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    Ferrari, il dopo-Vasseur potrebbe essere affidato a Coletta, secondo La Gazzetta dello Sport

    Vasseur – credits: @Scuderia Ferrari Press Office

    Il condizionale è d’obbligo e lo usa anche Luigi Perna, giornalista de ‘La Gazzetta dello Sport‘ quando, in un articolo su Gazzetta.it ha parlato del dopo-Vasseur, facendo il nome del suo possibile successore. Si tratterebbe di Antonello Coletta, Global Head of Ferrari Endurance e Corse Clienti, alla guida del programma WEC che ha recentemente visto la Ferrari trionfare alla 24 Ore di Le Mans per la terza volta consecutiva.
    Perna ha sottolineato come a Maranello siano arrivati o passati grandi talenti, come Aldo Costa, poi passato in Mercedes oppure Andrea Stella, ora Team Principal in McLaren. Oltre a questi si fanno altri nomi come quelli di James Allison e Simone Resta, anch’essi passati da Maranello alla corte di Toto Wolff.
    Un primo interrogativo che però il giornalista di Gazzetta si pone è il seguente: “Sarà in grado (Coletta, ndr) di sbrogliare la matassa rossa?”. Già perchè Perna pone l’accento su un groviglio di cose che a Maranello sono il vero problema, al di là dell’uomo che giuda il Reparto Corse.
    Secondo quanto riportato da Perna, Coletta avrebbe già ricevuto una proposta dal presidente John Elkann e sarebbe anche in procinto di accettare. Raccogliere il testimone di Vasseur non sarà facile ma forse potrebbe essere solo questione di tempo.

    Leggi l’articolo completo di Luigi Perna su Gazzetta.it.
    Se invece vuoi approfondire la Crisi Ferrari e comprendere i preoccupanti segnali che arrivano da Maranello e cosa potrebbe servire invece alla Ferrari per tornare a vincere, ti invitiamo a leggere questo nostro articolo di approfondimento. LEGGI TUTTO

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    F1, Crisi Ferrari: dai preoccupanti segnali a cosa potrebbe servire per tornare a vincere

    Dopo dieci Gran Premio disputati, la crisi della Ferrari è sempre più evidente. La monoposto non è performante, i piloti sono delusi, il team principal comunica in maniera sempre uguale e ultimamente anche un po’ “scomposta”. La direzione tecnica sembra smarrita, i risultati non arrivano e come uscire dal tunnell sembra sia un qualcosa di ancora non noto! Il problema non è e non può essere solo Fred Vasseur. Analizziamo allora cosa potrebbe servire davvero a Maranello per tornare alla vittoria, prima in pista e poi nei mondiali piloti e costruttori.Leclerc, Vasseur e Hamilton – Credits: Ferrari

    Crisi Ferrari: i 5 segnali preoccupanti che arrivano da Maranello
    Proviamo a pensare e ad elencare almeno cinque segnali della crisi della Scuderia del Cavallino Rampante.
    1. Nessun vero sviluppo in 10 gare sulla SF-25, se non il lavoro sull’ala anteriore per il rispetto della direttiva tecnica sulla flassibilità dei profili alari.
    2. Hamilton che dichiara di non sapere se e quando ci saranno sviluppi e si chiede anche, davanti a microfoni e telecamere, perché non ci siano ancora stati degli aggiornamenti sulla monoposto!
    3. Leclerc continua a giurare amore eterno alla Ferrari ma il suo volto e i suoi occhi non sono certo quelli del giovane innamorato che ha le farfalle nello stomaco e non vede l’ora di abbracciare la sua rossa dolce metà! Al contrario, il monegasco non riesce più a nascondere tutta la sua frustrazione per l’ennesimo anno, il settimo da quando è arrivato in Ferrari, senza alcun titolo.
    4. Il Vasseur pensiero è stato chiaro sin dai test in Bahrain a inizio anno: prima di portare sviluppi alla monoposto, occorreva estrarre tutto il potenziale della SF-25. Ora, le tre giornate di test e ben 10 fine settimana di gara, dovrebbero essere serviti per questo e invece no! La SF-25 continua ad essere una monoposto lenta, critica da mettere a punto, difficile da guidare e ha dimostrato anche di non reggere, né in qualifica, né in gara il ritmo degli avversari, siano essi McLaren, Mercedes o Verstappen.
    5. Altro segnale preoccupante è la via smarrita, alla fine di un ciclo tecnico e in pochissimi mesi. Solamente a dicembre 2024 la Ferrari SF-24 era la seconda forza in pista, con prestazioni molto vicine alla McLaren. A fine mondiale, i 14 punti di ritardo dal team inglese campione del mondo erano un ottimo auspicio per il 2025. I cambiamenti radicali ad un ottimo progetto, unito a un salto in avanti di McLaren – diciamolo – hanno fatto il resto. La nuova sospensione anteriore, unita ad un progetto un po’ troppo conservativo e privo di una programmazione degli sviluppi, hanno fatto in modo che che la Ferrari sia passata da seconda a quarta forza, nel giro di pochi mesi. Hai voglia quindi a voler estrarre potenziale e ricercare weekend perfetti quando poi gli altri top team fanno altrettanto e, a questo, aggiungono anche gli sviluppi, come fatto da McLaren, Mercedes e, in minima parte, anche da Red Bull.

    Crisi Ferrari: il problema è Fred Vasseur?
    La risposta potrebbe essere sì, ma può essere solamente il Team Principal in carica da tre anni, l’unico problema di un team che non vince un mondiale piloti di Formula 1 dal 2007 e Costruttori dal 2008. Va rivoluzionato il modo di lavorare, per poter restare al passo con un Circus della Formula 1 che, in questi anni, è cambiato profondamente. Negli ultimi gioni, dopo l’articolo di Corriere e Gazzetta e le repliche di Vasseur, si è tornati a parlare di un polo Ferrari in Inghilterra, dove c’è un “distretto” molto specializzato e concentrato di scuderie che hanno fatto la storia di questo sport. Ma, è la sostituzione dell’attuale team principal oppure la via inglese la strada per la risoluzione dell’attuale crisi Ferrari? Sicuramente no ma può essere un tassello del mosaico della “Nuova era Rossa”.
    Cosa potrebbe servire per tornare a vincere?
    Proviamo allora ad elencare cinque punti che potrebbero servire alla Ferrari per tornare alla vittoria, prima in pista e poi nel mondiale piloti e costruttori.
    1. Occorre una condivisione chiara degli obiettivi, tra la proprietà e il Team (Principal)
    2. Occorre che il Team Principal abbia piena fiducia e un mandato completo ad agire, con poteri chiari e definiti. Non è un caso che questa figura apicale delle squadre, negli ultimi anni, si sia trasformata, andando in un ottica direttiva con poteri più allargati. Sia Toto Wolff che Chris Horner sono sia Team Principal che CEO del loro “Team”. Non è così per Vasseur che, oltre al ruolo di Team Principal, ricopre quello di Direttore Generale, con molte meno deleghe quindi dei suoi diretti “avversari”.
    3. Occorre un piano a medio-lungo termine che definisca obiettivi chiari e con la “libertà” di poter intervenire per rispettare tali target, nel momento in cui qualcosa non dovesse andare come previsto. La lentezza nel arrivare a prendere certe decisioni a Maranello, oggi è chiaramente un limite forte.
    4. Occorre un’organizzazione chiara e un organigramma altrettanto chiaro e semplice con i ruoli chiave impegnati internamente per il rispetto degli obiettivi.
    5. Occorre tornare a lavorare come un “Costruttore di Formula 1”, come una Scuderia Corse e non come un’Azienda dove le sovrastrutture e le troppe procedure possono solo portare allo stallo. Serve “inseguire” un modello di lavoro “agile” dove le decisioni possano essere prese rapidamente in modo che, altrettanto rapidamente, si possano mettere in lavorazione e in macchina dei correttivi. LEGGI TUTTO

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    F1 2025, GP Canada: una Ferrari nella terra di nessuno. Leclerc 5º ed Hamilton 6º

    HAMILTON Lewis (gbr), Scuderia Ferrari SF-25, portrait LECLERC Charles (mco), Scuderia Ferrari SF-25, portrait during the Formula 1 Pirelli Grand Prix du Canada 2025, 10th round of the 2025 FIA Formula One World Championship from June 14 to 16, 2025 on the Circuit Gilles Villeneuve, in Montréal, Canada – Photo Alberto Vimercati DPPI – Credits: @Scuderia Ferrari Press Office

    In una gara dove i primi McLaren, Mercedes e Max Verstappen lottano tutti per la vittoria raggruppati in 5 secondi, la Scuderia di Maranello si esclude dalla lotta ed è lontana, nel bel mezzo del nulla e alle prese con i soliti problemi strategici.
    Ecco, il nulla è ciò che forse rappresenta di più questo momento della Rossa, mai costante, con tante belle speranze al venerdì, mai confermate la domenica.
    Charles Leclerc scatta con gomme dure e prova una strategia diversa: inizialmente le gomme non sono l’ideale, poi il monegasco le gestisce bene e le fa anche durare. Charles sembra essere intenzionato a provare una sosta, ma dal box lo richiamano al Giro 28 per montare ancora gomma dura. A quel punto il piano salta e un Leclerc molto arrabbiato prova a tenere finché può, per poi finire la gara con le medie ma nel bel mezzo del nulla, al quinto posto.
    La gara di Lewis Hamilton, invece, parte discretamente, con l’inglese che mantiene poco distacco dalla McLaren di Oscar Piastri, per poi investire una povera marmotta e perdere 20 punti di carico aerodinamico. Da lì in poi la sua gara praticamente è conclusa e si accontenta di un desolante sesto posto.
    Insomma, la luce in fondo al tunnel per la Ferrari davvero non si vede e, tra scarica barili e mancate prese di posizione, la Rossa continua a deludere. A questo punto il dilemma sul concentrarsi o meno ancora su questa stagione rimane. Almeno fino a Silverstone, quando verrà presa una decisione definitiva in merito.

    F1 2025 | Gp Canada (Montreal): ordine di arrivo della gara (70 Giri)
    # Pilota Team Tempo/Gap
    1 G. Russell Mercedes winner
    2 M. Verstappen Red Bull dietro SC
    3 K. Antonelli Mercedes dietro SC
    4 O. Piastri McLaren dietro SC
    5 C. Leclerc Ferrari dietro SC
    6 L. Hamilton Ferrari dietro SC
    7 F. Alonso Aston Martin dietro SC
    8 N. Hulkenberg Sauber dietro SC
    9 E. Ocon Haas 1 GIRO
    10 C. Sainz Williams 1 GIRO
    ———————————————–
    11 O. Bearman Haas
    12 Y. Tsunoda Red Bull
    13 F. Colapinto Alpine
    14 G. Bortoleto Sauber
    15 P. Gasly Alpine
    16 I. Hadjar RB
    17 L. Stroll Aston Martin

    Ritirati: Norris, Lawson e ALbon
    CLASSIFICA PILOTI F1 2025, dopo la gara in Canada (Montreal)
    1 O. Piastri McLaren 198
    2 L. Norris McLaren 176
    3 M. Verstappen Red Bull 155
    4 G. Russell Mercedes 136
    5 C. Leclerc Ferrari 104
    6 L. Hamilton Ferrari 79
    7 K. Antonelli Mercedes 63
    8 A. Albon Williams 42
    9 E. Ocon Haas 22
    10 I. Hadjar RB 21
    11 N. Hulkenberg Sauber 20
    12 L. Stroll Aston Martin 14
    13 C. Sainz Williams 13
    14 P. Gasly Alpine 11
    15 Y. Tsunoda RB 10
    16 F. Alonso Aston Martin 8
    17 O. Bearman Haas 6
    18 L. Lawson Red Bull 4
    19 G. Bortoleto Sauber 0
    20 J. Doohan Alpine 0
    CLASSIFICA COSTRUTTORI F1 2025, dopo la gara in Canada (Montreal)
    1 McLaren 374
    2 Mercedes 199
    3 Ferrari 183
    4 Red Bull 162
    5 Williams 55
    6 RB 28
    7 Haas 28
    8 Aston Martin 22
    9 Kick Sauber 20
    10 Alpine 11 LEGGI TUTTO

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    F1, Hamilton: “Montreal è una delle mie gare del cuore”

    Lewis Hamilton è entrato nel paddock del Circuito Gilles-Villeneuve di Montreal con un volto che faceva trasparire un po’ di tristezza: saranno forse i risultati al di sotto delle aspettative oppure le voci su Fred Vasseur (leggi qui) a non far dormire sonni tranquilli al sette volte campione inglese. HAMILTON Lewis (gbr), Scuderia Ferrari SF-25, portrait during the Formula 1 AWS Gran Premio del Made in Italy e Dell’Emilia-Romagna 2025, Emilia Romagna Grand Prix 2025, 7th round of the 2025 FIA Formula One World Championship from May 16 to 18, 2025 on the Autodromo Internazionale Enzo e Dino Ferrari, in Imola, Italy – Photo Antonin Vincent / DPPI – credits: @Scuderia Ferrari Press Office

    Il pilota della Ferrari ha partecipato alla conferenza stampa piloti, in vista del weekend di gara.
    “Quella di Montreal è una delle mie gare del cuore”, ha detto Hamilton che poi ha anche aggiunto: “Ho conquistato la mia prima vittoria sull’Isola di Notre-Dame. Ricordo quanto è stato incredibile tagliare per primo il traguardo, e da allora Montreal ha sempre avuto un posto speciale per me.”
    Tra le cose che il campione inglese ama di più di questa pista c’è sicuramente il tracciato, ma anche la vicinanza con i tifosi: “Il circuito è emozionante, con i muretti tutto intorno, ma è incredibilmente veloce per essere una pista cittadina e le frenate sono davvero impegnative, ti fanno salire l’adrenalina,” ha spiegato. “Ma quello che amo davvero sono le tribune: qui sono più vicine alla pista che in qualunque altro circuito. Alla curva 10 o alla 2 sembra quasi di frenare tra le braccia del pubblico, ed è una sensazione bellissima. Qui ho sempre sentito un grande sostegno, e ora che corro per la Scuderia Ferrari HP penso che ne avrò ancora di più, anche perché qui c’è una forte comunità di lingua italiana. Stiamo lavorando sodo per regalarci – e regalare a loro – un bel risultato questo weekend.”

    Con 19 stagioni di Formula 1 alle spalle, a Hamilton è stato chiesto come pensa sia oggi il debutto nella massima categoria per i piloti più giovani: “È una domanda molto interessante,” ha risposto l’inglese che poi ha anche concluso dicendo: “Penso che ci siano similitudini e differenze tra quando ho iniziato io e oggi. Credo che per un rookie le monoposto di oggi siano difficili da guidare quanto lo era la mia nel 2007. Ma sono anche convinto che allora fosse più semplice la vita fuori dall’abitacolo. I media erano meno reattivi, i social non esistevano, quindi nemmeno gli abusi che spesso ne derivano, e probabilmente c’era più tempo per crescere con calma. In sostanza penso che i ragazzi di oggi siano molto maturi, ma che debbano anche crescere molto in fretta”. LEGGI TUTTO

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    F1, Vasseur prima del Canada: “Abbiamo fatto progressi e vogliamo continuare su questa strada”

    Fred Vasseur, Team Principal della Ferrari, prima del Canada rilascia la solita dichiarazione alla stampa parlando di “progressi” e di voler “continuare su questa strada” massimizzando i risultati. Va bene il secondo posto nel mondiale costruttori ma alla Ferrari i Tifosi chiedono molto di più e anche il Team Principal di Maranello non può certo accontentarsi!Fred Vasseur – credit: @Scuderia Ferrari Press Office

    Il Mondiale di Formula 1 riaccende i motori questo fine settimana con uno dei Gran Premi più amati, quello del Canada al Circuit Gilles-Villeneuve, impianto costruito nel 1976 sull’isola artificiale di Notre-Dame e intitolato al pilota Ferrari nell’anno della sua scomparsa, il 1982. I 4.361 metri di questo affascinante tracciato presentano un mix unico di curve lente, tratti ad alta velocità e tre lunghi rettilinei, con DRS disponibile.
    “Abbiamo lavorato – ha detto Vasseur – con il massimo dell’impegno in fabbrica a Maranello per prepararci al meglio al Gran Premio del Canada, che si disputa su un circuito molto diverso rispetto a quelli su cui abbiamo corso recentemente”.
    Lo scorso Gran Premio di Spagna ha visto la Ferrari salire dal 4° al 2° posto nella Classificai Mondiale Costruttori. Su questo il Team Principal di Maranello ha così commentato: “Arriviamo da una serie di gare in cui abbiamo fatto progressi sia in termini di prestazioni che di esecuzione, specialmente la domenica. Vogliamo continuare su questa strada, massimizzando il nostro risultato anche a Montreal e portando a casa il miglior bottino di punti possibile”.

    F1, Gp del Canada: un weekend tradizionale
    Il Gran Premio del Canada seguirà il formato classico del fine settimana di gara. Venerdì sono infatti in programma due sessioni di prove libere, alle 19.30 e alle 23 ora italiana, mentre la terza sessione è prevista per sabato alle 18.30, prima delle qualifiche che si svolgeranno alle 22.00. L’edizione numero 54 del Gran Premio del Canada, decima gara della stagione, prenderà il via domenica alle 20.00. Da percorrere ci sono 70 giri, pari a 305,27 chilometri.
    Ferrari stats GP del Canada
    GP disputati 53
    Debutto 1951 (J.F. Gonzalez 2°; A. Ascari 4°; P. Taruffi rit.; L. Villoresi rit.)
    Vittorie 12 (22.64%)
    Pole position 8 (15.09%)
    Giri più veloci 10 (18.87%)
    Podi 37 (23.27%) LEGGI TUTTO

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    F1, La Ferrari arriva in Canada da seconda forza del mondiale

    Leclerc e Hamilton – credits: Ferrari

    La Ferrari arriva al Gran Premio del Canada, decimo round del mondiale 2025 di Formula 1, forte del secondo posto nella classifica costruttori, conquistato nella gara di Barcellona.
    In Spagna, grazie al podio di Charles Leclerc (15 punti) e al piazzamento conquistato anche da Lewis Hamilton (8 punti), la Scuderia di Maranello ha operato un doppio sorpasso, ai danni sia di Mercedes che di Red Bull. I 12 punti di George Russell e il misero 10° posto di Max Verstappen non hanno permesso rispettivamente a Mercedes e Red Bull di difendere la loro posizione in classifica sulla Ferrari.
    A Maranello dunque possono “vantarsi” di essere la seconda forza di questo mondiale, avendo ora sei punti di vantaggio sul team della Stella a tre punte e 21 dalla squadra austriaca. Il divario però dalla McLaren, dopo i primi nove appuntamenti, è arrivato a sfiorare il 200 punti, 35 in più di quanto raccolto insieme da Leclerc e Hamilton!

    Il secondo posto nel mondiale Costruttori è quindi solo una magra consolazione, raggiunto più per demeriti altrui che meriti propri. Red Bull sta di fatto correndo con un solo pilota: Verstappen ha raccolto 137 dei 144 punti del team, mentre in Mercedes “pagano” il fatto di aver fatto debuttare un rookie come Kimi Antonelli (43 punti per lui, contro i 111 di Russell), oltre a qualche zero di troppo per problemi tecnici.
    Lewis Hamilton condivide con Michael Schumacher il primato di vittorie (7) e di pole position (6) al Gran Premio del Canada. Per il pilota inglese della Ferrari, la gara di Montreal potrebbe essere una sorta di “ripartenza”, dopo un inizio di mondiale molto complicato. Il particolare feeling che il sette volta campione del mondo ha con il circuito Gilles Villeneuve, potrebbe far ritrovare lui sia il morale che l’autostima che pare aver ultimamente perduto. LEGGI TUTTO

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    F1, Le strane convinzioni di Vasseur: “Sul passo più o meno siamo lì”

    Fred Vasseur, in un’intervista pubblicata oggi sul quotidiano ‘La Stampa’, ha parlato dei suoi piloti e della stagione della Scuderia Ferrari. Lo ha fatto “a modo suo”, convinto che la gestione dei piloti non sia un problema suo, che la “delusione” di Lewis Hamilton sia solo una questione di dettagli e che la SF-25 sia più o meno lì sul passo gara!Fred Vasseur – Credits: @Scuderia Ferrari Press Office

    Le deludenti prestazioni della SF-25 sono sotto gli occhi di tutti, tranne forse però per il Team Principal della Ferrari. La monoposto 2025 non è all’altezza della McLaren e il divario in termini di punti, dopo sole nove gare, sfiora i 200, contro i soli 14 di ritardo, a fine campionato scorso.
    Nonostante questo, il numero uno della Scuderia di Maranello, intervistato da Jacopo D’Orsi (La Stampa), si è dichiarato ancora convinto che la vettura abbia del potenziale e che sia solo particolarmente sensibile anche se ha ammesso come, solo poche volte, siano riusciti a tirare fuori il massimo dalla vettura.
    Vasseur sulla SF-25
    “Le caratteristiche di questa macchina è che soffre molto di più in qualifica che in gara”, ha detto il francese che poi ha anche aggiunto: “Sul passo più o meno siamo lì”. Le strane convinzioni di Vasseur stanno condizionando pesantemente la stagione della Scuderia. Il Team Principal è sempre convinto che la SF-25 abbia del potenziale ma come ribadito da Leclerc in Spagna senza sviluppi non si può andare da nessuna parte, mentre Hamilton ha definito la rossa la peggior vettura che abbia mai guidato!
    Per tornare al vertice, cosa manca? “A piccoli passi vogliamo continuare a colmare il gap dalle McLaren – ha detto Vasseur -, non so se vinceremo in uno, due, tre mesi. Non posso fare promesse ai tifosi se non che daremo il 200% spingendo come matti, anche se gli altri non dormono. Ma l’approccio è buono”.
    Basterà davvero “un buon approccio” per far tornare il sorriso ai tifosi ma soprattutto per soddisfare la voglia di vittorie dei suoi due piloti?

    Vasseur su Hamilton
    Alla domanda di Jacopo D’Orsi (La Stampa): “A parte il lampo di Shanghai, Hamilton fatica a dare il meglio. Cosa gli manca?”, il Team Principal della Ferrari ha detto: “Dettagli. Parliamo di centesimi,che in questa F1 così equilibrata possono fare la differenza tra una prima e una terza fila, tra un weekend buono e uno meno buono. Ma restano dettagli: comprensione della vettura, set-up, comunicazione. È normale quando si cambia squadra”.
    Le crisi evidente che sta attraversando il sette volte campione del mondo è riconducibile a “dettagli”, secondo l’uomo che tanto lo ha voluto a Maranello.
    Vasseur su Leclerc
    Alla domanda se stiamo vedendo il miglior Leclerc di sempre, Vasseur ha così risposto: “Direi di sì. Rispetto al passato ha fatto un bel passo avanti in termine di certezze di ciò che vuole, è più diretto nel chiedere agli ingegneri quello che gli serve”.
    Puoi leggere l’intervista completa a Fred Vasseur anche su LaStampa.it
    La pagina de “La Stampa” di giovedì 5 giugno 2025 con l’intervista a Fred Vasseur
    La pagina de “La Stampa” di giovedì 5 giugno 2025 con l’intervista a Fred Vasseur LEGGI TUTTO

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    Ma che Ferrari è questa? Hamilton frustrato, Leclerc a podio ma…

    Al Gran Premio di Spagna F1 2025, la Ferrari va a podio con Leclerc ma fatica molto con Hamilton. Un’analisi tra performance, setup e sfide psicologiche.16 during the Formula 1 AWS Gran Premio del Made in Italy e Dell’Emilia-Romagna 2025, Emilia Romagna Grand Prix 2025, 7th round of the 2025 FIA Formula One World Championship from May 16 to 18, 2025 on the Autodromo Internazionale Enzo e Dino Ferrari, in Imola, Italy – Photo Eric Alonso / DPPI – credits: @Scuderia Ferrari Press Office

    Il Gran Premio di Spagna ci ha consegnato una Ferrari dai contrasti evidenti, un’immagine specchio di una stagione che si annunciava ricca di dinamiche inattese. Se da un lato il terzo posto di Charles Leclerc ha proiettato la Rossa al secondo posto nel Campionato Costruttori, dall’altro la crescente delusione di Lewis Hamilton getta un’ombra su un team che, fino a pochi mesi fa, sognava di riunire due campioni. Ma al di là dei numeri e delle posizioni in classifica, cosa sta realmente accadendo nel box della Scuderia Maranello? E come possiamo indagare queste sfumature senza cadere nella retorica delle domande scontate?
    L’architettura della performance: analisi tecnica e questioni aperte
    Il risultato di Leclerc a Barcellona, un circuito tradizionalmente rivelatore per il bilanciamento aerodinamico e le prestazioni generali delle vetture, ha mostrato un potenziale che la SF-25 sembra esprimere a tratti. La capacità di Charles di gestire il degrado gomme e di estrarre il massimo dalla vettura in condizioni di pressione, come dimostrato dalla sua difesa nel finale di gara, è un segnale positivo. Tuttavia, è lecito chiedersi quanto questa performance sia intrinsecamente legata all’abilità del singolo pilota e quanto sia una dimostrazione di un miglioramento strutturale della vettura.
    Differenziazione dei setup: È interessante notare come il team stia gestendo la messa apunto delle due vetture. Ci sono divergenze significative nelle configurazioni aerodinamiche (es. carico alare, incidenza dell’ala anteriore), nella rigidezza delle sospensioni o nella distribuzione del peso che possano spiegare il divario di performance tra Leclerc e Hamilton? Quanto questi adattamenti sono guidati dalle preferenze di guida dei piloti e quanto da specifici dati telemetrici che evidenziano una finestra operativa più stretta per un pacchetto di aggiornamenti piuttosto che per un altro?
    Gestione pneumatici e telemetria comparata: il degrado degli pneumatici è stato un fattore chiave in Spagna. Analizzando i dati telemetrici, si potrebbe approfondire se il “micro-sliding” (piccoli slittamenti degli pneumatici) di Hamilton sia significativamente maggiore rispetto a Leclerc, indicando una difficoltà nel trovare il punto di equilibrio termico o una maggiore sensibilità del suo stile di guida al setup della vettura. Quali parametri (temperatura delle gomme, pressione interna, angolo di camber) mostrano le differenze più marcate e cosa suggeriscono in termini di ottimizzazione?

    Le dichiarazioni post-gara di Hamilton suggeriscono una mancanza di “feeling” con la vettura. A livello tecnico, quali sono le aree specifiche su cui il suo feedback si concentra maggiormente (es. sottosterzo in ingresso curva, trazione in uscita, stabilità in frenata)? Quanto queste problematiche sono indirizzabili con modifiche di setup e quanto richiedono interventi a livello di concept aerodinamico o meccanico più profondi per le future evoluzioni della SF-25?
    Emozioni in pista e oltre
    Il paddock non è solo un luogo di ingegneria e strategia, ma anche un crocevia di emozioni umane. La frustrazione di Hamilton, contrapposta alla brillantezza e alla ritrovata fiducia di Leclerc, racconta una storia di sfide personali e professionali che vanno al di là dei secondi sul giro.
    Lewis Hamilton, dopo anni di successi in Mercedes, l’arrivo in Ferrari ha rappresentato per lui un cambio radicale di ambiente, metodologia di lavoro e, potenzialmente, cultura ingegneristica. Oltre alle ovvie domande sulla sua integrazione, potremmo chiedere: “Quali sono le differenze più sottili ma significative nell’approccio alla raccolta dati e all’analisi delle performance tra Ferrari e la sua precedente squadra che potrebbero influenzare il suo adattamento?”, oppure “Quali aspetti della comunicazione interna e del processo decisionale in Ferrari stanno rappresentando la sfida maggiore per un pilota abituato a un ecosistema diverso?”.
    Charles Leclerc sembra aver ritrovato una serenità e una fiducia che si traducono in performance. Invece di chiedere semplicemente “Come ti senti?”, potremmo indagare: “C’è stato un momento specifico, magari una conversazione o un’analisi di dati, che ti ha dato la chiave di volta per sbloccare la performance della SF-25, o è stata una progressione più graduale?” oppure “Come la pressione interna data dal tuo status di pilota di punta Ferrari in questo momento influenza il tuo approccio al weekend di gara e la tua preparazione mentale?”.
    È una Ferrari in piena evoluzione, una scuderia che sta imparando a gestire una dualità complessa e che, forse, sta gettando le basi per un futuro che potrebbe essere più imprevedibile di quanto si pensi. La narrazione è appena iniziata. Quali domande porremo per svelare i prossimi capitoli di questa storia? LEGGI TUTTO