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    F1 2020, i tanti spunti di una stagione irripetibile

    Cosa resterà di questo 2020? Il Mondiale di Formula 1 2020 porta e porterà per sempre con sé i segni della pandemia di Covid-19. Un campionato condensato in pochi mesi, iniziato il 5 luglio e terminato il 13 dicembre. 17 Gran Premi — “pochi” se raffrontati alle 23 corse in programma nel … L’articolo F1 2020, […] LEGGI TUTTO

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    F1, Perez arriva in Red Bull: Verstappen dovrà stare attento!

    Il passaggio di Sergio Perez dalla Racing Point alla Red Bull non è un cambio di scuderia come tanti altri. Si tratta di vedere in azione in un top team uno dei migliori piloti di F1 attualmente in circolazione e, aspetto ulteriormente interessante, a fianco di Max Verstappen. Mica uno qualunque bensì il talento più travolgente e cristallino del Circus, assieme a Charles Leclerc, dopo l’arrivo di Lewis Hamilton. Uno che da quando è approdato alla corte del trio Mateschitz-Marko-Horner ha macinato senza pietà alcuna tutti i team mate con cui si è trovato a coabitare.
    Con il messicano Sergio Perez, però, le cose potrebbero essere ben diverse perché l’arrembante olandese dovrà dividere il team con un pilota veloce, consistente, tosto, esperto e reso ancora più forte mentalmente da un 2020 che l’ha temprato ulteriormente completando il suo processo di crescita umana e professionale. Hamilton a parte, Sergio è stato l’assoluto trionfatore morale del Mondiale. Più forte del Covid, molto più solido del suo compagno, che ha quasi doppiato in classifica nonostante abbia saltato due Gp e risorto dalle ceneri dell’assenza per la malattia con una stupenda e perentoria vittoria a Sakhir. Il suo primo successo in F1.
    Infine, come nelle favole più belle a completamento di un Mondiale affrontato con successo sul filo dell’equilibrista, il meritatissimo premio: la proprietà di uno dei sedili più ambiti, quello, appunto, della Red Bull ma con un vicino di stanza scomodissimo, che ha spazzato via dalla scuderia austro-inglese tutti i suoi predecessori. Il primo di questi, illustre, è stato Daniel Ricciardo. Ma questa volta per Max il cliente che si troverà accanto può essere piuttosto pericoloso. Perez non è più il pilota dei primi anni in F1 e della scommessa persa con la Mclaren.
    È molto cambiato, migliorato. Adesso sa come vincere, come essere redditizio, come non sprecare ghiotte occasioni con errori banali, come sfruttare al meglio le gomme e come dosare l’opprtunismo quando serve. Insomma è un pilota completo, un vero top driver che potenzialmente potrà creare diversi grattacapi all’olandese, divenendo un suo possibile competitor. Di certo non sarà né succube né timoroso verso Verstappen ma si giocherà tutte le sue carte. Fin da subito e potrà dar molto fastidio a Verstappen, il quale è chiamato ad alzare al più presto la propria asticella perché quanto fatto vedere finora potrebbe non bastare. Forse la mossa della Red Bull è proprio indirizzata a non far rilassare troppo il figlio di Jos, a tenerlo comunque un po’ sulla corda affinché non si adagi sul talento che dispone e riceva stimoli importanti per affinarsi ancora. Anche perché quest’anno qualche calo di concentrazione l’ha avuto. Quindi, attento Max! LEGGI TUTTO

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    George Russell e i grattacapi del programma giovani Mercedes

    Con l’annuncio di Perez in Red Bull manca ormai solo un tassello per completare lo scacchiere dei piloti che saranno in griglia nel 2021. L’ufficialità del prolungamento del contratto tra Lewis Hamilton e Mercedes era attesa per la giornata di venerdì ma sul fronte piloti non sono arrivate novità da parte del team di Brackley. Nella giornata indicata dai media e in qualche modo preannunciata dalla stessa Mercedes sui social è però arrivata la comunicazione del riassetto azionario della squadra: il colosso petrolchimico inglese Ineos ha rilevato un terzo delle quote del team ed è diventato azionista al pari di Toto Wolff e Daimler, rispettivamente in possesso di un terzo delle quote ciascuno. Allo stesso tempo è stato annunciato il rinnovo di Wolff come amministratore delegato e team principal della corazzata tedesca per altri tre anni.
    Il rinnovo di Hamilton appare ormai questione legata alle tempistiche. Il riassetto delle quote darà ancor più potere decisionale a Wolff e il sodalizio tra i due è certamente tra i grandi punti di forza del team che sta dominando i mondiali da sette anni a questa parte. All’inizio della stagione la Mercedes ha deciso di rinnovare il contratto di Bottas, disattendendo le aspettative di chi vedeva George Russell pronto a rilevare il sedile del finlandese. Il giovane talento di King’s Lynn ha potuto dare prova della propria classe quando è stato chiamato a sostituire Hamilton in Bahrein. Al contrario di molti suoi coetanei impegnati nella massima categoria Russell non ha ancora avuto l’opportunità di ritagliarsi una vetrina a causa della scarsa competitività della Williams, fanalino di coda da tre stagioni a questa parte.
    Nelle ultime stagioni la gestione dei programmi giovani nelle varie scuderie ha assunto sempre maggiore importanza. Squadre come la Ferrari e la stessa Mercedes hanno preso spunto dall’Academy diretta da ormai più di un decennio da Helmut Marko per plasmare i giovani del futuro e finanziare le carriere di chi non ha risorse sufficienti per scalare i vertici delle categorie propedeutiche. La Ferrari in particolar modo sta raccogliendo i frutti dell’ottimo lavoro svolto avendo promosso in squadra Leclerc nel 2019 e portato in Formula 1 Mick Schumacher, che debutterà nel 2021 con Haas. Wolff aveva scelto di puntare prima su Wehrlein e poi su Ocon, lasciato libero l’anno scorso di firmare con Renault.
    In Mercedes hanno sinora optato per la continuità, dando fiducia a una coppia di piloti in grado di garantire al team entrambi i titoli mondiali e ben pochi grattacapi nella gestione interna. Russell nel 2021 affronterà con ogni probabilità la terza stagione con la storica scuderia di Grove, in un quadro tecnico molto complesso che difficilmente lo potrà lanciare come candidato per risultati degni di nota. Fare esperienza nel Circus è molto importante ma lo è altrettanto essere lanciati nella mischia per imprimere una svolta al proprio percorso di crescita. Seguendo questo approccio la Mercedes segna un netto distacco rispetto agli altri team. Forse dietro vi è la consapevolezza che, dopo il ritiro di Hamilton, un team di questo calibro potrà andare sul mercato e scegliere facilmente il migliore tra i top driver a disposizione. Ma allora non avrebbe molto senso investire importanti somme di denaro per finanziare la carriera dei propri giovani, che come Ocon hanno portato il proprio bagaglio di esperienza altrove.
    Russell ha sicuramente la stoffa necessaria a cimentarsi in un top team, con tutte le pressioni del caso. A dimostrarlo non serviva certo il weekend di Sakhir. Il suo curriculum nelle formule minori ha ben pochi precedenti e l’innata velocità in qualifica gli ha permesso di emergere anche in un quadro tecnico deficitario. Il passo successivo nella sua maturazione dovrebbe essere quello di salire in pianta stabile su una Mercedes e avere il tempo per sviluppare la costanza e il rendimento necessario per ambire a un titolo mondiale. La sensazione è certamente quella di un talento di grandissimo valore che non deve andare sprecato. La Mercedes lo sa e programmerà con cautela il dopo Hamilton. Le vittorie e il clima di grande serenità all’interno nel team non devono però rallentare l’ascesa di Russell, anche a costo di prendersi qualche rischio in più. LEGGI TUTTO

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    F1 Tecnica Ferrari: Sulla SF21 non basterà il Power Unit super fast!

    La Scuderia Ferrari si è finalmente lasciata alle spalle la disastrosa stagione 2020, una delle più scadenti di sempre nella storia del cavallino rampante che, già da tempo, è ampiamente proiettata al 2021, nel quale debutterà il nuovo Power Unit soprannominato “super fast”. In prospettiva 2021 tutt… L’articolo F1 Tecnica Ferrari: Sulla SF21 non basterà […] LEGGI TUTTO

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    F1, Ferrari: Il primo giorno di Carlos Sainz a Maranello

    Primo giorno a Maranello per Carlos Sainz. Il 26enne pilota spagnolo che dalla prossima stagione, la sua settima in Formula 1, farà coppia con Charles Leclerc alla Scuderia Ferrari andando a formare la coppia più giovane del Cavallino Rampante dal 1968 a questa parte.
    Il giovane spagnolo è arrivato venerdì mattina nel quartier generale del team per effettuare un primo seat-fit in vista della stagione 2021.
    In fabbrica
    Sainz ha incontrato gli ingegneri e alcuni dei meccanici con i quali lavorerà nella sua avventura con la Scuderia Ferrari e a fine mattinata è stato raggiunto da Leclerc, a sua volta a Maranello per alcune riunioni di fine stagione. I piloti del 2021 sono anche intervenuti per un saluto al pranzo virtuale organizzato dal Team Principal e Managing Director della Scuderia, Mattia Binotto con giornalisti italiani e stranieri.

    Terzo spagnoloin Ferrari
    Sainz, quando a fine marzo disputerà il suo primo Gran Premio con la SF21 – così si chiamerà la monoposto nella prossima stagione – diventerà il terzo pilota spagnolo ad aver gareggiato con la Scuderia dopo Fernando Alonso (96 GP con il team tra 2010 e 2014) e Alfonso de Portago, nobiluomo che con il Cavallino Rampante in Formula 1 ha disputato 5 GP tra il 1956 e il 1957. Il team di Maranello ha avuto anche due collaudatori spagnoli: Pedro de la Rosa e Marc Gené che è ancora legato al marchio come ambassador e tutor per i piloti degli esclusivi Programmi XX ed F1 Clienti. LEGGI TUTTO

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    F1, Sergio Perez correrà con Red Bull nel mondiale 2021

    Il Team Red Bull Racing, attraverso un comunicato ufficiale, ha annunciato oggi che Sergio Perez sarà il secondo pilota della squadra nel mondiale F1 2021.
    Il pilota messicano ha firmato un contratto di un solo anno e prenderà il posto di Alex Albon che comunque resterà nel team come test driver e lavorerà al simulatore in ottica 2022.

    Chris Horner, Team Principal Red Bull, ha voluto sottolineare come, avendo avuto modo di valutare tutti i dati e le performance, Perez è la miglior scelta e il pilota giusto da affiancare a Max Verstappen nel 2021.
    Il pilota messicano ha così commentato: “La chance di gareggiare per un team che lotterà per il campionato del mondo è qualcosa che ho sempre sperato, dal momento che sono arrivato in F1”. LEGGI TUTTO

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    F1 2020: I team principal hanno scelto la loro top 10 dei piloti. La classifica!

    La fine della stagione significa sempre tempo di bilanci, positivi o negativi che siano. Tra i team principal c’è sicuramente chi ride di più e chi, invece, deve cominciarsi già a rimboccare le maniche in vista della prossima stagione. La Formula 1 ha comunque chiesto ad ognuno di loro di scegliere la loro personale top 10 dei piloti di questo 2020. Qualche cambiamento rispetto alla vera classifica del campionato c’è, ma d’altronde era da aspettarselo. Il sistema di punteggio è identico a quello delle gare ufficiali.
    In prima posizione la sorpresa non c’è: come previsto è Lewis Hamilton a prendersi la scena, con l’inglese 7 volte campione del mondo che vince anche questa speciale classifica. Non troppo lontano, però c’è Max Verstappen che, col suo temperamento e i suoi risultati seppur con una macchina inferiore, ha convinto proprio tutti quest’anno. L’altra stella della Formula 1 attuale, ossia Charles Leclerc, è in terza posizione, unica magra soddisfazione in una stagione davvero misera a causa di una Ferrari non all’altezza.
    Insomma, i tre piloti considerati migliori sulla griglia ricoprono i primi tre posti nella classifica dei team principal. Tutto secondo i piani. E gli altri? In quarta posizione, come primo degli “altri” c’è il buon Daniel Ricciardo che precede Sergio Perez, entrambi davvero notevoli quest’anno. Nonostante una Williams che non gli ha permesso di andare a punti, l’unico GP disputato da George Russell con la Mercedes ha fatto conquistare all’inglesino una gran reputazione che gli vale il sesto posto in graduatoria.
    Dietro abbiamo i due alfieri della McLaren con Lando Norris davanti a Carlos Sainz. Questo prima di arrivare a Valtteri Bottas: nonostante il secondo posto in campionato, nonostante guidi una Mercedes e abbia conquistato due vittorie, il fantozziano finlandese conclude la classifica dei team principal solo al nono posto, a pari merito con Pierre Gasly, il vincitore del GP d’Italia. Questo la dice lunga sui problemi di Valtteri nel farsi apprezzare, anche all’interno dell’ambiente F1 stesso.
    Si tratta di una classifica basata sulle impressioni personali dei vari Wolff, Binotto, Horner ecc… ma fa ben capire quali siano le gerarchie tra i piloti nella Formula 1 di fine 2020. Un buon riassunto di tutto. LEGGI TUTTO

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    FormulAmazOne 2020: i best buy del campionato di Formula Uno

    FormulAmazOne 2020, i best buy del campionato di Formula Uno! E così, si avvia al termine il doloroso 2020, che ha lasciato i suoi segni anche sul Campionato di Formula Uno appena concluso. Alla visione strappacuore degli autodromi deserti – e delle Ferrari doppiate a destra, sinistra, in retromarci… L’articolo FormulAmazOne 2020: i best buy […] LEGGI TUTTO