Il Mondiale di Formula 1 2021 non smette mai di stupire. Il IV Grand Prix dell’Azerbaïdjan ha confermato che di scontato, nella stagione in corso, non vi è nulla. Un leitmotiv che, verosimilmente, ci accompagnerà sino all’ultimo appuntamento iridato.
Il circuito di Baku, in tal senso, ribadisce la sua natura: bello, appagante, ostico per piloti e vetture, spietato. Un circuito che funziona e che merita di rimanere, anche in futuro, in calendario.
Il tracciato del Paese euro-asiatico è stato teatro di un nuovo capitolo della eterna sfida tra Lewis Hamilton e Max Verstappen. Entrambi i piloti, tuttavia, hanno chiuso il weekend in terra azerbaigiana con uno score di zero punti.
Verstappen, ormai avviato verso la vittoria, è stato vittima di un incidente in corrispondenza del lungo rettifilo del traguardo: parimenti a quanto accaduto a Lance Stroll (Aston Martin AMR21-Mercedes) al giro 29, anche il pilota della Red Bull RB16B-Honda è stato tradito dallo scoppio dello pneumatico posteriore sinistro. La probabile causa del cedimento dello pneumatico è la presenza di detriti in pista, i quali hanno letteralmente tagliato il fianco della copertura Pirelli.
Hamilton, dal canto suo, getta alle ortiche un sicuro podio (forse una vittoria) a causa di un proprio, involontario errore (attivazione mappatura Safety Car) in occasione della ripartenza (bandiera rossa a seguito dell’incidente occorso a Verstappen). Il campione inglese arriva lungo alla prima curva, lasciando campo libero a Perez: il pilota della Mercedes F1 W12 chiude il GP in 15a posizione.
Ad aggiudicarsi il GP è Sergio Perez su Red Bull RB16B-Honda, a precedere un eccellente Sebastian Vettel (Aston Martin AMR21-Mercedes) ed un ancora pimpante Pierre Gasly (Alpha Tauri AT02-Honda). Quarto, dopo esser scattato dalla pole-position, Charles Leclerc, il quale ha conseguito il massimo risultato al volante di una Ferrari SF21 incredibilmente veloce in qualifica ma più sofferente in gara.
La classifica generale Piloti non subisce, al vertice, particolari scossoni: Verstappen ed Hamilton sono fermi rispettivamente a quota 105 e 101 punti. Perez si issa in terza posizione (69), Lando Norris sale a 66, Leclerc a 52.
Il dato che scaturisce, ancor più evidente, dall’esito del GP dell’Azerbaïdjan è la forza della Red Bull RB16B-Honda.
Il Team anglo-austriaco può fare affidamento su due attaccanti di ruolo: Max Verstappen e Sergio Perez. La Mercedes, invece, può contare sul solo Lewis Hamilton, bomber di razza. Valtteri Bottas, infatti, tra sfortune e sue lacune, non riesce ad incidere. Per il finlandese della Mercedes, il GP di Baku è stato un autentico incubo: male in qualifica (10° tempo), malissimo in gara (12° alla bandiera a scacchi).
Sergio Perez potrebbe costituire, in ottica mondiale, una variabile affatto secondaria. Il messicano, infatti, è sempre più a proprio agio al volante della monoposto curata da Adrian Newey. In particolare, Perez fa della costanza e della sostanza in gara le proprie armi migliori. Anche in quel di Baku, “Checo” ha ben palesato e sfoggiato questi pregi: grazie alla impeccabile strategia messa in atto dal muretto Red Bull, ha ben contrastato Hamilton sino all’esposizione della bandiera rossa.
Se da un lato il gioco di squadra Red Bull sembra funzionare, sulla sponda Mercedes si naviga a vista. Anche dal punto di vista tecnico, la Mercedes F1 W12 manifesta qualche difetto di troppo. Al contrario, la Red Bull RB16B sembra vettura nata eccezionalmente bene, in grado di ambire al successo in ogni tipologia di tracciato.
Baku, in tal senso, incarna un tracciato particolarmente probante per la messa a punto meccanica ed aerodinamica delle monoposto: un cittadino che sposa alla perfezione tratti lenti e porzioni estremamente veloci. Trovare il giusto compromesso si rivela tutt’altro che semplice.
Verstappen ed Hamilton, inoltre, debbono fare i conti anche con altri outsider: da Norris a Gasly, da Vettel e Leclerc e Sainz. Insomma, i pretendenti al podio — ossia, piazzamenti che determinano punti “pesanti” in ottica campionato — sono numerosi e le variabili molteplici.
Pari e patta. Così sembra recitare il tabellino di Baku. Leggendo tra le righe, invece, appare evidente un fatto: Verstappen e Red Bull sono in vantaggio.
20 giugno, Le Castellet: altro giro, altra corsa in cui tutto e il contrario di tutto può accadere.
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