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    La Turchia batte la Russia e si prende il terzo posto

    Di Redazione [CONTENUTO IN AGGIORNAMENTO] È della Turchia il terzo posto nell’equilibratissima Pool B, il girone dell’Italia del torneo olimpico femminile di Tokyo 2020. La squadra di Giovanni Guidetti aggiunge all’elenco delle sue “vittime” anche la Russia (ROC), battuta per 3-2 al termine di una sfida combattutissima: 11 ace a 4 per la squadra di Busato ma 16 muri vincenti per la Turchia, ben 7 dei quali ad opera di una super Zehra Gunes. Le russe, che con una vittoria sarebbero potute arrivare addirittura al primo posto, chiudono invece quarte per peggior quoziente set e attendono il Brasile nei quarti; Erdem e compagne affronteranno invece una tra Serbia e Corea del Sud (l’altra toccherà invece alle azzurre). La stessa Serbia ha battuto la Corea per 3-0 in una gara del tutto inutile ai fini della classifica: Terzic ha comunque dato fiducia alle titolari, mentre Lavarini ha operato diversi cambi. Si attende ora la sfida decisiva tra Giappone e Repubblica Dominicana per definire l’ultima squadra qualificata, che andrà ad affrontare gli USA nei quarti. RISULTATI Pool A: Serbia-Corea del Sud 3-0 (25-18, 25-17, 25-18); Giappone-Rep.Dominicana ore 12.40; Brasile-Kenya ore 14.45. Classifica: Serbia 4 vittorie (12 punti), Brasile 4 (11), Corea del Sud 3 (7), Rep.Dominicana 1 (5), Giappone 1 (4), Kenya 0 (0). Pool B: USA-Italia 3-2 (21-25, 25-16, 25-27, 25-16, 15-12); ROC-Turchia 2-3 (25-21, 23-25, 23-25, 25-15, 10-15); Cina-Argentina ore 9.25. Classifica: USA 4 vittorie (10 punti), Italia 3 (10), Turchia e ROC 3 (9), Cina 1 (4), Argentina 0 (0). (fonte: Fivb.com) LEGGI TUTTO

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    L’Italia si accende solo a tratti e butta via il primo posto

    Di Redazione Troppa poca Italia per battere gli USA: le azzurre perdono la seconda partita consecutiva nel torneo olimpico di Tokyo 2020 e, dopo le tre vittorie iniziali, sprecano la chance di chiudere il proprio girone al primo posto. Alla fine saranno seconde o terze (in base al risultato di Russia-Turchia), con il rischio di incontrare la Serbia nei quarti di mercoledì 4 agosto; l’altra possibile avversaria è la Corea del Sud, che comunque non evoca bei ricordi a cinque cerchi. Ma ciò che più preoccupa sono la sconfitta arrivata al tie break contro una squadra menomata – fuori per infortunio anche Jordyn Poulter, dopo Thompson – e tre set praticamente regalati a suon di errori, confusione e discontinuità. Salta all’occhio naturalmente il numero degli errori-punto, addirittura 35, un’enormità per una partita di questo livello; ma all’Italia mancano anche, e tanto, la difesa e il muro, che si eclissa totalmente nei set persi. Inutile negarlo, manca pure la miglior Paola Egonu, che con il suo 43% in attacco e ben 15 errori personali non basta a trascinare le azzurre; ma è anche vero che Paola attacca ben 62 palloni ed è praticamente l’unica uscita valida in attacco. Male Pietrini, male Bosetti e quasi inutilizzate le centrali, soltanto Miriam Sylla regala una fiammata con il suo ingresso a fine terzo set, ma è troppo poco, anche perché gli USA portano invece 5 giocatrici in doppia cifra. Adesso all’Italia non resta che aspettare il sorteggio nel pomeriggio e, soprattutto, sperare di dimenticare in fretta le ultime prestazioni per tornare la squadra concreta e spumeggiante che si era vista in apertura dei Giochi. Foto FIVB I SESTETTI – Nessuna sorpresa nelle formazioni iniziali. Mazzanti ricorre allo stesso schieramento delle gare precedenti, con Pietrini e Danesi in posto 4; Kiraly deve rinunciare all’infortunata Thompson e schiera Drews in diagonale con Poulter, Akinradewo e Washington al centro, Larson e Bartsch schiacciatrici e Wong-Orantes libero. 1° SET – Trovano subito il break gli USA con il muro vincente di Drews su Bosetti (1-3) e Washington ribadisce il vantaggio. L’Italia però pareggia i conti con Egonu (5-5) e dall’8-7 infila un break devastante sulla battuta di Malinov: parzialone per il 13-7 con i muri di Pietrini e Fahr, malgrado i due time out chiamati da Kiraly. Le azzurre volano al massimo vantaggio con Danesi (16-10), poi un paio di errori di Egonu e l’attacco di Drews riducono le distanze (17-14); Mazzanti, innervosito anche dalla telecamera mobile (il “ragno”) che disturba le giocatrici, ferma il gioco. Al rientro Pietrini rispedisce indietro le avversarie, ma Larson fa risalire ulteriormente gli USA con l’ace del 19-17. Ci pensa allora Egonu: due attacchi consecutivi per il 21-17 e, dopo l’errore di Bartsch, quello che vale il set point (24-18). Drews, Washington e Bartsch annullano ben tre chance, l’Italia riordina le idee con un time out e dà palla nuovamente a Egonu per la chiusura (25-21). 2° SET – Iniziano ancora bene gli Stati Uniti, con il muro di Bartsch per il 2-3 e due attacchi fuori misura di Egonu a concedere il 3-6. L’ace di Bosetti ricuce (5-6) ed Egonu si fa perdonare pareggiando i conti sull’8-8, ma subito dopo gli USA si staccano di nuovo: muro di Bartsch ed errore di Pietrini (8-11). L’Italia fatica e arriva anche il muro di Washington per il 9-13: time out di Mazzanti, ma le americane allungano ancora con Bartsch (10-15). Ci prova Egonu a tenere in partita le azzurre (12-15) ma gli errori sono troppi e Larson trascina le avversarie al 12-18. Dilaga la squadra di Kiraly con il muro di Akinradewo (13-22); dentro Orro, Sylla e Chirichella, la musica però non cambia e il set si chiude con un’invasione (16-25). 3° SET – Resta in campo dall’inizio Chirichella. L’Italia passa avanti con Pietrini (3-2) ma continua a essere troppo fallosa con Egonu, e Washington ribalta il risultato (3-5). Sul 5-7 Poulter si infortuna alla caviglia ed è costretta a lasciare il campo a Hancock; Egonu sbaglia ancora per il meno 3 (5-8), ma l’impatto della palleggiatrice di Novara è negativo, con due errori che valgono il pareggio (8-8). Kiraly chiama time out per rasserenare gli animi; sbaglia Malinov per il 9-11, Egonu va al sorpasso (12-11) ma Bosetti commette due errori consecutivi per il nuovo vantaggio USA (12-13). L’alternanza nel punteggio continua (14-13) ma poi sale in cattedra Drews: due attacchi di fila per il 14-16 e un altro colpo vincente per il 15-18 che costringe Mazzanti a fermare il gioco. Al rientro Larson sigla il più 4 giocando ancora sul muro azzurro; entra Sylla al posto di Pietrini, ma arriva il 15-20 con il muro di Akinradewo. Il capitano si fa sentire subito in attacco (16-20, 17-21) e poi anche a muro con il punto del meno 2 (19-21). Arriva anche l’ace di Sylla (21-22) e il muro di Fahr, rientrata per Danesi, vale il pareggio sul 22-22. Si va in volata: l’errore in battuta di Fahr concede il set point agli USA (23-24) ma Egonu lo annulla. Ai vantaggi altra chance statunitense (24-25), poi Egonu ne regala una all’Italia e Sylla la sfrutta approfittando del servizio di Bosetti (27-25). 4° SET – Confermata Sylla al posto di Pietrini, al centro c’è la coppia Chirichella-Fahr. Spingono ancora forte gli USA con Bartsch e Drews (1-3) e l’Italia fatica non poco in difesa (2-5). Bartsch va a segno anche dai nove metri (4-7) ma gli errori di Larson e Washington regalano il 7-7. Sylla è “on fire” in attacco, ma il servizio di Larson e due errori di Egonu regalano un nuovo break agli USA (9-12) e Mazzanti chiama time out. Allungano ancora le americane sulla battuta di Akinradewo: attacco e muro di Washington per il 10-15. Entra di nuovo Orro in regia, ma arrivano l’errore di Chirichella (10-16) e il conseguente time out azzurro. Gli USA però dilagano: attacco di Drews e muro di Washington per il 10-18. Torna in campo Malinov, Egonu continua a sbagliare tantissimo e manda fuori anche il pallone del 13-20. Drews tiene saldamente avanti le statunitensi sul 14-21, poi firma anche il mani out del 16-23 e il muro che vale il set point; a portare le squadre al tie break è il muro vincente di Akinradewo (16-25). 5° SET – Si apre sempre nel segno di Drews, ma Sylla risponde al servizio e Bosetti torna a farsi sentire in attacco (3-2). Poi però va in battuta Bartsch e scava il break: 3-6 e time out Italia. Le azzurre pasticciano ancora e Akinradewo mura Egonu per il 4-8 al cambio di campo; Paola prova ad accendersi sul 6-8 tenendo viva la squadra di Mazzanti, ma Drews risponde con un break letale in attacco (7-11). Bartsch conserva il vantaggio, entra Hill in battuta e firma l’ace dell’8-13; Sylla regala la battuta sbagliata del match point (9-14). Egonu annulla il primo, entra Pietrini in battuta e Bartsch sbaglia i due palloni successivi (12-14); sul terzo ancora palla a Bartsch e il challenge mostra il tocco decisivo a muro per il 12-15. USA-Italia 3-2 (21-25, 25-16, 25-27, 25-16, 15-12) USA: Hancock 1, Poulter 1, Wong-Orantes (L), Larson 13, Drews 22, Bartsch 17, Hill 1, Akinradewo 10, Washington 11, Robinson ne, Ogbogu. All. Kiraly.Italia: Sorokaite, Malinov 2, De Gennaro (L), Folie ne, Orro 1, Bosetti 12, Chirichella 4, Danesi 4, Fahr 7, Pietrini 7, Sylla 7, Egonu 28. All. Mazzanti.Arbitri: Liu (Cina) e Macias (Messico).Note: Durata set: 29′, 26′, 36′, 25′, 23′, tot. 2h19′. USA: battute vincenti 4, muri 13, errori 24. Italia: battute vincenti 2, muri 10, errori 35. LEGGI TUTTO

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    Pavan-Humana Paredes e Ross-Klineman completano i quarti di finale

    Di Redazione Si chiudono senza sorprese, a differenza del resto del tabellone, gli ultimi due ottavi di finale di Beach Volley femminile di Tokyo 2020: a passare il turno sono le due coppie meglio classificate della prima fase. Dominanti le canadesi Sarah Pavan e Melissa Humana-Paredes, che passeggiano con un doppio 21-13 su Liliana Elsa: “Non è mai facile – sottolinea però Pavan – se lo sembra è perché abbiamo sfruttato le opportunità che avevamo, sbagliando poco e murando bene“. E Humana-Paredes aggiunge con orgoglio: “Il Canada è l’unica nazione con due coppie nei quarti, normalmente a questo punto del torneo trovi due brasiliane o due americane… Questo dice molto della nostra Federazione e del nostro progetto“. Sempre in due set ma meno agevole la vittoria di April Ross e Alix Klineman sulle sorprendenti cubane Lidy-Leila: le statunitensi devono recuperare dal 2-7 nel secondo parziale, che poi chiudono in scioltezza 21-15. “Non le abbiamo mai viste giocare e non sapevamo cosa aspettarci – spiega Ross – ma sappiamo che sono un buon team. Nel corso del primo set Alix ha anche detto: ‘Sappiamo che sanno giocare molto meglio, quindi stiamo pronte’. Lo hanno fatto nel secondo set, servendo molto bene, ma siamo state brave ad adattarci e reagire“. Nei quarti di finale di domani Ross-Klineman se la vedranno con la campionessa in carica Laura Ludwig e Margareta Kozuch, mentre Pavan-Humana Paredes affronteranno le australiane Artacho Del Solar-Clancy. Le altre due sfide sono Ana Patricia-Rebecca (Brasile) contro Vergé-Dépré-Heidrich (Svizzera) e Graudina-Kravcenoka (Lettonia) contro Bansley-Brandie (Canada). OTTAVI DI FINALEPavan/Humana Paredes-Liliana/Elsa 2-0 (21-13, 21-13)Artacho Del Solar/Clancy-Xue/Wang 2-0 (22-20, 21-13)Makroguzova/Kholomina-Graudina/Kravcenoka 1-2 (21-16, 17-21, 13-15)Bansley/Brandie-Claes/Sponcil 2-1 (22-24, 21-18, 15-13)Wang/Xia-Ana Patricia/Rebecca 0-2 (14-21, 21-23) Vergé-Dépré/Heidrich-Huberli/Betschart 2-1 (21-12, 19-21, 23-21)Ludwig/Kozuch-Agatha/Duda 2-1 (21-19, 19-21, 16-14)Ross/Klineman-Lidy/Leila 2-0 (21-17, 21-15) QUARTI DI FINALEMartedì 3 agostoLudwig/Kozuch-Ross/Klineman ore 2.00Ana Patricia/Rebecca-Vérgé Dépré/Heidrich ore 3.00Graudina/Kravcenoka-Bansley/Brandie ore 14.00Pavan/Humana Paredes-Artacho Del Solar/Clancy ore 15.00 (fonte: Fivb.com) LEGGI TUTTO

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    Kim Yeon-Koung per quattro volte oltre i 30 punti: è record olimpico

    Di Redazione Nella pallavolo i record olimpici sono meno facili da determinare rispetto ad altri sport, anche perché, com’è giusto che sia, il risultato di squadra conta più di quello individuale. Ciò non toglie che alcuni giocatori, grazie ai loro numeri, siano entrati a buon diritto nella storia dei Giochi: da ieri è anche il caso di Kim Yeon-Koung, la stella della nazionale femminile della Corea del Sud. Con il “trentello” messo a segno ieri contro il Giappone, infatti, Kim ha raggiunto per 4 volte la fatidica soglia dei 30 punti: è la prima a riuscirci nella storia della competizione a cinque cerchi. In precedenza la schiacciatrice coreana aveva siglato 34 punti contro la Serbia e 32 contro la Cina a Londra 2012 e altri 31 sempre contro il Giappone a Rio 2016. L’unica altra giocatrice ad aver toccato per tre volte questi numeri era la russa Ekaterina Gamova. Nel frattempo, altre due atlete (Jordan Thompson e Tijana Boskovic) hanno tagliato il traguardo in questa edizione, totalizzando in entrambi i casi 34 punti; il record assoluto restano però i 44 messi a segno dalla croata Barbara Jelic contro la Cina a Sydney 2000. (fonte: The Spike) LEGGI TUTTO

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    L’Italia sfiderà l’Argentina nei quarti di finale delle Olimpiadi

    Di Redazione Sarà l’Argentina l’avversaria dell’Italia nei quarti di finale del torneo olimpico maschile di Tokyo 2020. Il sorteggio svoltosi all’Ariake Arena ha abbinato agli azzurri alla nazionale sudamericana, ricca di protagonisti del campionato italiano come Luciano De Cecco o Sebastian Solé, che solo pochi minuti prima si era qualificata grazie al brillante 3-0 ai danni degli USA. Un incrocio complicato ma tutto sommato fortunato, dato che l’alternativa sarebbe stata incontrare il Brasile, giunto secondo nel suo girone. La sfida tra azzurri e albiceleste si disputerà martedì 3 agosto alle 10 italiane. I verdeoro incontreranno invece il Giappone, a sua volta qualificatosi in extremis battendo l’Iran per 3-2. Gli altri due quarti di finale, che vedranno le prime classificate opposte alle quarte, erano già definiti: la Polonia affronterà la Francia, mentre la Russia (ROC) se la vedrà con il Canada. Nell’eventuale semifinale (giovedì 5 agosto) l’Italia troverebbe la vincente tra polacchi e francesi. QUARTI DI FINALEMartedì 3 agostoPolonia-Francia ore 14.30Italia-Argentina ore 10Giappone-Brasile ore 6.00Canada-ROC ore 2.00 SEMIFINALIGiovedì 5 agostoVincente Polonia/Francia-Vincente Italia/ArgentinaVincente Giappone/Brasile-Vincente Canada/ROC (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    L’amaro addio di Jenny Lang Ping: “Lascio spazio ai giovani”

    Di Redazione Non è certo l’addio che aveva sognato Jenny Lang Ping: la leggendaria allenatrice della Cina aveva più volte ribadito che si sarebbe ritirata al termine delle Olimpiadi di Tokyo, ma non avrebbe mai immaginato di farlo con la sua squadra eliminata già prima dei quarti di finale, il peggior risultato della storia. La sua decisione, comunque, non cambia: “Dopo tutti questi anni di lavoro – ha ammesso al termine della partita con l’Italia – il mio fisico non è più dei migliori. È una legge di natura. È giusto che allenatori più giovani abbiano la possibilità di lavorare con queste giocatrici“. Lang Ping è poi tornata sui motivi della precoce eliminazione: “Abbiamo sempre fatto affidamento su Zhu Ting per giocare i palloni più importanti, ma quando lei ha incontrato difficoltà, le altre attaccanti non sono riuscite ad alzare il livello e assumersi le loro responsabilità. Non ci aspettavamo questa situazione, anche se in realtà avevamo iniziato a prepararci già nel 2018, perché sapevamo che il polso di Zhu era una ‘bomba ad orologeria’ che poteva esplodere in qualsiasi momento. Così abbiamo allenato Li Yingying per sostituirla, ma non possiamo chiederle di compensare da sola la sua assenza“. “È stato particolarmente difficile trovare il ritmo di gioco – ha aggiunto Lang Ping – in un periodo così lungo di soli allenamenti e senza competizione. Non sto dicendo che sia l’unica causa dei risultati, ma è tra i motivi“. La chiusura dell’allenatrice è più filosofica: “Anche il rimpianto fa parte della vita e dobbiamo imparare ad affrontarlo. Queste ragazze non possono aspettarsi di avere davanti a sé un percorso tranquillo, una competizione tranquilla, nemmeno una vita tranquilla. Devono saperlo accettare“. (fonte: Sina Sports) LEGGI TUTTO

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    L’Italia batte il Venezuela e chiude il girone al secondo posto

    Di Redazione Pronostico rispettato per la nazionale maschile nell’ultima giornata della fase a gironi di Tokyo 2020: l’Italia regola il fanalino di coda Venezuela e si assicura il secondo posto nella Pool A, il massimo che poteva ottenere dato che la Polonia si era già resa irraggiungibile in vetta. Dopo aver sfruttato la partita con i sudamericani per dare riposo ai giocatori con problemi di infermeria e “riscaldare” quelli meno utilizzati, ora gli azzurri di Gianlorenzo Blengini attendono il sorteggio per conoscere la loro avversaria nei quarti di finale: incontreranno una tra il Brasile e la vincente di Argentina–USA (inizio alle 14.45). Contro il Venezuela la gara dura di fatto un set, in cui l’Italia soffre più del previsto il ritmo altissimo degli avversari trascinandoseli dietro fino al 22-22: poi ci pensa Osmany Juantorena, protagonista di una prova praticamente perfetta (17 punti con il 70% in attacco, 2 muri e un ace). Sbloccato il punteggio, gli azzurri vincono i due set restanti con facilità: da sottolineare soprattutto l’impatto positivo di Matteo Piano, 6 su 6 in attacco e 5 muri-punto, e Daniele Lavia, entrato stabilmente dal secondo parziale per Michieletto e autore del punto della vittoria in tutti e tre i set. Da rivedere invece Luca Vettori, ma l’obiettivo più importante per gli azzurri era quello di risparmiare energie, ed è stato raggiunto. I SESTETTI – Come previsto Blengini lascia a riposo gli acciaccati Giannelli e Zaytsev, proponendo la diagonale Sbertoli-Vettori; al centro c’è Piano con Galassi, confermati Juantorena, Michieletto e Colaci. Sestetto tipo per il Venezuela con Carrasco in regia, Rodriguez opposto, Valencia e Verdi al centro, Rivas e Fayola schiacciatori e Mata libero. 1° SET – Inizia bene l’Italia che sfrutta due errori avversari per portarsi sul 4-2 con Juantorena, ma Fayola pareggia subito per il Venezuela. Si procede punto a punto (7-6) e i sudamericani riescono anche a passare in vantaggio con un muro di Valencia su Juantorena (8-9). Il Venezuela costruisce addirittura il break con Rodriguez e Rivas (9-11), cancellandolo però subito con due errori. L’Italia fatica un po’ a ingranare in attacco, trova l’ace del 14-13 con Vettori ma sbaglia con Juantorena per il 17-18. Piano si fa sentire a muro riportando avanti gli azzurri, ma i venezuelani restano lì fino al 22-22 e Blengini chiama time out: al rientro Juantorena piazza due attacchi di fila (24-22) e il neoentrato Lavia chiude con il muro del 25-22. 2° SET – Si capisce subito che il clima in campo è cambiato: 3-0 per l’Italia con doppietta di Michieletto e Juantorena. Ancora Michieletto firma il 4-1 e arriva anche il muro vincente di Sbertoli per il 9-4. Piano si scatena in attacco e a muro (13-6), il Venezuela cambia in palleggio inserendo Velasquez ma gli azzurri dilagano: ancora Piano assoluto protagonista con tre punti nel break di 4-0 per il 17-7. Entra in temperatura anche Galassi (19-9, 20-10); Blengini dà fiducia a Lavia e lo schiacciatore lo ripaga con 4 attacchi vincenti dal 22-12 in poi, compreso quello che mette fine al set sul 25-15. 3° SET – Lavia resta in campo per l’Italia, mentre è rivoluzionata la formazione del Venezuela con Oramas e Arias. L’ace di Juantorena vale subito il primo break (4-2), ma qualche sbavatura di troppo degli azzurri permette agli avversari di tornare in parità e portarsi anche avanti con Arias (7-8). Si torna a lottare punto a punto ma solo fino all’11-11, poi l’attacco di Lavia e il muro di Galassi sono fondamentali per un break importante (14-11). Ancora Galassi conferma il vantaggio e Juantorena lo incrementa sul 17-13. Osmany giganteggia anche a muro (19-14, 21-15) e tanto per gradire firma l’attacco del 23-15; il match point lo regalano i venezuelani (24-16) e per la terza volta lo trasforma Lavia (25-17). Italia-Venezuela 3-0 (25-22, 25-15, 25-17)Italia: Kovar, Vettori 8, Juantorena 17, Giannelli ne, Zaytsev ne, Piano 11, Colaci (L), Galassi 4, Sbertoli 1, Anzani ne, Michieletto 7, Lavia 9. All. Blengini.Venezuela: Velasquez, Gonzalez, Mata (L), Rodriguez 6, Oramas 1, Valencia 7, Carrasco, Verdi 3, Canelo ne, Arias 5, Fayola 5, Rivas 8. All. Sarti.Arbitri: Casamiquela (Argentina) e Myoi (Giappone).Note: Durata set: 30′, 25′, 25′, tot. 1h20′. Italia: battute vincenti 2, muri 9, errori 19. Venezuela: battute vincenti 0, muri 5, errori 18. LEGGI TUTTO

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    Tokyo 2020: Polonia-Francia e Russia-Canada i primi quarti di finale

    Di Redazione [CONTENUTO IN AGGIORNAMENTO] L’ultima giornata del torneo olimpico maschile di Tokyo 2020 determina la composizione dei primi due quarti di finale, quelli che vedranno sfidarsi prime e quarte classificate dei due gironi: i due restanti saranno invece definiti dal sorteggio tra seconde e terze. La Polonia, che dopo la sconfitta-shock dell’esordio ha dominato la sua pool battendo anche il Canada per 3-0 (17 punti di Kurek e 16 di Leon), trova una brutta sorpresa nel primo turno a eliminazione diretta: incontrerà infatti la temibile Francia, cresciuta moltissimo nelle ultime tre partite, compresa la sconfitta per 2-3 con il Brasile in un match di livello straordinario (super Earvin Ngapeth con 29 punti). La Russia (ROC) non sbaglia contro la Tunisia, imponendosi per 3-0 con 15 punti di Mikhaylov, e blinda a sua volta il primo posto nel girone: nei quarti se la vedrà con il Canada in una sfida sulla carta abbordabile. Ora si attendono le ultime due sfide “dentro-fuori” tra Giappone e Iran e tra Argentina e USA: chi vince continua il suo cammino olimpico, chi perde resta fuori. LA SITUAZIONE Pool A: Polonia-Canada 3-0 (25-15, 25-21, 25-16); Italia-Venezuela 3-0 (25-22, 25-15, 25-17); Giappone-Iran ore 12.40. Classifica: Polonia 4 vittorie (13 punti); Italia 4 (11); Canada 2 (7); Giappone 2 (6); Iran 2 (5); Venezuela 0 (0). Pool B: Brasile-Francia 3-2 (25-22, 37-39, 25-17, 21-25, 20-18); ROC-Tunisia 3-0 (25-20, 25-22, 25-16); USA-Argentina ore 14.45. Classifica: ROC 4 vittorie (12 punti); Brasile 4 (10); Francia 2 (8); USA 2 (6); Argentina 2 (5); Tunisia 0 (1). (fonte: Fivb.com) LEGGI TUTTO