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    Tutti i numeri del 2023 gialloblù

    Trento, 31 dicembre 2023
    Giunge al termine con la giornata di oggi il 2023, ventitreesimo anno di attività di Trentino Volley che ha visto il Club di via Trener conquistare il quinto scudetto della sua storia maschile e giocare anche la Finale di Coppa Italia. www.trentinovolley.it rivive gli ultimi dodici mesi della prima squadra maschile attraverso le consuete statistiche relative a tutte le partite ufficiali giocate.
    Eccole elencate di seguito.Partite giocate: 46 (21 in regular season SuperLega, 2 in Coppa Italia, 1 in Supercoppa Italiana, 14 nei Play Off Scudetto, 8 in CEV Champions League)Vittorie: 34 (17 in regular season SuperLega, 1 in Coppa Italia, 9 nei Play Off Scudetto, 7 in CEV Champions League)Sconfitte: 12 (4 in regular season SuperLega, 1 in Coppa Italia, 1 in Supercoppa Italiana, 5 nei Play Off Scudetto, 1 in CEV Champions League)Vittorie per 3-0: 15 (9 in regular season SuperLega, 4 nei Play Off Scudetto, 3 in CEV Champions League)Vittorie per 3-1: 12 (4 in regular season SuperLega, 4 nei Play Off Scudetto, 4 in CEV Champions League)Vittorie per 3-2: 7 (4 in regular season SuperLega, 1 in Coppa Italia, 1 nei Play Off Scudetto, 1 in CEV Champions League)Sconfitte per 2-3: 4 (2 in regular season SuperLega, 1 nei Play Off Scudetto, 1 in CEV Champions League)Sconfitte per 1-3: 5 (2 in regular season SuperLega, 1 in Supercoppa Italiana, 2 nei Play Off Scudetto)Sconfitte per 3-0: 3 (1 in Coppa Italia, 2 nei Play Off Scudetto)Punti in classifica totalizzati: 66 (49 in regular season SuperLega +  17 in CEV Champions League; la Supercoppa Italiana e la Coppa Italia non assegnano punti in classifica)Minuti totali giocati: 4.767 ovvero 79h e 27’ (media 103’ a partita ovvero 1h e 43’)Set vinti: 115Set persi: 62Quoziente set: 1,85Punti realizzati nelle partite: 4.118 (media 89,5 a partita)Punti subiti nelle partite: 3.817 (media 82,9 a partita)Quoziente punti: 1,07Muri realizzati: 412 (media 8,95 a partita)Ace realizzati: 288 (media 6,26 a partita)Giocatore pluripresente: Riccardo Sbertoli (46 partite)Miglior realizzatore: Alessandro Michieletto (727 punti)Miglior muratore: Marko Podrascanin (112 muri punto)Miglior battitore: Alessandro Michieletto (67 ace)Giocatore con maggior numero di nomination Mvp: Matey Kaziyski ed Alessandro Michieletto (9)
    TOP DI DURATALa gara più lunga: Top Volley Cisterna-Itas Trentino 3-2 del 15 gennaio (161 minuti)La gara più corta: Decospan Vt Menen-Trentino Itas 0-3 dell’11 gennaio (64 minuti)Il set più lungo: 4° set (35-37) Top Volley Cisterna-Itas Trentino 3-2 del 15 gennaio (46 minuti)Il set più breve (tie break inclusi): 5°set (8-15) di Allianz Milano-Itas Trentino 2-3 del 19 febbraio (13 minuti)Il set più breve (tie break esclusi): 3°set (16-25) di Decospan Vt Menen-Trentino Itas 0-3 dell’11 gennaio (64 minuti) (20 minuti)
    TOP DI SQUADRAPunti realizzati in una partita: Trentino Itas-Grupa Azoty Kedzierzyn-Kozle 3-2 del 16 marzo (124 punti)Muri realizzati in una partita: Sir Susa Vim Perugia-Itas Trentino 3-1 del 31 ottobre e Rana Verona-Itas Trentino 0-3 del 5 novembre (13 muri)Ace realizzati in una partita: Cucine Lube Civitanova-Itas Trentino 1-3 del 21 gennaio e Tours Vb-Trentino Itas 1-3 del 29 novembre (11 ace)
    TOP INDIVIDUALIPunti realizzati in una partita: Matey Kaziyski, 29 punti Cucine Lube Civitanova-Itas Trentino 1-3 del 21 gennaioMuri realizzati in una partita: Marko Podrascanin, 6 muri in Itas Trentino-Gas Sales Bluenergy Piacenza 1-3 dell’8 gennaio e in Trentino Itas-Grupa Azoty Kedzierzyn-Kozle 3-2 del 16 marzo; Alessandro Michieletto, 6 muri in Trentino Itas-Tours Vb 3-0 del 21 dicembreBattute vincenti realizzate in una partita: Matey Kaziyski, 5 ace in Allianz Milano-Itas Trentino 2-3 del 19 febbraio e in Itas Trentino-Vero Volley Monza 3-1 del 25 marzo; Alessandro Michieletto, 5 ace in Trentino Itas-Grupa Azoty Kedzierzyn-Kozle 3-2 del 16 marzo; Riccardo Sbertoli, 5 ace in Rana Verona-Itas Trentino 0-3 del 5 novembre.
    Trentino Volley SrlUfficio Stampa LEGGI TUTTO

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    I 10 migliori piloti F1 2023, secondo i Team Principal. La classifica

    Max Verstappen, Fernando Alonso e Lando Norris. Questi i tre migliori piloti del Mondiale 2023 di Formula 1, stando ai voti dei 10 Team Principal. La classifica completa, chi sale e chi scende mentre non mancano le sorprese.MONTREAL, QUEBEC – JUNE 16: Max Verstappen of the Netherlands and Oracle Red Bull Racing looks on in the garage during practice ahead of the F1 Grand Prix of Canada at Circuit Gilles Villeneuve on June 16, 2023 in Montreal, Quebec. (Photo by Dan Mullan/Getty Images) // Getty Images / Red Bull Content Pool //

    Dopo aver pubblicato la classifica dei migliori dieci piloti F1 del 2023, secondo i piloti che hanno corso il mondiale, pubblichiamo ora una analoga classifica stilata questa volta dai Team Principal dei 10 Team di Formula 1.
    I 10 migliori piloti F1 2023 – La classifica dei Team Principal
    # Pilota – Team – vs ’22
    1. Max Verstappen – Red Bull – =
    2. Fernando Alonso – Aston Martin – +6
    3. Lando Norris – McLaren – +3
    4. Charles Leclerc – Ferrari – -2
    5. Lewis Hamilton – Mercedes – -1
    6. Carlos Sainz – Ferrari – +1
    7. Oscar Piastri – McLaren – new entry
    8. Alex Albon – Williams – new entry
    9. George Russell – Mercedes – -6
    10. Sergio Perez – Red Bull – -5
    I Team Principal che hanno partecipato alla votazione (in ordine alfabetico) sono stati: Alessandro Alunni Bravi, Bruno Famin, Christian Horner, Mike Krack, Guenther Steiner, Andrea Stella, Franz Tost, Fred Vasseur, James Vowles, Toto Wolff.
    Come si può evincere dalla classifica qui sopra il vincitore è, ancora una volta Max Verstappen. Alle sue spalle però, le prime due “sorprese” del 2023: Fernando Alonso che ha guadagnato ben sei posizioni rispetto allo scorso anno e che, rispetto al giudizio dei piloti, ha scalzato dal secondo posto Lewis Hamilton. Terzo gradino del podio per Lando Norris, anch’egli di una posizione sopra il giudizio dei piloti e con ben tre posti guadagnati rispetto al 2022.
    Appena giù dal podio, Charles Leclerc che però perde una posizione rispetto allo scorso anno. Perde una posizione anche Lewis Hamilton, solo quinto per i Team Principal mentre per i piloti, l’inglese è secondo solo a Verstappen. Sesto posto per Carlos Sainz, con una posizione guadagnata rispetto al 2022; lo spagnolo ha preceduto Oscar Piastri e Alex Albon, due new entry della classifica. Le ultime due posizioni sono occupate da George Russell e Sergio Perez che però hanno perso rispettivamente sei e cinque posizioni dallo scorso anno.

    I 10 migliori piloti F1 2023 – La classifica dei piloti
    # Pilota – Team – vs ’22
    1. Max Verstappen – Red Bull – =
    2. Lewis Hamilton – Mercedes – +1
    3. Fernando Alonso – Aston Martin – +3
    4. Lando Norris – McLaren – +1
    5. Charles Leclerc – Ferrari – -3
    6. Carlos Sainz – Ferrari – +1
    7. Alex Albon – Williams – +2
    8. Oscar Piastri – McLaren – new entry
    9. Pierre Gasly – AlphaTauri – new entry
    10. Sergio Perez – Red Bull – -2 LEGGI TUTTO

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    Ferrari Driver Academy, nel 2024 cambia tutto con Jock Clear alla guida

    A partire dal 2024 la guida della Ferrari Driver Academy (FDA) sarà affidata a Jock Clear, ingegnere di grande esperienza impegnato in Formula 1 ma già da tempo al fianco dei giovani piloti di Maranello.Ferrari Driver Academy – credit: @Scuderia Ferrari Press Office

    La stagione 2024, per i piloti della Ferrari Driver Academy, dovrebbe essere un’annata nella quale si raccoglieranno i frutti seminati nel 2023. Oliver Bearman sarà impegnato nuovamente in Formula 2, Dino Beganovic e Rafael Camara saranno ancora ai nastri di partenza di Formula 3 e Formula Regional rispettivamente, e il brasiliano sarà raggiunto da Tuukka Taponen, pronto per il salto di categoria. Entrambe le ragazze, Aurelia Nobels e Maya Weug, sono invece attese dalla nuova stagione della F1 Academy.
    Sono sei i piloti confermati per il prossimo anno: escono dal programma sia James Wharton che Arthur Leclerc, che resta comunque parte della famiglia Ferrari. Lascia la direzione Marco Matassa che, arrivato alla guida della Ferrari Driver Academy nel 2018, saluta Maranello per iniziare una nuova avventura professionale. A partire dal 2024 la guida di FDA sarà affidata a Jock Clear, ingegnere di grande esperienza impegnato in Formula 1 ma già da tempo al fianco dei ragazzi della Academy, ai quali non fa mai mancare i suoi consigli così come gli abbracci al parc fermé dopo un risultato di prestigio.

    Formula 2
    Nel 2023, a brillare più degli altri piloti FDA, è stato Oliver Bearman: il britannico, appena 18 anni di età, ha esordito lasciando il segno nel campionato di Formula 2, conquistando tre vittorie nella Feature Race – come solo il più esperto Jack Doohan – più una Sprint Race, a Baku, quando ha impressionato gli addetti ai lavori trionfando in entrambe le corse del weekend. Come spesso accade agli esordienti, agli alti sono corrisposti dei bassi (in campionato ha chiuso sesto), ma ci sono pochi dubbi sul talento del ragazzo, che ha confermato di avere i numeri quando è sceso in pista in Formula 1 al volante della Haas VF-23 a motore Ferrari nelle prove libere dei Gran Premi di Città del Messico e Abu Dhabi. Più difficile l’annata di Arthur Leclerc, che è salito sul podio una sola volta, a Melbourne.
    Formula 3
    Quattro i podi conquistati da Dino Beganovic, all’esordio in Formula 3. Per lo svedese l’inizio di stagione è stato interessante, con un terzo posto nel weekend inaugurale, in Bahrain, il secondo a Monaco e un altro terzo a Barcellona. Nel weekend di Silverstone è arrivata la rottura del motore in qualifica e il conseguente zero in classifica e, se si esclude il secondo posto dell’Hungaroring, il campionato ha preso una piega diversa. Lo svedese è chiamato a lottare per il titolo nella prossima stagione.
    Formula Regional
    Obiettivo identico anche per Rafael Camara, che nella sua annata numero uno nel campionato europeo di Formula Regional ha saputo imporsi in due occasioni – a Spa-Francorchamps e a Spielberg – occupando spesso le posizioni di vertice. Anche lui resterà nella categoria con l’imperativo di essere tra i pretendenti al titolo. Brillante anche la stagione di Maya Weug, che in svariate occasioni ha saputo centrare la top-10 portando a casa tutti e 27 i punti conquistati in campionato dalla sua squadra.
    Formula 4
    In Formula 4 per la Ferrari Driver Academy erano impegnati l’unico “ripetente”, l’australiano James Wharton, oltre ai due esordienti, Tuukka Taponen, vincitore delle FDA Scouting World Finals 2022, e Aurelia Nobels, la migliore nel programma FIA Girls on Track – Rising Stars dello scorso anno. Il finlandese ha saputo farsi onore con una vittoria nel campionato italiano, quattro nella serie degli Emirati Arabi Uniti e un totale di 19 podi. La brasiliana ha iniziato bene l’annata, sfiorando più volte la zona punti prima di infortunarsi in un tamponamento avvenuto in pitlane a Misano. Il resto del suo campionato è stato più difficile, ma da lei nel 2024 ci si attende un salto di qualità. Wharton, quarto nel campionato italiano e secondo nella neonata Euro4 Series, si è invece aggiudicato il titolo di Formula 4 UAE battendo in volata Taponen. LEGGI TUTTO

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    I 10 migliori piloti F1 2023, secondo i piloti stessi. La classifica

    Max Verstappen, Lewis Hamilton, Fernando Alonso. Questi i tre migliori piloti del Mondiale 2023 di Formula 1, stando ai voti dei piloti che hanno partecipato al campionato. La classifica completa, chi sale e chi scende; e non mancano le sorprese.SPIELBERG, AUSTRIA – JUNE 30: Pole Position qualifier Max Verstappen of the Netherlands and Oracle Red Bull Racing celebrates in parc ferme during qualifying ahead of the F1 Grand Prix of Austria at Red Bull Ring on June 30, 2023 in Spielberg, Austria. (Photo by Peter Fox/Getty Images) // Getty Images / Red Bull Content Pool

    La votazione del “pilota dell’anno” è giunta quest’anno alla sua sesta edizione. La Formula 1 ha chiesto anche quest’anno ai piloti del mondiale di valutare le prestazioni dei loro rivali in pista e di stilare una classifica dei 10 migliori piloti del 2023. Il regolamento consente ai piloti di votare per se stessi e, come è accaduto nelle votazioni precedenti, non tutti hanno scelto di farlo.
    I punteggi sono stati assegnati in base all’attuale sistema di punti della F1, con il primo pilota di ogni lista che ha guadagnato 25 punti fino a un punto per il decimo pilota. Sono poi stati combinati tutti punteggi per arrivare alla Top 10.

    I 10 migliori piloti F1 2023 – La classifica
    # Pilota – Team – vs ’22
    1. Max Verstappen – Red Bull – =
    2. Lewis Hamilton – Mercedes – +1
    3. Fernando Alonso – Aston Martin – +3
    4. Lando Norris – McLaren – +1
    5. Charles Leclerc – Ferrari – -3
    6. Carlos Sainz – Ferrari – +1
    7. Alex Albon – Williams – +2
    8. Oscar Piastri – McLaren – new entry
    9. Pierre Gasly – AlphaTauri – new entry
    10. Sergio Perez – Red Bull – -2
    Verstappen ha conquistato, anche quest’anno, la vetta della classifica dopo un’annata da dominatore assoluto. Il suo compagno di squadra Sergio Perez ha chiuso solamente al 10° posto, perdendo anche due posizioni rispetto all’anno scorso.
    È stato invece l’ex rivale di Verstappen per il titolo, Lewis Hamilton, a essere votato dai piloti in seconda posizione, salendo di un posto rispetto al 2022 dopo essersi assicurato il terzo posto nella classifica piloti con una Mercedes poco performante.
    Fernando Alonso, al suo primo anno in Aston Martin, si è piazzato terzo, guadagnando ben tre posizioni rispetto allo scorso anno, mentre Lando Norris (McLaren) si è piazzato quarto; i due hanno ottenuto rispettivamente otto e sette podi in una stagione che li ha visti protagonisti.
    Charles Leclerc, che l’anno scorso aveva ottenuto il secondo posto in questa classifica, si è classificato solamente al quinto posto nel 2023, di una sola posizione davanti al suo compagno di squadra in Ferrari, Carlos Sainz. Lo spagnolo ha preceduto Alex Albon, che ha portato la Williams al 7° posto nella classifica costruttori.
    Il debuttante Oscar Piastri ha ottenuto un’ottima ottava posizione con la McLaren, mentre Pierre Gasly, altra new entry, si è piazzato al nono posto, due posizioni più in alto di quanto sia riuscito a fare nel campionato piloti nella sua campagna d’esordio con Alpine.
    I piloti che hanno partecipato alla votazione (in ordine alfabetico) sono stati: Alex Albon, Fernando Alonso, Valtteri Bottas, Pierre Gasly, Nico Hulkenberg, Charles Leclerc, Kevin Magnussen, Lando Norris, Esteban Ocon, Sergio Perez, Oscar Piastri, Daniel Ricciardo, George Russell, Carlos Sainz, Logan Sargeant, Lance Stroll, Yuki Tsunoda, Max Verstappen, Zhou Guanyu. LEGGI TUTTO

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    F1, Pirelli: Facts & Figures della stagione 2023 di Formula 1

    Lo stint più lungo dell’anno lo ha percorso Oscar Piastri nel Gran Premio dell’Arabia Saudita. Alla sua seconda presenza nella massima serie, il pilota australiano della McLaren dovette fermarsi al termine del primo giro per sostituire l’ala anteriore danneggiata dopo un contatto con Pierre Gasly montando un set di C2 che lo portò fino alla bandiera a scacchi, per una distanza totale di 302,5 chilometri.

    Pirelli F1 2023 Facts & Figures: KM percorsi
    Pirelli F1 2023: km percorsi – Pirelli MediaLa stragrande maggioranza del chilometraggio è stata percorsa con pneumatici slick: solamente il 6,31% della distanza ha visto protagoniste la Cinturato Intermediate e la Cinturato Extreme Wet. La grande protagonista – non poteva essere altrimenti, visto che è stata presente in ogni evento – è stata la C3: sono stati infatti 105.499 i chilometri percorsi con questa mescola, più di un terzo di quelli complessivi (36,57%). La C4 (27,43%) è la seconda più utilizzata, seguita dalla C2 (15,41%) e dalla C5 (13,55%) mentre la mescola meno impiegata è stata la C1 (5,73%). Da aggiungere al totale ci sono anche i 3.800 chilometri percorsi durante i fine settimana di gara con i prototipi, una circostanza verificatasi su tre piste: Barcellona, Suzuka e Città del Messico.
    Pirelli F1 2023 Facts & Figures: lo stint più lungo e KM percorsi con un solo set
    Pirelli F1 2023: lo stint più lungo – Pirelli MediaLo stint più lungo dell’anno lo ha percorso Oscar Piastri nel Gran Premio dell’Arabia Saudita. Alla sua seconda presenza nella massima serie, il pilota australiano della McLaren dovette fermarsi al termine del primo giro per sostituire l’ala anteriore danneggiata dopo un contatto con Pierre Gasly montando un set di C2 che lo portò fino alla bandiera a scacchi, per una distanza totale di 302,5 chilometri. In questa speciale classifica, Piastri ha superato di appena due chilometri Esteban Ocon che a Baku arrivò a quota 300,1 chilometri con un singolo set di C3, montato alla partenza – effettuata dalla pit-lane – e tenuto fino al penultimo dei 51 giri previsti. Peraltro, il tracciato cittadino della capitale dell’Azerbaigian ha ospitato anche lo stint più lungo dell’anno sulla mescola più morbida: Valtteri Bottas completò tutta la lunghezza (17 giri, pari a 102 chilometri) della gara Sprint del sabato pomeriggio con un set di C5. Lo stesso pilota finlandese detiene anche il primato di chilometri percorsi consecutivamente con la mescola più dura, grazie ai 32 giri (188,4 chilometri) completati a Silverstone. Il singolo stint più lungo con la C4 è stato effettuato ancora da un’Alfa Romeo: 212,7 chilometri accumulati da Guanyu Zhou nella gara di Singapore.

    Pirelli F1 2023 Facts & Figures: tre format diversi per i weekend di gara
    La stagione 2023 ha visto alternarsi tre formati di weekend con altrettanti diversi regolamenti relativi all’utilizzo dei pneumatici: 14 volte è andato in scena il classico formato con tre sessioni di prove libere, una qualifica e la gara; sei volte si è utilizzato il format cosiddetto Sprint, che prevede il venerdì solamente una sessione di libere, seguita dalla qualifica per la gara, il sabato la Sprint Shootout e la Sprint Race, con la domenica sempre consacrata alla gara; due volte è stato sperimentato il cosiddetto ATA (Alternative Tyre Allocation), con l’obiettivo di individuare soluzioni per una gestione più efficiente delle gomme. È un fatto che mille treni di slick allestiti nei 22 eventi non sono mai stati usati e altri 732 hanno percorso da uno a tre giri. Per quanto riguarda le gomme da bagnato estremo, la Pirelli da quest’anno ha iniziato ad applicare un processo – noto come “strip-and-fit” – che permette di rimettere a disposizione delle squadre in altri eventi le coperture già montate ma non utilizzate: ciò consentirà a pieno regime un deciso miglioramento nell’ottimizzazione della gestione dei pneumatici, visto che nel 2023, ad esempio, 1.304 treni di queste due tipologie di gomme non hanno percorso alcun giro.Pirelli F1 2023: i set utilizzati – Pirelli Media
    Pirelli F1 2023 Facts & Figures: il Gp con più cambi gomme
    Pirelli F1 2023: i cambi gomme in un Gp – Pirelli MediaDi tutti i Gran Premi del 2023, quello d’Olanda è stata la gara in cui sono state sostituite più volte le gomme, considerando sia i pit-stop veri e propri sia i cambi effettuati in regime di bandiera rossa. A causa del continuo mutamento delle condizioni climatiche, con la pioggia protagonista a fasi alterne, sono state ben 82 le sostituzioni di pneumatici, con tutte le tipologie – le tre mescole slick, le intermedie e le extreme wet – ad aver assaggiato l’asfalto almeno una volta. Al contrario, la gara che ha visto meno cambi gomme è stata quella di Miami, dove tutti e venti i piloti al via hanno effettuato solamente il pit-stop obbligatorio previsto dal regolamento sportivo. Considerate anche le gare Sprint, le sostituzioni di pneumatici sono state in totale 871.
    Pirelli F1 2023 Facts & Figures: le temperature
    Pirelli F1 2023: le temperature – Pirelli MediaLa palma dell’appuntamento più caldo dell’anno – almeno come temperatura dell’aria – l’ha vinta Austin: 34,7 °C il sabato nella Sprint, 32,8 °C domenica in gara. Sul versante opposto invece Zandvoort, con una temperatura media di 15,1 °C. In termini di asfalto, il primato del caldo se l’è aggiudicato l’Hungaroring con 53,6 °C mentre il più freddo è stato quello di Las Vegas (18,5 °C). LEGGI TUTTO

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    F1, Monza e Imola fino al 2030? Cosa manca per l’accordo

    credit: @Scuderia Ferrari Press OfficeLa volontà di far permanere il doppio appuntamento italiano all’interno del calendario del Circus Iridato è un qualcosa nell’aria da diverso tempo. Entrambe le parti coinvolte, Formula 1 e ACI, sono ben disposte a viaggiare in questa direzione. Prima di siglare l’accordo che estenderebbe dal 2026 al 2030 la permanenza nel calendario dei due GP italiani, Stefano Domenicali è però in attesa di alcune sicurezze da parte di Angelo Sticchi Damiani, a sua volta in stand by sul fronte delle garanzie necessarie da parte del governo.
    “Stiamo trattando il rinnovo del contratto con Monza e Imola, ma abbiamo bisogno di elementi per portare avanti questa trattativa.” Ha spiegato il CEO di F1, che ha poi aggiunto: “Le burocrazie interne non possono fermare certi progetti…” Un riferimento che riconduce allo slittamento dell’inizio dei lavori a Monza, il cui inizio era previsto per i giorni immediatamente successivi il GP dello scorso settembre. I primi colpi di badile inizieranno con tutta probabilità il prossimo gennaio, dal momento che gli appalti per la realizzazione delle opere sono in via di definizione.
    “Dobbiamo mantenere il passo coi tempi, nel 2020 Imola ha avuto un’opportunità straordinaria, ovvero quello di essere stata pronta a una chiamata inaspettata. La tragedia dell’alluvione non ci ha permesso di correre, non vediamo l’ora di tornare di nuovo lì, ma tutto sta nel capire se c’è la volontà di investire nella F1 come piattaforma di spettacolo e business che non può più essere a livello privato, è il nostro paese che deve fare una scelta precisa.”
    Domenicali ha infatti esplicitato la necessità di adeguarsi agli standard imposti dall’attuale livello degli eventi del Circus: “C’è una grande attenzione da parte del mondo dell’intrattenimento, abbiamo bisogno che la gente si possa divertire prima e dopo gli eventi in pista. Oggi la gente si dimentica che la F1 è la piattaforma di business più importante che c’è nel mondo, dove ci sono le più grandi aziende del pianeta. E poi facciamo progresso: il nostro approccio sulla sostenibilità è fattivo, serio, ponderato, abbiamo un programma che coinvolge tutti i promotori perché gli eventi abbiano una attenzione su questi temi.”

    Come spiegato sul Giorno di Monza e Brianza, sul tavolo del presidente ACI Sticchi Damiani c’è la proposta di un pacchetto unico da 300 milioni di euro per i GP di Monza e Imola, per un’estensione di 5 anni, dal 2026 al 2030. Prima di chiudere, Sticchi Damiani attende però certezze da parte di Governo, Regione e Comune. Come ha affermato Alfredo Scala, direttore del circuito brianzolo, in autodromo è già stato avviato il ripristino delle aree boschive, dopo le problematiche emerse in occasione del Rally di Monza di inizio dicembre. La prospettiva è ora quella dell’avvio dei lavori auspicati ormai da tempo, per ridare all’impianto che nel 2022 ha festeggiato i 100 anni di storia, il prestigio che merita.
    Monza e Imola in F1 fino al 2030: proposta di Liberty Media LEGGI TUTTO

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    F1, Pranzo di Natale Ferrari: Vasseur fissa gli obiettivi per la stagione 2024

    “Non prometto nulla anche se con i regolamenti stabili si può pensare di avvicinare la Red Bull. In Bahrain vedremo dove saremo”. Questo il pensiero di Fred Vasseur, al pranzo di Natale della Scuderia Ferrari, alla presenza di una ristretta lista di invitati.credit: @Scuderia Ferrari Press Office

    FERRARI F1 2024
    Parlando della nuova monoposto 2024, il Team Principal della Scuderia Ferrari ha detto: “Da tre anni abbiamo lo stesso regolamento tecnico e in questa situazione non si può cambiare un progetto in modo massiccio. Siamo in uno scenario nel quale a fare la differenza sono una manciata di decimi di secondo. Detto questo, dobbiamo sicuramente fare un passo avanti e non sottovalutare nulla, cambieremo il 95% dei componenti della monoposto, e detta così può sembrare una rivoluzione, ma non lo è”. Vasseur ha poi aggiunto: “Siamo coscienti che se miglioreremo di più dei nostri avversari sembreremo bravi, ma se qualcuno tra i team rivali riuscirà a far meglio allora tutto verrà ridimensionato. Quello che posso dire ora è che tutti stiamo spingendo, ed anche i piloti sono coinvolti nel progetto”.
    OBIETTIVO 2024
    L’obiettivo non raggiunto del 2023 era migliorare i risultati della stagione 2022. Usa le stesse parole dello scorso anno il Team Principal Ferrari, guardando al 2024: “Sarò contento se nel 2024 riusciremo a fare un lavoro migliore di quanto abbiamo fatto nel 2023, come prima cosa. È importante migliorare e poi continuare a crescere. Mi avevano messo in guardia diverse persone: di solito la Ferrari parte bene, per poi andare in difficoltà nella seconda parte della stagione. Quando siamo arrivati verso Jeddah e Melbourne, se avessi pensato ‘Questa è la miglior parte della stagione’ sarebbe stato un vero problema. Ma siamo stati in grado di reagire e quella è stata la vera lezione della nostra stagione”.

    IL RINNOVO DI LECLERC E SAINZ
    Sul rinnovo contrattuale dei due piloti, Vasseur ha rivelato: “Prenderemo presto una decisione anche se, come sapete, loro (Leclerc e Sainz, ndr) sono sotto contratto con noi fino alla fine del 2024 e quindi vuol dire che abbiamo ancora alcuni mesi davanti a noi”.
    Trovate un Q&A molto più approfondito su Motorsport.com, fonte da cui abbiamo ripreso i brevi virgolettati di questo articolo. LEGGI TUTTO

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    F1, Cardile rivela i limiti della SF-23 e anticipa i cambiamenti sulla Ferrari 2024

    I tre grossi “limiti” allo sviluppo della SF-23 sono stati il design del telaio, la posizione dei coni anti-intrusione inferiore e la posizione dell’elettronica. La nuova Ferrari 2024 punta a superarli, come ha spiegato Enrico Cardile (Direttore Tecnico Area Telaio), intervistato da Roberto Chinchero (Motorsport.com).credit: @Scuderia Ferrari Press Office

    L’intervista completa ad Enrico Cardile, la puoi trovare su Motorsport.com.
    Quali sono stati i limiti di telaio e cambio che vi hanno impedito di sviluppare la monoposto come avreste voluto? E’ questa una delle prime domande, poste dal giornalista dell’edizione italiana di Motorsport.com al Direttore Tecnico dell’Area Telaio della Ferrari. Cardile ha così risposto: “Le limitazioni sono state legate principalmente al telaio, la differenza tra la nostra vettura e quelle in stile Red Bull è nelle bocche dei radiatori, ciò che viene chiamato in gergo pod. Il design di quest’area sulla nostra vettura era più ampio rispetto a quello della Red Bull, ma c’è un motivo sul perché. Noi usavamo quest’area della carrozzeria per modificare i parametri di pressione dell’aria con l’obiettivo di controllare la scia [sporca] proveniente dalle gomme”.
    Proseguendo su questo tema, Cardile ha poi anche aggiunto: “D’altra parte, scavando nell’area sotto alle bocche dei radiatori si può portare un flusso d’aria migliore verso la parte posteriore della vettura, con benefici in termini di carico al retrotreno. Ma facendo ciò si deve trovare un modo per recuperare la gestione della scia proveniente dalla gomma. Aggiungendo al discorso i pod più ampi, alla fine non avevamo bisogno di progettare un telaio particolarmente complesso, perché abbiamo montato l’elettronica dietro ai radiatori. Inoltre, abbiamo deciso di porre il cono anti-intrusione laterale inferiore all’altezza maggiore concessa dal regolamento, in modo da avere un design che ci consentisse di trovare maggiori prestazioni da una maggior pulizia sulla superficie superiore della parte anteriore del fondo”.
    Dall’intervista emerge poi però una comprensione ancora non completa del perché le prestazioni in gara della Ferrari siano state spesso peggiori rispetto alle qualifiche. Su questo Cardile ha detto: “Da parte nostra crediamo di sapere perché le nostre prestazioni siano state peggiori in gara (rispetto agli altri, ndr): crediamo sia dovuto alla mappa aerodinamica e alla downforce, ma è meno facile da comprendere il motivo che determina la differenza di performance tra qualifiche e gara”.

    Se questo aspetto importante non è stato ancora compreso, temiamo possa essere molto grave in ottica 2024. La bassissima conversione di pole in vittorie (5 su 19), sia nel 2023 ma anche nel 2022, è un dato che dimostra come ci sia invece molto da fare su questo fronte.
    Legato a questo, Cardile ha poi anche aggiunto un aspetto correlato all’usura degli pneumatici: “Il problema con l’usura degli pneumatici era ancora una volta legato al comportamento aerodinamico dell’auto. Tutto dipende dall’aerodinamica. A meno che il design delle sospensioni non sia totalmente sbagliato in termini di cinematismi o altri, non ha un impatto così grande come lo ha l’aerodinamica”.
    Parlando del comportamento in curva, il Direttore Tecnico della Ferrari ha rivelato come lo sviluppo della monoposto 2023 per superare i limiti della 2022 nelle curve a bassa velocità sia andato però nella direzione di “sacrificare” troppo quelle a media e alta: “Il punto di forza della nostra macchina è stata la performance nelle curve a bassa velocità, ma abbiamo pagato nei tratti a media velocità e anche un po’ nelle curve ad alta velocità. Nel 2022 era il contrario, quindi lo sviluppo aerodinamico è stato indirizzato per migliorare nelle curve a bassa velocità”.
    Un’interessante considerazione Cardile l’ha fatta toccando il tema regolamento: “Hai meno libertà a disposizione per sviluppare l’auto. Il fondo è un’area estremamente sensibile, ed anche a una piccola variazione comporta cambiamenti importanti perché li moltiplichi per un’area molto grande”.
    Parlando della Red Bull e delle foto al fondo vettura visto molto bene a Monaco, Cardile ha precisato: “Non ha senso fare una copia, ma sicuramente ti fai delle domande e magari può essere d’ispirazione”. Il DT ha poi anche aggiunto: “Con questo regolamento dove anche pochi millimetri possono fare una differenza enorme sul fronte delle prestazioni”.
    L’intervista completa ad Enrico Cardile, la puoi trovare su Motorsport.com. LEGGI TUTTO