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    Tsitsipas: “Sto giocando un ottimo tennis”

    Stefanos Tsitsipas

    La terza giornata degli Australian Open è stata segnata in modo indelebile dalla sconfitta del campione in carica Rafael Nadal, e dalla buona prestazione del finalista 2022 Medvedev di fronte ad un lottatore come Millman. È forse passata sotto traccia l’ottima prestazione di Stefanos Tsitsipas, che ha regolato in tre comodi set il 21enne tennista locale Rinky Hijikata. Non un avversario di prim’ordine per la testa di serie n.3 del torneo, ma è piaciuta molto la prestazione del greco per come sia stato offensivo, concreto, assai proiettato a rete con buonissimi risultati.
    Forse si iniziano a vedere i frutti del lavoro svolto con Mark Philippoussis, idolo a Melbourne e soprattutto uno che sotto rete sapeva davvero dare dal tu alla palla. Secondo quanto affermato dal finalista di Wimbledon 2003, un passo decisivo alla crescita di Stefanos è proprio legato al suo esser sempre più offensivo e spinto a chiudere di volo, per mascherare la relativa debolezza del rovescio (più bello come stile che efficace) che per sorprendere gli avversari mettendoli sotto grande pressione. Ecco le considerazioni di un soddisfatto Tsitsipas dopo il successo al secondo turno.
    “Sono molto contento del livello a cui ho giocato” afferma Stefanos. “Ho mostrato un ottimo tennis. Difficilmente ho regalato punti con errori non forzati o errori che potrei definire “stupidi”. Sono riuscito a mantenere un livello alto per tutta la partita, un gioco ad alta intensità. Ho colpito molto bene sia di rovescio che col diritto. È vero, ho avuto giornate migliori al servizio, ma più che il punto diretto ho giocato il match servendo con l’intenzione di mettere a segno buone aperture degli angoli per venire a rete. Sono andato bene a rete, ho anche risposto bene direi”.
    Aver vinto un match rapidamente è per il greco un fattore importante: “Ci si aspetta sempre partite difficili in ognuno dei turni di un Grande Slam. Tutti sono preparati al massimo per questo tipo di torneo. In ogni caso per me è importante disputare alcune partite del genere, penso sia un vantaggio durante uno Slam non passare troppo tempo in campo. Bisogna risparmiare energie, concentrarsi il più possibile su ciò che è importante, sull’ottenere vittorie. Ora forse posso dedicare quel tempo che mi aspettavo di spendere in campo ad allenarmi”.
    Anche l’essere meno sotto i riflettori in queste prime giornate lo considera un aspetto positivo: “Non mi interessa se parlano degli altri, va bene come sia. Tuttavia in realtà credo sia meglio avere più silenzio intorno a te, piuttosto che non avere tutti i media addosso ogni secondo”.
    Al terzo turno Tsitsipas è atteso dall’olandese Tallon Griekspoor. Il greco ha raggiunto la semifinale agli Australian Open per ben tre volte: 2019, 2021 e 2022. Che sia l’anno buono per provare a vincere il titolo?
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Tsitsipas: “Le mie parole su Rublev sono state ingiuste. Mi scuserò con lui”

    La stretta di mano tra Stefanos e Andrey a Torino (foto Sposito)

    Stefanos Tsitsipas fa mea culpa. Il greco lo scorso 19 novembre si era scagliato contro Andrey Rublev dopo la sconfitta patita dal russo alle ATP Finals di Torino, arrivando a dire senza mezzi termini che il moscovita l’aveva superato “con le poche armi di cui dispone”. Una dichiarazione a caldo, carica di rabbia, che non era passata inosservata e che scatenò un ciclone di reazioni stizzite sui social, anche da parte di sostenitori del miglior tennista greco della storia. Rublev la prese con grande fair play, non ribattendo alle critiche del rivale e dimostrando grande classe.
    Ora arrivano le scuse da parte di Tsitsipas, che a freddo è tornato sull’episodio in un’intervista rilasciata al media Arab News. Quelle parole al veleno erano state pronunciate dall’ellenico per motivare il russo ancor più prima della partita contro Casper Ruud in semifinale. Infatti, con una vittoria di Rublev, Tsitsipas avrebbe mantenuto il suo posto nella Top 3. Ruud invece si è qualificato per la finale, chiudendo il 2022 al n.3 del ranking, davanti a Tsitsipas (n.4).
    “Quello che ho detto in quella conferenza stampa contro Rublev è stato molto ingiusto nei suoi confronti, non sono stato corretto” dichiara Stefanos, “volevo che fosse carico a mille prima della sua prossima partita, per giocare ancora meglio. Volevo davvero che Andrey vincesse la partita seguente e il mio approccio fu quello di aggiungere un po’ di benzina sul fuoco, per far sì che fosse ancor più affamato e concentrato sulla sua prossima partita. Ora penso che sia stato brutto da parte mia. Una sua vittoria era il mio unico modo per finire nei primi tre. Ovviamente la cosa migliore sarebbe stata vincere la mia partita”.
    “Andrey è un grande giocatore. Ha una grande varietà di armi che usa molto bene in campo” afferma ora Tsitsipas, contraddicendo totalmente quel che disse a caldo nella press conference incriminata, nella quale lo bollò come un tennista limitato e di poco talento. “Andrey può colpire la palla molto forte, viene dalla nuova generazione iniziata con Marat Safin. Non penso che sia limitato nel suo gioco. È uno dei ragazzi più disciplinati e professionali. È anche un ragazzo molto divertente, un’anima gentile, mi piace stare con lui. Se mi pento di aver detto quelle cose? Si, mi pento di averlo detto. Non è stato bello da parte mia, ero estremamente ferito dal fatto che non potevo andare fino in fondo, mi ha fatto molto male. Ma non era il modo giusto di comportarsi. Sicuramente quando lo vedrò mi scuserò con lui per averlo apostrofato in quel modo perché non è certo quello che penso di lui”.
    Un mea culpa totale, che tuttavia non placa la discreta bufera intorno a Tsitsipas, tennista amato ma anche bersaglio di molte critiche da parte degli appassionati e, spesso, anche da parte di vari colleghi che mal tollerano alcuni suoi atteggiamenti in campo e fuori. LEGGI TUTTO

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    Tsitsipas criticato per un tweet sul “femminismo moderno”

    Stefanos Tsitsipas

    Stefanos Tsitsipas è uno dei personaggi del grande tennis più curiosi e controversi sui social. Difficilmente scrive post banali, spesso addirittura criptici o di difficile interpretazione. In un’intervista rilasciata ad un magazine greco la scorsa primavera, si era soffermato su quest’aspetto, dicendosi fiero di poter esprimere la sua complessa personalità con punti di vista fuori dal comune, senza filtri e senza paura di apparire diverso dal resto dei suoi colleghi.
    Non è passato inosservato, soprattutto negli Stati Uniti, il suo retweet e poi risposta ad un post di Man Gadzhi, giovane e famoso social media manager e influencer che ha scritto: “Il femminismo moderno insegna alle donne ad odiare gli uomini. Donne che odiano le donne che sono fiere di essere donne. E che spingono gli uomini a vergognarsi di essere uomini. È una vergogna vedere qualcosa che era inizialmente così puro diventare un cancro”.
    Ecco la risposta di Tsitsipas che ha scatenato molte reazioni: “Credo che ognuno sia e debba essere uguale a tutti gli altri. Non importa il tuo background, sesso, religione, etnia o razza. Il femminismo moderno è passato dall’uguaglianza di genere a un culto dell’indignazione che cerca di denigrare gli uomini. È giusto tutto questo?”.
    Tra le tante critiche, piccata la risposta della giornalista Catherine Whitaker, co-conduttrice di Tennis Podcast: “Mi chiedevo solo su cosa stai basando questa valutazione?. Come ti sei istruito sull’esperienza femminile della vita/del mondo? Qual è la tua comprensione del patriarcato? Felice di discutere in qualsiasi momento”. LEGGI TUTTO

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    Mouratoglou: “Avremo alcune stagioni interessanti, nessuno sarà in grado di dominare”

    Patrick Mouratoglou

    Patrick Mouratoglou, noto coach francese, ipotizza un futuro prossimo assai incerto nel tennis maschile di vertice, ricco di sorprese e grandi battaglie. A suo dire nemmeno il fenomenale Alcaraz ammirato quest’anno sarà in grado di dominare il tour, e dovrà vedersela sia con la generazione di Medvedev e i suoi coetanei, con i più giovani come Rune e Sinner, ma ancora con gli ultimi colpi in canna di Djokovic e Nadal.
    “Non credo che la generazione di Tsitsipas, Medvedev e gli altri ragazzi sarà completamente cancellata, non penso che la nuova generazione di Holger (Rune), Alcaraz e Sinner e così sarà l’unica a vincere i tornei dello Slam”, afferma il coach. “Penso che ci sarà una grande lotta tra due generazioni in futuro. Nessuna generazione – e ce ne sono state così tante – è mai riuscita a far fuori Roger Federer, Rafael Nadal e Novak Djokovic. Nessuno. Sono i tre più grandi di tutti i tempi. Questo non si ripeterà a breve”.
    Continua il coach part-time di Tsitsipas e Rune: “Ora è un momento molto interessante perché nessuno è dominante. I grandi vecchi non stanno giocando così tanti tornei, c’è una nuova generazione già vincente (Medvedev, Rublev, Tsitsipas, Zverev, ecc) e c’è una seconda nuova generazione già pronta, quella di Holger, Carlos Alcaraz, Felix Auger-Aliassime, Jannik Sinner. Sono due generazioni diverse che giocheranno l’una contro l’altra per molti anni, proveranno a vincere i tornei dello Slam e questo rende il prossimo futuro ricco di aspettative e interessante. La nuova generazione è migliore di quella meno nuova? Non lo so, lo vedremo”.
    I migliori della generazione “di mezzo” quest’anno hanno fallito nel vincere tornei dello Slam. Ecco la spiegazione di Mouratoglou: “In parte sono stati sfortunati, dovevano ancora affrontare il grande Rafa e il grande Novak e hanno perso molto contro di loro, sconfitte che hanno danneggiato la loro fiducia. La generazione più giovane, Holger e Alcaraz, per il momento non ha dovuto affrontare questo, quindi hanno ancora la convinzione di poter fare qualsiasi cosa, questa per loro è una grande risorsa. Il prossimo anno dovranno sfidare anche i grandi vecchi, vedremo cosa succederà”. LEGGI TUTTO

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    Tsitsipas: “Diventare n.1? Non ho fretta, un giorno sono sicuro che lo diventerò”

    Stefanos Tsitsipas

    La sconfitta patita ieri sera da Novak Djokovic lascia Stefanos Tsitsipas ancora in corsa per qualificarsi per le semifinali delle ATP Finals, ma cancella il sogno di chiudere la stagione come n.1 del ranking ATP. Il greco infatti teoricamente avrebbe potuto essere il miglior tennista nel ranking di fine 2022 vincendo il Master di Torino imbattuto. Stefanos ha disputato una buona partita contro il serbo, ma il responso del campo è stato chiaro: Novak è parso superiore ed ha meritato il successo. Dopo la partita, Tsitsipas ha parlato alla stampa, soffermandosi sul torneo e sul proprio sogno di diventare n.1 mondo, obiettivo a suo dire possibile in futuro.
    “Se avessi vinto tutte e 5 le partite questa settimana avrei meritato la posizione di n.1, ma in realtà non è qualcosa che avevo in mente. Mi ha entusiasmato avere la possibilità matematica di raggiungere qualcosa che, per me, è un sogno e un obiettivo a lungo termine. Non ho fretta di arrivarci, credo davvero che un giorno sarò il n.1. Quello che devo fare è concentrarmi sul mio tennis, sulla mia crescita come giocatore e non ossessionarmi su quest’obiettivo perché arrivarci sarà solo la conseguenza di un lavoro ben fatto. Posso essere felice senza essere il numero 1, anche se ovviamente, se lo diventerò, lo sarò ancora di più” confessa il greco.
    Relativamente alle condizioni del torneo di quest’anno, che secondo Medvedev sono le più veloci dell’intera stagione, ecco il pensiero di Stefanos. “Non si può negare che il campo e le condizioni siano molto veloci, ma penso che questo possa giovare al mio gioco. Il servizio e il primo colpo successivo sono decisivi e questo mi sta bene. La sconfitta contro Novak? Il problema è stato un brutto avvio, è difficile rimanere agganciati alla partita quando sei già in svantaggio dopo pochi punti. Non sono contento di quello che ho fatto nel primo set e la mia sensazione è che nel secondo avevo trovato il ritmo giusto. Tutto si è deciso in pochi punti in cui il fattore fortuna è decisivo, e purtroppo la partita mi è sfuggita di mano”.
    “La sensazione che si prova in un torneo come questo è che non ci si può rilassare un attimo” continua Tsitsipas,” tutti i partecipanti sono arrivati ​​convinti di poter vincere. Dà molto prestigio essere qua, fare parte del meglio del meglio, oltre alla spinta in classifica che può darti vincere le partite qui. È chiaro che iniziare con una vittoria è importante, ma mi concentrerò sul vedere le cose con ottimismo. Questa sconfitta mi farà partire ancora più motivato nei prossimi due incontri e la cosa principale è che mi sto godendo molto la competizione. In questo momento, la mia massima priorità è provare quella sensazione, indipendentemente dal fatto che vinca o perda”.
    Tsitsipas ha vinto le ATP Finals nel 2019 a Londra, un ricordo indelebile. “Giocai con un’ottima mentalità competitiva quella settimana, sto cercando di recuperarla adesso. I bei ricordi e il modo in cui sono arrivato a quel grande successo mi aiuteranno. Penso che allora quel che mi era riuscito meglio fu la gestione emotiva dei momenti difficili e della pressione. La cosa fondamentale è adattarsi al ritmo del rivale e riuscire a seguirlo in ogni momento. Se lo faccio, non importa quanto sia brutta la mia giornata, so di poter lottare e vincere”. LEGGI TUTTO