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    Anche Lorenzo celebra Valentino Rossi: “Ha aiutato tutta la MotoGP”

    ROMA – “La figura di Valentino Rossi ha aiutato molto lo sport in termini di popolarità. Questo è innegabile”. Anche Jorge Lorenzo ha evidenziato la grandezza di Valentino Rossi in MotoGP. Il pilota spagnolo, uno dei numerosi rivali che hanno dato battaglia al Dottore nella sua lunga carriera, ha parlato dell’importanza del numero 46 per il Motomondiale in un’intervista ai microfoni di “Motorbike Magazine”. “I grandi rivali di Valentino Rossi hanno beneficiato della sua popolarità – ha detto -, perché essendo il più grande rivale ha trasferito parte dell’attenzione anche su di noi. Inoltre avevamo un carattere forte e diverso da quello di Valentino. Quindi c’erano sempre diversi caratteri differenziati, con la nostra personalità molto marcata”.Guarda la galleryBagnaia da Mattarella: un casco con dedica per il Presidente della Repubblica
    Sulla MotoGP di oggi
    “A parte Marquez, che ha molta personalità, e Quartararo, un po’ meno, vedo una certa mancanza di quel carisma o carattere marcato che c’era prima – ha aggiunto Lorenzo -. Non mi sono ancora abituato a questi nuovi nomi, o forse non c’è un dominatore come prima. Ricordo che quando Schumacher non era in F1 non era la stessa cosa, perché era un grande dominatore; quando mancava Michael Jordan nel basket, anche quando mancheranno Messi e Cristiano Ronaldo ci sarà una certa flessione”. LEGGI TUTTO

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    MotoGP, Lorenzo: “Ho sfiorato due volte il ritorno in Ducati”

    ROMA – Collaudatore “part time” con la Yamaha durante il Covid e non solo. Jorge Lorenzo ha avuto due volte l’occasione di tornare in sella alla Ducati come ha lui stesso rivelato in un’intervista rilasciata a Ser Catalunya. “Tra 2019 e 2020, ma anche nell’anno successivo ho avuto due possibilità di firmare con la Ducati, ma poi all’ultimo momento non ho avuto voglia di firmare. In uno sport così rischioso devi sapere quando fermarti. Non volevo correre più rischi né sentivo il bisogno di correre”.
    Pronostici per il 2023
    Anche nel 2023 per l’ex pilota iberico sarà la Ducati la moto da battere, ma secondo lo spagnolo la casa di Borgo Panigale dovrà fare i conti con Marquez e Quartararo. “Spero che tutto vada bene per i due migliori piloti del momento, ovvero Marc Marquez e Fabio Quartararo e che abbiano moto migliori rispetto al 2022, perché lottare contro questa Ducati – sottolinea Lorenzo – sarà davvero difficile”. LEGGI TUTTO

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    La Juve ospita Lorenzo, furia social: “Ridai il Mondiale a Valentino Rossi”

    ROMA – Ospite d’eccezione all’Allianz Arena di Torino: ad assistere alla partita di Champions League tra Juventus e PSG, finita 2-1 per i francesi, c’era infatti Jorge Lorenzo. Lo spagnolo, cinque titoli mondiali conquistati di cui 3 in MotoGP, ha assistito al match ricevendo in regalo anche una maglietta della Juventus personalizzata con tanto di numero 99 sulle spalle, il suo portafortuna anche in pista. I tifosi juventini, però, non hanno mancato di ricordare sui social network la rivalità con Valentino Rossi, in special modo nella stagione 2015 quando “l’allenza” con il compatriota Marc Marquez privò il Dottore del suo decimo titolo mondiale in carriera.
    Una ferita ancora aperta
    Diversi i commenti, infatti, che chiedevano a Lorenzo di ridare quel titolo a Rossi con diversi utenti a protestare per l’ospitata non proprio graditissima a parte del tifo bianconero. Un episodio, quello del 2015, che a distanza di anni ancora fa discutere: all’epoca, infatti, Lorenzo e Rossi si giocavano il titolo mondiale con l’italiano che chiamò in causa Marquez, reo a suo dire di “aiutare” il connazionale contro di lui. Da quella uscita ne scaturì l’incidente di Sepang con Marquez a rallentare volutamente Rossi, il corpo a corpo in pista con lo spagnolo a cadere e il numero 46 penalizzato in vista dell’ultimo round a Valencia dove perse il titolo proprio a favore di Lorenzo. Una pagina di storia del motomondiale che, a quanto pare, nessuno ha digerito. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Jorge Lorenzo: “C'è differenza rispetto al passato, le grandi rivalità accendono i fan”

    ROMA – Una sostanziale differenza con il passato, soprattutto nei rapporti tra piloti. Questo è quanto notato ultimamente dall’ex centauro maiorchino Jorge Lorenzo. “A differenza del passato, oggi i piloti sembrano tutti amici – ha dichiarato a Cycle World – Quartararo non si rivolge a Bagnaia nello stesso modo mio e di Rossi. Pecco non parla con Jorge Martín come Rossi con Stoner. Nella MotoGp di oggi hanno tutti buoni rapporti o un grande rispetto per ogni pilota, ma le battaglie spietate hanno sempre acceso i fan. Penso allo sguardo che Gibernau rivolse a Valentino a Jerez 2005, alle lotte di Rossi con Stoner o Biaggi. Quelle rivalità le sentivi nell’aria, ed è lo stesso in Formula 1, dove il dualismo tra Lewis Hamilton e Max Verstappen, o tra Verstappen e Leclerc, sono tangibili”.
    “Rossi? Fu difficile per me”
    Il cinque volte campione del mondo ritorna sulle sue battaglie in pista con Valentino Rossi. “Fu sicuramente molto difficile per me. Senza la mia forte personalità, probabilmente sarei stato schiacciato psicologicamente perché Valentino aveva tutte le attenzioni, era amato da tutti e questo ti faceva sentire molto piccolo. Io però ero un tipo determinato e, una volta abbassata la visiera, il mio unico obiettivo era vincere. Poi battere Rossi, per di più con la stessa moto – conclude Lorenzo – mi ha dato tante soddisfazioni e popolarità”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Jorge Lorenzo: “Le rivalità del passato le senti nell'aria, oggi sembrano tutti amici”

    ROMA – Per Jorge Lorenzo il clima all’interno dei box negli ultimi anni è notevolmente cambiato. Ora, rispetto a tanti anni fa, si respira più armonia. “A differenza del passato, i piloti sembrano tutti amici – ha spiegato l’iberico a Cycle World – Quartararo non si rivolge a Bagnaia nello stesso modo mio e di Rossi. Pecco non parla con Jorge Martín come Rossi con Stoner. Oggi nella MotoGp hanno tutti buoni rapporti o un grande rispetto per ogni pilota, ma le battaglie spietate hanno sempre acceso i fan. Penso allo sguardo che Gibernau rivolse a Valentino a Jerez 2005, alle lotte di Rossi con Stoner o Biaggi. Quelle erano rivalità forti, le sentivi nell’aria, ed è lo stesso in Formula 1, dove il dualismo tra Lewis Hamilton e Max Verstappen, o tra Verstappen e Leclerc, sono tangibili”.
    “Rossi? Era amato da tutti”
    L’ex centauro maiorchino ha parlato ancora una volta del dualismo con Rossi che tanto ha entusiasmato in passato i tifosi. “Fu sicuramente molto difficile per me. Senza la mia forte personalità, probabilmente sarei stato schiacciato psicologicamente perché Valentino aveva tutte le attenzioni, era amato da tutti e questo ti faceva sentire molto piccolo. Io però ero un tipo determinato e, una volta abbassata la visiera, il mio unico obiettivo era vincere. Poi battere Rossi, per di più con la stessa moto mi ha dato tante soddisfazioni e popolarità”, così ha concluso Lorenzo. LEGGI TUTTO

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    Test privato a Misano per Lorenzo: ha guidato la Panigale di Pirro

    ROMA – Jorge Lorenzo torna a indossare tuta e casco. L’ex pilota di MotoGp ha infatti girato a Misano in un test privato, guidando la Panigale V4S del collaudatore Ducati, Michele Pirro. “Questa V4 è una bella bestia”, ha scritto lo spagnolo sui social, stupito dal potenziale della scuderia italiana in Superbike, che vede proprio Alvaro Baustista su Ducati leader della classifica piloti. “Lo abbiamo fatto risalire sulla Ducati”, scherza il pugliese sui social. Lorenzo ha infatti già corso con la Desmosedici in MotoGp nel biennio 2017-2018.
    Sempre in sella
    Dopo il ritiro del 2019 e la breve esperienza come collaudatore Yamaha, Jorge Lorenzo ha continuato con i motori, passando alla carriera da giornalista. Prima l’esperienza come youtuber, poi il passaggio a DAZN. Il maiorchino si è anche iscritto alla Porsche Cup Italia, dove cerca ancora la sua prima top 10. Il cinque volte campione del mondo si trovava in Italia per partecipare al Mugello al Vmoto Soco Proday 2022, marchio di moto elettriche di cui è ambassador. Da lì a Misano il passo è breve e Lorenzo è rimasto sorpreso dalla potenza della Ducati. LEGGI TUTTO

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    Lorenzo a Misano per un test con la Panigale di Michele Pirro

    ROMA – Ritorno in pista per Jorge Lorenzo. Lo spagnolo ex MotoGp si è infatti recato a Misano per un test privato  sulla Panigale V4S del collaudatore Ducati, Michele Pirro. “Questa V4 è una bella bestia”, ha scritto lo spagnolo sui social, stupito dal potenziale della scuderia italiana in Superbike, che vede proprio Alvaro Baustista su Ducati leader della classifica piloti. “Lo abbiamo fatto risalire sulla Ducati”, scherza il pugliese sui social. Lorenzo ha infatti già corso con la Desmosedici in MotoGp nel biennio 2017-2018.
    Dopo il ritiro
    Dopo il ritiro del 2019 e la breve esperienza come collaudatore Yamaha, Jorge Lorenzo ha continuato con i motori, passando alla carriera da giornalista. Prima l’esperienza come youtuber, poi il passaggio a DAZN. Il maiorchino si è anche iscritto alla Porsche Cup Italia, dove cerca ancora la sua prima top 10. Il cinque volte campione del mondo si trovava in Italia per partecipare al Mugello al Vmoto Soco Proday 2022, marchio di moto elettriche di cui è ambassador. Una due giorni intensa questa per Lorenzo, che non ha mai perso la passione per i motori. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Bagnaia e la rincorsa al titolo: i piloti che hanno ribaltato il Mondiale

    ROMA – Pecco Bagnaia crede ancora al sogno mondiale. Il pilota della Ducati è distante 66 punti da Fabio Quartararo, leader della classifica piloti in MotoGp. Una distanza importante, ma nemmeno proibitiva al netto della matematica, visto che nel Motomondiale non sarebbe la prima volta. Tuttavia una rimonta così non si è ancora mai vista nell’era MotoGp. Valentino Rossi aveva infatti solo 4 punti di svantaggio su Dani Pedrosa a metà della stagione 2008. Il Dottore poi si prese il suo ultimo titolo iridato, anche grazie alla caduta dello stesso spagnolo al Gran Premio di Germania.
    Lorenzo e Mir
    Nel 2015 fu la volta di Jorge Lorenzo, che strappò il mondiale dalle mani del numero 46, nonostante a metà stagione avesse uno svantaggio di 13 punti. Allora fu decisivo l’intervento di Marquez a Sepang per un episodio che ancora suscita controversie tra con lo stesso Rossi. Nel 2020 poteva invece essere l’anno di Andrea Dovizioso. L’italiano aveva però appena un punto di vantaggio su Joan Mir, che poi si prese il titolo in una stagione condizionata dallo scoppio della pandemia. I punti tra Bagnaia e Quartararo sono tanti e Aleix Espargaro (a -21 punti) avrebbe una chance migliore di completare la rimonta. Le statistiche sono però tutte a favore del nizzardo: l’85% dei Campionati del Mondo dell’era MotoGp sono stati vinti dal pilota che era in testa alla classifica a metà stagione. LEGGI TUTTO