Siamo ufficialmente entrati nella settimana che conduce verso il primo Gran Premio della stagione. Il debutto più atteso degli ultimi anni, visto che si apre una nuova era del Circus. I punti di domanda a cui squadre, appassionati e addetti ai lavori vogliono dare delle risposte, sono parecchi. Punti interrogativi che sono comparsi in maniera cospicua in casa McLaren, al termine della seconda sessione di test.
Durante la tre giorni di Barcellona, il team di Woking era parso in una forma quasi smagliante, tanto da essere più volte accostato agli storici title contenders dell’ultimo decennio: Mercedes, Red Bull e Ferrari. La MCL36 aveva ben risposto ai tanti chilometri macinati in pista, regalando ottime sensazioni ai piloti. L’idea era quella di una monoposto in grado di lottare per qualcosa di più importante rispetto a ciò che abbiamo assistito nella passata stagione.
A valle della sessione in Bahrain invece possiamo affermare come sia emersa una seconda faccia, che va ad abbassare la media delle sensazioni sul team inglese. Già nel corso della prima giornata, qualche acciacco che coinvolgeva l’impianto frenante, aveva bussato al garage. Noie che nella giornata successiva sono diventate dei veri e propri ostacoli, che hanno costretto Lando Norris al box per parecchio tempo. Una criticità che forse però era stata prevista dai tecnici. Infatti nella terza giornata sono arrivati a Sakhir dei nuovi componenti che sono stati subito montati sulla monoposto, proprio con l’obiettivo di arginare i problemi di surriscaldamento dei freni.
Si può quindi partire da qui per spigare la serenità che comunque traspare dai ragazzi di Woking, in primis dal team principal. Andreas Seidl infatti, dopo aver riconosciuto come le problematiche legate ai freni anteriori, siano state il tallone di Achille della seconda tre giorni test, ha lasciato intendere un clima di ottimismo all’interno della squadra. Ha poi assicurato che già dal weekend di gara, ulteriori aggiornamenti potrebbero definitivamente mettere un freno, visto il tema, ai problemi riscontrati.
Non si può negare però che la sessione andata in scena sul tracciato che aprirà la stagione, abbia messo i britannici in una condizione non così agevole in vista dell’inizio del campionato. L’affidabilità claudicante, dovuta forse a problemi di gioventù, ha penalizzato la squadra in termini di chilometri in pista. E’ la squadra che ne ha totalizzati meno. Un quadro diametralmente opposto alla sessione spagnola, quando la McLaren aveva chiuso alle spalle delle sole Ferrari e Mercedes.
Peraltro si tratta di chilometri percorsi da un solo pilota, Norris. Infatti si è aggiunta anche la positività al Covid di Daniel Ricciardo, che quindi scenderà in pista con il solo bagaglio accumulato al Montmelò. L’augurio del team è che ciò possa essere il meno penalizzante possibile, considerando che con il cambio regolamentare la presa di familiarità con le nuove monoposto è essenziale.
Fonte: https://www.circusf1.com/2022/03/mclaren-i-test-in-bahrain-hanno-fatto-emergere-qualche-incertezza.php