More stories

  • in

    Acqui Terme-Mantova: 3-1. La Negrini CTE resta imbattuta

    Anche per Mantova non c’è scampo contro la Negrini CTE che. dopo aver faticato nel primo set, non concede più nulla agli avversari, conquistando vittoria e sorpasso in classifica. Una vittoria in cui la formazione acquese ha dato ampio spazio ai propri giovani Carpita, classe 2005, partito titolare a causa della defezione di capitan Botto, e Sarasino, classe 2006, partito titolare dal secondo set in poi.Starting players – Coach Totire parte con Bellanova al servizio, Argenta opposto, Guastamacchia e Esposito al centro, Petras e Carpita in banda, Trombin liberoIl tecnico ospite Radici parte con Guerriero al servizio e Baldazzi opposto, Andriola e Simoni al centro, Pinali e Baciocco bande, El Moudden LiberoPrimo set – Parte in salita il match per la formazione acquese, scavalcata in avvio di tre passi. Guastamacchia accorcia subito di due. Argenta aggancia e sorpassa ai quattro, ma un ace di Simoni rimette in equilibrio (5-5). Altro sorpasso mantovano con un ace di Simoni e un pallone fuori di Carpita. Petras accorcia, ma Baldazzi aumenta le distanze (6-9). La Bollente insegue, con Guastamacchia e Petras che trovano il pareggio, ma la formazione mantovana, ancora una volta, trova lo scatto vincente di tre al successivo scambio, guidata da Guerriero al servizio. La Negrini CTE risponde con un doppio punto di Carpita e il pareggio firmato da Argenta, ma un duplice errore favorisce la permanenza del vantaggio ospite. All’errore al servizio avversario Argenta risponde e Petras ne approfitta per piazzare la sua firma sul 20-19. Botta e risposta e poi, dopo il servizio a vuoto di Petras, un break dai nove metri di Guerriero in combo con una serie di attacchi vincenti di Maiocchi portano la Gabbiano Farmamed a quota 24. Non basta il primo setpoint annullato da Argenta per frenare la vittoria del parziale in favore della Gabbiano Farmamed Mantova.Secondo set – Il secondo set parte decisamente meglio con Argenta che, dopo il botta e risposta iniziale, tira su il primo stacco (3-1). Segue un altro botta e risposta con il primo punto in categoria per Filippo Sarasino, subentrato a Francesco Guastamacchia per tutto il resto dell’incontro. Poi, allo scambio successivo, un attacco e un muro di Carpita portano la Negrini CTE a raddoppiare il vantaggio (7-4). Un entusiasmo che raggiunge il culmine sul 9-4 e viene subito messo a freno da un riavvicinamento mantovano che si aggancia a quota 8, trascinato dai servizi di Andriola. Dopo una serie di scambi, la formazione di Acqui Terme ripreme l’acceleratore e da 13-12 scatta a 16 con Petras e un doppio muro di Sarasino. Ancora un allungo con marcature di Esposito, Petras e Argenta e il punteggio va sul 23-17. Dopo tre setpoint annullati, Petras riesce a chiudere 25-20.Terzo set – Doppio botta e risposta all’avvio della terza frazione, poi Petras firma il primo stacco (5-3) ravvivato poi da Argenta (7-4). Due errori consecutivi sul 9-6 servono l’assist a Mantova per siglare il pareggio del 9 pari, ma ci pensano Petras e Carpita a riprendere quota. Ed è proprio lo schiacciatore slovacco che sul 12-10 raddoppia il vantaggio acquese, ma sul 17-13 la Gabbiano Farmamed dimezza con Maiocchi e Andriola. Il match continua ad alta intensità con i padroni di casa che si mantengono 2-3 passi avanti e gli ospiti che provano con ogni mezzo a riavvicinarsi, ma sul 23/20 Petras e Argenta mettono a tacere ogni loro tentativo.Quarto set – Dopo quattro scambi in altalena sono due attacchi vincenti di Petras ed un muro di Sarasino a portare La Bollente tre lunghezze sopra (7-4). Un vantaggio che si mantiene più o meno costante sino alla metà del parziale quando Mantova inizia ad accorciare, trovando poi l’aggancio sul 16-16 con Gola ed Andriola fallendo però l’ipotetico sorpasso. Botta e risposta poi Argenta rimette Acqui Terme a distanza di sicurezza (20-17). Mantova insegue, ma gli acquesi rimangono compatti andando diretti da 22-21 a 25-21 chiudendo con un muro di Sarasino ed un colpo vincente di Argenta.Mical Petras (NEGRINI CTE ACQUI TERME): “Siamo stati bravi a tenere duro perché loro sono un’ottima squadra. Hanno messo in difficoltà con la battuta, hanno giocato bene, hanno tenuto anche in difesa tanti attacchi nostri, quindi direi che la vittoria è veramente sudatissima. Sono contento anche per l’ingresso di Carpita e Sarasino che hanno giocato veramente, veramente bene oggi. Vedo che stanno crescendo ogni giorno in allenamento e soprattutto lo hanno dimostrato oggi in campo. Stiamo giocando ogni partita al massimo, e sicuramente il nostro obiettivo principale è arrivare fino al fondo. Siamo contenti che non abbiamo ancora perso una partita, e speriamo che continueremo in questo trend.“Negrini CTE Acqui Terme 3 Gabbiano FarmaMed Mantova 1 (22-25, 25-20, 25-20, 25-21) ′NEGRINI CTE ACQUI TERME: Volpara (L), Argenta 26, Bellanova 4, Guastamacchia 1, Petras 27, Esposito 4, Carpita 11, Trombin (L), Sarasino 3. Non entrati: Garrone, Carrera, Botto, AssalinoGABBIANO FARMAMED MANTOVA: Baciocco 7, El Moudden (L), Baldazzi 14, Simoni 9, Andriola 7, Pinali 1, Guerriero 5, Zanini 0, Gola 7, Toajari 0, Maiocchi 13. Non entrati: Cremonesi, Sommavilla (L), Selleri(Fonte: NEGRINI CTE ACQUI TERME) LEGGI TUTTO

  • in

    Lecce: ancora una vittoria in casa, battuta Terni 3-1

    Aurispa Dfv Lecce e Terni Volley si affrontano al Palazzetto dello Sport di Tricase, in un match valido per la 4a giornata del girone blu di Serie A3 Credem Banca. Il sestetto che coach Giuseppe Ambrosio mette in campo è il seguente: gli schiacciatori Zornetta e Mazzone, il palleggiatore Bernardis, l’opposto Cavasin, i centrali Grottoli e Mellano, e il libero Russo. QUI tutti i risultati del weekend e le classifiche dei due gironi di A3.

    1° set – Terni parte forte e Mazzone e compagni devono inseguire: un muro dello stesso Mazzone, un ace di Cavasin e un monster block di Zornetta riportano il risultato in parità (11-11). Gli ospiti alzano il muro e Terni, con un break, si riporta avanti di 2 punti, prima dell’immediata reazione di Aurispa Dfv che torna in parità con Zornetta che “buca” il taraflex (15-15). Un altro mini break di Terni convince coach Ambrosio a chiedere il timeout e i suoi giocatori rispondono con un attacco in lungolinea di Cavasin e una freeball messa a terra da Bernardis (19-19). Gli ospiti guadagnano ancora un break, poi Cavasin trova la diagonale vincente e il muro a tre di Mellano-Mazzone-Cavasin ripristina nuovamente l’equilibrio, portando coach Giombini al timeout (22-22). Terni si ritrova con 2 set point a disposizione e coach Ambrosio chiama timeout: Zornetta riduce lo svantaggio con un bel primo tempo ma Terni vince con un mani out (23-25).

    2° set – Nel secondo set Terni parte meglio e Aurispa Dfv Lecce soffre il turno di battuta di Giacomini, autore anche di un ace che spinge i suoi sul +4 (2-6). Coach Ambrosio inserisce Orto e Marsella, quest’ultimo bravo a imbeccare l’accorrente Mellano che attacca dal centro, poi c’è una gran difesa di Russo sul potente attacco di Hristov e Grottoli accorcia con un bel muro (6-7). Le due squadre avanzano punto a punto e il solito Giacomini in battuta mette in crisi la ricezione dei salentini, spingendo coach Ambrosio al timeout (10-14). L’attacco in diagonale di Orto e l’ace di Zornetta convincono coach Giombini a chiedere timeout nonostante i 3 punti di vantaggio (14-17). Zornetta non fa una piega, conquista il secondo ace di fila e Aurispa Dfv linfa vitale: Grottoli prima attacca dal centro e poi trova l’ace per il +1 (19-18). Il servizio di Hristov mette in difficoltà la ricezione dei padroni di casa, Terni torna sul +2 e coach Ambrosio chiama timeout (20-22). Il primo tempo di Mellano, ben imbeccato dal rientrante Bernardis, e gli attacchi di Zornetta e Mazzone riportano Aurispa Dfv sul -1 (23-24). Il pallonetto di Zornetta regala la parità e manda le due squadre ai vantaggi. Cavasin mette a terra il pallone del +1, coach Giombini chiede timeout ma Aurispa Dfv porta a casa il set grazie all’errore di Martinez (26-24).

    3° set – Si riparte con uno splendido primo tempo di Zornetta e un’altrettanto pregevole pipe di Mazzone, prima del muro di Bernardis-Mellano per il +2 (5-3). Russo riceve, Bernardis alza dietro e Cavasin mette palla a terra; Terni rimonta ma Zornetta sfrutta una freeball, prima degli attacchi di Mazzone e Grottoli che portano i salentini sul +2 (9-7). Qualche errore di troppo riporta Terni sul pari (11-11). Mellano attacca dal centro e Cavasin in lungolinea, poi emerge Mellano, che trova anche l’ace (15-13). Grande attacco di Grottoli dal centro, ben servito da Bernardis, poi è di nuovo Zornetta a prendersi la scena con un attacco in lungolinea e un altro strepitoso ace che manda coach Giombini al timeout (18-15). Zornetta riceve alla grande, Bernardis alza e Grottoli mette a terra dal centro, poi è di nuovo dal centro che Aurispa Dfv colpisce per due volte di fila con Mellano. È assolo Aurispa Dfv: Bernardis si mette in proprio e attacca di seconda, Cavasin con un pallonetto e Mellano con un ace regalano il +4 e altrettanti set point a disposizione (24-20). Il timeout di coach Giombini non cambia le cose e, sul servizio di Mellano, ci pensa Zornetta con un muro a chiudere il set (25-20).

    4° set – All’inizio del quarto set si lotta punto a punto: Zornetta trova l’incrocio delle righe, Bernardis vince una contesa a muro e ancora Zornetta alza il muro (5-5). Hristov al servizio è sempre un problema e il +3 di Terni convince coach Ambrosio al timeout (5-8). Aurispa Dfv accorcia le distanze con Zornetta e Grottoli, poi è il lungolinea di Mazzone a regalare il pari (9-9). Il servizio di Zornetta manda in tilt Terni, prima dell’alzata smarcante di Bernardis per la pipe dello stesso schiacciatore argentino e della diagonale di Cavasin (13-12). Si avanza punto a punto: pipe di Mazzone, primo tempo di Grottoli e replica puntuale di Martinez (16-16). Zornetta è indifendibile: trova due ace di fila, spinge Aurispa Dfv sul +4 e coach Giombini al timeout (20-16). Terni tenta la rimonta e accorcia sino al -1, Cavasin la mette all’incrocio, poi entra Marsella e trova l’ace (23-20). Il finale è dolcissimo: la diagonale stretta di Mazzone e l’errore di Terni chiudono il match e Aurispa Dfv può festeggiare i 3 punti e il secondo successo stagionale in casa (25-22).

    Da segnalare la prima convocazione per il giovanissimo libero Luigi Corciulo, prodotto del settore giovanile.

    Aurispa DFV Lecce 3Terni Volley Academy 1(23-25 26-24 25-20 25-22) – Durata: 33′ 36′ 29′ 62′; Tot: 160′AURISPA DFV LECCE: Mazzone 10, Tommasi 0, Bernardis 4, Russo (L), Marsella 0, Grottoli 11, Cavasin 7, Murabito 0, Orto 3, Zornetta 16, Mellano 9. Non entrati: Donati, Corciulo (L), QuartaTERNI VOLLEY ACADEMY: Broccatelli (L), Giacomini 7, Picardo 4, Martinez 16, Biasotto 0, Caporossi 11, Hristov 8, Catinelli Guglielminetti 3. Non entrati: Troiani, Trappetti (L), Iovieno, Di Giunta, Bontempo.

    (Fonte: Aurispa DFV Lecce) LEGGI TUTTO

  • in

    San Donà di Piave batte Sarroch al tie-break.

    Primo set – Prova a scappare la Personal Time (4-2), Sarroch però resta attaccata al set trovando il pareggio (5-5), arriva pure il vantaggio ospite (5-6). I sardi sono on fire e un po’ alla volta prendono il largo salendo a +5 (15-20). C’è un moto di orgoglio della Personal Time che va a pareggiare (23-23), Vaskelis però regala il set point agli isolani (23-24), il gran muro di Marzorati e Barbon vale il pareggio (24-24). Sbaglia la battuta San Donà (24-25), ci pensa Marzorati (25-25), il solito Vaskelis (25-26), risponde Cunial (26-26), ancora Vaskelis (26-27), errore in battuta di Sarroch (27-27), il muro esterno vale un altro set point (27-28), muro out dei sardi (28-28). Set infinito il primo, Barbon per il sorpasso (29-28), time out per Sarroch. La battuta di Cunial vale il set per la Personal Time (30-28).Secondo set – La Personal Time galvanizzata dal primo set, prova subito a prendere in mano le redini del parziale, ma deve fare i conti con la forza di Sarroch.  Piccolo break interno (4-2), gli ospiti pareggiano (4-4). Prova a scappare la squadra di casa (8-5), qui arriva il time out di Caporusso. Al rientro due punti esterni (8-7), i veneti reagiscono (9-7), ma fa un altro break Sarroch (11-13)., sul punto successivo Rigamonti chiama time out (11-14). Al rientro punto Personal Time (12-14), attacco out di Sarroch (13-14), Barbon ritrova il pareggio (14-14). Break esterno (15-18), contro break sandonatese (19-19), (20-20), Garra (21-20), pareggia Agrusti (21-21). Vaskelis per la nuova parità (22-22), avanti i locali (23-22), (23-23), sull’assist di Agrusti set point esterno (23-24). Time out per Rigamonti, al rientro set point annullato (24-24), muro out e altro punto set per gli ospiti (24-25), Marzorati rimedia (25-25), errore Personal Time (25-26), rimedia Cunial (26-26), il solito Vaskelis (26-27),  muro vincente sandonatese (27-27), altro muro interno (28-27) e coach Caporusso chiama la sospensione. Altro giro e altro muro vincente della squadra veneta (29-27).Terzo set – Il volume al PalaBarbazza si alza, i locali sono più reattivi (8-4), contro break sardo (8-9).  Mette la freccia la Personal Time (11-9), arriva però il 4-0 esterno (11-13), parità a quota 14. Torna sul +2 Sarroch (14-16), un vantaggio che costringe Rigamonti al time out.  Barbon punto interno (15-16), Sarroch tiene il muso avanti di misura (17-18), sul 18-19 Caporusso chiede un minuto di sospensione.  Il vantaggio esterno sale a 2 (19-21), ribatte la Personal Time (20-21), errore in battuta di San Donà (20-22), schiacciata di Cunial (21-22). Battuta corta di Fedrici ed ace (22-22), (22-23), (23-23), (23-24), (24-24), (24-25), (25-25), (25-26), (25-27). Si va al quarto set.Quarto set – Che partita al PalaBarbazza (2-2). Sarroch prende il largo e Rigamonti chiama time out (2-6). I sardi però dilagano e la forbice si allarga (6-11), (9-15).  Cerca di rimanere a galla la Personal Time (12-17), i veneti risalgono a -4 (14-18).Gli ospiti provano a chiudere il set (14-20), (15-21). La forbice si allarga a 7 (16-23), e Sarroch porta a casa il tie break (18-25).Quinto set – Questo lo sviluppo del punteggio: 1-0, 1-1, 1-2, 2-2, 2-3, 2-4, 3-4, 4-4, 4-5, 4-6, 5-6, 5-7, 6-7, 7-7, 7-8, 8-8, 9-8, 9-9, 10-9, 10-10, 10-11, 11-11, 11-12, 12-12, 12-13, 13-13, 14-13, 14-14, 15-14, 16-14.Personal Time San Donà di Piave 3Sarlux Sarroch 2(30-28, 29-27, 25-27, 18-25, 16-14)PERSONAL TIME SAN DONà DI PIAVE: Salvador 2, Grespan 0, Barbon 18, Bellucci 1, Lazzarini 10, Paludet (L), Garra 13, Marzorati 11, Cunial 24, Fedrici 4. Non entrati: Bidoia, Zilio, Filippelli, Zanatta (L)SARLUX SARROCH: Curridori 2, Capelli 8, Leccis 10, Partenio 0, Vaskelis 29, Mocci (L), Giaffreda (L), Matani 4, Saibene 19, Romoli 1, Agrusti 8, Iannaccone 9. Non entrati: Kubaszek, Pisu(Fonte: Personal Time San Donà di Piave) LEGGI TUTTO

  • in

    Sabaudia vince a Gioia Del Colle la terza partita più lunga della pallavolo italiana

    Il Viridex Sabaudia, oltre alla vittoria sul campo complicatissimo di Gioia del Colle, torna a casa anche con un record notevole. Il match vinto dalla squadra di coach Stefano Beltrame (2-3) nell’ultima giornata del campionato di pallavolo maschile di serie A3, è la terza partita più lunga della storia della pallavolo italiana: una vittoria arrivata dopo una maratona di 2 ore e 58 minuti. Un’altra curiosità riguarda il fatto che al primo posto assoluto della statistica, che ovviamente tiene conto anche di Superlega e serie A2, oltre alla serie A3, c’è un’altra partita vinta dal Sabaudia nella passata stagione che con con tre ore e due minuti è, finora, l’unico match della storia del volley italiano ad aver sfondato le tre ore.

    Tre vittorie e una sconfitta per il Viridex Sabaudia in questo avvio di stagione, con la formazione pontina che ha messo in luce alcune situazioni su cui lavorare ma anche uno spirito di gruppo e una forza di volontà fuori dal comune che hanno proiettato la squadra del direttore sportivo Paolo Torre al quarto posto in classifica del girone blu di serie A3, a quattro lunghezze dalla vetta. QUI tutti i risultati del weekend e le classifiche dei due gironi di A3.

    “Se devo trovare una parola per descrivere la partita vinta a Gioia del Colle direi personalità, abbiamo vinto perché veramente abbiamo mostrato personalità in campo e voglia di vincere la partita – chiarisce Samuel Onwuelo, opposto e capitano del Sabaudia che ha chiuso il match con 33 punti a referto – Arrivavamo da un risultato non positivo e anche in Puglia il clima non era dei migliori per i nostri avversari: è stata una serata molto calda, c’era un pubblico molto partecipativo, un ambiente e una piazza molto molto importante. Poi nel corso della gara ci sono state un paio di peripezie, ma siamo riusciti a uscire fuori nei momenti importanti, ci siamo fatti trovare pronti. Ora dobbiamo continuiamo a lavorare così pensando già alla prossima“.JV Gioia Del Colle 2Viridex Sabaudia 3(29-27 23-25 23-25 25-17 13-15) – Durata: 39′ 39′ 37′ 30′ 33′; Tot: 178′JV GIOIA DEL COLLE: Santangelo 30, Mariano 9, Marra 1, Frumuselu 10, Sette 10, Longo 0, Milan 11, Paris 3, Persoglia 9, Utro (L). Non entrati: Chinello, Pierri (L), CartaVIRIDEX SABAUDIA: Fattorini 1, Stufano 2, Mariani 3, Panciocco 30, Pilotto 5, Nasari 0, Onwuelo 33, Soncini 8, Rondoni (L), Serangeli 0, De Vito 1

    (Fonte: Viridex Sabaudia) LEGGI TUTTO

  • in

    Melzer (Austria) prima della Coppa Davis: “Assenze di Sinner e Musetti? Meglio per noi”

    “Non è facile che, con la sostituzione di alcuni giocatori, la squadra possa mantenere la stessa forza: alla fine è meglio per noi”. Così il capitano della squadra di Coppa Davis dell’Austria, Jürgen Melzer, ha commentato l’assenza di Jannik Sinner e Lorenzo Musetti nell’Italia guidata da Filippo Volandri, e con cui gli austriaci dovranno battersi mercoledì nei quarti di finale a Bologna.  Melzer ha però riconosciuto che “siamo gli sfavoriti della sfida, se ci concentriamo sui giocatori dell’Italia, e quelli che potrebbero sostituirli, hanno infatti un ranking superiore”. Quindi, ha aggiunto, “direi che le possibilità per noi sono leggermente aumentate, ma dobbiamo giocare nel modo migliore possibile”, anche perché, “in Coppa Davis ci sono sempre state sorprese anche negli anni passati e qualsiasi nazione può avere una giornata storta: tutto può succedere, la nostra squadra ha giocato bene negli ultimi quattro scontri, perché non potrebbe andare così anche una quinta volta?”.  LEGGI TUTTO

  • in

    Lagonegro-Aversa: 3-2. Secondo successo consecutivo per i ragazzi di Waldo Kantor

    È una di quelle serate che resteranno impresse nella mente per molto tempo, quelle in cui il Palasport di Villa d’Agri diventa un coro unico e la squadra risponde punto dopo punto. Ci si aspettava una grande partita alla vigilia e grande partita è stata. Nella quinta giornata del campionato di Serie A2 Credem Banca, la Rinascita Volley Lagonegro ha superato la Virtus Aversa 3–2 (25-18, 25-18, 29-31, 21-25, 15-5) al termine di una partita vibrante, intensa e incerta fino all’ultimo scambio, regalando al pubblico una prova di carattere e maturità.Gara dai ritmi alti fin dai primi scambi, con una Lagonegro aggressiva, capace di imporre il proprio gioco e portarsi clamorosamente in vantaggio. Avanti di due set, subisce poi il prepotente ritorno dei campani, che rispondono con esperienza trasformando il confronto in una sfida a elastico, fatta di break, contro-break e parziali appianati. Ogni parziale prende una direzione diversa, ma la costante è una: la Rinascita resta sempre dentro la partita, con concentrazione e lucidità. Fino all’apoteosi del tie-break, sgretolato 15-5 e che ha regalato 2 fondamentali punti in classifica.Dopo Porto Viro arriva, dunque, il secondo successo consecutivo al quinto set per i ragazzi di coach Waldo Kantor, ormai totalmente immersi nella nuova categoria e consapevoli delle loro potenzialità, nonostante i miglioramenti che ancora possono e devono arrivare. Al termine del match, Giacomo Raffaelli (14 punti a referto con il 55% di positività in attacco e il 70% in ricezione) è stato nominato MVP.Starting players – Il tecnico biancorosso non ha dubbi di formazione e parte col pacchetto consolidato formato dalla diagonale Sperotto-Cantagalli, Raffaelli e Mastracci in banda, Arasomwan e Tognoni al centro e capitan Fortunato libero (per lui, 150 presenze in serie A con la maglia della Rinascita). Coach Tomasello ha risposto con Garnica al palleggio in diagonale con l’opposto italo-brasiliano Motzo, Tiozzo e Tallone in posto quattro, Volpato e Mattei a presidiare la zona centrale, Raffa in posizione di libero.1° set – Partenza a razzo per i lucani, che piazzano subito un 3-0 sfruttando un buon turno a servizio di Tognoni e due sigilli di Arasomwan, a muro e in primo tempo. L’apporto dei centrali risulta decisivo in questa fase iniziale: ancora Tognoni a muro (10-4) costringe Tomasello a richiamare in panchina i suoi per riordinare le idee. Due successivi ace di Tallone (12-7) fanno scattare l’alert a Kantor, che risponde da par suo col time out. E’ una Rinascita a tratti irresistibile: Raffaelli attacca da posto due per il 20-16, Sperotto è monumentale a muro su Motzo (24-18): il primo set è tutto di marca Rinascita.2° set – Sospinti dal solito, immenso tifo del catino di Villa d’Agri, i biancorossi provano a fare la voce grossa anche all’alba del secondo capitolo, pur trovando di fronte una Aversa ben più compatta e solida. Fino all’8-8 è equilibrio (bello il monster block di Mastracci su Motzo), poi Tallone e Mattei aiutano i compagni a salire fino al 14-11, massimo vantaggio per i campani. Kantor si affida alla pausa tecnica per tenere alta la concentrazione dei suoi, che rispondono presente: Armenante (nel frattempo subentrato a Mastracci), Raffaelli (con un ace) e Tognoni azzerano il vantaggio (16-16), Cantagalli a muro su Mattei regala il primo break (19-17). Il finale è colorato di biancorosso: un potente attacco di Cantagalli e un imperiale primo tempo di Arasomwan chiudono la contesa (25-18) con lo stesso punteggio del primo set.3° set – Il 2-0 è davvero un brutto colpo per la Virtus Aversa, che però non si scompone e reagisce da grande squadra, riaprendo di fatto una partita che sembrava veleggiare dalle parti di Lagonegro. I campani mantengono costantemente un leggero margine, dal canto suo la Rinascita è brava a tenere testa e a trascinare la contesa fino ai vantaggi. Sale in cattedra Motzo, in netta ripresa rispetto alla prima parte di gara: belli gli attacchi per il 13-15, il 14-16 e il successivo 14-17. Arasomwan si fa ancora apprezzare a muro (17-18 e 22-22), Cantagalli con un ace riesce addirittura a regalare un clamoroso match point (24-23). La Virtus non ci sta, recupera le forze e punto dopo punto fa suo il set: chiudono Volpato con un muro su Cantagalli (29-30) e un fendente del solito Motzo (29-31).4° set – Decisa a chiudere a proprio favore il match, la Rinascita parte forte nel quarto game (3-0, ace di Raffaelli), ma di fronte Aversa non ha nessuna intenzione di lasciare spazio alle convinzioni biancorosse. Dopo una fase di equilibrio, Tiozzo e Motzo agguantano il primo break (13-15), Lagonegro rinsavisce con Arasomwan e Sperotto (muro sul neo-entrato Guerrini) per il 16-15. Gli aversani aumentano le percentuali al servizio: due ace di Motzo e Mattei ribaltano ancora la situazione (17-19). Che non cambia più fino alla fine: Tiozzo in banda e Motzo fanno esplodere la gioia dei compagni. 21-25 e tutto rinviato al tie-break.5° set – Qui non c’è storia: in poco più di un quarto d’ora, la Rinascita strapazza completamente Aversa, lasciandogli soltanto 5 punti. Troppa la fame di vittoria, troppa la voglia di regalare un’altra gioia al meraviglioso pubblico di Villa d’Agri. E’ un monologo biancorosso: Armenante sfrutta le mani del muro per il 4-2, Cantagalli firma il suo ennesimo sigillo (saranno 26 al termine del match) per l’8-3, Raffaelli si esalta sul 13-4, Sperotto è impeccabile per il 14-4. A chiudere definitivamente la posta, un mani fuori di Cantagalli: via ai festeggiamenti.Rinascita Lagonegro 3Virtus Aversa 2  (25-18, 25-18, 29-31, 21-25, 15-5)RINASCITA LAGONEGRO: Fortunato (L), Arasomwan 10, Esposito 0, Raffaelli 14, Pegoraro 0, Cantagalli 26, Tognoni 6, Armenante 9, Sperotto 3, Mastracci 4. Non entrati: Cosentino, Andonovic, De Angelis (L), SanchiVIRTUS AVERSA: Minelli 0, Vattovaz 0, Tallone 5, Raffa (L), Mattei 7, Motzo 34, Tiozzo 13, Garnica 2, Guerrini 4, Mentasti 0, Volpato 7. Non entrati: Di Meo, Mazza, Agouzoul(Fonte: Rinascita Lagonegro) LEGGI TUTTO

  • in

    Personal Time: parlano Rigamonti e Cunial

    Nelle prime tre partite in casa giocate al PalaBarbazza, la Personal Time ha portato a casa 8 punti. Un bottino di tutto rispetto per una squadra che deve mantenere la categoria. Nell’ultimo turno i veneziani hanno battuto 3-2 Sarroch: “Abbiamo lavorato bene -commenta coach Rigamonti- nei primi due set prendendo i punti  ai vantaggi. Nel terzo c’è stato un calo, ancora di più nel quarto. Poi però siamo stati bravi nel quinto a portare a casa la partita”.
    Quando la Personal Time ha subito la rimonta, si è percepita la possibilità di perdere il match al tie break, la luce dei san donatesi non si è spenta: “In quel frangente è servita la testa del nostro palleggiatore per avere una distribuzione del gioco più equilibrato, le forzature sui nostri centrali ci hanno aiutato tantissimo”.
    Il migliore in campo della Personal Time è stato Edoardo Cunial: “Nei primi due set – dice Edoardo- la squadra ha giocato bene ed ha tenuto in occasione delle loro rimonte chiudendo due grandi punti decisivi. Nei due set successivi siamo calati a tutti i livelli, nel quinto invece abbiamo giocato la nostra pallavolo e questo è stato decisivo”.
    Il match è stato chiuso da due muri proprio di Cunial: “Prima del finale non ne avevo azzeccato uno, nel finale sono andato a sensazione e mi è andata bene”. (55) LEGGI TUTTO

  • in

    UNA SUPER GAIA ENERGY SUPERA GALATONE E RIPRENDE QUOTA IN CLASSIFICA

    Finalmente arriva il primo successo stagionale per la Gaia Energy Napoli che, davanti al proprio caloroso  pubblico batte una pur combattiva Green Volley Galatone, che arrivava dal successo casalingo nel derby con l’aurispa Lecce; risultato finale 3-0( 25-18;25-23;25-23).
    La squadra napoletana partiva senza i favori dei pronostici dopo il brutto scivolone a Terni  e con Simone Starace ancora fermo ai box, schiera dal primo punto uno dei neo acquisti Elia Scita, anche perché Romano non era al meglio fisicamente e doveva rinunciare a Giacomo Russo in favore del sempre verde Saccone ; ma si sa nelle difficoltà Napoli squadra, come Napoli città, riesce ad esprimere sempre il meglio.
    Primo Set a senso unico con un Piazza superlativo in cabina di regia , lucida la sua prova nell’intero match, e Napoli che in un attimo si porta sull’1-0. Nel secondo set ospiti che partono bene desiderosi di rifarsi, ma pian piano la Gaia energy Napoli recupera punti e a metà set è avanti di una lunghezza con Ferri a menare le danze , saranno 24 i punti finali con un ace , best scorer dell’incontro; è Napoli a spuntarla ai vantaggi di un incollatura. Terzo set con Napoli che vola avanti e Galatone capace di rientrare due volte e impattare, ma quando Romano entrato ad alzare il muro dà la classica stampata ad un Padura Diaz mai domo si capisce che sul match sta calndo il sipario.
    Al termine dell’incontro mister Mosca:” nonostante il periodo costellato da problemi, sono riuscito a trasmettere la tranquillità ai ragazzi, ci vuole equilibrio, non avvilirsi se si incassano più sconfitte di seguito, non esaltarsi per una vittoria, lavorare duramente per raggiungere il risultato della salvezza”.
    Gli fa eco il Dg Matano:” E’ una vittoria che ci voleva, per noi, per i ragazzi, per il pubblico e per gli sponsor che ci seguono. In settimana abbiamo fatto l’impossibile per inserire gli innesti fin da martedì e sono stati un fattore che ha contribuito ad alzare l’asticella in allenamento e addirittura con Scita che è sceso in campo, bravi tutti, la strada è ancora lunga, ma abbiamo mandato un bel segnale al campionato: per la salvezza c’è anche Napoli!”
    Foto di Enzo Pinelli
    La Gaia Energy Napoli riprenderà gli allenamenti martedì in vista della complicata trasferta a Campobasso, con la squadra molisana ieri battuta nettamente a Reggiocalabria.

    Fulvio Esposito LEGGI TUTTO