deve iniziare in qualche modo a pensare ad eventuali contromisure. LEGGI TUTTO

  • in

    Verso Abu Dhabi: Mercedes vs Ferrari ma non solo. Tutti i verdetti da assegnare

    Che il mondiale avesse preso la direzione di Milton Keynes era un qualcosa di cui ne avevamo la consapevolezza già dopo la notte del Bahrain. Ciò non ha escluso però l’aprirsi di numerose chiavi di lettura alle spalle dell’alieno Max. La lotta per il ruolo di seconda forza quest’anno ha assunto più che mai un ruolo di primo di piano. I cambiamenti dei valori in campo che si sono susseguiti nel corso della stagione, hanno permesso di giungere al tramonto del mondiale con diversi scenari ancora aperti.
    Il primo verdetto in attesa di assegnazione è quello legato al confronto fra la Mercedes e la Ferrari per il secondo posto nella graduatoria dei costruttori. Pochi probabilmente un mese fa avrebbero scommesso su un side by side alla vigilia dell’ultima tappa. La mancata partenza in Qatar di Carlos Sainz, la squalifica di Charles Leclerc ad Austin, seguita dal risultato dolce-amaro di Città del Messico e dal DNS del monegasco in Brasile, sono eventi che avevano fatto presagire un finale tutt’altro che incoraggiante per la rossa.
    La Classifica Mondiale Costruttori F1 2023, prima di Abu Dhabi
    Classifica Mondiale Costruttori F1 2023, Las Vegas (Gara)
    La stella a tre punte dal canto suo poteva contare invece su un trend positivo intrapreso sul finale di un 2023 di cui Toto Wolff può comunque salvare ben poco. Le parole pronunciate, se non tuonate, dall’azionista della Mercedes due settimane fa, avevano offerto un’immagine tutt’altro che serena della situazione del team. “La peggior gara da quando siamo in F1”, aveva affermato dopo Interlagos. Un esito complicato da digerire che si è aggiunto ad eventi come il crash fratricida di Lusail, la squalifica di Lewis Hamilton ad Austin, la poca competitività emersa a Las Vegas ed errori strategici che non sono mancati.
    Il grande weekend del Cavallino a Las Vegas ha così mescolato definitivamente le carte, rimettendo la rossa nelle condizioni di potersi aggiudicare il ruolo di runner up fra i costruttori. Se nei primi due terzi di campionato erano stati i valori in campo a determinare la prevalenza di un team sull’altro, la sensazione è che nel finale di stagione siano stati i passaggi a vuoto a dar forma alla classifica che vediamo oggi. Un fattore che, indipendentemente da chi si aggiudicherà un ruolo che resta di consolazione, deve far riflettere entrambe le scuderie nell’ottica di un’auspicata lotta per il titolo.
    Chi invece potrà dirsi soddisfatto indipendentemente dalla posizione in cui chiuderà il campionato, è Andrea Stella. Il team principal della McLaren è l’artefice di un clamoroso cambio di passo a stagione in corso, che ha permesso alla scuderia di Woking di mettersi nelle condizioni di chiudere al quarto posto. Il team non può alloggiarsi sugli allori, visto che le lunghezze di vantaggio sull’Aston Martin sono soltanto undici. La preoccupazione emersa nella qualifica di Las Vegas affiancata alla ritrovata competitività dell’Aston nelle ultime due tappe, fa si che lo scenario resti aperto fino all’ultima bandiera a scacchi.

    Seppur si tratti di posizioni non di primo pelo, anche sul fondo della griglia c’è la voglia di prevalere, soprattutto nell’ottica dei compensi economici che assumono un valore da non sottovalutare. E’ il caso di Williams e AlphaTauri, divise da sette punti nella lotta per il settimo posto in classifica. A sua volta l’Alfa Romeo si trova nel sandwich del team di Faenza, cinque punti più avanti, nonché di una Haas che ha quattro lunghezze in meno dell’Alfa e che vorrebbe evitare di perdere il duello con l’altro team cliente di Maranello.
    Lottare per una posizione diversa da quella di leader è un qualcosa disdegnato dall’istinto del pilota. Piloti che quest’anno più che mai si sono trovati a fare i conti con la dittatura del binomio Verstappen-Red Bull. In questo scenario assume una posizione d’orgoglio il derby spagnolo fra Carlos Sainz e Fernando Alonso per il quarto posto in classifica piloti. Non sono necessari particolari calcoli cervellotici, i due sono entrambi a quota 200 punti e chi arriverà davanti prevarrà sull’altro. Non bisogna escludere però Lando Norris, a distanza di cinque lunghezze, che spera di avere la meglio fra i due litiganti. Più distante Charles Leclerc, che avrebbe bisogno di tredici punti in più di Sainz per aggiudicarsi il confronto in famiglia. Un derby di casacca più tirato è quello di cui sono protagonisti i due alfieri di casa Alpine. Pierre Gasly si gioca infatti l’undicesima posizione nel mondiale con quattro lunghezze di vantaggio sul compagno e connazionale Esteban Ocon.
    La Classifica Mondiale Piloti F1 2023, prima di Abu Dhabi
    Classifica Mondiale Piloti F1 2023, Las Vegas (Gara) LEGGI TUTTO