Una vittoria tanto attesa, dominante, senza possibilità di replica per gli avversari. Questa la vittoria Ferrari a Montreal, frutto dell’ottimo lavoro della factory a Maranello, capace di portare uno step evolutivo del motore che ha, fin da subito, mostrato un grande passo in avanti in termini prestazionali: si parla di 10 cavalli di potenza in più a disposizione sulla macchina di Sebastian Vettel, dimostrati dai tempi del tedesco nell’ultimo settore sia in qualifica che in gara, costantemente più veloci della concorrenza in un tratto della pista dove la velocità di punta è un fattore fondamentale.
Uno sviluppo che, paradossalmente, acquista ancora più valore se si mette a confronto la prestazione di Vettel con quella di Kimi Raikkonen, opaca, col finlandese mai in grado di battagliare seriamente con Mercedes e Red Bull: il campione del mondo 2007 non aveva a disposizione il “motorone” Ferrari e la sua performance lo ha evidenziato anche se, comunque, ci si aspettava molto di più dall’Iceman che ha bisogno di spunti per tenersi stretto un rinnovo di contratto con la Rossa.
Insomma, un Vettel e una SF71H a farla da padroni assoluti; il magico duo ha fatto particolare impressione nel momento della gara in cui Valtteri Bottas sembrava potersi avvicinare al pilota tedesco, facendo scendere il suo ritardo sotto i tre secondi per poi essere ricacciato indietro da Vettel addirittura ad otto, a suon di impressionanti giri veloci. Una prestazione che fa ben sperare per il prossimo appuntamento francese, al Paul Ricard, dove, nonostante tutto, la Mercedes sarà favorita dalle caratteristiche del circuito, dal battistrada degli pneumatici Pirelli ridotto in versione Barcellona e dall’aggiornamento di motore che era previsto per il Canada e che ha subito un ritardo per motivi di affidabilità. Proprio lo spettro dell’affidabilità non ha permesso alle frecce d’argento di spingere al 100% le vetture, dotati di power unit a fine vita e con un chilometraggio vertiginoso; la vera notizia, però, è la differenza di prestazione tra Bottas e Lewis Hamilton, con l’inglese mai competitivo e messo in ombra dal meno quotato compagno di squadra sia in qualifica che, in maniera più netta, in gara.
Una Mercedes che, dunque, guarda al presente con pessimismo ma sorride cautamente per il futuro prossimo. Si può ritenere più che soddisfatta la Red Bull che, soprattutto con un ritrovato Max Verstappen, ha avuto ottimi riscontri da questo gran premio in particolar modo sul fronte motoristico, grazie allo step evolutivo della PU Renault con un guadagno che, si dice, si stima attorno ai 20 cavalli. Se i “bibitari” confermeranno i progressi ottenuti anche sulle altre piste del mondiale, allora potranno giocare un ruolo decisivo nella lotta al campionato, specie se il buon Max riuscirà a sfruttare tutto il suo immenso talento, come ha fatto nella gara di ieri, senza perdersi in polemiche inutili con i giornalisti. La Red Bull comincia a fare davvero paura sia a Ferrari che a Mercedes.
Con la nuova leadership di Vettel su Hamilton per un solo punto e la grande competitività della Red Bull, si preannuncia una parte centrale del campionato intensa e spettacolare dove tutti i top team avranno le stesse opportunità di vincere, con l‘incertezza a vegliare su ogni gara. Il tour de force composto da Francia, Austria e Gran Bretagna (tre GP in tre settimane) si rivelerà importante per rispondere alle domande del paddock: la SF71H è davvero la macchina migliore? Il super motore della Mercedes sarà abbastanza? La Red Bull sarà una semplice outsider o giocherà un ruolo da protagonista? Aspettiamo altre due settimane.
GP CANADA F1 2018 ORDINE D'ARRIVO - Domenica 10 Giugno 2018 Pos Nr Pilota Team Tempo/Gap 1 05 S. Vettel Ferrari 2 77 V. Bottas Mercedes + 6"496 3 33 M. Verstappen Red Bull + 7"702 4 03 D. Ricciardo Red Bull + 19"625 5 44 L. Hamilton Mercedes + 21"408 6 07 K. Raikkonen Ferrari + 27"308 7 27 N. Hulkenberg Renault + 1 giro 8 55 C. Sainz Renault + 1 giro 9 31 E. Ocon Force India + 1 giro 10 16 C. Leclerc Sauber + 1 giro 11 10 P. Gasly Toro Rosso + 1 giro 12 08 R. Grosjean Haas + 1 giro 13 20 K. Magnussen Haas + 1 giro 14 11 S. Perez Force India + 1 giro 15 9 M. Ericsson Sauber + 2 giri 16 2 S. Vandoorne McLaren + 2 giri 17 35 S. Sirotkin Williams + 2 giri 18 14 F. Alonso McLaren Ritirato 19 18 L. Stroll Williams Ritirato 20 28 B. Hartley Toro Rosso Ritirato CLASSIFICA PILOTI F1 2018 1 Sebastian Vettel 121 2 Lewis Hamilton 120 3 Valtteri Bottas 86 4 Daniel Ricciardo 84 5 Kimi Raikkonen 68 6 Max Verstappen 50 7 Fernando Alonso 32 8 Nico Hulkenberg 32 9 Carlos Sainz 24 10 Kevin Magnussen 19 11 Pierre Gasly 18 12 Sergio Perez 17 13 Esteban Ocon 11 14 Charles Leclerc 10 15 Stoffel Vandoorne 8 16 Lance Stroll 4 17 Marcus Ericsson 2 18 Brendon Hartley 1 19 Romain Grosjean 0 20 Sergey Sirotkin 0 CLASSIFICA COSTRUTTORI F1 2018 1 Mercedes 206 2 Ferrari 189 3 Red Bull/Renault 134 4 Renault 56 5 McLaren/Renault 40 6 Force India/Mercedes 28 7 Toro Rosso/Honda 19 8 Haas/Ferrari 19 9 Sauber/Ferrari 12 10 Williams/Mercedes 4
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