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Mercedes, l’esito del GP d’Austria vale più di un doppio zero


L’aver monopolizzato la prima fila con un certo margine sui rivali al termine del Q3 lasciava presagire ben altro esito al Gran Premio d’Austria in casa Mercedes F1. Quella che poteva e doveva essere una domenica trionfale, a conferma del lavoro svolto per migliorare il pacchetto tecnico della W09, si è invece trasformata nella giornata più difficile dell’era turbo-ibrida per la compagine tedesca.

Il doppio ritiro per problemi di affidabilità è costato alla Mercedes la leadership di entrambe le graduatorie mondiali: Hamilton paga un ritardo di un punto nei confronti di Vettel, mentre la Mercedes è distante dieci lunghezze dalla Ferrari nel Mondiale Costruttori. Sebbene l’istantanea del campionato dopo nove gare disegni un quadro aperto ed equilibrato, il peso specifico di una gara da incubo per il team guidato da Toto Wolff va ben oltre un doppio zero in classifica.

Aldilà di numeri e statistiche per cui bisognerebbe guardare al lontano 1955 per risalire all’ultimo doppio ritiro Mercedes da imputare a motivi tecnici, è la fragilità dell’intero progetto a destare grande apprensione. Mai nata indenne da difetti e forse sviluppata nella fretta della rincorsa ai fortissimi rivali, la W09 sembra non aver ereditato la solidità delle progenitrici. La perdita di pressione idraulica per Bottas e la successiva perdita di pressione del carburante per Hamilton non hanno soltanto appiedato i due alfieri, ma hanno soprattutto scalfito le certezze di un team che aveva fatto dell’affidabilità uno dei suoi capisaldi.

La continua ricerca di prestazione, testimoniata anche dagli stravolgimenti aerodinamici introdotti proprio in Austria, è motivata anche dal valore dell’avversario e dalla consapevolezza di aver cominciato l’atteso duello con qualche deficit. Persistono tra l’altro grossi problemi di integrazione con le gomme Pirelli, che si acuiscono nelle situazioni di traffico in pista. Alla lista di difficoltà irrisolte che la vettura Mercedes incontra quando insegue da vicino un’altra macchina, vanno aggiunti il surriscaldamento della power unit e la generale impossibilità di imporre il proprio ritmo.

Quello che il team principal Toto Wolff ha definito “il giorno più doloroso degli ultimi sei anni” ha posto sotto la lente misfatti strategici che, anche in Austria, hanno compromesso le chances concrete di vittoria per Hamilton, il quale in testa al gruppo amministrava la gara. Questa mancanza di reattività si accoda al già pesante errore in Australia, che consegnò la vittoria a Vettel e fu imputato a un bug del software, e alla mancata chiamata ai box in Cina, dove la Mercedes non replicò la strategia vincente del team Red Bull. Anche qui, a fare la differenza è forse il tempismo non sincronizzato di chi è poco abituato a rincorrere e a convivere con la forte pressione di una lotta serrata contro squadre rivali.

Le soluzioni per la Mercedes non dovranno tardare: in soli quattro giorni dovranno rimettere in pista la loro creatura, aspirando a un pronto riscatto sul tracciato di Silverstone. Vietato sbagliare. La gara di casa per Lewis Hamilton e molti degli uomini del team con sede a Brackley sarà l’unica occasione per dimostrare che lo zero totale alla voce Austria è stato un inciampo e non una tendenza destinata a decidere le sorti del campionato delle Frecce d’Argento.

GP AUSTRIA F1 2018 ORDINE D'ARRIVO - Domenica 1 Luglio 2018
Pos     Pilota                  Team                    Giri    Tempo/Gap
1       Max Verstappen          Red Bull/Renault        71      1h21m56.024s
2       Kimi Raikkonen          Ferrari                 71      +1.504s
3       Sebastian Vettel        Ferrari                 71      +3.181s
4       Romain Grosjean         Haas/Ferrari            70      1 Giro
5       Kevin Magnussen         Haas/Ferrari            70      1 Giro
6       Esteban Ocon            Force India/Mercedes    70      1 Giro
7       Sergio Perez            Force India/Mercedes    70      1 Giro
8       Fernando Alonso         McLaren/Renault         70      1 Giro
9       Charles Leclerc         Sauber/Ferrari          70      1 Giro
10      Marcus Ericsson         Sauber/Ferrari          70      1 Giro
11      Pierre Gasly            Toro Rosso/Honda        70      1 Giro
12      Carlos Sainz            Renault                 70      1 Giro
13      Lance Stroll            Williams/Mercedes       69      2 Giri
14      Sergey Sirotkin         Williams/Mercedes       69      2 Giri
15      Stoffel Vandoorne       McLaren/Renaul t        65      -
-       Lewis Hamilton          Mercedes                62      Ritiro
-       Brendon Hartley         Toro Rosso/Honda        54      Ritiro
-       Daniel Ricciardo        Red Bull/Renault        53      Ritiro
-       Valtteri Bottas         Mercedes                13      Ritiro
-       Nico Hulkenberg         Renault                 11      Ritiro

CLASSIFICA PILOTI F1 2018
1       Sebastian Vettel        146
2       Lewis Hamilton          145
3       Kimi Raikkonen          101
4       Daniel Ricciardo        96
5       Max Verstappen          93
6       Valtteri Bottas         92
7       Kevin Magnussen         37
8       Fernando Alonso         36
9       Nico Hulkenberg         34
10      Carlos Sainz            28
11      Sergio Perez            23
12      Esteban Ocon            19
13      Pierre Gasly            18
14      Charles Leclerc         13
15      Romain Grosjean         12
16      Stoffel Vandoorne       8
17      Lance Stroll            4
18      Marcus Ericsson         3
19      Brendon Hartley         1
20      Sergey Sirotkin         0

CLASSIFICA COSTRUTTORI F1 2018
1       Ferrari                 247
2       Mercedes                237
3       Red Bull/Renault        189
4       Renault                 62
5       Haas/Ferrari            49
6       McLaren/Renault         44
7       Force India/Mercedes    42
8       Toro Rosso/Honda        19
9       Sauber/Ferrari          16
10      Williams/Mercedes       4

Fonte: http://feedproxy.google.com/~r/CircusFormula1/~3/u10jYS6Us8s/mercedes-lesito-del-gp-daustria-vale-piu-di-un-doppio-zero.php


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