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    11ª Giornata And. (08/12/2024) – Regular Season Serie A2 Credem Banca, Stagione 2024 – TABELLINI ANTICIPI

    11ª Giornata And. (08/12/2024) – Regular Season Serie A2 Credem Banca, Stagione 2024
    Emma Villas Siena – OmiFer Palmi 3-0 (25-20, 25-14, 25-22) – Emma Villas Siena: Nevot 2, Cattaneo 17, Trillini 6, Nelli 14, Randazzo 13, Rossi 6, Bonami (L), Coser (L). N.E. Melato, Araujo, Alpini, Pellegrini, Ceban. All. Graziosi. OmiFer Palmi: Paris 2, Corrado 11, Maccarone 5, Sala 6, Benavidez 12, Gitto 5, Mariani 0, Iovieno 0, Donati (L), Prosperi Turri (L), Lawrence 0, Guastamacchia 0. N.E. Concolino, Carbone. All. Cannestracci. ARBITRI: Pernpruner, Jacobacci. NOTE – durata set: 29′, 21′, 29′; tot: 79′.
    Delta Group Porto Viro – Conad Reggio Emilia 2-3 (23-25, 25-18, 18-25, 25-23, 9-15) – Delta Group Porto Viro: Santambrogio 2, Andreopoulos 16, Eccher 9, Arguelles Sanchez 15, Ferreira Silva 17, Sperandio 4, Magliano 0, Ghirardi 0, Lamprecht (L), Innocenzi 4, Bellia 0, Morgese (L), Chiloiro 3. N.E. Ballan. All. Morato. Conad Reggio Emilia: Porro 4, Gottardo 13, Barone 5, Stabrawa 16, Guerrini 17, Sighinolfi 12, Zecca (L), De Angelis (L), Gasparini 0. N.E. Signorini, Partenio, Bonola, Alberghini, Suraci. All. Fanuli. ARBITRI: Selmi, Marconi. NOTE – durata set: 33′, 27′, 29′, 33′, 18′; tot: 140′. LEGGI TUTTO

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    I biancorossi fanno tremare Perugia che vince al tie break

    Perugia 08.12.2024 – L’impresa è stata solo sfiorata, sotto di due set Gas Sales Bluenergy Piacenza vince il terzo e quarto parziale, al cambio campo nel tie break è avanti 8-7 ma poi ci pensa Plotnytskyi a mescolare le carte con un turno di battuta che spezza il set e porta alla vittoria Perugia.
    Umbri che chiudono l’andata al primo posto in classifica imbattuti, Gas Sales Bluenergy Piacenza che chiude a 21 punti come Verona e con lo stesso numero di vittorie ma per differenza set è quinta. E nei Quarti di Finale di Coppa Italia, il 29 0 30 dicembre, affronterà gli scaligeri a Verona.
    Gara bella quella tra Perugia e Piacenza. Ricca di belle azioni con Perugia che fa la voce grossa nei primi due parziali ma messa sotto pressione negli altri due perde lucidità e colpi. Tie break emozionante fino al cambio campo poi Perugia ha fatto la voce grossa dalla linea di battuta e ha vinto. Sugli spalti anche un gruppo di Lupi Biancorossi.
    LA PARTITA – In avvio di gara coach Anastasi manda in campo Brizard e Romanò in diagonale, Galassi e Simon al centro, Kovacevic e Maar alla banda, Scanferla è il libero. Salsi torna in panchina, Mandiraci è rimasto a Piacenza a continuare il recupero dopo il problema alla gamba. Perugia risponde con Giannelli e Ben Tara in diagonale, Loser e Solé al centro, Semeniuk e Plotnytskyi alla banda, Colaci è il libero.
    Partenza sprint per Perugia con Semeniuk che piazza subito due ace, Gas Sales Bluenergy Piacenza non si scompone, l’ace di Maar vale la parità a quota 5 e subito i biancorossi allungano con un nuovo ace di Maar (5-7), coach Lorenzetti ha già chiamato il primo time out e poco dopo chiama il secondo quando Romanò porta a tre le lunghezze di vantaggio dei suoi (8-11). Si vede una buona pallavolo in campo con lunghi scambi, le due squadre spingono in battuta, l’ace di Romanò vale l’11-15, due ace consecutivi di Giannelli riportano sotto i padroni di casa che impattano a quota 15. Perugia ritrova il doppio vantaggio (18-16) sull’errore in attacco di Romanò e il primo tempo di Loser con coach Anastasi a chiamare il secondo time out a disposizione. Il turno in battuta di Herrera appena entrato in campo è micidiale, il suo ace vale il più quattro per Perugia (21-17), gli umbri ora corrono veloci, Piacenza si sgonfia, sono sette i set point per Giannelli e soci (24-17), si chiude sulla battuta out di Brizard.
    Un ace e due muri subiti nel giro di pochi scambi a cui si aggiunge un errore in attacco di Simon fanno volare Perugia (7-3) e costringono Anastasi a chiamare tempo. Altro ace fortunoso degli umbri, il terzo della giornata, ed è 9-4, dentro Bovolenta per Romanò, fioccano gli errori, da una parte e dall’altra, dalla linea dei nove metri, il diagonale di Bovolenta vale il meno tre per i suoi (15-12), il muro di Maar il meno due (17-15) con Lorenzetti a chiamare tempo e al rientro in campo pipe di Plotnytskyi (18-15), la schiacciata di seconda intenzione di Brizard vale il meno uno (19-18). La parità arriva a quota 20 con l’ace di Brizard e Lorenzetti a chiamare il secondo time out, si gioca punto a punto, il diagonale di Semeniuk porta in dote ai suoi due set point (24-22), Bovolenta annulla il primo e poi manda out la battuta che consegna il parziale ai padroni di casa.
    Bovolenta resta in campo, Piacenza parte bene (6-10), in casa Perugia dentro Herrera e Ishikawa, ace del giapponese (9-11), Maar per il più cinque (12-17), un muro subito e una incomprensione in attacco Perugia ringrazia e si porta a tre lunghezze (19-22) con Anastasi a chiamare tempo. E al rientro in campo finezza di Simon (19-23), Perugia non indietreggia (21-23), Bovolenta consegna ai suoi tre set point (21-24), si chiude con la battuta in rete di Ben Tara.
    Parte forte Piacenza, il turno in battuta di Maar crea problemi agli umbri (2-7) e Lorenzetti utilizza uno dietro l’altro i due time out a disposizione, Perugia piano piano recupera, il muro secco sull’attacco di Bovolenta vale il meno quattro (6-10) e subito dopo attacco vincente degli umbri con Anastasi a chiamare time out. È battaglia in campo, l’ace di Simon vale sei lunghezze di vantaggio (8-14) che poco dopo diventano sette con un due primi tempi di Galassi (9-16), Perugia è sotto pressione e sbaglia qualche colpo in attacco, Piacenza controlla, sono sette i set point per Piacenza (17-24), si va al tie break sull’attacco di Bovolenta.
    Tie break che si apre all’insegna degli ace: il primo è di Perugia, gli altri due consecutivi di Simon (1-3), a quota 4 è parità, al cambio campo Gas Sales Bluenergy Piacenza avanti di una lunghezza (7-8). Piacenza sbaglia la sua quarta battuta del parziale, il turno in battuta di Plotnytskyi crea problemi ai biancorossi che subiscono due ace e commettono due errori in attacco (12-8), sono cinque i match ball per Perugia (14-9) che chiude alla prima occasione con Loser.
    Andrea Anastasi: “Una partita complicata per entrambe le formazioni, Perugia è stata impeccabile nei primi due set noi direi negli altri due, peccato per un tie break in cui la differenza l’ha fatta un giocatore che mi ha fatto vincere un mondiale e una Supercoppa e risponde al nome di Plotnytskyi, in queto migliore battitore del mondo. Sono comunque contento per come i ragazzi hanno tenuto il campo, un po’ di rammarico c’è per alcune occasioni che non abbiamo chiuso al meglio, dobbiamo essere più cattivi in determinate situazioni. Adesso lavoreremo già da martedì per farci trovare pronti all’appuntamento di Verona dove ci giochiamo l’accesso alla Final Four di Coppa Italia”.
    Il tabellino
    SIR SUSA VIM PERUGIA – GAS SALES BLUENERGY PIACENZA 3-2
    (25-19, 25-23, 22-25, 25-17, 15-9)                 
    SIR SUSA VIM PERUGIA: Semeniuk 13, Solé 5, Giannelli 7, Plotnytskyi 16, Loser 8, Ben Tara 13, Colaci (L), Herrera 2, Cianciotta, Ishikawa 12, Candellaro. Ne: Piccinelli (L), Zoppellari, Russo. All. Lorenzetti.
    GAS SALES BLUENERGY PIACENZA: Kovacevic 5, Simon 7, Romanò 5, Maar 16, Galassi 7, Brizard 5, Scanferla (L), Andringa, Bovolenta 18. Ne: Salsi, Ricci, Gueye, Loreti (L). All. Anastasi.
    ARBITRI: Cesare di Roma, Verrascina di Roma.
    NOTE: durata set 27’, 34’, 30’, 27’ e 15’ per un totale di 133’. Spettatori 4244. MVP: Oleh Plotnnytskyi. Sir Susa Vim Perugia: battute sbagliate 25, ace 11, muri punto 14, errori in attacco 11, ricezione 47% (27% perfetta), attacco 49%. Gas Sales Bluenergy Piacenza: battute sbagliate 20, ace 10, muri punto 8, errori in attacco 6, ricezione 30% (14% perfetta), attacco 45%. LEGGI TUTTO

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    11ª Giornata And. (08/12/2024) – Regular Season Serie A2 Credem Banca, Stagione 2024 – RISULTATI CLASSIFICA ANTICIPI

    11ª Giornata And. (08/12/2024) – Regular Season Serie A2 Credem Banca, Stagione 2024
    RISULTATI
    MA Acqua S.Bernardo Cuneo-Banca Macerata Fisiomed MC 0-1 (17-25, 5-5, 0-0); Emma Villas Siena-OmiFer Palmi 3-0 (25-20, 25-14, 25-22) Ore 16:00; Consar Ravenna-Campi Reali Cantù 1-0 (25-20, 4-3, 0-0); Tinet Prata di Pordenone-Evolution Green Aversa 3-1 (25-19, 25-22, 22-25, 25-16) 07/12/2024 ore 20:30; Gruppo Consoli Sferc Brescia-Abba Pineto 0-1 (23-25, 24-21, 0-0) Ore 17:30; Delta Group Porto Viro-Conad Reggio Emilia 2-3 (23-25, 25-18, 18-25, 25-23, 9-15) Ore 16:00; Smartsystem Essence Hotels Fano-Cosedil Acicastello 1-0 (26-24, 0-0, 0-0)
    CLASSIFICA
    Nome, Punti, PG, PV, PP, SV, SPTinet Prata di Pordenone 25 11 8 3 28 15Gruppo Consoli Sferc Brescia 21 10 7 3 27 18Consar Ravenna 20 10 7 3 24 15Evolution Green Aversa 19 11 7 4 26 20Delta Group Porto Viro 18 11 6 5 23 19Cosedil Acicastello 18 10 5 5 23 18MA Acqua S.Bernardo Cuneo 17 10 6 4 24 20Emma Villas Siena 16 11 5 6 20 21Abba Pineto 14 10 4 6 17 20Conad Reggio Emilia 12 11 5 6 18 24Smartsystem Essence Hotels Fano 12 10 4 6 16 22Campi Reali Cantù 12 10 4 6 14 20Banca Macerata Fisiomed MC 10 10 3 7 16 23OmiFer Palmi 5 11 2 9 9 30
    Un incontro in più: Tinet Prata di Pordenone, Evolution Green Aversa, Delta Group Porto Viro, Emma Villas Siena, Conad Reggio Emilia, OmiFer Palmi;
    PROSSIMO TURNOProssimo turno 15/12/2024 Ore: 18.00Cosedil Acicastello-Consar Ravenna 14/12/2024 ore 19:00; Gruppo Consoli Sferc Brescia-Delta Group Porto Viro Ore 16:00; Evolution Green Aversa-Campi Reali Cantù Ore 16:00; Conad Reggio Emilia-OmiFer Palmi Ore 16:00; Abba Pineto-MA Acqua S.Bernardo Cuneo; Banca Macerata Fisiomed MC-Tinet Prata di Pordenone; Smartsystem Essence Hotels Fano-Emma Villas Siena
    CLASSIFICA – SINTETICA11ª Giornata And. (08/12/2024) – Regular Season Serie A2 Credem Banca, Stagione 2024Tinet Prata di Pordenone 25, Gruppo Consoli Sferc Brescia 21, Consar Ravenna 20, Evolution Green Aversa 19, Delta Group Porto Viro 18, Cosedil Acicastello 18, MA Acqua S.Bernardo Cuneo 17, Emma Villas Siena 16, Abba Pineto 14, Conad Reggio Emilia 12, Smartsystem Essence Hotels Fano 12, Campi Reali Cantù 12, Banca Macerata Fisiomed MC 10, OmiFer Palmi 5.
    Note: un incontro in più: Tinet Prata di Pordenone, Evolution Green Aversa, Delta Group Porto Viro, Emma Villas Siena, Conad Reggio Emilia, OmiFer Palmi LEGGI TUTTO

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    Scontro salvezza mai in discussione, Perugia si impone su Talmassons con un perentorio 3-0

    Un 8 dicembre dolcissimo per la Bartoccini MC Restauri Perugia che trionfa nel delicato scontro salvezza di Latisana contro le padrone di casa del CDA Volley Talmassons con un perentorio 3 a 0 che lascia spazio a poche interpretazioni sull’andamento del match.Le ragazze di coach Giovi sono apparse molto determinate sin dai primi palloni rispondendo colpo su colpo alle friulane nel primo set (22-25). Anche nel secondo le Black Angels partono meglio e conducono anche con sette punti di vantaggio, ma nel finale c’è la rimonta di Talmassons che si ferma però sul 23-25. Nel terzo set è dominio totale di Perugia che spreca qualche palla match ma chiude comunque agilmente con il punteggio di 20-25.Nemeth è mvp della gara con 21 punti, ma è impossibile non elogiare l’intero gruppo squadra che ha reagito alla grande dopo la battuta a vuoto con Roma di appena una settimana fa. Talmassons ha spinto molto in battuta, ma la ricezione della Bartoccini MC Restauri ha tenuto con un 38 % di positiva. Le Black Angels hanno poi brillato in attacco (51 % contro 39 % delle avversarie) e a muro (7 ‘stampate’).Il muro-difesa ha funzionato alla grande e così sono arrivati numerosi contrattacchi chiusi dalle varie Gardini, Ungureanu e Nemeth. Bene Cekulaev in fast e Bartolini nelle letture sotto rete, con Ricci che ha distribuito sapientemente i palloni tra le varie bocche di fuoco. Poi Sirressi è semplicemente spettacolare con difese al limite che hanno sicuramente contribuito a scalfire le certezze di Talmassons.Si chiude dunque col sorriso il girone d’andata di Perugia, visto che le Black Angels hanno già anticipato il match dell’ultima giornata con Conegliano. 11 punti sono certamente un buon bottino, ma Perugia dovrà continuare a lottare con questo spirito, soprattutto in vista di altre due trasferte in casa di Bergamo (22 dicembre) e Vallefoglia (26 dicembre). 1° SET – Giovi non cambia nulla rispetto le ultime uscite e Perugia parte subito con un ace di Ungureanu. Sbaglia Cekulaev e si è sul 5 pari. Break Bartoccini con la fast di Cekulaev (9-11), ma Talmassons non si fa intimidire e riporta subito il set in equilibrio sul 12-12. Primo vantaggio delle friulane con l’ace di Strantzali (15-14).Attacco out della stessa Strantzali e le Black Angels rimettono il muso avanti (17-18): si prosegue comunque in perfetto equilibrio. Time out Talmassons, ma al rientro in campo colpisce Nemeth (17-19). Muro di Cekulaev e ace di Gardini: Perugia vola sul +3 (18-21). Secondo time out per coach Barbieri. Il set ball arriva sul 22-24 con attacco vincente di Nemeth. Al servizio va Ungureanu e il parziale si chiude come si era aperto: punto diretto della schiacciatrice rumena. 22-25 per le Black Angels. 2° SET – Il secondo set viene inaugurato da un primo tempo di Bartolini. Break Perugia con la fast di Cekulaev, Perugia appare determinata (1-3). Invasione di Kocic e ace di Gardini, le Black Angels vanno sul 2 a 6. Super murata di Bartolini su Storck, poi Perugia carbura sempre di più e con Nemeth c’è il +5 (6-11). Gardini è ‘on fire’ e grazie anche alle sue giocate si va sul 9 a 15. Barbieri ferma il gioco.Si torna in campo e Gardini colpisce ancora al servizio, poi Cekulaev ferma Storck a muro (9-17). Talmassons ricuce la distanza con il turno in battuta di Storck e Giovi chiama il time out sul 18-21.  Talmassons ormai è rientrata e il tecnico perugino deve rifermare il gioco sul 22-23. Le Black non tremano e firmano il set point con Nemeth. Storck annulla una palla, ma Eze sbaglia al servizio ed è 23 a 25 per Perugia che tira un sospiro di sollievo. 3° SET – La solita implacabile Nemeth apre il terzo parziale di gioco. Perugia vuole aumentare i ritmi per chiudere subito la contesa (0-4). Talmassons perde Shcherban per infortunio e insieme a lei anche qualche certezza. Barbieri chiama il time out sull’1 a 6 per la Bartoccini MC Restauri. Ungureanu firma il +6, poi Gannar spara fuori (3-10).È Black Angels show con il punto del 4 a 12 firmato Bartolini. L’inerzia della partita è dalla parte di Perugia che procede sul velluto. Il match arriva sul punteggio di 17 a 24. Ben sette le palle per chiudere: Perugia ne spreca qualcuna, ma poi Ricci chiama in causa Nemeth che non si lascia pregare. 20-25 e un secco 3 a 0 rifilato dalla formazione di coach Giovi alle friulane. CDA TALMASSONS 0BARTOCCINI MC RESTAURI PERUGIA 3(22-25, 23-25, 20-25)CDA VOLLEY TALMASSONS: Pamio 1, Kocic 4, Gannar 3, Eze 4, Shcherban 3, Strantzali 10, Botezat 3, Bucciarelli, Storck 19, Ferrara (L1). N.e.: Feruglio, Piomboni, Gazzola (L2). All.: Barbieri. Ass.: ParazzoliBARTOCCINI MC RESTAURI PERUGIA: Ricci 2, Bartolini B. 5, Recchia, Cekulaev 10, Nemeth 21, Gardini 11, Rastelli, Ungureanu 9, Sirressi (L1). N.e.: Pecorari, Orlandi, Gryka, Traballi, Bartolini G. (L2). All.: Giovi. Ass.: MarangiARBITRI: Andrea Puecher – Denis SerafinNOTE – Spettatori: 820MVP: Anett Nemeth (Bartoccini MC Restauri Perugia).(fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Gp Abu Dhabi F1 2024, le pagelle: Norris condottiero, Leclerc-Hamilton da sballo, Verstappen fuori controllo

    Oscar Piastri, McLaren MCL38

    Cala ufficialmente il sipario sul mondiale 2024 della Formula 1, che sancisce il trionfo iridato della McLaren, in virtù della vittoria di Lando Norris a Yas Marina. Il pilota inglese stavolta è lucido e freddo, e grazie a un’ottima gestione garantisce al team di Woking il titolo costruttori che mancava dal 1998. Non basta alla Ferrari la gara commovente di Carlos Sainz e Charles Leclerc, autore di una rimonta epica dal 19° al 3° posto finale. Menzione d’onore anche per Lewis Hamilton, che chiude la sua avventura in Mercedes con un 4° posto al culmine di una rimonta spaziale dal 16° posto, superando all’ultimo giro il compagno di squadra George Russell. Ancora solidi Pierre Gasly e Nico Hulkenberg, con l’Alpine che conquista il 6° posto finale nella classifica costruttori. Sopra le righe, invece, Max Verstappen, troppo aggressivo su Oscar Piastri in partenza. Questo e molto altro nelle pagelle del Gran Premio di Abu Dhabi.
    VOTO 9 A LECLERC E HAMILTON, I SOGNI DI MARANELLO
    Vero, la Ferrari non ha vinto il mondiale costruttori. Ma in vista del 2025, può essere assolutamente fiduciosa sul fatto di avere, con enorme distacco, la coppia di piloti più forte in assoluto. Da una parte Charles Leclerc, a cui ne capitano di tutti i colori sin dal venerdì, e che costretto a partire dal 19° posto, tira fuori una rimonta epica fino al podio. Ma che non basta a togliere dal suo volto l’enorme delusione per non aver riportato il titolo a Maranello. Dall’altra Lewis Hamilton, che a 40 anni suonati insegna ancora come si sta in pista, recuperando dal 16° al 4° posto, con sorpasso all’ultimo giro sul compagno di squadra. I tifosi possono sognare.
    VOTO 8 A NORRIS, STAVOLTA FA IL CONDOTTIERO
    In tantissime occasioni quest’anno Lando Norris ha fallito miseramente quando era chiamato a trascinare la McLaren alla vetta. Ma stavolta, nel momento più importante, non ha fallito. Freddo e lucido sin dal via, quando si tiene fuori dai guai che coinvolgono il suo compagno di squadra. Da lì, poi, deve soltanto gestire la superiorità della sua vettura, senza prendersi alcun rischio. Detto, fatto: il team di Woking può festeggiare il ritorno alla gloria iridata dopo 16 anni. Ora pausa per ricaricare le batterie: il prossimo anno partirà con i favori del pronostico. Saprà gestire la pressione? Vedremo…
    VOTO 7 A SAINZ, LASCIA FERRARI DANDO TUTTO
    Con Leclerc costretto a partire dal fondo, le speranze della Ferrari di dar fastidio alla McLaren sono tutte su Carlos Sainz. E il pilota spagnolo, fin dal sabato, dà tutto quello che può per tenere vivo il sogno iridato. Approfitta del contatto Verstappen-Piastri per salire in seconda posizione, ma non ha mai la possibilità di mettere pressione su Lando Norris. Alla fine deve accontentarsi del 2° posto, che gli vale il podio all’ultima gara vestito di rosso. Lascia avendo dato tutto, ma anche con quel grande rimorso per l’incidente di Baku. Hasta luego Carlos!
    VOTO 6 A GASLY E HULKENBERG, DUE CHE CI SANNO FARE
    Nelle ultime gare si sono ritrovati spesso e volentieri a lottare nei piani altissimi della griglia, incendiando la lotta tra Alpine e Haas per il sesto posto nella classifica costruttori. Alla fine la spunta il team francese, grazie al contributo di un Pierre Gasly letteralmente rinato grazie alla cura Briatore. Altro ottimo weekend ad Abu Dhabi anche per Nico Hulkenberg, che si è preso il lusso di chiudere le qualifiche al 4° posto, davanti a un certo Max Verstappen, prima di incappare nella penalità di 3 posizioni. Nonostante questo, anche la sua gara è positiva. Insomma, due che ci sanno proprio fare.
    VOTO 5 A VERSTAPPEN, STAVOLTA VA FUORI CONTROLLO
    Weekend opaco per il quattro volte campione del mondo, che già in qualifica non si dimostra brillante come in altre occasioni. Poi, di fatto, la sua gara dura una curva, il tempo di entrare a cannone su Oscar Piastri, toccarlo e girarsi insieme a lui. Da lì è costretto alla rimonta che lo porta al 6° posto finale, condizionato peraltro dalla penalità di 10 secondi inflitta dagli stewards per l’incidente col pilota della McLaren. Decisione che Verstappen non ha mancato di schernire in mondovisione, etichettando come “idioti” i giudici di gara. Insomma, una gara in pieno stile Mad Max, come ai vecchi tempi.

    VOTO 4 ALLA DIREZIONE GARA, I TRACK LIMITS NON POSSONO DECIDERE UN MONDIALE
    La McLaren molto probabilmente si sarebbe laureata campione del mondo a prescindere, visto il vantaggio sulla Ferrari. Ma il suo lavoro è stato notevolmente agevolato dalla gestione scellerata della direzione di gara sui track limits durante le qualifiche: Perez e Piastri incorrono nell’annullamento del giro salvo poi ritrovarsi col tempo ripristinato; Leclerc, in dinamiche perfettamente simili a quelle che hanno coinvolto i due piloti sopracitati, incappa in una sorte diversa e si ritrova, suo malgrado, escluso nel Q2. Risultato: 19° posto in virtù della penalità per il cambio di batteria dopo le FP1. Una gara decisa prima di partire, che getta (per l’ennesima volta) ombre su una direzione gara troppo incoerente. LEGGI TUTTO

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    McLaren, il Costruttori torna a Woking

    Pole man Lando Norris, McLaren MCL38, and Oscar Piastri, McLaren MCL38, arrive in Parc Ferme – credit: McLaren Racing Media CentreMcLaren Mercedes ha scritto una nuova pagina di storia in Formula 1, conquistando il titolo costruttori al termine di una stagione emozionante e combattuta fino all’ultimo giro. La gara finale sul circuito di Yas Marina ha coronato un’annata straordinaria per il team di Woking, che torna al vertice della classifica costruttori per la prima volta dal 1998.
    Un’annata da ricordare, con il ritorno al vertice
    La stagione 2024 ha rappresentato un vero e proprio ritorno al vertice per la McLaren Mercedes, che negli ultimi anni aveva vissuto alti e bassi. Il lavoro congiunto di tecnici, ingegneri e piloti ha permesso al team di sviluppare una monoposto, la McLaren MCL39, estremamente competitiva. Grazie a un’aerodinamica praticamente sempre efficiente e all’affidabilità del motore Mercedes, il team ha saputo affrontare circuiti con caratteristiche molto diverse, dimostrandosi costante in ogni condizione.
    Uno dei momenti chiave della stagione è stato il doppio podio conquistato a Silverstone, seguito dalla straordinaria vittoria di Norris a Miami, dove la strategia del team ha fatto la differenza. Piastri ha invece ottenuto la sua prima vittoria in carriera in Ungheria, segnando un altro punto di svolta nella corsa verso il titolo. Se l’inglese non è stato in grado di lottare fino alla fine per il titolo Piloti, il team ha viaggiato costantemente su ritmi elevati, approfittando anche del drastico calo di Red Bull, oltre che della poca costanza degli avversari diretti come Mercedes e, soprattutto, Ferrari.
    Il trionfo di oggi rappresenta molto più di una vittoria sportiva. Per McLaren, è il culmine di un percorso di rinascita iniziato diversi anni fa, quando la squadra ha deciso di investire in innovazione tecnologica, giovani talenti e una visione a lungo termine. La collaborazione con Mercedes, tornata a essere partner motoristico del team nel 2021, ha giocato un ruolo fondamentale nel riportare la McLaren tra le grandi del Circus. Andrea Stella, dalla sua nomina a Team Principal, ha giocato un ruolo fondamentale, tanto nel comparto tecnico quanto come uomo squadra.
    Un finale da brividi, con lo sguardo rivolto al futuro

    Con questa vittoria, la McLaren non solo chiude il 2024 in gloria, ma getta solide basi per il futuro. Lando Norris si conferma una delle stelle più brillanti della Formula 1, mentre Oscar Piastri si è ormai affermato come uno dei talenti più promettenti del paddock. Con una struttura tecnica solida e una mentalità vincente, il team punta a difendere il titolo nel 2025, con l’ambizione di tornare a dominare anche la classifica piloti.

    La McLaren Mercedes ha dimostrato che la pazienza e il duro lavoro possono riportare una leggenda sportiva al vertice. Per i suoi tifosi, questa è una vittoria che resterà scolpita nella memoria: un ritorno alla gloria che può certamente segnare l’inizio di una nuova era dorata per il team di Woking. Infine, una menzione speciale va fatta per, oltre Andrea Stella, il proprietario Zak Brown, che ha avuto il coraggio di credere nel team quando ormai tutto sembrava perso, facendo gli investimenti giusti, prendendo al suo fianco le persone più adatte per continuare a crescere con continuità. LEGGI TUTTO

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    F1, Mclaren suona la nona trionfale sinfonia nel Mondiale Costruttori

    Oscar Piastri, McLaren F1 Team, and pole man Lando Norris, McLaren F1 Team, congratulate each other on arrival in Parc Ferme – credit: McLaren Racing Media CentreIn F1 Mclaren suggella il proprio ritorno tra i big con la conquista del nono Mondiale Costruttori raggiungendo nell’albo d’oro la Williams. Un binomio tutto britannico, quindi, nella seconda posizione di tutti i tempi alle spalle della Ferrari, nettamente in testa con 16 allori iridati. Ed è una notizia molto molto bella per tutto il motorsport internazionale in quanto si tratta di un gradito ritorno ai vertici per questa storica e gloriosa scuderia che mancava all’appuntamento con la vittoria nei Costruttori dal lontano 1998.
    Anche all’epoca, come adesso, la Mclaren era protagonista in F1 con i motori Mercedes e trionfava con una delle coppie più iconiche, ovvero Hakkinen e Coulthard. Un’altra suggestiva analogia con quella stagione era la sfidante di turno della scuderia di Woking: la Ferrari. Sì, proprio il Cavallino Rampante con cui Mclaren ha lottato più volte nella storia di questo sport in epoche diverse e sempre con narrazioni fortemente emozionanti. Due storiche duellanti che nel 2024 hanno ripreso a battagliare per i vertici assoluti, rinverdendo una contesa sempre affascinante che rappresenta uno dei principali cuori pulsanti della stessa F1.
    Mclaren e Ferrari sono la storia e la leggenda che dagli anni ’70 del secolo scorso alimentano il potente gusto della competizione degli appassionati del mondo intero, divisi nel tifo ma rispettosi e riconoscenti dell’enorme valore altrui. Il prologo, questo vissuto nel 2024, di quello che Mclaren e Ferrari potranno regalarci il prossimo anno quando potrebbero lottare anche per il Mondiale Piloti. Già dal 2023 Mclaren ha ripreso a marciare ai suoi livelli quando, con un recupero strabiliante, è ritornata in lizza per il successo nei Gp.

    Quest’anno ha confermato i notevoli passi avanti compiendo un ulteriore salto di competitività che l’ha portata fino a questo grande trionfo con il duo Norris-Piastri. Nella seconda fase del Mondiale fino al Gp del Brasile Lando è sembrato essere anche nelle condizioni di lanciare il guanto di sfida a Verstappen per il titolo Piloti ma poi contro il granitico e maturo talento del campione olandese nulla ha potuto. La melodiosa storia dei Mondiali Costruttori Mclaren è iniziata nel 1974 proseguendo con espressioni ancora più gloriose del decennio successivo durante la formidabile striscia di vittorie 1984-1985-1988 e 1989 fino alle ultime affermazioni del 1990, 1991 e 1998. LEGGI TUTTO

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    F1, Papaya rules the world! McLaren campione del mondo, il capolavoro di Andrea Stella

    Andrea Stella, Team Principal, McLaren – credit: McLaren Racing Media Centre

    Tra i due litiganti, alla fine, ha goduto il terzo. La McLaren, considerata da tutti come outsider all’inizio del mondiale di Formula 1, si è laureata campione del mondo tra i costruttori. Un titolo, tra i costruttori, che per il team di Woking mancava dal lontano 1998, allora confezionato da Mika Hakkinen e David Coulthard, e che riporta gli inglesi sul tetto del mondo dopo 16 anni di astinenza, da quell’epico trionfo iridato di Lewis Hamilton sotto il nubifragio di Interlagos. È la vittoria della squadra, sempre compatta e unita verso un obiettivo, anche quando potevano subentrare le ambizioni personali di Lando Norris. E, di conseguenza, è una vittoria che ha un marchio molto tricolore: quello di Andrea Stella, al primo titolo mondiale da Team Principal.
    LAVORO VINCENTE: ECCO COME HA VINTO LA MCLAREN
    Il trionfo della McLaren nel campionato costruttori parte da molto lontano, precisamente dall’estate del 2023. Prima del Gran Premio dell’Austria, la MCL60 occupava sistematicamente gli ultimi posti della griglia, rievocando il periodo nero a cavallo tra il 2013 e il 2019, in cui il team faticava persino ad entrare in zona punti. Da quel weekend a Spielberg, però, la parabola della papaya è diametralmente cambiata: macchina nuova di zecca, i primi risultati conquistati con continuità, e la sensazione di poter essere una contendente credibile per giocarsi la vittoria.
    Attese tutte confermate appieno in questo 2024 memorabile. Dopo un inizio un po’ in sordina, piuttosto distante da Red Bull e Ferrari in termini di prestazioni, la svolta arriva a Miami, con il primo successo in carriera di Lando Norris. Da lì, gara dopo gara, la vettura cresce a vista d’occhio, complici gli aggiornamenti costanti e proficui adoperati dal team, che rendono la MCL38 la macchina migliore della griglia. Un vantaggio tecnico che si concretizza nel Gp di Azerbaigian, in cui si consuma il sorpasso sulla Red Bull nella classifica costruttori, lanciando la scuderia di Woking verso il titolo iridato. Seppur con più difficoltà del previsto, in virtù della rimonta della Ferrari nella parte finale di stagione. Resa possibile anche da qualche defaillance dei due piloti.
    ADESSO IL MONDIALE PILOTI: MA SU CHI PUNTARE?
    Già, le mancanze dei piloti. Perché se è vero che la McLaren è stata la macchina più costante di tutte per grandissima parte della stagione, è altrettanto vero che a causa di molte incertezze dei piloti, non sempre ha capitalizzato al massimo la sua superiorità tecnica. In particolare, il riferimento è a Lando Norris. Colui che doveva essere il “capitano” in pista, si è rivelato spesso e volentieri inadeguato: partenze sbagliate, corpo a corpo persi malamente, sviste banali e allucinanti (come in Qatar)… Un andamento molto discontinuo ma con picchi sicuramente più alti di quelli raggiunti da Oscar Piastri, più lineare nel rendimento ma, almeno quest’anno, leggermente al di sotto del compagno di squadra come prestazione pura.

    Dubbi e incertezze verso un 2025 in cui la McLaren partirà con i favori del pronostico e, oltre a volersi riconfermare campione del mondo tra i costruttori, andrà a caccia anche del titolo piloti. Con una domanda che si riproporrà in maniera costante: puntare sul discontinuo Lando Norris o sull’ancora acerbo Oscar Piastri? La risposta la daranno la pista e, soprattutto, la gestione attenta e accorta di Andrea Stella. Che intanto, col suo lavoro di squadra, ha confezionato il suo primo capolavoro: riportare la McLaren sul tetto del mondo. Papaya rules the world! LEGGI TUTTO