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    Olbia, Maria Adelaide Babatunde completa il reparto delle centrali

    Di Redazione La Volley Hermaea Olbia completa il reparto centrali con l’arrivo di Maria Adelaide Babatunde Pinheiro, atleta 23enne proveniente dall’Assitec Sant’Elia (B1). LA CARRIERA – Nata a Gagliano del Capo (Lecce) il 3 aprile 1998 da padre di origini afro-brasiliane e madre pugliese, alta 188 centimetri, ha compiuto il percorso giovanile nelle fila del Volley Ruffano. Nella stagione 2015/16 ha esordito in B1 con i colori di Rimini, per poi scendere di un gradino andando a Riotorto, dove è stata compagna delle ex hermeine Letizia Ciani e Aurora Poli. Tra il 2017 e il 2019 si è messa in luce a Isernia, facendo registrare importanti standard di rendimento. Nelle ultime due annate, infine, è stata uno dei punti di riferimento dell’Assitec Sant’Elia (ancora B1), compagine che, nell’ultimo anno, ha accompagnato al raggiungimento dei playoff per la promozione in A2. Diplomata al Liceo Linguistico, durante la stagione estiva lavora in un villaggio turistico. Parallelamente porta avanti gli studi in Scienze Motorie all’UniPegaso. LE DICHIARAZIONI – “Nella mia carriera ho sempre cercato di non fare il passo più lungo della gamba – afferma la centrale – dopo l’ultima stagione al Sant’Elia mi sentivo pronta per il salto in A2, e quando è arrivata la chiamata dell’Hermaea non ho potuto che accettare. Si tratta davvero di un’opportunità importante per me. Ho avuto ottime referenze sulla società e sull’ambiente e sono certa che mi troverò molto bene. Obiettivi? Sono particolarmente esigente con me stessa: ogni anno cerco di aggiungere qualcosa al mio gioco, ma la mia caratteristica principale resta l’efficacia a muro. Non conosco personalmente nessuna delle nuove compagne, ma per quel che ho potuto osservare sta nascendo un bel gruppo composto da giocatrici giovani e molto motivate“. Il presidente Sarti accoglie così Babatunde: “Quando il suo procuratore mi ha parlato di lei, sono subito andato a vedere qualche sua partita recente – spiega – la sua fisicità mi ha impressionato e non apparteneva certo alla dimensione della B1. Riteniamo che abbia tutte le carte in regola per mettersi in mostra anche in Serie A facendo leva sulle sue ottime qualità a muro“.  (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Hermaea Olbia, l’U19 domani in campo con Castelsardo. L’U15 alle semifinali provinciali

    Di Redazione U19 – Archiviata la vittoria a tavolino di domenica contro Maresport Castelsardo, domani le ragazze di coach Anile dovranno prevalere con un secco 3-0 sul Centro Storico Castelsardo per potersi qualificare prime nel girone e accedere così alle finali provinciali. U17 – Sconfitte per 3-1 sia nella partita di andata che di ritorno le ragazze di Gegè Garbellini, battute dalle pari età della Gemini Arzachena, a cui vanno i nostri più vivi complimenti! U15 – Grande evento per le piccole biancoblu di coach Garbellini, che domenica affronteranno le semifinali provinciali! Prima partita la mattina a Valledoria contro la Virtus Sassari, per provare a inseguire il sogno di arrivare in finale!  U13 – Le bimbe di coach Barazza e Garbellini, invece, giocheranno oggi in casa contro le coetanee del Garibaldi La Maddalena. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Dino Guadalupi è il nuovo allenatore di Olbia. “Non saremo semplici comparse”

    Di Redazione La Volley Hermaea Olbia comunica di aver affidato il ruolo di primo allenatore per la stagione 2021/2022 a Dino Guadalupi. Brindisino d’origine, classe 1976, Guadalupi inizia il suo percorso di tecnico appena 17enne nel settore giovanile dell’Amatori Pallavolo Brindisi, squadra che gli permette di maturare le prime esperienze nel campionato nazionale di Serie B1. Nel 2003 sale di un gradino entrando a far parte dello staff della Tra.De.Co. Altamura, prima come addetto alle statistiche, poi come vice allenatore. Da qui prende il via una gavetta d’alto livello, che lo vede protagonista anche in A1 tra Imola e Vicenza come assistente di Manuela Benelli. Nel 2009 approda a Parma – sempre nelle vesti di vice – per un biennio culminato con la promozione nel massimo campionato. Dopo l’esperienza di Giaveno, nel 2013, matura le decisione di lavorare unicamente come primo allenatore. L’anno successivo è dunque sulla panchina di Sala Consilina, in A2, dopo di che scende di una categoria per alcuni campionati di vertice tra Montella (secondo posto al termine della regular season e finale promozione contro Ravenna) e New Volley Brindisi (primo posto in classifica fino al ritiro dal campionato a causa di problemi societari). Una nuova chiamata dall’A2 arriva nell’estate del 2018 dalla P2P Baronissi, compagine guidata a un passo dalla Poule Promozione. Nelle ultime due stagioni, infine, il neo tecnico dell’Hermaea è stato a Offanengo, ancora in B1. Nel primo anno la squadra lombarda si trovava al primo posto nel Girone A e aveva centrato la qualificazione alle Final Four di Coppa Italia, prima che la pandemia portasse all’interruzione definitiva di tutti i tornei. Nell’annata appena conclusa, invece, Guadalupi ha guidato in acque tranquille una formazione ridimensionata rispetto alle ambizioni iniziali. “Tornare in A2 rappresenta un bello stimolo – afferma il coach – ma prima di ogni cosa a me interessa la possibilità di lavorare in maniera strutturata e professionale, e a Olbia ci sono tutti i presupposti. Arrivo con grande entusiasmo in una società che ha saputo costruirsi pian piano una credibilità a livello nazionale, come dimostrano le otto stagioni consecutive in Serie A. Questo aspetto, unito alla prospettiva di essere affiancato da uno staff di sicuro affidamento, mi ha portato ad accettare senza indugi la proposta del presidente Sarti, che ringrazio per la fiducia che ha riposto in me. Devo dire che la piazza di Olbia mi ha sempre affascinato, anche perché le particolari condizioni di lavoro la rendono, di fatto, una sorta di ‘collegiale’ permanente. Cercherò di impostare una squadra che abbia una maniacale attenzione nella costruzione della fase break. Per il resto non amo i dogmi, anzi, credo che un allenatore debba sapersi adattare al materiale tecnico che ha a disposizione. Abbiamo un’idea sulla costruzione dell’organico, ma solo a fine mercato potremo capire quali saranno i punti di forza da valorizzare. Di certo la prossima Hermaea sarà una squadra giovane: cercheremo, infatti, delle atlete che possano andare incontro a un processo di crescita durante la stagione. La nostra speranza è quella di aggiungere ogni giorno dei piccoli tasselli fino ad arrivare all’ultima giornata di campionato. Obiettivi? Parlarne è prematuro, almeno fino al completamento del roster. Stiamo affrontando un mercato difficile: due anni di pandemia non hanno agevolato il ricambio. Ci saranno delle squadre in più e dunque più giocatori, molti dei quali arriveranno dalle categorie inferiori. Al netto di tutto ciò, una cosa è certa: non vogliamo affrontare il prossimo campionato con un ruolo da semplici comparse”. Il presidente Gianni Sarti accoglie così il nuovo tecnico: “In primis tengo a ringraziare l’allenatore uscente Emiliano Giandomenico, persona speciale e ottimo coach cui auguriamo le migliori fortune – dichiara – quanto a Guadalupi, devo dire di aver ricevuto delle referenze ottime sul suo conto. In questo periodo, quando intavoliamo delle trattative per delle nuove atlete, il suo nome è sempre ben gradito da tutti. Questa ulteriore scoperta mi ha fatto molto piacere e mi fa ben sperare. Sono convinto che svolgerà un ottimo lavoro”. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Jenny Barazza saluta il volley giocato: “Continuerò ad allenare per ringraziare Olbia”

    Di Redazione Dopo una carriera costellata da ogni sorta di successo in ambito nazionale e internazionale, Jenny Barazza – bandiera dell’Hermaea Olbia da quattro stagioni – ha deciso di dire basta con il volley, e il club del presidente Sarti ha voluto omaggiare la sua ultima gara in terra sarda con il ritiro della sua maglia numero 8. “L’idea di smettere c’era già da qualche anno – ha ammesso il capitano con voce emozionata – ogni volta però ha vinto la passione verso uno sport che mi ha dato tanto. Ora è davvero arrivato il momento di dire basta perché il fisico non regge più come vorrei. Rimarrò comunque nelle vicinanze del campo (in qualità di allenatrice del settore giovanile, ndr) e questo mi dà sollievo. Ringrazio l’Hermaea e in particolare il presidente Sarti: è stato per merito suo che è iniziata questa bellissima avventura a Olbia. Concludo la carriera in una società che mi ha dato tantissimo e dove mi sono sempre sentita ben voluta. Il ritiro della maglia è l’ennesima dimostrazione di questo affetto. Cercherò di ricambiarlo dando tutta me stessa per le piccole atlete che stanno crescendo”. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Jenny Barazza: “Mi emoziona ancora vedere mia figlia in palestra”

    Di Francesca Ferretti
    Con Jenny Barazza ho condiviso gli anni più belli e vittoriosi della nazionale Seniores. Silenziosa ma presente, pungente, cinica e sempre pronta nel momento che conta, oggi Jenny è anche mamma della splendida Luisa e di questo (ma non solo) abbiamo parlato nella nostra intervista!
    Partiamo dal presente: da 3 anni hai scelto di tornare a “casa” in Sardegna e continuare a giocare in Serie A2 con l’Hermaea Olbia. E’ stata stata una scelta di vita?
    “Diciamo di sì, visto che, concluso il mio contratto con Conegliano, ho deciso di iniziare un nuovo percorso di vita a Olbia, dove avevo costruito casa e dove mia figlia avrebbe iniziato la prima elementare. È arrivata, subito dopo, la proposta di giocare nell’Hermaea Volley Olbia, che ho accettato con molto entusiasmo, sicura di poter conciliare al meglio la carriera sportiva, quella di mamma e quella di collaboratrice nella nuova azienda di mio marito“.
    Nel 2010, poco prima del Mondiale in Giappone, hai scoperto di essere incinta. Cosa ricordi di quei momenti?
    “È stato sicuramente un momento indimenticabile carico di emozioni. Una sorpresa bellissima che ha reso me e mio marito pazzi di gioia“.
    Quanto è stato difficile, una volta diventata mamma, conciliare il tutto, palestra, bimba e famiglia?
    “Come ogni mamma, ho semplicemente cercato di organizzare il mio tempo in funzione di mia figlia… Ho avuto una grossa mano da mio marito, che era sempre presente nonostante gli impegni, e poi da una fantastica babysitter, che mi aiutava soprattutto nei primi mesi in cui ho ricominciato a giocare. Non nascondo che sia stato molto difficile, soprattutto all’inizio, ma poi ho trovato il giusto equilibrio. Insomma, ho cercato di fare del mio meglio, come tutte le mamme!“. 
    Foto Instagram Jenny Barazza
    Che sensazioni ti suscita il poter abbracciare la tua bimba a bordo campo a fine partita, e soprattutto che lei veda la sua mamma giocare?
    “È sempre emozionante vederla sugli spalti. Ancora oggi i suoi sorrisi mi spiazzano sempre come se li vedessi per la prima volta“.
    Luisa sta seguendo le orme della mamma nello sport?
    “A Luisa piace stare in palestra ed è una grande tifosa, ma ancora non ha deciso quale sport intraprendere con costanza. La pallavolo per lei è il lavoro di mamma, non ancora una passione tutta sua“.
    Hai indossato la maglia della Foppapedretti Bergamo per 6 anni, vincendo 2 scudetti, 2 Coppe Italia, 1 Supercoppa, 1 Coppa CEV e 3 Champions League: forse gli anni più belli della tua carriera, che ti hanno consacrata a livello mondiale come una delle centrali migliori in circolazione. Cosa significa Bergamo per te?
    “Bergamo è stata una tappa importante e indimenticabile della mia carriera, non solo per i titoli vinti, ma per la possibilità di giocare, allenarmi e condividere momenti con giocatrici fortissime, da cui ho imparato tanto. Ho trascorso 6 anni in quella bellissima città, e non posso far altro che portarla nel cuore e mantenere i contatti con persone del luogo e tifosi bergamaschi che non hanno mai smesso di starmi vicino“.
    Dal 2013 al 2017 hai indossato la maglia dell’Imoco e anche lì hai ottenuto tantissimi successi: scudetto, Coppa Italia e Supercoppa. Com’è stato tornare a giocare e vincere a casa tua, dove tutto era partito, dalla piccola cittadina di Codognè?
    “L’esperienza con Conegliano è stata molto emozionante, perché giocavo a casa, tra la gente con cui sono cresciuta, e sentivo per questo una grande responsabilità. È stata una escalation di successi e io ho dato il mio contributo fin quando ho potuto esserne all’altezza“.
    Agenzia Uffici Stampa DirectaSport
    Hai fatto parte del ciclo vincente della nazionale di Barbolini. Qual è il ricordo più bello? E il rammarico più grande?
    “La parte della mia carriera in nazionale con Barbolini è quella che ricordo con maggiore gioia, perché abbiamo vinto tanto insieme, ma tutta quanta la mia esperienza con la maglia azzurra è stata fondamentale per la mia crescita come persona e come atleta. Sarà difficile dimenticare ogni secondo del primo Europeo vinto, e allo stesso tempo non potrò mai scordare quella maledetta partita delle Olimpiadi di Pechino contro gli USA“.
    Oltre a quella, esiste una partita che, se ci ripensi, ancora oggi fa male?
    “Non c’è una sconfitta che ricordi che non bruci ancora…“.
    Quali sono i tuoi progetti futuri? Sono sempre legati alla pallavolo?
    “Ce ne sono tanti, alcuni legati alla pallavolo, altri no. Ma di sicuro non potrò mai smettere di guardare una piccola pallavolista giocare senza emozionarmi e rivedere in lei la grande passione per questo sport che mi ha accompagnato in tutti questi anni“. LEGGI TUTTO

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    Omag San Giovanni in Marignano promossa a pieni voti anche a Olbia

    Foto Consolini Volley Di Splendida vittoria della Omag S.Giovanni in Marignano al Geopalace di Olbia, dove la squadra romagnola liquida con un sofferto ma perentorio 3-1 l’Hermaea Olbia, nel nono ed ultimo turno del girone di andata. In questo incontro Stefano Saja ha guidato una squadra di alto livello, mostrando una bella pallavolo, effettuando i […] LEGGI TUTTO

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    Con l’infermeria piena, l’Hermaea Olbia cede in tre set a Baronissi

    Foto Sciretti Di Niente da fare per l’Hermaea Olbia, che nell’ottava giornata di campionato, si è dovuta arrendere in tre set a Baronissi.  Coach Anile ha infatti dovuto rinunciare a Degortes (nemmeno partita per la spedizione campana) e ha dovuto gestire l’impiego di Nikolaeva, messa in grande difficoltà da un problema alla spalla. A eccezione di un primo […] LEGGI TUTTO