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    F1, Leclerc elogia l’approccio di Vasseur e lancia una frecciatina a Binotto

    In una recente intervista a as.com, Charles Leclerc ha elogiato l’approccio di Fred Vasseur, lanciando però anche una frecciata a Mattia Binotto.

    L’edizione online del quotidiano sportivo spagnolo AS ha intervistato il pilota monegasco della Ferrari. Alla domanda se Vasseur possa emulare quanto fatto da Jean Todt, Leclerc ha detto: “Non voglio paragonare Fréd (Vasseur, ndr) a Jean Todt, né me a Michael Schumacher, perché non sarebbe giusto, ma è quello che vogliamo ottenere con Fréd. Se penso di poter vincere un Campionato del Mondo con Fréd? Onestamente sento che è la persona giusta per riportare la Ferrari in testa. Sono stato solo con Mattia (Binotto, ndr) e Fréd, e posso dire che l’approccio è molto diverso. Fréd ha un’ottima visione di ciò che serve alla squadra per progredire e Fréd ha un grande occhio per capire come si possa progredire”.

    Leclerc ha affrontato anche altri temi tra i quali il difficile inizio di stagione e il rinnovo di contratto con la Ferrari.
    “È frustrante in un certo senso – ha detto il monegasco, parlando delle prime tre gare – . C’erano molte aspettative per quest’anno e non siamo competitivi come ci aspettavamo. Ma abbiamo cercato di analizzare la situazione con Fréd (Vasseur, ndr) e con la squadra. Abbiamo capito alcune cose e a medio e lungo termine mi fido della visione di Fréd. Arriveremo alla lotta. La domanda è quando, vogliamo che sia il prima possibile. Ma so che la squadra sta andando nella giusta direzione e sono fiducioso che torneremo”.
    Alla domanda se sono necessarie garanzie e risultati, prima di parlare del suo prossimo contratto con la Ferrari, Leclerc ha precisato: “No, la fiducia c’è. Ma deve andare in due direzioni, se entrambi siamo felici di continuare, succederà. Ma è troppo presto per parlarne”.
    Intervista completa su as.com. LEGGI TUTTO

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    I punti deboli della Ferrari SF-23? In buona parte gli stessi dello scorso anno

    Dopo le prime due gare, la “crisi” della Scuderia Ferrari è sotto gli occhi di tutti. Solo 26 punti e un misero 4° posto nella classifica mondiale costruttori, contro i 78 punti del 2022 che valevano il 1° posto tra i team.
    La crisi legata ai risultati è figlia di una serie di punti deboli del nuovo progetto che, in buona parte, sono gli stessi dello scorso anno, a cominciare dell’affidabilità. Oltre a questo le difficoltà sul passo gara, legate anche all’eccessiva usura dei pneumatici, risultano correlate alla geometria delle sospensioni e alla comprensione dei dati raccolti con quanto si vede in pista.
    Inoltre il fondo vettura, ovvero un “particolare” fondamentale di queste nuove monoposto ad effetto suolo, sul quale altri team hanno lavorato meglio che a Maranello, soprattutto dall’introduzione della direttiva TD39. Da ultimo le pance di cui si parla molto, forse troppo, perché sono l’elemento più visibile e differenziante tra la SF-23 e la Red Bull. Non è lì il vero problema della nuova monoposto di Maranello.
    Se diamo uno sguardo allo scorso anno, il passo gara era già un “problema” della Ferrari F1-75, anche a inizio anno, dove questo aspetto era mitigato dalla bontà di un progetto nato decisamente meglio e più maturo rispetto alla concorrenza e in particolare a Red Bull e Mercedes. Sempre nel 2022 i problemi di affidabilità, quelli legati alla gestione delle gomme e al fondo vettura erano tutti noti e sulla lista delle priorità delle aree da migliorare.

    Mattia Binotto e le sue persone non hanno però saputo guardare troppo lontano. O l’analisi dei punti deboli della F1-75 non era stata fatta accuratamente oppure non si sono poi trovate le soluzioni, tanto che i problemi dello scorso anno si sono ripresentati tutti! Pensiamo solo ai problemi di affidabilità che hanno portato Charles Leclerc in penalità, già alla seconda gara della stagione!
    Cosa fare ora?
    Il mondiale è lungo: vincere qualche gara ad inizio anno e poi proseguire con una stagione in calando come negli ultimi anni è qualcosa che difficilmente potrà avvenire quest’anno. E allora l’obiettivo e pianificare al meglio gli sviluppi stagionali per migliorare i punti deboli della SF-23, uno dopo l’altro, puntando a ridurre nel corso dei prossimi mesi, il gap dagli avversari più diretti, per poi porre le basi per il 2024. Attenzione, questo non deve voler dire che l’attuale mondiale sia già da archiviare ma occorre lavorare, tanto e con metodo, per evitare di “arrendersi” troppo preso, nascondendosi come troppo spesso è avvenuto dietro allo slogan “stiamo lavorando per l’anno prossimo“. Questo è inaccettabile, sia prima dell’estate, come nel 2022, ma tanto più a marzo, quando il mondiale si è appena aperto. LEGGI TUTTO

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    F1 Ferrari, Binotto e la SF-23: “Progettata quando c'ero io”

    ROMA – “In Formula 1 non si parla di individuo, ma di gruppo completo. Questa è una macchina che è stata progettata l’anno scorso, nella quale ero con loro, però non è la mia vettura, è la vettura della Ferrari”. Mattia Binotto ha parlato così della SF-23, la monoposto presentata da Ferrari per il Mondiale 2023 di Formula 1. Ospite del Panathlon Club di Parma, l’ex team principal del Cavallino ha commentato l’arrivo della nuova vettura di Maranello, svelata martedì 14 febbraio nella cornice di Fiorano e scesa subito in pista. LEGGI TUTTO

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    Ferrari, clamoroso Horner: “Potevo sostituire Binotto ma…”

    ROMA – Christian Horner in Ferrari? Una possibilità non così remota, almeno nei mesi scorsi. In un’intervista ad “Auto, Motor und Sport”, il team principal della Red Bull in Formula 1 ha svelato di aver ricevuto una chiamata da Maranello per sostituire Mattia Binotto, il cui posto è stato preso dall’ex Alfa Romeo Frederic Vasseur: “Sono stato lusingato dalla chiamata della Ferrari. Sono in Red Bull dagli esordi e mi sento responsabile della squadra. È un grande gruppo di persone con cui lavoro e non sono mai stato tentato di allontanarmi”. LEGGI TUTTO

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    Ferrari, Windsor: “A Silverstone capii che Binotto aveva i giorni contati”

    ROMA – La Ferrari si presenta ai nastri del campionato 2023 di F1 con la novità dell’avvicendamento tra Mattia Binotto e Frederic Vasseur per il ruolo di team principal, in seguito al complicato finale di stagione che ha portato all’addio dell’italiano. Un tema che ha generato un dibattito importante nel corso dei mesi, soprattutto alla luce della seconda parte di stagione non brillante da parte del Cavallino. A dire la propria sull’argomento è stato anche Peter Windsor, general manager della Rossa negli anni ’80, il quale ha spiegato qual è stato, secondo lui, il momento che ha decretato la definitiva rottura tra il mondo Ferrari e Binotto: “Penso che il cumine sia stato il finale del Gran Premio di Silverstone, in cui Charles Leclerc è stato inspiegabilmente lasciato in pista con gomme usate; era l’unico in quelle condizioni, e poi ne ha pagato le conseguenze”, ha spiegato sul proprio canale Twitch. La gara venne invece vinta da Carlos Sainz, che per la prima volta in carriera è salito sul gradino più alto del podio. 
    Il dito puntato a Leclerc
    “Era una gara che avrebbe dovuto vincere – ha aggiunto Windsor -, ed essendo ovviamente infuriato, nel team radio se l’è presa con tutti, credo soprattutto con Binotto. E dopo essere sceso nel parco chiuso, Mattia gli si è avvicinato e gli ha fatto quel gesto con il dito, come a dirgli ‘Non parlare così, sono io il capo qui’. È lì che ho pensato che Binotto avesse i giorni contati, perché non è possibile rivolgersi in questo modo a una forza della natura come Leclerc”.  LEGGI TUTTO

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    Ferrari, Windsor: “Addio Binotto? Ecco l'episodio che fece traboccare il vaso”

    ROMA – La stagione 2023 di F1, per Ferrari, si apre con la grande novità del cambio di team principal, con la fine burrascosa del rapporto con Mattia Binotto e il conseguente avvicendamento con Frederic Vasseur. Un tema che ha generato un dibattito importante nel corso dei mesi, soprattutto alla luce della seconda parte di stagione non brillante da parte del Cavallino. A dire la propria sull’argomento è stato anche Peter Windsor, general manager della Rossa negli anni ’80, il quale ha spiegato qual è stato, secondo lui, il momento che ha decretato la definitiva rottura tra il mondo Ferrari e Binotto: “Penso che il cumine sia stato il finale del Gran Premio di Silverstone, in cui Charles Leclerc è stato inspiegabilmente lasciato in pista con gomme usate; era l’unico in quelle condizioni, e poi ne ha pagato le conseguenze”, ha spiegato sul proprio canale Twitch. La gara venne invece vinta da Carlos Sainz, che per la prima volta in carriera è salito sul gradino più alto del podio. 
    La ricostruzione
    “Era una gara che avrebbe dovuto vincere – ha aggiunto Windsor -, ed essendo ovviamente infuriato, nel team radio se l’è presa con tutti, credo soprattutto con Binotto. E dopo essere sceso nel parco chiuso, Mattia gli si è avvicinato e gli ha fatto quel gesto con il dito, come a dirgli ‘Non parlare così, sono io il capo qui’. È lì che ho pensato che Binotto avesse i giorni contati, perché non è possibile rivolgersi in questo modo a una forza della natura come Leclerc”.  LEGGI TUTTO

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    F1, Binotto sui sei anni di Vettel in Ferrari: “Tutti amano Sebastian”

    ROMA – Non ha mai portato a casa un titolo iridato con la Ferrari, ma Sebastian Vettel è sicuramente uno di quei piloti che ha lasciato un bellissimo ricordo sia tra il team che tra i tifosi, come ricorda l’ex team principal della Rossa Mattia Binotto. “Alla Ferrari siamo stati fortunati ad averlo in squadra e sono stati sei anni importanti. Ha portato molto come pilota, ma soprattutto come persona, e ogni singolo tifoso della Rossa ama ancora Sebastian. Credo che questo sia un dato di fatto. Sono state stagioni incredibili con lui”.
    Le dichiarazioni di Horner
    Per Christian Horner, team principal Red Bull anche ai tempi dei successi del tedesco, Vettel può scegliere qualsiasi ruolo per il futuro, anche uno dirigenziale in F1. “È una grande persona. Capisce il valore di chi gli sta vicino e il contributo che porta al successo. Credo inoltre che negli ultimi due anni si sia trasformato anche in una sorta di consulente per i piloti. Quindi, dipende solo da lui. È uno di quei ragazzi che è fastidiosamente bravo in qualsiasi cosa scelga di fare. Quindi sono sicuro che se scegliesse questa strada – conclude il dirigente britannico – sarebbe molto bravo”. LEGGI TUTTO

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    F1 Ferrari, Binotto ricorda i sei anni con Vettel: “Lo amano ancora tutti”

    ROMA – Sebastian Vettel non è riuscito nell’impresa di vincere un titolo mondiale in Ferrari, ma i sei anni di militanza a Maranello hanno lasciato un bellissimo ricordo sia tra il team che tra i tifosi, come ricorda l’ex team principal della Rossa Mattia Binotto. “Alla Ferrari siamo stati fortunati ad averlo in squadra e sono stati sei anni importanti. Ha portato molto come pilota, ma soprattutto come persona, e ogni singolo tifoso della Rossa ama ancora Sebastian. Credo che questo sia un dato di fatto. Sono state stagioni incredibili con lui”.
    Le parole di Horner
    Secondo il suo ex capo alla Red Bull, Christian Horner, per Vettel il futuro potrebbe riservargli un ruolo dirigenziale. “È una grande persona. Capisce il valore di chi gli sta vicino e il contributo che porta al successo. Credo inoltre che negli ultimi due anni si sia trasformato anche in una sorta di consulente per i piloti. Quindi, dipende solo da lui. È uno di quei ragazzi che è fastidiosamente bravo in qualsiasi cosa scelga di fare. Quindi sono sicuro che se scegliesse questa strada – conclude il team principal dei titoli mondiali – sarebbe molto bravo”.

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