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    La nazionale maschile torna in campo: c’è subito la Polonia

    Di Redazione Dopo l’esordio vincente nel torneo delle Olimpiadi di Tokyo contro il Canada, per la nazionale maschile di Gianlorenzo Blengini domani – lunedì 26 luglio – c’è l’importante sfida ai bicampioni del mondo della Polonia, che ieri sono stati battuti al tie-break dall’Iran. Il match è in programma alle ore 14.20 locali, le 7.20 in Italia. Due i precedenti tra le due formazioni ai Giochi con un bilancio di una vittoria (3-2 a Pechino 2008) e una sconfitta per gli azzurri (3-1 a Londra 2012). In totale invece sono 79 i precedenti, con 32 vittorie tricolori e 47 sconfitte. RISULTATIPool A: Italia-Canada 3-2 (26-28, 18-25, 25-21, 25-18, 15-11); Giappone-Venezuela 3-0 (25-21, 25-20, 25-15); Polonia-Iran 2-3 (25-18, 22-25, 22-25, 25-22, 21-23).Pool B: Brasile-Tunisia 3-0 (25-22, 25-20, 25-15); ROC-Argentina 3-1 (21-25, 25-23, 25-17, 25-21); USA-Francia 3-0 (25-18, 25-18, 25-22). CLASSIFICHEPool A: Giappone 1 vittoria (3 punti), Italia e Iran 1 (2), Polonia e Canada 0 (1), Venezuela 0 (0).Pool B: Brasile, Usa e ROC 1 vittoria (3 punti), Argentina, Francia e Tunisia 0 (0). (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Menegatti-Orsi Toth sconfitte nel primo match di Tokyo

    Di Redazione Inizia in salita il cammino di Marta Menegatti e Viktoria Orsi Toth nel torneo di Beach Volley femminile delle Olimpiadi di Tokyo. Le azzurre sono state sconfitte stamattina nella prima partita della Pool E dalle russe Makroguzova-Kholomina, che si sono imposte per 2-0 (21-18, 21-15). Partita di fatto sempre condotta dalla coppia del ROC (così viene identificata la delegazione russa dopo la squalifica), che sull’8-7 del primo set ha piazzato un tremendo break di 0-8 da cui poi le azzurre hanno cercato in tutti i modi di recuperare, sfiorando la clamorosa rimonta (16-17) ma non riuscendo a completarla. Nel secondo set la coppia russa ha subito preso un break di vantaggio (3-5) che non ha mai ceduto, allungando via via (9-12, 13-17) fino al conclusivo 15-21. Menegatti-Orsi Toth torneranno in campo mercoledì 28 luglio alle 14 italiane contro le australiane Artacho Del Solar-Clancy, che all’esordio hanno sconfitto le cubane Lidy-Leila per 2-0 (21-15, 21-14). Viktoria Orsi Toth: “Sicuramente non abbiamo giocato il nostro miglior beach volley e questo ci dispiace, ma il torneo è lungo e cercheremo di far meglio alla prossima. Per me l’emozione di essere qui è tanta; il mal di pancia pre e durante la partita c’è stato, ma credo sia più che normale… ovviamente sappiamo di dover far meglio e ci impegneremo al massimo per risalire la china; il torneo è appena iniziato e fortunatamente è lungo“. Marta Menegatti: “In questo sport purtroppo succede di avere dei passaggi a vuoto, ma bisogna essere brave a saperli gestire e noi oggi non lo abbiamo fatto, lasciando campo alle avversarie. Però, come ha detto Viki il torneo è ancora molto lungo, abbiamo altre due gare e ce la metteremo tutta per fare meglio. Oggi la cosa più complicata per noi è stata rompere il ghiaccio, Viki è all’esordio e l’atmosfera olimpica si fa sentire. Sono sicura che prenderemo fiducia  già dalla prossima partita, non dobbiamo scoraggiarci dopo una prima gara non proprio giocata benissimo; dobbiamo rimanere con il morale alto e prepararci al meglio per le prossime. Il format del torneo ci dà la possibilità di battagliare ancora e noi lo faremo“. Menegatti-Orsi Toth – Punti in attacco: 18 (Menegatti 8, Orsi Toth 10); Aces: 3; Battute sbagliate: 3; Muri vincenti: 3; Errori totali: 7.Makroguzova-Kholomina – Punti in attacco: 28 (Makroguzova 12, Kholomina 16); Aces: 3; Battute sbagliate: 7; Muri vincenti: 4; Errori totali: 9.Arbitri: Papadogouls (Gre) e Myszkowska (Pol).Durata Set: 23′, 20′. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Esordio da applausi per le azzurre: Russia piegata in tre set

    Di Redazione Non delude le attese la nazionale femminile all’esordio nelle Olimpiadi di Tokyo: il rapido 3-0 sulla Russia (sotto le mentite spoglie del ROC) è figlio di una prestazione matura, solida e convinta delle ragazze di Davide Mazzanti, che anche senza capitan Sylla si dimostrano prontissime per ricoprire il loro ruolo di favorite. Vinto con esperienza un primo set non facile, condizionato anche dalla partenza diesel di Paola Egonu, le azzurre dominano poi il secondo e il terzo, portandosi a casa con autorità tre punti non scontati. Funzionano alla perfezione tutti gli ingranaggi della macchina di Mazzanti: spicca su tutte Elena Pietrini, per nulla a disagio nel ruolo di titolare, ma anche Monica De Gennaro brilla nel garantire solidità in seconda linea (per la verità facilitate anche da una battuta russa impalpabile) e Caterina Bosetti si fa sentire in attacco con un ottimo 57%. Fahr e Danesi granitiche al centro, Egonu chiude tanto per gradire con 18 punti a tabellino (56% in attacco) e Ofelia Malinov, oltre a distribuire impeccabilmente il gioco, si toglie la soddisfazione di 3 muri-punto. D’altra parte i numeri della battuta (5-0) e del muro (12-4), contro una squadra fisica come quella di Busato, dicono già tutto. Difficile chiedere di più a un debutto, mentre iniziano in salita i Giochi della Russia, in cui si accende solo a tratti la temuta Fedorovtseva e non lo fa praticamente mai Goncharova (disastroso 27% in attacco). I SESTETTI – Parte dalla panchina Miriam Sylla, che lascia il posto a Pietrini al fianco di Bosetti. Malinov-Egonu la diagonale titolare, Danesi e Fahr al centro e De Gennaro libero. Russia in formazione tipo: Startseva in regia, Goncharova opposto, Fetisova e Koroleva al centro, Fedorovtseva e Voronkova schiacciatrici e Podkopaeva libero. 1° SET – Non inizia bene l’Olimpiade di Egonu, che prima viene murata da Fetisova e poi manda out; arriva anche lo 0-3 sul servizio di Fedorovtseva. Rimedia Bosetti con due punti di fila per il 3-3; il muro di Fahr e l’attacco di Pietrini regalano il primo break alle azzurre (7-5), ma risponde Koroleva con 3 punti consecutivi (due muri) e Fedorovtseva ribalta il risultato sul 7-9. Egonu si sblocca, Goncharova tiene avanti le russe (8-11) ma Fahr pareggia subito i conti con un gran muro (11-11). Riprende il punto a punto: l’Italia mette la testa avanti con l’ace di Egonu (14-13). Altri due errori dell’opposta azzurra riportano avanti la Russia sul 16-18 e Mazzanti chiama time out. Pietrini accorcia le distanze e proprio Egonu pareggia; stavolta è Busato a fermare il gioco, ma il muro di Fahr rilancia l’Italia (20-18). Gli errori della stessa centrale e di Egonu riportano il punteggio in parità (21-21), poi però Danesi trova il suo primo punto a muro proprio nel momento più importante: 23-21. Egonu si procura due set point, Voronkova annulla il primo, ma sul secondo arriva il mani out di Bosetti per il 25-23. 2° SET – Partenza a razzo dell’Italia con muro e attacco di Egonu; sul 4-0 Busato chiama time out. La Russia recupera subito due punti, poi Fedorovtseva ricuce il gap con due attacchi consecutivi (6-6). Ci riprova Danesi con un muro vincente (8-6), ma due errori di Egonu riequilibrano il set. Goncharova sbaglia e rimanda avanti l’Italia (12-10), Danesi si fa sentire anche in attacco (15-13). Un altro muro vincente, stavolta di Malinov, spiana la strada alla fuga azzurra; Busato ferma il gioco sul 18-14, ma entra Sorokaite e fa il vuoto con due ace (20-14). Fahr è implacabile al centro (22-16), l’Italia va al set point con Danesi (24-18) e Malinov chiude di prima (25-19). 3° SET – Equilibrio in avvio: provano a staccarsi le azzurre con un altro muro di Malinov (5-3), Fetisova risponde con la stessa moneta. Doppio pallonetto vincente di Egonu per riportare avanti l’Italia (9-7, 10-8) e poi l’opposta si scatena anche con la potenza: 12-9. Busato chiama il time out ma al rientro l’Italia vola: altro muro di Malinov e doppio ace di Egonu, Pietrini completa l’opera per il 16-9 (break complessivo di 6-0). Le azzurre non hanno problemi a gestire il vantaggio (18-11) e Alessia Orro, appena entrata, aumenta il bottino con l’ace del 20-12. Bosetti va a segno anche a muro (22-13), l’errore di Fedorovtseva vale 10 match point e al primo tentativo chiude Egonu (25-14). ROC-Italia 0-3 (23-25, 19-25, 14-25)ROC: Pilipenko (L), Matveeva, Koroleva 7, Goncharova 6, Fedorovtseva 10, Lazareva 1, Startseva 1, Fetisova 3, Voronkova 7, Podkopaeva (L), Smirnova, Enina. All. Busato.Italia: Sorokaite 1, Malinov 4, De Gennaro (L), Folie ne, Orro 1, Bosetti 12, Chirichella, Danesi 6, Fahr 9, Pietrini 10, Sylla ne, Egonu 18. All. Mazzanti.Arbitri: Rolf (USA) e Maroszek (Polonia).Note: Durata set: 31′, 30′, 24′, tot. 1h25′. ROC: battute vincenti 0, muri 4, errori 13. Italia: battute vincenti 5, muri 12, errori 21. LEGGI TUTTO

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    L’Italia si risveglia dall’incubo e firma la rimonta sul Canada

    Di Redazione Il debutto della nazionale maschile alle Olimpiadi di Tokyo, visto anche l’orario (italiano), ha tutte le fattezze di un incubo: di quelli da cui, per fortuna, ci si risveglia nel momento più terrificante, quando tutto sembra perduto. Un’Italia troppo brutta per essere vera va sotto di due set contro il Canada, sprecando un set point nel primo e andando in completa balia degli avversari fino a metà del terzo; poi un turno di battuta di Alessandro Michieletto, l’eroe della serata azzurra, cambia la storia della partita, permettendo alla squadra di Blengini di ritrovare le sue sicurezze e chiudere al tie break dopo due ore e mezza di battaglia. Fra i lati negativi dell’esordio va annoverata senz’altro la prova disastrosa di Ivan Zaytsev, apparso sin dall’inizio spaesato e fuori partita e sostituito a gara in corso (forse troppo tardi) da Vettori. Non è l’unico, sia chiaro: in avvio l’Italia sbaglia un po’ tutto, firmando 8 errori in battuta nel solo primo set e soffrendo terribilmente nel secondo. Come detto è il più giovane di tutti, Michieletto, a risultare decisivo con la sua grinta e il suo talento (17 punti): è lui a trascinare Osmany Juantorena, poi fondamentale nella seconda parte di gara (20 volte a segno), e non il contrario. Positivo anche l’impatto di Simone Anzani, entrato dal secondo set al posto di uno spento Piano. Un avvio ben più turbolento delle attese, insomma, ma la vittoria permette di guardare con meno tensione alle prossime partite, anche perché lunedì c’è già la Polonia. Sarà fondamentale però recuperare subito dal punto di vista psicologico Zaytsev, il cui contributo è fondamentale per questa squadra. Foto Volleyball World I SESTETTI – Subito una sorpresa nel 6+1 azzurro: c’è Galassi (nel giorno del suo 24esimo compleanno) e non Anzani in diagonale con Piano al centro. In posto 4 Blengini sceglie Michieletto con Juantorena, la diagonale palleggiatore-opposto è Giannelli-Zaytsev e il libero ovviamente Colaci. Il Canada risponde con Sanders in regia, Vernon-Evans opposto, Vigrass e Van Berkel al centro, Perrin e Hoag schiacciatori e Bann libero. 1° SET – I primi due punti per l’Italia sono di Juantorena, ma l’equilibrio è totale (2-3). Gli azzurri non riescono a prendere il largo, complici i troppi errori, ed è anzi il Canada a staccarsi sul 7-9 con il muro vincente di Vernon-Evans. Hoag e Vigrass incrementano il vantaggio (9-12), ma proprio nel momento più difficile il servizio di Zaytsev rimette le cose a posto sul 12-12. Primo vantaggio azzurro con il muro di Juantorena su Vernon-Evans (14-13) ed è sempre l’opposto a farsi fermare da Piano per il break (16-14), che diventa più 3 grazie all’errore di Perrin. Sembra fatta, ma l’ingresso di Sclater in battuta è decisivo per il Canada che ritrova la parità (18-18), e si torna a lottare punto a punto. Blengini chiama time out sul 22-23, ma sono i canadesi a procurarsi il primo set point con Vernon-Evans (23-24); Juantorena lo annulla, poi ai vantaggi ci sono due chance non sfruttate dall’Italia (25-24, 26-25). Sul 26-26 però l’errore di Piano concede un’altra occasione al Canada, poi Giannelli cerca ancora il centrale che non mette giù il pallone e Hoag lo punisce per il 26-28. 2° SET – Dentro Anzani al posto di Piano e il centrale della Lube va subito a segno; Juantorena regala il break all’Italia (3-1) ma poi sbaglia per l’immediato pari. Arrivano due punti consecutivi di Michieletto per il 6-4; dopo 5 errori di fila in battuta (quasi un record) è Van Berkel a ribaltare il punteggio con attacco e muro (9-10). Il punto a punto dura poco: ancora Van Berkel trasforma un pallone ricevuto malissimo dagli azzurri (11-13) e l’errore di Zaytsev consente ai canadesi di allungare sul 12-16. Vernon-Evans va a segno anche dai nove metri per il 13-17 e Blengini è costretto a chiamare time out; al rientro però ancora l’opposto ex Perugia sigla il 14-19. Entra Vettori per uno spentissimo Zaytsev ma la musica non cambia: Hoag e Perrin si esaltano per il 16-22, il Canada si procura ben 7 set point e trasforma il secondo con il solito Vernon-Evans (18-25). 3° SET – Confermato Vettori come opposto, ma è sempre il Canada a partire forte: 1-3 firmato Van Berkel e Hoag, e dopo il provvisorio pari di Michieletto arriva anche l’ace di Vernon-Evans per il 3-6. Blengini è costretto a fermare il gioco, ma al rientro l’Italia va sotto di 4 con l’attacco vincente di Hoag. Michieletto lima lo svantaggio (8-10) e Galassi riduce ulteriormente le distanze sul 12-13, provocando il time out del Canada. A questo punto sale in cattedra Michieletto: con il suo servizio (due ace) l’Italia completa un break di 5-0 che spacca il set (17-13). Gli azzurri prendono sicurezza con Anzani (19-15) e approfittano degli errori avversari per incrementare il vantaggio (21-16); il Canada fa l’ultimo tentativo per rientrare con Hoag (22-19), ma Galassi conquista 4 set point e un lungo scambio chiuso dall’errore di Perrin mette fine al set sul 25-21. 4° SET – Adesso è un’altra Italia e si vede subito: muri vincenti di Anzani e Michieletto, poi Vettori trova il break del 4-2. Juantorena fa la voce grossa in attacco (7-4) e poi va in battuta trascinando i suoi al 10-5, malgrado l’ingresso di Maar tra i canadesi; anche Anzani si iscrive alla festa con l’ace del 12-6. Muro vincente di Michieletto per il 14-7, poi il giovane schiacciatore dell’Itas firma anche l’ace del 16-8. Sul più bello il Canada procura un brivido risalendo dal 18-10 al 18-14 sul servizio del neoentrato Szwarc, ma l’ingresso di Kovar è determinante per fermare la rimonta e poi Michieletto rimette le cose a posto (21-15). Sempre il giovane azzurro si prende il set point e Juantorena manda tutti al tie break (25-18). 5° SET – Parte forte il Canada con gli attacchi di Hoag e un’accompagnata fischiata agli azzurri (1-3), ma rimedia Juantorena con due punti di fila (4-4). Botta e risposta tra Osmany e Sclater (6-7), Giannelli riporta avanti l’Italia al cambio di campo (8-7). L’equilibrio lo spezza ancora Juantorena al termine di uno scambio molto teso (11-9), poi è Michieletto a firmare il più 3. Glenn Hoag ferma il gioco, ma al rientro Galassi mura Sclater (13-9); l’errore di Szwarc in battuta regala 4 match point (14-10) e finalmente chiude Michieletto sul 15-11. Italia-Canada 3-2 (26-28, 18-25, 25-21, 25-18, 15-11)Italia: Kovar 1, Vettori 10, Juantorena 20, Giannelli 2, Zaytsev 3, Piano 1, Colaci (L), Galassi 5, Sbertoli, Anzani 4, Michieletto 17, Lavia. All. Blengini.Canada: Sanders, Perrin 15, Marshall ne, Hoag N. 17, Maar 2, Blankenau, Sclater 5, Van Berkel 9, Vernon-Evans 8, Vigrass 6, Bann (L), Szwarc 2. All. Hoag G.Arbitri: Makshanov (Russia) e Liu (Cina). LEGGI TUTTO

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    Eda Erdem in quarantena preventiva: non sarà la portabandiera della Turchia

    Di Redazione Si sarebbe dovuto aggiungere un altro nome alla ricchissima lista dei pallavolisti che ricopriranno l’ambito ruolo di portabandiera nella cerimonia di apertura delle Olimpiadi di Tokyo. Sfortunatamente, però, Eda Erdem non potrà svolgere il compito che le era stato assegnato dal suo Comitato Olimpico: il capitano della Turchia si trova al momento in quarantena preventiva, insieme ad altre 6 compagne di squadra. Come ha spiegato la Federazione turca, tra i passeggeri dell’aereo su cui ha viaggiato la nazionale di Giovanni Guidetti è stato individuato un soggetto positivo al Covid-19 e per questo alcune atlete sono state precauzionalmente isolate. Si tratta di un provvedimento blando, che ha consentito alle giocatrici di allenarsi regolarmente (sottoponendosi a quotidiani tamponi) e non dovrebbero creare ostacoli alla loro partecipazione ai Giochi. Le atlete coinvolte, tuttavia, saranno escluse dalla cerimonia. “Siamo molto dispiaciuti per questo sfortunato evento – dice il presidente federale Mehmet Akif Ustundag – eravamo molto orgogliosi che il nostro paese e la nostra bandiera fossero rappresentati dalla pallavolo. Ma questa situazione non ci demoralizza, onoreremo la nostra bandiera nel miglior modo possibile“. (fonte: Tvf.org.tr) LEGGI TUTTO

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    Cinque cerchi di gioia per Paola: “Responsabilità e orgoglio immenso”

    Di Redazione Una giornata di copertine, tag sui social network, messaggi di congratulazioni. Solo alla fine, quando a Tokyo era ormai quasi mezzanotte, Paola Egonu ha ceduto e ha deciso di affidare a Instagram la sua felicità incontenibile per essere entrata nella lista degli atleti che sventoleranno la bandiera olimpica del CIO alla cerimonia di apertura delle Olimpiadi 2020, in programma venerdì 23 luglio. A raccontarlo è la stessa opposta della nazionale nel suo post: “Ho lasciato passare qualche ora ma è stato inutile, non riesco ancora a crederci.La notizia che ho ricevuto stamattina dal presidente del CONI è stata una delle emozioni più grandi ed intense della mia vita. Difficilmente rimango senza parole. Oggi è un giorno di quelli“. “Rappresentare tutti gli atleti e le atlete del mondo – prosegue Paola – è una responsabilità ed un orgoglio immenso, sono onorata e grata per questa opportunità. ‘Cinque anni per cinque cerchi’, scrissi in un post a seguito del rinvio delle Olimpiadi, a marzo 2020. Chi avrebbe mai potuto anche solo sognare che sarebbe andata così… A volte, però, la realtà supera i sogni. Oggi è un giorno di quelli. L’ho già detto?“. All’orgoglio personale di Egonu va aggiunta la soddisfazione di tutto il movimento della pallavolo mondiale, che mai come quest’anno avrà un ruolo di primo ai Giochi. Oltre alla stella azzurra, sono saliti addirittura a 8 i giocatori che sfileranno a Tokyo in rappresentanza dei rispettivi paesi: Mercy Moim (Kenya), Mehdi Ben Cheikh (Tunisia) e il beacher Marco Grimalt (Cile) si sono aggiunti ai già noti Maxim Mikhaylov (Russia), Kim Yeon-Koung (Corea del Sud), Prisilla Rivera (Repubblica Dominicana), Bruno Rezende (Brasile) e Zhu Ting (Cina). (fonte: Instagram Paola Egonu) LEGGI TUTTO

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    Le nazionali sono a Tokyo. Due amichevoli per le ragazze di Mazzanti

    Di Redazione La delegazione Fipav composta dalla nazionale femminile, quella maschile e dalle tre coppie di Beach Volley, è arrivata sabato 17 luglio a Tokyo in vista delle Olimpiadi 2020, e in serata ha preso possesso dei suoi alloggi presso il Villaggio Olimpico. In attesa dell’inizio delle gare, oggi le formazioni tricolori cominceranno i loro allenamenti.  Per le due nazionali di pallavolo, in attesa del’inizio del torneo olimpico, sono in programma alcune gare amichevoli: la squadra di Davide Mazzanti giocherà domani, lunedì 19 luglio, contro il Brasile e giovedì 22 luglio contro la Corea del Sud di Stefano Lavarini. La formazione maschile di Gianlorenzo Blengini, invece, mercoledì 21 luglio affronterà la Tunisia, già incontrata nella fase di preparazione. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Iran, Ghaemi polemico: “Mi avevano garantito che sarei andato a Tokyo”

    Di Redazione Clima infuocato nella nazionale maschile dell’Iran dopo che il tecnico Vladimir Alekno ha annunciato la lista dei 12 giocatori che parteciperanno alle Olimpiadi di Tokyo. A suscitare le maggiori polemiche sono le dichiarazioni di un giocatore che solo pochi mesi fa aveva annunciato il suo addio alla nazionale: lo schiacciatore Farhad Ghaemi, richiamato dal CT per l’ultima fase della preparazione ma poi escluso dall’elenco definitivo. “Le parole che il presidente federale mi ha detto il primo giorno – ha rivelato Ghaemi all’agenzia ISNA – sono state che al 100% avrei fatto parte della squadra, con l’approvazione dello staff tecnico. La motivazione del mio inserimento erano i problemi che la squadra ha accusato in ricezione e in difesa, e sapevo che avrei potuto essere d’aiuto“. Da parte sua, il direttore tecnico Amir Khoshkhabar ha spiegato che fin dall’inizio lo staff (di cui fa parte anche l’italiano Tomaso Totolo) aveva voluto in nazionale Ghaemi e il collega di ruolo Mojtaba Mirzajanpour soltanto per valutarli, e non si era mai parlato con la Federazione di un loro inserimento nella squadra per i Giochi. Una precisazione che ha spinto i media iraniani a criticare le presunte ingerenze dei vertici federali nel lavoro dei tecnici. (fonte: Isna.ir) LEGGI TUTTO