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    Adrian Newey lascia la Red Bull, forse già a fine anno. Destinazione Ferrari?

    AUSTIN, TEXAS – OCTOBER 22: Adrian Newey, the Chief Technical Officer of Red Bull Racing looks on, on the grid during the F1 Grand Prix of United States at Circuit of The Americas on October 22, 2023 in Austin, Texas. (Photo by Mark Thompson/Getty Images) // Getty Images / Red Bull Content Pool // SI202310230130 // Usage for editorial use only //

    La notizia bomba è già rimbalzata ovunque nel globo dopo essere partita dai tedeschi di Auto Motor und Sport il super ingegnere della Red Bull, Adrian Newey, è pronto a lasciare la Red Bull, si pensa già alla fine della stagione 2024. Dopo il caso sulle presunte molestie del team principal Christian Horner nei confronti di una dipendente, la squadra di Milton Keynes è investita da un altro scossone. Stavolta di natura tecnica.
    Anche se la ragione di questo addio potrebbe proprio celarsi in quella divisione così netta nata in seguito allo scandalo di febbraio. Il legame tra Horner e Newey si è via via sgretolato fino alla rottura totale. Uno dei due doveva fare le valigie ed è stato il genio Newey a fare la prima mossa. L’inglese, alla Red Bull dal 2006, è rimasto negativamente colpito dalle lotte di potere interne e non voleva essere completamente relegato alla progettazione della hypercar RB17, una belva da 1200 CV per 900 kg di peso.
    Le opzioni sul tavolo adesso sono tre, anche se non tutte sono totalmente percorribili. In pole position dovrebbe esserci l’Aston Martin che, anche grazie al motore Honda, punta a fare all in nel 2026, quando cambieranno i regolamenti tecnici. Con Newey e il rinnovo di Fernando Alonso, la squadra inglese può davvero far paura. In più, ad avvalorare questa opzione, il fatto che l’ingegnere 65enne sia restio a trasferirsi all’estero, preferendo spostarsi di neanche 30 km da Milton Keynes, sede della Red Bull, a Silverstone.

    Per quanto riguarda la Mercedes, il discorso è simile anche se questa chance sembra essere meno probabile. Il team di Brackley sembra aver intrapreso un loop negativo e, in caso di mancata rivoluzione interna e di organico, non sembrano esserci gli stimoli tecnici necessari per guadagnarsi la fiducia di un difficile come Newey. Anche se le capacità persuasive di Toto Wolff potrebbero fare la differenza.
    In ultima istanza, il capitolo Ferrari. Difficile, molto difficile, ma non improbabile. Esattamente ciò che si diceva prima dell’ingaggio di Lewis Hamilton per il 2025. La nuova gestione della Rossa firmata Frederic Vasseur ha già riservato delle grandi sorprese e l’appeal di un ritorno alla vittoria in grande stile per il 2026 potrebbe sedurre anche Adrian Newey. Persino facendolo trasferire in Italia. Ma rimane comunque uno scenario tutt’altro che facile da percorrere. Ma mai dire mai. LEGGI TUTTO

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    GP Giappone F1: Red Bull troppo forte ma Ferrari supera l’esame Suzuka

    16 LECLERC Charles (mco), Scuderia Ferrari SF-24, action during the Formula 1 MSC Cruises Japanese Grand Prix 2024, 4th round of the 2024 Formula One World Championship from April 5 to 7, 2024 on the Suzuka International Racing Course, in Suzuka, Japan – Photo Antonin Vincent / DPPI | credit: @Scuderia Ferrari Press Office

    Dopo il trionfante Gran Premio d’Australia, concluso con le due auto di Maranello davanti a tutti, il rischio di esaltarsi in maniera ingiustificata era alto. La Red Bull, di certo, non è sparita e lo ha dimostrato ampiamente su un circuito tecnico e indicativo come quello di Suzuka. Doppietta per la squadra di Milton Keynes che fa ritornare tutti sulla terra. Ma la Ferrari può sorridere.
    Innanzitutto, anche su un tracciato così ostico, la SF-24 si è rivelata nettamente la seconda forza in pista, con solo la McLaren di Lando Norris a rappresentare una minaccia. Se si pensa poi al distacco dalla vetta, Carlos Sainz, giunto terzo al traguardo, si è preso 20 secondi, più che dimezzando quello di 7 mesi fa; questo dato rappresenta perfettamente la bontà della macchina partorita dai tecnici di Frederic Vasseur, divenuta ora comprensibile e dal setup semplice da trovare.
    Il degrado gomme su un circuito così severo da quel punto di vista è stato eccellente: basti pensare che Charles Leclerc, nominato pilota di giornata, è riuscito a fare una sola sosta, tenendo le gomme medie per quasi metà gara, qualcosa che sembrava impensabile per tutti, anche per la stessa Red Bull. Ciò ha permesso al monegasco di togliersi dal traffico e di agguantare il quarto posto finale, dopo essere stato a lungo tappato in settima posizione.

    La concorrenza dietro sembra essere stata definitivamente allontanata. L’obiettivo, adesso, è guardare avanti, sia al futuro che in pista. E davanti troviamo solo la Red Bull che a Suzuka ha già portato un primo importante pacchetto di aggiornamenti. La SF-24, invece, è ancora pressoché uguale alla macchina che ha debuttato nei test del Bahrein di febbraio. Il primo corposo intervento sulla vettura arriverà a Imola, in casa, a metà maggio. Lì si scopriranno due fattori fondamentali: in primis, se la Ferrari sarà riuscita a risolvere il problema di funzionamento delle gomme in qualifica e se davvero potrà dare fastidio ad una Red Bull ancora imprendibile. Ma più vicina. In mezzo, i due weekend con sprint di Shanghai e Miami. LEGGI TUTTO

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    F1, Tutte le novità tecniche ed aerodinamiche viste a Suzuka [ FOTO ]

    Dopo le prime tre gare dell’anno dove le monoposto sono rimaste sostanzialmente invariate, la trasferta giapponese vede le prime novità tecniche ed aerodinamiche esordire sulle vetture 2024. Vediamole nel dettaglio, grazie alle foto pubblicate da @AlbertFabrega su ‘X‘.

    RED BULL
    Le nuove aperture, ai lati dell’abitacolo, appena sotto l’halo.

    Red Bull añade entradas de refrigeración en los pontones del RB20.
    Red Bull added cooling scoops on the RB20 sidepods. #f1 pic.twitter.com/wwrHxX4mK7
    — Albert Fabrega (@AlbertFabrega) April 4, 2024
    Altre foto della RB20 vista nella pit lane di Suzuka.

    Red Bull ja añadido dos entradas pero ha tapado las salidas en lateral tapa motor. De todas maneras, las entradas en zona reposacabezas siguen.
    Red Bull added 2 inlets but removed the engine cover side outlets. Anyway, the headrest inlets still there. https://t.co/bW5mJvLzCa pic.twitter.com/PLCxbPIgfj
    — Albert Fabrega (@AlbertFabrega) April 4, 2024
    Novità anche per il supporto degli specchietti, ora con funzione aerodinamica più marcata.

    Más cosas que voy encontrando en el Red Bull. Han añadido un deflector en el soporte del espejo. #f1 https://t.co/AlUpYQ7gGO pic.twitter.com/PEY8TRegKM
    — Albert Fabrega (@AlbertFabrega) April 4, 2024
    ASTON MARTIN
    Il team inglese è quello che ha portato a Suzuka le novità più consistenti a fondo e pance, sempre più in stile Red Bull.

    Nuevos pontones para Aston Martin en Suzuka. Añaden una rampa más al exterior del pontón y se reduce la dimensión de la interior.
    New sidepods for Aston Martin on Suzuka #f1 #JapaneseGP pic.twitter.com/1GU83Yap1D
    — Albert Fabrega (@AlbertFabrega) April 4, 2024
    FERRARI
    Non ci sono evoluzioni sulla SF-24, se non qualche piccolo affinamento alla carrozzeria.

    El Ferrari en Suzuka #f1 #JapaneseGP pic.twitter.com/M12aGbGeRf
    — Albert Fabrega (@AlbertFabrega) April 4, 2024

    MCLAREN
    Alcuni particolari della nuova veste grafica della McLaren.

    El McLaren en Suzuka#f1 #JapaneseGP pic.twitter.com/VnXtPnP52z
    — Albert Fabrega (@AlbertFabrega) April 4, 2024

    El McLaren en Suzuka#f1 #JapaneseGP pic.twitter.com/VnXtPnP52z
    — Albert Fabrega (@AlbertFabrega) April 4, 2024
    MERCEDES

    El Mercedes en Suzuka#f1 #JapaneseGP pic.twitter.com/QIKpK4I4Yb
    — Albert Fabrega (@AlbertFabrega) April 4, 2024
    Infine una comparazione tre gli alettoni posteriori di Red Bull, Ferrari, Mercedes e McLaren.

    La configuración de alas traseras para Suzuka
    Suzuka rear wing configuration #f1 #JapaneseGP pic.twitter.com/EytLgHbRXR
    — Albert Fabrega (@AlbertFabrega) April 4, 2024 LEGGI TUTTO

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    F1, Clamoroso: Verstappen in Ferrari. Sarà compagno di Hamilton nel 2025

    AUSTIN, TEXAS – OCTOBER 19: Max Verstappen of the Netherlands and Oracle Red Bull Racing attends the Drivers Press Conference during previews ahead of the F1 Grand Prix of United States at Circuit of The Americas on October 19, 2023 in Austin, Texas. (Photo by Dan Istitene/Getty Images) // Getty Images / Red Bull Content Pool // SI202310191144 // Usage for editorial use only //

    Prima l’ingaggio di Lewis Hamilton e ora quello di Max Verstappen. La Ferrari ha sferrato un altro colpo sul mercato e si è assicurata i due piloti che, insieme, hanno dominato l’ultimo decennio in Formula 1, vincendo ben nove dei dieci titoli mondiali piloti a disposizione, dal 2014 al 2023.
    Il campione olandese della Red Bull, da tutti riconosciuto come l’attuale più forte pilota del Circus della Formula 1, vestirà i colori della Scuderia di Maranello, a partire dalla prossima stagione.
    Fred Vasseur non ha badato a spese e soprattutto non ha guardato in faccia a nessuno. Arrivato a Maranello nel gennaio del 2023, il Team Principal della Ferrari ha subito cercato e iniziato un dialogo con i piloti più forti in circolazione. Nella sua lista chiaramente c’erano Max Verstappen e Lewis Hamilton. Quest’ultimo, dopo un corteggiamento durato diversi mesi, ha firmato un contratto biennale con la Scuderia del Cavallino Rampante che lo porterà a vestire i colori rossi a partire dalla stagione 2025. A fare le spese di questa scelta è stato Carlos Sainz, recenti vincitore del Gran Premio d’Australia a Melbourne.
    Approfittando poi della situazione critica che si è venuta a creare in queste ultime settimane in Red Bull dovuta al “caso Horner”, Vasseur ha cominciato ad intavolare un dialogo anche con il tre volte campione del mondo olandese. Detto fatto e nel giro di poco tempo, anche Verstappen potrà vestire i colori della Ferrari il prossimo anno.

    Questo è stato possibile grazie ad alcune clausole presenti sia nel contratto dell’olandese con Red Bull sia di Leclerc, fresco di recente “rinnovo”. Proprio su quest’ultimo aspetto, ricorderete come la durata del contratto tra il monegasco e la Ferrari non era stata resa nota, lasciando intuire come ci fosse qualche cosa dietro, come una possibile way out anticipata con un’opzione che poteva essere esercitata sia dal pilota che dal team.
    E così, dopo aver ricevuto l’ok a procedere da parte di papà Jos e dell’entourage del pilota olandese, la Ferrari ha comunicato al suo pilota l’intensione di voler esercitare l’opzione di recesso del contratto, già a partire dal prossimo anno. Goccia che ha poi fatto traboccare il vaso, la mancata investitura a prima guida ufficiale del team, con Sainz che lo preceduto sia in Bahrain che a Melbourne.
    Diciamo la verità: Leclerc non è mai stato entusiasta di avere in squadra un pilota scomodo come Hamilton e non aveva nemmeno digerito troppo la comunicazione dell’ingaggio nei suoi confronti, avvenuta solamente a cose praticamente fatte.
    Stando a quanto raccolto dal nostro Andrew Fish, Verstappen avrebbe approfittato di una clausola a suo favore per liberarsi da Red Bull, stanco anche di vincere senza avere reali avversari con i quali duellare in pista. A parità di macchina invece, l’olandese è certo di poter battere l’inglese, suo unico vero rivale in quell’epico duello che si è consumato con i fatti di Abu Dhabi 2021.
    Papà Verstappen avrebbe anche giocato un ruolo fondamentale in tutto questo. Jos ha convinto Max che, via lui dalla Red Bull, il team austriaco avrebbe perso il vero punto di riferimento e non sarebbe più stata la squadra vincente di questi ultimi anni. E così, con Mercedes sempre più alla ricerca di una direzione tecnica smarrita, con una McLaren così così e un’Aston Martin ridimensionata nelle aspettavive, la Ferrari non potrà che essere la squadra di riferimento, con due piloti vincenti, tolti anche agli avversari.
    Con questo dream team si attendono ora importanti arrivi a Maranello anche sul fronte tecnico, per dare a Lewis e Max una monoposto sempre più all’altezza delle loro aspettative e per aprire un ciclo vincente per i due squali rossi!
    Scritto da: Andrew Fish LEGGI TUTTO

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    F1, Enigmi dall’Australia: Ferrari quasi un minuto davanti a Red Bull

    È arrivata la prima vittoria stagionale della Ferrari, ma la notizia, la vera notizia, è che invece a non essere arrivata nemmeno al traguardo è stata l’imbattibile Red Bull di Max Verstappen.

    Quando il gatto non c’è i topi ballano si dice, ebbene ci sono volute ben 43 gare di pazienza affinché il gattone olandese si allontanasse per un po’ dalla tana, lasciando spazio e briciole ai poveri topolini.
    E allora nella Domenica delle Palme la Palma d’oro va ai due ragazzi in rosso, braccati a loro volta dai due ragazzini terribili in arancio. In Australia l’esiliato Sainz e l’infastidito Leclerc sono stati capaci di massimizzare il risultato facendo risorgere la Ferrari una settimana prima di Pasqua.
    Ma parlare di resurrezione non è del tutto corretto, il progetto di Vasseur è buono e sta raggiungendo pian piano la sua identità. La Red Bull resta lontana e questa doppietta ha la forma, ma non il gusto illusorio di quella ottenuta due anni fa, quando il doppio colpo Ferrari in Bahrain fu un miraggio, una promessa non mantenuta rimasta incastonata tra le sfumature rossastre del tramonto desertico.
    Forse però non è la Red Bull, in quanto scuderia, a essere così lontana, ma piuttosto la Red Bull di Max. Ferrari sembra essere una seconda forza a sandwich tra due dimensioni diverse: da un lato il binomio inarrivabile Max-Bull, dall’altro la Red Bull umana e battibile del messicano Perez.Sì perché in mano al Checo, il razzo disegnato da Adrian Newey, sembra assomigliare più a un fuoco d’artificio. Ferrari e McLaren in Australia hanno ribaltato il mondo, demolendo Perez. Ma non solo, fa ancora più specie pensare che il secondo pilota di Ferrari (per di più uscente e convalescente) abbia distaccato il messicano di oltre 56 secondi.

    Questo distacco rimane un mistero, il più grande mistero del weekend, che è difficile giustificare anche considerando il gap di talento che separa Perez da Verstappen.Forse la Ferrari in Australia, anche con Max in pista, avrebbe vinto, di questo non ne avremo mai la certezza, ma pensare a un distacco del genere tra Carlos e Max sembra molto più di una semplice utopia.
    Oltre a queste riflessioni, a pensarci bene, la Ferrari sembra essere facile da guidare e comprendere (forse anche più della Red Bull), dal momento che chiunque sia salito a bordo della rossa ha sempre ben figurato.Una settimana fa è toccato al giovane Bearman che, montato all’improvviso sulla SF-24, è andato subito forte. Questo weekend ci ha pensato Sainz, vincendo il Gran Premio da convalescente ed eclissando il Predestinato Leclerc, secondo, seppur sottotono. E se Charles, il pilota più talentuoso, lontano dalla sua forma ottimale è capace di piazzarsi in P2, mettendo a segno il secondo giro veloce consecutivo nelle ultime due gare, c’è solo da ben sperare per il futuro.Nel mentre Hamilton gongola dal box della tormentata Mercedes, sorridendo di fronte alle immagini dei ferraristi festanti.
    Ora, con tutta probabilità, già dal weekend di Suzuka, tutto tornerà alla normalità, come successe lo scorso anno dopo la vittoria di Sainz a Singapore. Ma la domande sono sempre quelle: Perez è cotto e vale quanto un Sargeant qualunque? Come fa Max a rendere la Red Bull imbattibile, quando la stessa vettura è capace di subire un distacco così abissale?
    Magari un Carlos Sainz in Red Bull nel 2025 potrebbe darci qualche risposta, per ora resta una suggestione, vedremo… LEGGI TUTTO

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    Ferrari, Leclerc fa il possibile: dominio Red Bull, ma che bravo Bearman!

    Max Verstappen si aggiudica il Gran Premio in Arabia Saudita. A Jeddah, per la seconda gara stagionale dopo Bahrain, è dominio Red Bull: subito dietro l’olandese (alla nona vittoria consecutiva e 56ª complessiva in carriera) in seconda posizione si piazza il messicano Perez (penalizzato di 5 secondi per unsafe release). La Ferrari centra la terza posizione grazie ad una gara in cui Charles Leclerc fa il massimo. Benissimo l’esordio del 18enne Bearman (che ha dovuto sostituire Sainz) sulla Rossa: il pilota britannico si piazza al settimo posto ed ottiene i primi punti della sua carriera in Formula 1. Dopo Leclerc si piazzano Piastri, Alonso, Russell, Bearman, Norris, Hamilton e Hulkenberg. Costretti al ritiro Gasly e Stroll, finito a muro dopo 7 giri.  LEGGI TUTTO