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200 candeline per “Moki” De Gennaro. Il libero delle pantere: “Ho scelto l’Imoco perché volevo vincere”

FOTO FILIPPO RUBIN / LVF

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È una delle giocatrici simbolo dell’Imoco Volley: Monica “Moki” De Gennaro, oltre ad aver vinto quasi tutto con la maglia delle pantere, domenica festeggerà le 200 gare con la formazione veneta, così come riportato nell’edizione odierna de 

Chissà che torta ci vorrebbe per farci stare 200 candeline. Di sicuro sarebbe un dolce coi colori giallo e blu e in bella mostra il numero 10 e il suo cognome che per la sesta stagione è stampato sulle maglie dell’Imoco: De Gennaro, di nome Monica o, come dicevan tutti, Moki, anche se il marito preferisce “Moni”.

Con la sfida di domani contro Bergamo al Palaverde, la 31 enne libero di Conegliano e della nazionale giocherà la sua duecentesima gara con la maglia delle pantere. « – dice appena le sveliamo il raggiungimento di questo traguardo – ».

L’esordio con l’Imoco avvenne al Palaverde il 20 ottobre 2013 (vittoria 3-1 su Frosinone): in poco più di 5 anni De Gennaro ha difeso i colori dell’Imoco in 146 gare di campionato italiano tra regular season e playoff, 16 di Coppa Italia, 3 di Supercoppa, 29 di Champions League, 6 di Cev Cup.

Prima di arrivare a Conegliano Moki aveva giocato tre stagioni a Pesaro, dove ha incrociato persone che poi, in tempi diversi, avrebbe ritrovato qui all’Imoco: tra le compagne c’erano Ortolani, Tomsia, Agostinetto, Tirozzi, Gibbemeyer, lo scout man era Elia Laise, e, l’ultimo anno in panchina il vice allenatore era Valerio Lionetti e assistente allenatore l’allora “solo” fidanzato Daniele Santarelli.

Cosa ricordi di quel periodo marchigiano? « (tre scudetti e tre Supercoppe consecutivi, Coppa Italia e Coppa Cev) ».

Perché la scelta di Conegliano? Che aspettative avevi? «».

La delusione sportiva più grossa e la più grande soddisfazione? «».

Tra le tante giocatrici che hai visto passare in 5 anni (comprese le attuali) chi ti ha colpito maggiormente? «».

Eri già vissuta a Vicenza dove hai giocato dal 2002 al 2009; da cinque anni sei a Conegliano. Cosa ti piace e cosa no del Veneto? «».

Hai esordito come banda; sei diventata il libero più forte del mondo con i due premi ai Mondiali 2014 e 2018. Dopo quel colpo, magnificato da tanti, con cui hai servito De Kruif nella gara di Monza, ti vedresti come palleggiatrice? «».

Cosa dici della tua pari ruolo in squadra Eleonora Fersino, che da sempre ti vede come modello? «».

Ti ha già chiesto qualche consiglio? «».

C’è da augurarsi che l’allieva superi la maestra, anche se la maestra ha ancora molto da dare. Duecento di queste maglie Moki! Magari, un giorno lontano, il tuo numero 10 gialloblù sventolerà di fronte al 9 orogranata di Bernardi. Leggende viventi.


Fonte: http://www.volleynews.it/feed/


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