Il progetto Playscraper di Carlo Ratti Associati
Un vecchio adagio afferma che l’Italia è “terra di santi, poeti e navigatori”. In realtà a livello internazionale ci viene riconosciuto un talento enorme nell’inventiva, nel buon gusto, nel design. Forse è perché viviamo in un paese Bellissimo, ed è quasi impossibile non imbattersi in qualcosa di straordinario per valore storico, artistico, culturale, che cotanta bellezza forgia il nostro spirito e ci spinge oltre. Tanto che un noto giornalista anni fa scrisse sul New York Times: “Il mondo si divide in due categorie: gli italiani e quelli che vorrebbero esserlo”.
Proprio il design e la progettazione sono eccellenze italiche, grazie alla visione e lavoro di studi tecnici diventati punti di riferimento a livello internazionale. Scoviamo dal magazine New Atlas un progetto assai curioso ed affascinante che riguarda il nostro amato tennis. Si chiama Tennis Tower, un avveniristico complesso sportivo in verticale con ben otto campi da tennis. Il grattacielo sportivo impilerebbe otto campi da gioco uno sopra l’altro per raggiungere un’altezza di 90 metri. “Playscraper” è il nome del progetto, realizzato dallo studio italiano Carlo Ratti Associati, incredibile struttura architettonica che si staglia nel cielo con il tennis protagonista.
Playscraper è stato ideato in collaborazione con Italo Rota e commissionato da RCS MediaGroup. Carlo Ratti Associati immagina gli otto campi da tennis del grattacielo come strutture autonome accatastate l’una sull’altra. Ogni campo da gioco sarebbe valorizzato da pareti trasparenti che offrono una vista panoramiche dell’area circostante. Inoltre, la facciata dell’edificio incorporerebbe uno schermo elettronico che potrebbe essere utilizzato per lo streaming di partite sportive e altri contenuti multimediali.
L’impilamento dei campi coprirebbe un totale di 5.500 metri quadrati di spazio di gioco. La struttura sarebbe realizzabile attraverso una “tecnologia di costruzione innovativa basata su una struttura a sandwich in acciaio inossidabile leggero”, sviluppata da Broad Sustainable Building, che secondo la Carlo Ratti Associati si ispira al guscio esterno della navicella spaziale. La struttura sarebbe addirittura “smontabile” per poter esser spostata altrove se necessario.
“Questo progetto non creerebbe solo una nuova icona per gli amanti dello sport”, afferma l’architetto e ingegnere Carlo Ratti, fondatore dell’azienda. “Sperimenta anche un nuovo tipo di spazio pubblico, che si estende verticalmente anziché orizzontalmente. La torre è facile da installare e smontare e può essere facilmente spostata. Questo approccio flessibile si adatta alla natura circolare delle competizioni sportive odierne, che si spostano da un luogo all’altro. durante l’anno.”
Al momento questo resta uno studio, anche se totalmente fattibile. L’azienda infatti non ha in programma la realizzazione concreta di una Tennis Tower, ma questo progetto concettuale potrebbe essere interessante per le aree urbane densamente edificate. La Carlo Ratti Associati ha già sperimentato materiali insoliti da costruzione, per esempio per l’azienda italiana Mutti (che opera nel settore alimentare).
Carlo Ratti è architetto e ingegnere. Insegna presso il Massachusetts Institute of Technology di Boston, dove dirige il MIT Senseable City Lab. La rivista statunitense Forbes lo ha inserito nei propri “Names You Need to Know”, e Wired nella lista delle “50 persone che cambieranno il mondo”. Due tra i suoi progetti – Digital Water Pavillion e Copenhagen Wheel – sono stati inclusi nella lista delle “Migliori invenzioni dell’anno” dalla rivista Time (2007 e 2014). Ratti si è laureato sia presso il Politecnico di Torino che l’Ecole Nationale des Ponts et Chaussées di Parigi, Francia. Vanta oltre 500 pubblicazioni, da ultimo il saggio “The City of Tomorrow” (Yale University Press, giugno 2016, scritto con Matthew Claudel).
Marco Mazzoni LEGGI TUTTO