Ai microfoni inglesi della BBC, il team principal della Ferrari Mattia Binotto si è aperto su diversi argomenti, misti tra passato, presente e futuro. Più o meno immediato. Tanti i temi toccati, con l’attualità a farla da padrona; Binotto, infatti, spiega così la ricetta del ritorno alla vittoria del cavallino rampante:
“Attribuire il ritorno al top solamente a questioni tecniche sarebbe estremamente riduttivo. Siamo intervenuti sull’aerodinamica e i cambiamenti alla nostra power unit sono stati importantissimi. Ma, soprattutto, abbiamo costruito una squadra: è questo ciò che conta”.
Guardando indietro agli ultimi anni, Mattia rivanga sulle stagioni 2017-2018-2019. Le sue sono idee molto chiare:
“Avevamo già a disposizione un gruppo con enormi potenzialità e i progetti di quelle stagioni lo dimostrano, ma avevamo troppa poca esperienza nei nostri ruoli. Abbiamo peccato sugli aggiornamenti delle nostre macchine e, per questo, abbiamo perso campionati”.
Il team principal della Ferrari dice la sua anche sull’accordo FIA-Maranello alla fine del 2019 che ha poi aperto il ciclo terribile del 2020-21:
“Preferisco non tornare sull’argomento, ormai è il passato; comunque, tutto quello che stavamo facendo era spingerci ai limiti del regolamento ma mai oltre. Infatti, il nostro motore era regolare, altrimenti ci avrebbero squalificato…”
Binotto ripercorre proprio quel biennio fatto di frustrazione e sconfitte ma che è stato importante per la crescita complessiva della squadra:
“Sono stati due anni molto difficili, ma abbiamo mantenuto la fede in ciò che stavamo facendo. La macchina del 2022 è semplicemente frutto di un lavoro di squadra che ha la sua origine nel 2017, attraversando anche le traversie del 2020-2021”.
Ecco, il tema 2022 sul tavolo. Innanzitutto, il rapporto con i piloti:
“Sappiamo tutti che Charles (Leclerc, ndr) ha un potenziale incredibile, da campione del mondo. Ha la forza del leader e lo sta diventando. Ma la stessa cosa dico di Carlos (Sainz, ndr): è estremamente veloce e, nonostante un inizio un po’ difficile, può essere anche lui in lotta per il mondiale”.
Poi la stretta attualità, mista alle prospettive future a breve e lungo termine:
“Il nostro obiettivo era diventare competitivi per tornare a vincere le gare e continuerà ad essere quello. Ma essere competitivi è un conto, vincere il mondiale è un altro. Guardiamo gara per gara e non diamo molto peso alle classifiche. Comunque, stiamo lavorando per aprire un ciclo vincente per la Ferrari…”
Sembrano delle dichiarazioni che stonano l’una con l’altra. Anzi, lo sono. Prima si abbassano le aspettative, affermando che la Ferrari non ha come obiettivo quello di vincere il mondiale, poi si punta ad aprire un ciclo vincente. La dialettica dei contrari. Eppure la Rossa, insieme alle stupende prestazioni di Charles Leclerc, ha dimostrato che questo mondiale può vincerlo. La F1-75 c’è ed è, forse, un gradino sopra la Red Bull; Charles è più determinato che mai. La gestione della gara da parte della squadra va perfezionata, specie dopo il caos monegasco, ma il capitale per lottare fino in fondo c’è eccome. In anticlimax, Mattia Binotto che, con le sue parole, ha voluto gettare acqua sul fuoco, rimodellando gli obiettivi stagionali. Ma la realtà è un’altra.
Fonte: https://www.circusf1.com/2022/06/binotto-lemblematico-vogliamo-un-ciclo-vincente-ma-lobiettivo-del-2022-e-essere-competitivi.php