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    F1, Come guardare il Gp di Abu Dhabi in diretta TV e in streaming

    Il Gp di Abu Dhabi sarà trasmesso in diretta TV su SKY SPORT F1, SKY SPORT UNO, in chiaro anche su TV8 e in streaming su NOW TV.

    Su Sky, TV8 e NOW TV l’ultimo appuntamento della stagione 2020 di Formula 1. Sa domani, giovedì 10, a domenica 13 dicembre, su Sky Sport F1 sarà di scena il week end del Gran Premio di Abu Dhabi con tanti speciali.
    Sabato le qualifiche live dalle 14, mentre domenica appuntamento con la gara alle 14.10 (pre dalle 12.30 e post dalle 16.10), tutto in diretta su Sky Sport F1 e Sky Sport Uno, anche in streaming su NOW TV.
    Tanti speciali in occasione di questo ultimo weekend di Formula 1 2020, con le analisi sul Mondiale che sta per chiudersi e le finestre d’approfondimento già proiettate sul 2021. Da non perdere gli appuntamenti con il Paddock Live Show, venerdì 11 alle 17 con il Team Principal Ferrari Mattia Binotto e sabato 12 alle 17.45 con il nuovo pilota della Rossa Carlos Sainz.
    Domani alle 18, Ricciardo Quiz Show: intervista a Daniel Ricciardo, che risponde alle domande in modalità quiz.
    Programmazione del Gran Premio di Abu Dhabi, in diretta su Sky Sport F1 e su Sky Sport Uno
    Giovedì 10 dicembreOre 17.45: Paddock Live Pit WalkOre 18: Ricciardo Quiz ShowOre 19.30: conferenza stampa piloti
    Venerdì 11 dicembreOre 9.45: Paddock LiveOre 10: prove libere 1 F1Ore 11.30: Paddock LiveOre 13.45: Paddock LiveOre 14: prove libere 2 F1Ore 15.30: Paddock LiveOre 17: Paddock Live ShowOre 17.30: conferenza stampa team
    Sabato 12 dicembreOre 10.45: Paddock LiveOre 11: prove libere 3 F1Ore 12: Paddock LiveOre 13.15: #skymotoriOre 13.30: Paddock Live QualificheOre 14: qualificheOre 15.15: Paddock LiveOre 17.45: Paddock Live Show
    Domenica 13 dicembreOre 12.30: Paddock Live garaOre 14.10: garaOre 16.10: Paddock LiveOre 16.30: Paddock Live #SkyMotoriOre 19: Race Anatomy LEGGI TUTTO

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    F1, Leclerc: Ad Abu Dhabi per finire la stagione con una prestazione convincente

    Si chiude questo weekend sul circuito di Yas Marina, ad Abu Dhabi, il campionato del mondo di Formula 1. E Leclerc è motivato per chiudere la stagione in maniera convincente.

    “Siamo arrivati all’ultima gara di una stagione piuttosto difficile – ha dichiarato oggi il monegasco della Ferrari -. La pista di Abu Dhabi propone un primo settore interessante, mentre la parte centrale e l’ultima sono un po’ meno divertenti. Questo tracciato non è mai stato troppo amico della Ferrari anche se l’anno scorso sono riuscito a salire sul podio. In questa occasione ottenere un buon risultato sarà una sfida particolarmente impegnativa perché dovrò scontare tre posizioni di penalità in griglia per l’incidente al primo giro nel Gran Premio di Sakhir.
    Leclerc ha poi anche aggiunto: “Dal canto mio però tengo molto a finire la stagione con una prestazione convincente quindi cercherò di preparare l’appuntamento nel migliore dei modi, studiando con gli ingegneri tutte le strategie a nostra disposizione. È anche l’ultimo Gran Premio di Seb con la squadra e quindi è un po’ la fine di un’epoca. Sarebbe bello che entrambi potessimo disputare una bella gara per celebrare questo momento speciale. È stato un pilota molto importante nella storia della Ferrari, si merita una conclusione all’altezza della sua carriera nel team”. LEGGI TUTTO

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    F1, Vettel: Ad Abu Dhabi avrò un casco speciale per ringraziare squadra e tifosi

    Si chiude questo weekend sul circuito di Yas Marina, ad Abu Dhabi, il campionato del mondo di Formula 1 e con esso anche l’avventura con la Scuderia Ferrari di Sebastian Vettel.

    Il pilota tedesco, nelle sei stagioni con la squadra ha portato a casa 14 successi, diventando il terzo pilota più vincente della storia del team dopo Michael Schumacher (con 72 trionfi) e Niki Lauda (con 15). Seb disputerà questo fine settimana la sua gara numero 118 con la Ferrari, con la quale ha anche ottenuto 12 pole position, 14 giri più veloci, 55 podi e 1400 punti.
    Alla vigilia dell’ultima gara del mondiale F1 2020, Sebastian Vettel ha detto: “Quella di Abu Dhabi è una pista che non è mai stata amica delle nostre vetture perciò mi aspetto una sfida complessa in vista del weekend. Mai come in questa occasione, tuttavia, voglio dare il massimo visto che sono all’ultima gara con la squadra. Spero di potermela godere e di riuscire a portare a casa il miglior risultato possibile. Questi anni trascorsi con la Scuderia Ferrari sono stati un viaggio straordinario, nel quale insieme abbiamo imparato tanto. Ci sono stati alti e bassi e siamo andati vicino a vincere il titolo per due volte. Sono riuscito a conquistare 14 vittorie, di cui vado fiero, anche se ne avrei volute di più. Questo fine settimana avrò un casco speciale per ringraziare la squadra e salutare tutti i tifosi che nei sei anni in Ferrari non mi hanno mai fatto mancare il loro supporto. L’anno prossimo indosserò degli altri colori ma questo non mi impedirà di fermarmi di tanto in tanto a parlare con gli amici che lascio in Ferrari. La loro passione e il loro entusiasmo sono una delle ragioni per le quali questo team è così speciale”. LEGGI TUTTO

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    F1, La Racing Point ipoteca la leadership nel mondiale di centro gruppo

    Dopo la vittoria con tanto di doppio podio nel secondo round in Bahrain, la Racing Point si sposta a Yas Marina con un bottino di punti tale da consolidare la leadership fra le scuderie di centro gruppo. Ancora una volta la brigata di bandiera inglese si è dimostrata pronta ad approfittare delle debacle avversarie, conquistando così il bottino grosso, sbaragliando la concorrenza.
    Nulla accade per caso. Le performance delle pantere rosa sono frutto di un fine settimana in cui è stato fondamentale il lavoro costante che ha evidentemente portato ad un miglioramento nel corso della tre giorni. Nelle sessioni di libere, la squadra non aveva mostrato quella superiorità emersa nel corso del GP. Le prestazioni erano parse in linea con i diretti competitors, soprattutto sul passo gara. A fare la differenza dapprima, la velocità di Sergio Perez che, dopo un venerdì chiuso positivamente, si è confermato veloce in qualifica. Ha mostrato inoltre il suo lato più competitivo anche nel post qualifica, lasciando trasparire che avrebbe potuto ambire a qualcosa di più importante della già buona quinta casella in griglia. Il vero punto di svolta del fine settimana è arrivato in gara. Dopo una partenza fulminea, si è ritrovato in fondo al gruppo a causa del contratto provocato da Charles Leclerc. Se così non fosse accaduto avrebbe chiuso il primo giro alle spalle della sola Mercedes di George Russell. Il messicano ha compiuto così un vero e proprio capolavoro, gestendo alla perfezione gomme e passo gara, risalendo il gruppo fino al podio generale, non senza sorpassi e azioni decise. Il messicano ha dato nuovamente prova di tutta la sua esperienza e velocità, mettendo ulteriori dubbi ad Helmut Marko che nei prossimi giorni dovrà prendere una decisione non poco delicata.
    Anche la Renault ha messo la firma ad un buon fine settimana, conquistando il terzo podio stagionale, questa volta con Esteban Ocon. Il francese si era mostrato veloce in tutte le sessioni di libere, dove aveva sempre battuto Daniel Ricciardo. Al sabato sul giro secco però, a prevalere è stato il pilota australiano che era riuscito ad entrare in Q3, a discapito di Ocon. Alla domenica il francese si è mostrato costante sul passo gara, confermando i buoni riscontri del venerdì. La partenza al di fuori della top ten gli ha permesso di scattare con la gomma media nuova che ha ben gestito per quasi metà gara, per poi disputare una seconda parte di GP sulla mescola più dura. Il compagno di squadra partito con le soft, ha dovuto invece fare una sosta in più.
    Ci si aspettava forse qualcosa in più dalla McLaren che, nonostante il quarto posto generale ottenuto con Carlos Sainz, lascia il Bahrain con un leggero rammarico. Considerando complessivamente quanto accaduto nelle due tappe, piazzamenti di maggior rilievo non erano così lontani dalla propria portata. A pesare maggiormente, i riscontri delle qualifiche, che anche nel secondo weekend di Sakir non sono stati brillanti. Se il pilota spagnolo era riuscito a qualificarsi per l’ultima fare della qualifica, pur non andando oltre l’ottava piazza, è andata peggio a Lando Norris, il quale non è riuscito a compiere un buon giro nel Q2, scattando quindi dalla quindicesima casella. Nell’ultimo appuntamento il team capitato da Andreas Seidl, dovrà quindi cercare di migliorare da questo punto di vista, dal momento che sul passo gara i riscontri sono incoraggianti.
    Anche in casa AlphaTauri c’è un pizzico di amaro in bocca, quella di Sakir poteva infatti rivelarsi una grande opportunità per ottenere un grande risultato. Alla luce di quanto era emerso al venerdì, con un passo gara decisamente buono da parte del team faentino, nel corso del GP non sono stati confermati quei riscontri. Ad influenzare forse, la mancanza di set di gomme medie nuove alla domenica, un fattore vantaggioso per la concorrenza. Bisogna però sottolineare quanto ottenuto di buono al sabato, con il doppio piazzamento in top ten.
    Nelle classifiche che escludono dall’assegnazione dei punti Mercedes, Red Bull e Ferrari, la Racing Point mette una seria ipoteca alla leadership dei costruttori, è più aperta invece la battaglia per la prima piazza fra i piloti. A contendersela, Daniel Ricciardo e Sergio Perez.
    Classifica piloti
    Daniel Ricciardo Renault 240
    Sergio Perez Racing Point 223
    Lando Norris McLaren 205
    Carlos Sainz McLaren 180
    Lance Stroll Racing Point 155
    Pierre Gasly Alphatauri 152
    Esteban Ocon Renault 137
    Daniil Kvyat Alphatauri 108
    Kimi Raikkonen Alfa Romeo Racing 55
    Antonio Giovinazzi Alfa Romeo Racing 38
    Nico Hulkenberg Racing Point 28
    George Russell Williams 27
    Kevin Magnussen Haas 24
    Romain Grosjean Haas 24
    Nicholas Latifi Williams 22
    Classifica costruttori
    Racing Point 406
    McLaren 385
    Renault 377
    AlphaTauri 260
    Alfa Romeo Racing 93
    Williams 49
    Haas 48
    Classifica giri più veloci
    Daniel Ricciardo Renault 6
    Lando Norris McLaren 3
    Carlos Sainz McLaren 2
    Lance Stroll Racing Point 1
    Nicholas Latifi Williams 1
    Romain Grosjean Haas 1
    Pierre Gasly Alphatauri 1
    Sergio Perez Racing Point 1 LEGGI TUTTO

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    F1, il nervosismo di Leclerc e Verstappen che mordono il freno

    L’eccessiva foga di Sakhir è costata cara al ferrarista Charles Leclerc, penalizzato dai commissari per la goffa manovra dopo la partenza, che ha mandato in frantumi la sua gara e quella di Max Verstappen, con la retrocessione di tre posizioni in griglia ad Abu Dhabi e la decurtazione di due p… L’articolo F1, il nervosismo […] LEGGI TUTTO

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    F1, La luce di Russell non sia un pretesto per offuscare Hamilton

    Che George Russell avesse la stoffa di un potenziale fenomeno era già noto prima del suo approdo in Formula 1. Da rookie ha dominato prima la GP3 e poi la Formula 2 e con il supporto di Mercedes è sbarcato in Williams. Purtroppo la nobile decaduta della massima categoria non è esattamente la vetrina ideale per mettersi in mostra e il giovane inglese è spesso rimasto sul fondo della griglia a lottare con il compagno. Nonostante ciò, il ragazzo di King’s Lynn ha dato un assaggio delle sue doti in qualifica, entrando per nove volte in Q2 prima del Bahrein e prevalendo sempre sul compagno di squadra in due anni di attività.
    La pole position all’esordio con Mercedes gli è sfuggita per soli 26 millesimi. In gara è scattato bene dal lato sporco della pista e senza timori ha sopravanzato Bottas, per poi imporre un gran passo e involarsi verso una straordinaria vittoria. La safety car e l’errore del box hanno azzerato tutto, costringendo Russell a una gran ripartenza in cui è riuscito a sverniciare Bottas, rimasto in pista con gomma hard usata, e altre due vetture fino a raggiungere il secondo posto. Il tentato inseguimento al leader Perez è stato vanificato da una foratura, con ulteriore sosta ai box e rimonta sino al nono posto condita dal giro veloce. Al di là dell’innata velocità sul giro secco Russell ha impressionato per un approccio di graduale ricerca del limite e per una grande gestione di gara, aspetto molto più complesso da mettere a punto.
    La seconda considerazione emersa dal fine settimana di Sakhir riguarda Lewis Hamilton e il valore della Mercedes nel suo impressionante ciclo di vittorie. La prestazione di Russell non può sminuire in alcun modo il valore di un pilota che combatte all’apice da anni con un rendimento straordinario. Russell è da tempo indicato come un astro nascente della categoria, impossibilitato a mostrare il suo reale valore a causa della vettura che guida. Il fatto che non sia la Mercedes a vincere da sola è testimoniato dai risultati di Bottas, pilota tanto veloce quanto poco concreto in gara e non a suo agio nel corpo a corpo. Il finlandese ha ottenuto appena due successi nel 2020 contro le undici di Hamilton e ha appena sedici punti in più di Verstappen in campionato.

    I tifosi mascherati da giornalisti che aspettavano la grande performance di Russell non per esaltarne il valore ma per sminuire la caratura di un campionissimo come Hamilton sono partiti all’attacco, sfoderando tesi che hanno naturalmente trovato spazio solo in Italia. Il sette volte campione del mondo britannico ha regalato molte delusioni ai tifosi della Ferrari, dal 2008 sino al biennio 2017-2018 dove si è imposto contro Vettel. Ciò che però esula completamente dall’essere un esperto imparziale è cambiare il metro di giudizio a seconda dei protagonisti coinvolti. Nel 2014 quando la prorompente ascesa di Ricciardo ha costretto Vettel a migrare in Ferrari nessuno dei suddetti opinionisti ha manifestato dubbi così importanti circa il reale valore del quattro volte campione del mondo. Il suo approdo in Ferrari è stato celebrato e la stampa lo ha osannato fino alla fine del 2018. Le tesi che lo vedevano vincitore in Red Bull solo grazie alla superiorità della sua vettura sono rimaste seppellite nel passato.
    Una dinamica simile si è potuta osservare quando Verstappen ha vinto al debutto con la Red Bull nel 2016. Ricciardo non è un campione del mondo ma era comunque in piena ascesa. Il rilievo mediatico è giustamente ricaduto sull’impresa di Verstappen, che pure ha avuto bisogno di un paio di stagioni di apprendistato prima di diventare un pilota completo. Per citare un esempio più recente, Leclerc è arrivato in Ferrari da predestinato e la catena di errori di Vettel non ha comunque offuscato il talento del monegasco e le speranze che vi riversano i tifosi della Ferrari.
    Il confronto in pista tra Hamilton e Russell non è ancora avvenuto e pure i sedicenti esperti non si sono risparmiati in giudizi, strumentalizzando la rivelazione di un potenziale campione per attaccare chi è sempre stato il nemico numero uno. Vincere se non indossi la tuta rossa e se ti chiami Lewis Hamilton non può che renderti un bersaglio facile. LEGGI TUTTO

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    F1, Gp Sakhir 2020: le pagelle del weekend in Bahrain

    In questo 2020 pieno di sorprese è arrivato anche il primo successo di Sergio Perez, vincitore del secondo gran premio del Bahrain. Una gara che definire rocambolesca è riduttivo: tra il crash in partenza (coinvolti Verstappen, Leclerc e lo stesso Perez) e il clamoroso disastro nel box mercedes, Sak… L’articolo F1, Gp Sakhir 2020: le […] LEGGI TUTTO