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    MotoGP, Lorenzo: “Marquez deve vincere il ricorso per la penalità”

    ROMA – “La penalità di Marquez? È il suo DNA, quello di correre con il coltello tra i denti. Vuole sempre vincere, e questo lo porta a rischiare di più”. Così Jorge Lorenzo, ospite al programma , commenta la sanzione comminata a Marc Marquez dopo l’incidente in Portogallo, primo appuntamento di MotoGP, in cui ha centrato Miguel Oliveira, provocando l’infortunio di entrambi. Ancora sulla penalità, Lorenzo sottolinea: “Quello che è scritto è scritto, e non può essere cambiato. Non è giusto per Marquez, anche se non lo sarebbe nemmeno per gli altri piloti coinvolti. Secondo me deve vincere il ricorso”.  LEGGI TUTTO

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    Ducati, retroscena Tardozzi: “Ho litigato con tutti. Che scintille tra Dovizioso e Iannone”

    ROMA – Davide Tardozzi è stata sicuramente una delle figure di riferimento principali degli ultimi anni in Ducati, per la quale ricopre il ruolo di team manager dal 2014. Il dirigente italiano ha quindi potuto vedere e gestire da vicino diversi piloti, sia come carattere che come palmares. Uno dei piloti più titolati che Tardozzi ha dovuto gestire è stato Jorge Lorenzo, sul quale, in un’intervista rilasciata a GPOne, ha dichiarato: “Mi ci è voluto un po’ di tempo per capirlo, anche perché è arrivato che aveva vinto già cinque titoli mondiali”. È invece ben noto il clima tutt’altro che disteso nel box con la coppia Iannone-Dovizioso: “Non pensate che Dovizioso fosse facile da gestire! Delle volte, fargli cambiare idea era davvero difficile: è un bravo ragazzo, ma un po’ cocciuto”. “Instaurare una buona relazione con un pilota non vuol dire per forza andarci d’accordo – sentenzia Tardozzi -. Ho litigato con tutti, e con qualcuno anche più di una volta. Quando realizzano che gli dici certe cose, lo riconoscono”. 
    “Bastianini e Bagnaia hanno capito di dover collaborare”
    E con Francesco Bagnaia? “A dir la verità, ci ho messo un po’ di tempo a capire pure lui – spiega Tardozzi -. Ha un’onestà intellettuale unica, ma devi conoscere alcune cose per andarci d’accordo, devi sapere cosa lo infastidisce”. Pecco si ritroverà a condividere il box con Enea Bastianini è tanta: “Sembrano stare bene insieme. Un giorno, a colazione, li ho trovati che parlavano, a pranzo e a cena sono sempre insieme, senza che nessuno abbia chiesto loro di farlo. Hanno capito che collaborare è fondamentale. Inoltre, sono consapevoli che li aiuteremo alla stessa maniera, e che avranno le stesse possibilità di vincere”.  LEGGI TUTTO

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    Ducati, Tardozzi: “Da Lorenzo e Iannone, ecco i piloti più problematici”

    ROMA – Davide Tardozzi è atteso al nono anno da team manager del team Ducati in MotoGP, rappresentando una delle figure chiave che ha permesso il ritorno al titolo alla scuderia di Borgo Panigale. Il dirigente italiano ha quindi potuto vedere e gestire da vicino diversi piloti, sia come carattere che come palmares. Uno dei piloti più titolati che Tardozzi ha dovuto gestire è stato Jorge Lorenzo, sul quale, in un’intervista rilasciata a GPOne, ha dichiarato: “Mi ci è voluto un po’ di tempo per capirlo, anche perché è arrivato che aveva vinto già cinque titoli mondiali”. È invece ben noto il clima tutt’altro che disteso nel box con la coppia Iannone-Dovizioso: “Non pensate che Dovizioso fosse facile da gestire! Delle volte, fargli cambiare idea era davvero difficile: è un bravo ragazzo, ma un po’ cocciuto”. “Instaurare una buona relazione con un pilota non vuol dire per forza andarci d’accordo – sentenzia Tardozzi -. Ho litigato con tutti, e con qualcuno anche più di una volta. Quando realizzano che gli dici certe cose, lo riconoscono”. 
    La situazione con Bagnaia e Bastianini
    E con Francesco Bagnaia? “A dir la verità, ci ho messo un po’ di tempo a capire pure lui – spiega Tardozzi -. Ha un’onestà intellettuale unica, ma devi conoscere alcune cose per andarci d’accordo, devi sapere cosa lo infastidisce”. Pecco si ritroverà a condividere il box con Enea Bastianini è tanta: “Sembrano stare bene insieme. Un giorno, a colazione, li ho trovati che parlavano, a pranzo e a cena sono sempre insieme, senza che nessuno abbia chiesto loro di farlo. Hanno capito che collaborare è fondamentale. Inoltre, sono consapevoli che li aiuteremo alla stessa maniera, e che avranno le stesse possibilità di vincere”.  LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Lorenzo: “La rivalità con Pedrosa mi stimolava”

    ROMA – Rispetto in pista, ma grandi rivalità. Questo è il sale della MotoGP che per tanti anni ha regalato grandi duelli, come quello tra Jorge Lorenzo e Dani Pedrosa, con i momenti di tensione tra i due che sono iniziati ben prima dell’arrivo in classe regina. “La rivalità parte già dai tempi della 125, poi in 250 oltre l’episodio in Germania – con Lorenzo a terra dopo un contatto – c’era lotta in pista perchè io stavo dominando la categoria e lui è venuto a togliermi quel posto e lì è iniziata la lotta più dura”, confessa Pedrosa a Cuatro Tiempos di DAZN.
    “Cercavo un nemico”
    Jorge Lorenzo a sua volta conferma come cercasse un “nemico”. “Cercavo questa rivalità, perché mi motivava in pista. In quel momento è stato il turno di Dani, con il quale ha dato vita a una delle storie più memorabili della classe regina, in un’atmosfera molto diversa da quella attuale”. Un’inimicizia vera non creata ad arte. “Non si può creare una rivalità dal nulla, deve essere qualcosa di reale. Non mi piaceva e io non piacevo a lui. Ecco come è andata la storia”, conclude Pedrosa. LEGGI TUTTO

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    MotoGP, Lorenzo e la strategia contro Valentino Rossi: “Volevo farlo sentire inferiore”

    ROMA – Il 2015 non è certo stato un anno tranquillo per la MotoGP. Il titolo è stato vinto da Jorge Lorenzo davanti a Valentino Rossi, ma non sono mancate le polemiche nell’ultima parte dell’anno. Il pilota maiorchino, ai microfoni di “DAZN Spagna”, è tornato sulla lotta con il Dottore in quella stagione: “Io e Valentino nel 2015 non abbiamo mai avuto una lotta in pista. La rivalità era comunque sentita, anche se non abbiamo mai lottato corpo a corpo per una vittoria o altro. A volte vincevo io, a volte vinceva lui, ma la rivalità è rimasta sospesa nell’aria fino alla fine. Lo si vedeva dai media, io dicevo qualcosa, Valentino rispondeva, dalla stampa si sapeva che non ci piacevamo e che non ci parlavamo”.Guarda la galleryUna BMW M3 per Pecco Bagnaia
    Il racconto di Lorenzo
    Lorenzo ha poi raccontato un aneddoto risalente al termine del 2015 “In aeroporto alla fine della stagione ho chiesto a un giornalista di chiedermi se Valentino meritasse il titolo se fosse diventato campione, in modo da poter rispondere che a mio parere non sarebbe stato un titolo meritato, ma frutto di qualche circostanza fortunata. Volevo farlo sentire inferiore”. LEGGI TUTTO

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    MotoGP, Pedrosa su Valentino Rossi: “Non voleva essere solo il più veloce”

    ROMA – Va in onda su Dazn “Cuatros Tiempos” serie in quattro episodi che racconta aneddoti e retroscena in pista di  quattro campioni spagnoli come Alex Crivillé, Jorge Martinez “Aspar”, Jorge Lorenzo e Dani Pedrosa. Proprio quest’ultimo, tre volte campione del mondo, ricorda i duelli in pista con Valentino Rossi. “Il Dottore non voleva solo essere il più veloce, ma la sua mentalità prevedeva anche ‘se posso rallentarlo lo faccio'”.
    L’aneddoto di Lorenzo
    Un altro che sa cosa vuol dire duellare con Valentino Rossi è senza dubbio Jorge Lorenzo, ex compagno di squadra del Dottore, che racconta un particolare aneddoto sui videogiochi. “Mio padre era contrario, ma mi regalò la play esclusivamente per farmi imparare a conoscere meglio i circuiti. Era il 2002, l’anno del mio debutto e potevo andare avanti a giocare fino alle 7 del mattino”. LEGGI TUTTO