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F1, Gp USA: Intervista a Robert Shwartzman, al debutto sulla Ferrari

Il Mondiale di Formula 1 fa rotta in America, dove questo fine settimana si corre il Gran Premio degli Stati Uniti al Circuit Of The Americas (COTA) di Austin, diciannovesima gara della stagione F1 2022.

La Ferrari si presenta in Texas con tre piloti, per la prima volta dal Gran Premio d’Italia del 1976, quando il team iscrisse alla corsa Niki Lauda, Clay Regazzoni e Carlos Reutemann, all’esordio con la Scuderia di Maranello.

Ad Austin la squadra schiererà Carlos Sainz, Charles Leclerc e Robert Shwartzman che, nella prima sessione di prove libere, guiderà la vettura del monegasco. Da questa stagione è infatti stata introdotta una nuova regola che prevede che ogni squadra impieghi in almeno due occasioni – una per ciascuna vettura – un giovane pilota con non più di due Gran Premi all’attivo.

Shwartzman, pilota cresciuto nella Ferrari Driver Academy e in questa stagione Test Driver della Scuderia, è all’esordio in una sessione ufficiale. Per lui sarà anche la prima volta al volante della F1-75, scenderà in pista con il numero 39.

Tre domande a Robert Shwartzman

Ci puoi raccontare da dove viene la tua passione per il motorsport e come sei entrato in contatto con la Scuderia Ferrari?
“Sono appassionato di corse e di auto in genere fin da quando ero molto piccolo. Quando mio padre vide quanto ero attratto dai motori mi fece provare un kart, avevo quattro anni. Fu amore a prima vista: cominciai a partecipare a qualche corsa e all’età di sei anni ci siamo trasferiti in Italia, il paese nel quale si svolgevano le competizioni di kart più importanti. Dall’età di nove anni l’Italia è diventata il mio paese, lì ho frequentato le scuole e ho continuato a gareggiare. Alla fine del 2017 sono stato chiamato dalla Ferrari e nel 2018 sono diventato un allievo della Ferrari Driver Academy. All’interno del programma di Maranello riservato ai giovani ho corso in Formula 3 e Formula 2 e alla fine della scorsa stagione sono stato nominato Test Driver della Scuderia”.

Per la prima volta in 46 anni la Scuderia schiererà tre piloti in un weekend di gara. Come hai lavorato quest’anno e come ti senti alla viglia dell’esordio in una sessione ufficiale di Formula 1?
“Il 2022 per me è stato un anno molto diverso dagli altri perché fin dall’inizio il programma prevedeva che non avrei gareggiato in nessun campionato. Sono infatti stato arruolato a tempo pieno dalla Scuderia, per la quale ho fatto molto lavoro al simulatore, e devo dire che sono molto orgoglioso di essere stato utile alla squadra in questa stagione. L’esperienza fatta quest’anno mi ha permesso di imparare davvero tanto e credo mi abbia aiutato a diventare un pilota più completo. Debuttare in una sessione ufficiale di Formula 1 come pilota della Scuderia Ferrari è un grande onore per me, e sapere di essere il primo dopo così tanti anni rende l’idea di quanto speciale sia quello che mi appresto a fare venerdì. Ovviamente sono molto carico e anche estremamente curioso di guidare la F1-75 per la prima volta così da poter confrontare le sensazioni al simulatore con quelle della pista reale”.

Quali sono le caratteristiche del Circuit of the Americas e come ti sei preparato per una pista sulla quale non hai mai guidato prima?
“Il tracciato di Austin è tra i più interessanti di tutto il campionato ed è anche piuttosto impegnativo. Non ho mai avuto occasione di girare là ma mi sono preparato al massimo al simulatore. Ha tratti con curvoni veloci che si alternato ad altri più guidati. C’è anche una curva 1 molto particolare. Non vedo l’ora di calarmi in abitacolo”.

Fonte: https://www.circusf1.com/2022/10/f1-gp-usa-intervista-a-robert-shwartzman-al-debutto-sulla-ferrari.php


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