More stories

  • in

    Il programma del Volley Mercato 2025

    Volley Mercato 2025Appuntamento a Bologna dal 15 al 17 luglio. Giovedì alle 14.30 la “Presentazione Stagione e Calendari 2025/26” 
    Meno di una settimana al via del Volley Mercato 2025, l’appuntamento targato Lega Pallavolo Serie A che riunisce a Bologna tutti i club di Serie A per aggiornamenti e confronti per le varie aree lavorative dei club come segreteria, marketing, comunicazione e tanto altro.
    Al Zanhotel & Meeting Centergross a Bentivoglio (Bologna), la tre giorni si aprirà nella giornata di martedì 15 luglio con una tavola rotonda dedicata alle attività di segreteria generale e si proseguirà con un incontro su ticketing ed engagement; al pomeriggio, primo spazio dedicato ai media, in particolare ai nuovi uffici stampa, e infine aggiornamenti e novità in merito alle tecnologie sui campi di SuperLega, Serie A2 e A3.
    Nella giornata di mercoledì 16 luglio, gli occhi saranno puntati sull’evento in programma alle ore 12.00, all’interno del quale sarà presentato il progetto di rebranding della Lega Pallavolo Serie A.
    Nel resto della giornata, invece, sarà dedicato un altro spazio alla comunicazione, mentre un focus particolare verrà riservato all’impatto dell’Intelligenza Artificiale nello sport business. Nel pomeriggio ampio approfondimento sulle prospettive di riforma del lavoro sportivo con la partecipazione del Senatore Claudio Durigon, Sottosegretario al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e dell’Onorevole Paola De Micheli.
    Dalle 14.30 di giovedì 17 luglio l’appuntamento più atteso della tre giorni, con la “Presentazione Stagione e Calendari 2025/26”: interverranno ospiti, si esibiranno artisti e sarà dato ampio spazio alle premiazioni della stagione conclusa, e saranno svelate in anteprima le giornate del calendario, oltre che le date degli eventi, le formule dei campionati e tutte le novità della prossima stagione sportiva.
    Si ricorda inoltre che in occasione del Volley Mercato, inoltre, saranno aperte delle finestre di tesseramento: martedì 15 e mercoledì 16 luglio, infatti, l’Ufficio Tesseramenti FIPAV, per l’occasione, si trasferirà a Bologna. Il termine per il tesseramento degli atleti di SuperLega è fissato per mercoledì 16 luglio alle ore 17.00, quello per i giocatori di Serie A2 e A3, invece, per le 18.30 dello stesso giorno.
    Al termine del secondo giorno (mercoledì 16 luglio) saranno pubblicate le rose complete della stagione 2025/26.
    RICHIESTA ACCREDITOI media interessati alla “Presentazione Stagione e Calendari 2025/26”, in programma giovedì 17 luglio dalle 14.30, potranno confermare la loro presenza all’appuntamento via mail comunicandolo a [email protected], entro e non oltre lunedì 14 luglio.

    “Presentazione Stagione e Calendari 2025/26”Giovedì 17 luglio 2025, ore 14.30 LEGGI TUTTO

  • in

    Gabbiano, in dieci ai saluti. Artoni: «A loro il nostro grazie»

    MANTOVA – I cicli sportivi, si sa, si aprono e si chiudono, spesso guidati dai risultati o dalla naturale conclusione di rapporti di lavoro.
    E un nuovo ciclo è quello che aprirà la Gabbiano Farmamed Mantova nella stagione 2025-2026: detto della nuova guida tecnica, affidata alle sapienti mani di Andrea Radici, saranno ben dieci i cambi all’interno della rosa, con buona parte dello zoccolo duro Gabbiano che proseguirà altrove la propria carriera.
    Nel reparto schiacciatori salutano Riccardo Scaltriti e Raul Parolari, diretti rispettivamente a Reggio Emilia (in A3) e a Catania (in A2), mentre sono tre i saluti nel reparto centrali: Andrea Miselli, che proseguirà la sua carriera a Spezzano in serie B, Jacopo Ferrari, anch’egli diretto in B a Sassuolo, e Luca Tauletta, promosso invece in prima squadra a Modena Volley.
    Rivoluzione anche nel reparto palleggiatori, con Niccolò Depalma che il prossimo anno giocherà in serie B nel Volley Benacus e Mattia Catellani rientrato invece alla casa madre Reggio Emilia (in A3). Ai saluti anche l’opposto Murilo Massafeli (giocherà in B a Bassano) e i due liberi Andrea Marini (terzo affare sull’asse Mantova-Reggio Emilia) e Marco Montarulo (anno sabbatico per lui).
    «A tutti coloro che ci salutano va il nostro più grande grazie – spiega il ds Nicola Artoni – per l’impegno messo in campo e per quanto fatto con la nostra maglia. In particolare Scaltriti, Miselli e Ferrari, coloro che erano con noi da più tempo, hanno lasciato un’impronta indelebile nella storia della nostra società».
    Ufficio stampa Gabbiano Farmamed Mantova – [email protected] LEGGI TUTTO

  • in

    Luigi Abete esclusivo: “Il mio basket è dei giovani che studiano”

    ROMA – Due ore. Due ore in cui Luigi Abete, presidente della Luiss Business School e dell’Associazione sportiva Luiss, ha raccontato con l’entusiasmo del ragazzino – oltre a quanto sia orgoglioso di come lo sport viaggi di pari passo con lo studio alla Luiss – come la squadra di basket, nell’ultima stagione in B1, sia il cardine di tutto il progetto. L’Associazione sportiva Luiss nasce nel 1999 dalla volontà di favorire la pratica sportiva tra gli studenti dell’ateneo e veicolare, tramite lo sport, valori come la socializzazione, il rispetto delle regole e il fairplay. Sono 20 le squadre dell’AS che competono a livello agonistico e 13 gli sport praticati.  Il basket è l’oggetto dell’intervista. Circondato dalle immagini di una carriera straordinaria, sempre in prima fila, Abete ha messo insieme aneddoti, obiettivi, sogni e progetti.  Sorridendo ha ammesso di non portare da sempre la cravatta, ma vent’anni fa in Confindustria fu Scaroni, attuale presidente del Milan, a suggerirlo per «risparmiare energia e aria condizionata». Si è fatto tremendamente serio nell’affrontare il tema che gli sta più a cuore: i giovani, lo sport e lo studio. «So di non essere più giovanissimo, ma il presente e il futuro sono dei ragazzi, sempre, e noi siamo qui a dimostrarlo». 

    In che modo? 

    «Per prima cosa ci tengo a dire che negli anni, in particolare negli ultimi cinque, è cambiata la prospettiva. Prima si parlava di ragazzi che studiavano e poi si allenavano. Ora si parla di ragazzi che si allenano, giocano e studiano. Sport e laurea sono sullo stesso piano». 

    La squadra di basket è un esempio in Italia e in Europa. 

    «Confermo, ci sono tante richieste da parte di giovani anche europei per venire da noi. Il nostro target è 19-23 anni e vogliamo che sia il più elevato di tutti i campionati. Cosa significa? Più minuti e più partite possibili. Ovviamente nel roster ci sono anche dei senior che aiutano i ragazzi a crescere perché l’esperienza è importante. Siamo al momento la prima squadra di Roma, visto che quest’anno abbiamo fatto le semifinali playoff, e vorremmo continuare ad esserlo. Magari tornando in A2». 

    Avete cambiato allenatore. 

    «Sì. Dopo dieci splendidi anni di crescita con Paccariè, siamo passati a Alex Righetti, argento olimpico con l’Italia ad Atene 2004. Era con noi nello staff, adesso è il coach». 

    I vostri ragazzi giocano e studiano, le due carriere vanno di pari passo, non è scontato.  

    «E se permettete neppure immediato, c’è voluto tempo. Il discorso è semplice: qui giocano, poi dopo la laurea possono salire di livello ma hanno comunque un titolo di studio e un certo tipo di formazione. Faccio un esempio: un nostro giocatore si laurea e prende il master, poi ha magari 10 anni di basket davanti. E dopo? Che succede? Ecco noi pensiamo all’atleta di oggi e al professionista di domani». 

    Avete anche un discreto seguito. 

    «E sapete qual è la cosa bella? Che i più appassionati spesso sono i professori. Non è affatto scontato. E poi noi vorremmo che il tifo crescesse sempre di più, questi ragazzi lo meritano. Un tifo a favore, positivo, mai contro qualcun altro». 

    Obiettivi per il prossimo anno? 

    «Vogliamo essere competitivi e fare un passo in avanti strutturale rispetto alla stagione precedente. Il nostro progetto è in crescita, anche se per realizzare tutto quello che vorremmo avremmo bisogno di una seconda squadra nazionale: un A2 e una B1, solo così potremo essere permanentemente attrattivi. Perché ci sarebbe la possibilità di avere non 10 giocatori giovani a disposizione, ma 25. Faccio un esempio: dei 150 giocatori che disputano le finali U.19, la maggioranza potrebbe essere parte attiva delle nostre rose. Avere quindi un’altra squadra sarebbe fondamentale». 

    Ci sono tanti giovani italiani forti? 

    «Sì, solo che non li fanno giocare. Nei top club si preferiscono americani, europei o giocatori senior. E sapete perché? Perché i coach rischiano di meno. Se perdi con uno esperto in campo puoi sempre dire: “Io l’ho schierato, è lui che ha giocato male”. Se butti dentro un ragazzo, a cui devi anche dare la possibilità di sbagliare, ti assumi più responsabilità in prima persona. E non tutti vogliono farlo. Ecco: noi non dobbiamo avere paura di assumerci responsabilità. Per noi è un passaggio strategico». 

    Abete, lei ha un sogno tutto suo? 

    «Un obiettivo: che un giorno ci siano in campo 10 Under 22 in A per 20’ sempre, ogni partita. Nel nostro caso obiettivo e sogno coincidono: vogliamo un gruppo sempre più forte, giovane, che vuole vincere e restare possibilmente la prima squadra di Roma. In cinque anni vorremmo un secondo roster e in altri cinque successivamente vorremmo dimostrare il resto». 

    Non perde una partita dei suoi ragazzi. 

    «O dal vivo o collegato, ci sono sempre. Quando siamo andati in A2 un dirigente della Lega mi ha detto: “Siete arrivati qui come una favola, uscite che siete una leggenda”. Vogliamo rendere questa leggenda strutturale e poi sarà il campo a dare le risposte. A volte saremo stati più bravi, altre meno». 

    Anche gli sponsor vi seguono. 

    «La Luiss Business School è partner della Luiss perché è necessario che si abbia la stessa mentalità. Ma sì, ogni disciplina ha il suo partner». 

    E poi si possono “adottare” gli atleti.

    «Sì, quelli che dopo la laurea vogliono continuare a giocare sono indirizzati da noi verso aziende che possano consentire loro di lavorare e giocare insieme». 

    Lei da sempre è fautore della combinazione sport e studio. 

    «In Luiss oltre mille persone fanno sport attivo, vorremmo arrivare a 2500».  

    C’è qualcosa che ancora non la soddisfa? 

    «La nostra mentalità prevede che si possa migliorare sempre. E lo faremo. Ma una cosa vorrei dirla: noi siamo diventati competitivi e professionali, ma gli arbitri ci vedono ancora come amatoriali. Lo eravamo, forse, ma ora siamo professionali, anche se abbiamo giocatori che preferiscono prendere un titolo di laurea invece che essere pagati cash. Ci sottovalutano oppure pensano che ci prendiamo un fischio in più senza fiatare. Noi siamo corretti, ma non meritiamo arbitraggi amatoriali. Dobbiamo farlo comprendere bene questo». 

    Il prossimo campionato partirà nel weekend del 21-22 settembre, già pronti? 

    «Lo saremo. Intanto stiamo costruendo un “settore giovanile allargato” cioè stiamo collaborando con le squadre giovanili top che operano nell’area metropolitana ed anche con un club in Piemonte, e presto in altre regioni. I giovani in base a questo accordo possono avere il doppio tesseramento. Come ho detto prima: tanto abbiamo fatto, ma tanto c’è ancora da fare. Non intendiamo fermarci». LEGGI TUTTO

  • in

    Acque mosse a Busto Arsizio: la Curva ADF contesta le politiche di abbonamento UYBA

    La campagna abbonamenti presentata ieri dalla Uyba Volley Busto Arsizio, con le sue nuove condizioni, non è proprio piaciuta alla storica tifoseria organizzata della società, gli “Amici delle Farfalle”, che hanno risposto, subito, con un comunicato attraverso le loro pagine social annunciando anche il probabile scioglimento del gruppo dei sostenitori.

    Ecco le loro parole: “Ciao a tutti, da oggi la “Curva ADF” probabilmente non esisterà più! Questa difficile decisione è stata presa dopo l’uscita di quella che secondo noi è una insensata ed incomprensibile campagna abbonamenti decisa dalla società… Siamo assolutamente consapevoli delle difficoltà di gestione e capiamo benissimo la necessità di un adeguamento dei prezzi dovuti anche dall’aumento dei costi; ma in primis, non capiamo come si possa pensare di poter paragonare l’abbonamento al settore sponsor/vip (parterre: scontato di oltre 50€) con quello nel settore tifosi (la curva: praticamente raddoppiato); troviamo assolutamente scorretto il modo in cui ci è stata presentata questa proposta: con le cose già di fatto decise e senza la possibilità di trovare una mediazione (nonostante il tentativo fatto durante la riunione pre-stagionale, richiesta da noi, nella quale alle nostre richieste di adeguamento per gli abbattimenti abbiamo ricevuto solamente risposte negative); ci sentiamo traditi da una società che non ci riconosce nemmeno la fedeltà dimostrata dopo oltre 15 anni di dedizione, di trasferte, di sacrifici, di passione sconfinata ed incondizionata, ma che fondamentalmente ci sta trattando come il primo venuto (nonostante le bellissime parole e le promesse fatte la scorsa stagione e ad oggi non rispettate)…”.

    E ancora: “Per questi principali ma anche per altri motivi, e di comune accordo tra tutti noi, salvo qualche fondamentale ripensamento da parte della società (la nostra disponibilità al dialogo rimane comunque invariata), abbiamo quindi deciso che non rinnoveremo l’abbonamento! Una decisione molto, ma molto sofferta che, oltre a noi, penalizza anche coloro che in fin dei conti non hanno colpe, ovvero la squadra… Ci sentiamo comunque in dovere di ringraziare coloro che fino ad ora hanno veramente creduto in noi, permettendoci di essere presenti ovunque (nelle nostre possibilità) e per averci permesso di essere parte di quella che era una bellissima e grande famiglia e soprattutto di fare la cosa che a noi tutti piace fare, ovvero tifare la nostra squadra del cuore; mentre per altri evidentemente ora siamo diventati solamente un peso!“.

    Prima di concludere con una possibile apertura: “Teniamo comunque a precisare che la nostra volontà resta quella di voler continuare a far parte di questo gruppo che è la Uyba e vorremmo continuare ad essere il settimo uomo in campo che a volte riesce anche a fare la differenza… Nella nostra nuova casa, la Curva ADF, ci siamo davvero divertiti un sacco, e vorremmo continuare a farlo perché è stato e speriamo che sarà ancora veramente bellissimo!“. LEGGI TUTTO

  • in

    Futura Volley: dall’Ucraina, passando per gli Stati Uniti e la Francia, arriva Tkachenko

    La Futura Volley Giovani dà il benvenuto alla schiacciatrice ucraina Kateryna Tkachenko, prima straniera ad entrare a far parte del roster bustocco per la stagione 2025/26. La giocatrice classe 2003 originaria di Lubny (cittadina a circa 200 chilometri da Kiev) approda in biancorosso forte della doppietta campionato-Supercoppa conquistata nella prima lega francese con il Levallois Paris Saint-Cloud allenato dal coach italiano Alessandro Orefice.

    Sempre con il club parigino, Kateryna ha potuto misurarsi con il livello della Champions League dove, nella fase a gironi, ha realizzato 52 punti con il 30% in sei gare disputate. Interessanti anche le cifre della banda ucraina in campionato: 135 punti messi a segno in 57 set giocati, con 17 ace e 12 muri.

    Dopo i primi anni vissuti in alcuni club ucraini e dopo aver conseguito il diploma alle scuole superiori, Tkachenko attraversa l’Oceano e vola negli Stati Uniti, dove gioca per tre stagioni all’Università di Oregon State e per una alla Clemson University (South Carolina) studiando al tempo stesso Psicologia e Sociologia. Il rientro in Europa risale alla scorsa estate con l’approdo, come detto, al Levallois Paris Saint-Cloud.

    La Futura Volley potrà dunque contare su una giocatrice affermata a livello internazionale, complice l’esperienza americana che l’ha ulteriormente formata. Nell’ultima stagione in terra francese ha saputo mettersi in mostra grazie a spiccate caratteristiche d’attacco, potenza nei colpi e un atletismo non indifferente. Per coach Gianfranco Milano rappresenterà un prezioso terminale per la finalizzazione del gioco, grazie alla sua esperienza in squadre che hanno lottato ai vertici e alla sua determinazione.

    Ecco le sue prime parole dopo la firma con Busto Arsizio: “Sembra proprio che i membri della società siano molto uniti tra loro, accomunati da profondi valori familiari. Inoltre, da quel che ho potuto notare nel corso della mia prima visita in Italia, mi piace che Futura presti grande attenzione alla salute delle proprie giocatrici; questo è molto importante. Credo che siano tante le giovani atlete che sognano una carriera da professioniste in Italia; io ero sicuramente una di loro. Ho sempre pensato che mi sarebbe piaciuto vivere in Italia, giocare in Italia, essere circondata da italiani. Inutile nascondere che nell’ultimo periodo in particolare, in qualche modo ho sognato di giocare a pallavolo nel campionato italiano ed ora eccomi qui! Come ho iniziato col volley? Avevo 9 anni, stavo provando con l’atletica leggera ma non andava tanto bene e non mi piaceva. In quello stesso periodo mi era capitato di vedere un paio di allenamenti di pallavolo; da lì ho iniziato a fare giochi con la palla, non si poteva certo chiamare volley, ma era bello e mi piaceva talmente tanto che non ho più provato altri sport. È stato eccitante giocare nel campionato francese, anche se a causa di un infortunio ho saltato l’ultima parte della stagione. Ho aiutato la mia squadra finchè ho potuto come giocatrice, poi l’ho sostenuta con la voce; ovviamente non è stato piacevole ma resta il fatto che vincere qualcosa, una medaglia d’oro o un campionato, è un traguardo che auguro a qualsiasi atleta. La Champions League ha rappresentato una grandissima esperienza. Ho giocato contro Boskovic. Qui non conta il livello di gioco, ero letteralmente scioccata! Io e Boskovic sullo stesso campo, a respirare la stessa aria. Era una cosa che sognavo da ragazza e quando è successo l’adrenalina è esplosa. È incredibile giocare a quei livelli; quando ci arrivi non c’è paura ma solo grande eccitazione nel poter scendere in campo per match del genere”.

    Prima di qualche pensiero un po’ più personale: “La maggior parte dei miei amici, la mia famiglia e i miei parenti vivono ancora in Ucraina. Fortunatamente abitano in una zona relativamente tranquilla e non troppo pericolosa come invece lo è quella di sud-est. Posso dire che sono al sicuro. È dura, però, perché non è sotto il mio controllo poterli proteggere, questa è la cosa terribile. Inoltre, non è mai facile tornare a casa, riesco solo una volta all’anno. Ricordo i miei connazionali come persone positive e brillanti ma la guerra influenza e trasforma la gente: loro combattono per la vita e col tempo sono diventati tristi e depressi. Sono una scrittrice, anche di poesie. Ho studiato psicologia, questo mi aiuta ad analizzare le persone nel profondo e a prendere spunti per i miei scritti, arrivando così ad un livello più complesso: questo è molto bello. Amo anche la fotografia; ogni tanto quando sono a casa e mi annoio mi piace fare foto alle persone. Sono empatica, leale, grande lavoratrice”, conclude Kateryna Tkachenko.

    LA SCHEDAKateryna TkachenkoNata il: 3/5/2003Nazionalità: ucrainaRuolo: schiacciatriceAltezza: 189 cm

    LA CARRIERA2016/17 VK Poltavchanka-PNPU (Ucraina)2017/18 VK Poltavchanka-PNPU (Ucraina)2018/19 Novator (Ucraina)2018/19 Halychanka TNEU Gadz (Ucraina)2019/20 Sc Prometey (Ucraina)2020/21 Oregon State Beavers (Usa)2021/22 Oregon State Beavers (Usa)2022/23 Oregon State Beavers (Usa)2023/24 Clemson Tigers (Usa)2024/25 Levallois Paris Saint-Cloud (Francia)

    PALMARES2024/25 – campionato francese “Saforelle Power 6” con il Levallois Paris Saint-Cloud2024/25 – Supercoppa francese con il Levallois Paris Saint-Cloud LEGGI TUTTO

  • in

    Aleksandar Andonović nuovo schiacciatore della Rinascita Lagonegro

    Per rinforzare il reparto offensivo, la Rinascita Volley Lagonegro ha rivolto lo sguardo alla Serbia scovando il talento di Aleksandar Andonović, 28enne schiacciatore che andrà ad arricchire il pacchetto delle bande di posto quattro in vista della prossima stagione in serie A2 Credem Banca. Per lui si tratterà dell’esordio assoluto nella serie A italiana.

    Nato il 31 gennaio 1997 a Sremska Mitrovica, città di circa 85mila abitanti nei pressi di Vojvodina, Andonović è un atleta completo, dotato di grande prestanza fisica e ottime doti tecniche. Con i suoi 198 centimetri di altezza, un’elevazione in attacco di 355 cm e un muro a 330 cm, rappresenta un innesto di notevole qualità e potenza nel roster a disposizione di coach Waldo Kantor.

    LA CARRIERA

    Cresciuto nei settori giovanili serbi (Srem Eaton, Stella Rossa e Novi Sad tra il 2006 e il 2017), Andonović ha maturato esperienze significative sia in patria che all’estero. Ha infatti indossato le maglie di club professionistici in Turchia, Finlandia e Grecia, prendendo parte anche a competizioni europee sotto l’egida della CEV (Champions League, Coppa CEV e Challenge Cup).

    Tra il 2017 e il 2022, con la casacca della Stella Rossa di Belgrado, vince la Coppa nazionale e ottiene il secondo posto nel massimo campionato durante la stagione 2018/2019. Dopo una breve parentesi ancora in patria nel Mladi Radnik, nell’estate 2022 si trasferisce nel massimo campionato turco all’Istanbul BBSK, dove conquista la palma di miglior schiacciatore laterale del torneo. L’anno successivo il passaggio al VaLePa, club finlandese della città di Sastamala, condito dall’esordio in Champions e Coppa CEV, poi il trasferimento – nella stagione appena conclusa – in Grecia all’AOP Kifisias, squadra della serie A ellenica che ha partecipato alla Challenge Cup.

    Nel corso della sua carriera, ha dimostrato notevole affidabilità sia in fase offensiva che in ricezione, mantenendo elevate percentuali di rendimento (oltre il 40% di efficienza). In ambito europeo, considerando le statistiche nelle coppe CEV, ha accumulato 65 attacchi vincenti, 9 muri, 5 ace e 79 punti a referto. L’esperienza internazionale e la mentalità costruita nei settori giovanili balcanici saranno senza alcun dubbio componenti essenziali per affrontare la prima avventura italiana in A2, uno dei campionati più belli ma difficili d’Europa.

    “Quando ho saputo dell’interesse della Rinascita, mi sono subito entusiasmato e non ho avuto alcun dubbio nella scelta – racconta Andonović – Ho visto che la comunità di Lagonegro ha dei tifosi fantastici ed ha maturato un grande interesse attorno al club. Considero l’Italia una terra sacra per il nostro sport, ho sempre desiderato giocare qui e sono molto felice di farlo con la maglia del Lagonegro. Per me sarà un piacere dare il massimo e giocare per i tifosi e la società. Con il duro lavoro in allenamento e una buona alchimia tra compagni, giorno dopo giorno costruiremo un gruppo forte, pronto a raggiungere gli obiettivi e a regalare una bella pallavolo ai tifosi. Tutti i giocatori hanno delle mire personali – conclude il serbo – ma prima di ogni cosa sarà fondamentale dare il mio contributo per aiutare la squadra il più possibile. Non vedo l’ora di incontrare tutta la famiglia Rinascita!”.

    “Aleksandar è un giocatore moderno, completo e con la giusta mentalità – spiega Nicola Tortorella, direttore sportivo del sodalizio lucano – Il suo profilo internazionale e la sua versatilità lo rendono una pedina fondamentale per le nostre ambizioni. Siamo certi che saprà integrarsi rapidamente e portare un contributo importante al gruppo”.

    Il suo arrivo si inserisce in una campagna acquisti mirata e coerente, orientata principalmente al consolidamento tecnico della squadra. La società sta scegliendo profili in grado di garantire solidità immediata, ma anche crescita nel medio termine. In quest’ottica, Andonović rappresenta un innesto ideale: giovane ma allo stesso tempo maturo, motivato e con una buona esperienza europea sulle spalle.

    Con l’ingaggio del serbo, dunque, la Rinascita Volley Lagonegro rinnova il proprio impegno verso un progetto tecnico ambizioso, che punta non solo ai risultati, ma anche a valorizzare giocatori di alto potenziale.

    LA SCHEDA DI ALEKSANDAR ANDONOVIC

    Nato il 31 gennaio 1997

    Nazione: Serbia

    Posizione: schiacciatore

    Altezza: 198 cm

    2006-2013 GOK Srem Eaton (Serbia)

    2013-2015 Stella Rossa (Serbia)

    2015-2016 Novi Sad (Serbia)

    2016-2017 GOK Srem Eaton (Serbia)

    2017-2022 Stella Rossa (Serbia)

    2022 Mladi Radnik (Serbia)

    2022-2023 İstanbul BBSK (Turchia)

    2023-2024 VaLePa (Finlandia)

    2024-2025 AOP Kifisias (Grecia)
    Ermanno Petrocelli – Responsabile Ufficio Stampa Rinascita Volley Lagonegro LEGGI TUTTO

  • in

    Nico De Luca è il nuovo court manager della Prisma Taranto Volley

    Nico De Luca è il nuovo Court Manager della Prisma Taranto Volley: tra organizzazione, professionalità e passione per l’immagine
    La famiglia della Prisma Taranto Volley dà il benvenuto a Nico De Luca, tarantino, classe 1978, che da questa stagione entra ufficialmente nello staff con il ruolo di Court Manager.
    Figura sempre più centrale nel panorama della Serie A di pallavolo, il Court Manager è il responsabile delle operazioni di campo e dell’organizzazione logistica degli eventi: si occupa di coordinare tutto ciò che accade prima, durante e dopo la gara, assicurandosi che l’ambiente di gioco sia perfettamente allestito, funzionale e conforme agli standard richiesti. Dall’allestimento del taraflex alla gestione delle tempistiche tecniche, fino al supporto per arbitri, squadre, addetti ai media e broadcaster, il suo compito è garantire che ogni aspetto si svolga senza intoppi.
    Nico De Luca, già molto apprezzato per la sua affidabilità e la sua grande attenzione al dettaglio, porta in questo ruolo non solo competenza organizzativa, ma anche una profonda passione per lo sport e per la sua città.
    “Entrare a far parte dello staff della Prisma Taranto Volley come Court Manager è per me come far parte di una seconda famiglia, e ne sono davvero contento ed onorato. Mi gratifica molto aver avuto l’opportunità di apportare il mio supporto tecnico per garantire che ogni partita risulti perfetta per la squadra ed il pubblico. Ringrazio per questo tutta la dirigenza, e in particolar modo il Presidente Bongiovanni e la Dottoressa Zelatore, per la fiducia e la stima dimostrate.”
    Ma Nico è anche altro: fotografo professionista, da anni racconta la realtà attraverso l’obiettivo della sua macchina fotografica. E anche in questa nuova avventura metterà la sua arte al servizio della comunicazione visiva del club:
    “In egual misura sono contento di condividere quella che è la mia passione per la fotografia e di apportare un contributo artistico allo staff comunicazione. Ci aspetta un campionato di alto livello, e sono sicuro che con questa squadra e questo staff riusciremo ad emergere e ad ottenere ottimi risultati!”
    Con la sua doppia anima — tecnico-organizzativa e creativa — Nico De Luca rappresenta al meglio quello spirito di dedizione e professionalità che da sempre contraddistingue la Prisma Taranto Volley.
    Benvenuto in squadra, Nico!
    Linda Stevanato Ufficio stampa Prisma Taranto Volley LEGGI TUTTO

  • in

    L’esperienza di Pochini ancora al servizio della ErmGroup Altotevere

    Da un libero ancora a inizio percorso, cioè Leonardo Chiella, a un libero che si porta in dote oltre 250 presenze nelle tre principali categorie della nostra pallavolo. Seconda stagione con la maglia della ErmGroup Altotevere – e anche nel campionato di Serie A3 Credem Banca – per Filippo Pochini, che con i suoi quasi 36 anni ottimamente portati (li compirà in novembre) resta il più “anziano” del gruppo. Nel passato campionato ha alternato le mansioni con Gian Marco Cioffi, quest’ultimo schierato con la squadra in battuta e quindi in difesa, mentre il giocatore perugino è stato uno fra i giocatori in assoluto più “puliti” in ricezione (siamo intorno al 70% di positività), con errori ridotti al minimo e percentuali elevate anche a livello di perfezione, riuscendo a neutralizzare con il suo bagher tecnicamente ben impostato persino i battitori più potenti ed efficaci del girone. Tanta esperienza da mettere ancora al servizio della causa biancazzurra. “Avendo firmato un contratto biennale – ricorda sorridendo Pochini – ero l’unico certo di rimanere qui, ma i veri motivi di soddisfazione sono più di uno: intanto, l’andamento della passata stagione, iniziata con più di una difficoltà e conclusa alla grande. In secondo luogo, la voglia di potenziare ulteriormente il gruppo e di renderlo quindi più competitivo, anche se sarà il campo a parlare, specie nel periodo gennaio-febbraio. E poi, sono venuto qui un anno fa e mi sono subito trovato bene; la presenza nel mio ruolo, adesso, di un giovane interessante come Chiella è uno stimolo ulteriore per essere di aiuto alla squadra”.
    Il curriculum di Pochini – Dalle giovanili della Rpa Luigi Bacchi Perugia a un assaggio di massima serie nella stagione 2007/’08, seguito da un biennio in B2 con San Mariano e Giarratana e da un altro in B1 con Catania e Orvieto. Pochini torna in A1 (così si chiamava ancora) nel 2012/’13 con la Sir Safety Perugia, poi è ancora B2 e B1 con la Emma Villas Chiusi e sempre B1 con Lupi Santa Croce sull’Arno e Gioia del Colle. Nell’estate del 2017 la sua prima annata in A2 con la Emma Villas Siena e altri tre campionati nella stessa serie con Acqua Fonteviva Apuana Livorno e Synergy Mondovì, dove è rimasto dal 2019 al 2021, anno nel quale ha spiccato il salto in SuperLega con la Gioiella Prisma Taranto. Seconda esperienza nell’elite nazionale con di nuovo la Emma Villas Siena, quindi il ritorno in A2 alla Conad Reggio Emilia e dal 2024 la A3 con la ErmGroup. Pochini ha vinto una Coppa Italia di B con il Gioia del Colle e una di B2 con la Emma Villas Chiusi, trionfando anche in campionato nella stessa stagione (2013/’14). Il bilancio delle prime tre categorie nazionali è per lui di 252 incontri, per un totale di 719 ricezioni e – curiosità – anche un punto messo a segno.
    Ufficio stampa
    ErmGroup Volley Altotevere LEGGI TUTTO