Una guerra durata solo due battaglie ma che si preannuncia avvincente come poche nella storia. Max Verstappen contro Lewis Hamilton. Due piloti con la P maiuscola che si sfidano per la conquista del mondiale. L’ultimo prima del corposo cambio regolamentare sull’aerodinamica. La costanza pagherà, l’esperienza, la capacità di commettere meno errori possibili e di massimizzare il risultato anche in condizioni sfavorevoli.
Da queste due gare si è capito che conteranno le traiettorie, in pista e fuori. Quella tenuta da Verstappen al Gran Premio del Bahrain nel ridare la posizione ad Hamilton negli ultimi palpitanti giri. L’olandese, nel ridare la posizione al suo rivale, è uscito dalla traiettoria ideale, raccogliendo dello sporco che ne ha compromesso la tenuta di strada negli scampoli finali della corsa. Vittoria di Hamilton con Verstappen conscio del proprio errore. Ingenuo.
Tre settimane più tardi ci si sposta ad Imola. Siamo con pista umida, gomme da asciutto. Il giro è il numero 31, esattamente metà corsa. Max riesce a superare i doppiati seppur perdendo qualche secondo nei confronti di uno scatenato Lewis che, da cannibale qual è, vuole cogliere la palla al balzo per togliergli la leadership. Si avvicina alla Tosa mentre ha davanti la Williams di George Russell in bagarre con il compagno di squadra di Hamilton, Valtteri Bottas. Il 7 volte campione del mondo forza il doppiaggio del connazionale uscendo dalla traiettoria ideale. Stavolta tocca a lui.
Il risultato? Gomme slick sul bagnato e uscita di pista della Mercedes numero 44. Lewis rompe anche l’ala anteriore nel tentativo di ripartire. Torna in pista ma è doppiato. Pochi secondi dopo arriva in suo soccorso l’incidente proprio tra Russell e Bottas che fa calare la bandiera rossa sulla gara. Da lì Hamilton rimonterà e riuscirà a guadagnare una insperata seconda posizione. La traiettoria della fortuna sembra non abbandonarlo mai, oltre a quella del suo smisurato talento.
Vietato sbagliare traiettoria. Ogni dettaglio farà la differenza per la corona iridata. Così’ come saranno fondamentali le traiettorie di sviluppo scelte da Mercedes e Red Bull. Un tema da non sottovalutare è quanto e fino a che punto della stagione, le due case in lotta per il campionato, si concentreranno sul migliorare le vetture di quest’anno. L’impegno dovrà essere ben diviso tra macchina attuale e quella fondamentale del cambio regolamentare del 2022.
Molte delle sorti di questo campionato verranno decise proprio dalle traiettorie che intenderanno seguire le due squadre. Chi riuscirà a seguire maggiormente l’auto 2021, sviluppandola costantemente lungo tutta la stagione, porterà a casa il bottino pieno. Rischiando, però, di sacrificare la preparazione del 2022, con il risultato di trovarsi indietro chissà per quanti anni rispetto alla concorrenza. Sacrificare il futuro per assicurarsi il presente o lasciare andare il presente per sperare nel futuro? Dilemma amletico.
Le squadre potranno scegliere cosa fare valutando rischi e benefici. I piloti, invece, questo non se lo possono permettere. Hamilton e Verstappen dovranno dare il meglio di loro stessi per spuntarla sull’altro. Le loro traiettorie dovranno essere le più precise e lineari possibili da adesso in poi. Poi saranno i team a valutare il da farsi riguardo il proseguo della stagione. Ma è bellissimo potersi godere una stagione dove i due piloti più forti al momento si giocano il mondiale con auto di case diverse ma quasi uguali per quanto riguarda le prestazioni. Un inno alla capacità di due fenomeni del volante ai quali, speriamo tutti, non vengano tarpate le ali a stagione in corso. In modo da poter seguire la fantastica traiettoria del successo. E della supremazia.
Fonte: http://feedproxy.google.com/~r/CircusFormula1/~3/WdZRcWveueM/f1-verstappen-vs-hamilton-questione-di-traiettorie.php