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    F1 | Cosa attendersi dalla seconda parte di stagione?

    SPA, BELGIUM – JULY 26: Max Verstappen of the Netherlands and Oracle Red Bull Racing laughs in the garage with Oracle Red Bull Racing Team Principal Christian Horner and Oracle Red Bull Racing Team Consultant Dr Helmut Marko during practice ahead of the F1 Grand Prix of Belgium at Circuit de Spa-Francorchamps on July 26, 2024 in Spa, Belgium. (Photo by Mark Thompson/Getty Images) // Getty Images / Red Bull Content Pool // SI202407260838 // Usage for editorial use only //Ci siamo: la pausa estiva è quasi finita, e tutti i team di F1 sono pronti a scendere in pista di nuovo a Zandvoort, per dare il via alla seconda parte di stagione. Il tracciato olandese farà da apripista ad una serie di Gran Premi fondamentali per la definizione di entrambe le classifiche. Cosa ci dobbiamo aspettare, dunque, da questo rientro, in particolare per quanto riguarda i quattro top team? Andiamo a vederlo insieme.
    Red Bull: urge ritrovare la rotta
    Guardando le graduatorie, verrebbe da dire che gli uomini di Christian Horner possano dormire sonni tranquilli, come avviene ormai da due anni a questa parte in F1. Bene, la realtà delle cose è però un tantino diversa, soprattutto dopo quanto visto nelle ultime uscite. Il team di Milton Keynes, infatti, oltre a fare i conti con il Sergio Perez di gran lunga peggiore mai visto all’azione, sembra aver perso quel vantaggio tecnico e prestazionale che aveva caratterizzato gli ultimi due campionati, e anche la parte iniziale della stagione 2024.
    La vittoria manca a Verstappen ormai da quattro gare, dal GP di Spagna di Barcellona; una pausa dalla conquista del primo gradino del podio che da tempo non vedevamo per il talento olandese. E proprio la gara di Zandvoort potrebbe rappresentare l’occasione più ghiotta per invertire la rotta e tornare alla vittoria. Da quando si è tornati tra le dune olandesi, il padrone di casa ha sempre dominato, e ora deve in qualche modo tentare di riportare in carreggiata un team che forse non ha più la solidità di un tempo, ma che ha comunque capacità, mezzi e tempo dalla sua parte.
    McLaren: limare le sbavature per essere al top
    Inutile girarci intorno più di tanto: la vettura al momento più performante in pista, su tutte le tipologie di tracciato, è la McLaren. Il team di Zak Brown capitanato da Andrea Stella ha fatto certamente un ottimo lavoro, mostrando in pista di avere un passo spesso inarrivabile anche da parte della Red Bull. La seconda parte di stagione deve per forza essere quella della consacrazione, della dimostrazione di poter lottare per il titolo F1 già a partire dal 2025.
    Per farlo, però, sono necessarie alcune migliorie da parte di Norris e Piastri, ma soprattutto da parte del team. Errori, sbavature, strategie non ideali non potranno più essere ammesse da Zandvoort in avanti. Solo due vittorie ottenute fino ad oggi, infatti, rappresentano un bottino troppo magro, e già dall’Olanda gli inglesi sono chiamati a rispondere presente. Anche perché dietro stanno arrivando di gran carriera le Frecce d’Argento.

    Mercedes: missione costanza di rendimento
    La squadra di Brackley è tornata al top. Chi pensava che la vittoria di Russell a Spielberg fosse un caso isolato da collegare al contatto Norris-Verstappen ha dovuto ricredersi in fretta. Toto Wolff e i suoi uomini hanno trovato il bandolo della matassa, e si stanno preparando nel migliore dei modi per il dopo-Hamilton. La doppietta negata a Spa ha comunque mostrato che le qualità per fare bene ci sono tutte, e che le sorprese con una coppia di piloti come il sette volte Campione del Mondo e George Russell sono sempre dietro l’angolo.
    Ora occorre capire se la Mercedes riuscirà ad essere competitiva su ogni tipo di pista, o se su layout particolari possa arrivare a soffrire in maniera pesante. Le sensazioni sono sicuramente positive al momento, ora per gli uomini in grigio si tratta più che altro di lavorare nella direzione prefissata, anche in ottica futura. L’annuncio di Antonelli è atteso per il weekend di Monza; una scommessa importante, che potrebbe avere l’effetto di un’ulteriore spinta anche per la seconda metà del 2024.
    Ferrari: dieci weekend per ribaltare la situazione
    Alzi la mano chi, dopo il weekend di Monte Carlo, si sarebbe aspettato una rossa quarta tra i top team e costantemente lontana dalle posizioni del podio. E invece è proprio così che è andata: dal trionfo casalingo di Charles Leclerc in poi tutto è andato completamente storto. Gli aggiornamenti portati a Barcellona hanno avuto effetti disastrosi, e il porpoising è tornato a fare capolino quando doveva ormai essere soltanto un vago ricordo.
    Che dire della Ferrari? Poco, se non che è giunto il momento di mettere un punto ad una situazione che rischia di diventare tragicomica, tra addii e arrivi mancati. Vasseur ha avuto la pausa estiva per riordinare un po’ le idee e un reparto tecnico quantomai in subbuglio, ma che ora deve trovare la soluzione per tornare ad essere una vettura almeno da podio. “Abbiamo capito cosa non ha funzionato”, ha detto Sainz dopo Spa. Sarà anche vero, ma l’ottimismo da un po’ è uno stato d’animo che fatica a circolare tra tifosi e uomini della Rossa. Zandvoort e Monza daranno già le risposte cercate: in Italia dovrebbero arrivare ulteriori aggiornamenti. Occorrono dieci weekend puliti per raddrizzare una stagione iniziata col piede giusto e poi inspiegabilmente disputata a passo di gambero. Più facile a dirsi che a farsi, guardando la situazione. LEGGI TUTTO

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    F1, Fred Vasseur: “Devi rischiare ovunque, se vuoi vincere. Questa è la mentalità da gara”

    A poco più di un anno e mezzo dalla sua nominia a Team Principal della Ferrari in Formula 1, Fred Vasseur sta cercando di cambiare la Scuderia, con l’obiettivo di farla tornare ai vertici del Circus della Formula 1. In una lunga intervista esclusiva a formula1.com, Vasseur ha affrontato il tema della sua più grande sfida da quando è arrivato a Maranello.VASSEUR Frédéric (fra), Team Principal & General Manager of the Scuderia Ferrari, portrait during the Formula 1 Gulf Air Bahrain Grand Prix 2024, 1st round of the 2024 FIA Formula One World Championship from February 29 to March 2, 2024 on the Bahrain International Circuit, in Sakhir, Bahrain – Photo Florent Gooden / DPPI | credit: @Scuderia Ferrari Press Office

    Il ruolo di Fred Vasseur è uno dei più ambiti in Formula 1 ma è anche uno dei più difficili. Ogni sua decisione, ogni sua mossa in pista e ogni risultato viene analizzato nei minimi dettagli. Alla Ferrari, se hai successo, “è normale”. Se non vinci però si viene criticati, più che in altri team.
    Tutto ciò che non è vittoria è considerato un fallimento. Le critiche sono ovviamente arrivate lo scorso anno per il terzo posto finale, dietro a Red Bull e Mercedes e non mancano quest’anno. Dopo 14 gare, la Ferrari si trova al terzo posto nel campionato costruttori, esattamente dove si trovava dopo lo stesso numero di gare l’anno scorso.
    Recentemente vi abbiamo proposto l’analisi del mondiale costruttori F1 2024 e il confronto con il 2023.
    Mentre però dall’esterno le critiche continuano, all’interno il quadro sembra diverso: “All’interno del team l’umore è buono. Sicuramente volevamo ottenere di più – ha detto Vasseur – e probabilmente abbiamo esagerato in alcuni eventi, cercando di ottenere di più. Quando si ha un atteggiamento aggressivo, a volte si ottiene meno. Dobbiamo mantenere la calma”.
    Il Team Principal della Ferrari ha voluto ricordate le gare più difficili del 2024: “Abbiamo avuto quattro weekend difficili (Canada, Spagna, Austria e Gran Bretagna, ndr): l’umore in squadra non era buono, perché non era quello che volevamo, ma c’era positività nel cercare di recuperare, capire perché e risolvere il problema. L’atteggiamento è stato buono”.
    La grande sfida con la Ferrari è sempre stata quella di dare al personale del team la fiducia necessaria per spingersi oltre i confini delle rispettive aree senza temere di essere criticati, individuati o addirittura licenziati quando un’idea non funziona o veniva commesso un errore. In un lasso di tempo relativamente breve, Vasseur sembra essere riuscito a trasmettere con successo questa cultura e a modificare la mentalità: “Se devo essere orgoglioso di qualcosa, non è il risultato”, ha detto. “Il risultato è una conseguenza. È più il fatto che tutti siano più propensi a rischiare, un po’ meno spaventati: la conseguenza è il risultato. Il fatto che stiamo cercando di cambiare un po’ la mentalità”.

    Vasseur ha poi aggiunto: “Per me è questione di mentalità. Devi rischiare ovunque, se vuoi vincere. Questa è una mentalità da gara. Probabilmente è anche il DNA della Red Bull. È qui che dobbiamo fare un passo avanti”.
    Vasseur è un team principal equilibrato. Non lo abbiamo mai visto reagire in modo esagerato quando la squadra ha avuo un weekend negativo, né lo abbiamo visto festeggiare troppo in caso di vittoria. Nelle giornate storte, Vasseur protegge la sua squadra a tutti i costi. Nelle giornate positive, si congratulerà con tutti per provare a vincere in modo costante: “Ci sono persone che guardano agli aspetti positivi e altre che guardano alle aree di miglioramento. Io – ha detto Vasseur – credo di essere più orientato verso queste ultime. Questa è la competizione. La cosa più importante è concentrarsi sulle proprie debolezze e mantenere un approccio di miglioramento continuo”.
    Leggi qui, l’intervista completa su f1.com LEGGI TUTTO

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    F1, Pierre Waché (Red Bull) spiega i problemi della RB20

    BUDAPEST, HUNGARY – JULY 19: Pierre Wache, Chief Engineer of Performance Engineering at Oracle Red Bull Racing attends the Team Principals Press Conference during practice ahead of the F1 Grand Prix of Hungary at Hungaroring on July 19, 2024 in Budapest, Hungary. (Photo by Bryn Lennon/Getty Images) // Getty Images / Red Bull Content Pool // SI202407190893 // Usage for editorial use only //

    Pierre Waché ha recentemente rilasciato una lunga ed interessante intervista all’edizione olandese di Motorspost.com. Il Direttore Tecnico del Team Red Bull Racing ha parlato dei “problemi” della RB20, indicando, tra le cause le minori ore a disposizione in galleria del vento, il fatto che comunque quest’ultima sia un po’ datata e la stabilità del regolamente che ha permesso alla concorrenza di recuperare terreno.
    “Credo che alcuni aspetti possano essere collegati alla correlazione”, ha detto Waché, rispondendo ad una domanda sulla maggior difficoltà nel trovare “l’assetto” giusto, sin dall’inizio del fine settimana. Il Direttore Tecnico ha poi aggiunto: “Utilizziamo una galleria del vento relativamente vecchia e, inoltre, abbiamo meno tempo in galleria del vento a causa della nostra posizione nel campionato”. Il minor tempo in galleria del vento è dovuto ad un aspetto regolamentare che prevede un “handicap aerodinamico”, grazie al quale le squadre meglio posizionate nella classifica costruttori hanno a disposizione meno ore per le prove in galleria del vento.
    Inoltre Waché ha aggiunto anche un altro aspetto, legato all’attuale regolamento, in vigore da ormai tre anni: “E questo anche perché siamo al terzo anno dell’attuale regolamento”.
    Parlando della RB20, il Direttore Tecnico ha toccato il tema dei miglioramenti rispetto alla RB19, sottolineando però un aspetto importante legato alle curve veloci: ” Abbiamo indubbiamente migliorato la vettura rispetto all’anno scorso, anche se in alcune aree non abbiamo ottenuto i risultati che ci aspettavamo. Soprattutto nelle curve veloci, ci aspettavamo qualcosa di più di quello che abbiamo ora. Senza guardare alla concorrenza, quindi basandoci esclusivamente sui nostri strumenti, ci aspettavamo qualcosa di più”.
    Parlando invece dei più diretti avversari, in particolare Ferrari, Mercedes e McLaren, Waché ha detto: “Ad essere onesti, ci aspettavamo che gli avversari arrivassero prima. Quando abbiamo iniziato la stagione 2022, non avevamo la monoposto più veloce. Era la Ferrari ad avere la vettura più veloce. Ci aspettavamo poi una grande competizione nel 2023, ma non è stato così. Anche per il 2024 ci aspettavamo che la concorrenza ci fosse più o meno fin dall’inizio, perché le prestazioni che si possono ottenere con la macchina sono limitate, perché i regolamenti non sono cambiati. Dopo le prime quattro o cinque gare gli altri sono arrivati, magari con un po’ di ritardo, ma ce lo aspettavamo fin dall’inizio”.

    Proseguendo a parlare di regolamenti, il Direttore Tecnico del Team Red Bull ha poi concluso dicendo: “Il limite di questo attuale regolamento è piuttosto evidente e se si mantengono regole stabili, è quasi garantito che il resto del gruppo si avvicini”.
    Waché si è quindi “limitato” dunque ad indicare i macro aspetti che hanno condizionato la performance della Red Bull in questa prima parte di stagione: da un lato il wind tunnel un po’ vecchiotto che avrebbe portato a problemi di correlazione tra i dati della galleria del vento con quelli della pista, dall’altro la stabilità del regolamento che ha portato gli avversari a trovare soluzioni più efficaci, avendo anche più ore a disposizione di Red Bull in galleria del vento. Infine un “piccolo” mea culpa sul fatto di non aver raggiunto i risultati attesi in alcune aree, come per esempio la performance della monoposto 2024 nelle curve veloci.
    Il Direttore Tecnico della Red Bull non ha minimamente citato i problemi interni alla squadra che hanno caratterizzato la prima parte di stagione e nessun cenno anche al passo indietro di Adrian Newey che, da qualche mese ormani, non si può più occupare dello sviluppo della RB20, progetto sul quale il genio inglese aveva data il suo importante contributo.
    Leggi l’intervista completa (in olandese) su Motorspost.com LEGGI TUTTO

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    F1 2024 vs 2023: il confronto tra piloti, mostra un Verstappen in difficoltà

    La conquista del titolo mondiale 2023 era stata un’impresa semplice per Max Verstappen. Così non è nel 2024 dove, dopo i primi 14 Gran Premi, l’olandese ha lasciato agli avversari la metà delle vittorie (erano state 2, nel 2023). E se le pole position (8) sono rimaste invariate rispetto allo scorso anno, il numero di podi è passato da 14 a 9, segno evidente della crescita dei suoi avversari e dello “smarrimento” del suo compagno di squadra.SPA, BELGIUM – JULY 26: Max Verstappen of the Netherlands and Oracle Red Bull Racing laughs in the garage with Oracle Red Bull Racing Team Principal Christian Horner and Oracle Red Bull Racing Team Consultant Dr Helmut Marko during practice ahead of the F1 Grand Prix of Belgium at Circuit de Spa-Francorchamps on July 26, 2024 in Spa, Belgium. (Photo by Mark Thompson/Getty Images) // Getty Images / Red Bull Content Pool // SI202407260838 // Usage for editorial use only //

    Approfittando della pausa estiva, vi abbiamo mostrato le statistiche dei piloti di Formula 1 in questi primi 14 Gran Premi della stagione 2024 [ LEGGI QUI ]. La nostra analisi ci ha portato a dividire il mondiale in due metà: le prime sette gare avevano visto una Red Bull e un Max Verstappen davanti a tutti; una fotografia diversa quella delle ultime sette gare. In questo articolo invece, andremo a confrontare la classifica piloti F1 2024 con quella della passata stagione, sempre dopo 14 gare, compresi anche tre fine settimana con il format Sprint.
    La tabella qui sotto riportata, mostra tutti i punti conquistati dai primi 10 piloti in classifica, permettendo poi di confrontare i totali del 2024 con quelli dello scorso anno. La prima cosa che salta all’occhio è che cinque piloti hanno fatto meno punti del 2023 e cinque più punti dello scorso anno. Al di là di Fernando Alonso che registra un -121 punti (-71%) e Lance Stroll con poco più della merà dei punti del 2023 (-23 | -49%), la tabella mostra come i due piloti Red Bull siano quelli con i passivi più altri: -88 punti per il messicano (-40%) e -87 punti per l’olandese (-24%). Altro pilota in negativo è Lewis Hamilton (-14 | -8,5%).

    Verstappen guida ancora la classifica piloti con 277 punti e un “solido” vantaggio (78 punti) sul suo più diretto inseguitore, Lando Norris, ma tutti gli avversari alle sue spalle hanno un bottino di punti molto più ricco che non lo scorso anno. In particolare i due piloti McLaren presentano delle crescite percentuali davvero importanti: Piastri +364% e Norris +152%. L’australiano, sempre dopo 14 gare, ha infatti ben 131 punti in più del 2023 mentre l’inglese ha fatto registrare un +120. Crescite anche in casa Ferrari sia con Charles Leclerc (+66 punti | +59%) che con Carlos Sainz (+45 punti | +38%).
    F1 2024 vs 2023: la classifica Piloti 2024 e il confronto con il 2023, dopo 14 gare
    La classifica Piloti 2024 e il confronto con il 2023, dopo 14 Gp
    Al di là dei punti in classifica, siamo andati poi ad analizzare anche pole position, vittorie e podi. La tabella qui sotto mette a confronto i dati del 2024 e quelli del 2023, sempre dopo 14 gare e sempre per i primi dieci piloti della classifica 2024. Partendo da Verstappen, i numeri raccontano di come il pilota olandese abbia conquistato lo stesso numero di pole position (8) anche se poi le vittorie di quest’anno sono solo 7, rispetto alle 12 del 2023. Anche i podi sono passati da 14 a 9. Tornando alle vittorie, si può notare come Perez sia passato da due successi a zero e che le sette vittorie lasciate sul campo dai Red Bull siano state ripartite abbastanza equamente tra tutti gli altri: Norris, Leclerc, Piastri, Sainz e Russell hanno un successo a testa, mentre Hamilton è riuscito a salire due volte sul gradino più alto del podio. Anche guardando ai podi, quasi tutti gli altri piloti non Red Bull, hanno fatto meglio del 2023: Norris +6, Piastri e Sainz +4, Leclerc +3 e Russell +1. Un po’ a sorpresa troviamo Hamilton con lo stesso numero di podi (4), mentre Alonso è passato da 7 a 0!
    Pole position, vittorie e podi, dopo 14 Gran Premi: 2024 vs 2023
    Pole position, vittorie e podi, dopo 14 Gran Premi: 2024 vs 2023
    Come sarà la seconda parte della stagione F1, dopo la pausa estiva? Lo scopriremo presto, a partire dal Gran Premio d’Olanda in programma il 25 agosto e poi Monza che si correrà domenica 1° settembre. E dopo queste due gare europee, la Formula 1 affronterà le ultime 8 gare in calendario tra Asia e America. LEGGI TUTTO

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    F1, Jonathan Wheatley lascia Red Bull: sarà Team Principal di Audi in Formula 1

    Sauber Motorsport, il factory team Audi F1 a partire dal 2026, ha annunciato oggi l’ingaggio di Jonathan Wheatley nel ruolo di Team Principal. L’attuale Direttore Sportivo di Red Bull sarà operativo nel nuovo ruolo, al più tardi a partire dalla metà della stagione 2025.
    In questo ruolo, si legge nel comunicato ufficiale, Wheatley si unirà al COO e CTO, Mattia Binotto, per formare una coppia che guiderà il team Sauber Motorsport.
    La carriera di Wheatley in Formula 1 iniziò in Benetton nei primi anni novanta, dove ricoprì il ruolo di capo meccanico. Si è poi trasferito alla neonata scuderia Red Bull Racing, dove ha ottenuto un notevole successo come direttore sportivo: durante il suo periodo a Milton Keynes, Wheatley ha partecipato alla vittoria di tutti e sei i campionati mondiali costruttori e di sette campionati mondiali piloti della scuderia.
    Nelle loro nuove posizioni, sia Binotto che Wheatley riporteranno direttamente a Gernot Döllner nel suo ruolo di Presidente del Consiglio di Amministrazione di Sauber Motorsport. Con una chiara divisione dei compiti e responsabilità definite individualmente, si assumeranno congiuntamente la responsabilità del successo della squadra corse.
    In qualità di COO e CTO, Binotto assume la gestione operativa di Sauber Motorsport presso la sede di Hinwil e lo sviluppo tecnico delle future vetture da corsa; in questo ruolo, è l’interfaccia tecnica generale tra i team di sviluppo di Hinwil e quello di Neuburg an der Donau, responsabile dello sviluppo della power unit.

    Wheatley invece ricoprirà il nuovo team di Team Principal e portavoce del management. Si concentrerà soprattutto sulle prestazioni agonistiche del futuro factory team di F1, sulla gestione operativa di tutti gli eventi di gara e sulla rappresentanza di Audi a livello di Team Principal nelle questioni relative alla Formula 1.
    Una divisione di ruoli e responsabilità abbastanza chiara, anche se un po’ anomale per una scuderia di Formula 1.
    Binotto, recentemente nominato COO e CTO del team, ha così commentato: “Conosco Jonathan da molti anni e lo stimo molto come esperto e impegnato nel motorsport. Il 2026, anno in cui Audi entrerà a far parte della Formula 1 come factory team, non è molto lontano e non vedo l’ora di creare la nuova squadra corse di Audi insieme a Jonathan e di portarla al successo”. LEGGI TUTTO

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    F1, I timori di Vasseur alla vigilia di Spa-Francorchamps

    E’ un Fred Vasseur timoroso e preoccupato quello che si appresta a vivere l’ultimo Gran Premio della stagione 2024, prima della pausa estiva. Le sue parole.VASSEUR Frédéric (fra), Team Principal & General Manager of the Scuderia Ferrari, portrait during the Formula 1 Rolex Australian Grand Prix 2024, 3rd round of the 2024 Formula One World Championship from March 22 to 24, 2024 on the Albert Park Circuit, in Melbourne, Australia – Photo Eric Alonso / DPPI – credit: @Scuderia Ferrari Press Office

    La pausa estiva è alle porte ma prima di chiudere i battenti per qualche settimana, c’è da disputare una delle corse più storiche del Mondiale di Formula 1, il Gran Premio del Belgio.
    Questa pista di Spa-Francorchamps è da sempre una delle più impegnative al mondo ed è stata spesso teatro di duelli leggendari e assolute dimostrazioni di classe da parte di molte stelle dell’automobilismo.
    Sui saliscendi delle Ardenne hanno vinto campioni come Alberto Ascari, Jim Clark, Ayrton Senna e Michael Schumacher, che proprio qui, nel 1992, ottenne la prima vittoria in Formula 1. Anche Charles Leclerc è salito per la prima volta sul gradino più alto del podio su questo circuito, nella sua prima stagione con la Scuderia Ferrari, il 2019.
    E proprio alla vigilia del Gp del Belgio, Vasseur ha dichiarato: “Il Gran Premio del Belgio chiude un luglio particolarmente impegnativo per la squadra in pista e per tutti coloro che sono al lavoro in fabbrica a Maranello”.
    In particolare poi, il Team Principal della Scuderia di Maranello, non ha fatto mistero delle difficoltà incontrate dalla Ferrari, dopo gli ultimi aggiornamenti: “Il circuito di Spa-Francorchamps ci permetterà di verificare se abbiamo fatto un buon lavoro nelle ultime settimane per mitigare gli effetti collaterali che pacchetto di aggiornamento introdotto di recente ci ha dato nelle curve ad alta velocità. Il bouncing è stato molto ridotto all’Hungaroring, grazie all’evoluzione del fondo introdotta a Budapest e ora vedremo se sarà così anche sui curvoni belgi”.

    Già, ora vedremo, se quanto hanno raccontato i tecnici Ferrari al loro Team Principal corrisponderà al vero oppure se il tagliatore di teste francese sarà costretto a far saltare qualche altro ingegnere di binottiana memoria dall’organigramma del Reparto Corse di Maranello.
    “I nostri piloti – ha infine ricordato Vasseur – hanno sempre amato questa pista, un circuito in cui l’abilità del pilota può davvero fare la differenza, e proprio qui Charles ha ottenuto la sua prima vittoria in Formula 1 nel 2019. Se mettiamo a disposizione di Carlos e Charles una SF-24 con la quale possono spingere al limite con fiducia, credo che potremo avere un fine settimana competitivo e portare a casa molti punti”.
    Il Vasseur pensiero è chiaro: i piloti non sono in discussione, ma occorre mettere loro a disposizione una monoposto con la quale possano spingere con fiducia.
    Sarà così? Lo scopriremo venerdì dopo la prima sessione di prove libere del Gp del Belgio. LEGGI TUTTO

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    F1, Vasseur conferma quanto anticipato da CircusF1: “In Ungheria una versione evoluta del fondo”

    Fred Vasseur ha confermato oggi quanto anticipato qualche giorno fa da CircusF1.com [ leggi qui ], ovvero che la Ferrari, in Ungheria, porterà una versione evoluta del fondo vettura, per risolvere i problemi di bouncing che si erano riscontrati nelle ultime gare.VASSEUR Frédéric (fra), Team Principal & General Manager of the Scuderia Ferrari, portrait during the Formula 1 Rolex Australian Grand Prix 2024, 3rd round of the 2024 Formula One World Championship from March 22 to 24, 2024 on the Albert Park Circuit, in Melbourne, Australia – Photo Eric Alonso / DPPI – credit: @Scuderia Ferrari Press Office

    “La settimana di pausa prima dell’Ungheria ci ha permesso di analizzare a fondo tutti i dati raccolti nelle ultime tre gare”, ha detto oggi Vasseur.
    Il team principal della Scuderia di Maranello ha poi aggiunto: “Abbiamo constatato che il pacchetto di upgrade recentemente introdotto ha portato i benefici attesi in termini di punti di carico, ma ha anche innescato degli effetti collaterali che hanno peggiorato il comfort di guida di Charles e Carlos”.
    Infine Vasseur ha confermato quanto vi avevamo già anticipato nel giorni scorsi, ovvero che a Budapest farà il suo debutto una versione rivista del fondo per provare a risolvere i problemi della SF-24: “Abbiamo lavorato sodo in azienda e dunque a Budapest porteremo una versione evoluta del fondo che contiamo possa dare ai piloti una vettura con la quale possano esprimersi al meglio delle loro capacità. In questa stagione si continua a lottare sul filo dei centesimi e avere Charles e Carlos in piena fiducia può consentirci di ottenere risultati migliori, in gara ma soprattutto in qualifica, quando si tratta di spingere al limite. Sono fiducioso che il pacchetto che avremo a disposizione all’Hungaroring potrà permettere alla nostra squadra di essere protagonista”. LEGGI TUTTO

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    F1, Ferrari porterà in Ungheria un aggiornamento mirato

    SILVERSTONE CIRCUIT, UNITED KINGDOM – JULY 05: Charles Leclerc, Ferrari SF-24 during the British GP at Silverstone Circuit on Friday July 05, 2024 in Northamptonshire, United Kingdom. (Photo by Glenn Dunbar / LAT Images) – Credits: Pirelli

    Dopo il difficile tris di gare che ha visto la Ferrari soffrire per via del bouncing, la pausa di una settimana prima dei Gran Premi in Ungheria e Belgio, ha permesso ai tecnici di Maranello di analizzare tutti i dati e di lavorare ad un aggiornamento della SF-24.
    Ricordiamo che la Ferrari aveva portato un primo aggiornamento della monoposto 2024 a Imola. A questo era seguito un secondo step di sviluppo che aveva fatto il suo debutto in Spagna. Proprio questo upgrade aveva però messo in difficoltà i due piloti: la SF-24 EVO II infatti aveva sì più carico aerodinamico ma manifestava anche parecchi saltellamenti, soprattutto nella percorrenza delle curve veloci.
    Dopo aver portato in pista gli aggiornamenti sia a Barcellona che in Austria, alcune prove comparative fatte nelle sessioni di prove libere del Gran Premio di Gran Bretagna, fecero optare la direzione tecnica del Cavallino per un deciso passo indietro.
    Sia in qualifica che poi in gara, le due SF-24 viste a Silverstone, montavano le componenti dello step I degli aggiornamenti (specifica Canada). Questi garantivano una maggior stabilità della vettura nella sequenza di curve veloci in appoggio tipiche di Silverstone.
    I due piloti hanno potuto così spingere, anche se le prestazioni sono comunque risultate inferiori alla concorrenza più diretta, leggi Mercedes, McLaren e Red Bull.

    Analizzati i dati e tornati a Maranello, Fred Vasseur ha preteso una pronta reazione, prevedendo uno “sviluppo sprint” per tornare alla configurazione EVO II in Ungheria ma sopratutto in ottica Spa-Francorchamps e proseguo del campionato.
    Chiariamo subito che gli interventi non saranno “radicali”, anche perché il tempo a disposizione era veramente poco. In Ungheria però la SF-24 sarà modificata in alcuni piccoli dettagli del fondo per migliorare il bouncing. E’ molto probabile che queste modifiche non siano nemmeno visibili ma che riguardino il fondo e la geometria dei canali venturi. Oltre a questo in casa Ferrari si proverà anche a lavorare sulle sospensioni, un po’ come fatto da Mercedes, per limitare il più possibile il beccheggio della monoposto in fase di frenata e accellerazione. LEGGI TUTTO