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    Fabio Fognini si ritira: la sua carriera

    Nel 2015, oltre allo Slam, Fabio si è concesso il lusso di battere due volte sulla terra rossa Rafael Nadal, prima al torneo di Rio de Janeiro (1-6, 6-2, 7-5) e poi a Barcellona (6-4, 7-6). Fedele ai proverbi, Fognini vinse anche una terza volta, al terzo turno degli US Open e rimontando addirittura da due set di svantaggio (3-6, 4-6, 6-4, 6-3, 6-4). Nonostante lo score degli scontri diretti a fine carriera sia nettamente a favore di Nadal (14 a 4), il ligure è stato uno dei pochissimi giocatori ad aver battuto il mancino di Manacor per almeno tre volte sulla terra rossa, la sua superficie preferita. Meglio di lui solo Djokovic (8) e Thiem (4) LEGGI TUTTO

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    Matteo Pastore torna a Gioia: sarà lui lo scoutman della Joy Volley

    Sarà Matteo Pastore, classe 1972, originario di Bari, il nuovo scout man della Joy Volley Gioia del Colle per la stagione sportiva 2025/26.
    Professionista stimato e uomo dei numeri per eccellenza, Pastore porta in dote un’esperienza venticinquennale maturata nei principali palcoscenici della pallavolo italiana. Il suo percorso da scout man inizia nel 2000 a Bari, per poi estendersi su tutto il territorio pugliese, con tappe significative proprio a Gioia del Colle — dove ha ricoperto anche il ruolo di vice allenatore — e successivamente a Castellana Grotte, club con il quale ha vissuto ben 13 stagioni consecutive partendo dalla Serie A1 e conquistando una storica Coppa Italia di Serie A2.
    Negli ultimi due anni Pastore ha svolto il ruolo di scout man in Superlega con la Gioiella Prisma Taranto, consolidando la sua reputazione nel massimo campionato nazionale.
    Una figura di comprovata professionalità, pronta a lavorare in sinergia con i coach Sandro Passaro e Francesco Racaniello. Le sue dichiarazioni: «Sono molto onorato di ritornare in una piazza pallavolistica molto importante e competente quale è quella di Gioia del Colle. Ringrazio la società per la fiducia e sono sicuro che, insieme al resto dello staff e al gruppo squadra di grande livello allestito, raggiungeremo importanti traguardi che la città merita».
    Il suo ritorno a Gioia del Colle rappresenta un segnale forte di ambizione e progettualità. Con l’arrivo di Matteo, la Joy Volley si assicura un tassello fondamentale nella lettura analitica del gioco, nell’organizzazione tecnica e nella preparazione dei match. Un passo in avanti deciso nella costruzione di uno staff sempre più preparato, unito e orientato ai risultati. LEGGI TUTTO

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    La Emma Villas Codyeco Lupi Siena annuncia il libero Duccio Bini

    Il pallavolista: “Ho visto in questo progetto il percorso perfetto per me a questo punto della mia carriera”
    Sarà Duccio Bini, classe 2004, a completare la batteria dei liberi a disposizione di coach Francesco Petrella. Il giovane talento ha conquistato la promozione in A3 con la maglia dei Lupi risultando tra i migliori interpreti del ruolo nella categoria.
    Nato a Bagno a Ripoli, cresciuto nelle giovanili della Robur Scandicci, ha lavorato per tre stagioni con Modena Volley, giocando, come campionati di riferimento, U19 e B2. Ha iniziato la scorsa stagione in A3, a Mantova, ma il rapporto con il club virgiliano si è interrotto e allora ecco la chiamata in biancorosso per una serie B da assoluto protagonista. Preciso in ricezione, reattivo in difesa, si è meritato le attenzioni del nuovo progetto targato Emma Villas Codyeco e da agosto lavorerà con il gruppo a fianco del più esperto Alessandro Piccinelli.
    “Ho visto in questo progetto il percorso perfetto per me a questo punto della mia carriera. Mi entusiasma molto, la società è seria” ha dichiarato Bini. “Quanto alle mie caratteristiche, il mio punto di forza è la ricezione, oltre alla serietà, alla costanza e all’impegno nel lavoro in palestra. Cosa mi aspetto dalla prossima annata? A livello individuale, di imparare il più impossibile e arricchire il mio bagaglio pallavolistico. Come squadra, di raggiungere gli obiettivi prefissati”. LEGGI TUTTO

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    Berrettini salta l’Atp di Gstaad: non difenderà il titolo

    Lo scorso anno aveva dominato la finale contro il francese Halys in meno di un’ora (6-3, 6-1), stavolta invece Matteo Berrettini non sarà al via dell’ATP Swiss Open a Gstaad. Il tennista azzurro inizialmente faceva parte dell’entry-list del torneo vinto anche nel 2018, oggi invece è stata resa nota la sua assenza. 

    I dubbi sul futuro dopo Wimbledon
    Berrettini è reduce dalla sconfitta a sorpresa nel primo turno dello Slam inglese contro il polacco Majchrzak. Non aveva comunicato infortuni dopo la partita, ma aveva lanciato dubbi sul suo futuro: “Fondamentalmente sono stanco, stanco di rincorrere sempre qualcosa. Per questo ho bisogno di prendermi giorni per pensare, per decidere cosa fare del futuro perché stare in campo così non è quello che voglio”.  Dopo Gstaad (dal 14 al 20 luglio), c’è il torneo di Kitzbuhel (dal 20 al 26), altro torneo a cui Berrettini al momento risulta iscritto. L’unica certezza al momento sono i 250 punti che Berrettini è destinato a perdere, con la ripercussione di qualche posizione in meno nel ranking Atp.  LEGGI TUTTO

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    Tour de France, la 6^ tappa da Bayeux a Vire Normandie: percorso e altimetria

    Secondo gli organizzatori, quella di giovedì è la tappa pianeggiante più impegnativa nella storia recente del Tour, forte di oltre 3.500 metri di dislivello. E noi non vediamo l’ora di vedere all’azione la nuova Maglia gialla Tadej Pogacar e soci in una frazione – la sesta di questa edizione numero 112 della Grande Boucle – che si preannuncia scoppiettante, con ben sei Gran Premi della Montagna, di cui cinque di terza categoria.

    Le caratteristiche della 6^ tappa
    Partenza attorno alle 12.45 da Bayeux e arrivo in salita (700 metri!) verso le 17.15 a Vire Normandie, nella cosiddetta Svizzera Normanna. Ricca… di terreno accidentato. Insidiosa e lunga: 201,5 km. E adatta – ovviamente – agli scalatori e ancora di più agli ‘avventurieri’, i finisseur da una tappa e via. Finale, come detto, in ascesa su La Côte de Vaudry con una pendenza media del 10%. Sprint intermedio al km 22,2 nei pressi di Villers-Bocage. LEGGI TUTTO

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    Domotek Volley: Massimiliano Lopetrone è riconfermato

    Reggio Calabria – Tempo di programmazione, ma anche di riconferme per la Domotek Volley. Tra i pochi reduci della prima avventura in Serie B rimasti in squadra, insieme a Domenico Laganà, c’è Massimiliano Lopetrone, libero amaranto al terzo anno consecutivo a Reggio Calabria.
    «È stato un viaggio bellissimo fin’ora. Abbiamo vissuto momenti fantastici e altri più difficili, ma il bello è che ci siamo sempre rialzati. Sono felicissimo di essere ancora qui a Reggio Calabria».
    Le aspettative per la nuova stagione sono diverse rispetto al passato: «L’anno scorso eravamo una neopromossa in A3 e nessuno si aspettava il campionato che abbiamo fatto, nonostante infortuni e difficoltà. Ora ci saranno obiettivi diversi, sia personali che di squadra. Sappiamo quanto vale Reggio Calabria, quanto vale la nostra piazza, e dopo quello che i tifosi ci hanno dato l’anno scorso, dobbiamo dare di più».
    Il pubblico amaranto ha fatto registrare numeri da Superlega, ma mantenere questo entusiasmo non sarà semplice: «Sarà difficile, quei numeri sono da Superlega, non da A3. Siamo stati fortunati perché abbiamo portato risultati. Per migliorare ancora, serve un gruppo forte che continui a vincere».
    Lopetrone ha dimostrato grande personalità la scorsa stagione, soprattutto dopo un infortunio: «Psicologicamente non era facile, ma mi sono ripreso bene. Ho avuto compagni che mi hanno sempre sostenuto, facendomi sentire un titolare anche quando non ero in campo. Questo mi ha aiutato ad entrare in partita con fiducia».
    Appuntamento al PalaCalafiore, dove Lopetrone e compagni cercheranno di regalare altre emozioni alla calorosa tifoseria amaranto.
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    Tour de France: Evenepoel vince la crono di Caen, Pogacar in maglia gialla

    Luca Guercilena, general manager della Lidl-Trek, uno dei top team mondiali, si racconta a tutto campo: dagli obiettivi al Tour con Jonathan Milan all’idea di far correre Aleix Espargaró al Giro d’Austria. Una lunga intervista con Alberto Pontara e Christian Giordano in cui Guercilena ha parlato dei problemi del ciclismo italiano, a partire dalle polemiche dopo i campionati italiani, e della sua storia personale, raccolta nel libro “Da zero a uno” scritto con Pier Augusto Stagi. E quel paragone con l’Atalanta… LEGGI TUTTO

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    Attivazione muscolare per l’Italia contro il Belgio: fate 9 su 9 in VNL

    Un po’ con il braccino, un po’ con il braccione, un po’ con le marce in folle, un po’ con quelle alte, l’Italia inizia la Week 3 di VNL femminile liquidando il Belgio per 3-0 (25-19, 25-15, 25-18) e continua il suo percorso immacolato salendo a 9 vittorie che le consentono di guadare ancora tutte dall’alto al basso della classifica. Non solo, questa vittoria vale anche la matematica certezza della qualificazione alle Finals, ma questo, oggettivamente, lo si dava per scontato. Julio Velasco a fine match pone l’accento su qualche piccolo calo di concentrazione, ma complessivamente si dice soddisfatto della prestazione delle Azzurre, salvo comunque aspettarsi una crescita nei prossimi match. Intanto si allunga a 23 la striscia positiva di questa squadra che tra la VNL 2024, le Olimpiadi e questa edizione di Volleyball Nations League ha sempre chiuso ogni gara con le braccia al cielo.

    In una partita che ha visto Velasco iniziare in un modo e finire in un altro, dando campo a quasi tutte le azzurre(in dieci sono andate a punti), Antropova ed Egonu hanno chiuso con 12 e 10 punti a testa, seguite da Danesi e Fahr rispettivamente con 9 e 8. I muri vincenti di squadra sono stati 8 (contro i 2 del Belgio), mentre gli ace 5 (e 2 subiti).

    Giovedì, sempre alle ore 17.00, si torna in campo per affrontare la Serbia della rientrante Boskovic che ha ottenuto la prima vittoria in VNL contro la Repubblica Ceca, in una sfida che riproporrà una delle rivalità più autentiche del volley mondiale.

    Starting Players – Per la sfida con il Belgio Velasco opta per un sestetto iniziale con Orro in regia, Egonu opposto, Danesi e Fahr centrali, Degradi e Sylla schiacciatrici, e De Gennaro libero. Dall’altra parte coach Vansnick parte con Van Sas palleggiatrice, Martin opposto, Lemmens e Koulberg centrale, Radovic e Demeyer schiacciatrici, e Debouck libero.

    1° set – Le azzurre partono subito con il piglio giusto: Sylla apre le danze con un mani-out, seguita poi da un paio di giocate sopra il muro di Egonu e Degradi. Coach Vansnik vede le sue faticare troppo in attacco e prova a interrompere l’inerzia del match rifugiandosi nel timeout sull’8-3. L’Italia però non molla la presa concedendo poco o nulla alle belghe che muovono lo score solo per gentile concessione delle azzurre e per un paio di guizzi in attacco Radovic e Martin (14-10).  Proprio sul più bello però Danesi e compagne alzano il piede dall’acceleratore concedendo un break di 3-0 al Belgio che induce Velasco a fermare il gioco. Al rientro dalla sospensione Egonu attacca out (14-14) per poi piazzare un colpo a tutto braccio che fa vibrare la Omnisport Arena. Lemmens chiude out la fast (16-14) mentre Negels (subentrata a Van Sas per un problema fisico) piazza il colpo sottorete del 16-15. La partita si accende: Egonu viene murata mentre Sylla piazza di classe una diagonale chirurgica facendo da antipasto ad un murone di Danesi che restituisce il +2 alle azzurre (19-17). È la svolta del set che l’Italia fa suo con le giocate decisive di Egonu e Danesi protagoniste assolute dell’ultimo scatto verso il 25-19 che manda i titoli di coda al primo parziale.

    2° set – Dopo la pausa la musica non cambia: il Belgio prova a cavalcare qualche sbavatura in attacco delle azzurre ma prima Degradi e poi il duo Danesi-Orro rimettono le azzurre saldamente al comando delle operazioni (9-5). Lemmens prova ad alzare il volume al centro ma un murone di Orro prima e due attacchi a tutto braccio di Egonu spingono l’Italia sul +6 (16-10). Velasco si gioca il doppio cambio ed Antropova (assente ad Hong-Kong) risponde immediatamente presente piazzando il muro che fiacca le velleità di rimonta del Belgio. Lo strappo diventa fuga definitiva per il 25-15 che chiude in poco meno di 20’ anche il secondo set.

    3° set – Nel terzo game Velasco concede fiducia ad Antropova e Cambi brave a farsi trovare pronte così come Fersino che subentra alla solita straordinaria De Gennaro e Nervini (in campo per Sylla). Cambiano gli addendi ma non il risultato con l’Italia che impone ritmo e gioco anche nel terzo ed ultimo set archiviato con un comodo e perentorio 25-18 per suggellare l’esordio nella Pool 7 di Apeldoorn. 

    ITALIA-BELGIO 3-0(25-19; 25-15; 25-18)ITALIA: Egonu 10, Degradi 6, Fahr 8, Orro 3, Sylla 4, Danesi 9, De Gennaro (L), Antropova 12, Cambi 2, Giovannini 1, Nervini 1, Fersino (L). N.E.: Gray e Nwakalor. All. Velasco.BELGIO: Radovic 1, Lemmens 7, Martin 8, Demeyer 5, Koulberg 5, Van Sas, Debouck (L), Nagels 1, Bertels, Rampelberg (L), Fransen, Varhelst 3, Van Elsen 1. N.E.: Krenicky. All. Vansnick.Arbitri: Juraj Mokry (SVK) e Clemence Marthe Eyike (CMR).Durata: 22’, 20’, 23’. Note: 2000 spettatoriItalia: a 5, bs 9, m 9, et 22.Belgio: a 2, bs 8, m 2, et 24.

    (fonte: FIPAV) LEGGI TUTTO