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    Ferrari, Domenicali e quelle parole su Schumacher che emozionano

    ROMA – Anche Stefano Domenicali ha presenziato a Roma in occasione della consegna dei Collari d’Oro al merito sportivo del Coni. Il CEO della Formula 1, oltre ad aver esposto l’attuale situazione del Circus, ha parlato anche di Michael Schumacher: “Michael è sempre presente, un ragazzo straordinario – le sue parole per la leggenda della Ferrari -. Sta vivendo una vita molto particolare e che è giusto rispettare. Un pilota e un campione del mondo che ha lasciato il segno. A livello personale e professionale per me rimane unico”.Guarda la galleryDalla Ferrari all’Alfa Romeo: Roberto Carlos non resiste al GP del Brasile
    Cuore Ferrari
    “La Formula 1 sta vivendo una fase davvero emozionante e unica – ha aggiunto Domenicali -. Quando vai forte bisogna già pensare a come andare in futuro e quello della F1 è un mondo sportivo che sta andando avanti e che avrà un ruolo di fronte al futuro e alla sostenibilità. Il Cuore batte per il rosso, è vero – ha detto il CEO del Circus riferendosi alla Ferrari -, ma la F1 credo stia vivendo una fase davvero emozionante, unica. Bisogna pensare, quando vai forte, a guardare al futuro. Grazie per questo riconoscimento, rappresento i nostri gioielli, tecnici, piloti. La F1 avrà anche un ruolo nelle nostre sfide tecnologiche per la sostenibilità”.
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    Follie a Las Vegas, così l'America si prende la Formula 1

    TORINO – Il Gran Premio di Las Vegas sta per cominciare. Meglio, sta cominciando in queste ore, vista la differenza di fuso orario con l’Italia. Si correrà tra circa un anno, vero, ma nella città del gioco stanno facendo le cose in grande stile e dunque si parte con una maxi festa, che darà modo gli appassionati (sempre di più negli Stati Uniti) di avere un assaggio dell’azione che verrà. Un feste gratuita che portà lo spettacolo della Formula 1 sulle celebre Strip, dove si potrà ascoltare il rombo dei motori, assieme all’odore di gomma bruciata (in Europa tutto questo sarebbe quanto meno discutibile, ma l’America una storia a parte…).
    Quattro amabasciatori
    Non solo, ma ci saranno anche quattro piloti di primo piano: Lewis Hamilton affiancato dal suo compagno di squadra George Russell, Sergio Perez (in rappresentanza Red Bull) e Alex Albon (Williams). I tifosi potranno anche prendere parte al Formula 1 Pit Stop Challenge, divertirsi con simulatori di F1 Esports e naturalmente avere momenti per selfie, autografi e altro. Officiante la cerimonia, ovviamente, Stefano Domenicali.
    Ingressi con cibo e bevande
    In questi giorni sono anche iniziate le prevendite, con una sorta di prelazione per chi arriva prima. A breve saranno aperti a tutti. Con prezzi molto americani (con che in Europa i tagliandi siano gratuiti…): si parte da 500 euro posti in piedi (con cibo e bevande analcoliche incluse) a salire. E si potrà arrivare sino a 10 mila dollari. Follia americane? Può essere, ma a Miami c’era la coda e tutto lascia pensare che andrà così anche a Las Vegas. E così la Formula 1 si sta prendendo l’America e, al tempo stesso, l’America si prende la Formula 1…
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    F1, Domenicali sul calendario: “Il numero perfetto di gare è 24”

    ROMA – “Da 23 a 24 gare è un buon numero per una stagione, non voglio discuterne ancora. Le sedi sono scelte in base a questo numero. Ci sono tanti fattori di cui si tiene conto, ma il numero dei Gran Premi è chiaro. A 24 si raggiunge il massimo”. Stefano Domenicali ha parlato così del nuovo calendario della Formula 1 che vedrà aumentare ulteriormente il numero di gare rispetto al passato. Il CEO del Circus ha spiegato delle motivazioni che hanno portato ad aumentare di anno in anno la quantità di tappe: “24 gare rappresentano il giusto equilibrio tra domanda e qualità – ha detto ai microfoni di “Motorsport-Magazin.com” -. Se il numero dei Gran Premi fosse un problema lo ridurrei immediatamente. Penso che 24 gare siano un bel Mondiale”.
    Le parole di Domenicali
    “Stiamo cercando di trovare un equilibrio – ha aggiunto Domenicali -. Un terzo delle gare si svolgerà in Europa, un altro terzo in America e medio oriente e l’ultimo terzo in estremo oriente. Quando si realizza il calendario, l’aspetto finanziario è molto importante Ci sono molte più offerte rispetto alle date in calendario. Teniamo conto della bellezza della pista stessa, dell’investimento, delle attività per i tifosi e dell’interesse dei team e dei costruttori coinvolti”. Il calendario 2023 avrà 24 gare e presenterà diverse novità come il Gran Premio di Las Vegas e il ritorno in Cina e Qatar, mentre per ora sparirà il Gp in Francia.
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    F1 calendario, rivoluzione Domenicali: 24 gare, dove si corre e quando

    ROMA – Stefano Domenicali ha parlato nuovamente del nuovo calendario della Formula 1 che vedrà aumentare ulteriormente il numero di gare rispetto al passato. Il CEO del Circus ha spiegato delle motivazioni che hanno portato ad aumentare di anno in anno la quantità di tappe: “Da 23 a 24 gare è un buon numero per una stagione, non voglio discuterne ancora. Le sedi sono scelte in base a questo numero – ha detto ai microfoni di “Motorsport-Magazin.com” -. Ci sono tanti fattori di cui si tiene conto, ma il numero dei Gran Premi è chiaro. A 24 si raggiunge il massimo. 24 gare rappresentano il giusto equilibrio tra domanda e qualità. Se il numero dei Gran Premi fosse un problema lo ridurrei immediatamente. Penso che 24 gare siano un bel Mondiale”.
    Le novità del 2023
    “Stiamo cercando di trovare un equilibrio – ha aggiunto Domenicali -. Un terzo delle gare si svolgerà in Europa, un altro terzo in America e medio oriente e l’ultimo terzo in estremo oriente. Quando si realizza il calendario, l’aspetto finanziario è molto importante Ci sono molte più offerte rispetto alle date in calendario. Teniamo conto della bellezza della pista stessa, dell’investimento, delle attività per i tifosi e dell’interesse dei team e dei costruttori coinvolti”. Il calendario 2023 avrà 24 gare e presenterà diverse novità come il Gran Premio di Las Vegas e il ritorno in Cina e Qatar, mentre per ora sparirà il Gp in Francia.
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    GP in Sudafrica, idea Soweto. Mentre la Fia ancora riflette sul budget cap

    TORINO – Una gara in Africa, probabilmente in Sudafrica, a Soweto (nei pressi di Johannesburg ) e non a Kyalami. Potrebbe disputarsi nel ‘24, anche se la squadra di Stefano Domenicali l’avrebbe voluta già il prossimo anno. È la prova provata della velocità a cui si muove la società che organizza il Mondiale, che stride ancora più con la lentezza della Fia. A Parigi stanno ancora pensando a come uscire dal problema di punire da Red Bull; a Londra progettano di espandere gli orizzonti del Mondiale.
    La polpetta avvelenata
    Certo, la questione del budget cap violato cap è una specie di polpetta avvelenata anche per i federali, dal momento che in Formula 1 sono le squadre che concorrono a scrivere norme e regolamenti (e dunque tutti hanno una parte di responsabilità nel fatto che non si conosca l’entità dell’infrazione della Red Bull e che, salvo colpi di scena, non la si saprà nemmeno in futuro; così come ce l’hanno nel fatto che non sia mai stato chiarito bene in quale pena incorra che spende più del lecito). Comunque, si attendono sviluppi.
    Tradizione motoristica
    Torniamo allora al GP in Sudafrica, Paese che ha una lunga tradizione motoristica, interrotta negli Anni ‘90 a causa dell’apartheid. Oggi esistono le condizioni per poter riportare le corse nel Paese. La novità più eclatante è che si correrebbe su un circuito cittadino presso il quartiere fieristico di Soweto, a sud di Johannesburg, vicino allo stadio del calcio (che ospitò partite e cerimonie del Mondiale 2010. L’idea di correre su piste cittadine piace molto in Formula 1. Ai circuiti cittadini storici (Montecarlo in primis) si sono via via aggiunti Singapore, Baku, Gedda, Miami (anche qui attorno a uno stadio). Pure Sochi (in Russia, annullato per le note vicende belliche) era cittadino (e sfruttava alcuni impianti delle Olimpiadi invernali del 2014). E ora si avvicina Soweto.
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    Le gare Sprint e il braccio di ferro che non è ancora terminato

    TORINO – L’aumento delle gare sprint da 3 a 6 è un punto a favore degli organizzatori del Mondiale (ovvero la Fom diretta da Stefano Domenicali). Non è un mistero per nessuno che l’obiettivo è quello di rendere i tre giorni del Gran Premio più “densi” di eventi, la gara corta del sabato è stata individuata come soluzione ideale per questo scopo. E tuttavia la Fom ne vorrebbe di più, è stata la Fia a frenare. “Non vogliamo pesare troppo sul nostro personale” avevano precisato da Place de la Concorde. La sensazione è che dietro il rifiuto ci fossero più ragioni: una economica (la Federazione probabilmente avrebbe voluto rivedere le entrate che riceve dalla Fom) e una più politica, da ascrivere al desiderio del nuovo corso (diretto dal presidente Ben Sulayem) di avere più peso all’interno del “sistema Formula 1”. Le sei gare sono una soluzione di compromesso: più delle tre dell’anno in corso, meno di quelle che la Fom avrebbe voluto.
    LONDRA-PARIGI – E tuttavia le due questioni (quella del format dei giorni di gara e quella dei rapporti di forza sull’asse Londra-Parigi) restano aperte. C’è chi ipotizza che si sta pensano una rivoluzione ancora più marcata: una sessione di qualifiche per la Gara Sprint (che vivrebbe così di vita propria) e una di qualifiche per la gara. Ma a questo punto il rischio sarebbe opposto, ovvero quello di “saturare” troppo il fine settimana, rendendolo insostenibile per le squadre. E tuttavia, questa è la sensazione, la partita è ancora aperta, anche se probabilmente non per il 2023. LEGGI TUTTO

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    F1, Domenicali: “L'Autodromo di Monza è iconico al di là del motorsport “

    ROMA – Stefano Domenicali, inaugura il Gran Premio d’Italia in un incontro con la stampa. L’occasione si è rivelata utile non solo per presentare un evento che si preannuncia emozionante, ma anche per delineare le strategie per il futuro. “Quello di Monza – ha detto il presidente della Formula 1 a “Sky Sport” – è un podio iconico, che trasmette un’energia straordinaria, aldilà di essere o meno ferrarista. È un Gran Premio che rappresenta qualcosa non solo per chi ama il motorsport”. Un luogo storico che si proietta nella nuova dimensione del Circus: “La Formula 1 rispetto ad altre piattaforme mondiali è sicuramente nel podio, sono sicuro – continua l’italiano – di poter dire che in questo momento è ai vertici delle piattaforme sportive mondiali, per l’interesse che suscita per nuovi tifosi e nuove generazioni che si stanno affacciando e vogliono sempre più contenuti”.
    Sul futuro del Gp a Monza
    Tuttavia, il Gran Premio d’Italia, così come tanti altri circuiti storici della Formula 1, vive una situazione di incertezza per il 2023. Domenicali ribadisce la volontà del Circus di mantenere in calendario la tappa di Monza, ma chiarisce: “Proprio perché sei lassù devi essere sempre pronto a proporre a nuove idee, migliorando le gare in pista proponendo eventi unici per chi viene a vederle. La Formula 1 vuole Monza, è assolutamente vero. Per quello che rappresenta per la Formula 1 ma anche per l’Italia, per la tradizione che abbiamo con Ferrari, AlphaTauri e Pirelli. Anche Monza vuole la Formula 1, però quando si parla di sistemi complessi c’è bisogno dei fatti”. La modernità della Formula 1 passa anche dalla rivoluzione green avviata da Domenicali, che ha fissato per il 2023 l’obiettivo zero emissioni: “Oggi se non hai un progetto credibile a livello di sostenibilità nessuno vuole lavorare più con te. Abbiamo un programma serio e un’opportunità di spiegare le nostre logiche. Neanche l’1% dei nostri consumi avviene in pista. Abbiamo fatto una scelta di benzina sostenibile perché è importante avere degli obiettivi”, ha detto il numero uno del Circus per concludere. LEGGI TUTTO