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    Vuole rubarle la borsa ma lei scappa: criminale si porta via la Fiat Qubo

    “Ci vuole calma e sangue freddo”, diceva una nota canzone di Luca Dirisio e questa signora di Udine sembr averla proprio presa alla lettera. Chissà in quanti sarebbero riusciti a mostrare il suo coraggio eppure la donna è fuggita dall’auto mentre un malvivente, salito a bordo all’improvviso, le intimava di consegnargli la borsa. Alla fine il ladro si è portato via la sua Fiat.
    Indagine per evasione dazi doganali: confiscata anche una Ferrari Spider
    O la borsa, o l’auto
    “Stavo aspettando mio marito che ordinava delle pizze” ha confessato la povera donna alle autorità che si stanno occupando del caso. In effetti, nel tardo pomeriggio del 19 gennaio scorso, la malcapitata era seduta sul sedile del conducente mentre attendeva il compagno in pizzeria. All’improvviso ha sentito la portiera accanto sbattere e si è immediatamente accorta che quello seduto accanto non era suo marito. Un malvivente si è intrufolato in auto e le ha intimato di consegnargli la borsa che teneva appoggiata tra le gambe. Con estremo coraggio la donna si sarebbe rifiutata, uscendo velocemente dalla vettura mentre il criminale cercava di tirarla a sé per strapparle la borsa. L’uomo ha così messo in moto la Fiat Qubo della coppia partendo a tutto gas senza lasciare traccia. Dopo aver avvisato il marito, i due hanno allertato le Forze dell’Ordine per denunciare l’uomo, fornendo un identikit molto accurato del ladro.
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    Vuole una Subaru, la ruba due volte ma i Carabinieri lo beccano sempre

    Per avere la nostra auto dei sogni ci sono tre possibilità: comprarla, chiedere al carrozziere di modificare quella che abbiamo come fece il boss mafioso Matteo Messina Denaro, oppure rubarla. Certo, l’ultima modalità è assolutamente sbagliata oltre che illegale, ma è la soluzione per cui ha optato questo folle di Cremona a cui non è andata come sperava.
    Il segreto è ritentare
    In realtà, il vizietto del furto non era nuovo per il protagonista dell’assurda vicenda, un pregiudicato di 41 anni denunciato per furto aggravato e ricettazione dalla Procura di Cremona. Lo scorso 7 gennaio aveva pianificato tutto: per la prima volta poteva mettere le mani su una Subaru che tanto gli piaceva, un piano riuscito male in quanto i Carabinieri ci avevano messo poco a trovarla e a riportarla al suo legittimo proprietario. Il criminale però non si è dato per vinto e il 10 gennaio ci ha provato ancora, ma stavolta le Forze dell’Ordine l’hanno beccato mentre sfrecciava a tutto gas nei pressi di Crema. Dopo l’inseguimento, l’automobile ri-rubata è stata consegnata nuovamente al proprietario. I Carabinieri hanno perquisito l’abitazione dell’uomo, nella quale è stata trovata anche un’altra vettura rubata, una Fiat 500 anch’essa restituita a chi spetta.
    Furto d’auto finito male: il ladro non si accorge che c’è una persona LEGGI TUTTO

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    La collezione di auto di Andrew Tate requisita dalle autorità rumene

    Andrew Tate è al centro di numerose polemiche. Dopo la vicenda con Greta Thunberg, l’influencer misogino, è sato anche arrestato con l’accusa di traffico di esseri umani. Ma non solo. Nel mirino è finita anche la sua corposa collezione di auto, sequestrata dalle autorità rumane e dal grosso valore di 5 milioni di euro. Lo riporta l’agenzia rumena Spy News. Tate, le cui frasi nei confronti delle donne non erano state poi così eleganti, sta ancora scontando la sua pena detentiva di 30 giorni mentre le indagini su quanto accaduto sono ancora in corso.Guarda la galleryAndrew Tate, l’ex kickboxer spende tutti i soldi in supercar
    La collezione
    Nel garage dell’influencer si possono contare circa 33 vetture di lusso di modelli e marchi diversi. A Tate, entrato nel mirino anche per la vicenda con Greta Thunberg, è stato sequestrato anche un complesso in cui lui insieme al fratello sembra aver tenuto prigioniere 6 donne. Secondo quanto riportano le autorità, Andrew Tate è sospettato di far parte di un gruppo criminale che prende donne dopo averle riempite di promesse non vere, sfruttandole poi sessualmente e sottoponendole a violenza fisica e mentale.
    Da ricordare che la sua collezione di auto sequestrate è stata anche motivo di faida fra lui e la giovane attivista. Infatti, i famosi tweet diventati poi virali, vedevano l’influencer postare una serie di foto delle sue vetture taggando Greta Thunberg la quale ha poi risposto che Tate ha un “energia da c***o piccolo”.
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    Auto precipita dalla scogliera: la famiglia a bordo è salva per miracolo grazie alla Tesla

    Si grida al miracolo in California dove una famiglia composta da quattro persone è rimasta miracolosamente viva dopo essersi schiantata su una spiaggia rocciosa. La vettura su cui viaggiavano è precipitata da una scogliera alta 76 metri lungo la Pacific Coast Highway. I soccorsi hanno estratto dalle lamiere due bambini e due adulti.

    Guida per 160 km a Capodanno poi si accorge di aver dimenticato la moglie

    Tratto pericoloso?

    Erano due adulti e due bambini i passeggeri a bordo della Tesla che la mattina di lunedì 2 gennaio è caduta dalla scogliera sulla costa statunitense, a circa 30 chilometri a sud di San Francisco. Il tratto di strada in realtà porta un nome molto particolare, “Devil’s Slide”, cioè “Scivolo del diavolo” e con tutta probabilità prende ispirazione proprio dalla pericolosità di questa zona.

    Secondo quanto riportano i Vigili del Fuoco della California, la Tesla stava viaggiando verso sud sulla Highway 1, appena a sud del Tom Lantos Tunnel tra Pacifica e Montara, quando è uscita di strada. Brian Pottenger, il capo battaglione del Coastal Fire Protection District ha affermato: “Siamo rimasti molto sorpresi nello scoprire che le persone nell’auto erano sopravvissute all’incidente. I danni al veicolo indicano che ha colpito la roccia e poi si è ribaltato più volte”. I soccoritori si sono calati dalla scogliera per salvare le 4 persone: “Mentre lo facevamo, sentivamo un movimento sul sedile anteriore attraverso il parabrezza, quindi sapevamo di avere almeno una persona viva”, ha continuato Pottenger.

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    Carburanti: il 31 dicembre termina il taglio delle accise

    Fra i tanti ostacoli che i cittadini hanno dovuto superare in questo 2022 c’è sicuramente quello del caro carburanti. Il costo elevato di benzina e diesel ha avuto una grande ripercussione a livello economico, seppur il taglio delle accise di Giorgia Meloni abbia aiutato parecchio. Ma i tempi degli sconti sono finiti e l’ultimo giorno in cui si potrà usufurire di essi è domani 31 dicembre 2022. La preoccupazione sull’andamento della benzina nell’anno nuovo è alta, considerato che i suoi prezzi erano contenuti proprio grazie al taglio delle accise. 
    Rialzo dei carburanti?
    Il Governo Draghi aveva all’inizio previsto uno sconto di 30 centesimi, arrivato poi a 18 centesimi con l’arrivo del Governo Meloni. Seppur la decisione sullo stop delle accise non sia stata presa di buon grado, è anche vero che i prezzi di benzina e diesel sono scesi considerevolmente. Secondo quanto ha riferito il ministero dell’Ambiente, fra il 19 e il 25 dicembre la verde è arrivata a 1, 625 euro/litro, mentre il diesel a 1,689 euro/litro.
    Prezzi carburanti ancora in calo: benzina ai livelli di giugno 2021 LEGGI TUTTO

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    Il suo trattore va piano: in 4 lo aggrediscono per strada

    Ci sono gesti folli che non si riescono neppure a spiegare. La strada diventa sempre più un luogo “non sicuro” e quando non ci sono di mezzo gli incidenti, entrano in gioco i delinquenti. La storia di oggi riguarda un ragazzo di 29 anni che, a bordo del suo trattore di famiglia, è stato aggredito il 27 dicembre scorso da un gruppo di 4 persone a Casine di Sestola (Modena). 
    I fatti
    Si apprende dalla stessa vittima che la ragione per cui è avvenuta – ingiustificatamente – l’aggressione derivava dalla lentezza del mezzo su strada. Mentre il ragazzo viaggiava lungo Casine di Sestola, ha intravisto un’auto grigia metallizzata dietro che esigeva di passare poco prima che lui imboccasse via Casa Mazzoni. Essendo il tratto stretto, il 29enne doveva spostarsi con il trattore per rendere libera la corsia, ma non essendoci spazio ha dovuto attendere l’arrivo all’incrocio seppur il conducente della vettura dietro stesse insistendo con il clacson.
    Insieme a lui, nell’auto grigia, altri tre giovani. Dopo essere passati, i quattro sono tornati indietro e hanno iniziato a inseguire il trattore senza alcuna ragione. Scesi dalla vettura, dopo che il ragazzo si era fermato per permettere loro di passare nuovamente, si sono lanciati sul trattore aggredendo lui e rompendo il finestrino del mezzo. Fortuna ha voluto che il 29enne è riuscito poi subito a fuggire, riportando ferite lievi e niente di rotto. È stata poi sporta denuncia ai carabinieri di Sestola per violenza privata.
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    Cosa succede se il Cid è inverosimile rispetto ai danni dell'auto? La sentenza

    Ci sono casi in cui a seguito di incidenti, i conducenti delle rispettive vetture coinvolte decidono di compilare il Cid, (Constatazione amichevole di incidente), rinunciando alla procedura di liquidazione prevista dall’art. 3 della L. 39/77. In tal caso questi sono sia consapevoli di quel che è accaduto al momento e sia dei danni che le rispettive auto (o qualsiasi mezzo sia) abbiano dei danni o meno.
    Questo documento rappresenta perciò una dichiarazione confessoria che si può utilizzare anche se ci dovesse essere un processo a giudizio. C’è però una sentenza, la numero 3676, della Corte di Cassazione, che segue una decisione del 2019, secondo la quale queste dichiarazioni non hanno più valore se i danni riportati dalle vetture protagoniste dell’incidente sono incompatibili o inattendibili.
    Accertarsi dei fatti
    Anzitutto, alcuni esperti del magazine online All-In Giuridica della Seac sottolineano che: “Ogni valutazione sulla portata confessoria del modulo Cid deve ritenersi preclusa dall’esistenza di un’accertata incompatibilità oggettiva tra il fatto come descritto in tale documento e le conseguenze del sinistro come accertate in giudizio.”
    Nel caso in oggetto, prima arrivato al Giudice di Pace di Verona e in seguito al Tribunale del capoluogo scaligero, è stato respinta una richiesta di risarcimento avanzata ad una compagnia assicuratrice di un camionista oramai morto, seppur questi avesse ammesso di essere colpevole nel sinistro secondo il modulo Cid. La dinamica vedeva l’uomo sbattere con il proprio camion contro un’auto parcheggiata in un cortile, provocando dei danni.
    Alla fine però ciò che ne è venuto fuori attraverso una perizia è che i danni riportati all’auto non conciliavano con la dichiarazione da parte del camionista, e questa incompatibilità era stata accolta sia in primo sia in secondo grado di giudizio. Gli Ermellini nella sentenza dicono che: “Quanto al valore confessorio della constatazione amichevole di incidente, che la ricorrente lamenta essere stato trascurato, è principio di diritto che ‘ogni valutazione sulla portata confessoria del modulo di constatazione amichevole d’incidente (il cosiddetto Cid) deve ritenersi preclusa dall’esistenza di un’accertata incompatibilità oggettiva tra il fatto come descritto in tale documento e le conseguenze del sinistro come accertate in giudizio’. (Cass. 8451/ 2019). E tale incompatibilità è stata, come si è detto, accertata dal Ctu, cui il giudice di merito ha fatto riferimento”.
    Con il metaverso provare un’auto non è mai stato così semplice: ecco dove si può LEGGI TUTTO

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    Con il metaverso provare un'auto non è mai stato così semplice: ecco dove si può

    Grazie al virtuale in continua evoluzione, molte sono le opportunità che vengono offerte. Se qualche anno prima pensavamo che poter testare un’auto tramite il computer fosse impossibile, adesso non potremmo più farlo. Il metaverso è un concetto per alcuni ancora molto astratto, mentre per altri – come le Case automobilistiche – assolutamente concreto e fruttuoso. Questo spazio, attraverso la creazione di un avatar, garantisce un’esperienza digitale e nel caso del settore delle automotive permette di entrare in uno shoowroom digitale.
    Molte sono le Case che stanno adottando questo nuovo sistema, atto proprio a coinvolgere ancor di più i propri clienti che, invece di recarsi nelle concessionarie, possono avere informazioni e vedere più da vicino il modello d’auto preferito attraverso il virtuale e quindi direttamente da casa. Vediamo quali sono i marchi che stanno usufruendo sempre di più di questo sistema.
    Benzina e diesel, “miracolo di Natale”: scendono i prezzi alla pompa LEGGI TUTTO