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    Torneo Dubai, Dinamo Mosca-Padova 3-0, Cuttini: “I russi hanno dimostrato tutto il loro valore”

    Dopo la vittoria al tie-break nella prima giornata, Sonepar Padova è tornata in campo per la seconda sfida del NAS Sports Tournament di Dubai, affrontando la Dinamo Mosca, attuale terza forza della Superliga, la massima serie russa. Nonostante l’impegno mostrato, la squadra patavina ha ceduto il passo alla formazione moscovita, che ha chiuso il match in tre set. Per la gara, il team di coach Jacopo Cuttini è sceso in campo con Porro, Plak, Stefani, Sedlacek, Crosato, Falaschi, Diez (L).

    Le parole di coach Jacopo Cuttini dopo la sfida con la compagine russa: “La Dinamo Mosca ha dimostrato tutto il suo valore, come ci aspettavamo e come avevamo già intravisto due giorni fa guardando l’altra loro partita. Hanno un potenziale offensivo davvero importante, sia in battuta che in attacco e lo abbiamo visto anche a muro. Fisicamente sono una squadra di altissimo livello e giocano una pallavolo molto diversa dalla nostra”. 

    “Noi abbiamo cercato di restare in partita, ma non siamo riusciti a esprimere il nostro miglior gioco. Il divario tra noi e loro è stato evidente, soprattutto quando non siamo più riusciti a spingere come nei primi due set. Ora ci aspetta un’altra sfida complicata contro il Toulouse. Sarà un match decisivo per il passaggio del turno e faremo di tutto per giocarci al meglio questa chance”. 

    1° set – Avvio equilibrato nel primo parziale della sfida tra Sonepar Padova e Dinamo Mosca. I bianconeri partono con determinazione, rispondendo colpo su colpo agli avversari: sul 4-4, il muro russo va out su un attacco di Porro, mentre sul 6-5 è ancora il numero 17 patavino a trovare il lungolinea vincente. La Dinamo Mosca accelera e piazza il primo break del parziale, portandosi sul 9-5. La squadra di coach Cuttini non si lascia intimorire e accorcia subito le distanze con l’attacco di Sedlacek che sfonda il muro avversario (10-8). I moscoviti, però, riescono a mantenere il vantaggio (14-11, attacco vincente di Stefani) e allungano ulteriormente fino al 17-12, spingendo la panchina patavina a chiamare time-out. Nonostante la reazione di Sonepar (19-13, Porro trova un mani out), nel finale la Dinamo Mosca aumenta il ritmo. Padova continua a lottare con Masulovic, che mette a segno una diagonale vincente (22-16) e un muro punto (22-17), ma i russi amministrano il vantaggio e chiudono il set sul 25-18.  

    2° set – Sonepar Padova approccia il secondo parziale nel modo giusto, portandosi subito in vantaggio. Il muro vincente di Crosato sull’1-3 e l’attacco a segno di Porro sul 2-4 confermano il buon avvio dei bianconeri. La Dinamo Mosca, però, risponde prontamente e ristabilisce la parità sul 4-4, dando il via a un equilibrio serrato. Il secondo nuovo strappo bianconero porta la firma di Plak, che con tre ace consecutivi permette a Padova di allungare sull’11-13, costringendo coach Bryansky a chiamare time-out. Il vantaggio patavino, tuttavia, viene presto annullato, con i russi che pareggiano sul 14-14 e mantengono il set in bilico (16-16, attacco vincente di Crosato). Sul 19-16, la Dinamo trova un nuovo allungo, spingendo coach Cuttini a fermare il gioco per riorganizzare i suoi. Al rientro, i patavini cercano di restare agganciati al set, con Sedlacek che accorcia le distanze sul 23-20, ma nel finale è Mosca ad avere la meglio, chiudendo il parziale sul 25-22.  

    3° set – Il terzo parziale si apre con due ace consecutivi di Plak (2-3), in un avvio equilibrato tra le due squadre. La Dinamo Mosca, però, trova il primo strappo significativo sul 13-7, spezzando l’equilibrio e prendendo il controllo del set. Sonepar Padova prova a rimanere in partita (19-11, attacco vincente di Stefani), ma la formazione russa mantiene alta la pressione e gestisce il gioco con autorità. Dall’altro lato, i bianconeri faticano a trovare continuità e non riescono a colmare il divario. Nel finale, la Dinamo accelera e chiude il set sul 25-13, conquistando la vittoria del match.  

    Dinamo Mosca 3Sonepar Padova 0(25-18, 25-22, 25-13)Dinamo Mosca: Semyshev 9, Zhuk 12, Sokolov 10, Bogdan 5, Vlasov 7, Pankov 3, Kerminen (L); Sapozhkov 2, Kurash, Kaiumov 1, Zudin 1, Belogortsev 1. Non entrati: Podlesnykh, Kavaleu, Polochanin, Baranov (L). Coach Konstantin Bryansky. Sonepar Padova: Porro 9, Plak 7, Stefani 7, Sedlacek 6, Crosato 4, Falaschi, Diez (L); Masulovic 2, Pedron, Orioli, Truocchio 1. Non entrati: Liberman, Galiazzo, Toscani (L). Coach Jacopo Cuttini. Durata: 24’, 33’, 22’. 1h19’. Note. Servizio: Mosca errori 9, ace 2, Padova errori 15, ace 6. Muro: Mosca 17, Padova 3. Errori punto: Mosca 17, Padova 24. Ricezione: Mosca 26% (11% prf), Padova 54% (20% prf). Attacco: Mosca 53%, Padova 36%.

    (fonte: Pallavolo Padova) LEGGI TUTTO

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    Dimissioni Stoytchev: quello che sappiamo e quello che forse non sapremo mai

    Con una nota stampa ufficiale, diramata nella serata di giovedì 13 marzo alle ore 20.40, la Rana Verona ha reso note le dimissioni di Rado Stoytchev. “Per motivi personali ritengo di non poter più dare il contributo al 100% per la squadra e la società, come ho sempre fatto sino ad oggi e per questa ragione penso sia giusto rassegnare le mie dimissioni” sono state le parole del coach bulgaro per spiegare la scelta sua, non della società, di lasciare l’incarico. Questa la versione ufficiale. Ne prendiamo atto, ma qualcosa non torna.

    Le reazioni che si possono avere davanti a una notizia come questa sono due: una di pancia, una di testa. Contrariamente a quanto si possa immaginare, ragionando con la pancia si potrebbe essere portati a pensare per logica che due più due faccia quattro, mentre con la testa si potrebbe anche scoprire che la matematica non sempre è una scienza esatta. Per lo meno in un caso come questo. Per spiegare meglio questa riflessione dobbiamo fare però qualche passo indietro.

    LA BUCA DI CIVITANOVADi pancia fare due più due altro non è che unire tutti i puntini di questa vicenda. Il primo ci riporta al 5 gennaio scorso. Verona gioca e perde nettamente a Civitanova (27-25, 25-19, 25-14). Per tutta la partita Stoytchev ha un tifoso Lube alle spalle che lo provoca in continuazione, la situazione degenera a bocce ferme, il coach di Verona gli si fa sotto a brutto muso, volano parole pesanti da una parte e dall’altra e alla fine i due vengono al contatto fisico. I presenti raccontano che Stoytchev abbia messo addirittura le mani al collo del tifoso marchigiano, un fatto gravissimo. Una buca nella quale il bulgaro ci è finito con tutte le scarpe.

    DIVORZIO NON DIVORZIOBen cinque giorno dopo, il 10 gennaio, la società scaligera esce con un comunicato ufficiale nel quale prende le distanze dal comportamento del suo allenatore e “porge le proprie scuse, innanzitutto, ai tifosi avversari coinvolti nell’accaduto, alla società A.S. Volley LUBE S.r.l, ai tifosi di entrambe le squadre tra cui è in essere uno splendido gemellaggio, agli amici/sostenitori del Club ed ai propri Partner”. Passaggio quest’ultimo che ha un peso specifico rilevante: amici/sostenitori del Club ed i propri Partner. Rilevante perché, in seguito, inizierà a girare la voce che uno in particolare di questi partner, la famiglia Rana, abbia fatto pressione affinché Stoytchev venisse allontanato all’istante. Voce che però non è mai stata confermata da fonti ufficiali e dunque agli atti resta solo un pettegolezzo.

    POTERE DELLA COMUNICAZIONEAltro aspetto da tenere in considerazione è che in quel comunicato, in cui Verona Volley prende le distanze dal comportamento di Stoytchev, viene riportata anche una dichiarazione dello stesso allenatore che si dice “profondamente addolorato per quanto accaduto. Ho sbagliato a reagire a delle reiterate provocazioni ricevute nel corso della gara, mettendo in imbarazzo il Club per cui lavoro, la proprietà, i nostri tifosi e i nostri partner. È giusto che da un professionista ci si aspetti un comportamento sempre responsabile. Non posso far altro che riconoscere il mio errore, e chiedere scusa ai tifosi della Lube, in primis, alla società A.S. Volley LUBE S.r.l., ai nostri tifosi, ai nostri partner”. 

    Mea culpa, mea culpa, mea maxima culpa, insomma, e ancora la parola ‘partner’ ripetuta addirittura due volte. È stato indotto a fare pubblica ammenda? Forse sì, forse no, di sicuro in questa circostanza abbiamo compreso come agisce e come comunica esternamente la società Verona Volley: notizia, posizione della società, dichiarazione “spontanea” del diretto interessato. Questo ci servirà più avanti, intanto ce lo segniamo su un post-it, lo attacchiamo al muro davanti a noi e continuiamo ad unire i puntini.

    LA COPPA DELLA SPERANZACome detto, quel pettegolezzo citato in precedenza raccontava di un divorzio che alla fine non si è consumato. O per lo meno non pubblicamente e nell’immediato. Passano due settimane, Verona perde 1-3 in casa contro Milano, vince 0-3 al PalaPanini e poi si mette in viaggio per Bologna dove gioca una Final Four di Coppa Italia sontuosa. Talmente sontuosa da far pensare che le nuvole sulla testa di Stoytchev si fossero diradate lasciando spazio a qualche timido raggio di sole. Tutt’altro.

    OMBRE E RAGGI DI… SOLIPassano altre due settimane, siamo a metà febbraio, e proprio noi di VolleyNews diamo per primi notizia dell’accordo raggiunto per la prossima stagione da Verona con Fabio Soli. Dunque pubblicamente Verona e Stoytchev continuano insieme, ma internamente si sono già detti che a fine stagione le strade si divideranno.

    LA QUIETE DOPO LA TEMPESTANelle ultime tre giornate di campionato gli scaligeri non fanno prigionieri, anzi, condannano pure Taranto alla retrocessione: tre vittorie su tre, otto punti su nove a disposizione e quarto posto centrato. Preziosissimo in chiave Play-Off.

    IL GIALLO KEITAChiusa così la regular season, tutti ora vedono Verona come la mina vagante nella corsa scudetto, peccato solo che a pestarla e saltare in aria sia proprio lei stessa. Gara 1 dei Quarti di Finale, in casa, contro una Piacenza che quest’anno dalla Rana le ha prese sempre di santa ragione (doppio 3-0 in campionato, sconfitta 3-2 nei Quarti di Coppa Italia). Prima ancora che inizi il match accade un fatto strano. Nel gruppo whatsapp di Verona dedicato alla stampa, quando viene comunicato lo starting six non si legge il nome di Keita. Qualcuno chiede come mai. L’ufficio stampa, incredulo anche lui, chiede chiarimenti allo staff tecnico poi, sempre in chat, risponde “scelta tecnica”. Verona, clamorosamente, perde 1-3 contro Piacenza, che lei sì l’allenatore l’ha cambiato per davvero. Keita, non si sa perché, non si sa per come, appare magicamente in campo nel corso dell’ultimo parziale. Commento di Stoytchev nel post partita: “Sapevamo che sarebbe stata una partita difficile. Si è complicata ulteriormente con le assenze”.

    Passi per l’assenza di Mozic, dichiarato indisponibile alla vigilia, ma l’assenza di Keita… in che senso? Se è stata “scelta tecnica” è stato Stoytchev a determinare l’assenza del giocatore nella gara, corretto? Per la pancia, questo due più due fa indiscutibilmente quattro. Non contenti, per scrupolo, abbiamo riguardato la partita, ma francamente Keita non sembrava avesse problemi fisici. Il riscaldamento lo ha fatto tutto, schiacciare ha schiacciato, battuto ha battuto, saltato ha saltato. Stessa cosa quando ha visto finalmente il campo nel quarto set entrando sul punteggio di 9-8 per i suoi, accolto dal pubblico con un boato. Il primo attacco è devastante e va subito a segno (11-11). Piacenza gioca comunque meglio e porta a casa il risultato. Tornando al maliano, Abaev gli serve appena cinque palloni, lui ne manda a bersaglio solo due, ma fisicamente non appare di sicuro come un giocatore non in perfette condizioni. Il dubbio su quella “scelta tecnica” rimane.

    LE DIMISSIONIEvidentemente non rimane solo a noi, agli altri addetti ai lavori, ai tifosi, ma anche a qualcuno in società. Passa qualche giorno e infatti arriviamo al comunicato delle dimissioni, e qui riprendiamo in mano il famoso post-it appiccicato al muro: notizia, posizione della società, dichiarazione “spontanea” del diretto interessato. Il modus operandi a livello comunicativo non cambia. La nostra pancia, che vuole far di conto, dopo aver unito tutti questi puntini vorrebbe sentenziare che due più due fa quattro e i fatti le danno ragione. Eppure potrebbe non essere così.

    SE LA METTI SUL PERSONALE… DOBBIAMO CREDERTI“Per motivi personali ritengo di non poter più dare il contributo al 100% per la squadra e la società“. Queste parole di Stoytchev, riportate nel comunicato di Verona, tracciano una linea che è anche un monito: qui i ragionamenti e le speculazioni devono fermarsi, andare oltre non si può. Non si può per il semplice fatto che dietro questa affermazione possono esserci davvero ragioni serie, legate alla sfera personale, che non è dato indagare. Per un discorso prima di tutto deontologico per noi giornalisti. Per un discorso di buon senso per i tifosi. Per un discorso di rispetto da parte di tutti a prescindere. È vero però, abbiamo analizzato attentamente ogni comunicato di Verona e potremmo anche sospettare che sia stato tutto studiato ad arte, con una regia geniale che ha saputo trovare la formula perfetta, comunicativamente parlando, per chiudere questa storia, ma questo non lo possiamo sapere e forse non lo sapremo mai.

    MORALE DELLA FAVOLAMorale della favola, però, si torna sempre lì: Rado Stoytchev o lo ami o lo odi. Le mezze misure con lui non esistono. Ci sono sfilze di giocatori che non lo vogliono vedere neanche in fotografia e altrettante sfilze di colleghi allenatori e tifosi che invece la sua foto ce l’hanno appesa in ufficio come quella del Presidente della Repubblica nelle caserme delle forze dell’ordine. E forse non è un caso, visto che la sua idea di pallavolo si può definire per certi versi militaresca. Funziona, e bene, con chi si mette sull’attenti e risponde “obbedisco”. Un po’ meno con chi è più estroso e fa andare le mani sulla palla agendo anche d’istinto. C’è chi sostiene che sia un folle e c’è chi lo venera come il più grande allenatore visto in Italia negli ultimi vent’anni. C’è chi dice che abbia perso il suo tocco magico e c’è chi afferma che, tanto per dirne una, le sue analisi pre gara sugli avversari siano mitiche, leggendarie, inimitabili, inarrivabili, anni luce avanti rispetto a chiunque altro.

    L’unica cosa che forse mette tutti d’accordo è una: la constatazione del suo smisurato egocentrismo. Il primo nemico di Stoytchev forse è diventato nel corso degli anni Stoytchev stesso. Nel senso che la smania del controllo che lo contraddistingue, e che probabilmente lo ha anche portato a vincere tutto a Trento, ma ottenere anche l’esatto contrario a Modena (dove però la stagione l’aveva finita, play-off compresi, salvo poi far volare gli stracci per i quattro anni a seguire), poco si sposa con le strutture societarie di oggi nelle quali è impensabile che un solo uomo possa essere contemporaneamente allenatore, preparatore, scoutman, direttore sportivo, direttore generale, direttore della comunicazione e del marketing, presidente e amministratore delegato. I tempi sono cambiati, la pallavolo e le squadre sono cambiate. Detto questo, però, bisogna dare anche a Cesare quel che è di Cesare: se Verona Volley oggi è questa, dal punto di vista sportivo e societario, una bella fetta del merito è anche di Rado Stoytchev. E su questo crediamo che mai nessuno possa affermare il contrario.

    Di Giuliano Bindoni LEGGI TUTTO

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    Grottazolina pronta al secondo impegno al Nas Sports Tournament. Ortenzi: “È una splendida avventura”

    La Yuasa Battery Grottazolina è già pronta a tornare in campo, sabato alle ore 18 (match live in forma gratuita su Dubai Sport Channel) al NAS Sports Tournament a Dubai, per incrociare il proprio cammino con i russi del Nova Novokuybyshevsk (nome arabo Atadawi 2), superati 3-1 nel match d’esordio dai bielorsussi dello Shakhtior Soligorsk (nome arabo Fohood Zabeel).

    Nella prima uscita ufficiale al Torneo Internazionale di Dubai, la Yuasa Battery Grottazzolina (alias Al Hilal) ha vinto per 3-1 contro una formazione composta dai migliori atleti locali e da un nutrito numero di giocatori avvezzi ai campionati europei.

    Grottazzolina ha subito approcciato nel modo corretto l’impegno, al netto delle inevitabili difficoltà che si dovevano affrontare come ha sottolineato nel post match coach Massimiliano Ortenzi: “Sapevamo che sarebbe stata una gara strana, una prima volta assoluta. Un torneo iniziato contro una squadra di cui non sapevamo nulla e quindi dovevamo essere bravi a sfruttare le nostre occasioni e trovare il gioco più redditizio possibile. Lo abbiamo fatto, a tratti con maggiore continuità, non senza qualche difficoltà ma va bene così. L’approccio all’ambiente di Dubai è stato senza dubbio bello. Ci siamo meritati questo premio e dobbiamo godercelo, ma ci sono tanti momenti in cui fare pallavolo e fare qualcosa di buono. I ragazzi sono tutti presenti con la mentalità giusta e sanno gestire le due cose nel migliore dei modi. Nel nostro albergo non ci sono altre formazioni, le incontriamo solo in palestra ma ci sarà modo di trovare pian piano una certa condivisione con tutti. Non conosciamo le squadre che andremo ad affrontare nel dettaglio, ovviamente, ma puntiamo a fare la nostra migliore pallavolo possibile godendoci questa splendida avventura”.

    (fonte: Yuasa Battery Grottazolina) LEGGI TUTTO

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    Play-Off Scudetto, Perugia impegnata a Modena; Ben Tara: “Dovremo fare particolarmente attenzione a Davyskiba”

    Dopo aver vinto il Quarto di andata di Champions League espugnando in quattro set l’Opiquad Arena, la Sir Susa Vim Perugia si concentra ora sull’imminente gara 2 del Quarti Play Off di Superlega, in programma al Palapanini di Modena domenica prossima, 16 Marzo alle 19. 

    La squadra umbra partirà nel primo pomeriggio di sabato 15 marzo, dopo l’allenamento previsto al mattino, alla volta della città emiliana. Il filo conduttore di queste ultime gare, combattute per la maggior parte dei casi punto a punto, è che “ogni palla conta”, come ha confermato Wassim Ben Tara, nella conferenza stampa pre-partita:

    “Penso che i Play off sono differenti dalla regular season e ci stanno insegnando che ogni palla conta. Per la partita che arriva, ci aspettiamo un match difficile: loro giocheranno in casa con il loro tifosi che spingeranno di più, e penso che sarà una partita anche molto bella da giocare. Loro a casa spingeranno ancora di più in battuta come hanno fatto ogni volta che hanno giocato contro di noi e penso che noi dovremmo essere molto duri nella fase side out”. 

    Negli ultimi due match, sia Gara 1 dei Quarti Play off con Modena, sia nel match di andata del quarto di Champions con Monza, i Block Devils sono partiti sotto di un set – complice anche le ottime partenze degli avversari, che al cospetto dei campioni d’Italia in carica sono sempre scesi in campo a mente libera e a tutto fuoco – ma al tempo stesso hanno sempre dimostrato la capacità di rendersi protagonisti di grandi rimonte, con concentrazione e determinazione, anche quando qualche fondamentale non girava negli standard altissimi della squadra: 

    “E’ chiaro che non aspettiamo di perdere il primo set per poter vincere la partita! Il nostro approccio sarà quello di essere protagonisti e concentrarci sul nostro gioco – spiega a questo proposito l’opposto tunisino di casa bianconera – andremo lì per giocare la nostra miglior pallavolo ed essere concentrati sul cosa dobbiamo fare sul campo. Dovremo fare particolarmente attenzione a Davyskiba, alla sua battuta e alla sua fase break”. 

    Sarà un weekend particolare quello che le squadre impegnate nella corsa scudetto si apprestano a vivere: nell’anno in cui la Lega Pallavolo Serie A festeggia l’80° Campionato di Serie A Credem Banca, è in arrivo infatti un altro storico e prestigioso traguardo: nel fine settimana dedicato a Gara 2 dei Quarti di Finale sarà varcata la soglia delle 1.000 partite nella storia dei Play Off Scudetto.  La Sir Susa Vim Perugia e la Valsa Group Modena chiuderanno la domenica dei match di gara 2 con il posticipo delle 19 al PalaPanini. 

    (fonte: Sir Susa Vim Perugia) LEGGI TUTTO

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    Play-Off Scudetto, Civitanova in cerca di riscatto contro Milano; Bottolo: “Sarà importante l’impatto mentale”

    Tra i giocatori più decisivi della Cucine Lube Civitanova nell’annata 2024-25, Mattia Bottolo crede fermamente nella doppia rimonta biancorossa in ottica Quarti dei Play Off Scudetto e Finale di Challenge Cup. Ospite di 7×4, rubrica di Radio Arancia, dopo il ritorno dalla Polonia lo schiacciatore cuciniero non ha lesinato la sua determinazione rispondendo alle domande del conduttore Alessandro Ranieri e ribadendo che il collettivo marchigiano continuerà a lottare fino alla fine su entrambi i fronti per raccogliere il massimo in campo.

    Mattia Bottolo (schiacciatore Cucine Lube Civitanova): “Non è facile per noi fare i conti con questa realtà, ovvero trovarsi sotto sia nella serie dei Quarti per la lotta Scudetto sia nella Finale di Challenge Cup, ma non abbiamo perso la convinzione perché tutto passerà dalle nostre mani nel giro di pochi giorni. Abbiamo il tempo di rimetterci in carreggiata. Dobbiamo essere bravi a staccare tra SuperLega e competizione europea, ora conta analizzare i nostri errori in Gara 1 con Milano in vista di domenica.

    Nel primo match la vittoria ci è sfuggita di un soffio visto che abbiamo sprecato due match point. Sarà importante un buon impatto dal punto di vista mentale ancora più che tecnico. Dovremo capire meglio i momenti e sarà fondamentale alzare il livello di gioco nelle fasi topiche. La sfida sarà tosta, ma saremo pronti!”.

    (fonte: Lube Volley) LEGGI TUTTO

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    Piazza verso Gara 2 Milano-Civitanova: “La differenza la faranno pochi palloni”

    È il quarto di finale di Play Off Credem Banca al momento più bello ed equilibrato quello tra Allianz Milano e Cucine Lube Civitanova, l’unico finito 3-2, 15-17 al tie break. Domenica in Gara 2 i marchigiani cercheranno di contro ribaltare il fattore campo e dimenticare la doppia sconfitta in quattro giorni (mercoledì è arrivato il 3-1 nell’andata di finale di Challenge contro il Bogdanka LUK Lublin di Wilfredo Leon).

    Allianz Milano non vuole assolutamente capitolare in casa sua. Cercherà insomma il secondo colpo di un uno-due che potrebbe essere decisivo nella serie. Se l’Eurosuole Forum è stato espugnato una sola volta e proprio da Allianz Milano domenica scorsa, la squadra del presidente Lucio Fusaro è caduta due sole volte all’Allianz Cloud in stagione regolare contro Verona e Modena (nell’ultima di campionato). Diverse le soluzioni tattiche per Piazza e Medei, in particolare nei reparti degli schiacciatori laterali e dei centrali. In Challenge, come in Gara 1, la Lube è partita con Loeppky e Bottolo per poi inserire Nikolov, Allianz Milano ha avuto in Otsuka un ingresso importante in grado di dare sicurezza in seconda linea e spinta davanti.Per quanto riguarda i record personali, Edoardo Caneschi cerca il muro numero 400 in carriera, il capitano della Lube, Fabio Balaso festeggerà la sua 400ma gara, mentre a Bottolo manca un punto per i 1.500 e a Lagumdzija 2 attacchi ai 2mila. Nel pregara Del Monte® (Gold Sponsor dei Campionati e Title Sponsor degli Eventi di Lega), riproporrà un’attività formativa dedicata ad un gruppo di giovani atleti delle squadre giovanili del Club milanese. La sala stampa dell’Allianz Cloud ospiterà infatti una nutrizionista specializzata che condurrà una lezione interattiva per i giovani sportivi.

    Roberto Piazza presenta così il match contro la Cucine Lube Civitanova: “Questa è una partita nuova. Gara 1 è stata giocata ad alto livello per quanto riguarda la fase agonistica da entrambe le squadre, ma ci sono margini di miglioramento tecnicamente. La differenza la faranno ancora pochi palloni nel momento che conta. A volta basta solo fare un pochino meglio o meno errori dell’avversario per vincere le partite. È inutile che mi rivolga ancora al pubblico. Perché so che i tifosi milanesi sanno essere l’ottavo, il nono e il decimo giocatore in campo. Quando ci sono gare come quella di domenica i nostri fan rispondono sempre bene e di cuore. Se mi aspetto una Lube stanca dopo la trasferta in Polonia? No, quelle sono partite che tutti vorrebbero giocare, anche a me sarebbe piaciuto essere rientrato da Varsavia per la Champions in settimana. Loro daranno tutto e anche noi”.

    Gara 3 della serie Play Off si giocherà domenica 23 marzo alle 18 all’Eurosuole Forum con diretta DAZN e VBTV.

    (fonte: Allianz Milano) LEGGI TUTTO

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    Esordio con vittoria per Grottazzolina al Nas Sport Tournament di Dubai

    Arriva finalmente il momento dell’esordio per Yuasa Battery Grottazzolina al NAS Sports Tournament, con i marchigiani che partecipano sotto l’egida Al Hilal. Un’aquila il simbolo che fa bella mostra di sé al centro della maglia, che per il resto è del tutto simile a quella con cui Vecchi e compagni hanno affrontato la propria prima stagione di Superlega. Dall’altra parte della rete c’è The King Elsamawi, corrispondente alla formazione del Baniyas di Abu Dhabi, squadra con una forte componente abituata ai campionati europei come il martello tedesco Bogachev, l’argentino Nico Mendez (lunghi trascorsi in Francia per lui, Paris e Tours tra le altre), il palleggiatore sloveno Brulec e l’opposto Qafarena, una stagione per lui a Verona quattro anni fa.

    1° set – Coach Ortenzi opta per la formazione titolare, nessuna intenzione di sottovalutare l’impegno. Di Fedrizzi il primo punto di questa prima esperienza internazionale, subito sopra di tre poi accorcia la formazione araba con Mendez, che però si becca il muro dello stesso Fedrizzi per il 12-9. L’ace di Mendez permette agli arabi di accorciare sul 14-13, ma Demyanenko al centro passa con continuità. Sale in cattedra Tatarov da posto 4, ma una magia del solito Mendez (ben 8 i punti per lui nel set) permette agli avversari di impattare a quota 20. Qafarena tiene appaiato l’Elsamawi, e sulla superdifesa di Al Attas sul lungolinea di Petkovic arriva anche il set point in rimonta per la formazione araba; dentro Antonov al servizio, Fedrizzi ribalta tutto sul 24-25 ed è proprio Antonov a siglare l’ace che chiude il parziale.

    2° set – Nel secondo set Grottazzolina alza il livello portandosi avanti di quattro con Petkovic a martellare fino al 13-9; un turno al servizio di Bogachev riavvicina The King, ma quando Qafarena trova sulla sua strada il monster block di Demyanenko il gap è ripristinato, 16-12. Un buon turno al servizio di Fedrizzi allunga il vantaggio sul 19-13, Bogachev non ci sta e accorcia fino al -3 ma, in fotocopia al set precedente, Antonov entra e dal servizio ristabilisce le distanze. Ironia della sorte è lo stesso Bogachev a regalare il set al Al Hilal, out il suo servizio.

    3° set – Coach Hedhili, una istituzione nel volley a queste latitudini, cambia in regia inserendo Al Kaabi per Brulec; parte forte la formazione del The King, subito in vantaggio di due. Dentro Mattei per Grottazzolina, sale fortemente in cattedra Bogachev che allunga sul +3 per i suoi, davvero importanti le quote d’attacco per il tedesco. Petkovic impatta a quota 9, ma The King è on fire e Qafarena sigla il 11–14; non molla Grottazzolina in versione Al Hilal, ma è ancora Qafarena per il 18-20. Fedrizzi fallisce il contrattacco della parità, ma con l’ace del 21-21 si fa immediatamente perdonare e sempre dalla linea dei nove metri semina letteralmente il panico nella ricezione avversaria, fino al 24-21 che riporta l’inerzia tutta dalla parte grottese. Non è però finita, perché Qafarena impatta, e Nico Mendez dal servizio favorisce il 25-27 che riapre il match.

    4° set – Parte forte Grottazzolina nel quarto set, subito 3-0 con Petkovic al servizio; 10-6 il punteggio quando Qafarena spara out da seconda linea. Sempre Petkovic con i due attacchi e l’ace che valgono il 14-8, l’opposto serbo mostra i muscoli nel frangente. Demyanenko mura e, aiutato dal nastro, sigla l’ace che vale il 17-11; dentro Ali e Brulec per The King, cambia diagonale coach Hedhili per provare a invertire l’inerzia del set. E’ dominio Al Hilal, però, Grottazzolina vola sul 22-14 per poi chiudere 25-16 grazie all’ennesimo monster block di Demyanenko e all’ace, manco a dirlo, di Dusan Petkovic, che chiude da top scorer con 23 segnature personali.

    Esordio con vittoria, dunque, per la truppa di Ortenzi, che si gode l’applauso del maestoso NAS Sports Complex e prosegue col sorriso la sua splendida prima avventura nell’emirato arabo con l’intento da sogno di portare il nome di Grottazzolina alla ribalta internazionale.

    Al Hilal (Grottazzolina) 3The King Elsamawi 1(23-25, 18-25, 21-25)

    Al Hilal (Grottazzolina): Zhukouski 1, Antonov 2, Cubito ne, Vecchi (L2) ne, Bardarov ne, Demyanenko 12, Mattei 1, Comparoni 3, Petkovic 23, Fedrizzi 13, Marchiani, Cvanciger ne, Tatarov 8, Marchisio (L1) 61% (26% perf.). All. Ortenzi.The King Elsamawi : Al Attas (L) 37% (21% perf.), Al Kaabi, Al Mansouri 5, Al Menhali ne, Abdullah, Khalid ne, Anton 19, Shamal 3, Saqrouh ne, Mendez 15, Ali 1, Bogachev 16, Ayoub ne, Brulec 1. All. Riadh HedhiliArbitri: Alyammahi – AlseridiNote – Durata: 30’, 26’, 30’. Al Hilal: 16 errori in battuta, 11 ace, 10 muri vincenti, 50% in ricezione (23% perf), 46% in attacco. The King: 22 errori in battuta, 6 ace, 7 muri vincenti, 32% in ricezione (17% perf), 45% in attacco.

    (fonte: Yuasa Battery Grottazzolina) LEGGI TUTTO

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    Colpo di scena a Verona, Rado Stoytchev si è dimesso

    Verona Volley e Radostin Stoytchev comunicano che il coach ha presentato oggi le proprie dimissioni che il club ha accettato venendo incontro alla sua volontà.

    Radostin Stoytchev: “Per motivi personali ritengo di non poter più dare il contributo al 100% per la squadra e la società, come ho sempre fatto sino ad oggi e per questa ragione penso sia giusto rassegnare le mie dimissioni. Ringrazio la squadra, lo staff, tutti i componenti della società, partner ed amici con cui abbiamo condiviso il percorso ed emozioni forti assieme e auguro a tutti salute e il migliore futuro.”

    Verona Volley: “Siamo dispiaciuti dalle dimissioni comunicate da Rado ma ne abbiamo compreso i motivi e per questo le abbiamo accettate. Lo ringraziamo sentitamente per tutto quanto ha fatto con impegno e grande dedizione sin dalla nascita di Verona Volley e per la crescita della squadra raggiungendo assieme importanti risultati sportivi e societari, condividendo momenti di forte passione. Gli auguriamo tutto il meglio per il proprio futuro.”

    (fonte: Rana Verona) LEGGI TUTTO