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    F1, Incidente Hamilton a Barcellona: emergono nuovi particolari [ PODCAST ]

    Emergono nuovi particolari sulle cause dell’incidente di Lewis Hamilton a Barcellona di settimana scorsa. A parlarne è David Coulthard nel suo ultimo podcast ‘Formula For Success’.

    Il pilota di Formula 1 David Coulthard ed Eddie Jordan condividono le loro opinioni sulla vita dentro e fuori il paddock. Ogni settimana, i due ex del Circus della Formula 1 offrono una visione unica dello sport, del business, dei media e dell’automobilismo sportivo. Nel loro ultimo episodio l’ex pilota inglese ha parlato dell’incidente che Lewis Hamilton ha avuto durante i Test di Barcellona (TPC) la scorsa settimana.
    L’OPINIONE DI COULTHARD SUL CRASH DI HAMILTON [ PODCAST ]

    “Deve abituarsi ai sistemi di controllo della Ferrari e all’erogazione della potenza della Power Unit di Maranello”, ha commentato Coulthard che poi ha anche aggiunto alcuni particolari interessanti: “Si tratta di motori ibridi, quindi non si tratta della naturale accelerazione di coppia di un motore a combustione interna. L’energia elettrica arriva in questo modo. E sospetto che sia talmente radicato nella sua mente il motore ibrido Mercedes di F1 che è stato semplicemente colto di sorpresa”.

    Proseguendo nel commento durante il podcast Formula For Success, Coulthard ha poi comunque minimizzato il significato dell’incidente: “Si è parlato molto del suo (di Hamilton, ndr) recente test a Barcellona dove ha avuto un piccolo incidente. Ogni piccola uscita di pista può essere definita un incidente. L’uscita di pista è un rischio professionale”.
    Leggi tutte le ultime notizie su:– Lewis Hamilton– Ferrari LEGGI TUTTO

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    F1 2024 | Leclerc vs Sainz: il miglior anno del monegasco

    Quattro anni insieme, dal 2021 al 2024: Charles Leclerc e Carlos Sainz hanno corso quest’anno la stagione più importante per la Scuderia Ferrari che ha sfiorato la conquista del mondiale costruttori.SAINZ Carlos (spa), Scuderia Ferrari SF-24, LECLERC Charles (mco), Scuderia Ferrari SF-24, portrait during the Formula 1 Gulf Air Bahrain Grand Prix 2024, 1st round of the 2024 FIA Formula One World Championship from February 29 to March 2, 2024 on the Bahrain International Circuit, in Sakhir, Bahrain – Photo Florent Gooden / DPPI | credit: @Scuderia Ferrari Press Office

    Come ogni fine anno, sui profili social della Formula 1, vengono pubblicate delle grafiche con il confronto tra compagni di squadra. Uno dei primi post di quest’anno è dedicato alla Scuderia Ferrari dove Charles Leclerc ha avuto la meglio su Carlos Sainz, suo compagno dal 2021.
    F1 2024, Leclerc vs Sainz

    Agonisingly close to the title, but still an incredible year for the team in red ❤️
    Here’s how @ScuderiaFerrari’s Charles Leclerc and Carlos Sainz measure up after their best seasons ever#F1 pic.twitter.com/iZeUzJBmHp
    — Formula 1 (@F1) December 13, 2024

    Tutte le statistiche riportate qui sopra parlano a favore del monegasco. Per 14 volte, Leclerc ha fatto meglio di Sainz sia in qualifica che in gara, conquistando il terzo posto finale nella classifica mondiale piloti contro il quinto del compagno.
    Tre a due, le vittorie a favore del monegasco mentre sono tredici i podi complessivi di Leclerc contro i nove di Sainz. Anche a livello di pole position, il bilancio è a favore del pilota che il prossimo anno resterà a Maranello.

    I numeri di Leclerc nel 2024

    A solid 2024 season for Leclerc 💪
    P3 in the drivers’ championship and P2 in the constructors’ 🏆#F1 pic.twitter.com/HYu8qx9TBZ
    — Formula 1 (@F1) December 13, 2024

    I numeri di Sainz nel 2024

    A strong final season at the Scuderia for Sainz 🏆 🏆 #F1 pic.twitter.com/ZL0ALUfmmw
    — Formula 1 (@F1) December 15, 2024

    Dando uno sguardo ai quattro anni passati insieme, dal 2021 al 2024, Leclerc ha avuto la meglio di Sainz nella classifica piloti in tre occasioni su quattro, come si evince dalla tabella qui sotto.
    Leclerc vs Sainz: 2021 – 2024
    Anno Leclerc – Sainz | Diff.
    2024 356 (P3) 290 (P5) | +66
    2023 206 (P5) 200 (P7) | +6
    2022 308 (P2) 246 (P5) | +62
    2021 159 (P7) 164,5 (P5) | -5,5 LEGGI TUTTO

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    F1 2024 | Verstappen vs Perez: un super Max demolisce il povero Checo!

    Verstappen, 437 punti e 4° titolo mondiale piloti. Perez, 152 e un misero 8° posto in classifica. La stagione del messicano è stata la peggiore da che è in Formula 1, con poco più di un terzo dei punti del suo compagno e un misero bottino di soli 11 punti nelle ultime 8 appuntamenti della stagione.

    Come ogni fine anno, sui profili social della Formula 1, vengono pubblicate delle grafiche con il confronto tra compagni di squadra. Il primo post di quest’anno è dedicato al team Red Bull che ha visto trionfare il suo pilota di punta, Max Verstappen, nel mondiale piloti.
    F1 2024, Verstappen vs Perez

    Max 🆚 Checo in 2024 #F1 @redbullracing pic.twitter.com/HAFWk7Pogj
    — Formula 1 (@F1) December 14, 2024

    Come si puà evincere dalla grafica del post qui sopra su ‘X‘, il quattro volte campione del mondo 2024 di Formula 1 ha letteralmente demolito il suo compagno, Sergio Perez.
    Nell’arco dell’intera stagione, la più lunga della storia del mondiale di Formula 1 con ben 24 gare e 6 Sprint, il messicano ha totalizzato solo 152 punti, ovvero poco più di sei punti ad avento. Il suo compagno ha chiuso la classifica con 437 punti, quasi un x3! Anche tutte le altre statistiche sono a favore di Max. Sia in qualifica che in gara, solamente in un’occasione Perez è riuscito a fare meglio di Verstappen. Alle nove vittorie stagionali del quattro volte campione del mondo, il messicano ha risposto con un bello zero! Netta supremazia anche per quanto riguarda i podi: 14 per l’olandese, 4 per il messicano.
    Come per le vittorie, anche guardando le pole position Perez non mosso lo zero di inizio stagione. Otto invece quelle di Verstappen. Unica statistica nella quale il messicano ha fatto “meglio” dell’olandese, se così possiamo dire, è nel numero di gare non terminate: 5 vs 1!

    Dando uno sguardo ai tre anni passati, dal 2021 al 2023, Perez aveva sempre migliorato la sua posizione nella classifica mondiale piloti: nel suo primo anno in Red Bull al fianco di Verstappen, il messicano aveva chiuso al 4° posto, totalizzando quasi la metà dei punti del compagno. Nel 2022 Perez migliorò ancora arrivando al 3° posto finale e raccogliendo oltre due terzi dei punti di Max. Infine lo scorso anno, alle spalle del campione del mondo piloti si classificò proprio Perez, anche se i suoi punti furono solamente il 45% di quelli di Verstappen. LEGGI TUTTO

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    F1 2025 Predictions: cosa possiamo aspettarci dal prossimo mondiale di Formula 1?

    Oscar Piastri, McLaren MCL38

    I motori si sono spenti. La stagione 2024 di Formula 1, la più lunga della storia di questa disciplina motoristica con ben 24 eventi in 10 mesi, si è chiusa con l’ultimo appuntamento stagionale ad Abu Dhabi e con una giornata di test post-season.
    Quello appena concluso è stato uno dei mondiali più combattuti degli ultimi decenni, sicuramente della cosiddetta era turbo-ibrida, iniziata con il dominio Mercedes nel 2014, proseguito poi con quello Red Bull e di Max Verstappen.
    Voltando le spalle al recente passato, gli otto mondiali costruttori vinti consecutivamente dal team della Stella a tre punte fino al 2021, non saranno ricordati come tra i più combattuti della storia della F1. Mercedes non ha sostanzialmente avuto avversari, se non forse l’ultimo anno quando il mondiale piloti (2021) andò a Verstappen. Idem per i due mondiali del 2022 e 2023 che, grazie al cambio di regolamento, hanno visto il dominio del team austriaco.
    La stagione appena conclusa invece ha visto, sia sul fronte piloti ma ancora di più su quello costruttori, una battaglia vera tra più contendenti. Norris ha provato a “disturbare” Verstappen nella corsa al suo quarto alloro mondiale mentre Ferrari e McLaren sono riuscite, nella non facile né prevedibile “impresa” di colmare il vantaggio che Red Bull aveva accumulato nella prima parte della stagione e di sopravanzare poi il team campione del mondo. Il distacco finale tra McLaren (666 punti) e Ferrari (652) è stato di soli 14 punti.
    Quattordici punti su 24 Gran Premi vuol dire meno di un punto a Gp e, considerando anche le sei gare sprint che hanno assegnato punti, meno di mezzo punto ad evento. Se vogliamo quantificarlo in maniera diversa, 14 punti sono un terzo posto, oppure un 4° e un 9° posto in più o un 5° e un 8° posto in più e così via.
    Mondiale Costruttori F1 2014-2024: P1 e P2 a confronto | CircusF1.com
    Dando uno sguardo ai dati degli ultimi 10 anni riportati nel grafico qui sopra, si può evincere come la media punti tra il vincitore del mondiale costruttori e il team che si è classificato al secondo posto sia superiore ai 200 punti, 208 per essere precisi. Il picco più alto si è registrato lo scorso anno con Red Bull che ha staccato Mercedes di ben 451 punti, mentre il divario più contenuto, dopo quello di quest’anno, lo abbiamo avuto nel 2021 con un gap contenuto in 28 punti tra Mercedes (P1) e Red Bull (P2).
    Fatte queste considerazioni, lo sguardo va ora al prossimo anno. Il 2025 vedrà un regolamento tecnico e sportivo molto stabile che dovrebbe garantire un ulteriore compattamento dei valori in pista.
    Il team campione del mondo, vista la crescita costante lungo tutto l’arco della stagione appena conclusa, dovrebbe essere in grado di mantenersi facilmente tra le zone alte della classifica. La stabilità nella formazione piloti potrà poi aiutare McLaren anche ad avere più continuità. La Ferrari, seconda forza quest’anno, potrà contare sulla spinta emotiva legata all’arrivo di Lewis Hamilton e al fatto di aver trovato, con la cura Vasseur, una continuità di sviluppo che era sempre mancata negli anni scorsi.
    Su Red Bull vediamo due incognite: da un lato la coppia di piloti, sia che si decida di proseguire con Sergio Perez che di cambiare a favore di Liam Lawson, non potrà essere sulla carta all’altezza della coppia di piloti McLaren e Ferrari. Inoltre anche dal punto di vista tecnico, la perdinta di Adrian Newey e la “strada smarrita” sugli sviluppi 2024, potrebbero essere un altro punto critico in ottica 2025.
    Un capitolo a parte merita Mercedes. La crisi tecnica è profonda e duratura. Le difficoltà nel capire la monoposto e la corretta direzione da prendere negli sviluppi potrebbe ripresentarsi anche il prossimo anno. A questo, un po’ come per Red Bull, l’arrivo di un giovanissimo pilota potrebbe essere un punto critico, se paragonato ai due top team di quest’anno e alle loro coppie di piloti.
    Per la lotta al titolo mondiale costruttori 2025 non vediamo come qualche altro team possa entrare, visti i risultati di quest’anno e vista anche la formazione piloti, non certo all’altezza – con tutto il rispetto – di quella di McLaren e Ferrari.
    Una lotta quindi a due per il titolo costruttori tra McLaren e Ferrari. Probabile ma non certo, visto quanto la Formula 1 ci insegna e ci ha insegnato in particolare quest’anno. Se ben ricordate, dopo le prime quattro gare il mondiale sembrava già archiviato per Red Bull. Come tutti sappiamo, è andata poi diversamente. C’è da aggiungere che nel 2025, gli sviluppi in corso d’anno saranno “condizionati” dal progetto 2026 che vedrà un importante cambio regolamentare e quindi si dovrà “sacrificare” in parte la stagione per non arrivare impreparati alla successiva.
    Per ora la nostra F1 Prediction, quando si sono appena spenti i motori del mondiale 2024 di Formula 1, (pre)vede McLaren e Ferrari ancora davanti a Red Bull e Mercedes. LEGGI TUTTO

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    Post-Season F1 Test, Abu Dhabi: cala il sipario sulla stagione 2024

    Con l’unico giorno di test post-stagionale sul circuito di Yas Marina è calato il sipario sulla stagione 2024 di Formula 1, la più lunga di sempre, con le sue 24 gare. I migliori tempi di oggi, sia per il piloti che hanno utilizzato gli pneumatici di quest’anno che quelli 2025.39 during the Formula 1 Abu Dhabi post-season test 2024, on December 10, 2024 on the Yas Marina Circuit, in Abu Dhabi, United Arab Emirates – Photo Antonin Vincent / DPPI – credits: @Scuderia Ferrari Press OfficeSi è conclusa oggi ad Abu Dhabi la stagione 2024 della Formula 1. Sul circuito di Yas Marina era in programma il tradizionale appuntamento di test che segue ormai da diversi anni lo svolgimento dell’ultimo Gran Premio, con la partecipazione di tutte e dieci le squadre, ciascuna con due vetture a disposizione. Duplice, infatti, il lavoro previsto: su una monoposto hanno girato i cosiddetti rookie – definiti dal regolamento sportivo della FIA come piloti che non hanno disputato più di due Gran Premi – mentre sull’altra hanno girato piloti che non rientrano più in questa categoria, con alcuni cambi di casacca rispetto a quanto visto due giorni fa in gara.
    Diverse le gomme: se i rookie hanno usato le mescole 2024 selezionate per lo scorso Gran Premio, i piloti titolari o, comunque, ufficiali hanno il compito di saggiare la versione omologata di tutti i pneumatici – ad eccezione della C1, non adatta alle caratteristiche del tracciato – che Pirelli metterà a disposizione nel 2025, sviluppata insieme alle squadre durante l’anno.
    I giovani piloti hanno avuto a disposizione in totale otto treni di gomme: due di C3, quattro di C4 e due di C5. Per gli altri piloti i set disponibili sono stati dieci: uno di C2, tre ciascuno di C3 e di C4, due di C5 e uno di C6, la nuova mescola ultra-morbida che amplierà la gamma 2025 e destinata, presumibilmente, all’utilizzo su alcuni tracciati cittadini l’anno prossimo. A differenza di quanto avvenuto ad esempio a Città del Messico in occasione del cosiddetto “in-competition test”, la Pirelli non ha definito un programma standardizzato relativamente all’utilizzo delle gomme 2025: ogni squadra ha potuto quindi lavorare secondo le modalità che preferisce per raccogliere dati fondamentali per lo sviluppo delle monoposto che competeranno l’anno prossimo. Va infine notato che, secondo quanto stabilito dalla FIA, su nessuna vettura hanno potuto essere montate componenti che non sono state utilizzate in un weekend di gara.

    Sono state nove ore di test molto intense, con soltanto una breve interruzione nel finale. In totale i giri percorsi sono stati 2.578, pari a 13.614,418 chilometri. Tutte le mescole e le tipologie di gomme sono state utilizzate: alcune squadre hanno infatti usato gomme da bagnato o intermedie per quei giri di installazione e di misurazioni aerodinamiche che, solitamente, vengono effettuati all’inizio della giornata.
    Il miglior crono in assoluto lo ha ottenuto Charles Leclerc, che ha portato la sua Ferrari in cima alla classifica con un tempo di 1’23”510. Al secondo posto si è piazzata la Williams col suo nuovo portacolori Carlos Sainz (1’23”635) mentre al terzo c’è la Mercedes di George Russell (1’23”789). Se i due ex-compagni di squadra alla Ferrari hanno ottenuto il loro miglior tempo con una C5, la prestazione di Russell è stata stabilita con un set di C6.
    F1 Test, Abu Dhabi: i tempi con le gomme 2025

    Fra i rookie, il più veloce è stato l’italiano Kimi Antonelli (Mercedes), col tempo di 1’23”873. I tre piloti che hanno percorso più giri sono stati, nell’ordine, Liam Lawson (Racing Bulls, 159), Carlos Sainz (Williams, 146) e Felipe Drugovich (Aston Martin, 146).
    F1 Test, Abu Dhabi: i tempi con le gomme 2024

    “Un test molto utile per vedere all’opera praticamente tutta la nuova gamma di mescole – faceva eccezione soltanto la C1 – omologata per la prossima stagione. Le condizioni della pista erano molto buone, molto simili a quelle avute domenica scorsa nell’ultimo Gran Premio e con temperature non tanto differenti – ha commentato Mario Isola, Direttore Motorsport di Pirelli –. Abbiamo raccolto tantissimi dati che ora verranno attentamente analizzati, tanto dai nostri tecnici quanto da quelli delle squadre per proseguire al meglio la preparazione in vista della prossima stagione. Da una prima, preliminare analisi possiamo dire che le nuove mescole hanno confermato di offrire una maggior resistenza meccanica, che consente quindi di ridurre il livello di abrasione del battistrada, mentre, per quanto riguarda il surriscaldamento, sapevamo che sarebbe stato difficile vedere dei significativi miglioramenti considerato che oggi si è girato quasi sempre sotto il sole, a differenza di quanto avvenuto lo scorso fine settimana. Un altro tema importante era la verifica del posizionamento delle mescole 2025: per quanto visto oggi, possiamo dire che la differenza di prestazioni fra C2, C3, C4 e C5 è più coerente con quelli che sono gli obiettivi che abbiamo, vale a dire di avere circa mezzo secondo di intervallo. Per quanto riguarda la debuttante C6, abbiamo visto che su una pista come questa, dove la parte finale del tracciato è molto impegnativa soprattutto sotto il profilo della trazione, il degrado anche nel primo giro cronometrato è piuttosto accentuato: faremo un’accurata analisi dei dati per individuare quali potranno essere i circuiti che più si adatteranno ad un suo eventuale utilizzo in un fine settimana di gara”.
    F1 Test, Abu Dhabi: le gomme utilizzate

    Conclusa la stagione 2024, la squadra Pirelli dedicata alla Formula 1 tornerà in pista alla fine di gennaio a Magny-Cours per la prima sessione di test dell’anno, dedicata allo sviluppo dei pneumatici 2026. LEGGI TUTTO

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    Ferrari, una gioia rimandata al 2025?

    Alla fine i pronostici sono stati rispetti, McLaren ha messo meritatamente le mani su un titolo che mancava da oltre 26 anni, grazie anche a una prova straordinaria di Lando Norris, partito primo e arrivato primo, senza che la gara fosse mai in discussione. Dall’altra parte però la Ferrari non ha deluso anzi, la gara dei due cavallini è stata a tratti commovente, e come aveva promesso Fred Vasseur le Rosse hanno dato battaglia fino all’ultima curva, capitolando solo ai punti.

    ORGOGLIO
    Tredici sono le posizioni guadagnate da Charles solo nel primo giro, mentre il suo compagno, in lacrime nel post gara, remava per tenere il passo di una McLaren più performante. Alla bandiera a scacchi ne esce un doppio podio insperato, ma che non serve a nulla, se non a dimostrare che la squadra c’ha messo il cuore, ha sputato sangue, esprimendo compattezza e orgoglio, oltre a regalarsi un bellissimo biglietto da visita per il mondiale 2025. Un anno che termina insomma tra gli occhi lucidi di Sainz, al passo d’addio, e la delusione di Leclerc, una delusione che però rimane lì, in pista, legata a un mondiale che da miraggio si era fatto improvvisamente obiettivo tra le dune del deserto Arabo.
    PILOTI E TIFOSI
    Tra la dimensione della pista, della sconfitta sportiva e quella della realtà, dei tifosi, c’è però una sana distanza. In pochi tra i sostenitori della Rossa potranno dirsi amareggiati per questo mancato titolo. Perché quello concluso è stato un anno particolare, fatto di alti e bassi, ben 5 vittorie della Rossa, ma ben poca costanza, se non nell’ultimo segmento di stagione. Con un pilota licenziato e un team rivoluzionato, diciamocelo, vincere il mondiale costruttori quest’anno sarebbe stato un plus insperato più che un obiettivo concreto. Invece la Ferrari ha inaspettatamente sfiorato il colpaccio.

    FUTURO
    A guardare avanti, verrebbe da dire: “Povero Carlos“. Lo spagnolo ha sputato sangue per la rossa e a Maranello ha lasciato il cuore. Ora per lui inizierà un viaggio lungo e tormentato, in una scuderia come la Williams, che ha tanto da ricostruire prima di garantire a Carlos certi palcoscenici. La Ferrari invece ha tutto, nel 2025 parte per vincere, con Hamilton e Leclerc, seguiti da una squadra ormai rodata. Il prossimo non può, ma deve essere l’anno del mondiale. E allora, salutando a malincuore l’anno che finisce, aspettiamoci scintille per un 2025 fin troppo carico di aspettative, ma che a livello di spettacolo siamo sicuri non ci deluderà. LEGGI TUTTO

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    F1, Papaya rules the world! McLaren campione del mondo, il capolavoro di Andrea Stella

    Andrea Stella, Team Principal, McLaren – credit: McLaren Racing Media Centre

    Tra i due litiganti, alla fine, ha goduto il terzo. La McLaren, considerata da tutti come outsider all’inizio del mondiale di Formula 1, si è laureata campione del mondo tra i costruttori. Un titolo, tra i costruttori, che per il team di Woking mancava dal lontano 1998, allora confezionato da Mika Hakkinen e David Coulthard, e che riporta gli inglesi sul tetto del mondo dopo 16 anni di astinenza, da quell’epico trionfo iridato di Lewis Hamilton sotto il nubifragio di Interlagos. È la vittoria della squadra, sempre compatta e unita verso un obiettivo, anche quando potevano subentrare le ambizioni personali di Lando Norris. E, di conseguenza, è una vittoria che ha un marchio molto tricolore: quello di Andrea Stella, al primo titolo mondiale da Team Principal.
    LAVORO VINCENTE: ECCO COME HA VINTO LA MCLAREN
    Il trionfo della McLaren nel campionato costruttori parte da molto lontano, precisamente dall’estate del 2023. Prima del Gran Premio dell’Austria, la MCL60 occupava sistematicamente gli ultimi posti della griglia, rievocando il periodo nero a cavallo tra il 2013 e il 2019, in cui il team faticava persino ad entrare in zona punti. Da quel weekend a Spielberg, però, la parabola della papaya è diametralmente cambiata: macchina nuova di zecca, i primi risultati conquistati con continuità, e la sensazione di poter essere una contendente credibile per giocarsi la vittoria.
    Attese tutte confermate appieno in questo 2024 memorabile. Dopo un inizio un po’ in sordina, piuttosto distante da Red Bull e Ferrari in termini di prestazioni, la svolta arriva a Miami, con il primo successo in carriera di Lando Norris. Da lì, gara dopo gara, la vettura cresce a vista d’occhio, complici gli aggiornamenti costanti e proficui adoperati dal team, che rendono la MCL38 la macchina migliore della griglia. Un vantaggio tecnico che si concretizza nel Gp di Azerbaigian, in cui si consuma il sorpasso sulla Red Bull nella classifica costruttori, lanciando la scuderia di Woking verso il titolo iridato. Seppur con più difficoltà del previsto, in virtù della rimonta della Ferrari nella parte finale di stagione. Resa possibile anche da qualche defaillance dei due piloti.
    ADESSO IL MONDIALE PILOTI: MA SU CHI PUNTARE?
    Già, le mancanze dei piloti. Perché se è vero che la McLaren è stata la macchina più costante di tutte per grandissima parte della stagione, è altrettanto vero che a causa di molte incertezze dei piloti, non sempre ha capitalizzato al massimo la sua superiorità tecnica. In particolare, il riferimento è a Lando Norris. Colui che doveva essere il “capitano” in pista, si è rivelato spesso e volentieri inadeguato: partenze sbagliate, corpo a corpo persi malamente, sviste banali e allucinanti (come in Qatar)… Un andamento molto discontinuo ma con picchi sicuramente più alti di quelli raggiunti da Oscar Piastri, più lineare nel rendimento ma, almeno quest’anno, leggermente al di sotto del compagno di squadra come prestazione pura.

    Dubbi e incertezze verso un 2025 in cui la McLaren partirà con i favori del pronostico e, oltre a volersi riconfermare campione del mondo tra i costruttori, andrà a caccia anche del titolo piloti. Con una domanda che si riproporrà in maniera costante: puntare sul discontinuo Lando Norris o sull’ancora acerbo Oscar Piastri? La risposta la daranno la pista e, soprattutto, la gestione attenta e accorta di Andrea Stella. Che intanto, col suo lavoro di squadra, ha confezionato il suo primo capolavoro: riportare la McLaren sul tetto del mondo. Papaya rules the world! LEGGI TUTTO

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    F1, Vasseur suona la carica: “Faremo di tutto per portare a casa il titolo”

    Le parole di Fred Vasseur, Team Principal della Scuderia Ferrari, alla vigilia del Gran Premio di Abu Dhabi, ultimo appuntamento del Campionato Mondiale 2024 di Formula 1 che assegnerà il titolo costruttori.VASSEUR Frédéric (fra), Team Principal & General Manager of the Scuderia Ferrari, portrait during the Formula 1 Pirelli United States Grand Prix 2024, 19th round of the 2024 Formula One World Championship from October 18 to 20, 2024 on the Circuit of the Americas, in Austin, United States of America – Photo Antonin Vincent / DPPI

    La Scuderia Ferrari arriva ad Abu Dhabi in corsa per conquistare il suo 17° campionato del mondo Costruttori al termine di quella che è comunque la migliore stagione dall’avvento dell’era ibrida, nel 2014.
    Non è la prima volta che la squadra arriva in corsa per il titolo all’ultima gara della stagione negli Emirati Arabi Uniti: nel 2010 c’era in palio il titolo piloti con Fernando Alonso e la giornata ebbe il sapore amaro della sconfitta.
    Anche i precedenti sulla pista mediorientale non sono favorevoli, visto che Yas Marina è, tra i circuiti sui quali la Ferrari non ha mai vinto, quella con più gare all’attivo. Questo weekend però, nel 16° Gran Premio di Abu Dhabi, la Scuderia Ferrari vuole provare a sfatare questo tabù anche se l’impresa è ardua: rimontare i 21 punti che la separano dalla McLaren in classifica.

    Qui sotto le parole di Fred Vasseur, Team Principal Scuderia Ferrari, alla vigilia dell’ultimo appuntamento di questa lunghissima stagione.
    “Per la prima volta da quando la Formula 1 è entrata nella sua era ibrida siamo riusciti ad arrivare a giocarci un titolo all’ultima corsa. Si tratta di un traguardo importante e questo weekend cercheremo di fare ancora di più. Certo, dobbiamo essere realistici, siamo matematicamente in corsa ma il titolo è molto difficile da raggiungere perché, anche se dovessimo chiudere primo e secondo potrebbe non bastare, visto che la McLaren vanta ben 21 punti di vantaggio e potrebbe accontentarsi di un terzo e un quinto posto. Le sfide tuttavia sono nel DNA di Ferrari e dunque ci vogliamo provare. Abbiamo preparato a fondo questo appuntamento, sappiamo che la qualifica avrà un ruolo fondamentale e che la nostra macchina è più performante in gara. Charles, Carlos e tutta la squadra daranno fino all’ultima goccia di sudore per provare a portare a casa il titolo”. LEGGI TUTTO