More stories

  • in

    Ballottaggi olimpici: Sbertoli, Michieletto e Galassi provano a convincere il CT

    Di Paolo Cozzi In attesa del prossimo trittico di partite per la nostra “nazionale B”, impegnata in VNL nella bolla di Rimini, il CT azzurro Gianlorenzo Blengini ha diramato ieri la lista dei 20 papabili per Tokyo 2020, una riduzione dall’elenco allargato dei 28, che non genera sorprese e lascia aperti quegli interrogativi che tutti i tifosi stanno ponendosi, ovvero: chi saranno i nostri 12 corazzieri che dal 23 luglio all’8 agosto proveranno ancora una volta ad andare all’assalto di quell’oro olimpico che troppe volte abbiamo annusato da vicino per poi vederlo sfumare sul più bello? La premessa: la sensazione è che Blengini voglia affidarsi allo zoccolo duro di Rio 2016 e che preferirà puntare, anche per i ruoli di rincalzo (che poi rincalzi non sono, visto che parliamo di Olimpiadi e di top player) su giocatori più maturi e di sicuro affidamento, piuttosto che su alcune promesse di valore certo che si sono messe in luce tra campionato e VNL. Il CT lascerebbe quindi agli Europei il compito di lanciare sul palcoscenico internazionale i nostri talenti. Inutile sottolineare che in un torneo olimpico non ci sono spazi per grossi sconvolgimenti, che il sestetto titolare resterà fisso in campo salvo qualche cambio tattico per battuta o ricezione e che in un quarto di finale, semifinale o finale prima di cambiare giocatori come Zaytsev, Giannelli, Juantorena, Anzani ci vorrà un autentico tsunami… o un attimo di lucida follia da parte del nostro coach. Primo dubbio che sorge scorgendo la lista è su chi verrà portato a Tokyo come vice Giannelli. Un giovane emergente come Sbertoli, che ormai è consacrato nel volley italiano e pronto ad esplodere sul palcoscenico europeo grazie a Trento, oppure un palleggiatore navigato e senza “pretese” da titolare come Saitta, in grado di dare una mano a livello di gruppo e riproponendo scelte fatte già in passato con Boninfante e Sottile? Pur riconoscendo a Saitta una grandissima stagione a Vibo, credo che il talento di Sbertoli sia una spanna al di sopra e che non si possa puntare tutto sul solo Giannelli, perché gli imprevisti possono sempre accadere… Per il ruolo di schiacciatore, direi che in lizza ci sono Juantorena, Lanza, Kovar, Antonov e Michieletto. La sensazione, dando per acclarato che i primi tre hanno già il biglietto pronto, è che Antonov parta favorito sul giovane talento trentino in virtù della sua maggior esperienza internazionale e di una propensione di Blengini ad affidarsi ad atleti già maturi. Personalmente credo che il pur bravo attaccante italo-russo abbia già fatto il suo corso in maglia azzurra, e che Michieletto meriti ampiamente quella maglia anche perché il quarto attaccante difficilmente andrà in campo a Tokyo, ma farà tanta esperienza a livello mentale per gli anni successivi quando diventerà uno dei leader del futuro. Semmai si potrebbe pensare ad un Antonov come quinta banda/secondo opposto, visto che Nelli e Pinali (seppur quest’ultimo in gran forma in VNL) paiono leggerini a livello internazionale e Vettori lascia qualche dubbio sulla continuità soprattutto a livello mentale. E veniamo ai centrali, ruolo in cui Anzani, Piano e Mazzone erano pressoché certi di andare a Tokyo (e resta ancora questa la sensazione), ma qualche dubbio spero che Galassi lo abbia instillato nel coach, perché da outsider sta facendo una VNL preziosa e soprattutto si sta ponendo prepotentemente come centrale d’attacco, figura che un po’ manca nel terzetto sopracitato. Se Anzani è il centrale più equilibrato, bravo in attacco, preciso a muro e temibile in battuta, Piano è decisamente un centrale di muro che a livello internazionale paga però un attacco non proprio potentissimo, mentre Mazzone di contro è il centrale più abile in attacco, e proprio fra lui e Galassi credo ci sarà un testa a testa fino all’ultimo per chi salirà sull’aereo… Blengini si affiderà ad un usato sicuro che ben conosce o proverà la voglia di emergere del centrale di Monza per tenersi una freccia nella sua faretra nel giorno in cui le bande faticheranno a trovare varchi in attacco? Da valutare anche l’intesa con Giannelli, che sul gioco al centro ha caratteristiche particolari. Ultimo dubbio quello nel ruolo di libero: qui Balaso, nonostante una grande stagione e una crescita personale importante, sembra destinato a restare a casa e lasciare il posto al più esperto e rodato Colaci, uomo squadra dal rendimento assicurato. LEGGI TUTTO

  • in

    USA: il roster della nazionale maschile per le Olimpiadi di Tokyo

    Di Redazione Dopo la nazionale femminile, anche quella maschile degli USA ha comunicato con largo anticipo la lista dei 12 giocatori che parteciperanno alle Olimpiadi di Tokyo. Tra le scelte del CT John Speraw c’è anche qualche sorpresa: la più rilevante probabilmente al centro, dove Mitch Stahl è preferito a Taylor Averill. Quest’ultimo è tra le 7 “riserve” insieme ad Aaron Russell, reduce dall’intervento all’anca che quasi certamente gli impedirà di partecipare ai Giochi. Questa la rosa dei 12 per la nazionale a stelle e strisce:Palleggiatori: Micah Christenson, Kawika Shoji.Opposti: Matt Anderson, Kyle Ensing.Centrali: Mitch Stahl, Maxwell Holt, David Smith.Schiacciatori: Taylor Sander, TJ Defalco, Thomas Jaeschke, Garrett Muagututia.Libero: Erik Shoji. Due di questi giocatori (Anderson e Smith) sono alla loro terza Olimpiade, altri 6 confermati rispetto a Rio 2016, mentre Ensing, Defalco, Muagututia e Stahl sono al debutto assoluto. Tra le riserve, oltre ad Aaron Russell e Averill, ci sono il palleggiatore Josh Tuaniga, gli opposti Ben Patch e Kyle Russell, il centrale Jeff Jendryk, lo schiacciatore Brenden Sander e il libero Dustin Watten. “Abbiamo dovuto fare delle scelte difficili – spiega Speraw – la lista dei giocatori tra cui selezionare i 12 si è allargata negli ultimi 4-5 anni. La discussione su chi portare a Tokyo si è basata sulle performance durante la VNL, ma anche a ciò che questi atleti possono dare ai compagni di squadra nel ruolo di competitor“. La nazionale, al rientro dall’Italia, tornerà per un breve periodo di allenamento ad Anaheim prima di trasferirsi in Giappone a Mishima, dove giocherà due gare amichevoli contro i padroni di casa. (fonte: USA Volleyball) LEGGI TUTTO

  • in

    Tutte le partecipanti alla Continental Cup: c’è anche l’Italia femminile

    Di Redazione La CEV ha pubblicato oggi gli elenchi delle nazioni che potranno partecipare con una propria coppia alle finali della Continental Cup di Beach Volley, in programma dal 23 al 26 giugno a L’Aia: il torneo assegnerà ai paesi vincitori l’ultimo posto disponibile per le Olimpiadi di Tokyo. L’Italia, benché qualificata in entrambi i gender, prenderà parte soltanto alla competizione femminile: gli azzurri hanno infatti già due coppie sicure di partecipare ai giochi (Lupo-Nicolai e Rossi-Carambula), il numero massimo consentito dal regolamento. Per lo stesso motivo sono state escluse la Polonia nel torneo maschile e la Germania e la Svizzera in quello femminile. Tra le donne, l’Italia se la vedrà dunque con Austria, Repubblica Ceca, Finlandia, Francia, Grecia, Lituania, Olanda, Norvegia, Polonia, Russia, Slovenia, Spagna, Ucraina, Cipro ed Estonia (le ultime due ripescate). Alla manifestazione maschile parteciperanno invece Austria, Bielorussia, Belgio, Repubblica Ceca, Francia, Germania, Lettonia, Lituania, Olanda, Slovenia, Spagna, Svizzera, Turchia e Ucraina, più le ripescate Estonia e Serbia. Il sorteggio dei gironi per entrambi i tornei si terrà mercoledì 16 giugno alle 16.30 e sarà trasmesso in diretta streaming sul canale YouTube della CEV. (fonte: Cev.eu) LEGGI TUTTO

  • in

    Pablo Crer dice addio alla nazionale argentina a un mese dalle Olimpiadi

    Di Redazione Tutto si può dire sulla Volleyball Nations League dell’Argentina, ma non che sia stata avere di sorprese: prima i casi di Covid-19 che hanno costretto la squadra di Mendez a partire per Rimini con una rosa dimezzata, poi la squalifica di tre giocatori che non hanno osservato la quarantena (a quanto pare, per fare un bagno in piscina). E ora un caso forse ancora più clamoroso: l’annuncio della fine della carriera in nazionale da parte del centrale Pablo Crer. “È arrivato il momento – scrive Crer su Instagram – di dire addio alla maglia più bella che un giocatore possa indossare, quella che mi ha dato la pelle d’oca nei 15 anni in cui l’ho vestita… ho sempre dato tutto per lei, oggi è il momento di guardarla con l’orgoglio e la sensazione di averla sempre difesa. (…) È una decisione puramente ed esclusivamente personale, sono più che grato allo staff tecnico guidato da Marcelo Mendez e Horacio Dileo per aver avuto fiducia in me, e non ho niente da dire sui compagni di squadra, gran parte dei quali sono come fratelli per me. Non voglio suonare triste, perché non sono mai stato tanto felice come quando ho indossato questa maglia, e mai avrei pensato di vivere ciò che ho vissuto! Sarà un addio da giocatore… grazie, grazie e grazie, forza Argentina, ti amo!“. La decisione del centrale del Trefl Gdansk, peraltro resa pubblica nel giorno del suo 32esimo compleanno, appare quantomai sorprendente: arriva non soltanto nel pieno della VNL – per la quale Crer sarà quindi indisponibile con effetto immediato – ma soprattutto a poco più di un mese dalle Olimpiadi di Tokyo, nelle quali il centrale sarebbe dovuto essere uno dei cardini della formazione albiceleste. In precedenza anche lo storico libero Alexis Gonzalez aveva annunciato il suo ritiro dalla nazionale, ma in circostanze e con presupposti molto meno controversi. (fonte: Instagram Pablo Crer) LEGGI TUTTO

  • in

    Rush finale verso Tokyo: 7 coppie in lotta per 3 posti

    Di Redazione La tappa del World Tour 4 Stelle di Ostrava, iniziata oggi con i match per la country quota e destinata a concludersi domenica 6 giugno, segnerà la fine della corsa ai tornei olimpici di Beach Volley maschile e femminile di Tokyo 2020. O quasi: al termine resterà ancora un’ultima chance per qualificarsi, vincendo una delle 5 Continental Cup (la finale europea si disputerà a L’Aia dal 23 al 26 giugno). Ma se in campo femminile il tabellone è praticamente definito, con le azzurre Marta Menegatti e Viktoria Orsi Toth che hanno centrato l’obiettivo dei Giochi, le cose sono molto diverse nel settore maschile. Sono infatti ben 7 le coppie ancora in lizza per gli ultimi 3 posti alle Olimpiadi, e tutte sono ovviamente iscritte al torneo in Repubblica Ceca. Al momento i qualificati sarebbero gli italiani Enrico Rossi e Adrian Carambula, i polacchi Piotr Kantor e Bartosz Losiak e i cileni Esteban e Marco Grimalt, ma dietro di loro incombono i lettoni Aleksandr Samoilovs e Janis Smedins, gli svizzeri Adrian Heidrich e Mirco Gerson, gli olandesi Christiaan Varenhorst e Steven Van de Velde e i tedeschi Nils Ehlers e Lars Fluggen. Tutti hanno ancora una chance: la distanza tra Rossi-Carambula e Ehlers-Fluggen è di soli 680 punti. In più resta anche da assegnare il posto per la seconda coppia statunitense che prenderà parte ai Giochi: gli USA vantano infatti 3 coppie tra i primi 14 del ranking, ma soltanto due per nazione possono accedere al torneo. All’inseguimento Tri Bourne e Trevor Crabb, che devono recuperare 360 punti sia su Jake Gibb e Taylor Crabb, sia su Nick Lucena e Phil Dalhausser. Nel femminile, come detto, c’è invece un solo dubbio e riguarda proprio gli Stati Uniti: con Alix Klineman e April Ross prime indiscusse e già certe della qualificazione, la vittoria di Sochi ha portato in vantaggio Sarah Sponcil e Kelly Claes nella volata finale. Ma le inseguitrici Kerri Walsh Jennings e Brooke Sweat, staccate di appena 160 punti, sperano ancora di farcela: il primo passo l’hanno compiuto oggi, qualificandosi alla fase a gironi grazie al successo per 2-0 (21-18, 21-19) sulle connazionali Day-Hughes. (fonte: Fivb.com) LEGGI TUTTO

  • in

    Viktoria Orsi Toth: “Pochi avrebbero scommesso su di noi e su di me”

    Di Redazione Festeggiano Marta Menegatti e Viktoria Orsi Toth dopo l’ufficialità della qualificazione alle Olimpiadi di Tokyo, arrivata nel pomeriggio in seguito ai risultati della tappa del World Tour di Sochi. Per Orsi Toth un traguardo che sa di rivalsa, dopo l’esclusione per doping da Rio 2016: “Mi sono presentata al primo torneo nel luglio 2018 con zero punti – ricorda la beacher di origini ungheresi – dopo due anni senza giocare. Oggi, dopo quasi 3 anni, siamo qualificate a Tokyo. Pochi avrebbero scommesso su di noi e su di me“. “È stata dura – continua Orsi Toth – tra problemi fisici e la pandemia, tenere a livello mentale è stato faticosissimo. In compenso ora la felicità è proporzionale alle difficoltà attraversate. L’Olimpiade a questo sto giro voglio giocarmela e godermela, se poi arriverà un bel risultato sarà solo la ciliegina sulla torta“. Grande soddisfazione per il tecnico delle due azzurre, Terenzio Feroleto: “Questa qualificazione olimpica era l’obiettivo principale, era tutto ciò che volevamo. Per raggiungere questo traguardo il percorso è stato veramente molto duro perché niente e nessuno ci ha fatto sconti, ma non ci siamo abbattuti. Le grandi difficoltà, le sofferenze, le problematiche e le paure che abbiamo avuto in questo periodo ci hanno fatto diventare un gruppo migliore sotto tutti i punti di vista, sia professionale, sia umano. Siamo contentissimi di aver conquistato questa qualificazione e siamo molto orgogliosi di poter riportare la nazionale italiana femminile di beach volley ai Giochi Olimpici, confermando l’Italia nell’élite di questo sport a livello mondiale“. “Mi immagino un’Olimpiade bellissima – continua Feroleto – già il fatto di avere la possibilità di giocarla è un sogno. Certe volte si dà per scontato un risultato di questo genere, ma in realtà scontato non lo è, a maggior ragione nel nostro sport in cui è difficilissimo raggiungere il pass olimpico, considerata la grande quantità di squadre che ambiscono a questo obiettivo. Arrivarci attraverso il ranking ha un sapore ancora più dolce“. Giuseppe Manfredi, presidente della Federazione Italiana Pallavolo, si congratula a sua volta con le giocatrici: “Siamo orgogliosi per la qualificazione di Marta e Viktoria alle Olimpiadi. Dopo le due nazionali seniores indoor, la nazionale femminile di Sitting Volley, Daniele Lupo e Paolo Nicolai, ci mancava una coppia femminile nel torneo di Beach Volley“. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

  • in

    Convocazioni, prospettive e sogni azzurri: l’analisi di Paolo Cozzi

    Di Paolo Cozzi Con la conferenza stampa di ieri del CT Blengini è iniziata ufficialmente la stagione della nazionale maschile, una stagione – inutile dirlo – che ruota tutta intorno ai Giochi Olimpici, appuntamento clou dell’estate nel quale la Federazione ripone speranze di medaglia importanti sia con la compagine maschile che, soprattutto, con quella femminile. In campo maschile cominciano a delinearsi le prime scelte di avvicinamento all’evento di fine luglio con la nascita di due gruppi ben distinti. Uno che lavorerà in palestra con poche amichevoli, formato da un gruppo di veterani certi del posto a Tokyo mixato ad atleti che cercheranno di conquistarsi un pass per il Giappone, e avranno come compito quello di tenere alto il livello dell’allenamento. L’altro gruppo sarà quello con Sbertoli capitano, che affronterà la VNL nella bolla di Rimini: un gruppo composto da giovani che hanno bisogno di fare esperienza di campo a livello internazionale, da cui potrebbero uscire il secondo palleggiatore, il quarto centrale e la quarta banda per le Olimpiadi. Trovo ottimale l’idea di due gruppi, perché al termine di una stagione lunga e usurante sia dal punto di vista fisico che mentale, resa ancor più pressante dai continui protocolli Covid, i giocatori più esperti come Juantorena, Zaytsev e Giannelli non hanno bisogno di giocare altre 10 partite chiusi nello stress della bolla di VNL, ma hanno bisogno di tirare il fiato, lavorare bene soprattutto sul piano fisico, recuperare energie che saranno preziose nel rush finale dell’Olimpiade. E il ritiro di Cavalese offrirà loro tutte queste possibilità. A chi dice che prima di un appuntamento importante bisogna giocare tante partite per trovare il ritmo gara (partite che comunque saranno organizzate nel mese di luglio) posso assicurare che nel 2004 siamo arrivati sul podio ad Atene senza giocare una sola amichevole nell’ultimo mese e mezzo di preparazione. L’unico piccolo dubbio ce l’ho sullo staff della nazionale che seguirà la VNL, ma prima mi preme sottolineare a caratteri cubitali che il mio non è un attacco a Valentini (che peraltro stimo e conosco personalmente) e a Mattioli. Forse però avrei affiancato loro alla guida di questo gruppo, vista anche la particolarità della situazione nella quale si svilupperà la VNL, un allenatore con più esperienza, considerando anche che da questo gruppo usciranno atleti per Tokyo, e i due incaricati hanno pochissimi precedenti in fatto di gestione totale di una squadra. Per il resto, come dicevo in precedenza, ho la sensazione che da questo gruppo qualche giocatore a fine giugno raggiungerà Blengini nel ritiro di Cavalese. Provando ad indovinare le intenzioni del coach direi che i papabili sono Sbertoli, Michieletto e Balaso (nel caso in cui il CT decidesse di convocare due liberi). In questo gruppetto sarebbe certamente rientrato anche Russo, se non fosse stato per il brutto infortunio che l’ha purtroppo escluso dai giochi, in tutti i sensi. Per il resto dei ragazzi la VNL sarà comunque un’ottima possibilità di mettersi in mostra per alcuni, di proseguire la crescita intrapresa negli ultimi anni e diventare più che una semplice promessa per altri. Se devo fare un nome su tutti, punterei su Bottolo, con la curiosità di vedere Gardini al rientro in Italia dopo l’esperienza nei college americani. Tornando invece al gruppo principale, quello che si allenerà a Cavalese con Blengini, la vera novità è rappresentata dal ritorno di Jiri Kovar, e credo che a questo punto lo schiacciatore abbia avuto più di una certezza da parte del CT (suo allenatore anche nel club) di potersi giocare concretamente le sue chance per Tokyo. Meno certo Vettori, anche lui al rientro dopo qualche anno, che in teoria si contenderà il posto a distanza con Nelli, impegnato con il gruppo della VNL. Insomma, strade divise per i tanti giocatori azzurri, ma un unico obiettivo comune: guadagnarsi il biglietto aereo per il Giappone e andare a lottare e sudare per tornare a casa con una medaglia, magari la più ambita… LEGGI TUTTO

  • in

    Lavia e il CT Blengini inaugurano a Roma le vaccinazioni degli azzurri

    Di Redazione È cominciata oggi pomeriggio, presso l’Istituto Nazionale per le Malattie Infettive “Lazzaro Spallanzani” di Roma, la campagna vaccinale delle nazionali maggiori in vista della partecipazione alle Olimpiadi di Tokyo in programma dal 23 luglio all’8 agosto. I primi ad essere sottoposti a vaccinazione sono stati il Commissario Tecnico della squadra maschile Gianlorenzo Blengini e il giovane schiacciatore azzurro Daniele Lavia. Con loro il team manager Giacomo Giretto. Nei prossimi giorni sarà volta degli altri atleti. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO